Quanto si perde se dovessimo tornare indietro?
4 partecipanti
Pagina 1 di 1
Quanto si perde se dovessimo tornare indietro?
Si sente parlare della capacità di adattamento, di rigenerarsi o di rinnovarsi.
Molti di noi non sanno esattamente cosa vuol dire, tutti però comprendono della necessità di fare qualcosa per adattarsi alle nuove esigenze – lo dissero anche quelli del governo Monti e sembravano un po' schifati per la titubanza dei lavoratori. C'è un legame con qualcosa che abbiamo detto negli argomenti “Verità”, nell'ambito del mercato e “Animali” nell'ambito della nostra dipendenza dalla società coi nostri animali domestici.
Siamo dei consumisti, anche quelli che resistono con uno stile di vita un po' diverso lo sono e comunque è la nostra società che lo è – una società che si basa sul “mercato” e che ha vinto su quella che si sarebbe basata sulla “pianificazione” o sul comunismo - Oh! Non rompete le palle perché ho nominato il comunismo perché svacchereste l'argomento, uscireste fuori tema e chi lo fa diverrebbe noioso. Discutiamo del presente.
Quindi si tratta di rinnovarsi per mantenere una società che si basa sulle regole del mercato che sostiene la produzione consumando risorse naturali e per mantenere i prezzi bassi sfrutta la manodopera e contamina la natura con lo smaltimento dei rifiuti insostenibile. Perciò esternalizza ciò che le costerebbe troppo schiacciando il terzo mondo che comunque prima o poi migliorerà ed inizierà a consumare a sua volta come gli altri.
Ma sapete che questo ciclo di vita è irreversibile se non con dei sconvolgimenti spaventosi. Pensate a cambiare una ruota, uccidere un bue e squartarlo, cucirsi un vestito, accendere un fuoco, filare e farsi una camicia, etc... se venisse a mancare l'elettricità dopo poco tempo, poco più di un mese ci troveremmo nel 5000 A.C. Tutti i cicli di vita prevedono di fare un passo alla volta in avanti mentre si può andare indietro quanto serve.
Questo è certo dunque. Ci sarà l'appiattimento e pertanto o si cambia o si collassa. Nel primo caso dipende da noi dare la non soluzione di continuità ai nostri figli mentre nel secondo caso è quello che sta accadendo, solo che non siamo nemmeno in grado di confrontare il nostro tempo libero con quello dei nostri padri o nonni. Siamo certi che il nostro indice di consumismo equivalga il tempo libero che guadagniamo con il lavoro.
Molti di noi non sanno esattamente cosa vuol dire, tutti però comprendono della necessità di fare qualcosa per adattarsi alle nuove esigenze – lo dissero anche quelli del governo Monti e sembravano un po' schifati per la titubanza dei lavoratori. C'è un legame con qualcosa che abbiamo detto negli argomenti “Verità”, nell'ambito del mercato e “Animali” nell'ambito della nostra dipendenza dalla società coi nostri animali domestici.
Siamo dei consumisti, anche quelli che resistono con uno stile di vita un po' diverso lo sono e comunque è la nostra società che lo è – una società che si basa sul “mercato” e che ha vinto su quella che si sarebbe basata sulla “pianificazione” o sul comunismo - Oh! Non rompete le palle perché ho nominato il comunismo perché svacchereste l'argomento, uscireste fuori tema e chi lo fa diverrebbe noioso. Discutiamo del presente.
Quindi si tratta di rinnovarsi per mantenere una società che si basa sulle regole del mercato che sostiene la produzione consumando risorse naturali e per mantenere i prezzi bassi sfrutta la manodopera e contamina la natura con lo smaltimento dei rifiuti insostenibile. Perciò esternalizza ciò che le costerebbe troppo schiacciando il terzo mondo che comunque prima o poi migliorerà ed inizierà a consumare a sua volta come gli altri.
Ma sapete che questo ciclo di vita è irreversibile se non con dei sconvolgimenti spaventosi. Pensate a cambiare una ruota, uccidere un bue e squartarlo, cucirsi un vestito, accendere un fuoco, filare e farsi una camicia, etc... se venisse a mancare l'elettricità dopo poco tempo, poco più di un mese ci troveremmo nel 5000 A.C. Tutti i cicli di vita prevedono di fare un passo alla volta in avanti mentre si può andare indietro quanto serve.
Questo è certo dunque. Ci sarà l'appiattimento e pertanto o si cambia o si collassa. Nel primo caso dipende da noi dare la non soluzione di continuità ai nostri figli mentre nel secondo caso è quello che sta accadendo, solo che non siamo nemmeno in grado di confrontare il nostro tempo libero con quello dei nostri padri o nonni. Siamo certi che il nostro indice di consumismo equivalga il tempo libero che guadagniamo con il lavoro.
SergioAD- -------------
- Numero di messaggi : 6906
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 30.01.10
Re: Quanto si perde se dovessimo tornare indietro?
Consiglio la lettura di questo libro:
http://www.amazon.com/The-Long-Emergency-Catastrophes-Twenty-First/dp/0871138883
(in italiano: Collasso)
http://www.amazon.com/The-Long-Emergency-Catastrophes-Twenty-First/dp/0871138883
(in italiano: Collasso)
loonar- ----------
- Numero di messaggi : 17345
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 10.03.11
Re: Quanto si perde se dovessimo tornare indietro?
SergioAD ha scritto:Siamo certi che il nostro indice di consumismo equivalga il tempo libero che guadagniamo con il lavoro.
Concetto interessante. Per me personalmente il tempo libero è una costante, tutte le altre sono variabili.
___________________
You think normal people just wake up one morning and decide they're going to work in a prison? They're perverts, every last one of them. (Vanessa)
Rasputin- ..............
- Numero di messaggi : 60926
Età : 63
Località : Augusta vindelicorum
Occupazione/Hobby : On the run
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 28.10.09
Re: Quanto si perde se dovessimo tornare indietro?
Mediamente occupiamo il nostro tempo libero con ciò che offrono gli usi e costumi del nostro tempo e veniamo accettati con le stesse modalità...
(le modalità personali e specifiche possono essere quelle stampelle che ogni tanto nominiamo ma ognuno potrà avere le sue e saranno viste tali probabilmente di più dagli altri)
... il senso d'appartenenza ci fa correre dietro alla linea di tendenza sempre più velocemente esattamente come vuole la società dei consumi.
La costante del consumo è controllata continuamente, per essa viene rielaborato il parametro dell'obsolescenza per accorciare il tempo.
Meno dura ciò che compriamo per il nostro tempo libero e più dobbiamo lavorare per guadagnare i soldi che ci servono per la "rinnovazione".
Qui c'è un video in inglese (non mi piace essere distratto dai sottotitoli o doppiaggi) comunque sotto c'è lo stesso video coi sottotitoli in italiano.
Ne avrò un paio ancora per completare questo invito a dibattere - se vorrete partecipare. Io potrei dire di essere completamente fuori dal giro vizioso.
Ma se non riesco a trasferire questo ai miei figli, ai miei amici ed ai conoscenti sarebbe giusto che mi sentissi più in colpa in quanto consapevole.
(le modalità personali e specifiche possono essere quelle stampelle che ogni tanto nominiamo ma ognuno potrà avere le sue e saranno viste tali probabilmente di più dagli altri)
... il senso d'appartenenza ci fa correre dietro alla linea di tendenza sempre più velocemente esattamente come vuole la società dei consumi.
La costante del consumo è controllata continuamente, per essa viene rielaborato il parametro dell'obsolescenza per accorciare il tempo.
Meno dura ciò che compriamo per il nostro tempo libero e più dobbiamo lavorare per guadagnare i soldi che ci servono per la "rinnovazione".
Qui c'è un video in inglese (non mi piace essere distratto dai sottotitoli o doppiaggi) comunque sotto c'è lo stesso video coi sottotitoli in italiano.
Ne avrò un paio ancora per completare questo invito a dibattere - se vorrete partecipare. Io potrei dire di essere completamente fuori dal giro vizioso.
Ma se non riesco a trasferire questo ai miei figli, ai miei amici ed ai conoscenti sarebbe giusto che mi sentissi più in colpa in quanto consapevole.
SergioAD- -------------
- Numero di messaggi : 6906
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 30.01.10
Re: Quanto si perde se dovessimo tornare indietro?
http://www.thechileman.org/naga_morich.php Naga Morich, already well known to England's Bangladeshi community. From the Naga Morich they repeatedly took the seeds from the best plants and pods and after a number of years were happy with the result, and named it the Dorset Naga. The full story of how the Dorest Naga was born is on their website, but as for the how hot the pepper was, Scoville heat testing in the USA revealed a range of heat levels, the highest at the time was 876,000, enough to make it significantly hotter than the Red Savina.
Mio figlio ha portato una pianta, non sapeva cosa fosse, ha detto di aver assaggiato e che non piccava come i nostri Calabresi piccantezza da 15.000 - 30.000.
Gli ho dato un morso di un centimetro... loro ridevano io singhiozzavo senza dare soddisfazione ma è terribile... Naga Morich (pronuncia come Abramovich).
Non c'è confronto tra il Calabrese ed il Naga! Ma posso dire di averlo assaggiato da solo (e di non farlo più!) però un po' lo metto sul cibo ed è buono davvero.
Il primo video da l'idea ed il secondo fa capire...
SergioAD- -------------
- Numero di messaggi : 6906
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 30.01.10
Re: Quanto si perde se dovessimo tornare indietro?
Interessante...
Non sono sicuro, pero', di aver capito ciò che intendi dire. 50 anni fa Milano stessa era priva di tutta una serie di beni/servizi che noi oggi diamo per scontati... Basta che Monti continui nel suo gioco, incoerente con cio che insegna ma in linea con le idee del ceto sociale che difende , per tornare a quei livelli, se non a Milano in gran parte dell'Italia.
In economia e' fondamentale la relazione diretta fra queste macro variabili
L'uomo ha dei bisogni, per cui produce beni e servizi che acquista e consuma per soddisfarli.
Se intendiamo il tempo libero alla stregua di un bisogno, quanto più ne avremo ( di tempo libero) tanto meno lavoreremo e guadagneremo. Andremo dunque ad aumentare la produzione di quei beni e servizi ad esso correlati ma diminuiremo la produzione ed il consumo di altri beni e servizi per mancanza di denaro. L'effetto finale non e' necessariamente negativo ne' per l'economia in generale n'è tantomeno per noi.....
Si e' sempre in una economia di mercato in cui l'uomo decide di soddisfare ciò che per lui e' realmente importante. Si dirà: purtroppo oggi non e' così.... Ed infatti il sistema e' inefficiente e dunque in crisi perché volutamente centrato sulla produzione e non sulle reali necessita della gente.
Non sono sicuro, pero', di aver capito ciò che intendi dire. 50 anni fa Milano stessa era priva di tutta una serie di beni/servizi che noi oggi diamo per scontati... Basta che Monti continui nel suo gioco, incoerente con cio che insegna ma in linea con le idee del ceto sociale che difende , per tornare a quei livelli, se non a Milano in gran parte dell'Italia.
In economia e' fondamentale la relazione diretta fra queste macro variabili
L'uomo ha dei bisogni, per cui produce beni e servizi che acquista e consuma per soddisfarli.
Se intendiamo il tempo libero alla stregua di un bisogno, quanto più ne avremo ( di tempo libero) tanto meno lavoreremo e guadagneremo. Andremo dunque ad aumentare la produzione di quei beni e servizi ad esso correlati ma diminuiremo la produzione ed il consumo di altri beni e servizi per mancanza di denaro. L'effetto finale non e' necessariamente negativo ne' per l'economia in generale n'è tantomeno per noi.....
Si e' sempre in una economia di mercato in cui l'uomo decide di soddisfare ciò che per lui e' realmente importante. Si dirà: purtroppo oggi non e' così.... Ed infatti il sistema e' inefficiente e dunque in crisi perché volutamente centrato sulla produzione e non sulle reali necessita della gente.
___________________
A mmagna' e asctema' tutte sta' a cumenza'
Sabre03- -------------
- Numero di messaggi : 683
Età : 62
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 29.02.12
Re: Quanto si perde se dovessimo tornare indietro?
Non sono un pessimista anzi mi sembra che le soluzioni vengano sempre. Solo che la soglia d'intervento è attivata dal produttore/venditore e questo porta un certo ritardo al consumatore che sono la stragrande maggioranza della gente.
Prendiamo l'industria del petrolio, questa aumenterà i costi riducendo i benefici fino all'esasperazione dei consumatori dopo di ché la stessa industria del petrolio produrrà energia da fonte alternativa. E' verosimile una cosa come questa.
Si basa sulla disponibilità delle risorse. Quindi per quanto riguarda l'Economia, il consumatore viene dopo un certo ritardo sul produttore e rivenditore, quelli che rendono disponibile i prodotti. Società e Ambiente sono più dietro.
Ambientalisti, animalisti e tutto quel popolo verde pesa poco ovvero di poteri forti non se ne vedono da quelle parti e mi sa che l'ambiente non avrà supporti che vengano da stati di coscienza, anche se migliora ma non abbastanza.
Resta la Società che è il piatto forte della politica, non di quella sociale bensì di quella supportata dall'industria dei poteri forti infatti è il loro potere forte. L'esasperazione del terzo mondo poterebbe fare la differenza.
Per me anche il modello sociale basato sulla pianificazione potrebbe fare la differenza.
Prendiamo l'industria del petrolio, questa aumenterà i costi riducendo i benefici fino all'esasperazione dei consumatori dopo di ché la stessa industria del petrolio produrrà energia da fonte alternativa. E' verosimile una cosa come questa.
Si basa sulla disponibilità delle risorse. Quindi per quanto riguarda l'Economia, il consumatore viene dopo un certo ritardo sul produttore e rivenditore, quelli che rendono disponibile i prodotti. Società e Ambiente sono più dietro.
Ambientalisti, animalisti e tutto quel popolo verde pesa poco ovvero di poteri forti non se ne vedono da quelle parti e mi sa che l'ambiente non avrà supporti che vengano da stati di coscienza, anche se migliora ma non abbastanza.
Resta la Società che è il piatto forte della politica, non di quella sociale bensì di quella supportata dall'industria dei poteri forti infatti è il loro potere forte. L'esasperazione del terzo mondo poterebbe fare la differenza.
Per me anche il modello sociale basato sulla pianificazione potrebbe fare la differenza.
SergioAD- -------------
- Numero di messaggi : 6906
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 30.01.10
Re: Quanto si perde se dovessimo tornare indietro?
In Economia il consumatore e' l'uomo che soddisfa i suoi bisogni...... Non viene dopo colui che produce ma al contrario lo precede e ne informa l'azione. Insomma sui libri si disegna e si insegna una economia di mercato che e' diversa rispetto a quella che i poteri forti ci impongono.
Con poteri forti intendo tutti coloro i quali vogliono (consapevolmente o per ignoranza) e riescono a distorcere quella relazione iniziale per i propri interessi.
Con poteri forti intendo tutti coloro i quali vogliono (consapevolmente o per ignoranza) e riescono a distorcere quella relazione iniziale per i propri interessi.
___________________
A mmagna' e asctema' tutte sta' a cumenza'
Sabre03- -------------
- Numero di messaggi : 683
Età : 62
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 29.02.12
Re: Quanto si perde se dovessimo tornare indietro?
Si, è come dici tu - ci sono alcune varianti concrete anche.
Si riceve una richiesta d'offerta e partono due linee, quella della preparazione del documento per partecipare alla bid (concorrere all'offerta stessa) e quella degli sponsor a cui andrà il giusto compenso.
Poi arriva l'ordine del CEO, se dice BID si partecipa, se dice NO BID si lascia perdere. Semplicemente la linea del convincimento non è andata a buon fine. Questa è l'economia dei grossi contratti.
Ora la seconda parte - sopra parlavo del tempo libero, in quel tempo noi consumiamo quello che ci attira e guarda caso è sempre disponibile. Allora ci sono tre possibilità:
1) che siamo dei draghi e quello che piace a noi guarda caso è dispinibile;
2) che la produzione ha investito a 360° e c'è tutto per tutti;
3) che siamo stati condizionati dalla linea di tendenza;
Basterebbe investire bene sulla creazione dell'immagine ed entrare nelle scelte del consumatore che andrà a soddisfare i suoi bisogni.
A me il bravo cardiologo Australiano di origini Pakistane non ha praticato l'angioplastica perché era convinto che sarei tornato da lui dopo cinque giorni per rifare l'angiografia ed io c'ero quasi cascato perché ho chiesto io di attendere - non gli è parso vero spillare dall'assicurazione un intervento che era durato un'ora con l'occupazione della stanza singola con letto per l'ospite etc...
Le mode durano così poco che è impossibile produrre sulla base del desiderio del consumatore. La produzione su larga scala investe per la sopravvivenza di colossi dell'industria.
Se non fosse così ci sarebbe più stato sociale, più disponibilità di risorse e staremmo meglio non ci sarebbe bisogno di essere fascisti o comunisti, etc...
Si riceve una richiesta d'offerta e partono due linee, quella della preparazione del documento per partecipare alla bid (concorrere all'offerta stessa) e quella degli sponsor a cui andrà il giusto compenso.
Poi arriva l'ordine del CEO, se dice BID si partecipa, se dice NO BID si lascia perdere. Semplicemente la linea del convincimento non è andata a buon fine. Questa è l'economia dei grossi contratti.
Ora la seconda parte - sopra parlavo del tempo libero, in quel tempo noi consumiamo quello che ci attira e guarda caso è sempre disponibile. Allora ci sono tre possibilità:
1) che siamo dei draghi e quello che piace a noi guarda caso è dispinibile;
2) che la produzione ha investito a 360° e c'è tutto per tutti;
3) che siamo stati condizionati dalla linea di tendenza;
Basterebbe investire bene sulla creazione dell'immagine ed entrare nelle scelte del consumatore che andrà a soddisfare i suoi bisogni.
A me il bravo cardiologo Australiano di origini Pakistane non ha praticato l'angioplastica perché era convinto che sarei tornato da lui dopo cinque giorni per rifare l'angiografia ed io c'ero quasi cascato perché ho chiesto io di attendere - non gli è parso vero spillare dall'assicurazione un intervento che era durato un'ora con l'occupazione della stanza singola con letto per l'ospite etc...
Le mode durano così poco che è impossibile produrre sulla base del desiderio del consumatore. La produzione su larga scala investe per la sopravvivenza di colossi dell'industria.
Se non fosse così ci sarebbe più stato sociale, più disponibilità di risorse e staremmo meglio non ci sarebbe bisogno di essere fascisti o comunisti, etc...
SergioAD- -------------
- Numero di messaggi : 6906
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 30.01.10
Re: Quanto si perde se dovessimo tornare indietro?
Le mode durano poco, e' vero, ma c'è sempre a guardar bene un filo conduttore dato dalle preferenze rivelate dei consumatori. Chi riesce a coglierlo dura chi no va ai margini della contesa fino a sparire.... Ho un bisogno e sono disposto a spendere per il prodotto x pur di soddisfarlo. Il problema e' dunque che io abbia il denaro e non che l'industria abbia grandi livelli di produzione o migliori la produttività per addetto o le sia facile licenziare..... Quando perfino Squizi, presidente di Confindustria, dice che sono i consumi a dover essere rilanciati attraverso la detassazione dei salari perche quella relazione sia rispettata per non aumentare la gravita della recessione, un governo tecnico come quello di Monti non ha scusanti.
___________________
A mmagna' e asctema' tutte sta' a cumenza'
Sabre03- -------------
- Numero di messaggi : 683
Età : 62
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 29.02.12
Argomenti simili
» Se potresti tornare indietro nel tempo.....?
» Ascoltare i credenti (a volte) mi fa tornare bambino
» Non perde occasione
» Il cervello che perde la coscienza
» Roma manifestante perde una mano
» Ascoltare i credenti (a volte) mi fa tornare bambino
» Non perde occasione
» Il cervello che perde la coscienza
» Roma manifestante perde una mano
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
Oggi alle 14:32 Da Minsky
» Apple Vs Samsung
Lun 11 Nov 2024 - 21:11 Da Rasputin
» Smartphone o dumbphone? C'è ancora chi lo rifiuta?
Lun 11 Nov 2024 - 21:10 Da Rasputin
» L'Albo dei Grandi dell'Umanità
Mar 5 Nov 2024 - 18:54 Da Rasputin
» Mi Maometto di traverso. Notizie dall'islam
Lun 4 Nov 2024 - 22:10 Da Rasputin
» Contante al bando "Costa troppo e favorisce l'evasione"
Mer 30 Ott 2024 - 19:32 Da Rasputin
» Estinzione del "Partito Democratico"
Dom 27 Ott 2024 - 17:42 Da marisella
» "Salutava sempre"
Sab 26 Ott 2024 - 18:23 Da Rasputin
» Kona 2015-2024
Ven 25 Ott 2024 - 23:41 Da Rasputin
» Linux e dintorni
Mer 23 Ott 2024 - 20:08 Da SergioAD
» prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
Lun 21 Ott 2024 - 22:40 Da Rasputin
» citazioni dei forumisti e di personaggi famosi
Lun 21 Ott 2024 - 11:56 Da Minsky
» La Sindone dei Morti Viventi
Sab 19 Ott 2024 - 16:44 Da Minsky
» Pandemia di Sars-CoV-2 (III parte)
Sab 12 Ott 2024 - 22:55 Da Rasputin
» Inspecteur Jacques Clouseau
Mer 9 Ott 2024 - 20:52 Da Rasputin
» SLOGAN contro la religione
Lun 7 Ott 2024 - 12:10 Da Rasputin
» Bestemmie in allegria
Lun 7 Ott 2024 - 11:20 Da Rasputin
» Ritagli di giornale
Sab 5 Ott 2024 - 22:24 Da Rasputin
» Jokes - jokes - jokes (II parte)
Sab 5 Ott 2024 - 22:13 Da Rasputin
» Papa
Ven 4 Ott 2024 - 12:37 Da Minsky