Fascisti dentro

Ispirato dalla visione di "L'onda" di Gansel e "The experiment" di Hirschbiegel (a loro volta ispirati a veri esperimenti universitari), ho riflettuto sul fatto che l'uomo per natura, in determinate condizioni, si comporta da perfetto fascista. Ad agevolare questa "regressione" è soprattutto la rinuncia della razionalità individuale in cambio di un totale investimento emotivo e irrazionale di adesione alle dinamiche di gruppo.
Per cui la conclusione sembra essere questa: se si vuole sconfiggere il fascismo (politico e religioso) bisogna investire sull'istruzione e sullo sviluppo di capacità individuali di critica e auto-critica.

"il popolo nella sua maggioranza, è emintentemente femmineo; i suoi pensieri e le sue azioni sono determinate non tanto da sobrie considerazioni, quanto da una sensibilità emotiva” Hitler, Mein Kampf

Darrow ha scritto:Ispirato dalla visione di "L'onda" di Gansel e "The experiment" di Hirschbiegel (a loro volta ispirati a veri esperimenti universitari), ho riflettuto sul fatto che l'uomo per natura, in determinate condizioni, si comporta da perfetto fascista. Ad agevolare questa "regressione" è soprattutto la rinuncia della razionalità individuale in cambio di un totale investimento emotivo e irrazionale di adesione alle dinamiche di gruppo.
Per cui la conclusione sembra essere questa: se si vuole sconfiggere il fascismo (politico e religioso) bisogna investire sull'istruzione e sullo sviluppo di capacità individuali di critica e auto-critica.

"il popolo nella sua maggioranza, è emintentemente femmineo; i suoi pensieri e le sue azioni sono determinate non tanto da sobrie considerazioni, quanto da una sensibilità emotiva” Hitler, Mein Kampf

Ed è per questo, secondo me, che i fascismi (religiosi e non) vinceranno: hanno la forza del gruppo, mentre chi gli si oppone può solo puntare sull'individualità.

Per dire: in una battaglia, un esercito di individui che decidano criticamente cosa fare verrà facilmente sconfitto da un esercito di pedine cieche ed organizzate dall'alto.
E anche in caso di cambiamento graduale della società, la "battaglia" perché le cose non cambino potrebbero anche cominciarla davvero...

Dar, la frase che tu hai riportato dal Mein Kampf si ad dice perfettamente al comportamento dei credenti!

Paolo ha scritto:Dar, la frase che tu hai riportato dal Mein Kampf si ad dice perfettamente al comportamento dei credenti!

Evitiamo di dirottare il thread, di discorsi sui credenti ce ne sono a bizzeffe. Che i "seguaci" dei vari partiti di massa siano dei "credenti" non penso sia una novità.

Io in cucina ho sempre esposto un mott: meglio dieci coglioni ben indottrinati che tre geni in libertà.



Questo è per ricordare a me stesso che la massa è sommamente e numericamente composta da idioti, del tutto privi della cultura minima per essere affidabili senza un "capo supremo" che gli impartizca ordini, gli sobbilli speranze e che racconti loro una vagonata di balle...



E' l'uomo ignorante, maggioranza assoluta della popolazione, che esige un dittatore..e qualcuno disposto a diktare c'è sempre..

Darrow ha scritto:

Paolo ha scritto:Dar, la frase che tu hai riportato dal Mein Kampf si ad dice perfettamente al comportamento dei credenti!

Evitiamo di dirottare il thread, di discorsi sui credenti ce ne sono a bizzeffe. Che i "seguaci" dei vari partiti di massa siano dei "credenti" non penso sia una novità.

Non hai colto il punto Dar. Io è dal primo mio intervento che sostengo che dio=capo.
Il bisogno di dio è la manifestazione moderna del bisogno atavico di vivere in branco col il capo-branco. E la politica non ne viene meno.

Paolo, io ho affermato che solo svincolandosi dalle emozioni (perlomeno in campo sociale e politico), disfacendosi del concetto di massa, cioè disgregando la società in individui evitando di contare su acefali popoli, ci si potrà affrancare dal "fascismo" e dalla "religione".
Il bisogno atavico di padrone viene fuori solo quando si è membri di un gruppo o individui saturi d'ignoranza (che tendono a aggrupparsi).

Il problema Dar è che non è così facile disfarsi di determinati istinti atavici. Forse è quasi impossibile. Sono connaturati con l'uomo e ne fanno parte integrante. Per me è questo il motivo per il quale il credente mantiene posizioni del tutto irrazionali e illogiche anche davanti a evidenze che lo smentiscono. Tu ti sarai accorto che pur esponendo le tue posizioni in modo assolutamente logico il cedente ti risponde in modo irrazionale. E questo non perché è ignorante o privo di cultura. E' solo perché l'istinto atavico ha il sopravvento sul raziocinio e non permette delle scelte ponderate, ma basate solo sull'emotività. E mutuando il ragionamento alla politica trovi quello che tu hai esposto.

Paolo ha scritto:Il problema Dar è che non è così facile disfarsi di determinati istinti atavici. Forse è quasi impossibile. Sono connaturati con l'uomo e ne fanno parte integrante. Per me è questo il motivo per il quale il credente mantiene posizioni del tutto irrazionali e illogiche anche davanti a evidenze che lo smentiscono. Tu ti sarai accorto che pur esponendo le tue posizioni in modo assolutamente logico il cedente ti risponde in modo irrazionale. E questo non perché è ignorante o privo di cultura. E' solo perché l'istinto atavico ha il sopravvento sul raziocinio e non permette delle scelte ponderate, ma basate solo sull'emotività. E mutuando il ragionamento alla politica trovi quello che tu hai esposto.

Ergo, l'umanità ha un futuro, solo parcellizzandosi fino all'individualizzazione totale.
La socialità è stato un accorgimento genetico che ci ha favorito, ora rischia di seppellirci.

No, io non dico questo! Dico che la tendenza dell'uomo a diventare fascista (termine però usato impropriamente però che può rendere l'idea) non la superi solo con l'istruzione. Ci vuole molto di più.

Darrow ha scritto:

Paolo ha scritto:Il problema Dar è che non è così facile disfarsi di determinati istinti atavici. Forse è quasi impossibile. Sono connaturati con l'uomo e ne fanno parte integrante. Per me è questo il motivo per il quale il credente mantiene posizioni del tutto irrazionali e illogiche anche davanti a evidenze che lo smentiscono. Tu ti sarai accorto che pur esponendo le tue posizioni in modo assolutamente logico il cedente ti risponde in modo irrazionale. E questo non perché è ignorante o privo di cultura. E' solo perché l'istinto atavico ha il sopravvento sul raziocinio e non permette delle scelte ponderate, ma basate solo sull'emotività. E mutuando il ragionamento alla politica trovi quello che tu hai esposto.

Ergo, l'umanità ha un futuro, solo parcellizzandosi fino all'individualizzazione totale.
La socialità è stato un accorgimento genetico che ci ha favorito, ora rischia di seppellirci.

Paolo ha scritto:No, io non dico questo! Dico che la tendenza dell'uomo a diventare fascista (termine però usato impropriamente però che può rendere l'idea) non la superi solo con l'istruzione. Ci vuole molto di più.

Infatti. Ci vuole quello che io, non tu, ho detto (in blu).

Parlavo qualche giorno fa di un argomento simile con un amico. Oltre alla cultura ritengo sia necessario un certo spirito di ribellione per abbattere quanto viene inculcato già quando siamo piccoli, un certo cinico slancio senza il quale è difficile mettere in discussione tutto, tanto più ciò che viene insegnato e impartito da piccoli.