Peccato !
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Peccato !
C'è una spiegazione razionale del concetto di peccato ? In etica è molto semplice indicare le cose in modo negativo che positivo...cioè per dire quello che uno deve fare si fa prima e meglio a dire quello che uno non deve fare...attraverso la formula negativa si perviene a quella positiva...i dieci comandamenti ad esempio mostrano sta cosa.
Peccare allora vuole dite tracciare dei paletti all'agire umano...mostrare il limite invalicabile oltre il quale non si deve andare...sempre colpa credo io della formula negativa del nostro linguaggio che in etica la fa da padrona...il peccato a mio avviso nasce proprio da qui...dal non dire quello che precisamente va fatto se non attraverso quello che non va fatto.
Voi che ne pensate ?
Peccare allora vuole dite tracciare dei paletti all'agire umano...mostrare il limite invalicabile oltre il quale non si deve andare...sempre colpa credo io della formula negativa del nostro linguaggio che in etica la fa da padrona...il peccato a mio avviso nasce proprio da qui...dal non dire quello che precisamente va fatto se non attraverso quello che non va fatto.
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Re: Peccato !
Prima dell'"avvento" del cristianesimo (Il che ti parlo epoca greco romana e anche prima) il peccato non esisteva. Non esisteva questa concezione di "peccato" inteso come azioni non etiche. Per di più non esisteva la concezione Inferno-Paradiso.
Esempio nella religione egiziana, c'è la storiella che quando uno moriva Anubis Pesava il cuore del defunto con una piuma. Se il cuore del defunto era più pesante, ritornava sulla terra, se invece era più leggero, l'anima andava agli dei.
Questo per farti capire, che benchè nelle antiche religioni esisteva comunque una punizione da parte delle divinità, non esisteva il concetto etico terreno di peccato, quindi ogni uomo agiva liberamente.
Invece nell'ebraismo esisteva la concezione di peccato (infatti è una cosa che i cristiani hanno ereditato dall'ebraismo e che la chiesa ha strumentalizzato a suo piacimento per tenere sotto controllo le masse).
Il Buddismo per esempio, la concezione di peccato, inferno e paradiso non esistono.
Il Buddismo non è una religione, infatti loro negano l'esistenza di un creatore, il budda stesso non è un dio, ma il buddismo è una filosofia. L'unica cosa che probabilmente si potrebbe considerare peccato (giusto per darle un termine) , è l'attaccamento alle cose materiali. Ma se un uomo si attacca alle cose materiali, quando muore (secondo sempre il buddismo), non si và all'inferno, ma semplicemente ci si reincarna di nuovo, per cercare di raggiungere il "nirvana" ovvero l'illuminazione. I Buddisti oltretutto, considerano l'ateismo come un illuminazione e non come i crisitiani, mussulumani ed ebrei, insomma tutte le religioni che hanno un dio creatore, come un peccato "mortale". Perchè l'ateo come il buddista è in cerca della verità (anche e diciamo in maniera un pò diversa).
Conclusione.
Il peccato è un concetto nato dalla religione ebraica e che il cristianesimo (in questo caso la chiesa cattolica) ha strumentalizzato in maniera massiccia per tenere a bada il popolo ignorante, facendolo vivere nel terrore.
Per quanto mi riguarda, il peccato non esiste. Io credo nell'etica umana di ogni individuo. Uccidere, stuprare, violentare, rubare è sbagliato per esempio, ma non perchè secondo il cristianesimo è sbagliato perchè và contro gli insegnamenti di dio, ma semplicemente, perchè se io facessi una cosa del genere, danneggerei la società in cui vivo, me stesso, e sopratutto danneggerei un altro essere umano, quindi ritorniamo alla prima cosa ovvero danneggio la società in cui vivo... questo è solo un mio pensiero ovviamente ma spero di essere stato abbastanza chiaro
Esempio nella religione egiziana, c'è la storiella che quando uno moriva Anubis Pesava il cuore del defunto con una piuma. Se il cuore del defunto era più pesante, ritornava sulla terra, se invece era più leggero, l'anima andava agli dei.
Questo per farti capire, che benchè nelle antiche religioni esisteva comunque una punizione da parte delle divinità, non esisteva il concetto etico terreno di peccato, quindi ogni uomo agiva liberamente.
Invece nell'ebraismo esisteva la concezione di peccato (infatti è una cosa che i cristiani hanno ereditato dall'ebraismo e che la chiesa ha strumentalizzato a suo piacimento per tenere sotto controllo le masse).
Il Buddismo per esempio, la concezione di peccato, inferno e paradiso non esistono.
Il Buddismo non è una religione, infatti loro negano l'esistenza di un creatore, il budda stesso non è un dio, ma il buddismo è una filosofia. L'unica cosa che probabilmente si potrebbe considerare peccato (giusto per darle un termine) , è l'attaccamento alle cose materiali. Ma se un uomo si attacca alle cose materiali, quando muore (secondo sempre il buddismo), non si và all'inferno, ma semplicemente ci si reincarna di nuovo, per cercare di raggiungere il "nirvana" ovvero l'illuminazione. I Buddisti oltretutto, considerano l'ateismo come un illuminazione e non come i crisitiani, mussulumani ed ebrei, insomma tutte le religioni che hanno un dio creatore, come un peccato "mortale". Perchè l'ateo come il buddista è in cerca della verità (anche e diciamo in maniera un pò diversa).
Conclusione.
Il peccato è un concetto nato dalla religione ebraica e che il cristianesimo (in questo caso la chiesa cattolica) ha strumentalizzato in maniera massiccia per tenere a bada il popolo ignorante, facendolo vivere nel terrore.
Per quanto mi riguarda, il peccato non esiste. Io credo nell'etica umana di ogni individuo. Uccidere, stuprare, violentare, rubare è sbagliato per esempio, ma non perchè secondo il cristianesimo è sbagliato perchè và contro gli insegnamenti di dio, ma semplicemente, perchè se io facessi una cosa del genere, danneggerei la società in cui vivo, me stesso, e sopratutto danneggerei un altro essere umano, quindi ritorniamo alla prima cosa ovvero danneggio la società in cui vivo... questo è solo un mio pensiero ovviamente ma spero di essere stato abbastanza chiaro
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Re: Peccato !
Sono daccordo con te...insomma dai una spiegazione razionale del perchè non fai certe cose come non ucciedere eccetera....tuttavia permane il fatto che l'etica e il suo linguaggio per dire cosa si deve fare come ad esempio il bene della società è costretta a dirlo in termini negativi...non uccidere o non struprare eccetera ....
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Re: Peccato !
Provo a spiegarmi meglio....il credente dice :
" non rubare ! " perchè lo dice dio....chiaro questo pensa in primis...è ovvio che sta usando una forma negativa...ma è possibile indicare lo stesso senso del non rubare tramite solo ed esclusivamente una forma positiva ?
" non rubare ! " perchè lo dice dio....chiaro questo pensa in primis...è ovvio che sta usando una forma negativa...ma è possibile indicare lo stesso senso del non rubare tramite solo ed esclusivamente una forma positiva ?
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Re: Peccato !
bhe nell'esempio del non rubare... se la vuoi guardare nell'ottica positiva c'è. L'ottica positiva ce l'ha chi ruba... mi spiego meglio.
Se tu stai in una crisi economica, il che rischi di perdere anche casa lavoro etc e rimanere a dormire sotto i ponti, tu nel rubare truffare etc, vedi il lato positivo, ovvero che tu rubi e truffi per sopravivere, quindi secondo la tua ottica rubare è positivo perchè ti consente di sopravvivere.
Cioè alla fine l'etica è un qualcosa di molto soggettivo, dipende dai contesti e dalle situazioni in cui uno vive e che sta affrontando... Il peccato in se e per se non esiste. Esiste il danneggiamento di qualcun altro, ma alla fine negativo e positivo è un pò come la normalità e l'anormalità... è tutta una uestione soggettiva che varia da individuo a individuo, quindi in conclusione a mio parere la concezione di peccato inteso come negativo si smonta da sola e quindi automaticamente cessa di esistere nello stesso momento in cui uno cerca di guardarla sotto l'ottica della soggettività
Se tu stai in una crisi economica, il che rischi di perdere anche casa lavoro etc e rimanere a dormire sotto i ponti, tu nel rubare truffare etc, vedi il lato positivo, ovvero che tu rubi e truffi per sopravivere, quindi secondo la tua ottica rubare è positivo perchè ti consente di sopravvivere.
Cioè alla fine l'etica è un qualcosa di molto soggettivo, dipende dai contesti e dalle situazioni in cui uno vive e che sta affrontando... Il peccato in se e per se non esiste. Esiste il danneggiamento di qualcun altro, ma alla fine negativo e positivo è un pò come la normalità e l'anormalità... è tutta una uestione soggettiva che varia da individuo a individuo, quindi in conclusione a mio parere la concezione di peccato inteso come negativo si smonta da sola e quindi automaticamente cessa di esistere nello stesso momento in cui uno cerca di guardarla sotto l'ottica della soggettività
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Re: Peccato !
H. dico questo...ammettiamo per ipotesi che un qualche dio interviene in un mondo composto da 1000 persone e dica a tutte di non rubare ( scusa se insisto su questo esempio )...è chiaro che dice qualcosa di negativo perchè preceduto dal non...ora a mio avviso il concetto di peccato è insito in una cattiva coscienza linguistica delle cose, infatti quel dio avrebbe potuto dire la cosa in termini positivi e dire ai 1000 che ognuno si tenga le proprie cose di cui dispone...detta cosi la cosa non avrebbe pero avuto o sorbito lo stesso effetto nella testa dei 1000...voglio dire che in etica e nei comandi se diciamo quello che si deve fare per esprimere quello che non si deve fare forse ( cosi credo ) il concetto di peccato non avrebbe tanta presa sulla gente...tutto qua.
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Re: Peccato !
Peccato potrebbe essere un atto contrario all'etica, alla coscienza o alla moralità che produce sensi di colpa a chi lo fa e/o dolore a chi lo riceve?
Etica, coscienza e moralità sono state condizionate da imprinting delle religioni proto-indoeuropee (ultima l'ebraico/cristiana)?
Esiste un caso in cui Caino avrebbe dovuto fare quello che ha fatto?
Etica, coscienza e moralità sono state condizionate da imprinting delle religioni proto-indoeuropee (ultima l'ebraico/cristiana)?
Esiste un caso in cui Caino avrebbe dovuto fare quello che ha fatto?
SergioAD- -------------
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Re: Peccato !
SergioAD ha scritto:
Esiste un caso in cui Caino avrebbe dovuto fare quello che ha fatto?
Forse
Se le offerte di Abele, fossero state migliori di quelle del fratello perche' portava sempre il suo gregge a pascolare sulle terre di Caino calpestando e divorando le sue colture???
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