3D della letteratura

(ANSA) - PARIGI, 15 GIU - Trovate alcune foto inedite dello scrittore
Antoine de Saint-Exupery, forse le ultime prima della sua sparizione in
volo nel luglio 1944. Le foto dell'autore del 'Piccolo principe' sono
state ritrovate vicino ad Angers, nella Francia occidentale, dalla
famiglia di un ex commilitone. Lo svela il quotidiano locale francese
Ouest France, precisando che dopo il ritrovamento, avvenuto alla fine
del 2009 ma reso noto solo ora, le foto sono state affidate al Museo
regionale dell'aria della citta'.

..come come un racconto semplice e infantile spiega l'amore...chi non ha mai letto "Il piccolo principe"?? ...male!! lo faccia subito!!

Consiglio a tutti la lettura dell'ultimo libro di Saramago, "Caino".

Un vero spettacolo pirotecnico

Addio a Josè Saramago poeta, visionario ed "eretico"

Lo scrittore portoghese, premio Nobel nel 1998, aveva 87 anni. Ha avuto
un malore nella sua casa di Lanzarote. I capolavori, da Memoriale del
Convento a Cecità. Gli ultimi anni segnati dalle polemiche con la
Chiesa fino alla rottura con "Caino"

LISBONA - E' morto lo scrittore portoghese Josè Saramago.
Premio Nobel per la Letteratura nel 1998, aveva 87 anni. Il decesso è
avvenuto nella sua casa di Tias, sull'isola di Lanzarote alle Canarie.
Lo scrittore è morto alle 13 passate di oggi, e al suo capezzale c'era
la moglie, Pilar del Rio. Aveva passato una notte tranquilla e fatto
colazione. Poi si è sentito male.





Scrittore, poeta e critico letterario, negli ultimi anni era stato al
centro di aspre polemiche per le posizioni, espresse nelle sue opere,
in materia di religione. La sua figura di "ateo militante" ha suscitato
controversie e polemiche in Portogallo e non solo. Dopo la
pubblicazione de "Il Vangelo secondo Gesù Cristo", è stato oggetto di
aspre critiche che lo hanno indotto a lasciare il paese per vivere alle
Canarie. Di nuovo, nel 2009, con l'uscita del suo ultimo romanzo
"Caino", Saramago si è trovato a polemizzare con la chiesa cattolica
portoghese, criticando la Bibbia, e definendo il Dio del libro
"vendicativo, rancoroso, cattivo, indegno di fiducia".

Il suo primo romanzo in stile realista, "Terra del peccato", è del
1947. Nel 1959 si iscrive al Partito Comunista che, sotto il regime di
Salazar, opera in clandestinità. Negli anni sessanta diventa uno dei
critici più seguiti del paese e nel '66 pubblica la sua prima raccolta
di poesie, "I poemi possibili". Diventa quindi direttore letterario e
di produzione per dodici anni di una casa editrice e dal 1972 al '73
curatore del supplemento culturale del Diario de Lisboa.

Sino a metà anni '70 vive un periodo di formazione e pubblica poesie,
cronache, testi teatrali, novelle e romanzi, ma è solo dopo la
Rivoluzione dei Garofani che pian piano nasce un Saramago diverso (vice
direttore del quotidiano Diario de Noticias nel '75 e quindi scrittore
a tempo pieno) che rivoluziona la narrativa portoghese rispetto alle
radici del passato e anche per questo riceverà nel 1998 il premio Nobel
per la letteratura.

Nel 1980 pubblica "Una terra chiamata Alentejo" sulla rivolta della
popolazione della regione più ad est del Portogallo. Ma è con
"Memoriale del convento" (1982) che arriva il grande successo, seguito
da "L'anno della morte di Riccardo Reis". Negli anni '90, grazie al
Nobel, ha fama internazionale e pubblica "Storia dell'assedio di
Lisbona", "Il Vangelo secondo Gesù", quindi "Cecità", "Tutti i nomi",
"La caverna", "L'uomo duplicato", "Le intermittenze della morte" e "Le
piccole memorie".

E' stato uno dei sostenitori dell'iberismo, il movimento che propugna
l'unificazione di Spagna e Portogallo, i due paesi della penisola
iberica, cui dedica anche il romanzo "La zattera di pietra". Per le sue
posizioni sul conflitto Medio Oriente verrà accusato di antisemitismo,
mentre per il Memoriale, ma soprattutto per il suo "Vangelo" e il testo
teatrale "La seconda vita di Francesco d'Assisi", fino all'ultimo
"Caino", ha subito gli attacchi dalla Santa Sede.

fonte : https://www.facebook.com/home.php#!/notes/informazione-libera/addio-a-jose-saramago-poeta-visionario-ed-eretico/403375244153

Merda

Esatto...merda

Il Piccolo principe, secondo me, decisamente sopravvalutato, una favoletta carina ma tutte 'ste chiavi di lettura?...mah!

Ho letto solo Cecita' di Saramago, mi e' piaciuto, lo avrei gradito ancor di piu' se avessi potuto respirare regolarmente leggendo, saro' antica ma la punteggiatura la gradisco molto, senza abusarne, certo...

Sto leggendo, a qualche lustro di distanza dalla prima volta, Orgoglio e Pregiudizio della Austen, allora lo avevo trovato noiosetto, adesso potrei aggiungere deliziosamente al noiosetto...
E D'Amore e Ombra della Allende, autrice che mi piace molto
e un maschietto, non ce lo mettiamo?ma certo: lettura evasiva, estiva, risata assicurata,La mamma del sole di Andrea Vitali, autore del quale leggerei anche la lista della spesa se la pubblicasse

Da quando Euroclub (leggasi Mondolibri (leggasi Mondadori (leggasi Berlusca)) ) qualche anno fa mi ha incastrato ho ricominciato a leggere un bel po'..Narrativa leggera in ogni caso, romanzi..
Un po' strano forse, ma da piccolo ho letto tantissimo Asimov, che mi ha fatto parecchio riflettere. E' l'ispiratore di I, ROBOT, l'ideatore delle tre fondamentali leggi della robotica, tant'è che ho deciso di rileggerlo anche recentemente, trovandolo interessantissimo. Per chi non lo conosce consiglio il breve romanzo "Neanche gli Dei", soprattutto lo consiglio ad appassionati di Fisica e Chimica e in generale di Scienza. Si parla di un universo parallelo, di leggi della fisica diverse dalle nostre, di un modo di intendere la vita completamente diverso, nonchè uno scambio di energia che potrebbe portare a conseguenze pericolose per l'equilibrio tra i due universi. Lo straconsiglio. Mi ha incuriosito Saramago invece...sarà il prossimo!

Daniele ha scritto:Da quando Euroclub (leggasi Mondolibri (leggasi Mondadori (leggasi Berlusca)) ) qualche anno fa mi ha incastrato ho ricominciato a leggere un bel po'..Narrativa leggera in ogni caso, romanzi..
Un po' strano forse, ma da piccolo ho letto tantissimo Asimov, che mi ha fatto parecchio riflettere. E' l'ispiratore di I, ROBOT, l'ideatore delle tre fondamentali leggi della robotica, tant'è che ho deciso di rileggerlo anche recentemente, trovandolo interessantissimo. Per chi non lo conosce consiglio il breve romanzo "Neanche gli Dei", soprattutto lo consiglio ad appassionati di Fisica e Chimica e in generale di Scienza. Si parla di un universo parallelo, di leggi della fisica diverse dalle nostre, di un modo di intendere la vita completamente diverso, nonchè uno scambio di energia che potrebbe portare a conseguenze pericolose per l'equilibrio tra i due universi. Lo straconsiglio. Mi ha incuriosito Saramago invece...sarà il prossimo!

Fratello!

Sfondi una porta aperta. Quello che hai menzionato di Asimov (I miei preferiti: Girotondo, Il piccolo robot perduto) è praticamente il meglio, io aggiungerei la trilogia galattica, che poi è diventata una pentalogia con riferimenti ad altri romanzi, opera davvero epica.


Con Saramago...beh bevilo a piccoli sorsi

Asimov! l'ho letto e lo rileggo sempre volentieri, recito le tre leggi della robotica con molto impegno quando ripasso...

non per niente era socio mensa..per me è lo Jules Verne "moderno"..

daria ha scritto:Asimov! l'ho letto e lo rileggo sempre volentieri, recito le tre leggi della robotica con molto impegno quando ripasso...

Mai provato a capirci qualcosa?

Rasputin ha scritto:

daria ha scritto:Asimov! l'ho letto e lo rileggo sempre volentieri, recito le tre leggi della robotica con molto impegno quando ripasso...

Mai provato a capirci qualcosa?

nemmeno per idea, ci credo e basta

daria ha scritto:

Rasputin ha scritto:

daria ha scritto:Asimov! l'ho letto e lo rileggo sempre volentieri, recito le tre leggi della robotica con molto impegno quando ripasso...

Mai provato a capirci qualcosa?

nemmeno per idea, ci credo e basta

Ti si nota, figliola, ti si nota

daria ha scritto:Asimov! l'ho letto e lo rileggo sempre volentieri, recito le tre leggi della robotica con molto impegno quando ripasso...

e io quoto!

Ludwig von Drake ha scritto:Di Asimov ricordo un racconto stupendo (penso fosse nella prima serie dedicata alle leggi della robotica) in cui i robot si convincono (razionalmente) di essere stati creati da un essere al di fuori dell'astronave. Poichè gli uomini non sono abbastanza intelligenti per aver dato vita a esseri come loro.

Simpaticissimo!

In genere è molto arguto e i tratti del suo universo sono fantastici.

Cade un pò nella caratterizzazione (scarsa) dei personaggi, ma questo a me non pesa.

Il titolo italiano del racconto è "Il robot religioso", dalla raccolta "Io, robot". Nella stessa raccolta trovi quello che secondo me è uno dei capolavori, "Il piccolo robot perduto", te lo consiglio vivamente. E secondo te la dottoressa Susan Calvin sarebbe un personaggio scarsamente caratterizzato?


Fuori dalla saga dei robot, eccezionale racconto non mi ricordo da quale raccolta: "Palla da bigliardo", ariconsiglio

Partito a leggere con Fondazione e Terra a 13-14 anni.
Non ha senso, ne sono pienamente cosciente, nonostante il buon Isaac scrisse nella prefazione: "Fondazione e Terra è un libro capace di reggersi benissimo da solo" è come cercare di fare un tetto ad un edificio prima di costruire le mura.
Il libro mi fu regalato ad un compleanno da una compagna di classe, messo in un cantuccio ed archiviato.
Col tempo letto qua e la (seconda eresia), fino alla terza o quarta liceo, quando la prof di italiano suggerisce per le vacanze estive alcuni libri dell'amico...aspetta, aspetta, ma questo ce l'ho.
Parto con la lettura "decente", inizio a capire che mancano parecchi tasselli; da li in poi piano, piano (in realtà abbastanza velocemente), mi finisco tutte le storie del ciclo dell'impero e fondazione.
Che dire?
Di Asimov sono le mie preferite, probabilmente anche per le circostanze, inizio con un regalo casuale, ritorno con liceo ed apice all'esame di psichiatria quando discuttiamo con il prof sul prezzo della devianza rispetto alla conformità ("se il prezzo da pagare per i geni sono i devianti, i ribelli, sono ben lieto di pagarlo; discorso Pelorat-Bliss/Gaia sulla fondazione di Galaxia).

Ultimamente ho letto un paio di storie autoconclusive, ma non mi soddisfano come i cicli; seppur ho notato come alcune di queste storie rientrano poi nell'intreccio (seppur molto finemente) della saga (eritro, geni dell'intuzione, ecc..).
Opere geniali, non c'è che dire.

Non solo Asimov, però; leggo 3D letteratura...
Allora recentemente riletto un po' di roba di Saramago (qualcuno ha letto Memoriale dal convento? Impressioni? Così prendo qualche spunto su quando inziare..)ed iniziato una new entry (Altieri-techno triller), finito the elegant universe e finito la produzione letteraria del subcomandante marcos.

Letto il primo delle cronache del ghiaccio e del fuoco (penso che la nostra edizione sia diversa dall'italiana e contenga i primi due capitoli), ma non mi decolla troppo; indeciso se andare avanti.

Asimov, Abissi d'acciaio. Aiuta a comprendere il ciclo fondazione, anzi ne fa parte.

Saramago: Cecità, Il vangelo secondo Gesù, Caino

Asimov, Abissi d'acciaio. Aiuta a comprendere il ciclo fondazione, anzi ne fa parte.

Letto; prima però metterei paria dello spazio.

Saramago: Cecità, Il vangelo secondo Gesù, Caino

Manca il primo

maxsar ha scritto:

Asimov, Abissi d'acciaio. Aiuta a comprendere il ciclo fondazione, anzi ne fa parte.

Letto; prima però metterei paria dello spazio.

Saramago: Cecità, Il vangelo secondo Gesù, Caino

Manca il primo

Eh?

Saramago ne ha scritti parecchi, cosa vuoi dire?

Eh?

Saramago ne ha scritti parecchi, cosa vuoi dire?

Sorry;
Intendevo il primo dei tre che avevi messo: Cecità.

ah.

Adesso ti faccio invidia, l'ho conosciuto di persona

Un libro che consiglio sempre è Martin Eden, per me un capolavoro (tra l'altro mi rivedo moltissimo nel personaggio).

Dovrò prendermi la briga di leggerlo... Adoro London.

Io ho una passione per il Re, S. King. Mi piacciono moltissimo anche Follett, Forsyth e, tra i più recenti, Michael Connelly e Jeffery Deaver.

UURRKKAA!!!

Hai nominato una selezione di spazzatura letteraria senza uguali (Personale opinone eh)

Beh io di King ho letto due libri (Non mi ricordo i titoli, tendo a rimuovere ciò che non mi piace) e mi pare che segua sempre uno schema simile...

Di King ho letto soltanto 'Mucchio d'ossa'(e il commento di nonciclopedia ci azzecca proprio!), e l'ho trovato passabile. Di Follet ho cominciato due volte il tanto osannato 'I pilastri della terra', ma non sono mai risuscito a finirlo. Arrivo a 300 pagine e non riesco ad andare avanti. E sì che il contesto mi piace...

Ludwig von Drake ha scritto:Io di King ho letto Misery non deve morire e non è stato, per me, affatto male...

C'è un commento divertente su King su nonciclopedia, dove si dice che i suoi romanzi girano intorno a "autori stanno scrivendo un romanzo", "autori che non riescono a scrivere un romanzo", "autori che scrivono di autori che non riescono a scrivere un romanzo"...

Diciamo che dal paio di opere che conosco è un commento molto azzeccato!!!

;o)

Nì. E' vero che spesso i protagonisti dei suoi romanzi sono scrittori, ma è tutt'altro che una regola.

@Lupo mannaro: fai uno sforzo, merita. Così come il seguito, "Mondo senza fine"

Rasputin ha scritto:UURRKKAA!!! Hai nominato una selezione di spazzatura letteraria senza uguali (Personale opinone eh)

Quoto

Nel 2003 Repubblica, seguita subito a ruota da Corriere, distribuì col quotidiano un libro a settimana. Dovevano essere 50 libri, ma visto il successo dell'iniziativa, arrivarono a pubblicarne 101.

• Capolavori del Novecento di Repubblica (primi 50)
  
• Capolavori del Novecento di Repubblica (da 51 a 101)

All'epoca non li comprai proprio tutti, tutti, pentendomene in seguito, perchè è veramente una pregevole antologia che spazia da autori come Marquez fino al sulfureo Celine. Anche ora, se devo comprare un libro, prima do una sbirciata a qualcosa in quell'elenco che non ho preso, e rimango sempre soddisfatto. Li suggerisco caldamente.

ottimo celine, hai letto "Viaggio al termine della notte"?

Tra le altre cose, un capolavoro di traduzione letteraria

Marquez non mi piace, lo trovo polpettonico specie "Cent'anni di solitudine"

Conosci Adolfo Bioy Casares?

consiglio vivamente "L'invenzione di Morel", che io classifico nella fantascienza, ma della più fine

A suo tempo ho letto con piacere anche parecchio di Steinbeck, quelli più divertenti per me

- Vicolo Cannery

- La corriera stravagante

Rasputin ha scritto:ottimo celine, hai letto "Viaggio al termine della notte"?
Tra le altre cose, un capolavoro di traduzione letteraria
Marquez non mi piace, lo trovo polpettonico specie "Cent'anni di solitudine"
Conosci Adolfo Bioy Casares?
consiglio vivamente "L'invenzione di Morel", che io classifico nella fantascienza, ma della più fine
A suo tempo ho letto con piacere anche parecchio di Steinbeck, quelli più divertenti per me
- Vicolo Cannery
- La corriera stravagante

Il 'Viaggio al termine della notte' è uno dei libri di questa collana. Il bello è che ti da un 'assaggio' di quanto di meglio ha dato il '900 in termini di letteratura, selezionato dai loro giornalisti. E spesso, apprezzato un autore, sbrici in giro cos'altro di interessante puoi prenderti. Mi sto leggendo anche 'Morte a credito', sempre di Celine (un vero spiazzante pugno sullo stomaco, con la consueta spietata schiettezza). Di Steinbeck ho letto 'Furore' (guarda caso sempre di questa collana...), ma non mi sono andato a comperare qualcos'altro di lui in seguito. Un tempo vivevo da solo in una casetta priva di televisore e internet. Ricevevo le notizie via Radio Londra direttamente in inglese mentre stiravo e il mio più grande desiderio la sera era di incassettarmi nel letto in compagnia di libro e abat-jour. Ti rendi conto di quante stron$ate ti ficchino in testa con la tele solo se te ne stai almeno un anno senza e osservi attentamente gli effetti che produce sugl'altri. E solo allora capisci il tempo che ti ruba e perchè nessuno trova più tempo per leggere.

P.S.
Ai potenziali aspiranti single accasati: accogliete sempre le vostre partners mentre armeggiate con tavola e ferro da stiro: hanno un effetto erogeno che nessuno sospetta

Tutti i libri di quella collana meritano di essere letti. Io comincerei con questi, che sono imprescindibili:

Michail Bulgakov: Il Maestro e Margherita
Gabriel Garcia Marquez: Cent'anni di solitudine
Hermann Hesse: Siddharta
Ernest Hemingway: Il vecchio e il mare
Cesare Pavese: La luna e i falò
Primo Levi: Se questo è un uomo
Jack Kerouac: Sulla strada
Joseph Roth: La cripta dei cappuccini
Dino Buzzati: Il deserto dei Tartari
Milan Kundera: L'insostenibile leggerezza dell'essere
Luigi Pirandello: Il fu Mattia Pascal
Boris Pasternak: Il dottor Zivago
Franz Kafka: Il processo
Louis-Ferdinand Céline: Viaggio al termine della notte
Raymond Queneau: I fiori blu
Ray Bradbury: Fahrenheit 451
Frederick Forsyth: Il giorno dello sciacallo
Carlo Levi: Cristo si è fermato a Eboli
Arthur Koestler: Buio a mezzogiorno

holubice ha scritto:Ti rendi conto di quante stron$ate ti ficchino in testa con la tele solo se te ne stai almeno un anno senza e osservi attentamente gli effetti che produce sugl'altri. E solo allora capisci il tempo che ti ruba e perchè nessuno trova più tempo per leggere.

P.S.
Ai potenziali aspiranti single accasati: accogliete sempre le vostre partners mentre armeggiate con tavola e ferro da stiro: hanno un effetto erogeno che nessuno sospetta

OT sfondi una porta aperta, non possiedo telvisore per scelta

Quanto agli effetti erogeni, essendo già single (Anche quello per scelta) suggerisco due sistemi, il primo collaudatissimo, e non solo da me, funziona con "Prede" già "Preriscaldate" (Occorre che accettini l'invito), il secondo recentemente scoperto, serve a rompere il ghiaccio ed a rendersi simpaticissimi:

1. Invitarle a cena, ma non al ristorante bensì a casa. Occorre saper cucinare (Qui dove abito io, meno )

2. Guardere negli occhi il soggetto e sorridere sinceramente. Per conferire un'assoluta, felicissima sincerità al sorriso in questione, pensare durante lo stesso al culo del soggetto, od alla parte anatomica che si preferisce

i risultati sono sorprendenti

holubice ha scritto:Tutti i libri di quella collana meritano di essere letti. Io comincerei con questi, che sono imprescindibili:

Michail Bulgakov: Il Maestro e Margherita
Gabriel Garcia Marquez: Cent'anni di solitudine
Hermann Hesse: Siddharta
Ernest Hemingway: Il vecchio e il mare
Cesare Pavese: La luna e i falò
Primo Levi: Se questo è un uomo
Jack Kerouac: Sulla strada
Joseph Roth: La cripta dei cappuccini
Dino Buzzati: Il deserto dei Tartari
Milan Kundera: L'insostenibile leggerezza dell'essere
Luigi Pirandello: Il fu Mattia Pascal
Boris Pasternak: Il dottor Zivago
Franz Kafka: Il processo
Louis-Ferdinand Céline: Viaggio al termine della notte
Raymond Queneau: I fiori blu
Ray Bradbury: Fahrenheit 451
Frederick Forsyth: Il giorno dello sciacallo
Carlo Levi: Cristo si è fermato a Eboli
Arthur Koestler: Buio a mezzogiorno

Ottima rassegna, ho contrassegnato il mio parere di fianco ai libri che ho letto.

Letti alcuni, studiati altri, altri sentiti solo di nome. 'Siddharta' di Hesse l'ho trovato notevole, ma non un capolavoro; di Pavese preferisco i 'Dialoghi con Leucò' alla luna e i falò, che pure rimane un'ottimo libro. Di Buzzati ho letto qualche storia da piccolo e Barnabo delle montagne. Capolavoro assoluto 'Se questo è un uomo', anche se mi capita più spesso di rileggere 'I sommersi e i salvati'. Pirandello l'ho letto per costrizione, e personalmente lo trovo illeggibile. Belle le idee, ma la sua scrittura è per me una mazzata ogni volta. Idem per Svevo e D'Annunzio(anche se di lui apprezzo moltissimo le poesie). Calvino si fa leggiucchiare, ma non l'ho mai trovato granché. 'On the Road' di Kerouac, dovrò leggerlo prima o poi. Comunque, non amo molto(si era capito, credo), la letteratura novecentesca, preferisco quella romantica(nel senso del periodo) e quella antica. Voglio dire, chi riesce ad emozionare come Catullo o Saffo al giorno d'oggi, o a scrivere poemi come il Paradise Lost di Milton?

holubice ha scritto:Tutti i libri di quella collana meritano di essere letti. Io comincerei con questi, che sono imprescindibili:

Michail Bulgakov: Il Maestro e Margherita
Gabriel Garcia Marquez: Cent'anni di solitudine
Hermann Hesse: Siddharta
Ernest Hemingway: Il vecchio e il mare
Cesare Pavese: La luna e i falò
Primo Levi: Se questo è un uomo
Jack Kerouac: Sulla strada
Joseph Roth: La cripta dei cappuccini
Dino Buzzati: Il deserto dei Tartari
Milan Kundera: L'insostenibile leggerezza dell'essere
Luigi Pirandello: Il fu Mattia Pascal
Boris Pasternak: Il dottor Zivago
Franz Kafka: Il processo
Louis-Ferdinand Céline: Viaggio al termine della notte
Raymond Queneau: I fiori blu
Ray Bradbury: Fahrenheit 451
Frederick Forsyth: Il giorno dello sciacallo
Carlo Levi: Cristo si è fermato a Eboli
Arthur Koestler: Buio a mezzogiorno

Tolto il primo (bellissimo), al solo pensiero di leggere gli altri preferisco darmi fuoco.

davide ha scritto:

holubice ha scritto:Tutti i libri di quella collana meritano di essere letti. Io comincerei con questi, che sono imprescindibili:

Michail Bulgakov: Il Maestro e Margherita
Gabriel Garcia Marquez: Cent'anni di solitudine
Hermann Hesse: Siddharta
Ernest Hemingway: Il vecchio e il mare
Cesare Pavese: La luna e i falò
Primo Levi: Se questo è un uomo
Jack Kerouac: Sulla strada
Joseph Roth: La cripta dei cappuccini
Dino Buzzati: Il deserto dei Tartari
Milan Kundera: L'insostenibile leggerezza dell'essere
Luigi Pirandello: Il fu Mattia Pascal
Boris Pasternak: Il dottor Zivago
Franz Kafka: Il processo
Louis-Ferdinand Céline: Viaggio al termine della notte
Raymond Queneau: I fiori blu
Ray Bradbury: Fahrenheit 451
Frederick Forsyth: Il giorno dello sciacallo
Carlo Levi: Cristo si è fermato a Eboli
Arthur Koestler: Buio a mezzogiorno

Tolto il primo (bellissimo), al solo pensiero di leggere gli altri preferisco darmi fuoco.

Ti capisco. Però, prova

Frederick Forsyth: Il giorno dello sciacallo

Ray Bradbury: Fahrenheit 451

Louis-Ferdinand Céline: Viaggio al termine della notte

se ti conosco un po', questi si salvano

Rasputin ha scritto:

davide ha scritto:

holubice ha scritto:Tutti i libri di quella collana meritano di essere letti. Io comincerei con questi, che sono imprescindibili:

Michail Bulgakov: Il Maestro e Margherita
Gabriel Garcia Marquez: Cent'anni di solitudine
Hermann Hesse: Siddharta
Ernest Hemingway: Il vecchio e il mare
Cesare Pavese: La luna e i falò
Primo Levi: Se questo è un uomo
Jack Kerouac: Sulla strada
Joseph Roth: La cripta dei cappuccini
Dino Buzzati: Il deserto dei Tartari
Milan Kundera: L'insostenibile leggerezza dell'essere
Luigi Pirandello: Il fu Mattia Pascal
Boris Pasternak: Il dottor Zivago
Franz Kafka: Il processo
Louis-Ferdinand Céline: Viaggio al termine della notte
Raymond Queneau: I fiori blu
Ray Bradbury: Fahrenheit 451
Frederick Forsyth: Il giorno dello sciacallo
Carlo Levi: Cristo si è fermato a Eboli
Arthur Koestler: Buio a mezzogiorno

Tolto il primo (bellissimo), al solo pensiero di leggere gli altri preferisco darmi fuoco.

Ti capisco. Però, prova

Frederick Forsyth: Il giorno dello sciacallo

Ray Bradbury: Fahrenheit 451

Louis-Ferdinand Céline: Viaggio al termine della notte

se ti conosco un po', questi si salvano

Alt, devo fare ammenda: le ultime 3-4 voci dell'elenco le avevo saltate a piè pari. Di Forsyth ho letto tutto (non a caso era tra gli autori che ho citato nel mio post), Il giorno dello sciacallo è bellissimo. Su Ray Bradbury non ho obiezioni di sorta, sebbene non abbia mai letto nulla di suo.

Uno dei primi libri di fantascienza che ho letto è stato questo:

http://it.wikipedia.org/wiki/Il_giorno_dei_trifidi

e mi ricorda Saramago (Cecità), oltre 40 anni dopo

Hey Rasp,ma dicci qualcosa del libro "scandalo" di Sarrazin che da quel che leggo sta scatenando polemiche a non finire in Germania...qualcuno lo ha paragonato alla Fallaci...contro le religioni,contro gli immigrati e sta vendendo a manetta...

sto seguendo da un paio di giorni, raccolgo informazioni poi vi dico

Sarrazin è un grande

Ieri su italia uno è andato in onda il fim "Io robot" tratto dall'omonimo romanzo di Isaac Asimov. L'idea che è alla base del romanzo è che ciò che noi chiamiamo anima sia un prodotto della materia. Se un giorno costruiremo davvero robot pensanti che provano emozioni, sognano, soffrono e hanno coscienza, avremo dimostrato aldilà di ogni ragionevole dubbio che l'anima intesa come ente sovrannaturale non esiste.

Beh la teoria mi pare un po' stiracchiata, oltretutto non vedo lo scopo di dimostrare che "anima intesa come ente sovrannaturale non esiste", visto che nel momento in cui si potesse dimostrare l'esistenza di qualsiasi fenomeno sovrannaturale, questo cesserebbe di esserlo.

"Io robot" non è un romanzo, ma un'antologia di racconti della quale ti consiglio vivamente la lettura. Geniale

Beh la teoria mi pare un po' stiracchiata, oltretutto non vedo lo scopo di dimostrare che "anima intesa come ente sovrannaturale non esiste", visto che nel momento in cui si potesse dimostrare l'esistenza di qualsiasi fenomeno sovrannaturale, questo cesserebbe di esserlo.

Non fa una piega. hehehe!

Ricordo che il racconto a cui il film si ispira è intitolato "Il piccolo robot scomparso", in verità soltanto una scena del film è fedele al racconto: quella in cui la dottoressa Susan Calvin si trova davanti ad una fila di robot (modelli Nestor?) per cercare di individuare quello che aveva la prima legge modificata.
Ora di preciso non ricordo in quale raccolta è presente, infatti di libri ce ne sono tre: "Io, Robot", "Il secondo libro dei Robot" ed infine "Tutti i miei Robot".
Nel dubbio ti consiglio di procurarti tutti e tre. Si tratta pur sempre di un'opera gradevole ed interessante.

P.S. L'ultima raccolta che ho citato, "Tutti i miei robot", contiene il racconto "L'uomo bicentenario" di cui il film omonimo, con Robin Williams, ne è fedele trasposizione. Sono più che certo che la casa editrice è Mondadori.
Buona lettura.

Feynman ha scritto:
Ricordo che il racconto a cui il film si ispira è intitolato "Il piccolo robot scomparso", in verità soltanto una scena del film è fedele al racconto: quella in cui la dottoressa Susan Calvin si trova davanti ad una fila di robot (modelli Nestor?) per cercare di individuare quello che aveva la prima legge modificata.

Esatto, si tratta di uno dei pochi racconti del libro sufficientemente lunghi per trarne un film. Il titolo originale, almeno nella mia vecchia edizione degli Oscar Mondadori, era "Il piccolo robot perduto".

Feynman ha scritto:Ora di preciso non ricordo in quale raccolta è presente, infatti di libri ce ne sono tre: "Io, Robot", "Il secondo libro dei Robot" ed infine "Tutti i miei Robot".

Fa parte del primo volume, "Io, robot".

Feynman ha scritto:Nel dubbio ti consiglio di procurarti tutti e tre. Si tratta pur sempre di un'opera gradevole ed interessante.

Non prendertela a male, considerala una battuta: ma hai visto in che anni sono stati scritti i racconti? Ritengo assai probabile di avere letto (Insieme all'opera omnia di Asimov, compresi i libri non di fantascienza) almeno i primi due volumi quando ancora tu giravi col pannolone (Non conosco la tua età, quindi è solo una supposizione).

Feynman ha scritto:P.S. L'ultima raccolta che ho citato, "Tutti i miei robot", contiene il racconto "L'uomo bicentenario" di cui il film omonimo, con Robin Williams, ne è fedele trasposizione. Sono più che certo che la casa editrice è Mondadori.
Buona lettura.

L'uomo bicentenario, pur avendolo letto più di una volta, non fa parte dei miei racconti preferiti. Non sapevo che ne fosse stato tratto un film, comunque odio visceralmente Robbie Williams (Non c'è una ragione precisa, solo antipatia).
Consiglio vivamente la lettura di "Abissi d'acciaio", poi di seguito la pentalogia galattica, una saga che fa impallidire qualsiasi Tolkjen e roba del genere

Sposto nel thread apposito.

almeno i primi due volumi quando ancora tu giravi col pannolone

Con il pannolone, con il ciuccio in una mano e con "Io Robot" nell'altra.
Sono sempre stato un tipo precoce.

Feynman ha scritto:

almeno i primi due volumi quando ancora tu giravi col pannolone

Con il pannolone, con il ciuccio in una mano e con "Io Robot" nell'altra.
Sono sempre stato un tipo precoce.

Vediamo un po', adesso che ti sei scoperto direi che io stavo leggendo Asimov (Ho cominciato a 13 - 15 anni) tra l'anno in cui sei nato ed appunto il periodo pannolonico. Scherzi a parte, saprai che il buon Isaac ha scritto anche un sacco di altra roba. Testi di biochimica, ad esempio, dei quali consiglio altresí la lettura, specie ai non iniziati (come me del resto) per la semplicità espositiva con la quale sono scritti (In paroloni) perché sono godibili e li capisce anche un deficiente (In parlacomemangi)

Ne ero al corrente. Di sicuro qualcosa ho letto anche se non ricordo il titolo (una ricerchina su Google risolverà la questione).
Dovrei avere qualche sua opera saggistica da qualche parte tra gli scaffali della libreria, sperando che non siano andati perduti o prestati e mai più resi (ad esempio ho comperato "Io Robot" tre volte nella mia vita).

Posso affermare, con serenità ed orgoglio, di essere figlio di Asimoviani integralisti .

Dedicherò la domenica alla ricerca dei "piccoli libri perduti" (avevi ragione tu, era "perduto e non "scomparso". ho controllato l'edizione del libro in mio possesso)

bah c'è la serie dei vedovi neri, ed un'esilarante satira sulla bibbia della quale non ricordo il titolo, qui ho trovato qualcosa

http://www.fantascienza.com/delos/delos08/dls08mat.html

http://www.violettanet.it/poesiealtro_autori/ISAAC_ASIMOV.htm

poi beh ovviamente

http://it.wikipedia.org/wiki/Isaac_Asimov

Rasputin ha scritto:comunque odio visceralmente Robbie Williams

Robbie Williams ≠ Robin Williams