Salve =)

Da AtheismIsRealism Ven 12 Nov 2010 - 1:39

Ciao a tutti, mi chiamo Salvatore, ho 18 anni e sono di Napoli. Ho trovato questo forum molto interessante, in quanto condivido pienamente molte idee che non ho mai condiviso con nessun altro prima d'ora. Ho sempre avuto dubbi sulla religione, in particolare su quella che mi è stata imposta dogmaticamente da piccolo, quella Cattolica.
Mi sono sempre posto milioni di domande sul tema religioso e crescendo diventavo sempre più convinto della non esistenza di Dio, fino ad arrivare a circa 2 anni fa, dove sono diventato ateo "ufficialmente".
Le ragioni principali che mi hanno spinto verso questa direzione sono varie deduzioni: secondo me la religione è più un concetto antropologico che spirituale, credere in una divinità o in qualcosa di superiore è sempre stato istintivo per l'uomo, un esempio sono gli Dei Greci, una spiegazione infondata a tutti i fenomeni che i Greci non riuscivano a spiegarsi razionalmente. Col passare del tempo la scienza ha dato una risposta a quasi tutto ciò che veniva giustificato solo col soprannaturale, e nonostante questo la maggior parte della popolazione crede in un Dio personale, onnisciente e onnipotente, a immagine e somiglianza dell'uomo che crea degli umani difettosi, e poi dà loro la colpa dei suoi stessi errori. Una cosa che a mio avviso è assurda ed è sintomo di scarsa intelligenza. Personalmente credo che il motivo per cui la gente creda, derivi dal loro intuito "emotivo", che appunto viene influenzato da percezioni emotive inconscie che li fa giudicare in base a ciò che pensa di credere e di cui desidererebbe essere certo. Perchè dovremmo credere che dopo la morte vi sia il nulla, quando potremmo benissimo sperare in una vita eterna spirituale o in una reincarnazione dell'anima? O ancora, che senso avrebbe la vita se dopo la morte vi è il nulla? In particolare quest'ultima domanda mi viene fatta spessissimo dai credenti e io gli rispondo che la vita umana non è una favoletta a lieto fine, noi siamo semplicemente delle entità biologiche destinate alla morte. Chi dice che la vita debba avere necessariamente un senso? Ed è questo il nocciolo della questione, emotivamente colpisce di più "la bella favoletta a lieto fine" che "siamo solo esseri destinati a morire", c'è però una fondamentale differenza tra ciò che sarebbe bello e ciò che realmente è.
Un' altra cosa assurda per me che mi fa innervosire è che alcuni credenti vedono un ateo come una persona priva di valori e di principi morali, persone che associano una corrispondenza biunivoca fra il credere in Dio ed avere dei valori, persone ignoranti! Non è per niente vero, un principio strettamente cristiano come "ama il prossimo tuo come te stesso" è una morale che tutti possono accettare laici e credenti. La differenza sta nel fatto che noi atei agiamo secondo coscenza per un principio morale che ci stabiliamo noi stessi in base alle nostre esperienze, non perchè ci aspettiamo una ricompensa in paradiso.
Non sto qui a commentare anche tutte le incoerenze della Bibbia, mi sono dilungato già troppo xD
Spero di trovarmi bene! ^^

Da claudio aguzzi Ven 12 Nov 2010 - 5:23

AtheismIsRealism ha scritto: la vita umana non è una favoletta a lieto fine, noi siamo semplicemente delle entità biologiche destinate alla morte. Chi dice che la vita debba avere necessariamente un senso? Ed è questo il nocciolo della questione, emotivamente colpisce di più "la bella favoletta a lieto fine" che "siamo solo esseri destinati a morire", c'è però una fondamentale differenza tra ciò che sarebbe bello e ciò che realmente è.

OK NUOVO AMICO Salve =) 649521