Onu; Vaticano non firma Convenzione su diritti disabili

Un'altra perla del vaticano, che dopo il no espresso all'ONU sulla depenalzzazione degli omossessuali arriva il diniego sui diritti dei disabili, ma che ci stanno a fare?

Città del Vaticano, 2 dic. (Apcom) - Il Vaticano non intende firmare la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, entrata in vigore l'8 maggio scorso. La Santa Sede aveva già annunciato il proprio rifiuto, ma è stato confermato oggi, alla vigilia della giornata internazionale delle persone con disabilità, promossa dalle Nazioni Unite sul tema "Dignità e giustizia per tutti noi".

La Convenzione Onu sui diritti dei disabili è il primo trattato sui diritti umani del Terzo Millennio ed è stato approvato dall'Assemblea generale dell'Onu nel 2006. Il Vaticano ha partecipato attivamente ai lavori per la stesura del testo, durati cinque anni ma, alla conclusione, si è rifiutata di firmarlo perchè il documento non ha inserito un divieto esplicito nei confronti dell'aborto.

Mi ripeto: spero vivamente che continuino con questa linea di azione... sempre piu´ fuori dall nostra epoca e dal comune sentire...

Ma far passare questa benedetta convenzione e parlare dell' aborto in un secondo momento no è ?
Magari con un' altra convenzione specifica. Classico ostruzionismo.

Ma chi se ne frega di quello che vuole o dice il Vaticano! Io non ho ancora capito perché l’ONU lo tiene in considerazione, dovrebbero invitarlo (molto poco gentilmente), ad andare a defecare altrove!

pischello ha scritto:...
E se è necessario di tanto in tanto fare anche un piccolo ricatto, bèh...
...

Ma è proprio questa la cosa ridicola: la chiesa non è nella posizione di poter ricattare nessuno. Cosa fa, ordina alle sue brave pecorelle di non andare a votare come fece nell’800 dopo l’unità d’Italia? Ma ci fa solo un favore, visto chi va a votare poi quella gente (vedi Berlusconi, Bush ecc). Trovo ridicolo non solo che l’ONU tenga in considerazione le lagne di quattro vecchi rincitrulliti, ma che addirittura il Vaticano vi sia ammesso.

Il vaticano non firma...e chissenefrega,
questi se portati alla ribalta dell'opinione pubblica con titoloni sui giornali e nei tg sarebbero dei clamorosissimi autogol!

Poi di che ci meravigliamo,non firmarono nemmeno la dichiarazione universale dei diritti umani...
e che ci fanno all'onu? Ah gia' gli osservatori,in quanto rappresentano quello sputo di staterello teocratico indipendente!

pischello ha scritto:...
Ma questo è proprio lo stile della Chiesa!
Inserirsi dappertutto per poter aggiustare e modificare a suo uso e consumo -secondo la sua visione ottusa delle cose!- tutte le istituzioni, anche quelle che non si rifanno direttamente ai suoi stantìi principi etici...
E se è necessario di tanto in tanto fare anche un piccolo ricatto, bèh...
...

Non so che peso politico possano avere all'ONU, ma spero vivamente che sia uguale allo zero!

tra l'altro, mi chiedo chi diavolo rappresenta, il vaticano all'onu!!!
non di certo i cattolici, visto che sono rappresentati dai propri governi nazionali, no?
A che titolo è li?
chi li ha eletti? chi ha deciso?
Rappresenta gli abitanti dello stato città del vaticano? pochini, mi pare!!
Il problema non è se firma o no, ma è quel beota che mette lo spazio per farli firmare!

Loki ha scritto:Ma chi se ne frega di quello che vuole o dice il Vaticano! Io non ho ancora capito perché l’ONU lo tiene in considerazione, dovrebbero invitarlo (molto poco gentilmente), ad andare a defecare altrove!

Il problema è proprio questo: per quanto noi possiamo ignorare la Chiesa e il Vaticano, godranno sempre di una forte considerazione all'interno delle istituzioni.
Per questo reputo che ignorare la Chiesa sia un grosso errore, perché le permetti di prosperare liberamente, o meglio, di erodere le società democratiche senza nessun disturbo.

MetaLocX ha scritto:[
Il problema è proprio questo: per quanto noi possiamo ignorare la Chiesa e il Vaticano, godranno sempre di una forte considerazione all'interno delle istituzioni.
Per questo reputo che ignorare la Chiesa sia un grosso errore, perché le permetti di prosperare liberamente, o meglio, di erodere le società democratiche senza nessun disturbo.

Se io scendo in strada e dico che tutti si devono vestire da clown e prendersi a randellate nei testicoli, se qualcuno mi da ascolto e fa quello che dico è un perfetto imbecille. Se al contrario nessuno mi tiene in considerazione, l’imbecille sono io che sparo idiozie al vento. E questo non mi da l’opportunità ne di prosperare liberamente, ne di conquistare il mondo. Sarei semplicemente un idiota che dice scemenze a cui nessuno da retta. La stessa cosa è la chiesa: finche ci sarà qualcuno che la ascolta e la tiene in considerazione questa continuerà a rompere. Le istituzioni che tengono in considerazione la chiesa le vota la gente, se la gente se ne frega della chiesa e vota per delle istituzioni laiche la chiesa non può più intromettersi. Morale della favola: è la gente che da il potere alla chiesa tenendola in considerazione, se la gente se ne frega la chiesa questa verrà allontanata anche dalla politica, e non avrà più alcun potere.

Loki ha scritto:

MetaLocX ha scritto:[
Il problema è proprio questo: per quanto noi possiamo ignorare la Chiesa e il Vaticano, godranno sempre di una forte considerazione all'interno delle istituzioni.
Per questo reputo che ignorare la Chiesa sia un grosso errore, perché le permetti di prosperare liberamente, o meglio, di erodere le società democratiche senza nessun disturbo.

Se io scendo in strada e dico che tutti si devono vestire da clown e prendersi a randellate nei testicoli, se qualcuno mi da ascolto e fa quello che dico è un perfetto imbecille. Se al contrario nessuno mi tiene in considerazione, l’imbecille sono io che sparo idiozie al vento. E questo non mi da l’opportunità ne di prosperare liberamente, ne di conquistare il mondo. Sarei semplicemente un idiota che dice scemenze a cui nessuno da retta. La stessa cosa è la chiesa: finche ci sarà qualcuno che la ascolta e la tiene in considerazione questa continuerà a rompere. Le istituzioni che tengono in considerazione la chiesa le vota la gente, se la gente se ne frega della chiesa e vota per delle istituzioni laiche la chiesa non può più intromettersi. Morale della favola: è la gente che da il potere alla chiesa tenendola in considerazione, se la gente se ne frega la chiesa questa verrà allontanata anche dalla politica, e non avrà più alcun potere.

Io penso che la gente se ne freghi della chiesa, sono le istituzioni che la tengono a galla, che gli accordono tutti i favori che vogliono, il problema è questo, sento tanta gente lamentarsi dell'operato della chiesa e dei preti, ma forse è proprio un certo disinteresse della gente che permette loro di impossessarsi di spazi che non le competono, se la gente non capisce che siamo uno stato laico mai niente cambierà veramente.

capricorno ha scritto:
Io penso che la gente se ne freghi della chiesa, sono le istituzioni che la tengono a galla, che gli accordono tutti i favori che vogliono, il problema è questo, sento tanta gente lamentarsi dell'operato della chiesa e dei preti, ma forse è proprio un certo disinteresse della gente che permette loro di impossessarsi di spazi che non le competono, se la gente non capisce che siamo uno stato laico mai niente cambierà veramente.

Molta gente se ne frega infatti, ma c’è ancora una grossa fetta di popolazione che prende per oro colato ciò che dice la chiesa, vedi gli anziani che in Italia non sono certo pochi. Altrimenti gli schieramenti politici eviterebbero di candidare persone pro-chiesa, e partiti filo cristiani come UDC, UDEUR ecc, neanche ci starebbero in parlamento, se nessuno li votasse. È la gente che crea le istituzioni con il proprio voto.

Loki ha scritto:

capricorno ha scritto:
Io penso che la gente se ne freghi della chiesa, sono le istituzioni che la tengono a galla, che gli accordono tutti i favori che vogliono, il problema è questo, sento tanta gente lamentarsi dell'operato della chiesa e dei preti, ma forse è proprio un certo disinteresse della gente che permette loro di impossessarsi di spazi che non le competono, se la gente non capisce che siamo uno stato laico mai niente cambierà veramente.

Molta gente se ne frega infatti, ma c’è ancora una grossa fetta di popolazione che prende per oro colato ciò che dice la chiesa, vedi gli anziani che in Italia non sono certo pochi. Altrimenti gli schieramenti politici eviterebbero di candidare persone pro-chiesa, e partiti filo cristiani come UDC, UDEUR ecc, neanche ci starebbero in parlamento, se nessuno li votasse. È la gente che crea le istituzioni con il proprio voto.

Assolutamente d'accordo, del resto non siamo noi a dare il potere alla politica attraverso il nostro voto? Ormai tendiamo a separare il potere politico dal potere che noi esercitiamo attraverso il nostro voto, ma la società, nelle istituzioni, esprime se stessa e questo determina poi le scelte politico-sociali. Fino a quando gli italiani continueranno ad essere un popolo che "crede" o che "crede di credere" continuerà a deputare quel tipo di cultura politica la quale non ci libererà mai dalla chiesa e delle sue intromissioni, ma anzi la alimenterà sempre più, proprio perché è essa stessa prodotto della cultura cattolica. Insomma la politica italiana è, duole ammetterlo, espressione della cultura italiana.

Loki ha scritto:

MetaLocX ha scritto:[
Il problema è proprio questo: per quanto noi possiamo ignorare la Chiesa e il Vaticano, godranno sempre di una forte considerazione all'interno delle istituzioni.
Per questo reputo che ignorare la Chiesa sia un grosso errore, perché le permetti di prosperare liberamente, o meglio, di erodere le società democratiche senza nessun disturbo.

Se io scendo in strada e dico che tutti si devono vestire da clown e prendersi a randellate nei testicoli, se qualcuno mi da ascolto e fa quello che dico è un perfetto imbecille. Se al contrario nessuno mi tiene in considerazione, l’imbecille sono io che sparo idiozie al vento. E questo non mi da l’opportunità ne di prosperare liberamente, ne di conquistare il mondo. Sarei semplicemente un idiota che dice scemenze a cui nessuno da retta. La stessa cosa è la chiesa: finche ci sarà qualcuno che la ascolta e la tiene in considerazione questa continuerà a rompere. Le istituzioni che tengono in considerazione la chiesa le vota la gente, se la gente se ne frega della chiesa e vota per delle istituzioni laiche la chiesa non può più intromettersi. Morale della favola: è la gente che da il potere alla chiesa tenendola in considerazione, se la gente se ne frega la chiesa questa verrà allontanata anche dalla politica, e non avrà più alcun potere.

Capricorno ha scritto:
Io penso che la gente se ne freghi della chiesa, sono le istituzioni che la tengono a galla, che gli accordono tutti i favori che vogliono, il problema è questo, sento tanta gente lamentarsi dell'operato della chiesa e dei preti, ma forse è proprio un certo disinteresse della gente che permette loro di impossessarsi di spazi che non le competono, se la gente non capisce che siamo uno stato laico mai niente cambierà veramente.

La penso come capricorno.
Indipendentemente dalle nostre attenzioni o meno, ci sarà sempre un gruppo, seppur minoritario, che però ha i mezzi per portare la religione ai vertici della politica.
Non fare nulla significa lasciarli liberi di agire.
L'indifferenza non credo sia una buona cura, quasi mai. Certo, alcuni fenomeni è meglio ignorarli per non farli esplodere, ma il fenomeno religioso è già esploso da tempo

digitando "religione e potere" su google ne escono 1.900.000 pagine; alcune di queste
sono addirittura siti religiosi ma, in prevalenza sono di critica e di biasimo.
ke dire d'altro?!
la religione e il potere politico sono (e sono sempre stati) complementari l'uno all'altro;
talvolta con tentativi di predominio dell'una o dell'altra parte.
però il massimo rendimento si ottiene quando l'influenza di entrambe è bilanciata.
e il "massimo rendimento" significa una sola cosa:
il controllo totale (o quasi) delle masse.
in biologia, il comportamento di mutua solidarietà tra due organismi si definisce:
"simbiosi"; quello di un organismo ke vive alle spese di un altro si definisce:
" parassitismo"
religione e potere, simbionti, sono perdipiù parassitari.

darik