Se fossi il legislatore italiano...
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Se fossi il legislatore italiano...
Ciascuno di voi, se fosse il legislatore italiano, quali leggi cambierebbe e in che modo?
Giurista pensatore- -------------
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Re: Se fossi il legislatore italiano...
Giurista pensatore ha scritto:Ciascuno di voi, se fosse il legislatore italiano, quali leggi cambierebbe e in che modo?
Se mio nonno da piccolo avesse succhiato cherosene al posto del latte, adesso io sarei un aviogetto.
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Re: Se fossi il legislatore italiano...
Sai Rasp, penso che tuo nonno abbia veramente succhiato cherosene !
Paolo- --------------
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Re: Se fossi il legislatore italiano...
Che razza di risposta è? Io ho semplicemente chiesto quali leggi italiane non vi piacciono e come, se ne aveste il potere, le cambiereste...Rasputin ha scritto:Se mio nonno da piccolo avesse succhiato cherosene al posto del latte, adesso io sarei un aviogetto.
Giurista pensatore- -------------
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Re: Se fossi il legislatore italiano...
Mi butto.
Ok, mi sono lasciato andare ai sogni
Edit: ripasso domattina, noche (e sogni d'oro )
Ipoteticamente? Premettendo che non mi interesso particolarmente della legislazione italiana, nel senso che non ho mai studiato diritto(mi toccherà però farlo all'università) credo che fra le priorità ci siano quelle riguardanti le entrate e le uscite fiscali. Il peso del fisco deve essere proporzionale alle possibilità del contribuente, e di fatto così attualmente non è. Chiaramente, sarei particolarmente duro contro l'evasione fiscale. Poi, accentrerei lo stato, eliminando quei regionalismi istituzionali che di fatto sono deleteri per il buon funzionamento dello Stato nel suo insieme. Questioni come TAV o come lo smaltimento dei rifiuti(per prendere due questioni forti sul tavolo da decenni, ormai) non possono essere risolte cercando di ascoltare una cacofonia di campanilismi. Ergo, sarei tendenzialmente per togliere potere a regioni, province e comuni. A questo punto, avendo liberato il campo(e avendo possibilmente diminuito il numero e lo stipendio dei parlamentari), mi occuperei di risistemare quella parte di 'stato sociale' così danneggiata negli ultimi anni da una serie di fattori concomitanti. In pratica, cercherei di rendere l'assistenza sanitaria veramente gratuita, l'istruzione pubblica cercherei di renderla la migliore possibile(ed in questo senso taglierei completamente i fondi alle scuole private, ed aumenterei gli stipendi invece del personale scolastico, a partire dagli insegnanti) e, dal punto di vista dell'economia, darei un supporto e alle imprese che faticano, non per propria colpa, o perlomeno non sempre, a garantire i diritti ai lavoratori, e ai lavoratori stessi, facendo in modo che i loro diritti, impresa disponibile o meno, siano loro garantiti. Fatto questo(o in contemporanea, se possibile), mi occuperei di questioni che, se sono per me prioritarie in quanto cittadino ed elettore, non lo sarebbero in quanto legislatore e/o capo del governo. Parlo di questioni come la legge 40, che stralcerei del tutto o, ancora più importante, il riconoscimento delle coppie di fatto(e quindi indirettamente, se non direttamente, delle unioni omosessuali). Cambierei la legge elettorale, portandola ad una proporzionale diretta con sbarramento intorno al 5%. Poi, se fosse in mio potere, mi toglierei la soddisfazione di risistemare articolo 7 e 8 della costituzione, eliminando i Patti Lateranensi, in ossequio al principio cavouriano della libera chiesa in libero stato.Giurista pensatore ha scritto:Ciascuno di voi, se fosse il legislatore italiano, quali leggi cambierebbe e in che modo?
Ok, mi sono lasciato andare ai sogni
Edit: ripasso domattina, noche (e sogni d'oro )
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Re: Se fossi il legislatore italiano...
Sottoscrivo in pieno ogni sillaba!
Giurista pensatore- -------------
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Re: Se fossi il legislatore italiano...
io le province le abolirei proprio. visto che ci sono già le regioni non servono a un benemerito ca**o, se non a succhiare un transatlantico di soldi.Werewolf ha scritto:Ergo, sarei tendenzialmente per togliere potere a regioni, province e comuni.
Muriel- -----------
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Re: Se fossi il legislatore italiano...
Werewolf ha scritto:Mi butto ...
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Daniela1968- ------------
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Re: Se fossi il legislatore italiano...
Muriel ha scritto:io le province le abolirei proprio. visto che ci sono già le regioni non servono a un benemerito ca**o, se non a succhiare un transatlantico di soldi.Werewolf ha scritto:Ergo, sarei tendenzialmente per togliere potere a regioni, province e comuni.
Daniela1968- ------------
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Re: Se fossi il legislatore italiano...
Muriel ha scritto:io le province le abolirei proprio. visto che ci sono già le regioni non servono a un benemerito ca**o, se non a succhiare un transatlantico di soldi.Werewolf ha scritto:Ergo, sarei tendenzialmente per togliere potere a regioni, province e comuni.
In quanto ai comuni: raggruppare, ci sono comuni di 100 abitanti, vedresti risparmi
wendell p. bloyd- -----------
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Re: Se fossi il legislatore italiano...
già...wendell p. bloyd ha scritto:In quanto ai comuni: raggruppare, ci sono comuni di 100 abitanti, vedresti risparmi
oltre a ciò, butto là anche io quello che mi viene in mente ora.
1) proporrei un taglio netto di tutti i parassiti che poppano al capezzolo dello stato,
ergo riduzione delle cariche statali ai minimi storici... altro che taglio degli stipendi.
ridimensionamento drastico del numero dei partiti, e limitazione dei finanziamenti ai suddetti (nel budget sarebbe compreso ovviamente anche il finanziamento dei vari pennivendoli che scrivono nei quotidiani di partito "aiutati" dallo stato).
2) promuoverei controlli severissimi sul territorio per quanto riguarda le assunzioni, rendendo sconvenientissime tutte le irregolarità per i datori di lavoro con pesanti sanzioni. obbiettivo: eliminazione graduale della disoccupazione, del precariato e delle condizioni lavorative inaccettabili.
3) consentirei l'esistenza di un unico sindacato dei lavoratori dipendenti i cui rappresentanti non possano percepire uno stipendio, con rotazione del segretario e del consiglio al massimo ogni 5 anni e ad elezione popolare, come per i partiti.
4) renderei scuola e sanità gratuite e migliori, e favorirei anche il miglioramento della formazione degli insegnanti e delle università. ogni docente non potrebbe avere più di una cattedra, naturalmente.
5) incentiverei l'efficienza dei servizi statali con un controllo a fucile spianato degli uffici pubblici.
6) l'otto per mille sarebbe da devolvere obbligatoriamente ed esclusivamente alla ricerca scientifica.
7) eliminerei la parola religione dal vocabolario dello stato. chi vuole la messa se la canti e se la suoni come vuole senza rompere le palle a chi non è della parrocchia.
non un centesimo dalle casse dello stato per alcuna istituzione religiosa. renderei incostituzionali i partiti politici che legano il loro nome ad un qualsiasi credo religioso.
va bè anche a me piace sognare murieland ahah
Muriel- -----------
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Re: Se fossi il legislatore italiano...
Ri Muriel.
Daniela1968- ------------
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Re: Se fossi il legislatore italiano...
danayda ha scritto:Ri Muriel.
è un tesoro ...
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chef75- ------------
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Re: Se fossi il legislatore italiano...
Il sindacato unico mi rammenta il sistema corporativo fascista. Bisogna salvaguardare la libertà di associazione ed il pluralismo sindacale, avendo l'accortezza di fissare delle soglie di rappresentatività per poter stipulare contratti collettivi vincolanti per i lavoratori.Muriel ha scritto:3) consentirei l'esistenza di un unico sindacato dei lavoratori dipendenti i cui rappresentanti non possano percepire uno stipendio, con rotazione del segretario e del consiglio al massimo ogni 5 anni e ad elezione popolare, come per i partiti.
La trovo una contraddizione in termini. L'Otto per Mille è una quota di tasse che lo Stato è disposto a versare a favore di enti scelti dal contribuente. Se vi fosse un'unica opzione, tale quota non avrebbe più ragion d'essere: semplicemente, lo Stato destinerebbe parte dei tributi ad un certo scopo, non diversamente da quanto accade per tutte le altre entrate. Piuttosto, io assegnerei allo Stato tutte le quote non espressamente destinate ad un ente: attualmente, invece, tali quote si ripartiscono proporzionalmente alle scelte espresse.Muriel ha scritto:6) l'otto per mille sarebbe da devolvere obbligatoriamente ed esclusivamente alla ricerca scientifica.
Io temo molto di più i partiti nominalmente neutrali che subdolamente propugnano leggi confessionali. Più che i nomi, vieterei le leggi aventi un fondamento esclusivamente religioso od etico, prive di una ratio sufficiente a giustificare un'imposizione generalizzata.Muriel ha scritto:7) eliminerei la parola religione dal vocabolario dello stato. chi vuole la messa se la canti e se la suoni come vuole senza rompere le palle a chi non è della parrocchia.
non un centesimo dalle casse dello stato per alcuna istituzione religiosa. renderei incostituzionali i partiti politici che legano il loro nome ad un qualsiasi credo religioso.
Sul resto concordo!
Giurista pensatore- -------------
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Re: Se fossi il legislatore italiano...
mah, io ho detto ciò che farei io, non mi importa che sembri un'idea fascista. secondo me non c'è bisogno di settanta sindacati, ne basta uno e che faccia davvero gli interessi dei lavoratori, non dei sindacalisti.Giurista pensatore ha scritto:Il sindacato unico mi rammenta il sistema corporativo fascista. Bisogna salvaguardare la libertà di associazione ed il pluralismo sindacale, avendo l'accortezza di fissare delle soglie di rappresentatività per poter stipulare contratti collettivi vincolanti per i lavoratori.
dai, non stiamo qui a farci le pulci. era ovvio che intendessi che le quote destinate all'otto per mille sarebbero andate allo stato: con destinazione pecisa, cioè come finanziamento della ricerca scientifica.Piuttosto, io assegnerei allo Stato tutte le quote non espressamente destinate ad un ente: attualmente, invece, tali quote si ripartiscono proporzionalmente alle scelte espresse.
Più che i nomi, vieterei le leggi aventi un fondamento esclusivamente religioso od etico, prive di una ratio sufficiente a giustificare un'imposizione generalizzata.
ovvio, quando dico che eliminerei la parola religione dal vocabolrio dello stato intendo soprattutto questo, naturalmente. era sottinteso.
perchè non ci fornisci la tua lista anche tu?
Ultima modifica di Muriel il Mer 6 Lug 2011 - 11:17 - modificato 1 volta.
Muriel- -----------
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Re: Se fossi il legislatore italiano...
ahah grazie ragazzichef75sp ha scritto:danayda ha scritto:Ri Muriel.
è un tesoro ...
Muriel- -----------
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Re: Se fossi il legislatore italiano...
Ritorno(jessy e giulio mi hanno distratto! )
Le province, invece, più che abolirle, dovrebbero avere valore organizzativo, cioè la funzione di mettere ordine e creare una visione d'insieme delle decisioni dei singoli comuni, e far ottemperare a essi quelle che sono le decisioni prese dallo stato centrale.
Chiaramente, raggrupperei i comuni(anche se, dal mio punto di vista, credo che dovrebbe esserci, per i comuni per esempio delle piccole comunità montane di qualche centinaio di abitanti, la possibilità di un riconoscimento di una sorta di 'consiglio del villaggio' che abbia valore istituzionale senza però gravare sulle casse dello stato), e le province le sistemerei ad un livello più territoriale e meno astratto, e sarei anche per la ridisegnazione dei confini di alcune regioni, anche diminuendone il numero.
Concordo con Muriel, con i distinguo di Giurista, a parte su una cosa, ovvero l'8x1000. Io lo abolirei, punto e basta. Se uno vuole fare offerte a questa oa quell'istituzione, va in posta, fa un bollettino e fa la donazione. Non è e non deve essere lo stato a dire o a organizzare le donazioni in nessun modo ed in nessun senso.
Non so, credo che ci siano questioni prettamente territoriali che dovrebbero essere risolte a livello locale. E' difficilissimo trovare un equilibrio fra ciò che è locale è ciò che invece è statale, ed è chiaro che in ogni caso la delegazione deve rimaner a livelli accettabili. Ci sono però cose che credo sia corretto ed utile rimanessero controllate in ambito locale e, (sogno) in regime di democrazia diretta. Decidere di aprire una strada, aprire un museo, decidere i percorsi delle condutture(parlo sempre limitatamente ai confini del comune), per esempio, credo sia corretto, nonché funzionale, che sia deciso a livello locale.Muriel ha scritto:io le province le abolirei proprio. visto che ci sono già le regioni non servono a un benemerito ca**o, se non a succhiare un transatlantico di soldi.Werewolf ha scritto:Ergo, sarei tendenzialmente per togliere potere a regioni, province e comuni.
Le province, invece, più che abolirle, dovrebbero avere valore organizzativo, cioè la funzione di mettere ordine e creare una visione d'insieme delle decisioni dei singoli comuni, e far ottemperare a essi quelle che sono le decisioni prese dallo stato centrale.
Chiaramente, raggrupperei i comuni(anche se, dal mio punto di vista, credo che dovrebbe esserci, per i comuni per esempio delle piccole comunità montane di qualche centinaio di abitanti, la possibilità di un riconoscimento di una sorta di 'consiglio del villaggio' che abbia valore istituzionale senza però gravare sulle casse dello stato), e le province le sistemerei ad un livello più territoriale e meno astratto, e sarei anche per la ridisegnazione dei confini di alcune regioni, anche diminuendone il numero.
Concordo con Muriel, con i distinguo di Giurista, a parte su una cosa, ovvero l'8x1000. Io lo abolirei, punto e basta. Se uno vuole fare offerte a questa oa quell'istituzione, va in posta, fa un bollettino e fa la donazione. Non è e non deve essere lo stato a dire o a organizzare le donazioni in nessun modo ed in nessun senso.
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Re: Se fossi il legislatore italiano...
Giurista pensatore ha scritto:Che razza di risposta è? Io ho semplicemente chiesto quali leggi italiane non vi piacciono e come, se ne aveste il potere, le cambiereste...Rasputin ha scritto:Se mio nonno da piccolo avesse succhiato cherosene al posto del latte, adesso io sarei un aviogetto.
Era solo un po' di ironia, dovuta anche alla pigrizia a scrivere...ritengo utopica la maggior parte dei cambiamenti che a me piacerebbero.
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Re: Se fossi il legislatore italiano...
dalle mie parti si dice se la mia nonna avesse avuto le palle avrei avuto tre nonni .Rasputin ha scritto:Giurista pensatore ha scritto:Che razza di risposta è? Io ho semplicemente chiesto quali leggi italiane non vi piacciono e come, se ne aveste il potere, le cambiereste...Rasputin ha scritto:Se mio nonno da piccolo avesse succhiato cherosene al posto del latte, adesso io sarei un aviogetto.
Era solo un po' di ironia, dovuta anche alla pigrizia a scrivere...ritengo utopica la maggior parte dei cambiamenti che a me piacerebbero.
wendell p. bloyd- -----------
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Re: Se fossi il legislatore italiano...
Muriel e voglio aggiungere qualcosa.Muriel ha scritto:mah, io ho detto ciò che farei io, non mi importa che sembri un'idea fascista. secondo me non c'è bisogno di settanta sindacati, ne basta uno e che faccia davvero gli interessi dei lavoratori, non dei sindacalisti.Giurista pensatore ha scritto:Il sindacato unico mi rammenta il sistema corporativo fascista. Bisogna salvaguardare la libertà di associazione ed il pluralismo sindacale, avendo l'accortezza di fissare delle soglie di rappresentatività per poter stipulare contratti collettivi vincolanti per i lavoratori.dai, non stiamo qui a farci le pulci. era ovvio che intendessi che le quote destinate all'otto per mille sarebbero andate allo stato: con destinazione pecisa, cioè come finanziamento della ricerca scientifica.Piuttosto, io assegnerei allo Stato tutte le quote non espressamente destinate ad un ente: attualmente, invece, tali quote si ripartiscono proporzionalmente alle scelte espresse.Più che i nomi, vieterei le leggi aventi un fondamento esclusivamente religioso od etico, prive di una ratio sufficiente a giustificare un'imposizione generalizzata.
ovvio, quando dico che eliminerei la parola religione dal vocabolrio dello stato intendo soprattutto questo, naturalmente. era sottinteso.
perchè non ci fornisci la tua lista anche tu?
Il sindacato unico: non confondiamo un sindacato espressione dei lavoratori che
ne eleggono i dirigenti, con le corporazioni fasciste espressione del regime e calate dall'alto, anche secondo me basta un sindacato unico e io, che gli anni 70 li ho vissuti
nell'industria, mi ricordo bene del sindacato unitario fatto poi naufragare nel decennio dopo ad opera di personaggi che con i lavoratori non avevavno miente a che spartire.
D'altra parte in Germania esiste come unico sindacato dei metalmeccanici la IG Metall.
8 per mille: ecco io lo abolirei, chi vuole donare doni, al limite detrarre dalle tasse l'importo donato.
Religione: eliminare il concordato ed ogni riferimento ad un'etica o morale di qualsiasi religione dalle leggi dello stato che devono essre laiche, naturalmente ciascuno è libero di pregare e seguire qualsiasi culto voglia, ma questo non deve influire nella formazione del diritto, eliminare qualsiasi riferimento a balle varie tipo radici cristiane, cultura cristiana ( o ebraica o musulmana e via seguendo) dai documenti pubblici.
province a sono d'accordo con la loro totale soppressione, naturalmente fatta in maniera organica e avendo la consapevolezza che il processo di ristrutturazione delle competenze richiede un certo tempo: sono divenute inutili dal momento in cui sono state costituite le regioni.
wendell p. bloyd- -----------
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Re: Se fossi il legislatore italiano...
Il problema spesso non è cambiare una legge, ma lo spirito con cui la legge viene poi utilizzata ed applicata. Le leggi il più delle volte sanciscono solo un principio, un po' come i 10 comandamenti. Poi trasferire nella realtà dei fatti e della vita questi principi è cosa assai diversa. Più semplice può essere la questione nel diritto civile, ma assai più complessa in quello penale. Oggi la nostra giurisprudenza prevede che il giudice decida secondo suo libero convincimento, avendo anche la possibilità di interpretare sia le leggi che i fatti. Io cambierei questo principio perchè è alla base sia degli errori giudiziari che degli arbitri che assai spesso assistiamo. Ritengo che si debbano stabilire dei principi assoluti e che valgono per tutti e in tutti i casi. E i giudici si devono attenere a questi principi.
Paolo- --------------
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Re: Se fossi il legislatore italiano...
Sarei d'accordo se tu riuscissi a compilare una una legge assolutamente priva di ambiguità, di significato certo ed univoco e che comprendesse
ogni caso possibile.
Ti faccio presente, anche se pare che non c'entri nel discorso, che c'è un teorema d'informatica che stabilsce che non è possibile scrivere un programma completamente privo di errori (detto in soldoni)e sicuro al 100% non a caso l'IBM non garantisce mai il software dei suoi sistemi operativi.
ogni caso possibile.
Ti faccio presente, anche se pare che non c'entri nel discorso, che c'è un teorema d'informatica che stabilsce che non è possibile scrivere un programma completamente privo di errori (detto in soldoni)e sicuro al 100% non a caso l'IBM non garantisce mai il software dei suoi sistemi operativi.
wendell p. bloyd- -----------
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Re: Se fossi il legislatore italiano...
Sono d'accordo con te. E' logico che non ci può essere un sistema perfetto. Ritengo però che impostato in altro modo il sistema potrebbe migliorare. Io non ho una conoscenza specifica, ma mi sembra che il diritto anglosassone più che basarsi sulle leggi si basi sulla storicità e su altre sentenze. Questo renderebbe la cosa già più equa e democratica. Nel nostro sistema trovi differenze a volte enormi per non dire grottesche non solo da un tribunale ad un altro, ma da una sezione del tribunale sesso ad un altra. Per lo stesso fato uno ti assolve e l'altro ti condanna.
Paolo- --------------
- Numero di messaggi : 9182
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Re: Se fossi il legislatore italiano...
MURIEL. Io aderisco letteralmente alla lista di Werewolf.
PAOLO. Personalmente preferisco il primato della legge, piuttosto che del precedente giudiziale, in nome di una netta separazione tra legislativo e giudiziario. Concordo, tuttavia, sul fatto che il Parlamento debba alzare il proprio livello qualitativo di legislazione, in modo da assicurare sistematicità, organicità e chiarezza della normativa.
PAOLO. Personalmente preferisco il primato della legge, piuttosto che del precedente giudiziale, in nome di una netta separazione tra legislativo e giudiziario. Concordo, tuttavia, sul fatto che il Parlamento debba alzare il proprio livello qualitativo di legislazione, in modo da assicurare sistematicità, organicità e chiarezza della normativa.
Giurista pensatore- -------------
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Re: Se fossi il legislatore italiano...
Da quello che so anche gli avvocati generalmente preferiscono privilegiare l'aspetto interpretativo a quello legislativo. Ma penso sia una caratteristica molto italiana il piacere, anche professionale del dissertare. Però dal punto di vista dell'utente (se così si può chiamare) è molto mortificante. In tribunale, salvo casi eclatanti, non sai mia come possa andare a finire e per ogni questione ci sono sempre, come minimo, due tendenze o modi interpretativi. Io personalmente preferisco una giustizia, anche civile, più netta e precisa. Questo potrebbe creare delle difficoltà o anche errori, ma quanto meno uno sa di sicuro come è una certa questione. Le leggi come oggi vengono formulate sono appositamente lasciate in forma di principi. A mio avviso dovrebbero esistere poi delle linee guida applicative. In teoria dovrebbe poi essere la cassazione a darne i modelli. Ma nella realtà la cassazione non fa altro che complicare ancora di più il quadro, con un mare di sentenze contrastanti a cui, per far riferimento, non puoi che fare il calcolo delle probabilità. Ma la legge non dovrebbe funzionare così.
Paolo- --------------
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