Tutte le strade portano a dio

DionsoAguado ha scritto:Vi ringrazio delle interessantissime risposte.

Bogotà, capitale della Colombia, un Paese misterioso e pericoloso, in guerra perenne con i narcotrafficanti e rivoluzioni politiche. In questo scenario la morte di due sacerdoti della Chiesa cattolica, avvenuta circa un anno fa, non aveva colpito l'immaginazione più di tanto. Una rapina, si era detto,
e così il caso era stato chiuso dalle autorità. Una rapina come tante,
un ennesimo episodio di violenza a cui i cittadini di Bogotà sono
tristemente abituati. Invece dopo tanto tempo si fa avanti un'altra sconcertante ipotesi.


Era
il gennaio 2011. Padre Richard Piffano, 37 anni e Padre Rafael Reatiga,
di 35, vengono ritrovati morti uccisi da colpi di pistola alla testa
all'interno di una automobile. La zona è quella sud della capitale
Bogotà. I due sacerdoti erano amici sin
dai tempi in cui frequentavano il seminario e spesso celebravano la
messa e altri servizi religiosi insieme. I loro parrocchiani ricordano
adesso le parole dell'ultima omelia recitata da Padre Reatiga: "Pregate
Santa Marta". La santa è la patrona delle cause perdute, quelle senza
possibilità di soluzione alcuna. Altri ricordano che l'altro sacerdote,
Padre Piffano rivolgendosi al suo collega prete gli avrebbe detto: "Prega per me".


Ma
cosa è successo veramente quel giorno? Secondo alcune ipotesi vagliate
in nuove indagini, i due preti - uno di loro sarebbe stato malato di
Aids - avrebbero deciso di togliersi la vita. Per farlo, avrebbero assoldato un killer professionista visto che non avevano il coraggio di uccidersi da soli. Le famiglie dei due sacerdoti
negano questa ricostruzione difendendo la memoria dei loro cari e
continuando a sostenere la rapina con delitto. Tuttavia le indagini
hanno portato al fermo di due sicari che avrebbero ricevuto telefonate dai telefoni dei due sacerdoti
gettando nuova luce sul movente del delitto, oltre che sulla modalità
con cui è stato commesso. La verità pare in ogni caso ancora lontana
dall’emergere.