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bravi ragazzi
“Mio
figlio è un bravo ragazzo. Giornali e televisioni lo hanno definito un
killer ma non è così, non è un mostro. La nostra è una famiglia
perbene”, ha detto Maria Cardinale, madre di Samuele Caruso, il ragazzo
“di buona famiglia” che ha ucciso una ragazza e ridotto in fin di vita
la sorella per “motivi passionali”.
Questa è la società in cui viviamo, quella che siamo riusciti a
costruire con la nostra cultura umana. Nel 2012, i telegiornali danno la
notizia mettendo in evidenza la causa passionale, come se questo fosse
un valido motivo o comunque un’attenuante.
Un bravo ragazzo.
In questi giorni un’insegnante di scuola media, qui a Ragusa, dopo
inutili richiami a un alunno disattento durante la lezione, manda un
messaggio scritto ai genitori: “Suo figlio non era attento durante la
lezione e si distraeva studiando un’altra materia”. Dalla famiglia
ritorna il foglio, debitamente firmato da un genitore, con una risposta:
“Avrà avuto i suoi motivi”.
Un altro bravissimo ragazzo.
Quando ero ragazzo io (solo ragazzo, non anche bravo) se la scuola
avesse inviato un messaggio simile, a casa avrei avuto sgridate e
punizioni, non solidarietà; ai miei tempi, un millennio fa, il
professore era un’istituzione sociale, non un fastidio da scacciare come
una mosca.
Oggi la scuola è un disturbo poco utile, e i professori dei
rompiballe da licenziare appena possibile o comunque da vessare,
parassiti che vessano e tormentano i nostri figli, tutti bravi ragazzi,
ovviamente!
Ecco perchè oggi abbiamo un serpeggiante odio sociale, risultante da
decenni di aizzamenti di ogni genere dell’opinione pubblica contro i
lavoratori della scuola, ed ecco perchè uno studente di buona famiglia
ammazza la gente a coltellate come un galeotto di un secolo fa.
figlio è un bravo ragazzo. Giornali e televisioni lo hanno definito un
killer ma non è così, non è un mostro. La nostra è una famiglia
perbene”, ha detto Maria Cardinale, madre di Samuele Caruso, il ragazzo
“di buona famiglia” che ha ucciso una ragazza e ridotto in fin di vita
la sorella per “motivi passionali”.
Questa è la società in cui viviamo, quella che siamo riusciti a
costruire con la nostra cultura umana. Nel 2012, i telegiornali danno la
notizia mettendo in evidenza la causa passionale, come se questo fosse
un valido motivo o comunque un’attenuante.
Un bravo ragazzo.
In questi giorni un’insegnante di scuola media, qui a Ragusa, dopo
inutili richiami a un alunno disattento durante la lezione, manda un
messaggio scritto ai genitori: “Suo figlio non era attento durante la
lezione e si distraeva studiando un’altra materia”. Dalla famiglia
ritorna il foglio, debitamente firmato da un genitore, con una risposta:
“Avrà avuto i suoi motivi”.
Un altro bravissimo ragazzo.
Quando ero ragazzo io (solo ragazzo, non anche bravo) se la scuola
avesse inviato un messaggio simile, a casa avrei avuto sgridate e
punizioni, non solidarietà; ai miei tempi, un millennio fa, il
professore era un’istituzione sociale, non un fastidio da scacciare come
una mosca.
Oggi la scuola è un disturbo poco utile, e i professori dei
rompiballe da licenziare appena possibile o comunque da vessare,
parassiti che vessano e tormentano i nostri figli, tutti bravi ragazzi,
ovviamente!
Ecco perchè oggi abbiamo un serpeggiante odio sociale, risultante da
decenni di aizzamenti di ogni genere dell’opinione pubblica contro i
lavoratori della scuola, ed ecco perchè uno studente di buona famiglia
ammazza la gente a coltellate come un galeotto di un secolo fa.
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Re: bravi ragazzi
Sono d'accordo solo parzialmente.nellolo ha scritto:“Mio
figlio è un bravo ragazzo. Giornali e televisioni lo hanno definito un
killer ma non è così, non è un mostro. La nostra è una famiglia
perbene”, ha detto Maria Cardinale, madre di Samuele Caruso, il ragazzo
“di buona famiglia” che ha ucciso una ragazza e ridotto in fin di vita
la sorella per “motivi passionali”.
Questa è la società in cui viviamo, quella che siamo riusciti a
costruire con la nostra cultura umana. Nel 2012, i telegiornali danno la
notizia mettendo in evidenza la causa passionale, come se questo fosse
un valido motivo o comunque un’attenuante.
Un bravo ragazzo.
In questi giorni un’insegnante di scuola media, qui a Ragusa, dopo
inutili richiami a un alunno disattento durante la lezione, manda un
messaggio scritto ai genitori: “Suo figlio non era attento durante la
lezione e si distraeva studiando un’altra materia”. Dalla famiglia
ritorna il foglio, debitamente firmato da un genitore, con una risposta:
“Avrà avuto i suoi motivi”.
Un altro bravissimo ragazzo.
Quando ero ragazzo io (solo ragazzo, non anche bravo) se la scuola
avesse inviato un messaggio simile, a casa avrei avuto sgridate e
punizioni, non solidarietà; ai miei tempi, un millennio fa, il
professore era un’istituzione sociale, non un fastidio da scacciare come
una mosca.
Oggi la scuola è un disturbo poco utile, e i professori dei
rompiballe da licenziare appena possibile o comunque da vessare,
parassiti che vessano e tormentano i nostri figli, tutti bravi ragazzi,
ovviamente!
Ecco perchè oggi abbiamo un serpeggiante odio sociale, risultante da
decenni di aizzamenti di ogni genere dell’opinione pubblica contro i
lavoratori della scuola, ed ecco perchè uno studente di buona famiglia
ammazza la gente a coltellate come un galeotto di un secolo fa.
Come ho già avuto modo di sostenere in un altro 3d, l'innaturale famiglia composta dai soli genitori e figli (molto spesso un unico figlio) sobbarca in genere la sola donna e al massimo due genitori dell'immane carico di educare il cucciolo sottraendolo a quella che è la naturale educazione del clan e quindi della scuola che è l'estensione del suddetto clan. Quando i ragazzi si rivolgevano ad un adulto estraneo chiamandolo "zio" o "nonno" gli si appellavano dandogli un titolo onorifico che implicitamente autorizzava l'adulto a disporre di loro. Adesso il bambino o l'adolescente non riconosce altro educatore del genitore perchè questi lo reputa di sua proprietà privata e non appartenente a un gruppo sociale, anche perchè in Italia il concetto convivenza sociale è molto basso o quasi nullo.
Altro discorso è quello del ragazzo che accoltella la ragazza. Qui siamo assolutamente sul "normale". La violenza sulle donne è un fatto socialmente accettato e spesso istigato. Ancora per mio padre l'idea di un marito che picchiasse la mogie era un fatto normale e spesso mi diceva criticando l'educazione che davo a mia figlia "vedrai quando si sposa quante botte le dà poi suo marito..."
Rimaniamo scandalizzati quando sentiamo ragazze mussulmane picchiate dai padri o addirittura uccise perchè non erano "brave ragazze" o non volevano sposare chi era destinato loro, ma da noi quei tempi non sono tanto lontani e a volte si ripropongono ancora.
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.....Allora capii che veramente ero il più sapiente perché ero l'unico a sapere di non sapere....(Socrate)
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Re: bravi ragazzi
quindi secondo te non c'è alcun deterioramento odierno tra la struttura sociale familiare e la concezione e funzione della scuola?
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Re: bravi ragazzi
secondo me è normale che i genitori prendono le parti, almeno pubblicamente, dei propri figli, e anche viceversa.
per quel che riguarda il degrado giovanile, non credo che ci siano delel cause specifiche nel medioevo le cose non andavano in modo diverso, e nemmeno nei secoli precedenti.
è la natura umana, c'è chi sa reprimersi e controllarsi e chi invece non ci riesce.
per quel che riguarda il degrado giovanile, non credo che ci siano delel cause specifiche nel medioevo le cose non andavano in modo diverso, e nemmeno nei secoli precedenti.
è la natura umana, c'è chi sa reprimersi e controllarsi e chi invece non ci riesce.
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Re: bravi ragazzi
non concordo:
1. non è normale che i genitori prendano le parti quando il figlio ha torto, i miei genitori non lo facevano e non credo fossero snaturati
2. la natura umana non esiste come valore immutabile nel tempo, ma è costituita da azioni e valori socialmente condivisi, mutevoli nel tempo
Inoltre, dire "c'è chi non ci riesce" legittima in qualche modo comportamenti patologici, a me non verrebbe mai in mente di accoltellare un essere umano per gelosia, sono allora io l'anormale?
1. non è normale che i genitori prendano le parti quando il figlio ha torto, i miei genitori non lo facevano e non credo fossero snaturati
2. la natura umana non esiste come valore immutabile nel tempo, ma è costituita da azioni e valori socialmente condivisi, mutevoli nel tempo
Inoltre, dire "c'è chi non ci riesce" legittima in qualche modo comportamenti patologici, a me non verrebbe mai in mente di accoltellare un essere umano per gelosia, sono allora io l'anormale?
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Re: bravi ragazzi
magari non ti viene di accoltellarlo per gelosia, ma perchè ha ucciso un tuo caro, se tuo figlio uccide qualcuno tu vai in tv a dire che è un mostro, o cerchi, anche a te stesso, di giustificarlo?nellolo ha scritto:non concordo:
1. non è normale che i genitori prendano le parti quando il figlio ha torto, i miei genitori non lo facevano e non credo fossero snaturati
2. la natura umana non esiste come valore immutabile nel tempo, ma è costituita da azioni e valori socialmente condivisi, mutevoli nel tempo
Inoltre, dire "c'è chi non ci riesce" legittima in qualche modo comportamenti patologici, a me non verrebbe mai in mente di accoltellare un essere umano per gelosia, sono allora io l'anormale?
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Re: bravi ragazzi
non si parlava di uno che ti ammazza il figlio o la moglie, ma di una testa di cazzo che uccide per "motivi passionali" e dai su, non mi pare difficile percepire la differenza...
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Re: bravi ragazzi
sempre di omicidio parliamo, le motivazioni possono essere soggettive.nellolo ha scritto:non si parlava di uno che ti ammazza il figlio o la moglie, ma di una testa di cazzo che uccide per "motivi passionali" e dai su, non mi pare difficile percepire la differenza...
non mi sembrano una novità gli omicidi passionali.
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Re: bravi ragazzi
rinuncio...
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Re: bravi ragazzi
perchè scusa? mica devo pensarla per forza come te.nellolo ha scritto:rinuncio...
è sbagliato sgridare il proprio figlio a prescindere, spesso i professori sono delle persone incompetenti.
io ne avevo alcuni che erano molto mediocri, sia come persone che come insegnanti, anche io venivo sgridata, ma non avevo colpe.
se il professore è un imebecille, l'alunno non c'entra.
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Re: bravi ragazzi
non devi pensarla come me, ma se vai (volontariamente) fuori tema non mi ritengo obbligato necessariamente a rimettere la discussione sull'argomento
il professore imbecille può sempre starci, ma oggi pare che tutti i professori non valgano nulla e tutti gli studenti sempre meritevoli di essere spalleggiati da famiglie debosciate e senza valori, il che non è un diritto naturale ma una costruzione culturale di cui io vedo molto bene la costruzione e l'evoluzione degli ultimi decenni
il professore imbecille può sempre starci, ma oggi pare che tutti i professori non valgano nulla e tutti gli studenti sempre meritevoli di essere spalleggiati da famiglie debosciate e senza valori, il che non è un diritto naturale ma una costruzione culturale di cui io vedo molto bene la costruzione e l'evoluzione degli ultimi decenni
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Re: bravi ragazzi
Forse mi sono espressa male o hai letto solo la seconda parte di quello che ho scritto.nellolo ha scritto:quindi secondo te non c'è alcun deterioramento odierno tra la struttura sociale familiare e la concezione e funzione della scuola?
Certo che c'è un deterioramento dovuto alla perdita dei valori "sociali" e all'avvento di quello schifo che i nostri catto-parlamentari chiamano "famiglia Naturale".
E che la mamma di Lupe non le abbia insegnato il rispetto per i docenti ne è la dimostrazione. anch'io avevo dei docenti che erano delle "cape 'e chiove" (teste di chiodo), ma se mi permettevo di dirlo a casa la risposta era: "Studia, laureati e poi potrai parlare, fino ad allora hanno ragione loro."
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Re: bravi ragazzi
c'è da considerare che 50 anni fa la differenza culturale tra chi aveva compiti educativi e i genitori degli studenti era molto maggiore (in media) per cui il rispetto aveva un'ottima ragione di venir riconosciuto
i genitori di adesso hanno avuto un'esperienza personale con i propri professori e, se hanno avuto la sfortuna di incontrarne parecchi poco adatti al ruolo svolto, è automatico che non ne abbiano in genere un'opinione esaltante.
ad esempio la mia esperienza di scuola superiore (I.T.I.S.) si può, semplificando molto, descrivere dicendo che, a parte alcune apprezzabilissime eccezioni davvero notevoli, chi insegnava lo faceva perché non era in grado di trovare/sostenere un lavoro nel settore produttivo, dove sono richieste provate capacità.
l'insegnamento era diventato quindi la soluzione di ripiego per chi non era in grado di trovare di meglio, in una buona maggioranza dei casi.
ricordo ancora di un prof che esordì dicendo "buongiorno, sono venuto ad impararvi la tecnologia" (testuali parole), giocandosi in 5 secondi tutto il rispetto che avrebbe dovuto essergli riconosciuto (immeritatamente in questo caso) per il ruolo che ricopriva.
poi è anche vero che le regole ed i riconoscimenti dati attualmente al settore scolastico non aiutano a svolgere professionalmente il proprio compito, a causa tra l'altro di un eccesso di burocrazia che toglie tempo utile per l'insegnamento effettivo.
quindi la colpa non è solo della parte insegnante.
diciamo in sintesi, forse anche eccessiva, che il settore dell'insegnamento non è in buono stato di salute, ha perso un po' del prestigio che aveva alcuni decenni fa, prima del '68 pressapoco, per dare un riferimento minimo temporale.
i genitori di adesso hanno avuto un'esperienza personale con i propri professori e, se hanno avuto la sfortuna di incontrarne parecchi poco adatti al ruolo svolto, è automatico che non ne abbiano in genere un'opinione esaltante.
ad esempio la mia esperienza di scuola superiore (I.T.I.S.) si può, semplificando molto, descrivere dicendo che, a parte alcune apprezzabilissime eccezioni davvero notevoli, chi insegnava lo faceva perché non era in grado di trovare/sostenere un lavoro nel settore produttivo, dove sono richieste provate capacità.
l'insegnamento era diventato quindi la soluzione di ripiego per chi non era in grado di trovare di meglio, in una buona maggioranza dei casi.
ricordo ancora di un prof che esordì dicendo "buongiorno, sono venuto ad impararvi la tecnologia" (testuali parole), giocandosi in 5 secondi tutto il rispetto che avrebbe dovuto essergli riconosciuto (immeritatamente in questo caso) per il ruolo che ricopriva.
poi è anche vero che le regole ed i riconoscimenti dati attualmente al settore scolastico non aiutano a svolgere professionalmente il proprio compito, a causa tra l'altro di un eccesso di burocrazia che toglie tempo utile per l'insegnamento effettivo.
quindi la colpa non è solo della parte insegnante.
diciamo in sintesi, forse anche eccessiva, che il settore dell'insegnamento non è in buono stato di salute, ha perso un po' del prestigio che aveva alcuni decenni fa, prima del '68 pressapoco, per dare un riferimento minimo temporale.
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Re: bravi ragazzi
I professori che avevate voi 30-40 anni fa sono diversi da quelli di oggi, in passato anche il professore più giovane aveva un certo distacco dagli alunni, era una specie di secondo padre, mentre oggi il distacco è molto minore, il professore si comporta come un amico più grande: scherza, scrocca la sigaretta, dice parolacce, parla di ragazze e amanti in modo disinvolto e via dicendo.
Insomma, al giorno d'oggi sia gli alunni che i professori sono molto più disinvolti rispetto a quando andavate alle superiori voi, non potete pretendere che gli alunni portino lo stesso rispetto di una volta se i primi ad essere più "infantili" sono proprio i professori che si comportano da amici o fratelli maggiori, i professori severi che pretendono il rispetto di una volta sono la minoranza.
Secondo me, il problema di questa generazione è la mancanza di sensibilità, in passato la vita era più difficile, anche buttare il cibo avanzato era considerato un atto molto grave, oggi si sta meglio e quindi i giovani prendono la vita con più superficialità, a scuola dovrebbero insegnare psicologia dalle medie, in modo da sensibilizzare i giovani, far capire loro l'importanza dell'empatia.
Il mondo sarebbe migliore se fossimo tutti più sensibili.
Insomma, al giorno d'oggi sia gli alunni che i professori sono molto più disinvolti rispetto a quando andavate alle superiori voi, non potete pretendere che gli alunni portino lo stesso rispetto di una volta se i primi ad essere più "infantili" sono proprio i professori che si comportano da amici o fratelli maggiori, i professori severi che pretendono il rispetto di una volta sono la minoranza.
Secondo me, il problema di questa generazione è la mancanza di sensibilità, in passato la vita era più difficile, anche buttare il cibo avanzato era considerato un atto molto grave, oggi si sta meglio e quindi i giovani prendono la vita con più superficialità, a scuola dovrebbero insegnare psicologia dalle medie, in modo da sensibilizzare i giovani, far capire loro l'importanza dell'empatia.
Il mondo sarebbe migliore se fossimo tutti più sensibili.
Re: bravi ragazzi
nellolo ha scritto:quindi secondo te non c'è alcun deterioramento odierno tra la struttura sociale familiare e la concezione e funzione della scuola?
Un passo doppio..la famiglia si atomizzza ed e' disattenta..la scuola, a causa di tagli e abbattimenti s'e' impoverita..maestri non piu' all'altezza, non piu' credenti nel ruolo importante dell'educatore..professori e maestre piu' simili a un operatore delle poste o di una municipalizzata qualsiasi..
Cosi non gli permettiamo nemmeno piu' di avere autorita' e rispetto..anch'io mi fido poco delle maestre di scuola di mia figlia sai..so, e so per certo che una maestra non puo' essere buona ed efficiente con 26 alunni!!!!!! da sola!!!!!!!
Quindi le do poco peso quando mette una nota per comportamento..
Non perche' mia figlia e' innocente, figurarsi, e' una peste..ma semplicemente perche' una classe da 26 alunni e una maestra e' una classe che non e' ne interessante, non ha i tempi e i modi giusti per divulgare materie in modo interessante e tengano mia figlia entro una soglia minima di attenzione volontaria..e quindi va da se che si distrare un po..
Altri si pestano, si spaccano matite, piangono, gironzolano..
..be'..mi pare ovvio che e' ora di levarla da li, avendo assolto a un tentativo dovuto e obbligato e provvedere alla ricerca di un posto in una privata, a pagamento totale..per le tasse che pago io, diciamo che ho giusto usufruito del dovuto.
Mi chiedo come sopportino la situazione chi le tasse le paga per davvero e tutte e riceve esattamente quella merda di servizio che vorrebbero proporre a me! ..non si tratta di pagare tutti e di piu', si tratta che quest'anno hanno speso il doppio per il consiglio regionale e provinciale (contributi ai politici) che per l'intero complesso del provveditorato agli studi di Milano, scuole elementari e medie.
Quindi affanculo alla maestra..povera maestra, oltretutto..
delfi68- -------------
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Re: bravi ragazzi
Ateo corp..verde..
delfi68- -------------
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Re: bravi ragazzi
per me fa tutto parte di un progetto perverso
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Re: bravi ragazzi
nellolo ha scritto:per me fa tutto parte di un progetto perverso
ASSOLUTAMENTE VERO!!! Non puo' essere diversamente..
D'altronde una scuola pubblica efficente comporta delle masse istruite e poco influenzabili con puttane e teatrini televisivi..
Quando le scuole funzionavano era anche piu' difficile distrarre la gente con la champion league..e' sfociato nel 68 un periodo di forte consapevolezza di classe!..e significo' la legge sul lavoro! ..ci misero 40 anni ad abbatetrla di nouvo con Biagi & C.
..la consapevolezza e l'istruzione delle masse porta' alle grandi conquiste sociali degli anni 70..non dimentichiamocelo, loro non se lo dimenticano e col cazzo che ci ridanno scuole efficienti!
delfi68- -------------
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Re: bravi ragazzi
volevo dire esattamente questo
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Re: bravi ragazzi
..Nellolo..la cosa che mi disarma e' constatare che la stragrande maggioranza della gente e' completamente assuefatta al potere e non riesce nemeno a sospettare di essere al centro di un disegno criminoso..anzi, questi telefonano pure al 117 per denuciare gli ortolani!!! ..gli fottono le scuole e la sanita'..si fanno le feste con le teste di porco e i vestiti di Ulisse..e questi Te Le Fo Na No al 117!!!!! per denunciare un parrucchiere..ma ti rendi conto!!???
delfi68- -------------
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Re: bravi ragazzi
alimentare l'odio sociale per autoproteggersi da esso, è strategia che conoscevano anche i Romani
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Re: bravi ragazzi
..non resta che la fuga...
delfi68- -------------
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Re: bravi ragazzi
delfi68 ha scritto:..Nellolo..la cosa che mi disarma e' constatare che la stragrande maggioranza della gente e' completamente assuefatta al potere e non riesce nemeno a sospettare di essere al centro di un disegno criminoso..anzi, questi telefonano pure al 117 per denuciare gli ortolani!!! ..gli fottono le scuole e la sanita'..si fanno le feste con le teste di porco e i vestiti di Ulisse..e questi Te Le Fo Na No al 117!!!!! per denunciare un parrucchiere..ma ti rendi conto!!???
Ruba un pezzo di legno, e ti chiamerò "ladro".
Ruba un impero e ti chiamerò "sire"...
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Re: bravi ragazzi
Parole sante!
delfi68- -------------
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Re: bravi ragazzi
Non state bene...delfi68 ha scritto:
Parole sante!
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Re: bravi ragazzi
..stai bene tu e il tuo nuovo amichetto..
delfi68- -------------
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Re: bravi ragazzi
Mi verrebbe da chiederti se ci sei o ci fai.... ma temo di avere già la risposta !!!delfi68 ha scritto:..stai bene tu e il tuo nuovo amichetto..
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Re: bravi ragazzi
..scherzo tesoroooo..non era per te, scusa..scusa!!!!
delfi68- -------------
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Re: bravi ragazzi
sinceramente il fatto che uno studente possa rispondere ad un professore lo trovo positivo.
perchè il confronto è importante.
perchè il confronto è importante.
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Re: bravi ragazzi
sei ancora una volta fuori tema
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Re: bravi ragazzi
nellolo ha scritto:
non concordo:
1. non è normale che i genitori prendano le parti quando il figlio ha torto, i miei genitori non lo facevano e non credo fossero snaturati
2. la natura umana non esiste come valore immutabile nel tempo, ma è costituita da azioni e valori socialmente condivisi, mutevoli nel tempo
Inoltre, dire "c'è chi non ci riesce" legittima in qualche modo comportamenti patologici, a me non verrebbe mai in mente di accoltellare un essere umano per gelosia, sono allora io l'anormale?
Credo che sia profondamente cambiato il rapporto tra istituzioni e cittadini, come è cambiato il rapporto tra le persone.
Lo dico facendo un raffronto tra quello che succedeva a me bambino negli anni 60 e quello che succede ai miei figli oggi.
In sostanza io avevo sempre torto, i miei figli hanno quasi sempre ragione e sono di solito protetti.
Questo arriva anche agli estremi di quel primitivo idiota che la madre primitiva idiota difende.
silvio- -------------
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Re: bravi ragazzi
ma non era giusto che tu avessi sempre torto da bambino, anche per me era così, non ho mai potuto spiegare le mie ragioni. e sono sicura anche tu difenderesti i tuoi figli.silvio ha scritto:
Credo che sia profondamente cambiato il rapporto tra istituzioni e cittadini, come è cambiato il rapporto tra le persone.
Lo dico facendo un raffronto tra quello che succedeva a me bambino negli anni 60 e quello che succede ai miei figli oggi.
In sostanza io avevo sempre torto, i miei figli hanno quasi sempre ragione e sono di solito protetti.
Questo arriva anche agli estremi di quel primitivo idiota che la madre primitiva idiota difende.
___________________
Lei mi sta minacciando a me?
lupetta- -------------
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Re: bravi ragazzi
Ripeto la mia generazione è venuta su con i sensi di colpa, con il dover essere degno di qualcosa, ma per quelle prima era molto peggio.
Io mi sono sempre vergognato delle mie debolezze, dei miei errori, non ho avuto mai il coraggio, ma forse nemmeno la possibilità, di essere sincero con i miei genitori, la società in genere.
I professori se mi umiliavano avevano ragione e poi mi davano addosso anche i miei.
Certo quando vado ai colloqui con i professori mi accorgo che molti non sono adeguati per i miei figli e li difendo, nel giusto, perché un minimo di autorità è necessaria alla società.
Ma una cosa che voglio dai miei figli è che siano sinceri, e per avere sincerità dagli altri è necessario saper ascoltare, senza giudicare.
Io mi sono sempre vergognato delle mie debolezze, dei miei errori, non ho avuto mai il coraggio, ma forse nemmeno la possibilità, di essere sincero con i miei genitori, la società in genere.
I professori se mi umiliavano avevano ragione e poi mi davano addosso anche i miei.
Certo quando vado ai colloqui con i professori mi accorgo che molti non sono adeguati per i miei figli e li difendo, nel giusto, perché un minimo di autorità è necessaria alla società.
Ma una cosa che voglio dai miei figli è che siano sinceri, e per avere sincerità dagli altri è necessario saper ascoltare, senza giudicare.
silvio- -------------
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Re: bravi ragazzi
Vado un po' in OT ma concedetemi lo sfogo.
Secondo me sono più preparati maestri e professori di oggi di quelli di un tempo, nel senso che quelli di oggi sono formati anche in didattica, pedagogia e psicologia, e anche per questo instaurano un rapporto educativo su un piano diverso del "tu zitto, io ho ragione".
Se poi la psicologia e queste altre scienze umane stiano sbagliando la "paideia" di riferimento lo scopriremo fra un po' di decenni ma per ora il docente fa quello che gli è stato insegnato e come gli è stato insegnato.
Per esempio si privilegia il confronto critico, piuttosto che l'acquisizione mnemonica, l'interiorizzazione e condivisione delle norme, piuttosto che l'imposizione autoritaria per ruolo.
Da una parte si studia molto meno (come volume di parole da saper ripetere a memoria) ma le tecniche e i metodi permettono, almeno in teoria, lo sviluppo di una maggiore capacità critica, una acquisizione di competenze e abilità sociali e umane, e non solo di conoscenze per rispondere a un "chi vuol essere milionario".
Per esempio se devo spiegare una unità di apprendimento in metodo classico (lezione frontale) posso impiegarci un'ora e lasciare agli alunni il compito di imparare su un libro; se uso un'impostazione, per esempio, di didattica per problemi, impiegherò almeno 3-4 ore per fare lo stesso numero di pagine. La differenza sta nel fatto che nel primo caso capiranno un terzo degli studenti e si limiteranno a ripeterlo svogliatamente, nel secondo caso capiranno molti più alunni, lo impareranno persino senza studiare, perchè lo avranno capito davvero, lo avranno "scoperto" loro attraverso un processo più lungo. Avranno, cioè, imparato come si crea nuova conoscenza, e non solo come si ripete.
E' chiaro che se spiego newton scrivendo una formula su una lavagna me la cavo in 5 minuti e magari certi genitori sono pure contenti perchè vado veloce con il programma, se invece li porto sotto un albero e insieme notiamo che non ha nulla di ovvio il fatto che si debba "cadere", se insieme scopriamo inerzia e resistenza magari calcolando il tempo di caduta di un foglio di carta aperta o chiuso, o... e pian piano scopriamo come newton sia arrivato a formulare matematicamente la sua legge, la stessa cosa è appresa in un altro modo.
Il problema, quindi, dubito siano i professori in generale.
Nella mia esperienza molti docenti ci tengono davvero al loro lavoro e ai loro studenti.
Alcuni praticamente vivono della scuola. Ho anche colleghi che sono degli autentici pezzi di merda, ma credo sia così anche per ragionieri, vigili, spazzini, o imprenditori. Non ci vedo il peggio della società nella scuola, anzi, credo sia un ambiente abbastanza più sano di altri, se non altro per il contatto con i ragazzi, il cui idealismo, fragilità, sguardo continuo, ti impongono di essere migliore, di essere coerente, di essere maturo, quasi perfetto, proprio per la loro carica idealistica non ancora fiaccata dal cinismo degli anni e dalle sconfitte personali. Inoltre, seppure sia molto difficile licenziare un docente statale di ruolo, il controllo che alunni, genitori, e colleghi hanno sui docenti non è paragonabile a quello che si ha in molti altri ambienti sociali dove si resta impuniti fino all'ultimo. Ogni ora di lezione che faccio ho almeno 25 alunni testimoni e 50 genitori a discutere su cosa e come lo sto facendo. In molti lavori si sta soli davanti alla propria coscienza e alle forze dell'ordine, quando arrivano. In ultimo ormai i docenti nuovi sono tutti a tempo determinato, quindi la selezione si fa implacabile e feroce.
E' talmente lungo e complesso oggi l'iter per diventare docente che almeno fra i miei concittadini coetanei sono molto pochi quelli che preferiscono imbarcarsi in un futuro di precariato, concorsi assurdi, supplenze agghiaccianti... credo non sia più sensato oggi considerare l'insegnamento come il ricettacolo dei falliti nel mondo del lavoro.
Un tempo probabilmente era così, oggi molto, ma molto meno, anche per la difficoltà di conquistare i ragazzi, in quanto il ruolo, il senso del dovere, il rispetto, non bastano più: devi essere anche umanamente valido, convincente, "carismatico", quasi un modello. In ultimo nel mondo della scuola si ha a che fare con docenti che sono potenzialmente responsabili di tutto: se un alunno mi si butta dalla finestra o mi acceca un compagno, io pago personalmente e penalmente la cosa. Se sono un politico e rovino l'Italia, posso persino discutere se sia opportuno dimettermi e scaricare le mie responsabilità con un approssimativo "a mia insaputa"... magari mantenendo pure un fantastico vitalizio...
Insomma, non accetto critiche sulla scuola da parte di politici, esterni, o genitori, mentre i miei alunni che lavorano con me e sanno come e cosa faccio possono sempre dire tutto, e solo da loro imparo come e cosa insegnare.
Tornando al tema del 3d nella mia esperienza non c'è errore peggiore per un genitore che rispondere a un richiamo del docente nel modo che ha descritto nellolo in apertura.
La realtà spesso è che un docente arriva a mettere una nota solo quando lo ritiene necessario e dopo svariati tentativi finiti male. Al docente resta allora il DOVERE morale di interrompere la lezione per scrivere una cazzo di nota e avvisare un genitore che il figlio sta andando alla deriva in un aspetto particolare della sua educazione.
E' un dovere, nel senso che nessun genitore potrebbe crearmi reali problemi per una nota data, mentre potrei averne molti per tutte le note che non ho dato per non interrompere una lezione, in quanto, ripeto, io devo avvisare le famiglie di alunni minorenni, perchè dovrebbero essere loro i primi interessati all'educazione del figlio. Quello che svolge il docente è un servizio alla famiglia, e quando vedi che certi genitori infantilmente prendono una nota come un'offesa personale e difendono ottusamente il figlio sai già che perderai del tutto quell'alunno che da quel momento in poi diventerà una specie di cazzone sfrontato sicuro di aver ragione e restare impunito.
Un cancro per tutta la classe, per anni...
Col passare degli anni un docente cerca di limitare le note proprio per questo motivo, per evitare l'eventuale scacco della famiglia che gli distruggerebbe per sempre l'equilibrio lavorativo spesso di una intera classe e magari per molti anni per colpa di uno-due cazzoni difesi da genitori complessati e con la coda di paglia.
La moda poi di criticare i docenti è universale perchè tutti partiamo dal nostro background e spesso pensiamo, siamo davvero convinti, di saperne moto più di altri, anche di professionisti che ci hanno studiato anni sopra e che magari ne hanno dieci-venti di esperienza diretta. Spesso fra i peggiori genitori ci sono proprio i laureati più colti che a colloquio, proprio perchè si sentono superiori, pretendono di insegnarti cosa e come insegnare, spesso suggerendoti cose che chiunque ha provato il primo anno di insegnamento e poi ha abbandonato come fallimentari subito...
Solo pochi giorni fa una mia conoscente era scioccata perchè la maestra della sua nipotina le stava spiegando le moltiplicazioni usando gli insiemi invece che le tabelline. Il sistema apparentemente era molto più complesso, ma in realtà didatticamente molto efficace. La mia conoscente continuava a pretendere di aver ragione e che la maestra avrebbe dovuto limitarsi a far imparare a memoria le tabelline trasformando il bimbo in una calcolatrice asettica piuttosto che pretendere di collegare l'argomento a quello precedente e di sviluppare la capacità concreta del calcolo nella mente dei propri alunni...
Ripeto, se insegnare fosse solo spiegare una pagina di un libro o indicare quale tabellina imparare a memoria, la cosa sarebbe facilissima, la sapremmo fare quasi tutti, ma quella è proprio la parte più facile...
Non apro ora la catastrofica parentesi che riguarda il danno della politica nei confronti della scuola, veramente drammatico.
Un grazie speciale soprattutto a berlusconi e bossi, che più volte ci hanno dimostrato quanto stia loro a cuore la cultura... tutte le riforme uscite dalle mani dei loro cagnolini sono state abominevoli sconfitte dell'Italia.
Sono anni che le riforme sono solo tagli mascherati.
Se ne avete l'occasione protestate anche voi... grazie.
Secondo me sono più preparati maestri e professori di oggi di quelli di un tempo, nel senso che quelli di oggi sono formati anche in didattica, pedagogia e psicologia, e anche per questo instaurano un rapporto educativo su un piano diverso del "tu zitto, io ho ragione".
Se poi la psicologia e queste altre scienze umane stiano sbagliando la "paideia" di riferimento lo scopriremo fra un po' di decenni ma per ora il docente fa quello che gli è stato insegnato e come gli è stato insegnato.
Per esempio si privilegia il confronto critico, piuttosto che l'acquisizione mnemonica, l'interiorizzazione e condivisione delle norme, piuttosto che l'imposizione autoritaria per ruolo.
Da una parte si studia molto meno (come volume di parole da saper ripetere a memoria) ma le tecniche e i metodi permettono, almeno in teoria, lo sviluppo di una maggiore capacità critica, una acquisizione di competenze e abilità sociali e umane, e non solo di conoscenze per rispondere a un "chi vuol essere milionario".
Per esempio se devo spiegare una unità di apprendimento in metodo classico (lezione frontale) posso impiegarci un'ora e lasciare agli alunni il compito di imparare su un libro; se uso un'impostazione, per esempio, di didattica per problemi, impiegherò almeno 3-4 ore per fare lo stesso numero di pagine. La differenza sta nel fatto che nel primo caso capiranno un terzo degli studenti e si limiteranno a ripeterlo svogliatamente, nel secondo caso capiranno molti più alunni, lo impareranno persino senza studiare, perchè lo avranno capito davvero, lo avranno "scoperto" loro attraverso un processo più lungo. Avranno, cioè, imparato come si crea nuova conoscenza, e non solo come si ripete.
E' chiaro che se spiego newton scrivendo una formula su una lavagna me la cavo in 5 minuti e magari certi genitori sono pure contenti perchè vado veloce con il programma, se invece li porto sotto un albero e insieme notiamo che non ha nulla di ovvio il fatto che si debba "cadere", se insieme scopriamo inerzia e resistenza magari calcolando il tempo di caduta di un foglio di carta aperta o chiuso, o... e pian piano scopriamo come newton sia arrivato a formulare matematicamente la sua legge, la stessa cosa è appresa in un altro modo.
Il problema, quindi, dubito siano i professori in generale.
Nella mia esperienza molti docenti ci tengono davvero al loro lavoro e ai loro studenti.
Alcuni praticamente vivono della scuola. Ho anche colleghi che sono degli autentici pezzi di merda, ma credo sia così anche per ragionieri, vigili, spazzini, o imprenditori. Non ci vedo il peggio della società nella scuola, anzi, credo sia un ambiente abbastanza più sano di altri, se non altro per il contatto con i ragazzi, il cui idealismo, fragilità, sguardo continuo, ti impongono di essere migliore, di essere coerente, di essere maturo, quasi perfetto, proprio per la loro carica idealistica non ancora fiaccata dal cinismo degli anni e dalle sconfitte personali. Inoltre, seppure sia molto difficile licenziare un docente statale di ruolo, il controllo che alunni, genitori, e colleghi hanno sui docenti non è paragonabile a quello che si ha in molti altri ambienti sociali dove si resta impuniti fino all'ultimo. Ogni ora di lezione che faccio ho almeno 25 alunni testimoni e 50 genitori a discutere su cosa e come lo sto facendo. In molti lavori si sta soli davanti alla propria coscienza e alle forze dell'ordine, quando arrivano. In ultimo ormai i docenti nuovi sono tutti a tempo determinato, quindi la selezione si fa implacabile e feroce.
E' talmente lungo e complesso oggi l'iter per diventare docente che almeno fra i miei concittadini coetanei sono molto pochi quelli che preferiscono imbarcarsi in un futuro di precariato, concorsi assurdi, supplenze agghiaccianti... credo non sia più sensato oggi considerare l'insegnamento come il ricettacolo dei falliti nel mondo del lavoro.
Un tempo probabilmente era così, oggi molto, ma molto meno, anche per la difficoltà di conquistare i ragazzi, in quanto il ruolo, il senso del dovere, il rispetto, non bastano più: devi essere anche umanamente valido, convincente, "carismatico", quasi un modello. In ultimo nel mondo della scuola si ha a che fare con docenti che sono potenzialmente responsabili di tutto: se un alunno mi si butta dalla finestra o mi acceca un compagno, io pago personalmente e penalmente la cosa. Se sono un politico e rovino l'Italia, posso persino discutere se sia opportuno dimettermi e scaricare le mie responsabilità con un approssimativo "a mia insaputa"... magari mantenendo pure un fantastico vitalizio...
Insomma, non accetto critiche sulla scuola da parte di politici, esterni, o genitori, mentre i miei alunni che lavorano con me e sanno come e cosa faccio possono sempre dire tutto, e solo da loro imparo come e cosa insegnare.
Tornando al tema del 3d nella mia esperienza non c'è errore peggiore per un genitore che rispondere a un richiamo del docente nel modo che ha descritto nellolo in apertura.
La realtà spesso è che un docente arriva a mettere una nota solo quando lo ritiene necessario e dopo svariati tentativi finiti male. Al docente resta allora il DOVERE morale di interrompere la lezione per scrivere una cazzo di nota e avvisare un genitore che il figlio sta andando alla deriva in un aspetto particolare della sua educazione.
E' un dovere, nel senso che nessun genitore potrebbe crearmi reali problemi per una nota data, mentre potrei averne molti per tutte le note che non ho dato per non interrompere una lezione, in quanto, ripeto, io devo avvisare le famiglie di alunni minorenni, perchè dovrebbero essere loro i primi interessati all'educazione del figlio. Quello che svolge il docente è un servizio alla famiglia, e quando vedi che certi genitori infantilmente prendono una nota come un'offesa personale e difendono ottusamente il figlio sai già che perderai del tutto quell'alunno che da quel momento in poi diventerà una specie di cazzone sfrontato sicuro di aver ragione e restare impunito.
Un cancro per tutta la classe, per anni...
Col passare degli anni un docente cerca di limitare le note proprio per questo motivo, per evitare l'eventuale scacco della famiglia che gli distruggerebbe per sempre l'equilibrio lavorativo spesso di una intera classe e magari per molti anni per colpa di uno-due cazzoni difesi da genitori complessati e con la coda di paglia.
La moda poi di criticare i docenti è universale perchè tutti partiamo dal nostro background e spesso pensiamo, siamo davvero convinti, di saperne moto più di altri, anche di professionisti che ci hanno studiato anni sopra e che magari ne hanno dieci-venti di esperienza diretta. Spesso fra i peggiori genitori ci sono proprio i laureati più colti che a colloquio, proprio perchè si sentono superiori, pretendono di insegnarti cosa e come insegnare, spesso suggerendoti cose che chiunque ha provato il primo anno di insegnamento e poi ha abbandonato come fallimentari subito...
Solo pochi giorni fa una mia conoscente era scioccata perchè la maestra della sua nipotina le stava spiegando le moltiplicazioni usando gli insiemi invece che le tabelline. Il sistema apparentemente era molto più complesso, ma in realtà didatticamente molto efficace. La mia conoscente continuava a pretendere di aver ragione e che la maestra avrebbe dovuto limitarsi a far imparare a memoria le tabelline trasformando il bimbo in una calcolatrice asettica piuttosto che pretendere di collegare l'argomento a quello precedente e di sviluppare la capacità concreta del calcolo nella mente dei propri alunni...
Ripeto, se insegnare fosse solo spiegare una pagina di un libro o indicare quale tabellina imparare a memoria, la cosa sarebbe facilissima, la sapremmo fare quasi tutti, ma quella è proprio la parte più facile...
Non apro ora la catastrofica parentesi che riguarda il danno della politica nei confronti della scuola, veramente drammatico.
Un grazie speciale soprattutto a berlusconi e bossi, che più volte ci hanno dimostrato quanto stia loro a cuore la cultura... tutte le riforme uscite dalle mani dei loro cagnolini sono state abominevoli sconfitte dell'Italia.
Sono anni che le riforme sono solo tagli mascherati.
Se ne avete l'occasione protestate anche voi... grazie.
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Masada- -----------
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Re: bravi ragazzi
Grazie a te.
E' stato assai istruttivo leggerti.
Cordialmente e con stima.
E' stato assai istruttivo leggerti.
Cordialmente e con stima.
primaverino- -------------
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Re: bravi ragazzi
Appunto.
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"Primo di tutti fu il Caos" Esiodo (Theog. 116)
.....Allora capii che veramente ero il più sapiente perché ero l'unico a sapere di non sapere....(Socrate)
Elima- -----------
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Re: bravi ragazzi
"Contestualizzo" io
Ecco perchè B&B andrebbero fatti pendere da una forca!
E anche altri con loro. Anche Profumo, sì...
Quei due coglioni stavano mettendo in atto quello che un certo tizio aveva pensato e scritto settanta anni prima. Chi era quel tizio?Masada78 ha scritto:
Non apro ora la catastrofica parentesi che riguarda il danno della politica nei confronti della scuola, veramente drammatico.
Un grazie speciale soprattutto a berlusconi e bossi, che più volte ci hanno dimostrato quanto stia loro a cuore la cultura... tutte le riforme uscite dalle mani dei loro cagnolini sono state abominevoli sconfitte dell'Italia.
Sono anni che le riforme sono solo tagli mascherati.
Se ne avete l'occasione protestate anche voi... grazie.
Grassetto-corsivo-sottolineato miei.Adolf Hitler ha scritto:
La gioventù tedesca del futuro deve essere snella e agile, veloce come un levriero, forte come il cuoio e dura come l’acciaio Krupp. Non occorre che abbia alcuna preparazione culturale. La conoscenza guasta i miei giovani. Una gioventù attiva, determinata e dominatrice, ecco ciò che voglio
Ecco perchè B&B andrebbero fatti pendere da una forca!
E anche altri con loro. Anche Profumo, sì...
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Governo ladro, piove! (C. Teja, 1861)
The Pilot- -----------
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Re: bravi ragazzi
Grande Masada e ben tornato!!
Leggevo tra Occupazione/hobby sul tuo profilo sotto l'avatar..a momenti mi strozzo!!
Io tuttavia sono abbastanza incline a unire le visioni di entrambni, Silvio e Masada..secondo me, aimè, come direbbe Mix, Dipende!
..io ho sempre visto che la differenza la fa il maestro o il professore, non l'istituzione o il programma..ho conosciuto grandi maestre, dotate naturalmente della magia del saper istruire, confortare, incuriosire e gestire la comunicazione e i rapporti tra e con i ragazzi..ci sono invece cani da caccia assunti alla cattedra attraverso il provveditorato di Vibovalentia e il trasferimento a Milano per meriti di "voto di scambio" attraverso escamotagè e cavilli di legge..poi ci sono quelli "distratti" che scaldano la sedia..e quelli "malati" che sfogano i loro probemi sui ragazzi. Chi non ha mai avuto la prof "esaurita"? ..le "esaurite" di professione..
E quindi la differenza è personale.
Anche se oggi i tagli hanno ridotto grandemente la possibilità per i bravi professori di arrivare a concludere qualcosa..25 alunni per una maestra sono davvero oltre ogni limite di accettabilità formativa..quando vedo 25 bambini e una maestra mi vengono in mente le scuole dei villaggi africani..piccoli angioletti scuri, ma essere al livello di densità demografica scolastica ai livelli dei paesi del terzo mondo mi pare un decadimento davvero eccessivo!
Leggevo tra Occupazione/hobby sul tuo profilo sotto l'avatar..a momenti mi strozzo!!
Io tuttavia sono abbastanza incline a unire le visioni di entrambni, Silvio e Masada..secondo me, aimè, come direbbe Mix, Dipende!
..io ho sempre visto che la differenza la fa il maestro o il professore, non l'istituzione o il programma..ho conosciuto grandi maestre, dotate naturalmente della magia del saper istruire, confortare, incuriosire e gestire la comunicazione e i rapporti tra e con i ragazzi..ci sono invece cani da caccia assunti alla cattedra attraverso il provveditorato di Vibovalentia e il trasferimento a Milano per meriti di "voto di scambio" attraverso escamotagè e cavilli di legge..poi ci sono quelli "distratti" che scaldano la sedia..e quelli "malati" che sfogano i loro probemi sui ragazzi. Chi non ha mai avuto la prof "esaurita"? ..le "esaurite" di professione..
E quindi la differenza è personale.
Anche se oggi i tagli hanno ridotto grandemente la possibilità per i bravi professori di arrivare a concludere qualcosa..25 alunni per una maestra sono davvero oltre ogni limite di accettabilità formativa..quando vedo 25 bambini e una maestra mi vengono in mente le scuole dei villaggi africani..piccoli angioletti scuri, ma essere al livello di densità demografica scolastica ai livelli dei paesi del terzo mondo mi pare un decadimento davvero eccessivo!
delfi68- -------------
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Re: bravi ragazzi
sono d'accordo con te.silvio ha scritto:Ripeto la mia generazione è venuta su con i sensi di colpa, con il dover essere degno di qualcosa, ma per quelle prima era molto peggio.
Io mi sono sempre vergognato delle mie debolezze, dei miei errori, non ho avuto mai il coraggio, ma forse nemmeno la possibilità, di essere sincero con i miei genitori, la società in genere.
I professori se mi umiliavano avevano ragione e poi mi davano addosso anche i miei.
Certo quando vado ai colloqui con i professori mi accorgo che molti non sono adeguati per i miei figli e li difendo, nel giusto, perché un minimo di autorità è necessaria alla società.
Ma una cosa che voglio dai miei figli è che siano sinceri, e per avere sincerità dagli altri è necessario saper ascoltare, senza giudicare.
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lupetta- -------------
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Re: bravi ragazzi
delfi68 ha scritto:
Io tuttavia sono abbastanza incline a unire le visioni di entrambni, Silvio e Masada..secondo me, aimè, come direbbe Mix, Dipende!
..io ho sempre visto che la differenza la fa il maestro o il professore, non l'istituzione o il programma..
..poi ci sono quelli "distratti" che scaldano la sedia..e quelli "malati" che sfogano i loro probemi sui ragazzi. Chi non ha mai avuto la prof "esaurita"? ..le "esaurite" di professione..
..25 alunni per una maestra sono davvero oltre ogni limite di accettabilità formativa..quando vedo 25 bambini e una maestra mi vengono in mente le scuole dei villaggi africani..
Ciao delfi.
Certamente dipende, anzi, direi che il motto di mix è universalmente applicabile a tutto. E certamente ci sono stormi di insegnanti inadeguati o totalmente incapaci, che sarebbero da licenziare subito.
Tuttavia il lavoro di insegnante, e soprattutto quanto più gli alunni sono piccoli, è molto difficile: ci vogliono delle qualità straordinarie. Credo che se convogliassimo nell'insegnamento i migliori italiani questi non basterebbero per coprire tutte le cattedre!!
Ce ne sarebbero comunque di inadeguati, perchè l'asticella per essere adeguati per centinaia di persone e gusti diversi è molto alta: non è solo sapere e sapere trasmettere ma soprattutto saper essere con gli altri, ascoltare, comprendere empaticamente, educare...
Ma come coinvolgere i migliori italiani nell'insegnamento se poi alla fine del mese si guadagnano 1200 euro? Se questo lavoro è visto come l'oasi dei fancazzisti incapaci di competere nel mercato del lavoro?
Dovrebbe essere chiaro che solo i migliori potrebbero svolgere l'arduo compito dell' insegnamento (pensate a un aristotele con il suo liceo o a un platone con la sua accademia), tuttavia ancora oggi insegnare è socialmente considerato da molti quasi come un fallimento esistenziale, un'ultima spiaggia.
Mi ha fatto molto sorridere l'appunto di delfi sulle docenti "esaurite"... è verissimo, ce ne sono un sacco. L'insegnamento è davvero un lavoro usurante che "esaurisce".
Racconto un aneddoto.
Due anni fa un mio collega di lettere aveva una classe con dentro un solo alunno fuori di testa: pensate che già in prima media aveva due denunce... manco Al Capone era partito così presto nella sua carriera criminale. Risultato? Nonostante le diverse sospensioni, attività sociali di recupero, il singolo alunno in questione rendeva assolutamente impossibile svolgere una qualunque lezione. Per far capire meglio: io avrei volentieri scambiato una sola ora di lezione in quella classe con 10 ore di lezione in altre e lo stesso stipendio!
La diagnosi degli psicologi parlava di un ragazzo "con dei mostri dentro" (mai letta una diagnosi del genere... veramente da brividi, quasi incredibile).
Cosa succede? Semplicemente nulla: l'istituzione della scuola italiana lascia i docenti senza reali strumenti per fronteggiare seri problemi come questi e un domani ci ritroveremo con un breivik in più e un grande senso di impotenza dentro.
Risultato? Terminato l'anno il mio collega è stato ricoverato in psichiatria per una settimana e bombato da psicofarmaci... un uomo distrutto da un ragazzo distrutto dai genitori... e 20 e passa alunni che hanno svolto un anno di scuola menomato...
E' vero quindi che il più dipende dalle doti, persino innate, del docente, ma se l'istituzione non è strutturata per funzionare tutto diventa impossibile e va a rotoli, anche gli stessi docenti...
Il bello, poi, è quando arriva il genitore che vive nel mondo delle favole (i ricconi sono fantastici in questo!) e si squarcia le vesti per una "puntura di zanzara" subita dall'amato figlio, minaccia e persino attua denunce sul nulla attraverso medici compiacenti o amici, mentre tu ti devi muovere in classi con dentro delle tragedie che ti piange il cuore: abusi sessuali, violenze, disperazione e solitudine, droga... e ti trovi sto deficiente che ti fa perdere giornate intere per la più piccola cazzata successa in un anno...
Come è finita poi la storia dell'alunno pazzo e del collega? L'alunno, bocciato, ha cambiato scuola, e il mio collega, ripresosi, è emigrato in germania e quando è tornato per salutarci a noi pareva ci stesse parlando del paradiso, di una età dell'oro inesistente, a partire dal suo stipendio, qualcosa come tre volte il nostro...
Io ammetto di non avere abbastanza soldi per comprare libri interessanti per il mio lavoro o di fare veri corsi di aggiornamento, che quando sono veri sono molto utili e interessanti ma ti costano anche più di 500 euro... io non li ho... come può funzionare così un lavoro tanto delicato??
E' come avere i pompieri e non dargli l'acqua per spegnere gli incendi... ha senso poi lamentarsi della loro inefficienza?
Un ultimo appunto: personalmente credo che il problema principale stia nei numeri: come diceva delfi è intollerabile che alle elementari un maestro abbia 25 alunni.
Quanto più sono piccoli tanto più diventa necessario che siano pochi.
Voi riuscireste a gestire 25 figli di 9 anni facendogli fare qualcosa di noioso per 5-8 ore al giorno?? Forse gestirli è possibile, insegnare pure, ma educarli è un miraggio...
Meditate... ma insegnare non è facile.
Secondo me è il terzo mestiere più difficile e delicato dopo il genitore e il medico.
Per il mio modo di vedere le cose dovrebbero essere pagati di più i docenti delle elementari e via via meno fino a quelli universitari, perchè davvero è molto più facile gestire 400 ventenni in un'aula di università ripetendo ogni anno le solite slide che intrattenere, educare, formare, insegnare a 25 animaletti delle elementari con tutti i compiti da correggere a casa che spesso i docenti universitari non hanno minimamente, e arrivano persino a non sbattersi nel preparare dispense adeguate...
Chiaramente in italia è il contrario... più sali di livello meno lavori e più guadagni... è già solo questa mentalità feudale che rovina tutto il sistema, e il sistema condiziona, persino determina, l'inefficienza degli insegnanti, esclusi i pochi "super eroi" che riescono, nonostante tutti gli impedimenti che gli vengono posti.
Personalmente fra le centinaia di insegnanti che ho avuto nei molti anni di studio ricordo solo 5 "super eroi"... gli altri erano solo esseri umani più o meno "normali", con qualche pregio e molti limiti.
In conclusione, se a riuscire bene alla fine sono solo i "super eroi" vuol dire che è l'istituzione soprattutto a non funzionare...
No?
Si può pretendere che in Italia ci siano oltre 500.000 "super eroi", casualmente tutti dediti all'insegnamento??
Oh, lasciamone qualcuno anche per la politica!!
The Pilot ha scritto:Adolf Hitler ha scritto:
La gioventù tedesca del futuro deve essere snella e agile, veloce come un levriero, forte come il cuoio e dura come l’acciaio Krupp. Non occorre che abbia alcuna preparazione culturale. La conoscenza guasta i miei giovani. Una gioventù attiva, determinata e dominatrice, ecco ciò che voglio
A volte, sopraffatti dall'impotenza, pare proprio che dietro al malfunzionamento del sistema scolastico ci siano davvero persino simili convinzioni...
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Masada- -----------
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Re: bravi ragazzi
metodo nazista o islamico?The Pilot ha scritto:Ecco perchè B&B andrebbero fatti pendere da una forca!
E anche altri con loro. Anche Profumo, sì...
mix- -------------
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Re: bravi ragazzi
Mah, non so... Questo significherebbe accreditare i nostri governanti di "lungimiranza", di un progetto preciso... Invece secondo me non sono geni del male, sono solo dei bottegai disonesti che mirano all'immediato profitto personale, non hanno capacità di visione strategica... Non vedono al di là dell'inciucio con questa o quella casta e del profitto che possono immediatamente trarne.nellolo ha scritto:per me fa tutto parte di un progetto perverso
davide- -------------
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Re: bravi ragazzi
la penso allo stesso modo, certo entro certi limiti, viste le rivelazioni dei metodi della P2.davide ha scritto:Mah, non so... Questo significherebbe accreditare i nostri governanti di "lungimiranza", di un progetto preciso... Invece secondo me non sono geni del male, sono solo dei bottegai disonesti che mirano all'immediato profitto personale, non hanno capacità di visione strategica... Non vedono al di là dell'inciucio con questa o quella casta e del profitto che possono immediatamente trarne.nellolo ha scritto:per me fa tutto parte di un progetto perverso
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"Quando una storia è troppo bella per essere vera, non è vera." (Bastardi senza gloria)
fede significa creare una virtù dall'incoscienza (Bill Maher)
I moralisti sono persone che rinunciano ad ogni piacere eccetto quello di immischiarsi nei piaceri altrui. (B. Russel)
Re: bravi ragazzi
..bah..io non penso che i nostri governanti siano il vertice della piramide, e direi che nemmeno gli altri governati lo siano, nemmeno Obama o Putin..
Qui tutto sta nelle mani dei padroni del capitale.
Che un Kennedy sia stato ammazzato perche' voleva chiudere la FED e rimettere il denaro e la sua stampa sotto il governo e' molto piu' plausibile di un coglione che gli tira un'improbabile fucilata per ragioni fin troppo piu' grandi dell'attentatoire stesso..
Che un Papa Luciani sia stato infartuato perche' stava rivedendo le impostazioni gerarchiche dello IOR e' molto piu' palausibile (alla luce della morte di Calvi e Sindona) dell'infartino improvviso..premesso che i papi vengono pure visitati prima dell'ammissione alla candidabilita'..
Credo che i padroni del vapore vadano ricercati tra i proprietari del Capitale.
E' chi ha la facolta' di concedere un mutuo a una nazione che comanda su quella nazione..
I BTP e le obbligazioni mica se le comprano le vechciette con le pensioni, o signor Bianchi con la paghetta..quelli sono spiccioli, i grandi aquirenti dei titoli di stato sono le corporazioni bancarie, che oltretutto sono finanziate da soldi pubblici!! ..massimo dell'assurdo, la BCE finanzia all'1% le ricapitalizzazioni bancarie e queste ricomprano titoli di stato con rendimenti cinque o piu' volte maggiori...
Nessuno potra' mai essere convincente quando spiega che gli stati comprano i soldi necessari a monetizzare le ricchezze di beni e servizi che si scambiano all'interno degli stati e tra gli stati..
Non posso pagare un ortolano con laminati plastici..e non posso pagare il dentista con scatole di cipolle..allora abbiamo convenzionalmente adottato il denaro. ..il denaro e' il controvalore delle ricchezze e beni in genere (lavoro incluso). Mi si spiega perche' devo comprarlo da dei privati? ..con un costo aggiuntivo? ..perche' le banche ci danno i soldi, vendendoceli, noi glieli ridiamo per ricapitalizzarsi e loro ci ricomprano obligazioni di stato??
..il potere e' di chi si e' comprato le sovranita' nazionali, di chi ha messo un ipoteca sui nostri scambi di valori, beni, servizi, forza lavoro..
Io lavoro e faccio mattoni per te, tu non mi puoi pagare in mattoni..mi dai un controvalore in soldi. Ma quei soldi li abbiamo comprati da un privato che ce li ha stampati! E con i quali si compra anche le obbligazioni, che noi DOBBIAMO onorare..
Assurdo..
La strategia c'e', si vede poco, ma anche un contadino che sa solo contare le mele capisce che i conti non tornano..
Qui tutto sta nelle mani dei padroni del capitale.
Che un Kennedy sia stato ammazzato perche' voleva chiudere la FED e rimettere il denaro e la sua stampa sotto il governo e' molto piu' plausibile di un coglione che gli tira un'improbabile fucilata per ragioni fin troppo piu' grandi dell'attentatoire stesso..
Che un Papa Luciani sia stato infartuato perche' stava rivedendo le impostazioni gerarchiche dello IOR e' molto piu' palausibile (alla luce della morte di Calvi e Sindona) dell'infartino improvviso..premesso che i papi vengono pure visitati prima dell'ammissione alla candidabilita'..
Credo che i padroni del vapore vadano ricercati tra i proprietari del Capitale.
E' chi ha la facolta' di concedere un mutuo a una nazione che comanda su quella nazione..
I BTP e le obbligazioni mica se le comprano le vechciette con le pensioni, o signor Bianchi con la paghetta..quelli sono spiccioli, i grandi aquirenti dei titoli di stato sono le corporazioni bancarie, che oltretutto sono finanziate da soldi pubblici!! ..massimo dell'assurdo, la BCE finanzia all'1% le ricapitalizzazioni bancarie e queste ricomprano titoli di stato con rendimenti cinque o piu' volte maggiori...
Nessuno potra' mai essere convincente quando spiega che gli stati comprano i soldi necessari a monetizzare le ricchezze di beni e servizi che si scambiano all'interno degli stati e tra gli stati..
Non posso pagare un ortolano con laminati plastici..e non posso pagare il dentista con scatole di cipolle..allora abbiamo convenzionalmente adottato il denaro. ..il denaro e' il controvalore delle ricchezze e beni in genere (lavoro incluso). Mi si spiega perche' devo comprarlo da dei privati? ..con un costo aggiuntivo? ..perche' le banche ci danno i soldi, vendendoceli, noi glieli ridiamo per ricapitalizzarsi e loro ci ricomprano obligazioni di stato??
..il potere e' di chi si e' comprato le sovranita' nazionali, di chi ha messo un ipoteca sui nostri scambi di valori, beni, servizi, forza lavoro..
Io lavoro e faccio mattoni per te, tu non mi puoi pagare in mattoni..mi dai un controvalore in soldi. Ma quei soldi li abbiamo comprati da un privato che ce li ha stampati! E con i quali si compra anche le obbligazioni, che noi DOBBIAMO onorare..
Assurdo..
La strategia c'e', si vede poco, ma anche un contadino che sa solo contare le mele capisce che i conti non tornano..
delfi68- -------------
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Re: bravi ragazzi
mi sembra, purtroppo, un'analisi corretta dello stato delle cosedelfi68 ha scritto:..bah..io non penso che i nostri governanti siano il vertice della piramide, e direi che nemmeno gli altri governati lo siano, nemmeno Obama o Putin..
Qui tutto sta nelle mani dei padroni del capitale.
purtroppo perché parti (con interessi avversi) che non si vedono sono molto più difficili da condizionare di controparti evidenti e note, che possono più facilmente essere pubblicamente essere messi di fronte alle loro responsabilità, contraddizioni, strategie perverse.
ancora più alla radice il denaro è "fiducia"delfi68 ha scritto:Non posso pagare un ortolano con laminati plastici..e non posso pagare il dentista con scatole di cipolle..allora abbiamo convenzionalmente adottato il denaro. ..il denaro e' il controvalore delle ricchezze e beni in genere (lavoro incluso).
io mi fido che questo particolare pezzo di carta oppure di metallo mi garantirà l'accesso, il diritto di proprietà, o di utilizzo di un dato oggetto o servizio.
lo si vede in caso di svalutazioni selvagge nei casi di default di nazioni, in cui il denaro perde tutto il suo valore perché viene a mancare la fiducia che esso possa garantire in cambio alcunché
sulle proprietà del denaro, della moneta, c'è aperto un discorso articolato ma forse molto poco conosciuto (monete locali, diritto di emissione - signoraggio, .... , altro) ed anche abbastanza complesso da riassumere
mix- -------------
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Re: bravi ragazzi
..si, concordo, un'altra particolarita' del denaro, mercato convenzionale, e' la fiducia nel denaro stesso..
Legami complessi tra beni e richezze, loro conversione in moneta di scambio, fiducia nel sistema monetario e sul valore (controvalore) ad esso assegnato..
Ma torno giust'appunto a ripetere:
Perche' il denaro lo stampa una banca, lo stato glielo compra con sovrapprezzo e poi, cosa piu' assurda, "ritorna" il denaro acquistato dalle banche (le banche centrali sono di proprieta' bancarie private e altre societa') ad altre banche (ad esse colelgate per filiazione e proprieta') ..lo "ritorna" con una promessa di interessi all'1% ! ..e le banche, beneficiarie di questo denaro che..attenzione:
Aquistato dalla banca centrale con sovrapprezzo
Ridato alle banche con minimo sovrapprezzo (ultimo dato BCE 1%)
riutilizzato dalla banca per comprare obbligazioni con interessi sui circa 4/5% dello stato che gli ha concesso il prestito all'1%
..e' un affare completamente sfavorevole per la societa' PROPRIETARIA del denaro (che sarebbe un convenzionale dei beni della societa' stessa!)
..a che serve tutto cio'?
A me sembra che serve solo per sottomettere la sovranita' di una societa' a un gruppo di privati grazie alla concessione del monopolio e padronanza del Capitale monetario!
Qualcuno sa spiegarmi diversamente del perche' l'affare, per lo stato, sarebbe buono?
Legami complessi tra beni e richezze, loro conversione in moneta di scambio, fiducia nel sistema monetario e sul valore (controvalore) ad esso assegnato..
Ma torno giust'appunto a ripetere:
Perche' il denaro lo stampa una banca, lo stato glielo compra con sovrapprezzo e poi, cosa piu' assurda, "ritorna" il denaro acquistato dalle banche (le banche centrali sono di proprieta' bancarie private e altre societa') ad altre banche (ad esse colelgate per filiazione e proprieta') ..lo "ritorna" con una promessa di interessi all'1% ! ..e le banche, beneficiarie di questo denaro che..attenzione:
Aquistato dalla banca centrale con sovrapprezzo
Ridato alle banche con minimo sovrapprezzo (ultimo dato BCE 1%)
riutilizzato dalla banca per comprare obbligazioni con interessi sui circa 4/5% dello stato che gli ha concesso il prestito all'1%
..e' un affare completamente sfavorevole per la societa' PROPRIETARIA del denaro (che sarebbe un convenzionale dei beni della societa' stessa!)
..a che serve tutto cio'?
A me sembra che serve solo per sottomettere la sovranita' di una societa' a un gruppo di privati grazie alla concessione del monopolio e padronanza del Capitale monetario!
Qualcuno sa spiegarmi diversamente del perche' l'affare, per lo stato, sarebbe buono?
delfi68- -------------
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