Riflessioni Esistenzialiste
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Riflessioni Esistenzialiste
Salve.
Vi informo sin da subito che non risalirete alla mia email attraverso questo account.
Questo non vuol dire che sono un imbroglione. Né sono un missionario, visto che non sono affiliato a nessuna Chiesa (né Cattolica, né altro.)
Vorrei solo raccontare la mia storia.
So che alcuni di voi la troveranno patetica, ma me ne frega zero.
E del resto, non verreste in un forum (qualsiasi sia) se non per leggere storie.
Questa è la storia di un cristiano. Come ho già detto, sono battezzato, cresimato e sposato secondo rito latino, ma non mi sono mai considerato cattolico romano, né appartenente ad altre fazioni.
Sono un cristiano. Per me è indifferente se il sacerdote è cattolico, ortodosso o riformato. Il centro della mia Fede è Gesù Cristo.
Purtroppo, sono vissuto in una società ed in un ambiente ostile al cristianesimo, la società Borghese-Progressista di una città industriale italiana (rimango vago).
Ho avuto i primi problemi, ad essere onesto, solo dopo i quindici anni.
Proprio in quel periodo, dopo un periodo di sostanziale confusione religiosa, approdavo al Cristianesimo.
Senza intercessione di preti o altro, semplicemente ogni giorni mi rendevo sempre di più conto dell'Intelligenza superiore che tutto muove. Mi distaccai lentamente dal mondo e dalle persone.
Ebbi bisogno di un sostanziale distacco dal materialismo. Ripudiai il commerciale, ripudiai i "piaceri terreni", e mi avvicinai sempre maggiormente alla "tristezza" ed alla "astinenza".
Forse complice anche questa cosa, divenni presto lo zimbello della mia classe.
Oltre a non essere minimamente calcolato dalle ragazze (non che mi lamenti, è una constatazione di fatto) perché eccessivamente "musone", divenni il bersaglio costante di tutti i miei compagni di liceo maschi, tutti rigorosamente atei.
Io ancora non ero giunto a quella che mi piace definire la mia Comunione con Gesù Cristo, ma già al tempo i miei compagni mi trattavano da "femminuccia" perché sostanzialmente non scopavo, non fumavo né tabacco né mariujana e fondalmentente non avevo né il coraggio, né la voglia di bestemmiare.
Non voglio dare tutte le "colpe" dei tre terribili anni di liceo che ho vissuto all'avversione di questi ragazzi (non li considero più compagni) verso la religione. Probabilmente ero diverso per il semplice fatto di avere un'etica ed una morale; cosa che loro non riuscivano nemmeno a contemplare.
Ciò non toglie che ho vissuto la mia adolescenza in una situazione di disagio. Penso di essere stato discriminato per il mio credo, onestamente.
Giunti all'Università mi tuffai nelle scienze matematiche. Mi piaceva, ma ero rimasto senza amici. A vent'anni realizzai di come Gesù Cristo fosse non solo una persona, ma un vero e proprio "archetipo totalizzante dell'esperienza umana".
Divenni un cristiano relativista. Vedevo il mondo a tinte grige. La mia famiglia, pur avendomi battezzato da bambino (uno dei gesti che posso dire di aver apprezzato) disapprovava che io frequentassi parrochie o anche solo gruppi di sostegno cristiani, perché ritenevano, con pregiudizio, che tutti i preti fossero dei pedofili. Così io vedevo un mondo pieno di persone razionaliste ma false, ipocrite, materialiste, ancorate al proprio egoismo ed io, rachitico e timido, che volevo imitare Gesù Cristo ma non ne avevo nemmeno il coraggio.
Provai ad impegnarmi nel sociale, ma fu un disastro. Non riuscivo a trasmettere umanità in chi mi stava intorno, nonostante fosse ciò che io desiderassi. Litigavo con persone ottuse che la pensavano come me per il 98% delle cose che contano.
Pensai molto alla morte in quei tempi, e fu solo la lettura del Vangelo che mi permette oggi di scrivere.
Giorno dopo giorno, la lettura e rilettura dei Vangeli, mi aiutò moltissimo.
Iniziavo a vedere le opportunità che Dio mi mandava per farmi come Gesù. Soffrire come Gesù e, finalmente, amare come Gesù. Voi penserete ad ipotesi iperuraniche, ma io parlo di esperienze concrete: iniziai a sorridere, a salutare le persone, soprattutto le persone anziane. Iniziai a vedere che il mio entusiasmo coinvolgeva gli altri, e capii che io stavo seguendo l'insegnamento di Gesù Cristo.
Fu così che conobbi una ragazza bellissima, di una raffinatezza ed una cultura sconfinata, che pur ammettendo di non percepire la portata messianica del Cristo, condivide con me molte idee e molti progetti per aiutare il prossimo. Ad esempio, lavorando lei negli ospedali, abbiamo deciso di dedicare un poco del nostro tempo libero ai malati.
Questa esperienza, vi consiglio di provarla. Per me è molto eccitante e mi sento davvero un "Cavaliere Ospitaliere" anche per il semplice fatto di portare speranza a chi ne ha tanto bisogno.
Adesso quella ragazza è felicemente mia moglie.
Terminati gli studi, sono entrato in un ambito lavorativo dove la mia Fede è ancora oggetto di pregiudizio. Ancora una volta, nessuno dei miei colleghi condivide la mia fede, e so che per me sarà un pochino più duro ottenere promozioni.
Ma non mi lamento: so di vivere, anche economicamente, molto meglio della maggior parte delle persone che conosco. Sicuramente, dei miei compagni di liceo.
Penserete che c'è un picco di orgoglio ed arroganza per questo...penserete che esagero...che sono un melodrammatico.
Personalmente, ho deciso che mi importerà poco. Io sto bene con mia moglie e col mio Dio. Conosco i miei limiti. Sono un essere umano che aspira a vivere una vita felice e sa che per farlo deve vivere secondo gli insegnamenti del Cristianesimo. Nessuno è perfetto.
La mia esperienza di vita ha fatto maturare in me delle forti convinzioni "filosofiche".
Come vi ho detto, sono un relativista cristiano.
Il mio relativismo è molto spirituale, come quello di Blaise Pascal o, appunto, del mio filosofo preferito, Soren Kierkegaard.
Non c'è nulla di naturale nel cristianesimo. Non c'è nulla di logico. Non c'è nulla di reale-razionale (in senso hegeliano).
Il Cristianesimo è innaturale perché la Natura umana è protesa al gretto. Questo voi lo sapete.
Siamo tutti peccatori. Nessuno è perfetto. L'Uomo non è affatto meraviglioso nella sua individualità sociale. Ed è anche peggio inserito in un contesto socialmente interettivo. L'Uomo ha una sola facoltà veramente interessante: pensa.
Non c'è nulla di logico nel Cristianesimo, perché la logica è istinto. Ci crediamo esterni alle cose, ma siamo animali. Siamo scimmie! Col massimo rispetto che posso nutrire per gli animali, dobbiamo renderci conto che al di fuori di Dio e dello Spirito Santo c'è solo carne animale! Le nostre "logiche conclusioni" sono solo le elucubrazioni delle nostre testoline lussuriose (non biasimatemi...so cosa sia la lussuria. Lo so molto bene ed ho imparato che tutti gli esseri umani, in quanto animali, sono molto lussuriosi).
Sono un relativista cristiano perché quando la tua mente (animale - peccatrice) ti dice che ad un pugno si risponde con un altro pugno, ed ad un morso con un altro morso, Gesù Cristo ha oggettivamente insegnato al mondo che esiste una alternativa: offrire l'altra guancia.
Ma che ci importa di quello che pensano gli altri di noi? Cenere alla cenere, son solito ripetere.
E se anche Dio non esistesse? Avrei potuto vivere la mia "felice" vita da ateo. Avrei potuto scoparmi mille donne. Avrei potuto non pagare le tasse. Ma ho scelto un altra strada. Ed anche a costo di apparire ridicolo agli altri, io sono fiero di quello che sono e di quello che ho fatto. Sono fiero della mia diversità. Sono definitivamente felice. La mia convizione che alla morte sarò ricompensato in eterno, spero potendo vivere sempre affianco alla mia "Monna Lisa", mi riempie il cuore di gioia.
Bene, so di essere lungo, ma vorrei passare alla riflessione finale, che rivela l'altro lato della mia vena filosofica:
Il relativismo esistenzialista.
Sarei un falso se non dicessi che viviamo in un Italia dove il cristiano cattolico fa il bello, ed il cattivo tempo.
Ma lancio una domanda: siamo sicuri che il problema non sia insito al cristiano cattolico, ma all'uomo in generale?
Io so che voi nel cuore siete convinti che se il cristiano cattolico fosse spazzato via da queste lande, o perlomeno ridimensionato fino a fede non-maggioritaria, vivremmo tutti in un mondo migliore.
Io ho una amica che è vissuta in Albania.
In Albania il dittatore Hoxha impose l'ateismo di Stato. In Trent'anni di nazicomunismo (e definirlo tale è una grave offesa per gli stessi comunisti. Io ho molto rispetto per l'aspetto sociale del comunismo) sono stati commessi più crimini che in trecento di Chiesa Cattolica medievale.
Ma non voglio discutere il caso specifico.
Io sono convinto che è proprio la testa dell'umanità ad essere bacata e marcia. Non importa la religione che (fa finta di) segue.
Cercherò di spiegarmi meglio: voi, atei, non sopportate l'aspetto maggioritario totalitario del Cattolicesimo, ma mettetevi una mano sul cuore: forse che, se ci fosse stato l'Ateismo come religione maggioritaria per secoli e secoli, ché, i risultati non sarebbero stati pressocché identici?
Ho definito l'ateismo una religione. Potrebbe non piacervi, però vorrei consideraste che per me dire che l'ateismo è una religione è come dire che il marxismo è una religione, o lo è comunque una forma ideologica (di idee) ben radicata e socialmente notabile nel contesto sociale, appunto.
Quindi il problema non è insito su CHI sta al potere (al momento, i Cattolici), ma proprio sulla natura stessa del potere, che corrompe tutto e tutti.
Se le mie parole vi hanno in un qualche modo interessato, io vorrei dirvi che sono molto vicino alla visione di Jansen (Giansenio).
In particolare, con gran rottura coi Cattolici Romani, io credo che la salvezza sia solo per chi segue Gesù Cristo. Gesù non redime dal Peccato Originale (e da tutti gli altri peccati) l'intera umanità, come credono i cattolici, ma solo coloro che dal profondo lo seguono e soprattutto seguono praticamente ed eticamente il suo esempio.
Vi informo sin da subito che non risalirete alla mia email attraverso questo account.
Questo non vuol dire che sono un imbroglione. Né sono un missionario, visto che non sono affiliato a nessuna Chiesa (né Cattolica, né altro.)
Vorrei solo raccontare la mia storia.
So che alcuni di voi la troveranno patetica, ma me ne frega zero.
E del resto, non verreste in un forum (qualsiasi sia) se non per leggere storie.
Questa è la storia di un cristiano. Come ho già detto, sono battezzato, cresimato e sposato secondo rito latino, ma non mi sono mai considerato cattolico romano, né appartenente ad altre fazioni.
Sono un cristiano. Per me è indifferente se il sacerdote è cattolico, ortodosso o riformato. Il centro della mia Fede è Gesù Cristo.
Purtroppo, sono vissuto in una società ed in un ambiente ostile al cristianesimo, la società Borghese-Progressista di una città industriale italiana (rimango vago).
Ho avuto i primi problemi, ad essere onesto, solo dopo i quindici anni.
Proprio in quel periodo, dopo un periodo di sostanziale confusione religiosa, approdavo al Cristianesimo.
Senza intercessione di preti o altro, semplicemente ogni giorni mi rendevo sempre di più conto dell'Intelligenza superiore che tutto muove. Mi distaccai lentamente dal mondo e dalle persone.
Ebbi bisogno di un sostanziale distacco dal materialismo. Ripudiai il commerciale, ripudiai i "piaceri terreni", e mi avvicinai sempre maggiormente alla "tristezza" ed alla "astinenza".
Forse complice anche questa cosa, divenni presto lo zimbello della mia classe.
Oltre a non essere minimamente calcolato dalle ragazze (non che mi lamenti, è una constatazione di fatto) perché eccessivamente "musone", divenni il bersaglio costante di tutti i miei compagni di liceo maschi, tutti rigorosamente atei.
Io ancora non ero giunto a quella che mi piace definire la mia Comunione con Gesù Cristo, ma già al tempo i miei compagni mi trattavano da "femminuccia" perché sostanzialmente non scopavo, non fumavo né tabacco né mariujana e fondalmentente non avevo né il coraggio, né la voglia di bestemmiare.
Non voglio dare tutte le "colpe" dei tre terribili anni di liceo che ho vissuto all'avversione di questi ragazzi (non li considero più compagni) verso la religione. Probabilmente ero diverso per il semplice fatto di avere un'etica ed una morale; cosa che loro non riuscivano nemmeno a contemplare.
Ciò non toglie che ho vissuto la mia adolescenza in una situazione di disagio. Penso di essere stato discriminato per il mio credo, onestamente.
Giunti all'Università mi tuffai nelle scienze matematiche. Mi piaceva, ma ero rimasto senza amici. A vent'anni realizzai di come Gesù Cristo fosse non solo una persona, ma un vero e proprio "archetipo totalizzante dell'esperienza umana".
Divenni un cristiano relativista. Vedevo il mondo a tinte grige. La mia famiglia, pur avendomi battezzato da bambino (uno dei gesti che posso dire di aver apprezzato) disapprovava che io frequentassi parrochie o anche solo gruppi di sostegno cristiani, perché ritenevano, con pregiudizio, che tutti i preti fossero dei pedofili. Così io vedevo un mondo pieno di persone razionaliste ma false, ipocrite, materialiste, ancorate al proprio egoismo ed io, rachitico e timido, che volevo imitare Gesù Cristo ma non ne avevo nemmeno il coraggio.
Provai ad impegnarmi nel sociale, ma fu un disastro. Non riuscivo a trasmettere umanità in chi mi stava intorno, nonostante fosse ciò che io desiderassi. Litigavo con persone ottuse che la pensavano come me per il 98% delle cose che contano.
Pensai molto alla morte in quei tempi, e fu solo la lettura del Vangelo che mi permette oggi di scrivere.
Giorno dopo giorno, la lettura e rilettura dei Vangeli, mi aiutò moltissimo.
Iniziavo a vedere le opportunità che Dio mi mandava per farmi come Gesù. Soffrire come Gesù e, finalmente, amare come Gesù. Voi penserete ad ipotesi iperuraniche, ma io parlo di esperienze concrete: iniziai a sorridere, a salutare le persone, soprattutto le persone anziane. Iniziai a vedere che il mio entusiasmo coinvolgeva gli altri, e capii che io stavo seguendo l'insegnamento di Gesù Cristo.
Fu così che conobbi una ragazza bellissima, di una raffinatezza ed una cultura sconfinata, che pur ammettendo di non percepire la portata messianica del Cristo, condivide con me molte idee e molti progetti per aiutare il prossimo. Ad esempio, lavorando lei negli ospedali, abbiamo deciso di dedicare un poco del nostro tempo libero ai malati.
Questa esperienza, vi consiglio di provarla. Per me è molto eccitante e mi sento davvero un "Cavaliere Ospitaliere" anche per il semplice fatto di portare speranza a chi ne ha tanto bisogno.
Adesso quella ragazza è felicemente mia moglie.
Terminati gli studi, sono entrato in un ambito lavorativo dove la mia Fede è ancora oggetto di pregiudizio. Ancora una volta, nessuno dei miei colleghi condivide la mia fede, e so che per me sarà un pochino più duro ottenere promozioni.
Ma non mi lamento: so di vivere, anche economicamente, molto meglio della maggior parte delle persone che conosco. Sicuramente, dei miei compagni di liceo.
Penserete che c'è un picco di orgoglio ed arroganza per questo...penserete che esagero...che sono un melodrammatico.
Personalmente, ho deciso che mi importerà poco. Io sto bene con mia moglie e col mio Dio. Conosco i miei limiti. Sono un essere umano che aspira a vivere una vita felice e sa che per farlo deve vivere secondo gli insegnamenti del Cristianesimo. Nessuno è perfetto.
La mia esperienza di vita ha fatto maturare in me delle forti convinzioni "filosofiche".
Come vi ho detto, sono un relativista cristiano.
Il mio relativismo è molto spirituale, come quello di Blaise Pascal o, appunto, del mio filosofo preferito, Soren Kierkegaard.
Non c'è nulla di naturale nel cristianesimo. Non c'è nulla di logico. Non c'è nulla di reale-razionale (in senso hegeliano).
Il Cristianesimo è innaturale perché la Natura umana è protesa al gretto. Questo voi lo sapete.
Siamo tutti peccatori. Nessuno è perfetto. L'Uomo non è affatto meraviglioso nella sua individualità sociale. Ed è anche peggio inserito in un contesto socialmente interettivo. L'Uomo ha una sola facoltà veramente interessante: pensa.
Non c'è nulla di logico nel Cristianesimo, perché la logica è istinto. Ci crediamo esterni alle cose, ma siamo animali. Siamo scimmie! Col massimo rispetto che posso nutrire per gli animali, dobbiamo renderci conto che al di fuori di Dio e dello Spirito Santo c'è solo carne animale! Le nostre "logiche conclusioni" sono solo le elucubrazioni delle nostre testoline lussuriose (non biasimatemi...so cosa sia la lussuria. Lo so molto bene ed ho imparato che tutti gli esseri umani, in quanto animali, sono molto lussuriosi).
Sono un relativista cristiano perché quando la tua mente (animale - peccatrice) ti dice che ad un pugno si risponde con un altro pugno, ed ad un morso con un altro morso, Gesù Cristo ha oggettivamente insegnato al mondo che esiste una alternativa: offrire l'altra guancia.
Ma che ci importa di quello che pensano gli altri di noi? Cenere alla cenere, son solito ripetere.
E se anche Dio non esistesse? Avrei potuto vivere la mia "felice" vita da ateo. Avrei potuto scoparmi mille donne. Avrei potuto non pagare le tasse. Ma ho scelto un altra strada. Ed anche a costo di apparire ridicolo agli altri, io sono fiero di quello che sono e di quello che ho fatto. Sono fiero della mia diversità. Sono definitivamente felice. La mia convizione che alla morte sarò ricompensato in eterno, spero potendo vivere sempre affianco alla mia "Monna Lisa", mi riempie il cuore di gioia.
Bene, so di essere lungo, ma vorrei passare alla riflessione finale, che rivela l'altro lato della mia vena filosofica:
Il relativismo esistenzialista.
Sarei un falso se non dicessi che viviamo in un Italia dove il cristiano cattolico fa il bello, ed il cattivo tempo.
Ma lancio una domanda: siamo sicuri che il problema non sia insito al cristiano cattolico, ma all'uomo in generale?
Io so che voi nel cuore siete convinti che se il cristiano cattolico fosse spazzato via da queste lande, o perlomeno ridimensionato fino a fede non-maggioritaria, vivremmo tutti in un mondo migliore.
Io ho una amica che è vissuta in Albania.
In Albania il dittatore Hoxha impose l'ateismo di Stato. In Trent'anni di nazicomunismo (e definirlo tale è una grave offesa per gli stessi comunisti. Io ho molto rispetto per l'aspetto sociale del comunismo) sono stati commessi più crimini che in trecento di Chiesa Cattolica medievale.
Ma non voglio discutere il caso specifico.
Io sono convinto che è proprio la testa dell'umanità ad essere bacata e marcia. Non importa la religione che (fa finta di) segue.
Cercherò di spiegarmi meglio: voi, atei, non sopportate l'aspetto maggioritario totalitario del Cattolicesimo, ma mettetevi una mano sul cuore: forse che, se ci fosse stato l'Ateismo come religione maggioritaria per secoli e secoli, ché, i risultati non sarebbero stati pressocché identici?
Ho definito l'ateismo una religione. Potrebbe non piacervi, però vorrei consideraste che per me dire che l'ateismo è una religione è come dire che il marxismo è una religione, o lo è comunque una forma ideologica (di idee) ben radicata e socialmente notabile nel contesto sociale, appunto.
Quindi il problema non è insito su CHI sta al potere (al momento, i Cattolici), ma proprio sulla natura stessa del potere, che corrompe tutto e tutti.
Se le mie parole vi hanno in un qualche modo interessato, io vorrei dirvi che sono molto vicino alla visione di Jansen (Giansenio).
In particolare, con gran rottura coi Cattolici Romani, io credo che la salvezza sia solo per chi segue Gesù Cristo. Gesù non redime dal Peccato Originale (e da tutti gli altri peccati) l'intera umanità, come credono i cattolici, ma solo coloro che dal profondo lo seguono e soprattutto seguono praticamente ed eticamente il suo esempio.
Kierkegaard- Numero di messaggi : 3
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 25.09.11
Re: Riflessioni Esistenzialiste
Ti dico come la penso...l'ateismo non è una religione,dio non esiste gesu manco e tu ti stai sbagliando.
___________________
Quando la maggior parte di una società è stupida allora la prevalenza del cretino diventa dominante e inguaribile.
Carlo M. Cipolla
E>en
chef75- ------------
- Numero di messaggi : 7878
Età : 49
Località : una cucina
Occupazione/Hobby : Casalinghe italiane.
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 12.11.09
alberto- -----------
- Numero di messaggi : 2599
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 26.12.10
Re: Riflessioni Esistenzialiste
non credo che sei l'unico ad aver avuto questa esperienza di vita.
se stai bene con te stesso e la tua coscienza , non devi avere rimpianti , nè temere nulla.
Seguire gli insegnamenti di Cristo come l'amore verso gli altri non comporta che bisogna far parte di una certa religione,cattolica o meno.Ognuno fa quello che ritiene giusto ,basta non creare problemi agli altri e alla libertà di tutti.
Già parlare agli altri è un modo per partecipare alla loro esistenza.
se stai bene con te stesso e la tua coscienza , non devi avere rimpianti , nè temere nulla.
Seguire gli insegnamenti di Cristo come l'amore verso gli altri non comporta che bisogna far parte di una certa religione,cattolica o meno.Ognuno fa quello che ritiene giusto ,basta non creare problemi agli altri e alla libertà di tutti.
Già parlare agli altri è un modo per partecipare alla loro esistenza.
___________________
matem- -------------
- Numero di messaggi : 471
Località : salerno
Occupazione/Hobby : ex insegnante -lettura libri sulla religione cristiana-collezionista di oggetti storici
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 06.10.10
Re: Riflessioni Esistenzialiste
io spero che tutte le persone di questo mondo diventino atee perchè noi atei vogliamo il paradiso su questa terra non in un'altra dimensione dopo la morte
Se gli atei-razionalisti salissero al potere in uno stato pieno di atei-razionalisti ritengo che il 70% dei problemi della società vengano risolti
Se gli atei-razionalisti salissero al potere in uno stato pieno di atei-razionalisti ritengo che il 70% dei problemi della società vengano risolti
teto- -----------
- Numero di messaggi : 2136
Età : 32
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 16.04.10
Re: Riflessioni Esistenzialiste
Post lungo e troppe corse da dirti. Prima di tutto complimenti per le opere che hai fatto, curare i malati, ecc... Adesso, tu dici di essere cresciuto in un ambiente sbagliato. Il fatto è che sei stato circondato da gente intelligente (Compagni di classe atei, mamma e papà che vedono i preti come pedofili, ecc..), insomma un ambiente invidiabile, e tu hai voluto fare di testa tua.
Finalmente un Cristiano che ammette che siamo animali. In questo forum non me lo ricordo un Cristiano che ammette questo. Te ne do merito.
Per quanto riguarda la tua domanda. Non penso che nessuno in questo forum sia per l'ateismo di stato. Religione di stato e ateismo di stato sono praticamente la stessa cosa, gli effetti son sempre gli stessi. Lo stato deve essere semplicemente laico e la libertà deve essere garantita a tutti. La religione, a parere mio, deve essere esercitata in privato, senza invadere il suolo pubblico.
Dato il tuo lungo topic, avrò dimenticato sicuramente di rispondere a qualcosa o di domandare, ma un dubbio me lo devi togliere. Perchè sostieni che gli Atei non pagano le tasse?
P.S. L'ateismo non è una religione. Se collezionare francobolli è un hobby, non collezionarli non è anch'esso un hobby.
Finalmente un Cristiano che ammette che siamo animali. In questo forum non me lo ricordo un Cristiano che ammette questo. Te ne do merito.
Per quanto riguarda la tua domanda. Non penso che nessuno in questo forum sia per l'ateismo di stato. Religione di stato e ateismo di stato sono praticamente la stessa cosa, gli effetti son sempre gli stessi. Lo stato deve essere semplicemente laico e la libertà deve essere garantita a tutti. La religione, a parere mio, deve essere esercitata in privato, senza invadere il suolo pubblico.
Dato il tuo lungo topic, avrò dimenticato sicuramente di rispondere a qualcosa o di domandare, ma un dubbio me lo devi togliere. Perchè sostieni che gli Atei non pagano le tasse?
P.S. L'ateismo non è una religione. Se collezionare francobolli è un hobby, non collezionarli non è anch'esso un hobby.
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"Le cose che sono incurvate non hanno bisogno di archi; le cose che sono diritte non hanno bisogno di righe; le cose che sono rotonde non hanno bisogno di compassi; le cose che sono rettangolari non hanno bisogno di squadre; le cose che si incollano non hanno bisogno di colla; le cose che vanno insieme non hanno bisogno di corde”
Chuang-Tzu
Cosworth117- -------------
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Re: Riflessioni Esistenzialiste
Beata illusione!teto ha scritto:io spero che tutte le persone di questo mondo diventino atee perchè noi atei vogliamo il paradiso su questa terra non in un'altra dimensione dopo la morte
Se gli atei-razionalisti salissero al potere in uno stato pieno di atei-razionalisti ritengo che il 70% dei problemi della società vengano risolti
Gli uomini sanno essere le solite bestie, religione o no!
loonar- ----------
- Numero di messaggi : 17345
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Re: Riflessioni Esistenzialiste
Darrow ha scritto:Beata illusione!teto ha scritto:io spero che tutte le persone di questo mondo diventino atee perchè noi atei vogliamo il paradiso su questa terra non in un'altra dimensione dopo la morte
Se gli atei-razionalisti salissero al potere in uno stato pieno di atei-razionalisti ritengo che il 70% dei problemi della società vengano risolti
Gli uomini sanno essere le solite bestie, religione o no!
Si, infatti, hai ragione, l'uomo sono sempre le solite bestie però ho detto "atei-razionalisti", scommetto che al massimo ci saranno 20 "atei-razionalisti" che voteranno Berlusconi. Se nel mondo ci fossero più "atei-razionalisti" e meno "catto-bigotti" il mondo forse sarebbe un posto migliore (non stupendo, utopico o altro, soltanto migliore)
teto- -----------
- Numero di messaggi : 2136
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Re: Riflessioni Esistenzialiste
Conosco persone che odiano Berlusconi, ma sono false e ladre come il nostro premier.
loonar- ----------
- Numero di messaggi : 17345
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Re: Riflessioni Esistenzialiste
Darrow ha scritto:Conosco persone che odiano Berlusconi, ma sono false e ladre come il nostro premier.
Ne conosco parecchi anch'io.
___________________
Quando la maggior parte di una società è stupida allora la prevalenza del cretino diventa dominante e inguaribile.
Carlo M. Cipolla
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chef75- ------------
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Re: Riflessioni Esistenzialiste
Kierkegaard ha scritto:Salve.
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Quando la maggior parte di una società è stupida allora la prevalenza del cretino diventa dominante e inguaribile.
Carlo M. Cipolla
E>en
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Data d'iscrizione : 12.11.09
Re: Riflessioni Esistenzialiste
Siamo talmente abituati agli impostori che la tua storia va in secondo piano. personalmente non comprendo le tue esternazioni che inizi con l'informare sin da subito della tua intelligente trovata atta a mascherare per bene la tua identità.
Insomma sei un provocatore che si crede furbo per aver saputo mascherare il proprio account, non lo so se stai sfidando anche la polizia postale. Ti assicuro che se ci fossero stati gli estremi avresti ricevuto un invito a comparire in questura.
Adesso vorrei darti una risposta seria, ammesso che tu riesca a percepirla visto che ti sei messo di traverso con una storia che interessa più quelli che studiano la psiche umana che noi che spendiamo un pezzo di tempo libero a cazzeggiare tra amici.
Sono le regole sociali, lo stato e le sue istituzioni che non devono essere condizionate dalle “rette vie” di scritture sacre. Questo è il secolarismo a cui ambiamo noi e quelli che credono che le Costituzioni "religiose" siano "variabili".
Se comprendi che il condizionamento ambientale vale per un'intera epoca e produce e innesta regole morali religiose assurde diversamente dal diritto romano. Se comprendi questo ti renderai conto come le religioni siano adattive e mutevoli.
Questo vuol dire che appari un imbroglione, del resto, non verresti in un forum (qualsiasi sia) se non per raccontare storie di un personaggio inverosimile che resta senza amici per voler imporre loro la religione quando questa è un fatto privato.
Insomma sei un provocatore che si crede furbo per aver saputo mascherare il proprio account, non lo so se stai sfidando anche la polizia postale. Ti assicuro che se ci fossero stati gli estremi avresti ricevuto un invito a comparire in questura.
Adesso vorrei darti una risposta seria, ammesso che tu riesca a percepirla visto che ti sei messo di traverso con una storia che interessa più quelli che studiano la psiche umana che noi che spendiamo un pezzo di tempo libero a cazzeggiare tra amici.
Sono le regole sociali, lo stato e le sue istituzioni che non devono essere condizionate dalle “rette vie” di scritture sacre. Questo è il secolarismo a cui ambiamo noi e quelli che credono che le Costituzioni "religiose" siano "variabili".
Se comprendi che il condizionamento ambientale vale per un'intera epoca e produce e innesta regole morali religiose assurde diversamente dal diritto romano. Se comprendi questo ti renderai conto come le religioni siano adattive e mutevoli.
Questo vuol dire che appari un imbroglione, del resto, non verresti in un forum (qualsiasi sia) se non per raccontare storie di un personaggio inverosimile che resta senza amici per voler imporre loro la religione quando questa è un fatto privato.
SergioAD- -------------
- Numero di messaggi : 6906
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Re: Riflessioni Esistenzialiste
Kirke, io non credo ad una parola di quello che hai scritto. Si pone obbligatoria la solta domanda: ma ci fai o ci sei?
Concordo 100% con l'amico sergio. Sei un provocatore vuoto di ogni logica e contenuto, e ha fatto un risotto di questioni psichiche, personali, sociali e anche politiche del tutto inverosimili. Ti ricordo che qua ...nessuno e' fesso!!
Concordo 100% con l'amico sergio. Sei un provocatore vuoto di ogni logica e contenuto, e ha fatto un risotto di questioni psichiche, personali, sociali e anche politiche del tutto inverosimili. Ti ricordo che qua ...nessuno e' fesso!!
Paolo- --------------
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Re: Riflessioni Esistenzialiste
Si Paolo,
Se Dr.faust non fosse stato così aggressivo gli avremmo aperto un settore per le "riflessioni psichiche", dove gli amministratori avrebbero trasferito parte di questi argomenti erroneamente iniziati nel settore del dialogo tra evoluzionisti e creazionisti.
Sarebbe stato interessante per alcuni creazionisti trovarsi loro malgrado nelle investigazioni Freudiane, dal Dr. Faust! E chi andava più al cinema.
Se Dr.faust non fosse stato così aggressivo gli avremmo aperto un settore per le "riflessioni psichiche", dove gli amministratori avrebbero trasferito parte di questi argomenti erroneamente iniziati nel settore del dialogo tra evoluzionisti e creazionisti.
Sarebbe stato interessante per alcuni creazionisti trovarsi loro malgrado nelle investigazioni Freudiane, dal Dr. Faust! E chi andava più al cinema.
SergioAD- -------------
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Re: Riflessioni Esistenzialiste
Qui e' solo questione di livello psichico. Quando uno non ci arriva....non ci arriva e basta. Come si diceva il livello di QI !! Troppo basso e piu' di questi squallidi mezzucci non sa fare. diciamo che e' logica parte dei forum, folklore e coreografia.
Paolo- --------------
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Re: Riflessioni Esistenzialiste
Kierkegaard ha scritto:Salve.
Vi informo sin da subito che non risalirete alla mia email attraverso questo account.
Questo non vuol dire che sono un imbroglione. Né sono un missionario, visto che non sono affiliato a nessuna Chiesa (né Cattolica, né altro.)
Vorrei solo raccontare la mia storia.
So che alcuni di voi la troveranno patetica, ma me ne frega zero.
E del resto, non verreste in un forum (qualsiasi sia) se non per leggere storie.
Questa è la storia di un cristiano. Come ho già detto, sono battezzato, cresimato e sposato secondo rito latino, ma non mi sono mai considerato cattolico romano, né appartenente ad altre fazioni.
Sono un cristiano. Per me è indifferente se il sacerdote è cattolico, ortodosso o riformato. Il centro della mia Fede è Gesù Cristo.
Purtroppo, sono vissuto in una società ed in un ambiente ostile al cristianesimo, la società Borghese-Progressista di una città industriale italiana (rimango vago).
Ho avuto i primi problemi, ad essere onesto, solo dopo i quindici anni.
Proprio in quel periodo, dopo un periodo di sostanziale confusione religiosa, approdavo al Cristianesimo.
Senza intercessione di preti o altro, semplicemente ogni giorni mi rendevo sempre di più conto dell'Intelligenza superiore che tutto muove. Mi distaccai lentamente dal mondo e dalle persone.
Ebbi bisogno di un sostanziale distacco dal materialismo. Ripudiai il commerciale, ripudiai i "piaceri terreni", e mi avvicinai sempre maggiormente alla "tristezza" ed alla "astinenza".
Forse complice anche questa cosa, divenni presto lo zimbello della mia classe.
Oltre a non essere minimamente calcolato dalle ragazze (non che mi lamenti, è una constatazione di fatto) perché eccessivamente "musone", divenni il bersaglio costante di tutti i miei compagni di liceo maschi, tutti rigorosamente atei.
Io ancora non ero giunto a quella che mi piace definire la mia Comunione con Gesù Cristo, ma già al tempo i miei compagni mi trattavano da "femminuccia" perché sostanzialmente non scopavo, non fumavo né tabacco né mariujana e fondalmentente non avevo né il coraggio, né la voglia di bestemmiare.
Non voglio dare tutte le "colpe" dei tre terribili anni di liceo che ho vissuto all'avversione di questi ragazzi (non li considero più compagni) verso la religione. Probabilmente ero diverso per il semplice fatto di avere un'etica ed una morale; cosa che loro non riuscivano nemmeno a contemplare.
Ciò non toglie che ho vissuto la mia adolescenza in una situazione di disagio. Penso di essere stato discriminato per il mio credo, onestamente.
Giunti all'Università mi tuffai nelle scienze matematiche. Mi piaceva, ma ero rimasto senza amici. A vent'anni realizzai di come Gesù Cristo fosse non solo una persona, ma un vero e proprio "archetipo totalizzante dell'esperienza umana".
Divenni un cristiano relativista. Vedevo il mondo a tinte grige. La mia famiglia, pur avendomi battezzato da bambino (uno dei gesti che posso dire di aver apprezzato) disapprovava che io frequentassi parrochie o anche solo gruppi di sostegno cristiani, perché ritenevano, con pregiudizio, che tutti i preti fossero dei pedofili. Così io vedevo un mondo pieno di persone razionaliste ma false, ipocrite, materialiste, ancorate al proprio egoismo ed io, rachitico e timido, che volevo imitare Gesù Cristo ma non ne avevo nemmeno il coraggio.
Provai ad impegnarmi nel sociale, ma fu un disastro. Non riuscivo a trasmettere umanità in chi mi stava intorno, nonostante fosse ciò che io desiderassi. Litigavo con persone ottuse che la pensavano come me per il 98% delle cose che contano.
Pensai molto alla morte in quei tempi, e fu solo la lettura del Vangelo che mi permette oggi di scrivere.
Giorno dopo giorno, la lettura e rilettura dei Vangeli, mi aiutò moltissimo.
Iniziavo a vedere le opportunità che Dio mi mandava per farmi come Gesù. Soffrire come Gesù e, finalmente, amare come Gesù. Voi penserete ad ipotesi iperuraniche, ma io parlo di esperienze concrete: iniziai a sorridere, a salutare le persone, soprattutto le persone anziane. Iniziai a vedere che il mio entusiasmo coinvolgeva gli altri, e capii che io stavo seguendo l'insegnamento di Gesù Cristo.
Fu così che conobbi una ragazza bellissima, di una raffinatezza ed una cultura sconfinata, che pur ammettendo di non percepire la portata messianica del Cristo, condivide con me molte idee e molti progetti per aiutare il prossimo. Ad esempio, lavorando lei negli ospedali, abbiamo deciso di dedicare un poco del nostro tempo libero ai malati.
Questa esperienza, vi consiglio di provarla. Per me è molto eccitante e mi sento davvero un "Cavaliere Ospitaliere" anche per il semplice fatto di portare speranza a chi ne ha tanto bisogno.
Adesso quella ragazza è felicemente mia moglie.
Terminati gli studi, sono entrato in un ambito lavorativo dove la mia Fede è ancora oggetto di pregiudizio. Ancora una volta, nessuno dei miei colleghi condivide la mia fede, e so che per me sarà un pochino più duro ottenere promozioni.
Ma non mi lamento: so di vivere, anche economicamente, molto meglio della maggior parte delle persone che conosco. Sicuramente, dei miei compagni di liceo.
Penserete che c'è un picco di orgoglio ed arroganza per questo...penserete che esagero...che sono un melodrammatico.
Personalmente, ho deciso che mi importerà poco. Io sto bene con mia moglie e col mio Dio. Conosco i miei limiti. Sono un essere umano che aspira a vivere una vita felice e sa che per farlo deve vivere secondo gli insegnamenti del Cristianesimo. Nessuno è perfetto.
La mia esperienza di vita ha fatto maturare in me delle forti convinzioni "filosofiche".
Come vi ho detto, sono un relativista cristiano.
Il mio relativismo è molto spirituale, come quello di Blaise Pascal o, appunto, del mio filosofo preferito, Soren Kierkegaard.
Non c'è nulla di naturale nel cristianesimo. Non c'è nulla di logico. Non c'è nulla di reale-razionale (in senso hegeliano).
Il Cristianesimo è innaturale perché la Natura umana è protesa al gretto. Questo voi lo sapete.
Siamo tutti peccatori. Nessuno è perfetto. L'Uomo non è affatto meraviglioso nella sua individualità sociale. Ed è anche peggio inserito in un contesto socialmente interettivo. L'Uomo ha una sola facoltà veramente interessante: pensa.
Non c'è nulla di logico nel Cristianesimo, perché la logica è istinto. Ci crediamo esterni alle cose, ma siamo animali. Siamo scimmie! Col massimo rispetto che posso nutrire per gli animali, dobbiamo renderci conto che al di fuori di Dio e dello Spirito Santo c'è solo carne animale! Le nostre "logiche conclusioni" sono solo le elucubrazioni delle nostre testoline lussuriose (non biasimatemi...so cosa sia la lussuria. Lo so molto bene ed ho imparato che tutti gli esseri umani, in quanto animali, sono molto lussuriosi).
Sono un relativista cristiano perché quando la tua mente (animale - peccatrice) ti dice che ad un pugno si risponde con un altro pugno, ed ad un morso con un altro morso, Gesù Cristo ha oggettivamente insegnato al mondo che esiste una alternativa: offrire l'altra guancia.
Ma che ci importa di quello che pensano gli altri di noi? Cenere alla cenere, son solito ripetere.
E se anche Dio non esistesse? Avrei potuto vivere la mia "felice" vita da ateo. Avrei potuto scoparmi mille donne. Avrei potuto non pagare le tasse. Ma ho scelto un altra strada. Ed anche a costo di apparire ridicolo agli altri, io sono fiero di quello che sono e di quello che ho fatto. Sono fiero della mia diversità. Sono definitivamente felice. La mia convizione che alla morte sarò ricompensato in eterno, spero potendo vivere sempre affianco alla mia "Monna Lisa", mi riempie il cuore di gioia.
Bene, so di essere lungo, ma vorrei passare alla riflessione finale, che rivela l'altro lato della mia vena filosofica:
Il relativismo esistenzialista.
Sarei un falso se non dicessi che viviamo in un Italia dove il cristiano cattolico fa il bello, ed il cattivo tempo.
Ma lancio una domanda: siamo sicuri che il problema non sia insito al cristiano cattolico, ma all'uomo in generale?
Io so che voi nel cuore siete convinti che se il cristiano cattolico fosse spazzato via da queste lande, o perlomeno ridimensionato fino a fede non-maggioritaria, vivremmo tutti in un mondo migliore.
Io ho una amica che è vissuta in Albania.
In Albania il dittatore Hoxha impose l'ateismo di Stato. In Trent'anni di nazicomunismo (e definirlo tale è una grave offesa per gli stessi comunisti. Io ho molto rispetto per l'aspetto sociale del comunismo) sono stati commessi più crimini che in trecento di Chiesa Cattolica medievale.
Ma non voglio discutere il caso specifico.
Io sono convinto che è proprio la testa dell'umanità ad essere bacata e marcia. Non importa la religione che (fa finta di) segue.
Cercherò di spiegarmi meglio: voi, atei, non sopportate l'aspetto maggioritario totalitario del Cattolicesimo, ma mettetevi una mano sul cuore: forse che, se ci fosse stato l'Ateismo come religione maggioritaria per secoli e secoli, ché, i risultati non sarebbero stati pressocché identici?
Ho definito l'ateismo una religione. Potrebbe non piacervi, però vorrei consideraste che per me dire che l'ateismo è una religione è come dire che il marxismo è una religione, o lo è comunque una forma ideologica (di idee) ben radicata e socialmente notabile nel contesto sociale, appunto.
Quindi il problema non è insito su CHI sta al potere (al momento, i Cattolici), ma proprio sulla natura stessa del potere, che corrompe tutto e tutti.
Se le mie parole vi hanno in un qualche modo interessato, io vorrei dirvi che sono molto vicino alla visione di Jansen (Giansenio).
In particolare, con gran rottura coi Cattolici Romani, io credo che la salvezza sia solo per chi segue Gesù Cristo. Gesù non redime dal Peccato Originale (e da tutti gli altri peccati) l'intera umanità, come credono i cattolici, ma solo coloro che dal profondo lo seguono e soprattutto seguono praticamente ed eticamente il suo esempio.
Salve Captain Kirk.
Ho grassettato solo poche delle dabbenanggini, per alcune delle quali ti suggerisco un'attenta lettura di questo annuncio:
http://atei.forumitalian.com/t1457-caro-missionario
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Rasputin- ..............
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Re: Riflessioni Esistenzialiste
mmm... che c'entra la tua mail? boh...Kierkegaard ha scritto:Salve.
Vi informo sin da subito che non risalirete alla mia email attraverso questo account.
Questo non vuol dire che sono un imbroglione. Né sono un missionario, visto che non sono affiliato a nessuna Chiesa (né Cattolica, né altro.)
Vorrei solo raccontare la mia storia.
Avevi tutti i compagni atei? che culo! avrei voluto averli io! Comunque, giusto per info, al liceo non scopavo, non fumavo e non mi drogavo (e questo non l'ho mai fatto tutt'ora), eppure pensa un po'... sono ateo, e a scuola non ho mai avuto problemi con i compagni credenti. Sei sicuro di non avere avuto qualche colpa per questo comportamento dei tuoi compagni? Es. Cercare in tutti i modi di predicare il tuo credo anche agli altri.Kierkegaard ha scritto:
Forse complice anche questa cosa, divenni presto lo zimbello della mia classe.
Oltre a non essere minimamente calcolato dalle ragazze (non che mi lamenti, è una constatazione di fatto) perché eccessivamente "musone", divenni il bersaglio costante di tutti i miei compagni di liceo maschi, tutti rigorosamente atei.
Io ancora non ero giunto a quella che mi piace definire la mia Comunione con Gesù Cristo, ma già al tempo i miei compagni mi trattavano da "femminuccia" perché sostanzialmente non scopavo, non fumavo né tabacco né mariujana e fondalmentente non avevo né il coraggio, né la voglia di bestemmiare.
Sono molto felice per te...Kierkegaard ha scritto:
Fu così che conobbi una ragazza bellissima, di una raffinatezza ed una cultura sconfinata, che pur ammettendo di non percepire la portata messianica del Cristo, condivide con me molte idee e molti progetti per aiutare il prossimo. Ad esempio, lavorando lei negli ospedali, abbiamo deciso di dedicare un poco del nostro tempo libero ai malati.
Questa esperienza, vi consiglio di provarla. Per me è molto eccitante e mi sento davvero un "Cavaliere Ospitaliere" anche per il semplice fatto di portare speranza a chi ne ha tanto bisogno.
Adesso quella ragazza è felicemente mia moglie.
Di nuovo... non è che tu cerchi in lungo e in largo di convertire i tuoi colleghi alla tua fede? Se sì, sappi che è il peggio modo di intraprendere relazioni personali.Kierkegaard ha scritto:
Terminati gli studi, sono entrato in un ambito lavorativo dove la mia Fede è ancora oggetto di pregiudizio. Ancora una volta, nessuno dei miei colleghi condivide la mia fede, e so che per me sarà un pochino più duro ottenere promozioni.
Perfetto, questo è proprio quello che devi fare! Resta nelle tue convizioni e vivi felice, ma RISPETTA il (non) credo altrui.Kierkegaard ha scritto:
Personalmente, ho deciso che mi importerà poco. Io sto bene con mia moglie e col mio Dio. Conosco i miei limiti. Sono un essere umano che aspira a vivere una vita felice e sa che per farlo deve vivere secondo gli insegnamenti del Cristianesimo. Nessuno è perfetto.
Qui un vaffa non te lo leva nessuno. Se non capisci perchè, resta nella tua ignoranza.Kierkegaard ha scritto:
E se anche Dio non esistesse? Avrei potuto vivere la mia "felice" vita da ateo. Avrei potuto scoparmi mille donne. Avrei potuto non pagare le tasse.
Io parlo per me, ma non vorrei un ateismo di stato, bensì uno stato laico (e non solo sulla carta).Kierkegaard ha scritto:
Cercherò di spiegarmi meglio: voi, atei, non sopportate l'aspetto maggioritario totalitario del Cattolicesimo, ma mettetevi una mano sul cuore: forse che, se ci fosse stato l'Ateismo come religione maggioritaria per secoli e secoli, ché, i risultati non sarebbero stati pressocché identici?
Non sai il significato della parola "religione". Valla a cercare sul dizionario.Kierkegaard ha scritto:
Ho definito l'ateismo una religione. Potrebbe non piacervi, però vorrei consideraste che per me dire che l'ateismo è una religione è come dire che il marxismo è una religione, o lo è comunque una forma ideologica (di idee) ben radicata e socialmente notabile nel contesto sociale, appunto.
Ti ho risposto nei punti che hanno stuzzicato almeno un po' il mio interesse. Il resto lo trovo noioso o ripetitivo.Kierkegaard ha scritto:
Se le mie parole vi hanno in un qualche modo interessato, io vorrei dirvi che sono molto vicino alla visione di Jansen (Giansenio).
marduk- ------------
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Re: Riflessioni Esistenzialiste
Il succo del discorso:Fux89 ha scritto:Qualcuno mi fa un riassunto?
- Non riusciremo a risalire alla sua mail.
- L'ateismo è una religione.
- Gli atei si drogano, scopano e non pagano le tasse.
- La salvezza può solo venire seguendo Gesù Cristo.
- Gli atei vogliono uno stato ateo, ma gli stati atei compiono più crimini di quelli cristiani.
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Re: Riflessioni Esistenzialiste
Ok, ho fatto bene a non perdere del tempo a leggere.marduk ha scritto:Il succo del discorso:Fux89 ha scritto:Qualcuno mi fa un riassunto?
- Non riusciremo a risalire alla sua mail.
- L'ateismo è una religione.
- Gli atei si drogano, scopano e non pagano le tasse.
- La salvezza può solo venire seguendo Gesù Cristo.
- Gli atei vogliono uno stato ateo, ma gli stati atei compiono più crimini di quelli cristiani.
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Re: Riflessioni Esistenzialiste
marduk ha scritto:Il succo del discorso:Fux89 ha scritto:Qualcuno mi fa un riassunto?
- Non riusciremo a risalire alla sua mail.
- L'ateismo è una religione.
- Gli atei si drogano, scopano e non pagano le tasse.
- La salvezza può solo venire seguendo Gesù Cristo.
- Gli atei vogliono uno stato ateo, ma gli stati atei compiono più crimini di quelli cristiani.
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Re: Riflessioni Esistenzialiste
Troppo buonoRasputin ha scritto:marduk ha scritto:
Il succo del discorso:
- Non riusciremo a risalire alla sua mail.
- L'ateismo è una religione.
- Gli atei si drogano, scopano e non pagano le tasse.
- La salvezza può solo venire seguendo Gesù Cristo.
- Gli atei vogliono uno stato ateo, ma gli stati atei compiono più crimini di quelli cristiani.
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marduk- ------------
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Re: Riflessioni Esistenzialiste
Io mi chiedo se i cristiani sanno semplicemente che la loro religione è solamente una delle religioni che ha avuto piu fortuna e fama nel corso della storia e la loro fede deriva al 100% direttamente o indirettamente dalla cultura odierna.. niente di piu niente di meno. Altro che gesù cristo.
Borghese_Nero- -------------
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Re: Riflessioni Esistenzialiste
Una classe di atei? davvero poco credibile, in ogni caso il fatto di essere non credenti non le rende persone migliori. E comunque il tuo credo (in sè) non avrebbe avuto conseguenze se fosse stato tenuto nella sfera privata, ma se si comincia a predicare la "tristezza" e l'astinenza di Gesù in una classe di ragazzini atei... insomma.Kierkegaard ha scritto:Salve.
Ebbi bisogno di un sostanziale distacco dal materialismo. Ripudiai il commerciale, ripudiai i "piaceri terreni", e mi avvicinai sempre maggiormente alla "tristezza" ed alla "astinenza".
Forse complice anche questa cosa, divenni presto lo zimbello della mia classe.
Oltre a non essere minimamente calcolato dalle ragazze (non che mi lamenti, è una constatazione di fatto) perché eccessivamente "musone", divenni il bersaglio costante di tutti i miei compagni di liceo maschi, tutti rigorosamente atei.
Nizam al-Mulk- -------------
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Re: Riflessioni Esistenzialiste
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Giampy- -------------
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Re: Riflessioni Esistenzialiste
Esperienza simile ma conclusasi in modo decisamente differente. E sai perché? Perché io non mi sono pianto addosso, perché ho preferito seguire ciò che sapevo essere vero e non ciò che sentivo essere vero. Non c'è peccato da cui essere perdonati, non c'è salvezza da guadagnare, non ci sono dimensioni metafisiche da attingere. C'è solo questa vita e quello che puoi vivere in essa. E la conclusione è per tutti sempre la stessa, e di questo siamo sicuri.
- Spoiler:
- WHERE are Elmer, Herman, Bert, Tom and Charley,
The weak of will, the strong of arm, the clown, the boozer, the fighter?
All, all, are sleeping on the hill.
One passed in a fever,
One was burned in a mine, 5
One was killed in a brawl,
One died in a jail,
One fell from a bridge toiling for children and wife—
All, all are sleeping, sleeping, sleeping on the hill.
Where are Ella, Kate, Mag, Lizzie and Edith, 10
The tender heart, the simple soul, the loud, the proud, the happy one?—
All, all, are sleeping on the hill.
One died in shameful child-birth,
One of a thwarted love,
One at the hands of a brute in a brothel, 15
One of a broken pride, in the search for heart’s desire,
One after life in far-away London and Paris
Was brought to her little space by Ella and Kate and Mag—
All, all are sleeping, sleeping, sleeping on the hill.
Where are Uncle Isaac and Aunt Emily, 20
And old Towny Kincaid and Sevigne Houghton,
And Major Walker who had talked
With venerable men of the revolution?—
All, all, are sleeping on the hill.
They brought them dead sons from the war, 25
And daughters whom life had crushed,
And their children fatherless, crying—
All, all are sleeping, sleeping, sleeping on the hill.
Where is Old Fiddler Jones
Who played with life all his ninety years, 30
Braving the sleet with bared breast,
Drinking, rioting, thinking neither of wife nor kin,
Nor gold, nor love, nor heaven?
Lo! he babbles of the fish-frys of long ago,
Of the horse-races of long ago at Clary’s Grove, 35
Of what Abe Lincoln said
One time at Springfield.
___________________
La libertà è inafferrabile, ma non conosco altro per cui valga la pena di vivere.
-Avalon-
What a kind of life: Freedom in flesh,
shackles on your mind...
Avantasia
"You can have all the faith you want in spirits and the afterlife, and heaven and hell, but when it comes to this world, don't be an idiot. 'Cause you can tell me you put your faith in God to put you through the day, but when it comes time to cross the road, I know you look both ways."
House, M.D.
La vita è un diritto, non un dovere.
Re: Riflessioni Esistenzialiste
ha ciao ho letto la tua storia e stranamente mi è molto familiare.....copiata da internet? vabbe non avanzo ipotesi diamola per buona
hai deciso di seguire una via e sono contento che hai ammesso l' illogicità della tua religione e il fatto che siamo animali hai però una visione assolutistica delle cose (per intenderci la tua visione è giusta e quella degli altri è sbagliata) questa frase lo comferma "senza Dio è Spirito Santo siamo solo animali" non solo il senso della frase ma anche nella sintassi , sarai vissuto in un ambiente raro questo è certo ma non credere che la tua storia sia diversa dalla mia, vuoi sentire una storia bene ti racconto la mia breve breve e senza peli sulla lingua:
ero un ragazzino molto fedele , tutti i giorni a messa, il chirichetto , croce appesa al collo e preghiere la sera ,è cio che la maggior parte della gente fuori la mia finestra definisce "ragazzino normale" la mia fede era come un muro niente la poteva sfaldare......o cosi sembrava.....
avevo 6 anni quando il primo mattone cadde, mia nonna paterna muore vittima delle malattie , allora ero troppo piccolo per capire ma oggi mi spiace da morire sapendo di non aver avuto l' occasione di averla conosciuta, a 9 anni mi rivolgo ad una prof di religione per sapere come mai dio non aveva salvato mia nonna, e qui cade il 5 mattone ormai rimane una sola fila, nell' arco tra i 9 e i 13 anni inizio a fregarmene della religione, cosa dovevo a dio visto che lui aveva fatto morire mia nonna? mi chiedevo, a 13 anni ho capito che non ero piu credente l' ultima conferma fu la lettura del testo biblico che mi tolse ogni dubbio sulla sua esistenza mi sono detto "se esiste un dio cosi malvagio e vogliono farci credere che sia buono allora meglio che se lo ficchino dove dico io" , a scuola le prime discriminazioni ero considerato un eretico , preso in giro e disprezzato da quegli integralisti di professori e professoresse superiori, stessa cosa e anche nella vita privata non va bene i ragazzi mi prendono in giro perché non seguo quello che loro definiscono "pensiero comune" oppure come lo chiamo io "il pensiero delle pecore col pastore" il prete sotto casa comincia a martellarmi con minaccie di inferno e stronzate varie, oggi ho 16 anni e sono fiero di essere quello che sono
allora adesso dimmi non facevo prima a credere invece di esternarmi da quella massa di pecore, come vedi la tua storia è simile alla mia anche se al contrario
hai deciso di seguire una via e sono contento che hai ammesso l' illogicità della tua religione e il fatto che siamo animali hai però una visione assolutistica delle cose (per intenderci la tua visione è giusta e quella degli altri è sbagliata) questa frase lo comferma "senza Dio è Spirito Santo siamo solo animali" non solo il senso della frase ma anche nella sintassi , sarai vissuto in un ambiente raro questo è certo ma non credere che la tua storia sia diversa dalla mia, vuoi sentire una storia bene ti racconto la mia breve breve e senza peli sulla lingua:
ero un ragazzino molto fedele , tutti i giorni a messa, il chirichetto , croce appesa al collo e preghiere la sera ,è cio che la maggior parte della gente fuori la mia finestra definisce "ragazzino normale" la mia fede era come un muro niente la poteva sfaldare......o cosi sembrava.....
avevo 6 anni quando il primo mattone cadde, mia nonna paterna muore vittima delle malattie , allora ero troppo piccolo per capire ma oggi mi spiace da morire sapendo di non aver avuto l' occasione di averla conosciuta, a 9 anni mi rivolgo ad una prof di religione per sapere come mai dio non aveva salvato mia nonna, e qui cade il 5 mattone ormai rimane una sola fila, nell' arco tra i 9 e i 13 anni inizio a fregarmene della religione, cosa dovevo a dio visto che lui aveva fatto morire mia nonna? mi chiedevo, a 13 anni ho capito che non ero piu credente l' ultima conferma fu la lettura del testo biblico che mi tolse ogni dubbio sulla sua esistenza mi sono detto "se esiste un dio cosi malvagio e vogliono farci credere che sia buono allora meglio che se lo ficchino dove dico io" , a scuola le prime discriminazioni ero considerato un eretico , preso in giro e disprezzato da quegli integralisti di professori e professoresse superiori, stessa cosa e anche nella vita privata non va bene i ragazzi mi prendono in giro perché non seguo quello che loro definiscono "pensiero comune" oppure come lo chiamo io "il pensiero delle pecore col pastore" il prete sotto casa comincia a martellarmi con minaccie di inferno e stronzate varie, oggi ho 16 anni e sono fiero di essere quello che sono
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"religione: l' arte di prendere per il culo se stessi" Io
“se hai un problema e lo puoi risolvere, perché ti arrabbi? Se hai un problema e non lo puoi risolvere, perché ti arrabbi?”
"il medico mi ha detto di riempire di botte tutti i bigotti ............ ehm in verità mi ha detto di scaricare lo stress ma vabbè siamo lì"
Re: Riflessioni Esistenzialiste
Spoon River ah ah
Wolf nell'improbabile caso tu non lo sapessi c'è una versione in italiano, adattata ed interpretata a suo tempo da De André
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Re: Riflessioni Esistenzialiste
Visto che non ho un cazzo da fare perdo un po' di tempo con un fake.
Penso proprio che non freghi un cazzo a nessuno della tua mail, questo e' un forum in cui si discutono le idee, i ragionamenti e non le persone che scrivono, di conseguenza qualsiasi cosa collegata alla tua identita' e' irrilevante.
Wow, interessante andiamo avanti.
Commovente, chissa' in che razza di posto sei cresciuto, che infanzia terribile.
Se ti fossi anche fustigato sembrerebbe la storia della giovinezza di Padre Pio.
Ti sei sentito per la prima volta martire, dai di' la verita', tu eri il bene loro il male.
Tutti Atei brutti e cattivi che se la prendevano e perseguitavano il cristiano come all'epoca dei romani.
Sempre piu' credibile
E' sempre il solito ritornello, voi avete una morale e gli altri no. Scendi dal quel piedistallo cadente, cosi' facendo di dai arie di superiorita', Gesu' ti vorrebbe un po' piu' umile
Gia', persecuzione dei cristiani in atto ancora oggi, specie in Italia.
Ecco, l'ennesimo credente fai da te, hai passato il tempo a fare elucubrazioni sulle elucubrazioni di santa romana chiesa e sei giunto all'ennesima personalissima interpretazione della bugia cattolica. Non sei il solo.
Che tristezza.
Avevi decisamente bisogno dello psichiatra
Beh, tutto e bene cio' che finisce bene, la figa e' sempre terapeutica.
Sei decisamente sfortunato, pero' pensa che anche un non credente potrebbe ritrovarsi nella medesima situazione, anzi forse e' piu' facile.
Senza dio, senza insegnamenti cristiani mi ritrovo nella tua stessa situazione economica e matrimoniale. Come te lo spieghi?
Appunto lo sappiamo, per questo non riusciamo ad insultare le nostre intelligenze.
Bullshit.
Capisco
L'auto inganno a cui ti sei sottoposto ti fa star bene? Buon per te. Credere nella ricompensa finale ti aiuta ad esorcizzare la paura della morte? Niente di strano, e' una delle ragioni per cui e' stata inventata la religione
Personalmente, come dicevo prima non sono disposto a credere nelle favolette senza nessun straccio di prova.
Stendiamo un velo pietoso sulle tasse va', e anche sul fatto che se avessi voluto ti saresti scopato mille donne, dalla descrizione che ti sei fatto pare che tu abbia preso quello che ha passato il convento. Manna.
Primo grassetto: Ma come, tu fino adesso hai sostenuto di essere stato un perseguitato per le tue idee
Secondo grassetto:
No, sarebbe anche peggio forse, la maggioranza delle persone non e' ancora matura per vivere senza le stronzate religiose e tu ne sei l'esempio. Saremmo invasi di psicopatici che non saprebbero a cosa attaccarsi.
Link?
Dalla religione peace&love, dai rappresentanti di Gesu' sulla terra era lecito aspettarsi qualcosa di meglio rispetto alle altre ideologie, ma tant'e' che hanno fatto cagare.
L'ennesimo sessofobico cristiano, vabbe' dai non e' una novita'.
Kierkegaard ha scritto:Salve.
Vi informo sin da subito che non risalirete alla mia email attraverso questo account.
Questo non vuol dire che sono un imbroglione. Né sono un missionario, visto che non sono affiliato a nessuna Chiesa (né Cattolica, né altro.)
Vorrei solo raccontare la mia storia.
So che alcuni di voi la troveranno patetica, ma me ne frega zero.
E del resto, non verreste in un forum (qualsiasi sia) se non per leggere storie.
Penso proprio che non freghi un cazzo a nessuno della tua mail, questo e' un forum in cui si discutono le idee, i ragionamenti e non le persone che scrivono, di conseguenza qualsiasi cosa collegata alla tua identita' e' irrilevante.
Questa è la storia di un cristiano. Come ho già detto, sono battezzato, cresimato e sposato secondo rito latino, ma non mi sono mai considerato cattolico romano, né appartenente ad altre fazioni.
Sono un cristiano. Per me è indifferente se il sacerdote è cattolico, ortodosso o riformato. Il centro della mia Fede è Gesù Cristo.
Wow, interessante andiamo avanti.
Purtroppo, sono vissuto in una società ed in un ambiente ostile al cristianesimo, la società Borghese-Progressista di una città industriale italiana (rimango vago).
Ho avuto i primi problemi, ad essere onesto, solo dopo i quindici anni.
Proprio in quel periodo, dopo un periodo di sostanziale confusione religiosa, approdavo al Cristianesimo.
Commovente, chissa' in che razza di posto sei cresciuto, che infanzia terribile.
Senza intercessione di preti o altro, semplicemente ogni giorni mi rendevo sempre di più conto dell'Intelligenza superiore che tutto muove. Mi distaccai lentamente dal mondo e dalle persone.
Ebbi bisogno di un sostanziale distacco dal materialismo. Ripudiai il commerciale, ripudiai i "piaceri terreni", e mi avvicinai sempre maggiormente alla "tristezza" ed alla "astinenza".
Se ti fossi anche fustigato sembrerebbe la storia della giovinezza di Padre Pio.
Forse complice anche questa cosa, divenni presto lo zimbello della mia classe.
Oltre a non essere minimamente calcolato dalle ragazze (non che mi lamenti, è una constatazione di fatto) perché eccessivamente "musone", divenni il bersaglio costante di tutti i miei compagni di liceo maschi, tutti rigorosamente atei.
Ti sei sentito per la prima volta martire, dai di' la verita', tu eri il bene loro il male.
Tutti Atei brutti e cattivi che se la prendevano e perseguitavano il cristiano come all'epoca dei romani.
Io ancora non ero giunto a quella che mi piace definire la mia Comunione con Gesù Cristo, ma già al tempo i miei compagni mi trattavano da "femminuccia" perché sostanzialmente non scopavo, non fumavo né tabacco né mariujana e fondalmentente non avevo né il coraggio, né la voglia di bestemmiare.
Non voglio dare tutte le "colpe" dei tre terribili anni di liceo che ho vissuto all'avversione di questi ragazzi (non li considero più compagni) verso la religione.
Sempre piu' credibile
Probabilmente ero diverso per il semplice fatto di avere un'etica ed una morale; cosa che loro non riuscivano nemmeno a contemplare.
E' sempre il solito ritornello, voi avete una morale e gli altri no. Scendi dal quel piedistallo cadente, cosi' facendo di dai arie di superiorita', Gesu' ti vorrebbe un po' piu' umile
Ciò non toglie che ho vissuto la mia adolescenza in una situazione di disagio. Penso di essere stato discriminato per il mio credo, onestamente.
Gia', persecuzione dei cristiani in atto ancora oggi, specie in Italia.
Giunti all'Università mi tuffai nelle scienze matematiche. Mi piaceva, ma ero rimasto senza amici. A vent'anni realizzai di come Gesù Cristo fosse non solo una persona, ma un vero e proprio "archetipo totalizzante dell'esperienza umana".
Divenni un cristiano relativista. Vedevo il mondo a tinte grige. La mia famiglia, pur avendomi battezzato da bambino (uno dei gesti che posso dire di aver apprezzato) disapprovava che io frequentassi parrochie o anche solo gruppi di sostegno cristiani, perché ritenevano, con pregiudizio, che tutti i preti fossero dei pedofili.
Ecco, l'ennesimo credente fai da te, hai passato il tempo a fare elucubrazioni sulle elucubrazioni di santa romana chiesa e sei giunto all'ennesima personalissima interpretazione della bugia cattolica. Non sei il solo.
Così io vedevo un mondo pieno di persone razionaliste ma false, ipocrite, materialiste, ancorate al proprio egoismo ed io, rachitico e timido, che volevo imitare Gesù Cristo ma non ne avevo nemmeno il coraggio.
Che tristezza.
Provai ad impegnarmi nel sociale, ma fu un disastro. Non riuscivo a trasmettere umanità in chi mi stava intorno, nonostante fosse ciò che io desiderassi. Litigavo con persone ottuse che la pensavano come me per il 98% delle cose che contano.
Pensai molto alla morte in quei tempi, e fu solo la lettura del Vangelo che mi permette oggi di scrivere.
Giorno dopo giorno, la lettura e rilettura dei Vangeli, mi aiutò moltissimo.
Iniziavo a vedere le opportunità che Dio mi mandava per farmi come Gesù. Soffrire come Gesù e, finalmente, amare come Gesù. Voi penserete ad ipotesi iperuraniche, ma io parlo di esperienze concrete: iniziai a sorridere, a salutare le persone, soprattutto le persone anziane. Iniziai a vedere che il mio entusiasmo coinvolgeva gli altri, e capii che io stavo seguendo l'insegnamento di Gesù Cristo.
Avevi decisamente bisogno dello psichiatra
Fu così che conobbi una ragazza bellissima, di una raffinatezza ed una cultura sconfinata, che pur ammettendo di non percepire la portata messianica del Cristo, condivide con me molte idee e molti progetti per aiutare il prossimo. Ad esempio, lavorando lei negli ospedali, abbiamo deciso di dedicare un poco del nostro tempo libero ai malati.
Questa esperienza, vi consiglio di provarla. Per me è molto eccitante e mi sento davvero un "Cavaliere Ospitaliere" anche per il semplice fatto di portare speranza a chi ne ha tanto bisogno.
Adesso quella ragazza è felicemente mia moglie.
Beh, tutto e bene cio' che finisce bene, la figa e' sempre terapeutica.
Terminati gli studi, sono entrato in un ambito lavorativo dove la mia Fede è ancora oggetto di pregiudizio. Ancora una volta, nessuno dei miei colleghi condivide la mia fede, e so che per me sarà un pochino più duro ottenere promozioni.
Sei decisamente sfortunato, pero' pensa che anche un non credente potrebbe ritrovarsi nella medesima situazione, anzi forse e' piu' facile.
Ma non mi lamento: so di vivere, anche economicamente, molto meglio della maggior parte delle persone che conosco. Sicuramente, dei miei compagni di liceo.
Penserete che c'è un picco di orgoglio ed arroganza per questo...penserete che esagero...che sono un melodrammatico.
Personalmente, ho deciso che mi importerà poco. Io sto bene con mia moglie e col mio Dio. Conosco i miei limiti. Sono un essere umano che aspira a vivere una vita felice e sa che per farlo deve vivere secondo gli insegnamenti del Cristianesimo. Nessuno è perfetto.
Senza dio, senza insegnamenti cristiani mi ritrovo nella tua stessa situazione economica e matrimoniale. Come te lo spieghi?
La mia esperienza di vita ha fatto maturare in me delle forti convinzioni "filosofiche".
Come vi ho detto, sono un relativista cristiano.
Il mio relativismo è molto spirituale, come quello di Blaise Pascal o, appunto, del mio filosofo preferito, Soren Kierkegaard.
Non c'è nulla di naturale nel cristianesimo. Non c'è nulla di logico. Non c'è nulla di reale-razionale (in senso hegeliano).
Il Cristianesimo è innaturale perché la Natura umana è protesa al gretto. Questo voi lo sapete.
Appunto lo sappiamo, per questo non riusciamo ad insultare le nostre intelligenze.
Siamo tutti peccatori. Nessuno è perfetto. L'Uomo non è affatto meraviglioso nella sua individualità sociale. Ed è anche peggio inserito in un contesto socialmente interettivo. L'Uomo ha una sola facoltà veramente interessante: pensa.
Non c'è nulla di logico nel Cristianesimo, perché la logica è istinto. Ci crediamo esterni alle cose, ma siamo animali. Siamo scimmie! Col massimo rispetto che posso nutrire per gli animali, dobbiamo renderci conto che al di fuori di Dio e dello Spirito Santo c'è solo carne animale! Le nostre "logiche conclusioni" sono solo le elucubrazioni delle nostre testoline lussuriose (non biasimatemi...so cosa sia la lussuria. Lo so molto bene ed ho imparato che tutti gli esseri umani, in quanto animali, sono molto lussuriosi).
Bullshit.
Sono un relativista cristiano perché quando la tua mente (animale - peccatrice) ti dice che ad un pugno si risponde con un altro pugno, ed ad un morso con un altro morso, Gesù Cristo ha oggettivamente insegnato al mondo che esiste una alternativa: offrire l'altra guancia.
Ma che ci importa di quello che pensano gli altri di noi? Cenere alla cenere, son solito ripetere.
Capisco
E se anche Dio non esistesse? Avrei potuto vivere la mia "felice" vita da ateo. Avrei potuto scoparmi mille donne. Avrei potuto non pagare le tasse. Ma ho scelto un altra strada. Ed anche a costo di apparire ridicolo agli altri, io sono fiero di quello che sono e di quello che ho fatto. Sono fiero della mia diversità. Sono definitivamente felice. La mia convizione che alla morte sarò ricompensato in eterno, spero potendo vivere sempre affianco alla mia "Monna Lisa", mi riempie il cuore di gioia.
L'auto inganno a cui ti sei sottoposto ti fa star bene? Buon per te. Credere nella ricompensa finale ti aiuta ad esorcizzare la paura della morte? Niente di strano, e' una delle ragioni per cui e' stata inventata la religione
Personalmente, come dicevo prima non sono disposto a credere nelle favolette senza nessun straccio di prova.
Stendiamo un velo pietoso sulle tasse va', e anche sul fatto che se avessi voluto ti saresti scopato mille donne, dalla descrizione che ti sei fatto pare che tu abbia preso quello che ha passato il convento. Manna.
Bene, so di essere lungo, ma vorrei passare alla riflessione finale, che rivela l'altro lato della mia vena filosofica:
Il relativismo esistenzialista.
Sarei un falso se non dicessi che viviamo in un Italia dove il cristiano cattolico fa il bello, ed il cattivo tempo.
Ma lancio una domanda: siamo sicuri che il problema non sia insito al cristiano cattolico, ma all'uomo in generale?
Io so che voi nel cuore siete convinti che se il cristiano cattolico fosse spazzato via da queste lande, o perlomeno ridimensionato fino a fede non-maggioritaria, vivremmo tutti in un mondo migliore.
Primo grassetto: Ma come, tu fino adesso hai sostenuto di essere stato un perseguitato per le tue idee
Secondo grassetto:
No, sarebbe anche peggio forse, la maggioranza delle persone non e' ancora matura per vivere senza le stronzate religiose e tu ne sei l'esempio. Saremmo invasi di psicopatici che non saprebbero a cosa attaccarsi.
Io ho una amica che è vissuta in Albania.
In Albania il dittatore Hoxha impose l'ateismo di Stato. In Trent'anni di nazicomunismo (e definirlo tale è una grave offesa per gli stessi comunisti. Io ho molto rispetto per l'aspetto sociale del comunismo) sono stati commessi più crimini che in trecento di Chiesa Cattolica medievale.
Link?
Ma non voglio discutere il caso specifico.
Io sono convinto che è proprio la testa dell'umanità ad essere bacata e marcia. Non importa la religione che (fa finta di) segue.
Cercherò di spiegarmi meglio: voi, atei, non sopportate l'aspetto maggioritario totalitario del Cattolicesimo, ma mettetevi una mano sul cuore: forse che, se ci fosse stato l'Ateismo come religione maggioritaria per secoli e secoli, ché, i risultati non sarebbero stati pressocché identici?
Ho definito l'ateismo una religione. Potrebbe non piacervi, però vorrei consideraste che per me dire che l'ateismo è una religione è come dire che il marxismo è una religione, o lo è comunque una forma ideologica (di idee) ben radicata e socialmente notabile nel contesto sociale, appunto.
Quindi il problema non è insito su CHI sta al potere (al momento, i Cattolici), ma proprio sulla natura stessa del potere, che corrompe tutto e tutti.
Dalla religione peace&love, dai rappresentanti di Gesu' sulla terra era lecito aspettarsi qualcosa di meglio rispetto alle altre ideologie, ma tant'e' che hanno fatto cagare.
Se le mie parole vi hanno in un qualche modo interessato, io vorrei dirvi che sono molto vicino alla visione di Jansen (Giansenio).
In particolare, con gran rottura coi Cattolici Romani, io credo che la salvezza sia solo per chi segue Gesù Cristo. Gesù non redime dal Peccato Originale (e da tutti gli altri peccati) l'intera umanità, come credono i cattolici, ma solo coloro che dal profondo lo seguono e soprattutto seguono praticamente ed eticamente il suo esempio.
L'ennesimo sessofobico cristiano, vabbe' dai non e' una novita'.
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Re: Riflessioni Esistenzialiste
Per questa ti becchi un verde.*Valerio* ha scritto:Beh, tutto e bene cio' che finisce bene, la figa e' sempre terapeutica.
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Re: Riflessioni Esistenzialiste
ma perchè parlare con questo?
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Re: Riflessioni Esistenzialiste
Kierkegaard ha scritto:
Io sono convinto che è proprio la testa dell'umanità ad essere bacata e marcia.
Una testa creata a immagine e somiglianza del suo creatore.
Re: Riflessioni Esistenzialiste
AteoCorporation ha scritto:Kierkegaard ha scritto:
Io sono convinto che è proprio la testa dell'umanità ad essere bacata e marcia.
Una testa creata a immagine e somiglianza del suo creatore.
Grande!
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Re: Riflessioni Esistenzialiste
Giampy ha scritto:ma perchè parlare con questo?
Te l'ho detto, non avevo niente da fare
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Re: Riflessioni Esistenzialiste
Il nostro amico si è già eclissato?
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Re: Riflessioni Esistenzialiste
Sembrerebbe...marduk ha scritto:Il nostro amico si è già eclissato?
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Re: Riflessioni Esistenzialiste
A me pare uno dei tanti lanciaisassoenascondilbraccio
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Re: Riflessioni Esistenzialiste
ConcordoFux89 ha scritto:Per questa ti becchi un verde.*Valerio* ha scritto:Beh, tutto e bene cio' che finisce bene, la figa e' sempre terapeutica.
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Re: Riflessioni Esistenzialiste
Ho letto il lunghissimo post introduttivo e per motivi di tempo non ho letto quelli successivi, per cui corro il rischio di ripetere cose già dette.
A me è apparsa subito come una ammaliante e quasi commovente storiella ben sceneggiata, scritta con la caratterizzazione dei personaggi netta e definita, tagliati con l'accetta e quindi irreali.
Come nei film western o polizieschi ci sono i buoni buoni da una parte e i cattivi cattivi dall'altra, inquadrati in tele monocromatiche senza sfumature, così nella storiella raccontata ci sono gli atei cattivi che deridono e ghettizzano il credente buono, addosandosi anche la colpa di renderlo complessato e frustrato. Lo stesso avviene nei Vangeli, dove i cattivissimi ebrei mandano a morte Gesù, e come nei Vangeli gli evangelisti sono affetti da antigiudaismo, con i soliti contorni ben netti e delineati, così l'amico è affetto da antiateismo, malcelato dal goffo moralismo finale.
Guarda caso in classe sono tutti atei e lo deridono, nell'ambiente di lavoro sono tutti atei e fanno lo stesso, in un Paese con un'altissima incidenza di cattolici tra la popolazione (strano...).
Nella vita reale, a differenza dei film, esistono molte variabili come l'ateo buono, comprensivo e tollerante, il credente ipocrita e ladro, il giansenista peggiore del cattolico o il cattolico migliore del buddhista.
Inoltre la solita morale che si tenta di veicolare attraverso la finta storia della propria vita, quella che dovrebbe far riflettere senza fornire troppe possibilità di replica (è la vera storia della mia vita, mica il mio pensiero!), è la seguente: se sei buono e segui Gesù Cristo, se sei come lui agnello tra i lupi, deriso e sbeffeggiato, la ricompensa che ricevrai sarà 1000 volte più grande e cioè la moglie superbona, la felicità, il sorriso sempre stampato sulle labbra, ecc.
Tuttavia per il solito discorso dei contorni netti e del monocromatismo, io invece conosco cristiani che fanno tutto e molto più di quello raccontato nella storiella, ma hanno la moglie racchia e inguardabile, il figlio tossico e molti altri problemi, anche di salute, che la fede in Dio non risolve assolutamente.
Infine si vorrebbe far credere che molti atei sono tali per avversione alla Chiesa Cattolica, al Vaticano tanto potente e odiato, per cui l'anticlericalismo esasperato porta quasi inevitabilmente all'ateismo dichiarato. Invece per essere felici è necessario provare a credere in Gesù e solo nella sua parola, senza sovrastrutture o intermediari.
Anche qui nulla di più falso, perchè se ci fosse qualche minima prova dell'esistenza di Dio, se per una sola volta avesse inspiegabilmente annullato le leggi della fisica e reso possibile l'impossibile, probabilmente ora sarei credente. Il vero problema è che Dio, al di là del benessere psicologico che può fornire la credenza nella sua esistenza, non ha MAI fornito un solo straccio di prova che smentisse l'ateismo. Questo è lo snodo cruciale, la vera scriminante che delimita il confine tra ateismo (che non è affatto una religione) e teismo. Tutto il resto è fumus, sono solo storielle con una morale ben indirizzata e paragonabili a quelle che si raccontano ai bambini, con i buoni belli, maltrattati ma alla fine vincenti, e i cattivi brutti, odiosi e sempre perdenti nell'eterno conflitto tra bene e male.
Purtroppo per l'amico scrittore, l'autentica realtà è quella dei vinti del Verga e non quella poetica ma irreale degli umili del Manzoni, sempre aggrappati ad una Provvidenza che alla fine risolve e aggiusta ogni cosa, anche e soprattutto quelle impossibili.
Saluto tutti gli amici dopo un lungo periodo di assenza dettato da problemi di varia natura non ancora del tutto risolti.
A me è apparsa subito come una ammaliante e quasi commovente storiella ben sceneggiata, scritta con la caratterizzazione dei personaggi netta e definita, tagliati con l'accetta e quindi irreali.
Come nei film western o polizieschi ci sono i buoni buoni da una parte e i cattivi cattivi dall'altra, inquadrati in tele monocromatiche senza sfumature, così nella storiella raccontata ci sono gli atei cattivi che deridono e ghettizzano il credente buono, addosandosi anche la colpa di renderlo complessato e frustrato. Lo stesso avviene nei Vangeli, dove i cattivissimi ebrei mandano a morte Gesù, e come nei Vangeli gli evangelisti sono affetti da antigiudaismo, con i soliti contorni ben netti e delineati, così l'amico è affetto da antiateismo, malcelato dal goffo moralismo finale.
Guarda caso in classe sono tutti atei e lo deridono, nell'ambiente di lavoro sono tutti atei e fanno lo stesso, in un Paese con un'altissima incidenza di cattolici tra la popolazione (strano...).
Nella vita reale, a differenza dei film, esistono molte variabili come l'ateo buono, comprensivo e tollerante, il credente ipocrita e ladro, il giansenista peggiore del cattolico o il cattolico migliore del buddhista.
Inoltre la solita morale che si tenta di veicolare attraverso la finta storia della propria vita, quella che dovrebbe far riflettere senza fornire troppe possibilità di replica (è la vera storia della mia vita, mica il mio pensiero!), è la seguente: se sei buono e segui Gesù Cristo, se sei come lui agnello tra i lupi, deriso e sbeffeggiato, la ricompensa che ricevrai sarà 1000 volte più grande e cioè la moglie superbona, la felicità, il sorriso sempre stampato sulle labbra, ecc.
Tuttavia per il solito discorso dei contorni netti e del monocromatismo, io invece conosco cristiani che fanno tutto e molto più di quello raccontato nella storiella, ma hanno la moglie racchia e inguardabile, il figlio tossico e molti altri problemi, anche di salute, che la fede in Dio non risolve assolutamente.
Infine si vorrebbe far credere che molti atei sono tali per avversione alla Chiesa Cattolica, al Vaticano tanto potente e odiato, per cui l'anticlericalismo esasperato porta quasi inevitabilmente all'ateismo dichiarato. Invece per essere felici è necessario provare a credere in Gesù e solo nella sua parola, senza sovrastrutture o intermediari.
Anche qui nulla di più falso, perchè se ci fosse qualche minima prova dell'esistenza di Dio, se per una sola volta avesse inspiegabilmente annullato le leggi della fisica e reso possibile l'impossibile, probabilmente ora sarei credente. Il vero problema è che Dio, al di là del benessere psicologico che può fornire la credenza nella sua esistenza, non ha MAI fornito un solo straccio di prova che smentisse l'ateismo. Questo è lo snodo cruciale, la vera scriminante che delimita il confine tra ateismo (che non è affatto una religione) e teismo. Tutto il resto è fumus, sono solo storielle con una morale ben indirizzata e paragonabili a quelle che si raccontano ai bambini, con i buoni belli, maltrattati ma alla fine vincenti, e i cattivi brutti, odiosi e sempre perdenti nell'eterno conflitto tra bene e male.
Purtroppo per l'amico scrittore, l'autentica realtà è quella dei vinti del Verga e non quella poetica ma irreale degli umili del Manzoni, sempre aggrappati ad una Provvidenza che alla fine risolve e aggiusta ogni cosa, anche e soprattutto quelle impossibili.
Saluto tutti gli amici dopo un lungo periodo di assenza dettato da problemi di varia natura non ancora del tutto risolti.
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Re: Riflessioni Esistenzialiste
Bentornato Multiverso E ti becchi anche un verde per l'ottimo post.
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Re: Riflessioni Esistenzialiste
Fux89 ha scritto:Bentornato Multiverso E ti becchi anche un verde per l'ottimo post.
Due.
E mi unisco al bentornato
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Re: Riflessioni Esistenzialiste
Ciao Muti. Che piacere risentirti. Spero di averti qui con noi adesso !!
A mio avviso Multi e' tutto fiato sprecato. E' tutta una bufala scritta da qualche "burolne" per prenderci per il culo. Non ti curar di loro, ma guarda e passa !!
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Re: Riflessioni Esistenzialiste
ciao multi finalmente aspettavo con anzia uno dei tuoi post che manda k.o. le credenze dei credenti
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“se hai un problema e lo puoi risolvere, perché ti arrabbi? Se hai un problema e non lo puoi risolvere, perché ti arrabbi?”
"il medico mi ha detto di riempire di botte tutti i bigotti ............ ehm in verità mi ha detto di scaricare lo stress ma vabbè siamo lì"
Re: Riflessioni Esistenzialiste
Il solito Post impeccabile caro Multiverso. Verdissimo.
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Re: Riflessioni Esistenzialiste
io potrei pure suggerire di chiudere il post perché tanto questo qui non risponde
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“se hai un problema e lo puoi risolvere, perché ti arrabbi? Se hai un problema e non lo puoi risolvere, perché ti arrabbi?”
"il medico mi ha detto di riempire di botte tutti i bigotti ............ ehm in verità mi ha detto di scaricare lo stress ma vabbè siamo lì"
Re: Riflessioni Esistenzialiste
oddvod56 ha scritto:io potrei pure suggerire di chiudere il post perché tanto questo qui non risponde
Aspettiamo non si sa mai. Se lo fa, ci si diverte ah ah
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Re: Riflessioni Esistenzialiste
Rasputin ha scritto:oddvod56 ha scritto:io potrei pure suggerire di chiudere il post perché tanto questo qui non risponde
Aspettiamo non si sa mai. Se lo fa, ci si diverte ah ah
I casi sono due, da buon cristiano o porge l'altra guancia, o non raccoglie la provocazione, te Rasp ne hai una terza?
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*Valerio* ha scritto:Rasputin ha scritto:oddvod56 ha scritto:io potrei pure suggerire di chiudere il post perché tanto questo qui non risponde
Aspettiamo non si sa mai. Se lo fa, ci si diverte ah ah
I casi sono due, da buon cristiano o porge l'altra guancia, o non raccoglie la provocazione, te Rasp ne hai una terza?
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Re: Riflessioni Esistenzialiste
Io ne suggerire una terza, appunto, proprio perchè cristiano, si senta investito della verità e bolli le vostre, nostre risposte con una scrollata di spalle convinto della sua infallibile e superiore fede.*Valerio* ha scritto:
I casi sono due, da buon cristiano o porge l'altra guancia, o non raccoglie la provocazione, te Rasp ne hai una terza?
La loro modestia è intrisa di superbia.
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Re: Riflessioni Esistenzialiste
Darrow ha scritto:Io ne suggerire una terza, appunto, proprio perchè cristiano, si senta investito della verità e bolli le vostre, nostre risposte con una scrollata di spalle convinto della sua infallibile e superiore fede.*Valerio* ha scritto:
I casi sono due, da buon cristiano o porge l'altra guancia, o non raccoglie la provocazione, te Rasp ne hai una terza?
La loro modestia è intrisa di superbia.
Vabbe' mi svelo, anche se cosi' per ripicca non lo fara' mai.
A me piacerebbe una sfuriata tipo anatema, o scomunica latae sententiae, sarebbe fantastico.
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La vita è incontrarsi e illuminare il buio
*Valerio*- -------------
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