Età della pensione: mai.

Rasputin ha scritto:

holubice ha scritto:@Rusp

25 centesimi per una bottiglia di plastica? Cazzarola, la differenziata la settimana prossima la porto da te in Baviera...


:-°

Ho già provato, non funziona, ci vogliono i codici a barre giusti. E poi è solo una restituzione, quando compri le bibite i 25 li paghi...vogliono solo assicurarsi di rivenderla loro, la plastica ai centri di riciclaggio, e non i pensionati che fanno la fame.

Non mi dire che hanno messo su un sistema informatico solo per tracciare il ciclo degli imballi...?

Applicando sempre la buona, vecchia, cauzione,  quella che faceva riportare tutte, ma proprio tutte, le bottiglie al negozietto  dove le avevi prese...?

holubice ha scritto:

Rasputin ha scritto:

holubice ha scritto:@Rusp

25 centesimi per una bottiglia di plastica? Cazzarola, la differenziata la settimana prossima la porto da te in Baviera...


:-°

Ho già provato, non funziona, ci vogliono i codici a barre giusti. E poi è solo una restituzione, quando compri le bibite i 25 li paghi...vogliono solo assicurarsi di rivenderla loro, la plastica ai centri di riciclaggio, e non i pensionati che fanno la fame.

Non mi dire che hanno messo su un sistema informatico solo per tracciare il ciclo degli imballi...?

Applicando sempre la buona, vecchia, cauzione,  quella che faceva riportare tutte, ma proprio tutte, le bottiglie al negozietto  dove le avevi prese...?

Non mi sono spiegato bene:



i vuoti si restituiscono cosí, la macchina ha uno scanner che riconosce i tipi di vuoti dai codici a barre ed alla fine ti sputa uno scontrino, col quale alla cassa ti detraggono il rispettivo importo dalla spesa o, se lo desideri, ti danno anche il denaro in contanti.

I codici a barre italiani non funzionano, le macchine li risputano (lo farei anch'io se fossi in loro )

Rasputin ha scritto:

holubice ha scritto:

Rasputin ha scritto:

holubice ha scritto:@Rusp

25 centesimi per una bottiglia di plastica? Cazzarola, la differenziata la settimana prossima la porto da te in Baviera...


:-°

Ho già provato, non funziona, ci vogliono i codici a barre giusti. E poi è solo una restituzione, quando compri le bibite i 25 li paghi...vogliono solo assicurarsi di rivenderla loro, la plastica ai centri di riciclaggio, e non i pensionati che fanno la fame.

Non mi dire che hanno messo su un sistema informatico solo per tracciare il ciclo degli imballi...?

Applicando sempre la buona, vecchia, cauzione,  quella che faceva riportare tutte, ma proprio tutte, le bottiglie al negozietto  dove le avevi prese...?

Non mi sono spiegato bene:



i vuoti si restituiscono cosí, la macchina ha uno scanner che riconosce i tipi di vuoti dai codici a barre ed alla fine ti sputa uno scontrino, col quale alla cassa ti detraggono il rispettivo importo dalla spesa o, se lo desideri, ti danno anche il denaro in contanti.

I codici a barre italiani non funzionano, le macchine li risputano (lo farei anch'io se fossi in loro )

Queste macchinette (sperimentali) le avevo viste già in Alto Adige, quando ho lavorato là. È la quadratura del cerchio: dato che al supermercato devi andarci in macchina, allora approfittane per portarti dietro i vuoti. Così facendo, l'azienda dei rifiuti deve raccogliere solo in un posto, senza andare di casa in casa, e il consumatore viaggia "carico", con i vuoti, anche all'andata. Ma solo un ricarico di una forte cauzione, e 25 centesimi su una bottiglia di plastica lo sono, fa ricordare al consumatore di portarsi dietro i resi.

Un giornalista ricordava di aver visto nel 1951 tanti piccoli bidoni della spazzatura multi colore nelle case della Norvegia. Era la loro raccolta differenziata, in leggero anticipo rispetto ad altri. Ebbene, dopo solo 60 anni è diventata una realtà anche nelle nostre strade.

Io non dispero. I miei nipoti le vedranno.

:-)

holubice ha scritto:
Queste macchinette (sperimentali) le avevo viste già in Alto Adige, quando ho lavorato là. È la quadratura del cerchio: dato che al supermercato devi andarci in macchina, allora approfittane per portarti dietro i vuoti. Così facendo, l'azienda dei rifiuti deve raccogliere solo in un posto, senza andare di casa in casa, e il consumatore viaggia "carico", con i vuoti, anche all'andata. Ma solo un ricarico di una forte cauzione, e 25 centesimi su una bottiglia di plastica lo sono, fa ricordare al consumatore di portarsi dietro i resi.

Un giornalista ricordava di aver visto nel 1951 tanti piccoli bidoni della spazzatura multi colore nelle case della Norvegia. Era la loro raccolta differenziata, in leggero anticipo rispetto ad altri. Ebbene, dopo solo 60 anni è diventata una realtà anche nelle nostre strade.

Io non dispero. I miei nipoti le vedranno.

:-)

Sperimentali? Qua in tutti i supermercati ci sono da almeno una dozzina d'anni, e la gente bestemmia forte quando (raramente) non funzionano. Il ritiro manuale è "Praticato" ancora solo in pochi sporadici mercati di sole bevande, al momento me ne viene in mente solo uno dove passo ogni tanto...

holubice ha scritto:[...]

Io non dispero. I miei nipoti le vedranno.

:-)

I tuoi nipoti? Ma come, e la Parusia?

Rasputin ha scritto:[...]

i vuoti si restituiscono cosí, la macchina ha uno scanner che riconosce i tipi di vuoti dai codici a barre ed alla fine ti sputa uno scontrino, col quale alla cassa ti detraggono il rispettivo importo dalla spesa o, se lo desideri, ti danno anche il denaro in contanti.

I codici a barre italiani non funzionano, le macchine li risputano (lo farei anch'io se fossi in loro )

Uhmmm... per la serie "io non ho detto niente", se qualcuno avesse la pensata di fotocopiare i codici a barre "giusti" e appiccicarli sulle bottiglie "straniere", la macchinetta non se le mangerebbe per buone?

Minsky ha scritto:

Rasputin ha scritto:[...]

i vuoti si restituiscono cosí, la macchina ha uno scanner che riconosce i tipi di vuoti dai codici a barre ed alla fine ti sputa uno scontrino, col quale alla cassa ti detraggono il rispettivo importo dalla spesa o, se lo desideri, ti danno anche il denaro in contanti.

I codici a barre italiani non funzionano, le macchine li risputano (lo farei anch'io se fossi in loro )

Uhmmm... per la serie "io non ho detto niente", se qualcuno avesse la pensata di fotocopiare i codici a barre "giusti" e appiccicarli sulle bottiglie "straniere", la macchinetta non se le mangerebbe per buone?

Probabile.

Se non ricordo male pagano 15/25cent a bottiglia.
Se arrotondiamo a 5 bottiglie = 1€, con un milione di bottiglie si tira su 200000€ .
Potremmo fare un camion di bottiglie di birra e appiccicargli i codici a barre una per una e fare il giro di mezza Germania ad incassare gli scontrini.
Per non dare troppo nell’occhio ritiriamo 5€ a negozio, dopo 40000 negozi torniamo a casa.

chef75 ha scritto:

Minsky ha scritto:

Rasputin ha scritto:[...]

i vuoti si restituiscono cosí, la macchina ha uno scanner che riconosce i tipi di vuoti dai codici a barre ed alla fine ti sputa uno scontrino, col quale alla cassa ti detraggono il rispettivo importo dalla spesa o, se lo desideri, ti danno anche il denaro in contanti.

I codici a barre italiani non funzionano, le macchine li risputano (lo farei anch'io se fossi in loro )

Uhmmm... per la serie "io non ho detto niente", se qualcuno avesse la pensata di fotocopiare i codici a barre "giusti" e appiccicarli sulle bottiglie "straniere", la macchinetta non se le mangerebbe per buone?

Probabile.

Se non ricordo male pagano 15/25cent a bottiglia.
Se arrotondiamo a 5 bottiglie = 1€, con un milione di bottiglie si tira su 200000€ .
Potremmo fare un camion di bottiglie di birra e appiccicargli i codici a barre una per una e fare il giro di mezza Germania ad incassare gli scontrini.
Per non dare troppo nell’occhio ritiriamo 5€ a negozio, dopo 40000 negozi torniamo a casa.

Hai dimenticato quanto fa in tutto 20 secondi a fotocopia, la carta per la fotocopiatrice, il toner, la benzina per andare da un supermercato all'altro, ecc.

Ma sicuro che rimane un affarone

da piangere

Minsky ha scritto:

Ma è uno scherzo?

Rasputin ha scritto:

Minsky ha scritto:

Ma è uno scherzo?

No, l'aumento è il 3% dello 0,6%...

Pensioni, spunta il mini aumento: ma le vere novità solo ad aprile 2020

Minsky ha scritto:

Rasputin ha scritto:

Minsky ha scritto:

Ma è uno scherzo?

No, l'aumento è il 3% dello 0,6%...

Pensioni, spunta il mini aumento: ma le vere novità solo ad aprile 2020

Ma dello 0,6% di cosa??

Rasputin ha scritto:

Minsky ha scritto:

Rasputin ha scritto:

Minsky ha scritto:

Ma è uno scherzo?

No, l'aumento è il 3% dello 0,6%...

Pensioni, spunta il mini aumento: ma le vere novità solo ad aprile 2020

Ma dello 0,6% di cosa??

È una cosa complicata come solo i burocrati e i politici sanno fare.

I pensionati avrebbero diritto ad un incremento anno su anno della pensione, che si "rivaluta" secondo certe regole perché in teoria è un rendimento del capitale accumulato, poi ci sarebbe l'inflazione che però ufficialmente è nulla etc. etc.

In base alla precedente legge finanziaria, per il 2020 l'aumento sarebbe stato il 97% del tasso nominale, che in base alle regole stabilite sarebbe lo 0,6%; questo per le pensioni più basse, perché quelle più alte sono penalizzate in misura maggiore. Ora, invece, l'attuale governo ha deciso che le pensioni più basse "godranno" del 100% di rivalutazione, cioè dello 0,6% pieno.

Dunque, facciamo un esempio numerico così si capisce meglio.

Un pensionato "tipico" con 1200 € mensili di pensione avrebbe avuto:

1200 x 0,6% x 97% = 6,98 € di aumento.

Ma ora grazie al generoso provvedimento del governo Conte-bis, avrà:

1200 x 0,6% x 100% = 7,20 € di aumento.

La differenza è pari a 0,22 € mensili ovvero 3,08 € all'anno (14 mensilità).

Minsky ha scritto:Non paga 4 cent all’Inps: artigiano “stangato” con 14 euro di multa

Pensa se la proporzione fosse la stessa per i grossi evasori: 4 milioni di inps non pagati 0 ?

Minsky ha scritto:Più di un quarto dei morti sul lavoro nel 2019 erano ultrasessantenni

Perché non mi sorprendo?

Minsky ha scritto:Grande batosta sulle pensioni: ora si perde una mensilità

Fosse solo quello.

Per fortuna - almeno qui - c'è sempre più gente che di subire la schiavitù del lavoro fino a 67 anni, con la scusa che l'aspettativa di vita aumenta sempre di più non ha voglia, e si inventa malattia psichiche. Hanno ragione.

Minsky ha scritto:

voleva dire 70, no?

Ma occhio a tenerla bene che in breve tempo devono darla al seguente

Minsky ha scritto:

Non puoi fare paragone tra un pensionato e tra chi lavora per milioni di persone.
E poi non tuttii pensionati sono miserabili, toh.

marisella ha scritto:

Minsky ha scritto:

Non puoi fare paragone tra un pensionato e tra chi lavora per milioni di persone.
E poi non tuttii pensionati sono miserabili, toh.

Quello sarebbe un lavoro?

Minsky ha scritto:

marisella ha scritto:

Minsky ha scritto:

Non puoi fare paragone tra un pensionato e tra chi lavora decide per milioni di persone.
E poi non tuttii pensionati sono miserabili, toh.

Quello sarebbe un lavoro?

Per cominciare andrebbe scritto cosí.

Minsky ha scritto:Superati i 40 anni, lavorare più di 3 giorni a settimana fa male

Anche prima non è che faccia bene eh

Scherzi a parte, il punto secondo me non è lavorare o meno perché l'essere umano, anche per rimanere psichicamente stabile (per non cadere ad es. in depressioni) occorrono attività che producano un cosiddetto "rinforzatore positivo", termine tecnico che in pratica definisce il concetto del "principio di ricompensa".

La cosa perversa NON è lavorare in sé, ma DOVER lavorare per quelli che nei cosiddetti paesi civilizzati vengono sbandierati come "diritti umani": cibo, tetto e vestiti.

QUELLA è la vera schiavitù.

Minsky ha scritto:

O anche il millennio del cazzo in cui viviamo.

Rasputin ha scritto:[...]se davvero vi fosse l'intenzione di sconfiggere la disoccupazione e migliorare la qualità della vita, l'età pensionabile verrebbe ridotta non aumentata, ed altresí dovrebbe ridursi la settimana lavorativa a 20 ore ma a stipendio pieno, allora si vedrebbe come non solo non ci sarebbero più disoccupati ma anche come la gente andrebbe più volentieri a lavorare.
[...]

Non fa una piega.
Ma dove si scaricherennero i costi aggiunti?

primaverino ha scritto:

Rasputin ha scritto:[...]se davvero vi fosse l'intenzione di sconfiggere la disoccupazione e migliorare la qualità della vita, l'età pensionabile verrebbe ridotta non aumentata, ed altresí dovrebbe ridursi la settimana lavorativa a 20 ore ma a stipendio pieno, allora si vedrebbe come non solo non ci sarebbero più disoccupati ma anche come la gente andrebbe più volentieri a lavorare.
[...]

Non fa una piega.
Ma dove si scaricherennero i costi aggiunti?

Quali costi aggiunti? Quelli degli stipendi, delle indennità e pensioni d'oro di politici e funzionari? O quelli delle malversazioni miliardarie di fondi?

Rasputin ha scritto:

primaverino ha scritto:

Rasputin ha scritto:[...]se davvero vi fosse l'intenzione di sconfiggere la disoccupazione e migliorare la qualità della 
[...]

Non fa una piega.
Ma dove si scaricherennero i costi aggiunti?

Quali costi aggiunti? Quelli degli stipendi, delle indennità e pensioni d'oro di politici e funzionari? O quelli delle malversazioni miliardarie di fondi?

Ops!
Avevo capito che si trattasse di un discorso serio.
Pardon!

primaverino ha scritto:

Rasputin ha scritto:

primaverino ha scritto:

Rasputin ha scritto:[...]se davvero vi fosse l'intenzione di sconfiggere la disoccupazione e migliorare la qualità della 
[...]

Non fa una piega.
Ma dove si scaricherennero i costi aggiunti?

Quali costi aggiunti? Quelli degli stipendi, delle indennità e pensioni d'oro di politici e funzionari? O quelli delle malversazioni miliardarie di fondi?

Ops!
Avevo capito che si trattasse di un discorso serio.
Pardon!

È un discorso serissimo. Puoi chiamarlo utopico se vuoi, ma è serissimo.

Rasputin ha scritto:

primaverino ha scritto:Avevo capito che si trattasse di un discorso serio.
Pardon!

È un discorso serissimo. Puoi chiamarlo utopico se vuoi, ma è serissimo.

Sì hai ragione.
Intendevo utopico.
Purtroppo con l'età sono diventato insofferente verso le utopie, talché le tratto alla stregua di inutili perdite di tempo.
Non che non mi affascinino, beninteso, ma per semplice senso pratico, tra la cosa giusta e quella possibile, preferisco quest'ultima.

primaverino ha scritto:

Rasputin ha scritto:

primaverino ha scritto:Avevo capito che si trattasse di un discorso serio.
Pardon!

È un discorso serissimo. Puoi chiamarlo utopico se vuoi, ma è serissimo.

Sì hai ragione.
Intendevo utopico.
Purtroppo con l'età sono diventato insofferente verso le utopie, talché le tratto alla stregua di inutili perdite di tempo.
Non che non mi affascinino, beninteso, ma per semplice senso pratico, tra la cosa giusta e quella possibile, preferisco quest'ultima.

Ti sbagli. È tentando l'impossibile che si ottengono i migliori risultati.

Rasputin ha scritto:Ti sbagli. È tentando l'impossibile che si ottengono i migliori risultati.

Certo.
Ma non in ambito di politiche del lavoro e nemmeno in ambito pensionistico.

Nel nostro Paese per troppi anni si sono mandati in pensione operai a bassa scolarizzazione a 51 anni e Statali anche assai più giovani, grazie alle baby pensioni (introdotte da Rumor nel1973 e abolite da Amato nel 1992) mentre ad esempio in Francia si è sempre andati in quiescenza a 61-62 anni e in Svizzera a 65.
Ecco perché colà i conti quadrano (grossomodo) e qui no.

Però davvero, se trovi il sistema per portare l'orario di lavoro a 20 h/sett, raddoppiare l'occupazione, mantenere o migliorare il livello salariale, portare l'età pensionabile a 55 anni e non far fallire lo Stato, beh fratello, il Nobel non te lo leva nessuno.

primaverino ha scritto:

Però davvero, se trovi il sistema per portare l'orario di lavoro a 20 h/sett, raddoppiare l'occupazione, mantenere o migliorare il livello salariale, portare l'età pensionabile a 55 anni e non far fallire lo Stato, beh fratello, il Nobel non te lo leva nessuno.

Sistema? 20 ore invece di 40 = doppio dei posti di lavoro, pagare i lavoratori per quello che producono e non per la legge domanda/offerta (lo dovresti sapere, hai avuto un ristorante, e se un cuoco come uno che conosco io ad esempio ti fa guadagnare 40.000 al mese 4000 di stipendio glie li puoi pagare, anziché i 1500-2000 che sento in giro io).

Ecco migliorato il livello salariale, portata l'età pensionabile a 55 anni e quanto a non far fallire lo Stato, beh chi è lo stato? Lo conosci l'art. 1 della Costituzione?

E poi guarda che l'idea non è mia, è di uno che  il Nobel l'ha preso davvero, Bertrand Russell. Non è che l'idea non funzioni, è che non la si vuole applicare.

Rasputin ha scritto:

primaverino ha scritto:

Però davvero, se trovi il sistema per portare l'orario di lavoro a 20 h/sett [...] il Nobel non te lo leva nessuno.

Sistema? 20 ore invece di 40 = doppio dei posti di lavoro, pagare i lavoratori per quello che producono e non per la legge domanda/offerta (lo dovresti sapere, hai avuto un ristorante, e se un cuoco come uno che conosco io ad esempio ti fa guadagnare 40.000 al mese 4000 di stipendio glie li puoi pagare, anziché i 1500-2000 che sento in giro io).

Ecco migliorato il livello salariale, portata l'età pensionabile a 55 anni e quanto a non far fallire lo Stato, beh chi è lo stato? Lo conosci l'art. 1 della Costituzione?

E poi guarda che l'idea non è mia, è di uno che  il Nobel l'ha preso davvero, Bertrand Russell. Non è che l'idea non funzioni, è che non la si vuole applicare.

Nell'ordine: pagare il giusto secondo il merito (e con costi aggiuntivi a loro volta trattabili) non rappresenta un sistema praticabile in Europa, poiche' il welfare costa. Lo fanno (più o meno) in USA per l'appunto e in altri Paesi, ma da noi non si può fare.
Sì ho letto l'art. 1 della Costituzione, ma se i soldi non bastano non c'è pezzo di carta che tenga.
Leggerò "Elogio dell'ozio" quanto prima e poi ti darò il mio parere, se vuoi.
Russell il Nobel l'ha preso per la Letteratura, non per l'Economia, guardacaso...

primaverino ha scritto:
Nell'ordine: pagare il giusto secondo il merito (e con costi aggiuntivi a loro volta trattabili) non rappresenta un sistema praticabile in Europa, poiche' il welfare costa. Lo fanno (più o meno) in USA per l'appunto e in altri Paesi, ma da noi non si può fare.

Come no. Mai detto di pagare secondo il "merito" (disgustoso termine tanto caro ai datori di lavoro perchè lascia loro l'arbitrarietà) ma secondo quello che un dipendente RENDE.

Io mi ricordo di camerieri in ristoranti e pizzerie sulla riviera adriatica pagati a sola commissione, giravano col marsupio ed incassavano loro, poi pagavano alla cassa quello che avevano comprato ed il resto era loro. Chi dice che non si può fare e che cazzo é il "welfare"  

primaverino ha scritto:Sì ho letto l'art. 1 della Costituzione, ma se i soldi non bastano non c'è pezzo di carta che tenga.
Leggerò "Elogio dell'ozio" quanto prima e poi ti darò il mio parere, se vuoi.
Russell il Nobel l'ha preso per la Letteratura, non per l'Economia, guardacaso...

I soldi non bastano per chi non li  ha, non nascondiamoci dietro un dito.

Ah, e l'elogio dell'ozio è un saggio filosofico, l'idea che ho citato si trova se non ricordo male nell'ABC della relatività. Russell era innanzitutto un matematico.

Rasputin ha scritto:
Come no. Mai detto di pagare secondo il "merito" (disgustoso termine tanto caro ai datori di lavoro perchè lascia loro l'arbitrarietà) ma secondo quello che un dipendente RENDE.

Io mi ricordo di camerieri in ristoranti e pizzerie sulla riviera adriatica pagati a sola commissione, giravano col marsupio ed incassavano loro, poi pagavano alla cassa quello che avevano comprato ed il resto era loro. Chi dice che non si può fare e che cazzo é il "welfare"  

E come fai a sapere quanto "rende" un cuoco?
Infatti il sistema che proponi si potrebbe applicare giusto per i camerieri. E' appunto un sistema all'americana laddove al cameriere spetta una percentuale sulle vendite (+ le mance, of course, che al cuoco non spettano). Si fa così anche a Capri, tanto per dirti ed in altri posti dove la presenza di turisti stranieri te lo permette.
A Sergozzate di Sotto se applichi una maggiorazione per il servizio, fallisci in tre mesi.
Il welfare è quella cosa che mi ha permesso di essere qui a chiacchierare con te, anziche' essere morto per strada, come se fossi stato putacaso, uno yankee.

primaverino ha scritto:
E come fai a sapere quanto "rende" un cuoco?

Su adesso, non  

Un ristoratore professionista sa esattamente quanto rende ciascuno dei suoi dipendenti. Ti ho già fatto l'esempio di uno che tra l'altro sai anche tu chi é. Se in un ristorante da 30.000 al mese si passa in un lasso di tempo perscrutabile a 50.000 la causa si conosce.

primaverino ha scritto:Infatti il sistema che proponi si potrebbe applicare giusto per i camerieri. E' appunto un sistema all'americana laddove al cameriere spetta una percentuale sulle vendite (+ le mance, of course, che al cuoco non spettano). Si fa così anche a Capri, tanto per dirti ed in altri posti dove la presenza di turisti stranieri te lo permette.

Non diciamo cazzate. Non è la "presenza  di turisti stranieri" che lo permette, ma la cucina e gli addetti stessi al servizio, che guarda caso in locali con quel sistema suole essere eccellente. E delle mance se vengono divise equamente anche il cuoco riceve la sua parte.

primaverino ha scritto:A Sergozzate di Sotto se applichi una maggiorazione per il servizio, fallisci in tre mesi.
Il welfare è quella cosa che mi ha permesso di essere qui a chiacchierare con te, anziche' essere morto per strada, come se fossi stato putacaso, uno yankee.

Ma per aprire un ristorante a Sergozzate bisogna avere problemi cognitivi seri

Rasputin ha scritto:

primaverino ha scritto:
E come fai a sapere quanto "rende" un cuoco?

Su adesso, non  

Un ristoratore professionista sa esattamente quanto rende ciascuno dei suoi dipendenti. Ti ho già fatto l'esempio di uno che tra l'altro sai anche tu chi é. Se in un ristorante da 30.000 al mese si passa in un lasso di tempo perscrutabile a 50.000 la causa si conosce.

Non diciamo cazzate. Non è la "presenza  di turisti stranieri" che lo permette, ma la cucina e gli addetti stessi al servizio, che guarda caso in locali con quel sistema suole essere eccellente. E delle mance se vengono divise equamente anche il cuoco riceve la sua parte.

Un ristorante che, solo cambiando il cuoco, incrementi il proprio giro d'affari del 60% e rotti mi pare una chimera, a meno che prima avessi un cane e poi Cannavacciuolo (che poi se hai un cane mica fai 30.000 al mese, ma transeat).

Come ti dicevo (e come ti dico ancora) il sistema che proponi non funziona fuori delle località turistiche (e con lavoratori non stagionali e/o a partita Iva non è nemmeno proponibile, perche' la normativa vigente non lo prevede).
Infine nella quasi totalità dei ristoranti, le mance sono di chi le prende.
Nel mio, all'inizio, facevamo come dicevi tu, comunque.

primaverino ha scritto:
Un ristorante che, solo cambiando il cuoco, incrementi il proprio giro d'affari del 60% e rotti mi pare una chimera, a meno che prima avessi un cane e poi Cannavacciuolo (che poi se hai un cane mica fai 30.000 al mese, ma transeat).

Ho detto solo che la causa si conosce. Su, non mi puoi contestare che un cambio di cuoco non si senta, di cani ce ne sono tanti lo sai e il Deus ex Machina non esiste ma un cuoco (e un gestore/titolare che glie lo permetta) con gli attributi che abbia un influsso su menú, prezzi e soprattutto sulla "spesa" cambia le cose, eccome. Non è solo una questione di mera cucina, il termine comprende un sacco di cose.

primaverino ha scritto:Come ti dicevo (e come ti dico ancora) il sistema che proponi non funziona fuori delle località turistiche (e con lavoratori non stagionali e/o a partita Iva non è nemmeno proponibile, perche' la normativa vigente non lo prevede).
Infine nella quasi totalità dei ristoranti, le mance sono di chi le prende.
Nel mio, all'inizio, facevamo come dicevi tu, comunque.

Balle, e in parte me lo dici tu stesso. Sulle normative non discuto, ma un ristorante che funziona è pieno sempre, località turistiche o no (e ti posso rifare un paio di esempi).

Rasputin ha scritto:

primaverino ha scritto:Come ti dicevo (e come ti dico ancora) il sistema che proponi non funziona fuori delle località turistiche (e con lavoratori non stagionali e/o a partita Iva non è nemmeno proponibile, perche' la normativa vigente non lo prevede).
Infine nella quasi totalità dei ristoranti, le mance sono di chi le prende.
Nel mio, all'inizio, facevamo come dicevi tu, comunque.

Balle, e in parte me lo dici tu stesso. Sulle normative non discuto, ma un ristorante che funziona è  pieno sempre, località turistiche o no (e ti posso rifare un paio di esempi).

Mai detto che un ristorante funzioni solo nelle località turistiche... non vivo mica su Marte.
Sicuro di aver letto bene i miei post?
Parlavo dell'inapplicabilità di quanto proponevi, su vasta scala. Tutto qui.
La frase grassettata è riferita alle solo mance: non si capiva? In tal caso, mi scuso per averlo scritto in modo incomprensibile...