Abolizione della caccia
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Siete favorevoli all'abolizione definitiva della pratica venatoria?
Minsky- --------------
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Re: Abolizione della caccia
Minsky ha scritto:
Ho votato, e al momento si vede anche bene cosa.
Non sono nemmeno sfavorevole alla caccia ad armi - se non proprio pari - almeno compensate.
La pesca in apnea, che ho praticato per anni, ne è a mio parere un buon esempio, col vantaggio secondo me di un impatto completamente irrilevante sulla fauna.
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You think normal people just wake up one morning and decide they're going to work in a prison? They're perverts, every last one of them. (Vanessa)
Rasputin- ..............
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Re: Abolizione della caccia
Mi sarebbe piaciuto votare la quarta opzione, ma sono orientata verso quel pensiero secondo il quale la natura è in grado di autoregolarsi. Anche quando gli esseri umani interferiscono con i suoi equilibri, magari nel lungo-lunghissimo periodo (purtroppo), la natura sistema i danni che sono stati arrecati all'ambiente. La natura trova sempre un modo, salvo per le estinzioni di specie animali avvenute per causa umana. Se altre specie si si sono estinte non per causa umana, allora significa che dovevano estinguersi per selezione naturale.
Non ho per niente fiducia in una normativa che intervenga rigidamente a regolamentare la caccia per il controllo delle popolazioni selvatiche. Se esiste la necessità di farlo, e se esiste è perché l'uomo ha interferito nell'habitat naturale di questi animali, allora non parlerei di “caccia regolamentata rigidamente”. Abolirei la caccia, i cacciatori e le loro licenze tutto insieme ed attribuirei semmai questo compito di intervenire in via eccezionale sulla popolazione selvatica solo ed esclusivamente al Corpo Forestale dello Stato (continuo a chiamarlo così anche se è stato assorbito nell'Arma dei Carabinieri). Quindi nessuno fra i “civili” si diletti più a sparare agli animali selvatici con la scusa di regolamentarne la popolazione perché sono certa, se una simile norma entrasse in vigore, che i cacciatori troverebbero l'escamotage per mettere mano ai loro fucili con dissennata disinvoltura.
Saku- -------------
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Re: Abolizione della caccia
La realtà dei fatti è che oramai l'ambiente è totalmente antropizzato, e le aree a parco in cui ancora viene mantenuto uno stato selvaggio sono troppo piccole perché vi si possano instaurare i meccanismi di auto regolazione naturali (vedi caso degli orsi in Trentino per esempio). Inoltre può presentarsi la necessità di abbattere rapidamente molti capi per contenere la diffusione di epidemie, come la rogna sarcoptica o la peste suina. Le guardie forestali non hanno i mezzi per intervenire in questi casi, ecco che avere dei volontari a disposizione, che si divertono a sparare agli animali, può tornare utile. Loro non solo prestano l'opera volontariamente, ma pagano i costi, e in più anche una tassa, per avere il privilegio di fare il lavoro! È una soluzione ideale. Va da sé che la regolamentazione deve essere molto rigida, senza possibilità di abusi.Saku ha scritto:Mi sarebbe piaciuto votare la quarta opzione, ma sono orientata verso quel pensiero secondo il quale la natura è in grado di autoregolarsi. Anche quando gli esseri umani interferiscono con i suoi equilibri, magari nel lungo-lunghissimo periodo (purtroppo), la natura sistema i danni che sono stati arrecati all'ambiente. La natura trova sempre un modo, salvo per le estinzioni di specie animali avvenute per causa umana. Se altre specie si si sono estinte non per causa umana, allora significa che dovevano estinguersi per selezione naturale.Non ho per niente fiducia in una normativa che intervenga rigidamente a regolamentare la caccia per il controllo delle popolazioni selvatiche. Se esiste la necessità di farlo, e se esiste è perché l'uomo ha interferito nell'habitat naturale di questi animali, allora non parlerei di “caccia regolamentata rigidamente”. Abolirei la caccia, i cacciatori e le loro licenze tutto insieme ed attribuirei semmai questo compito di intervenire in via eccezionale sulla popolazione selvatica solo ed esclusivamente al Corpo Forestale dello Stato (continuo a chiamarlo così anche se è stato assorbito nell'Arma dei Carabinieri). Quindi nessuno fra i “civili” si diletti più a sparare agli animali selvatici con la scusa di regolamentarne la popolazione perché sono certa, se una simile norma entrasse in vigore, che i cacciatori troverebbero l'escamotage per mettere mano ai loro fucili con dissennata disinvoltura.
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Semino dove non mieterò e spargo dove non raccoglierò
Minsky- --------------
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Re: Abolizione della caccia
Saku ha scritto:Mi sarebbe piaciuto votare la quarta opzione, ma sono orientata verso quel pensiero secondo il quale la natura è in grado di autoregolarsi. Anche quando gli esseri umani interferiscono con i suoi equilibri, magari nel lungo-lunghissimo periodo (purtroppo), la natura sistema i danni che sono stati arrecati all'ambiente. La natura trova sempre un modo, salvo per le estinzioni di specie animali avvenute per causa umana. Se altre specie si si sono estinte non per causa umana, allora significa che dovevano estinguersi per selezione naturale.Non ho per niente fiducia in una normativa che intervenga rigidamente a regolamentare la caccia per il controllo delle popolazioni selvatiche. Se esiste la necessità di farlo, e se esiste è perché l'uomo ha interferito nell'habitat naturale di questi animali, allora non parlerei di “caccia regolamentata rigidamente”. Abolirei la caccia, i cacciatori e le loro licenze tutto insieme ed attribuirei semmai questo compito di intervenire in via eccezionale sulla popolazione selvatica solo ed esclusivamente al Corpo Forestale dello Stato (continuo a chiamarlo così anche se è stato assorbito nell'Arma dei Carabinieri). Quindi nessuno fra i “civili” si diletti più a sparare agli animali selvatici con la scusa di regolamentarne la popolazione perché sono certa, se una simile norma entrasse in vigore, che i cacciatori troverebbero l'escamotage per mettere mano ai loro fucili con dissennata disinvoltura.
Oltre ad essere d'accordo con Minsky su tutta la linea, mi permetto un'osservazione: occhio a non lasciarsi trasportare da facili emozioni animalare e sopratutto alla - altresí pilotata da emozioni poco ragionevoli - tendenza a riferirsi alla "natura" come se fosse qualcosa di pensante/intelligente.
NON LO É! La natura è semplicemente un insieme di avvenimenti completamente incontrollati, e se ti trovi sulla sua strata al posto e/o momento sbagliato, ti stira e di te non rimane nulla.
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Rasputin- ..............
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Re: Abolizione della caccia
Ciao Rasp, il fatto è che di solito "fatta la legge trovato l'inganno". In effetti sono forse esageratamente sensibile sull'argomento AMBIENTE & ANIMALI, ma sono assolutamente consapevole che, come dici giustamente tu, la natura non sia un'entità pensante/intelligente. La natura, come sistema autoregolante, non guarda in faccia a nessuno. Questo è sicuro.Rasputin ha scritto:Saku ha scritto:Mi sarebbe piaciuto votare la quarta opzione, ma sono orientata verso quel pensiero secondo il quale la natura è in grado di autoregolarsi. Anche quando gli esseri umani interferiscono con i suoi equilibri, magari nel lungo-lunghissimo periodo (purtroppo), la natura sistema i danni che sono stati arrecati all'ambiente. La natura trova sempre un modo, salvo per le estinzioni di specie animali avvenute per causa umana. Se altre specie si si sono estinte non per causa umana, allora significa che dovevano estinguersi per selezione naturale.Non ho per niente fiducia in una normativa che intervenga rigidamente a regolamentare la caccia per il controllo delle popolazioni selvatiche. Se esiste la necessità di farlo, e se esiste è perché l'uomo ha interferito nell'habitat naturale di questi animali, allora non parlerei di “caccia regolamentata rigidamente”. Abolirei la caccia, i cacciatori e le loro licenze tutto insieme ed attribuirei semmai questo compito di intervenire in via eccezionale sulla popolazione selvatica solo ed esclusivamente al Corpo Forestale dello Stato (continuo a chiamarlo così anche se è stato assorbito nell'Arma dei Carabinieri). Quindi nessuno fra i “civili” si diletti più a sparare agli animali selvatici con la scusa di regolamentarne la popolazione perché sono certa, se una simile norma entrasse in vigore, che i cacciatori troverebbero l'escamotage per mettere mano ai loro fucili con dissennata disinvoltura.
Oltre ad essere d'accordo con Minsky su tutta la linea, mi permetto un'osservazione: occhio a non lasciarsi trasportare da facili emozioni animalare e sopratutto alla - altresí pilotata da emozioni poco ragionevoli - tendenza a riferirsi alla "natura" come se fosse qualcosa di pensante/intelligente.
NON LO É! La natura è semplicemente un insieme di avvenimenti completamente incontrollati, e se ti trovi sulla sua strata al posto e/o momento sbagliato, ti stira e di te non rimane nulla.
In linea di principio, se tutto girasse alla perfezione secondo le disposizioni di una legge ben fatta sulla caccia finalizzata al controllo sulle popolazioni selvatiche, sarei assolutamente d'accordo con te e Minsky. Perché le vostre argomentazioni sono perfettamente logiche e sensate.
Io mi sento meno fiduciosa, ed è solo per questo che opterei per una soluzione più "istituzionale" affidando il compito di intervenire a mano armata solo ad organi appositamente preposti.
Saku- -------------
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Re: Abolizione della caccia
Saku ha scritto:
Ciao Rasp, il fatto è che di solito "fatta la legge trovato l'inganno". In effetti sono forse esageratamente sensibile sull'argomento AMBIENTE & ANIMALI, ma sono assolutamente consapevole che, come dici giustamente tu, la natura non sia un'entità pensante/intelligente. La natura, come sistema autoregolante, non guarda in faccia a nessuno. Questo è sicuro.
In linea di principio, se tutto girasse alla perfezione secondo le disposizioni di una legge ben fatta sulla caccia finalizzata al controllo sulle popolazioni selvatiche, sarei assolutamente d'accordo con te e Minsky. Perché le vostre argomentazioni sono perfettamente logiche e sensate.
Io mi sento meno fiduciosa, ed è solo per questo che opterei per una soluzione più "istituzionale" affidando il compito di intervenire a mano armata solo ad organi appositamente preposti.
Allora, son pigro per quotare e vado per grassettati:
1. Inesattezza, non mi pare proprio che sia un sistema autoregolante (visto tra l'altro che ne facciamo parte anche noi).
2. Beh citami qualcosa che "gira alla perfezione" e che non sia opera umana come ad esempio il mio orologio al quarzo.
3. Diamo un po' un'occhiata ad altri casi (citane pure tu qualcuno) in cui il compito di intervenire a mano armata è affidato "solo ad organi appositamente preposti", che impressione ne trai tu personalmente?
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Re: Abolizione della caccia
Rasputin ha scritto:Saku ha scritto:
Ciao Rasp, il fatto è che di solito "fatta la legge trovato l'inganno". In effetti sono forse esageratamente sensibile sull'argomento AMBIENTE & ANIMALI, ma sono assolutamente consapevole che, come dici giustamente tu, la natura non sia un'entità pensante/intelligente. La natura, come sistema autoregolante, non guarda in faccia a nessuno. Questo è sicuro.
In linea di principio, se tutto girasse alla perfezione secondo le disposizioni di una legge ben fatta sulla caccia finalizzata al controllo sulle popolazioni selvatiche, sarei assolutamente d'accordo con te e Minsky. Perché le vostre argomentazioni sono perfettamente logiche e sensate.
Io mi sento meno fiduciosa, ed è solo per questo che opterei per una soluzione più "istituzionale" affidando il compito di intervenire a mano armata solo ad organi appositamente preposti.
Allora, son pigro per quotare e vado per grassettati:
1. Inesattezza, non mi pare proprio che sia un sistema autoregolante (visto tra l'altro che ne facciamo parte anche noi).
2. Beh citami qualcosa che "gira alla perfezione" e che non sia opera umana come ad esempio il mio orologio al quarzo.
3. Diamo un po' un'occhiata ad altri casi (citane pure tu qualcuno) in cui il compito di intervenire a mano armata è affidato "solo ad organi appositamente preposti", che impressione ne trai tu personalmente?
- La natura si autoregola laddove non interviene l'essere umano che, essendo l'animale più evoluto ed intelligente che abita il pianeta, utilizza ed applica la propria intelligenza per il suo unico tornaconto. E fin qui non ci sarebbe (quasi) nulla di male. Il problema sorge quando l'uomo commette l'errore di “splafonare” (e lo fa continuamente e con un impegno sempre maggiore) interferendo con gli ecosistemi: inquinando, deforestando, sfruttando selvaggiamente il territorio, ignorando che non è il padrone assoluto della terra. E, peggio ancora, dimenticandosi che il proprio comportamento antropocentrico finirà (se non cambierà registro in tempi brevi) con una bella auto-estinzione.
- Esempio di qualcosa che gira alla perfezione: La terra compie un movimento di rotazione attorno al proprio asse ed un movimento di rivoluzione attorno al sole. Attività che svolge in completa autonomia da ben prima che comparisse la specie umana (che inventò fra le altre cose gli orologi al quarzo). La natura spesso interviene per porre rimedio a degli squilibri. Non lo fa come entità pensante, ma lo fa. Cito da internet: http://itacultura.forumfree.it/ "Una recente scoperta scientifica ha dimostrato che contro le patologie derivanti dall'inquinamento delle acque i batteri si difendono secernendo una sostanza protettiva, chiamata cisteina. Si tratta di una particolare proteina che, rilasciata dai batteri per neutralizzare le sostanze tossiche, è in grado di aggregare atomi di zinco col fine di formare particelle sempre più grandi che si trasformano in sali innocui per i batteri.
La scoperta, frutto di studi condotti a Berkeley da alcuni ricercatori dell'Università della California "... mostra un meccanismo extracellulare di bio-mineralizzazione inatteso e insolito. Lo studio - affermano ancora i ricercatori - dimostra anche che, potenzialmente, potremmo usare la cisteina per pulire l'ambiente da sostanze nocive". - Ho usato il termine “a mano armata” riferendomi tassativamente ai fucili che saranno utilizzati per controllare la popolazione delle specie selvagge. Con quali altri mezzi si potrebbe intervenire, Rasp... visto che stiamo parlando di CACCIA? Non è mia intenzione portare ad esempio "altri casi" come suggerisci tu, perché non c'entrerebbero nulla con l'argomento. Se vuoi sapere come la penso, io non amo le armi, detesto i regimi totalitari, nonché gli abusi di potere esercitati sotto ogni forma: armata e non.
Saku- -------------
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Re: Abolizione della caccia
Saku ha scritto:
- La natura si autoregola laddove non interviene l'essere umano che, essendo l'animale più evoluto ed intelligente che abita il pianeta, utilizza ed applica la propria intelligenza per il suo unico tornaconto. E fin qui non ci sarebbe (quasi) nulla di male.
[*]
Dubito che i fucili vengano usati - e men che meno efficacemente - "per controllare la popolazione delle specie selvagge". Mi pare si tratti di un aiuto, null'altro.
Perché dici che altri casi non c'entrerebbero nulla con l'argomento? A menzionare l'intervento a mano armata, senza specificare oltre, sei stata tu, non io...
Se vuoi sapere come la penso, io ho la passione per le armi ne possiedo varie ed ho anche il permesso per portarmele in giro; questo non ha nulla a che vedere con regimi totalitari, né abusi di potere esercitati sotto ogni forma.
A criticare i primi starei attento, perché il vero abuso che ci viene propinato da ormai quasi secoli è proprio la supposta democrazia, la quale altro non è che la dittatura della maggioranza.
Nulla ha a che vedere né con diritti umani né con libertà di opinione ed espressione, ne è solo l'illusione.
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Rasputin- ..............
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