Effetti del materiale pornografico violento sugli uomini

I risultati di una serie di ricerche internazionali sugli effetti dell’esposizione visiva a materiali sessualmente violenti sono inequivocabili: le misurazioni effettuate nell’area delle attitudini e dei comportamenti hanno dimostrato un cambiamento significativo, correlato al modo in cui veniva presentata la figura femminile (ad esempio, se la donna mostra disgusto oppure piacere durante uno stupro) e alle differenze individuali di personalità.

Lo studio di Malamuth (1981) ha analizzato gli effetti sulla produzione di fantasie e ha evidenziato un aumento generalizzato di fantasie sessuali aggressive in quegli uomini che aveva assistito alla rappresentazione di una scena di stupro nella quale la donna mostrava un atteggiamento compiacente. Per quanto riguarda gli effetti sulle convinzioni personali, diversi studi hanno dimostrato una maggiore accettazione di alcuni stereotipi riferiti alla violenza sessuale (ad esempio, quello comunissimo secondo il quale a ogni donna piace essere presa con al violenza, ma non lo dice perché teme di essere giudicata male) dopo l’esposizione a materiali pornografici in cui la donna, insieme al dolore, mostra anche di provare piacere. Un importante studio di Donnerstein e Berkowitz (1981) ha evidenziato come, in uomini che non hanno una storia pregressa di comportamenti violenti, aumenti il livello di aggressività dopo la visione di un film pornografico sadomasochista.

Sempre Malamuth (1986) ha studiato l’interazione esistente tra fattori motivazionali e inibitori come predittori di aggressività sessuale dopo l’esposizione a un materiale di tipo pornografico e ha dimostrato che:

1. Alcuni fattori, come l’ostilità verso le donne, il bisogno di dominanza, l’accettazione dell’uso di un certo grado di violenza interpersonale, l’eccitazione provata durante uno spettacolo di stupro e l’esperienza sessuale personale, sono tutti elementi correlati ai comportamenti sessuali aggressivi.

2. La realizzazione effettiva di comportamenti sessuale aggressivi si verifica con maggiore frequenza quando tutti i fattori citati entrano in gioco in combinazione.

3. Il livello di eccitazione davanti a una rappresentazione di violenza sessuale si correla al bisogno di dominanza del soggetto e al grado di ostilità provato nei confronti delle donne, e, insieme, questi fattori sono validi predittori dell’aggressione sessuale.

4. Il comportamento sessuale aggressivo effettivo è correlato alle misure di laboratorio sulla capacità di aggressione.

In una serie di quattro studi effettuati da Linz (1985) per esplorare gli effetti di un’esposizione massiccia alla violenza sessuale, un campione di ragazzi che frequentavano l’università è stato sottoposto alla visione di un film al giorno, per cinque giorni consecutivi, pellicole particolarmente violente, con dosi abbondanti di sangue e sesso. I risultati dello studio (rapportati a un campione comparativo di controllo non sottoposto ad alcun tipo di spettacolo violento) hanno evidenziato alcune caratteristiche tipiche del processo di desensibilizzazione:

1. I ragazzi che erano stati massicciamente esposti a rappresentazioni di violenze contro le donne ebbero reazioni emotive meno negative ai film, percependo le scene come non troppo violente e non cogliendo l’elemento di degradazione delle donne.

2. I soggetti dell’esperimento ai quali veniva chiesto di esprimere un giudizio, ritenevano che le donne dei film non fossero state ferite in maniera particolarmente grave e si registrò una minimizzazione generalizzata dei supposti effetti di una violenza sul sesso femminile.

3. La visione di due film (con circa 20-25 scene di violenza complessive) era sufficiente per ottenere lo stesso grado di desensibilizzazione ottenuto con la visione di tutti e cinque film, suggerendo come questo processo sia piuttosto rapido.

4. Il processo avviene più velocemente nei soggetti che sono esposti a materiale più violento e che hanno già delle problematiche di personalità e/o delle turbe mentali. Questi individui sono maggiormente predisposti a considerare accettabile il ricorso alla violenza nei rapporti sessuali e a valutare come “poco credibile” la vittima di uno stupro.








http://www.murderworld.altervista.org/linfluenza_della_pornografia_nellomicidio_serial.html

jillo ha scritto:I risultati di una serie di ricerche internazionali sugli effetti ...

se associamo questo post a questo di un altro 3d...

varie oscenità da yahoo answers:

Senza commento[/quote]... appare evidente che di sesso sarebbe meglio parlane un po' di più coi piccoli e con serenità.

c'è troppa confusione...

io resto di mio più un romanticone sul tema, e adoro la passionalità legata anche al sentimento, ma vedo estremi da un lato e dall'altro, e pure io ne sento gli impulsi, sia da un lato che dall'altro.

ci sarà mai un "normale" sul tema?

come oggettivare una cosa così irrazionale e soggettiva come il piacere sessuale, legato per altro anche a bisogni identitari e legami relazionali, e stereotipi culturali?



cosa è bene e cosa è male in un argomento come questo?

da cosa si parte?
quali assiomi fissiamo come veri?
è possibile?


cosa è la sessualità umana?

per non sembrare troppo OT a chi ama i discorsi più lineari e meno evocativi, esplicito:
come cazzo è possibile che basti guardare quattro porno per cambiare visione su una cosa così radicale come la sessualità?
cosa è allora la sessualità e le sue "norme" se così poco basta per ribaltarle?

jillo ha scritto:I risultati di una serie di ricerche internazionali sugli effetti ...

Masada78 ha scritto: ... appare evidente che di sesso sarebbe meglio parlane un po' di più coi piccoli e con serenità.

c'è troppa confusione...

io resto di mio più un romanticone sul tema, e adoro la passionalità legata anche al sentimento, ma vedo estremi da un lato e dall'altro, e pure io ne sento gli impulsi, sia da un lato che dall'altro.

ci sarà mai un "normale" sul tema?

come oggettivare una cosa così irrazionale e soggettiva come il piacere sessuale, legato per altro anche a bisogni identitari e legami relazionali, e stereotipi culturali?



cosa è bene e cosa è male in un argomento come questo?

da cosa si parte?
quali assiomi fissiamo come veri?
è possibile?


cosa è la sessualità umana?

per non sembrare troppo OT a chi ama i discorsi più lineari e meno evocativi, esplicito:
come cazzo è possibile che basti guardare quattro porno per cambiare visione su una cosa così radicale come la sessualità?
cosa è allora la sessualità e le sue "norme" se così poco basta per ribaltarle?

L'articolo che ho postato non credo intendesse definire in quattro punti un concetto di sessualità a 360°, né di stabilire uno standard oggettivo al fine di quantificare il piacere sessuale, né cosa sia ammesso e cosa no, cosa normale cosa no  (fosse anche) nelle più fantasiose espressioni sessuali che ciascuno può arrivare ad aspirare o porre in essere. 
Tanto meno credo siano accostabili i risultati di queste ricerche scientifiche coi mille dubbi generati dalle insicurezze (anche) in ambito sessuale esposte dai ragazzini di 14 anni su Yahoo answers.

Scopo dello ricerca, per come ritengo di aver inteso, è tentare di capire se l'assistere a proiezioni di film pornografici  "violenti" possa in qualche modo influenzare la capacità di percezione della violenza da parte dei soggetti spettatori sottoposti alla visione di questi film.

ti domandi

Masada78 ha scritto: come cazzo è possibile che basti guardare quattro porno per cambiare visione su una cosa così radicale come la sessualità?

 
Domanda lecita che mi sono posto pure io, ma in termini un po' diversi.
Non penso sia infatti questione di cambiare visione sul generico e amplissimo concetto di sessualità. Qui si parla di alterazione della "soglia di tolleranza" soggettiva alla violenza nella sessualità (nel caso in ispecie concernente giudizio relativo a sequenze di stupro a danni di donne), senza  peraltro porre in rilievo alcuna considerazione di carattere etico, di giustezza, di normalità... sulla violenza.

jillo ha scritto: senza  peraltro porre in rilievo alcuna considerazione di carattere etico, di giustezza, di normalità... sulla violenza.

e quindi?
cosa vorresti sentirti rispondere o ribattere?
dove vuoi arrivare?

discutere che la pornografia può aumentare la soglia di violenza accettata in un rapporto sessuale?

allora discussione chiusa.
l'indagine postata basta, come la ovvia conclusione che siamo condizionati da ciò che vediamo o sperimentiamo.
così come i videogiochi violenti, assistere a macellazioni rituali, un padre che picchia tua madre un giorno si e uno no, o il vivere nel bronx...

fino ad ora ti ho risposto solo io al 3d, cercando di accendere il dibattito probabilmente non così sentito dagli altri utenti.

e tu in pratica mi sfanculi e dici di restare su un pezzo che non tira e non si sa dove vuole andare?

contento tu.
il 3d lo hai aperto tu...
uno retore stratega...




a me stupiva bastasse così poco per cambiare idea su una cosa così seria.
non basta un'ora di comizio di borghezio per farmi diventare più leghista, anche se è più scandaloso di un porno; neppure se mi fai vedere cento persone che gustano un gelato al cioccolato mi convincerai a farmelo considerare più buono di quello al limone... e se mi sottoponi a sei ore di pausini non farai che accrescere il mio fastidio nei suoi confronti...

per la sessualità (o la violenza?) sembra invece che certe inclinazioni o tabù siano talmente fragili da cambiare al minimo cambio di stimolo-esperienza.

questa differenza mi stupisce e mi chiedo perchè.

sempre troppo OT?

”Masada78” ha scritto: e quindi?

cosa vorresti sentirti rispondere o ribattere?

dove vuoi arrivare?

discutere che la pornografia può aumentare la soglia di violenza accettata in un rapporto sessuale?

allora discussione chiusa.

l'indagine postata basta, come la ovvia conclusione che siamo condizionati da ciò che vediamo o sperimentiamo.

così come i videogiochi violenti, assistere a macellazioni rituali, un padre che picchia tua madre un giorno si e uno no, o il vivere nel bronx...

fino ad ora ti ho risposto solo io al 3d, cercando di accendere il dibattito probabilmente non così sentito dagli altri utenti.

e tu in pratica mi sfanculi e dici di restare su un pezzo che non tira e non si sa dove vuole andare?

contento tu.

il 3d lo hai aperto tu...

uno retore stratega...  

Mi spiace tu  l’abbia intesa in questo modo sentendoti “sfanculato”.  ( comunque io non cerco popolarità nel forum. Se un pezzo non tira, non me ne frega niente, nemmeno se il pezzo il propongo io... )
Non credo  invece affatto ovvia la conclusione che siamo condizionati da ciò che vediamo o sperimentiamo.
 Almeno non dall’esperienza tratta da quell’esperimento ( visione di 5 film pornografici...)
Il padre che picchia il figlio un giorno si e uno no… rappresenta un’esperienza decisamente più intensa e protratta nel tempo tale da influenzare di certo il temperamento del figlio.
infatti...
 

”Masada78” ha scritto:

a me stupiva bastasse così poco per cambiare idea su una cosa così seria.

non basta un'ora di comizio di borghezio per farmi diventare più leghista, anche se è più scandaloso di un porno; neppure se mi fai vedere cento persone che gustano un gelato al cioccolato mi convincerai a farmelo considerare più buono di quello al limone... e se mi sottoponi a sei ore di pausini non farai che accrescere il mio fastidio nei suoi confronti...

Questo è proprio il punto e lo hai già accennato qui.

”Masada78” ha scritto: come cazzo è possibile che basti guardare quattro porno per cambiare visione su una cosa così radicale come la sessualità?

”Masada78” ha scritto: per la sessualità (o la violenza?) sembra invece che certe inclinazioni o tabù siano talmente fragili da cambiare al minimo cambio di stimolo-esperienza.

questa differenza mi stupisce e mi chiedo perchè.

il primo verde a mazda è mio, e con lui condivido anche una domanda a jillo: preso atto che l'esposizione a porno violenti "modifichi" la soglia di percezione della violenza (cosa che, premetto, mi pare la scoperta dell'acqua calda, soprattutto se parliamo di un tabù per cui youporn è una delle poche fonti di informazione) , cosa ne ricavi tu da questo studio?

edit: (a parte che farsi le pippe su youporn fa diventare violenti oltre che ciechi  )

Poi forse sarebbe il caso di parlare degli effetti del materiale pornografico violento sulle persone.

A parte questo, se ci fossero meno restrizioni nei confronti dei minori, questi imparerebbero prima a considerare sesso & giochini annessi per quello che sono, giochini.

Mia figlia a 6 anni gurdando il suo coniglietto che cercava di trombarsi il porcellino d'India sconfinatogli nella gabbia rideva come una matta e diceva che il coniglietto era innamorato  

Sono abbastanza certo che avrebbe riso uguale se le avessi potuto mostrare un porno qualsiasi.

Per fortuna c'è internet.

Quoto Masada e Jessica ( ), fatte salve le riserve sulla violenza.

Mi ci starebbero alcuni chiarimenti, che a me questa storia che l'esposizione visiva a scene di violenza, anche non di tipo sessuale, mica la condivido poi tanto.
Intanto una "scena di stupro nella quale la donna mostrava un atteggiamento compiacente" non è in se una violenza, può essere un gioco tra adulti consenzienti, e perciò sacrosanto.
Poi se chi visione tale materiale è indotto a immaginare o compiere violenze sessuali credo che volerci trovare una causalità sia forzato. 
Se lo vedo io probabilmente mi eccito, ma non per questostupro la prima che incontro, e credo neanche tu.

 Un importante studio di Donnerstein e Berkowitz (1981) ha evidenziato come, in uomini che non hanno una storia pregressa di comportamenti violenti, aumenti il livello di aggressività dopo la visione di un film pornografico sadomasochista.

Il livello di aggressività in che senso. Nel sesso una dose di "aggressività" ci sta, e spesso ci sta pure bene, mica si deve fare sempre i missionari, o no?
La mia affrettata impressione è che vi sia una visione molto da MMPI dietro certe affermazioni, cioè una aprioristica, statistica, determinazione dei parametri della cd"normalità" (della serie: se sei uomo e non ti piacciono le riviste di meccanica un po' frocio sei)


Sul discorso del piacere della degradazione e della desensibilizzazione sono d'accordo, anche se non mi sembra ci volesse uno studio per raggiungere tali conclusioni

Il Distruttore di Hara ha scritto: Il livello di aggressività in che senso. Nel sesso una dose di "aggressività" ci sta...

Non so se hai avuto modo di leggere l'articolo linkato. tratta di studi sull'influenza della pornografia sul comportamento omicidiario seriale.

"In un’intervista rilasciata all’inizio del 1989, poco prima della sua esecuzione, Bundy dichiara:

“E’ successo per gradi, mica tutto in una volta. Quando ero un ragazzo di dodici-tredici anni, trovai casualmente davanti casa un giornaletto pornografico. Di tanto in tanto, a noi ragazzi del quartiere, ci capitava di trovare riviste pornografiche, dalla grafica sempre più forte ed esplicita, di un tipo assai più esplicito di quella che avremmo potuto trovare nel negozio di alimentari vicino casa o anche nelle riviste poliziesche.

I tipi più pericolosi di pornografia sono quelli che coinvolgono la violenza e gli atti di violenza sessuale, perché l’unione di queste due forze porta ad azioni davvero troppo terribili da descrivere. Secondo la mia esperienza, una volta che ti sei abituato alla pornografia che associa il sesso alla violenza, non ne puoi più fare a meno e diventa una specie di dipendenza come quella dalle droghe. Io cercavo continuamente nuovi materiali, più forti, più espliciti, con descrizioni più dettagliate. Come in una dipendenza, sei sempre alla ricerca di qualcosa di più stimolante che aumenti il tuo stato di eccitazione. Finchè non raggiungi quel punto in cui guardare non ti basta più e inizi a chiederti come sarebbe realizzare veramente alcune di quelle immagini che hai guardato un numero infinito di volte.”"

qui,  violenza non credo la si intenda come sana attività volta a pepare le più fantasiose prestazioni sessuali.
Tuttavia viene specificato come la pornografia in genere non predispone alla violenza ma la esacerba quando già esistente. Quindi in soggetti "particolarmente" predisposti. 
In generale, però, Baker "ritiene l’attrazione per questo tipo di materiale... dovuta al bisogno di esercitare il potere nei confronti delle donne in tutti gli strati della società e alle modalità di socializzazione che hanno permesso agli uomini di apprendere un certo tipo di mascolinità, basata sulla competitività estrema (anche per il “possesso delle femmine”) con gli altri uomini, sull’aggressività e sulla repressione dei sentimenti (considerati espressione di femminilità). 
prosegue constatando come, la pornografia riduca la donna a stereotipi "che aiutano a rafforzare nella mente del maschio l'immagine della... “donna/prostituta”.

riporto solo alcuni esempi
-Di solito, ci sono molti personaggi femminili che ricoprono posizioni lavorative importanti, ma che, quando si trovano vicine a un uomo, sono subito pronte a trasformarsi in docili e arrendevoli “oggetti” sessuali. Questo tipo di immagine racchiude al suo interno una pericolosità notevole, perché propaga l’idea che anche la donna con uno status sociale elevato non aspetti altro che diventare la “schiava sessuale” dell’uomo.
-Le donne sono sempre ubbidienti e gli uomini mostrano sempre una notevole capacità sessuale e mantengono, in ogni circostanza, il pieno controllo della situazione. Le prestazioni sessuali degli uomini nelle rappresentazioni pornografiche costituiscono un pericoloso modello di paragone per gli uomini nella vita reale, obbligandoli a desiderare di raggiungere performance in molti casi irrealistiche e, di conseguenza, facendo aumentare il livello di frustrazione soggettivo. E allora “brutta puttana, se non sono capace di prenderti con le buone, ti prendo con le cattive”.
-Le donne sono rappresentate come esseri monodimensionali, che pensano solo al sesso e, alla fine del rapporto, sono sempre molto soddisfatte e pronte a ricominciare immediatamente. Questo tipo di rappresentazione, aumenta notevolmente il rischio che l’uomo consideri le donne “tutte puttane che pensano a una cosa sola” e prive di altri sentimenti ed emozioni, facilitando, in soggetti predisposti all’uso della violenza, il passaggio all’atto aggressivo, con la convinzione che, in fondo, sia proprio quello che vuole ogni donna.

Dunque, da parte dei fruitori di materiale pornografico, nessun automatismo nell'identificazione della donna in prostituta.
Disponiamo di filtri grazie ai quali dovremmo riuscire a relegare questi input violenti nel contesto fittizio nel quale sono prodotti.
L'articolo però sottolinea mediante il termine "rischio"  che non sempre e non in tutte le persone, questi filtri funzionano allo stesso modo, il che sarà anche ovvio, ma
è ponderabile l'entità di questo rischio considerato che chiunque può avere accesso a materiale pornografico? 
La pornografia si traduce in introiti, ma essa ha anche dei rischi e dei costi non solo, e non tanto, stimabili nei termini dell'esclusiva natura economica. 

Il Distruttore di Hara ha scritto: Sul discorso del piacere della degradazione e della desensibilizzazione sono d'accordo, anche se non mi sembra ci volesse uno studio per raggiungere tali conclusioni

Hai ragione, non occorre uno studio. 
Forse occorre aggiornare le disposizioni normative regolamentanti la materia.
una non recentissima sentenza della Corte Costituzionale sancisce la possibilità di detenere e distribuire materiale porn. ecc... purchè non si rechi offesa al pudore.
Si preoccupa solamente di determinare le condizioni affinchè fruizione e distribuzione non rechino offesa al pudore.
In ambito legislativo si passa poi da un estremo all'altro, come la più recente proposta (che ha prodotto sommosse tra i cultori del porno) nel disegno di legge di vietare la pornografia su internet.

Resta comunque, come scrivi,  il "discorso del piacere della degradazione" e dunque gli effetti prodotti nella società da questo "piacere".

Bisognerebbe capire bene che genere di scene vengono mostrate in questi film... c'e' una grande differenza qualitativa tra una pratica BSDM e una scena di stupro. Secondo me comunque se un uomo si eccita di fronte alla sofferenza VERA di una persona ha gia' dei problemi di suo...

In linea di massima quindi concordo con Masada, mi pare improbabile che la visione di BEN 5 film (!!!!) possa risultare deviante. Ripeto, per me il problema e' a monte e mi pare molto piu' sensato pensare che dipenda dall'ambiente in cui si e' formata la persona, piu' che appunto dalla visione accidentale di materiale pornografico a sfondo violento.

Sul ruolo dei porno nella formazione/informazione invece mi trovo d'accordo con Mr.J... spesso viene offerta un'immagine distorta, sia della donna che dell'uomo che poi puo' creare problemi quando si interagisce nel mondo reale.

Diva ha scritto:
Sul ruolo dei porno nella formazione/informazione invece mi trovo d'accordo con Mr.J... spesso viene offerta un'immagine distorta, sia della donna che dell'uomo che poi puo' creare problemi quando si interagisce nel mondo reale.

Bah, una forma di porno è presente in tutte le culture, anche le più pudiche, (vedi solo ad esempio certi quadri sul martirio di santi, con quelle freccie che penetrano così carnalmente)
L'immagine distorta della sessualità oggi così tanto (troppo?) proposta da youporn et similari indubbiamente può creare problemi a chi ancora deve chiarirsi le idee sulla"faccenda" del sesso, anche se la realtà è molto diversa (aggiungo, forse purtroppo  ) , ma un  beneficio per le coppie mi ci sta, che nei rapporti tra adulti vale tutto, se consenzienti e consapevoli proprio tutto tutto.

citando bill hicks: "sapete cos'è che causa pensieri sessuali? non è la pornografia, è avere un cazzo".
la pornografia non è nulla, tanto che la sua definizione è tutt'altro che chiara. qui secondo me si mescolano due concetti ben distinti tra loro, il sesso e la violenza.

io personalmente, e senza aver fatto alcuna valutazione sociale in merito, detesto il materiale violento. le storie violente, i film violenti, i programmi violenti.
in fascia protetta passano telefilm in cui la gente si ammazza, proprio non lo capisco.
basta guardare dei bambini giocare per vedere che la violenza fa parte di loro stessi, questo non lo nego. ma dubito fortemente che una visione "sdoganata" della stessa possa essere di utilità nel ritualizzarla e quindi sublimarla. temo di più il contrario.

un discorso assai diverso lo hanno le scene di sesso. concordo con chi ritiene che una educazione sessuale più libera e giocosa consentirebbe a tutti di vivere la sessualità in un modo assai più maturo ed evoluto. e magari le nostre scelte principali nella vita risentirebbero un po' meno del potente richiamo che arriva dalle "parti basse" 

Scusatemi l'OT, solo che stamattina mi pare siamo tutti educati e stiamotutti cercando di sostenere una conversazione costruttiva.
Questo mi rinfranca non poco.
Grazie di cuore a chi si impegna per mantenere così "aperto" questo forum (anche se il non poter usare il rosso un po' mi scoccia...)

Nel merito del precedente intervento il sesso dovrebbe essere prima di tutto e principalmente uno splendido gioco, che sia per amore oppure peri svago o per un reciproco sfogo delle nostre sacrosante necessità non fa  nessuna differenza.

L'esempio di Jillo con le citazioni di Ted Bundy mi sembra poco probante.
In quel caso (e forse in ogni caso di assassino seriale) non è la pornografia violenta a causare la psicopatologia, ma la psicopatologia a determinare un effetto scatenante nella pornografia violenta, che in soggetti non predisposti non provoca nessun abitudine alla violenza e/o alla sessualità violenta.

Mah a me sembra giusto che ognuno viva il sesso come gli pare e senza giudizi, anche se sesso ' violento '.
Che è una cosa completamente diversa dallo stupro perche una cosa son due adulti consenzienti che associano il dolore al piacere sessuale per aumentare il loro piacere, un conto è la violenza nei confronti di una persona che non vuole.
Il porno tratta diversi generi, soft, sado, anale, lesbo ecc ecc perchè ognuno ha gusti diversi e non esiste secondo me il gusto giusto o sbagliato.

Poi se uno non capisce la differenza è un problema suo, non del porno violento.
Se a una persona non piace il sesso violento, non gli piacerà nemmeno dopo cento film porno violenti secondo me, se a una persona non piacciono le coccole non gli piaceranno nemmeno dopo cento film d amore super romantici.

diciamo che se bastassero 5 porno per deviare un po' la mente di un uomo sarei circondata da maniaci sessuali

non voglio sminuire questo tipo di studi ma la materia è estremamente sfuggente e la scelta del campione molto problematica, pere non parlare della definizione del piano sperimentale.

a peggiorare la situazione mi sembra che ci sia una insistenza sulla confusione tra pornografia (esplicito: una che fa un mugolone a uno) e scene di violenza (un gruppo che stupra una ragazza in un parco).

per me sono cose assolutamente prive di legame tra loro, un po' 

NB!:

come la canna e le droghe pesanti.

con i parolai si perde di vista il buon senso
ci si parla addosso e non si cava un ragno dal buco anzi se ne esce più sconcertati di prima

i parolai stanno alla soluzione dei problemi come il fuoco sta all'estinzione degli incendi.

loonar ha scritto:L'esempio di Jillo con le citazioni di Ted Bundy mi sembra poco probante.
In quel caso (e forse in ogni caso di assassino seriale) non è la pornografia violenta a causare la psicopatologia, ma la psicopatologia a determinare un effetto scatenante nella pornografia violenta, che in soggetti non predisposti non provoca nessun abitudine alla violenza e/o alla sessualità violenta.

Questo è vero in parte, ed è stato evidenziato nelle premesse.

jillo ha scritto: Tuttavia viene specificato come la pornografia in genere non predispone alla violenza ma la esacerba quando già esistente. Quindi in soggetti "particolarmente" predisposti. 

Da ulteriori studi (sulla cui serietà e attendibilità si può discutere, e premesso che non sono un esperto di pornografia) di ricava tuttavia come, e quanto, fruitori di materiale pornografico siano esposti a pornodipendenza.

La pornodipendenza genera seri problemi psicologici ai soggetti interessati con ripercussioni non circoscritte soltanto all'intima sfera sessuale ma alteranti la capacità di questi stessi soggetti ad instaurare e mantenere relazionali sociali.


crescente fenomeno della pornodipendenza

http://www.cpsico.com/pornodipendenza_dipendenza_dal_porno.htm


Dipendenza dalla pornografia
http://resistenzabianca.wordpress.com/2013/09/09/effetti-della-pornografia-sul-cervello/

 
effetti della porn...

http://www.zenit.org/it/articles/gli-effetti-devastanti-della-pornografia


 Conseguenza della dipendenza da pornografia

http://www.siipac.it/it/patologie/dipendenza-da-pornografia/conseguenze

 
danni pornografia online

http://www.medicitalia.it/minforma/Psicologia/1137/Deficit-erettile-e-mancanza-del-desiderio-quanto-e-dannosa-la-pornografia-online

 

impatto pornografia su bambini adolescenti…

http://www.stop-it.org/spip.php?article34

jillo ha scritto:

loonar ha scritto:L'esempio di Jillo con le citazioni di Ted Bundy mi sembra poco probante.
In quel caso (e forse in ogni caso di assassino seriale) non è la pornografia violenta a causare la psicopatologia, ma la psicopatologia a determinare un effetto scatenante nella pornografia violenta, che in soggetti non predisposti non provoca nessun abitudine alla violenza e/o alla sessualità violenta.

Questo è vero in parte, ed è stato evidenziato nelle premesse.

jillo ha scritto: Tuttavia viene specificato come la pornografia in genere non predispone alla violenza ma la esacerba quando già esistente. Quindi in soggetti "particolarmente" predisposti. 

Da ulteriori studi (sulla cui serietà e attendibilità si può discutere, e premesso che non sono un esperto di pornografia) di ricava tuttavia come, e quanto, fruitori di materiale pornografico siano esposti a pornodipendenza.

La pornodipendenza genera seri problemi psicologici ai soggetti interessati con ripercussioni non circoscritte soltanto all'intima sfera sessuale ma alteranti la capacità di questi stessi soggetti ad instaurare e mantenere relazionali sociali.


crescente fenomeno della pornodipendenza

http://www.cpsico.com/pornodipendenza_dipendenza_dal_porno.htm


Dipendenza dalla pornografia
http://resistenzabianca.wordpress.com/2013/09/09/effetti-della-pornografia-sul-cervello/

 
effetti della porn...

http://www.zenit.org/it/articles/gli-effetti-devastanti-della-pornografia


 Conseguenza della dipendenza da pornografia

http://www.siipac.it/it/patologie/dipendenza-da-pornografia/conseguenze

 
danni pornografia online

http://www.medicitalia.it/minforma/Psicologia/1137/Deficit-erettile-e-mancanza-del-desiderio-quanto-e-dannosa-la-pornografia-online

 

impatto pornografia su bambini adolescenti…

http://www.stop-it.org/spip.php?article34

Chi ha una sana e cimpleta vita affettiva\sessuale può fruire senza problemi di ogni pornografia.
Cominque leggero gli scritti che hai linkato, fosse solo per spirito di confutazione.

Sugli adolescenti il discorso è assai complesso e spinoso, io non esagererei troppo sulle traumatiche conseguenze. Che il mondo è, fortunatamente, assai più vario di come spesso noi ce lo rappresentiamo per semplicità discorsiva.

Il Distruttore Hara ha scritto:Chi ha una sana e cimpleta vita affettiva\sessuale può fruire senza problemi di ogni pornografia.
Cominque leggero gli scritti che hai linkato, fosse solo per spirito di confutazione.

Sugli adolescenti il discorso è assai complesso e spinoso, io non esagererei troppo sulle traumatiche conseguenze. Che il mondo è, fortunatamente, assai più vario di come spesso noi ce lo rappresentiamo per semplicità discorsiva.

  Sono d'accordo! E anche il massimo esegeta cristiano vivente è della stessa idea:

http://rispostecristiane.blogspot.it/2011/09/la-masturbazione-un-grande-dono-di-dio.html

http://rispostecristiane.blogspot.it/2011/10/filosofia-della-masturbazione.html

http://rispostecristiane.blogspot.it/2011/10/pornografia-cristiana.html

Minsky ha scritto:

Il Distruttore Hara ha scritto:Chi ha una sana e cimpleta vita affettiva\sessuale può fruire senza problemi di ogni pornografia.
Cominque leggero gli scritti che hai linkato, fosse solo per spirito di confutazione.

Sugli adolescenti il discorso è assai complesso e spinoso, io non esagererei troppo sulle traumatiche conseguenze. Che il mondo è, fortunatamente, assai più vario di come spesso noi ce lo rappresentiamo per semplicità discorsiva.

  Sono d'accordo! E anche il massimo esegeta cristiano vivente è della stessa idea:

http://rispostecristiane.blogspot.it/2011/09/la-masturbazione-un-grande-dono-di-dio.html

http://rispostecristiane.blogspot.it/2011/10/filosofia-della-masturbazione.html

http://rispostecristiane.blogspot.it/2011/10/pornografia-cristiana.html

Amen fratello, amen!
Questo Moreno è fichissimo, la maggior parte delle risposte invece sono idiote.
Quasi quasi gli do il mio tot per mille...

Il Distruttore Hara ha scritto:

jillo ha scritto:

loonar ha scritto:L'esempio di Jillo con le citazioni di Ted Bundy mi sembra poco probante.
In quel caso (e forse in ogni caso di assassino seriale) non è la pornografia violenta a causare la psicopatologia, ma la psicopatologia a determinare un effetto scatenante nella pornografia violenta, che in soggetti non predisposti non provoca nessun abitudine alla violenza e/o alla sessualità violenta.

Questo è vero in parte, ed è stato evidenziato nelle premesse.

jillo ha scritto: Tuttavia viene specificato come la pornografia in genere non predispone alla violenza ma la esacerba quando già esistente. Quindi in soggetti "particolarmente" predisposti. 

Da ulteriori studi (sulla cui serietà e attendibilità si può discutere, e premesso che non sono un esperto di pornografia) di ricava tuttavia come, e quanto, fruitori di materiale pornografico siano esposti a pornodipendenza.

La pornodipendenza genera seri problemi psicologici ai soggetti interessati con ripercussioni non circoscritte soltanto all'intima sfera sessuale ma alteranti la capacità di questi stessi soggetti ad instaurare e mantenere relazionali sociali.


crescente fenomeno della pornodipendenza

http://www.cpsico.com/pornodipendenza_dipendenza_dal_porno.htm


Dipendenza dalla pornografia
http://resistenzabianca.wordpress.com/2013/09/09/effetti-della-pornografia-sul-cervello/

 
effetti della porn...

http://www.zenit.org/it/articles/gli-effetti-devastanti-della-pornografia


 Conseguenza della dipendenza da pornografia

http://www.siipac.it/it/patologie/dipendenza-da-pornografia/conseguenze

 
danni pornografia online

http://www.medicitalia.it/minforma/Psicologia/1137/Deficit-erettile-e-mancanza-del-desiderio-quanto-e-dannosa-la-pornografia-online

 

impatto pornografia su bambini adolescenti…

http://www.stop-it.org/spip.php?article34

Chi ha una sana e cimpleta vita affettiva\sessuale può fruire senza problemi di ogni pornografia.
Cominque leggero gli scritti che hai linkato, fosse solo per spirito di confutazione.

Sugli adolescenti il discorso è assai complesso e spinoso, io non esagererei troppo sulle traumatiche conseguenze. Che il mondo è, fortunatamente, assai più vario di come spesso noi ce lo rappresentiamo per semplicità discorsiva.

Con riferimento agli adolescenti anticipo quanto si legge in conclusione dell'articolo dedicato.

"L’esposizione a materiale pornografico ha effetti la cui negatività aumenta in relazione alla natura delle immagini, al livello di perversione sotteso, alla frequenza e all’intensità dell’esposizione stessa e ovviamente alla fragilità psichica del ragazzo."

Il mondo è certamente vario, è proprio dentro questa varietà che troviamo soggetti (ma a stò punto non solo adolescenti) maggiormente esposti a trarre frutti cattivi dalla fruizione di materiale pornografico.

Sulla sana e completa vita affettiva come antidoto innegabilmente immunizzante dai rischi della pornodipendenza non ne sono certo.

Se ti va di leggere gli articoli linkati possiamo farci su una chiaccherata.
Questo è il mio intento e non quello di perorare, proprio attraverso quegli articoli, una mia precisa posizione in merito alla pornografia.

Mi farebbe piacere leggere invece pareri rispondenti all'effettiva posizione di ciascuno in merito al tema proposto. Francamente mi interessa meno il confronto con posizioni generate dall'intento di chi vuole solo cimentarsi nell'esercizio della confutazione.

jillo ha scritto:
Sulla sana e completa vita affettiva come antidoto innegabilmente immunizzante dai rischi della pornodipendenza non ne sono certo.

Se ti va di leggere gli articoli linkati possiamo farci su una chiaccherata.
Questo è il mio intento e non quello di perorare, proprio attraverso quegli articoli, una mia precisa posizione in merito alla pornografia.

Mi farebbe piacere leggere invece pareri rispondenti all'effettiva posizione di ciascuno in merito al tema proposto. Francamente mi interessa meno il confronto con posizioni generate dall'intento di chi vuole solo cimentarsi nell'esercizio della confutazione.

Solo sul primo punto e sulla storia della confutazione

Se non è una sana affettività sessuale a scamparci dalle pornografie, e non solo da quelle sessuali, non so a quale altro  santo potremmo rivolgerci.

E permettimi di dissentire in parte (e anche un po' di più) dal contenuto degli articoli da te linkati, che a differenza di quelli proposti da Minsk, oltre che sciocchi rivelano pure un assai sospetto moralismo terribilmente ed orribilmente ed arcaicamente di stampo cattolico.
Poi, ovviamente, ognuno la pensa come gli pare ed accetta ciò che vuole.
Secondo me c'è un errore sia di presupposti, sia di metodo e quindi anche di conclusioni, davvero stupide e pericolose.

Ma, ripeto, è solo la mia opinione.

il Giornale ha scritto:Guardare porno aumenta la fede religiosa, lo dice la scienza

Uno studio americano ha trovato una correlazione tra la visione di materiale pornografico e la religione. I risultati suggeriscono che, a un maggior uso, corrisponderebbe un maggiore interesse spirituale

G.L.Lombardi - Lun, 16/05/2016 - 11:00

Una ricerca compiuta su un campione di oltre 1.000 persone che guardano film pornografici ha dato risultati sorprendenti: più si guarda materiale per adulti e più si diventa religiosi.

Senza distinzione di sesso, sembrerebbe che coloro che visionano questo materiale con regolarità avrebbero maggiori probabilità di interessarsi alla religione rispetto ai fruitori occasionali: infatti essi pregano di più e sono più credenti. Sebbene non vi sia un motivo chiaro, i ricercatori dell'Università dell'Oklahoma, fautori dello studio, sono stati portati a credere che questa reazione potrebbe essere dovuta ai sensi di colpa.

Nello studio, più di 1.300 adulti tra uomini e donne, sono stati monitorati per sei anni dall'ateneo statunitense, per scoprire l'esistenza di una correlazione tra video porno e fede religiosa basato sui parametri dell’American Life Study (Pals). Si tratta di uno studio sulla religione negli USA, unico nel suo genere, che tiene conto anche di fattori razziali ed etnici.

I risultati hanno messo in luce che il 39% degli adulti americani hanno guardato video pornografici, con una media identica per entrambi i sessi; il ricercatore Samuel Perry ha inoltre aggiunto: “Le recenti ricerche suggeriscono che l’uso di certe piattaforme, soprattutto tra le persone religiose, è correlato a imbarazzo e senso di colpa; l’interesse per le attività spirituali e religiose diminuisce oppure spinge il soggetto ad avvicinarsi alla propria comunità religiosa”.

I risultati hanno anche evidenziato come, ad un uso maggiore della pornografia, corrisponda un conseguente ricorso alla religione o un aumento della fede. Il Journal of Sex Research ha riportato anche le affermazioni di Perry nelle quali è stato affermato che tra chi ha visionato il materiale solo due o tre volte al mese non vi sarebbe grande interesse a sviluppare o approfondire una dimensione spirituale mentre tra coloro che ne fanno un uso maggiore, l’interesse aumenterebbe sensibilmente.

http://www.ilgiornale.it/news/weird-news/guardare-porno-aumenta-fede-religiosa-dice-scienza-1259298.html

Hanno completamente sbagliato la correlazione. Non è la pornografia che stimola la fede religiosa: del tutto banalmente, le persone ossessionate dalla religione sono sessualmente represse e perciò sono consumatori più accaniti di pornografia. La correlazione è inversa: più religione conduce a più frustrazione sessuale, devianza e turbe mentali che si manifestano in diversi modi, tra cui la ricerca di pornografia è solo quello più innocuo; ma pedofilia e sessualità morbosa hanno la stessa origine: la religione.

Minsky ha scritto:Hanno completamente sbagliato la correlazione [...]

Diciamo che hanno s-ragionato così:

mai avuto fantasie violente, anzi preferirei una partner energica a una troppo passiva

se c'è una cosa che fa sorgere istinti violenti in me è la frustrazione per essere sempre stato rifiutato, cosa che mi ha reso sempre più misogino

di certo però non sfogherò su altri la mia rabbia, preferirei farla finita e la cosa si risolverebbe da sé

Zeno ha scritto:cosa che mi ha reso sempre più misogino

Io ho la fortuna di odiare tutti/e/o allo stesso modo, quando occorre

Justine ha scritto:

Zeno ha scritto:cosa che mi ha reso sempre più misogino

Io ho la fortuna di odiare tutti/e/o allo stesso modo, quando occorre

anch'io odio il resto dell'umanità nei momenti + neri, ma non mi ha mai giovato

Intanto, però, odiando tutto non siamo razzisti. E' già un punto di partenza ._.

Justine ha scritto:Intanto, però, odiando tutto non siamo razzisti. E' già un punto di partenza ._.

ti trovo una persona intelligente e quindi mi dispiace leggere questa roba 

Mah, è il massimo di "bene" che riesco a fare in questa vita. Ripartire l'odio in uguali proporzioni