L'ausl spende 680 mila euro in 5 anni per i preti in ospedale

Un giro di soldi importante che rende delicati i rapporti ma deve fare i conti con un vincolo: «Eliminare la convezione non è una scelta possibile. C’è un obbligo assegnato da un quadro normativo al servizio sanitario: una legge regionale del 1989 che recepisce una legge nazionale del 1978». Si dispone la presenza di luoghi di culto nelle strutture sanitarie e del relativo personale che possa occuparsi della cura delle anime. A Ravenna poi le convenzioni definiscono i dettagli: compiti, orari, reperibilità, disponibilità dei locali. Dove i parroci richiedono spazi aggiuntivi a quelli standard è la diocesi a corrispondere un affitto (per dettagli sulle singole strutture ravennati vedi tra gli articoli correlati).Ma la convenzione è solo una delle ipotesi a disposizione del pubblico. È ancora Iacoviello a descrivere i dettagli: «Le Ausl hanno due alternative: assumere i sacerdoti come dipendenti pubblici a livello di un funzionario amministrativo oppure firmare una convenzione con la diocesi per avere il servizio. A Ravenna nel 2011 è stata scelta la seconda soluzione perché economicamente più vantaggiosa. Un contratto da funzionario costerebbe circa 30mila euro lordi all’anno (poco più della metà andrebbero al dipendente, ndr) e avendo sette sacerdoti è facile fare i conti».

http://www.ravennaedintorni.it/ravenna-notizie/40766/l-ausl-spende-680mila-euro-in-5-anniper-i-preti-in-ospedale-siamo-obbligati.html

Il peggio è che i corvi e le beghine si aggirano  nei corridoi e nelle corsie degli ospedali a rompere le ovaie alle donne che vanno ad abortire.
Un giorno si e l'altro pure c'è da telefonare al presidio ospedaliero della PS per farle smettere.
Qualche volta le allontanano altre volte no.
Mò c'è una pattuglia ben organizzata di infermieri armati con siringhe di serenase...

c'è sempre un giro di soldi dietro!