Fede, cecità dei credenti?
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teto
Phoenix
Ludwig von Drake
giuseppe88
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Fede, cecità dei credenti?
Credo che un po' tutti conosciamo la storia "Cattolica".
Dio che crea in sei giorni il tutto, crea l'uomo, lo dota di un'anima, ad un certo punto feconda una donna vergine e manda suo figlio sulla terra (che poi è lui stesso), insomma tutto ciò che è raccontato nei testi biblici.
Oltre ai paradossi, e alla illogicità che ne deriva, mi chiedevo, perché i credenti cattolici sono così convinti che sia la verità? Insomma è una "storia" raccontata su un libri di 2000 anni fa, in cui si credeva che i raccolti fossero benevolenza di dio, scritti da chissà chi, scelti da una istituzione precisa, distrutti tutti i libri che potevano mettere in dubbio l'autenticità del racconto.. E' una storia non meno irrealistica di superman.
Ma allora perché si sottolinea che è la fede che li spinge a credere? Cioè non credete che possa essere cecità assoluta? Come si può ritenere valida e reale una storia dove si racconta di un essere non conoscibile? E sottolineo come le prove "testamentarie" sono inserite solo in questi libri in cui si afferma che sia la verità.
La fede, come viene decantata dai credenti, fa davvero passare in secondo piano l'analisi critica di una storia?
Dio che crea in sei giorni il tutto, crea l'uomo, lo dota di un'anima, ad un certo punto feconda una donna vergine e manda suo figlio sulla terra (che poi è lui stesso), insomma tutto ciò che è raccontato nei testi biblici.
Oltre ai paradossi, e alla illogicità che ne deriva, mi chiedevo, perché i credenti cattolici sono così convinti che sia la verità? Insomma è una "storia" raccontata su un libri di 2000 anni fa, in cui si credeva che i raccolti fossero benevolenza di dio, scritti da chissà chi, scelti da una istituzione precisa, distrutti tutti i libri che potevano mettere in dubbio l'autenticità del racconto.. E' una storia non meno irrealistica di superman.
Ma allora perché si sottolinea che è la fede che li spinge a credere? Cioè non credete che possa essere cecità assoluta? Come si può ritenere valida e reale una storia dove si racconta di un essere non conoscibile? E sottolineo come le prove "testamentarie" sono inserite solo in questi libri in cui si afferma che sia la verità.
La fede, come viene decantata dai credenti, fa davvero passare in secondo piano l'analisi critica di una storia?
giuseppe88- ------------
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Re: Fede, cecità dei credenti?
In realtà, qualcuno ti direbbe che esistono diversi livelli di lettura del testo biblico. Molti dei credenti con un pò di cultura, oggi, inoltre, non sono affatto cattolici, ma si avvicinano molto al panteismo (anche se non se ne rendono conto).giuseppe88 ha scritto:(...) Oltre ai paradossi, e alla illogicità che ne deriva, mi chiedevo, perché i credenti cattolici sono così convinti che sia la verità? (...)
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Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro
perchè il "male" ed il "potere" hanno un aspetto così tetro?
Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità,
farmi umile e accettare che sia questa la realtà?
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Ludwig von Drake- -------------
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Re: Fede, cecità dei credenti?
il segreto di tutto, secondo me, è la semplice e ordinaria ignoranza . ..infatti no si chiama "sapere" ma credere.
Chi non ha i mezzi per analizzare la storia, la scienza e la vita stessa, deve "credere" a quello che racconta qualcun altro.
Quello che possiamo raccontare noi è parecchio scomodo. Noi non possiamo promettere un terreno fertile nel paradiso, non possiamo promettere che spariranno tutti brufoli e che tutti diventeranno bellissimi e che vivranno per sempre.
Quello che possiamo raccontare noi è che se vogliono il paradiso devono crearsi qui su questa terra...perché la vita è una ..
contro i venditori di sogni no abbiamo tante chance
Beh, certo la verità non vince sempre...come si vede anche nella politica
Chi non ha i mezzi per analizzare la storia, la scienza e la vita stessa, deve "credere" a quello che racconta qualcun altro.
Quello che possiamo raccontare noi è parecchio scomodo. Noi non possiamo promettere un terreno fertile nel paradiso, non possiamo promettere che spariranno tutti brufoli e che tutti diventeranno bellissimi e che vivranno per sempre.
Quello che possiamo raccontare noi è che se vogliono il paradiso devono crearsi qui su questa terra...perché la vita è una ..
contro i venditori di sogni no abbiamo tante chance
Beh, certo la verità non vince sempre...come si vede anche nella politica
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Dio è morto, Marx è morto e anche io non mi sento tanto bene
Re: Fede, cecità dei credenti?
Ludwig von Drake ha scritto:In realtà, qualcuno ti direbbe che esistono diversi livelli di lettura del testo biblico. Molti dei credenti con un pò di cultura, oggi, inoltre, non sono affatto cattolici, ma si avvicinano molto al panteismo (anche se non se ne rendono conto).giuseppe88 ha scritto:(...) Oltre ai paradossi, e alla illogicità che ne deriva, mi chiedevo, perché i credenti cattolici sono così convinti che sia la verità? (...)
Beh, è evidente però che la maggior parte sono realmente convinti che gesù sia il figlio di dio, sceso in terra, concepito da una vergine grazie allo spirito santo che compiva miracoli..
Quello che voglio intendere, è fare un passo indietro, leggere la storia dall'esterno. Rendersi conto di quanto possa essere irreale. Ritengo che l'irrealtà di una storia come questa sia compensata dalla cecità della fede.
___________________
Margherita Hack" Noi atei crediamo di dover agire secondo un principio morale, non perché ci aspettiamo una ricompensa in paradiso. "
giuseppe88- ------------
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Re: Fede, cecità dei credenti?
l'animo umano è uguale per tutti, tutti vogliono una vita dopo la morte, tutti vogliono essere felici e ripagati in una vita dopo la morte, questo desiderio di felicità eterna spinge a credere anche l'impossibile, gli unici che riescono a liberarsi da queste illusioni sono gli atei razionali
Vorrei sottolineare una cosa, io ho un compagno di banco cattolico che OGNI VOLTA che passa un'ambulanza si tocca li sotto, conosco un mucchio di gente che dice ad esempio "finirà sicuramente il mondo tra poco perchè ci sono un sacco di terremoti violenti in questi ultimi anni", tutte queste illogiche e senza senso secondo me derivano dal fatto che siamo abituati a vedere il mondo in modo semplice, fin da piccoli l'unico strumento che abbiamo di indagine del mondo sono i nostri sensi, poi i nostri genitori per farci stare buoni e felici ci inculcano strani esseri come l'uomo nero, la befana, babbo natale, dio, il mostro sotto il letto, poi per tutta la vita quando abbiamo relazioni sociali con altre persone il più delle volte non usiamo il metodo scientifico, usiamo l'irrazionalità, usiamo i sentimenti.
Io ancora non so se gli atteggiamenti irrazionali sono dovuti al fatto che fin da piccoli la società ci inculca l'idea di un dio o delle religioni in generale oppure se questi comportamenti irrazionali siano una specie di meccanismo difensivo, un modo per sopravvivere che ci ha dato l'evoluzione oppure noi siamo così abituati a vedere le cose e ragionare in modo semplice o usando l'irrazionalità che quando si presenta una situazione che noi non riusciamo a capire o controllare come i terremoti noi spieghiamo questi fenomeni usando l'irrazionalità.
Ieri antiateismo ha detto "gli animali sono inferiori"...mah, secondo me tra noi e gli animali non c'è nessuna differenza, gli animali hanno poca coscienza, non "percepiscono" le emozioni o la morte e in questo sono fortunani, noi invece siamo sfortunati, riusciamo a capire cosa è la morte e cosa sono le emozioni, Antiateismo per riuscirsi a difendere dalla morte crede nella religione cattolica...altro che animali inferiori...la coscienza che noi abbiamo è un'arma a doppio taglio, ci fa stare male e ci fa credere alle favole
Vorrei sottolineare una cosa, io ho un compagno di banco cattolico che OGNI VOLTA che passa un'ambulanza si tocca li sotto, conosco un mucchio di gente che dice ad esempio "finirà sicuramente il mondo tra poco perchè ci sono un sacco di terremoti violenti in questi ultimi anni", tutte queste illogiche e senza senso secondo me derivano dal fatto che siamo abituati a vedere il mondo in modo semplice, fin da piccoli l'unico strumento che abbiamo di indagine del mondo sono i nostri sensi, poi i nostri genitori per farci stare buoni e felici ci inculcano strani esseri come l'uomo nero, la befana, babbo natale, dio, il mostro sotto il letto, poi per tutta la vita quando abbiamo relazioni sociali con altre persone il più delle volte non usiamo il metodo scientifico, usiamo l'irrazionalità, usiamo i sentimenti.
Io ancora non so se gli atteggiamenti irrazionali sono dovuti al fatto che fin da piccoli la società ci inculca l'idea di un dio o delle religioni in generale oppure se questi comportamenti irrazionali siano una specie di meccanismo difensivo, un modo per sopravvivere che ci ha dato l'evoluzione oppure noi siamo così abituati a vedere le cose e ragionare in modo semplice o usando l'irrazionalità che quando si presenta una situazione che noi non riusciamo a capire o controllare come i terremoti noi spieghiamo questi fenomeni usando l'irrazionalità.
Ieri antiateismo ha detto "gli animali sono inferiori"...mah, secondo me tra noi e gli animali non c'è nessuna differenza, gli animali hanno poca coscienza, non "percepiscono" le emozioni o la morte e in questo sono fortunani, noi invece siamo sfortunati, riusciamo a capire cosa è la morte e cosa sono le emozioni, Antiateismo per riuscirsi a difendere dalla morte crede nella religione cattolica...altro che animali inferiori...la coscienza che noi abbiamo è un'arma a doppio taglio, ci fa stare male e ci fa credere alle favole
teto- -----------
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Re: Fede, cecità dei credenti?
Ma allora, sono i sentimenti che ci rendono irrazionali? O sono solo le paure? Mentre queste ultime possono essere tenute a bada grazie alle scoperte, i sentimenti offuscano la nostra ragione?
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giuseppe88- ------------
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Re: Fede, cecità dei credenti?
scusami qualche scoperte ??giuseppe88 ha scritto:Ma allora, sono i sentimenti che ci rendono irrazionali? O sono solo le paure? Mentre queste ultime possono essere tenute a bada grazie alle scoperte, i sentimenti offuscano la nostra ragione?
ps.: paure sono sentimenti
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Re: Fede, cecità dei credenti?
Mah, io non ne sarei particolarmente convinto.giuseppe88 ha scritto:Beh, è evidente però che la maggior parte sono realmente convinti che gesù sia il figlio di dio, sceso in terra, concepito da una vergine grazie allo spirito santo che compiva miracoli...
Ti riporto un piccolo stralcio di un mio testo:giuseppe88 ha scritto:Quello che voglio intendere, è fare un passo indietro, leggere la storia dall'esterno. Rendersi conto di quanto possa essere irreale. Ritengo che l'irrealtà di una storia come questa sia compensata dalla cecità della fede.
(...)
“Esiste un libro dove troverai tutte le risposte; questo libro è stato ispirato da una divinità ultra-terrena, origine primaria di tutto e autorità trascendente, unica e indivisibile, la cui sostanza è comune a tre persone distinte”.
Quale sarebbe la reazione a queste affermazioni?
Se la situazione riguardasse me, credo che, dopo una serie di considerazioni personali, almeno per assecondare l’interlocutore, darei un occhio al testo suggerito.
Quale sarà il mio stupore trovando nel libro affermazioni che, per essere gentili, risultano quantomeno poco plausibili, favolistiche e semplicistiche, come, ad esempio, il fatto che la strana divinità di cui parlava il tizio avrebbe creato tutto ciò che ci circonda in qualche giorno e, in prima persona, avrebbe dato vita ad un fantomatico primo uomo chiamato Adamo dalla cui costola (o metà, a seconda delle interpretazioni traduttive) avrebbe creato una prima donna chiamata Eva?
Ritengo lecito credere che, come minimo, io dubiterei di quelle affermazioni, evidenzierei che il principio di autorità che l’interlocutore cerca di utilizzare è logicamente fallace e che le sue unghie stridono al contatto con lo specchio nel momento in cui salta da un’interpretazione letterale ad una con mero significato teologico senza motivazioni oggettive che non siano le evidenti scorrettezze del testo cui tenta di apporre le famose pezze colorate, argomentando tanto circolarmente da far venire il capogiro.
Perché questa reazione ci possa essere nella realtà effettiva, tuttavia, io dovrei essere in grado di non farmi condizionare da secoli di propaganda, di dominio spirituale nell’ambito sociale e dai fantasmi che infestano la cultura diffusa. Mi rendo conto che per un cattolico sarebbe particolarmente arduo, ma non capiterebbe la stessa cosa ad un cristiano se non idealizzasse Bibbia e Chiesa e se si ponesse con atteggiamento razionale e scettico verso il famigerato Testo Sacro?
Non risulterebbe evidente, lasciando da parte spiegazioni tondeggianti che nascono con lo scopo di giungere alla conclusione prefissata e che non sono falsificabili, che il libro che ci troviamo di fronte e i racconti ivi contenuti hanno ben poco a che fare con divinità trascendenti?
Io sono convinto che dopo tale analisi, sebbene tale libro non potrebbe non rimanere, anche per il neo-razionalista, un utilissimo mezzo per l’analisi della realtà storica e sociale del gruppo da cui è fuoriuscito, lo stesso buon neo-pensatore non potrebbe che affermare che spingersi a crederci, come ad una realtà rivelata da una divinità, sarebbe fuori luogo e poco rispettoso nei confronti delle nostre capacità razionali. Anche volendo credere in una divinità creatrice, come pensare che quella divinità voglia che la si consideri ispiratrice di storie dal carattere evidentemente umano, troppo umano?
(...)
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Ludwig von Drake- -------------
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Re: Fede, cecità dei credenti?
giuseppe88 ha scritto:Ma allora, sono i sentimenti che ci rendono irrazionali? O sono solo le paure? Mentre queste ultime possono essere tenute a bada grazie alle scoperte, i sentimenti offuscano la nostra ragione?
si, i sentimenti sono irrazionali, quando facciamo una scelta basata sui sentimenti non usiamo il metodo scientifico, usiamo l'irrazionalità e come dice anche mavalà le paure sono sentimenti
teto- -----------
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Re: Fede, cecità dei credenti?
La religione non è una questione di intelligenza, è una questione di necessità.
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He who makes a beast of himself gets rid of the pain of being a man - Samuel Johnson
nihil- ------------
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Re: Fede, cecità dei credenti?
La paura in teoria è un principio di autodifesa "non automatica" che ci permette di reagire in maniera più specifico.
Prendiamo il caso della piante "sensitiva" Mimosa pudica che reagisce a stimoli richiudendo le foglie...questa piante reagisce a tutto con il stesso principio automatico senza fare distinzioni
La nostra gestione della autodifesa invece è flessibile, pronto a incorporare nuove esperienze. Questo ovviamente significa anche il complicarsi delle cose. Siamo arrivati a livelli cosi complessi che questi sentimenti non sono più facilmente gestibile. Sopratutto perché non abbiamo più le condizioni di vita che ci costringe di essere efficace e razionale.
Le paure non gestite in maniera razionale possono diventare fobie croniche..qualcosa che condiziona la nostra vita.
Ecco che cosa è la fede. La semplice paura di morire o di perdere i cari. La nostra consapevolezza è il motivo.
Prendiamo il caso della piante "sensitiva" Mimosa pudica che reagisce a stimoli richiudendo le foglie...questa piante reagisce a tutto con il stesso principio automatico senza fare distinzioni
La nostra gestione della autodifesa invece è flessibile, pronto a incorporare nuove esperienze. Questo ovviamente significa anche il complicarsi delle cose. Siamo arrivati a livelli cosi complessi che questi sentimenti non sono più facilmente gestibile. Sopratutto perché non abbiamo più le condizioni di vita che ci costringe di essere efficace e razionale.
Le paure non gestite in maniera razionale possono diventare fobie croniche..qualcosa che condiziona la nostra vita.
Ecco che cosa è la fede. La semplice paura di morire o di perdere i cari. La nostra consapevolezza è il motivo.
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Re: Fede, cecità dei credenti?
PS:
La paura ha creato gli dei.
(Tito Lucrezio Caro)
La paura ha creato gli dei.
(Tito Lucrezio Caro)
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Dio è morto, Marx è morto e anche io non mi sento tanto bene
Re: Fede, cecità dei credenti?
Le religioni sono delle risposte a domanda che non hanno avuto risposta ed in cui il fattore rischio non è stato preso in considerazione.
Il testo di Lud lo dice bene senza clamori, di fatto si sta svuotando il sacco della fede da legge assoluta, diventò modello di vita ed ora è tollerata nell'intimo delle coscienze, probabilmente per l'imprinting più che per convinzione.
Bravo Lud!
Il testo di Lud lo dice bene senza clamori, di fatto si sta svuotando il sacco della fede da legge assoluta, diventò modello di vita ed ora è tollerata nell'intimo delle coscienze, probabilmente per l'imprinting più che per convinzione.
Bravo Lud!
SergioAD- -------------
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Data d'iscrizione : 30.01.10
Re: Fede, cecità dei credenti?
ovvio, la fede religiosa è sempre sinonimo di cecità.
come si può dire di credere fermamente in una divinità ultraterrena nonostante la sua altissima improbabilità, la sua indimostrabilità, e le chiare motivazioni che si nascondono dietro al fatto che veniamo educati alla religione fin da piccoli? credere è cecità, solitamente dovuta alla pigrizia di fare uno sforzo mentale per mettere insieme i pezzi di un colossale puzzle di falsità e aberrazioni che si sono susseguite da che il primo uomo parlò di dio.
come si può dire di credere fermamente in una divinità ultraterrena nonostante la sua altissima improbabilità, la sua indimostrabilità, e le chiare motivazioni che si nascondono dietro al fatto che veniamo educati alla religione fin da piccoli? credere è cecità, solitamente dovuta alla pigrizia di fare uno sforzo mentale per mettere insieme i pezzi di un colossale puzzle di falsità e aberrazioni che si sono susseguite da che il primo uomo parlò di dio.
Muriel- -----------
- Numero di messaggi : 1750
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Data d'iscrizione : 30.12.10
Re: Fede, cecità dei credenti?
Verde per Lud, e un ciao a Mavala'
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La vita è incontrarsi e illuminare il buio
*Valerio*- -------------
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