Quando e come siete diventati credenti?
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Giovanni 4-23
SergioAD
Rasputin
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Quando e come siete diventati credenti?
La domanda sembra scema, e sono sicuro che molti credenti daranno risposte altrettanto sceme tipo "Sono nato credente" e roba di quel tipo. Ciononostante apro il topone per vedere chi risponde, e come.
Ah, un grazie a Valerio per il copyright
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Re: Quando e come siete diventati credenti?
Per avere percezioni spirituali ci vuole dello spirito, per avere percezioni stupefacenti ci vuole della canapa indiana, per avere percezioni allucinanti ci vogliono degli allucinogeni.
Il generatore di allucinazione mi ha folgorato nel confessionale dei Mechitaristi in Alessandria d'Egitto, mi era stato ordinato di confessare ed io mi ero sforzato tanto per ricordare che ai tempi dell'asilo avevo rubato un'albicocca dal banco di un fruttivendolo (sappiate che è normale anche adesso qui negli Emirati assaggiare l'uva, datteri, susine o albicocche al reparto della frutta al supermercato Carrefour). Ho dovuto pentirmi, chiedere perdono e fare le indulgenze da peccatore.
La prima comunione era andata bene per tutti... Presumo che la mia dissociazione sia terminata quando ho ucciso una delle due personalità che erano dentro di me. Sono rimasto io... dio!
Il generatore di allucinazione mi ha folgorato nel confessionale dei Mechitaristi in Alessandria d'Egitto, mi era stato ordinato di confessare ed io mi ero sforzato tanto per ricordare che ai tempi dell'asilo avevo rubato un'albicocca dal banco di un fruttivendolo (sappiate che è normale anche adesso qui negli Emirati assaggiare l'uva, datteri, susine o albicocche al reparto della frutta al supermercato Carrefour). Ho dovuto pentirmi, chiedere perdono e fare le indulgenze da peccatore.
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Re: Quando e come siete diventati credenti?
Bel post. Volevo andare a nanna ma cinque minuti li trovo.
Dunque... Atei si nasce, come diceva Blush, ma Atei convinti si diventa solo dopo il confronto con gente che crede. Il mio diventare Ateo convinto è stato fin troppo facile grazie alla figura più importante della mia infanzia che è stato mio nonno. Stimo tantissimo mio nonno è un vero peccato che non abbia potuto avere una istruzione superiore alla terza elementare, nonostante questo è una vera enciclopedia nella scuola più difficili di tutte: la vita. Dopo aver disertato nella seconda guerra mondiale mio nonno ha cominciato a conoscere il comunismo e il marxismo, e soprattutto l'anticlericalismo, valore con il quale mi ha cresciuto fin da piccolo . Mi ricordo come ora tutte le sue barzellette sui preti e le sue massime, sul buon Woytila.. diceva sempre davanti a tutti quelli che invece lo caldeggiavano " Se avere il Papa in uno stato era un interesse gli americani se lo sarebbero presi da un pezzo "
Grande nonno... ammetto che per un certo periodo mi sono sentito una sorta di traditore quando ho iniziato ad avvicinarmi a concetti religiosi.
Ma non divaghiamo troppo... dunque, la mia istruzione si è interrotta presto, ho dovuto iniziare presto a lavorare ma non ne ho sofferto molto. Con un pò di fortuna la mia attività lavorativa è partita subito bene e questo mi ha dato via via un minimo di tempo libero. Ma l'aver interrotto gli studi mi scocciava, mi sentivo quasi da meno, specialmente nell'adolescenza ho sofferto molto il confronto con persone che potevano vantare una istruzione superiore alla mia. E' per questo motivo che ho inziato a riprendere gli studi per conto mio. Purtroppo studiare da solo è molto limitante e il mio metodo era un pò ingenuo, prendevo i libri usati dei miei amici e provavo a studiarli per conto mio. Più tardi mi sono reso conto che senza un programma e senza una guida avevo commesso un sacco di errori. Alcune materie come la grammatica ad esempio le ho trascurate tantissimo, mentre altre che mi appassionavano di più come la filosofia e le scienze in generale mi hanno sempre rapito per ore e ne sono uscite meglio.
Il passaggio verso la convinzione che l'universo sia ordinato da una intelligenza creatrice (fede) è stato molto graduale.
Per prima cosa mi sono liberato dell'anticlericalismo che mio nonno mi aveva trasmesso, cominciando a separare gli uomini di chiesa dai concetti che trasmettevano i suoi teologi/testi.
Terminata questa operazione ho cominciato a valutare in maniera più libera le idee che arrivano dal Cristianesimo a confrontarle con la filosofia e con la scienza ed è in questa fase che ho cominciato a rivalutare il concetto di Dio.
Mano a mano dentro di me si formava l'idea che il caso e il caos non bastavano a spiegare quello che mi circonda e quello che sono, e ho cominciato a formulare una bozza di personale idea religiosa che diventava sempre più ricca e cercava sempre più spiegazioni in tutti i campi.
Quello che ne è uscito è quello che sono, e quello che sono non è mai statico ma sempre in fermento. Per esempio alcuni anni fa in un periodo in cui ero spinto dall'interesse crescente per il cristianesimo provai a far parte di una qualche comunità cattolica. Ma è stata una esperienza non molto appagante. Sono rimasto deluso soprattutto dalla scarsa cultura che gli stessi cattolici hanno della loro religione. Fra tutti i tipi di cristianesimo i cattolici sono quelli con i credenti meno informati, meno aperti al confronto e più accecati nelle loro verità.
Adesso come adesso porto avanti i miei studi e cerco sempre di riordinare le mie idee per vedere se sono coerenti o se in qualche punto si contraddicono. Sono felice delle mie convinzioni ed amo confrontarmi con le idee altrui.
Tutto qua, ora vado a nanna che cado dal sonno
Dunque... Atei si nasce, come diceva Blush, ma Atei convinti si diventa solo dopo il confronto con gente che crede. Il mio diventare Ateo convinto è stato fin troppo facile grazie alla figura più importante della mia infanzia che è stato mio nonno. Stimo tantissimo mio nonno è un vero peccato che non abbia potuto avere una istruzione superiore alla terza elementare, nonostante questo è una vera enciclopedia nella scuola più difficili di tutte: la vita. Dopo aver disertato nella seconda guerra mondiale mio nonno ha cominciato a conoscere il comunismo e il marxismo, e soprattutto l'anticlericalismo, valore con il quale mi ha cresciuto fin da piccolo . Mi ricordo come ora tutte le sue barzellette sui preti e le sue massime, sul buon Woytila.. diceva sempre davanti a tutti quelli che invece lo caldeggiavano " Se avere il Papa in uno stato era un interesse gli americani se lo sarebbero presi da un pezzo "
Grande nonno... ammetto che per un certo periodo mi sono sentito una sorta di traditore quando ho iniziato ad avvicinarmi a concetti religiosi.
Ma non divaghiamo troppo... dunque, la mia istruzione si è interrotta presto, ho dovuto iniziare presto a lavorare ma non ne ho sofferto molto. Con un pò di fortuna la mia attività lavorativa è partita subito bene e questo mi ha dato via via un minimo di tempo libero. Ma l'aver interrotto gli studi mi scocciava, mi sentivo quasi da meno, specialmente nell'adolescenza ho sofferto molto il confronto con persone che potevano vantare una istruzione superiore alla mia. E' per questo motivo che ho inziato a riprendere gli studi per conto mio. Purtroppo studiare da solo è molto limitante e il mio metodo era un pò ingenuo, prendevo i libri usati dei miei amici e provavo a studiarli per conto mio. Più tardi mi sono reso conto che senza un programma e senza una guida avevo commesso un sacco di errori. Alcune materie come la grammatica ad esempio le ho trascurate tantissimo, mentre altre che mi appassionavano di più come la filosofia e le scienze in generale mi hanno sempre rapito per ore e ne sono uscite meglio.
Il passaggio verso la convinzione che l'universo sia ordinato da una intelligenza creatrice (fede) è stato molto graduale.
Per prima cosa mi sono liberato dell'anticlericalismo che mio nonno mi aveva trasmesso, cominciando a separare gli uomini di chiesa dai concetti che trasmettevano i suoi teologi/testi.
Terminata questa operazione ho cominciato a valutare in maniera più libera le idee che arrivano dal Cristianesimo a confrontarle con la filosofia e con la scienza ed è in questa fase che ho cominciato a rivalutare il concetto di Dio.
Mano a mano dentro di me si formava l'idea che il caso e il caos non bastavano a spiegare quello che mi circonda e quello che sono, e ho cominciato a formulare una bozza di personale idea religiosa che diventava sempre più ricca e cercava sempre più spiegazioni in tutti i campi.
Quello che ne è uscito è quello che sono, e quello che sono non è mai statico ma sempre in fermento. Per esempio alcuni anni fa in un periodo in cui ero spinto dall'interesse crescente per il cristianesimo provai a far parte di una qualche comunità cattolica. Ma è stata una esperienza non molto appagante. Sono rimasto deluso soprattutto dalla scarsa cultura che gli stessi cattolici hanno della loro religione. Fra tutti i tipi di cristianesimo i cattolici sono quelli con i credenti meno informati, meno aperti al confronto e più accecati nelle loro verità.
Adesso come adesso porto avanti i miei studi e cerco sempre di riordinare le mie idee per vedere se sono coerenti o se in qualche punto si contraddicono. Sono felice delle mie convinzioni ed amo confrontarmi con le idee altrui.
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Giovanni 4-23- -------------
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Re: Quando e come siete diventati credenti?
Menti. Prima di tutto a te stesso.
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Re: Quando e come siete diventati credenti?
Blush response ha scritto:Menti. Prima di tutto a te stesso.
In che senso?
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Giovanni 4-23- -------------
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Re: Quando e come siete diventati credenti?
Giovanni 4-23 ha scritto:Blush response ha scritto:Menti. Prima di tutto a te stesso.
In che senso?
In tutti.
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Re: Quando e come siete diventati credenti?
SergioAD ha scritto:
La prima comunione era andata bene per tutti... Presumo che la mia dissociazione sia terminata quando ho ucciso una delle due personalità che erano dentro di me. Sono rimasto io... dio!
scelta molto saggia
Re: Quando e come siete diventati credenti?
Giovanni 4-23 ha scritto: Se avere il Papa in uno stato era un interesse gli americani se lo sarebbero presi da un pezzo "
grande nonno davvero!!!Grande nonno...
Re: Quando e come siete diventati credenti?
Blush response ha scritto:Giovanni 4-23 ha scritto:Blush response ha scritto:Menti. Prima di tutto a te stesso.
In che senso?
In tutti.
Ma quanto sei criptico
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Re: Quando e come siete diventati credenti?
Giovanni 4-23 ha scritto:Ma quanto sei criptico
Guarda, a volte non bisogna prendere troppo alla lettera quanto scrivo, specie nei casi in cui, come questo, scrivo cose che difficilmente posso spiegare perchè vengono "Dalla pancia". Che sia indicato o meno scriverle, beh non lo so...magari a volte urto un po', in questo caso ho avuto fortuna ad evere te come interlocutore molto pacato e tollerante. Ma la sensazione rimane...e se si mente a se stessi su determinate cose basilari, il resto viene da sè
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Re: Quando e come siete diventati credenti?
Blush response ha scritto:Giovanni 4-23 ha scritto:Ma quanto sei criptico
Guarda, a volte non bisogna prendere troppo alla lettera quanto scrivo, specie nei casi in cui, come questo, scrivo cose che difficilmente posso spiegare perchè vengono "Dalla pancia". Che sia indicato o meno scriverle, beh non lo so...magari a volte urto un po', in questo caso ho avuto fortuna ad evere te come interlocutore molto pacato e tollerante. Ma la sensazione rimane...e se si mente a se stessi su determinate cose basilari, il resto viene da sè
Troppo buono, certo che nel tempo la mia opinione su di te è proprio cambiata di 180°
Non temere comincio a capire che a volte rispondi di slancio e per questo preferisco aspettare di comprendere appieno il senso dei tuoi post. Cmq ti sei meritato ampiamente una maggiore apertura da parte mia e quindi cercherò di espormi ancora di più.
Mento a me stesso...
Difficile a dirsi, ti assicuro che non è un dubbio su cui è poi così facile investigare, servirebbe un cervello B con il quale confrontare le mie idee. Purtroppo ho un solo cervello. Tutto quello che ho potuto fare è ricostruire il perchè sono arrivato a queste conclusioni, il cosa mi ha spinto verso questa sponda.
Io resto dell'idea che la scelta fra credente e ateo sia fondamentalmente un atto di volontà, conscia o inconscia che sia. Come già avevi fatto notare tu ad inizio post Atei si nasce, ma Atei consapevoli aggiungerei io si diventa, e si diventa nel momento in cui, posti davanti al sapere o alle idee che vengono dalle religioni, noi opponiamo un rifiuto, opponiamo uno scetticismo.
Questa prima fase l'abbiamo vissuta entrambi direi, sia io che tu possiamo ritenerci fodamentalmente Atei difronte alle religioni classiche, alle religioni tradizionali.
Com'è possibile allora che in me sia maturata una terza via, una ricerca di una religiosità personale?
In gran parte credo che in me sia stato un processo involontario, un sorgere spontaneo, ma a grandi linee posso tracciare quelli che sono state, a mio avviso, le componenti fondamentali.
1) Ammirazione sconfinata per la natura e per le leggi che la regolano. Come è possibile provare ammirazione per il caso? Come mai resto sbalordito davanti al caos? Questo forse è stato il primo punto di domanda.
2) Ammirazione per i filosofi, per il loro modo di vivere ricercando il perchè delle cose, il senso ultimo della vita, il cogliere l'essere nel suo insieme.
3) Approvazione sociale. Essere Atei a mio avviso ti rende involontariamente interessante agli occhi della gente. Essere un credente fai-da-te ( lo dico dato che ho potuto sperimentare le due cose) ti rende ancora più interessante.
A volte nella vita può capitare che anche fra amici e fra conoscenti si inizino dibattiti di un certo spessore, di una certa importanza. Avere le idee ben chiare e portare questa terza via mi ha spesso involontariamente gratificato molto. Sentire che gli altri ti trovano interessante, sentire che gli altri vogliono sapere la tua opinione è una cosa che ti espone molto al rischio di non essere obbiettivo con te stesso. Specialmente per uno come me che si porta dietro il complesso del sentirsi da meno rispetto ad un laureato.
Ora immagino che per voi sarà semplice fare un quadro clinico ed emettere una sentenza di quale "malattia" mi ha condotto al credinismo
Ma se dico queste cose sappiate che lo faccio perchè realmente e con sincerità io mi sento onesto, almeno fino ad oggi, con me stesso. Realmente io sono convinto della bonta delle mie idee e della bontà della mia posizione.
Certo ammetto con tranquillità che potrei sbagliarmi e che sicuramente con una conoscienza maggiore potrei cambiare idea. Ciò non toglie che per ora la penso così.
E non vedo, almeno per il momento, motivi per dovermi ravvedere.
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Re: Quando e come siete diventati credenti?
Giovanni 4-23 ha scritto:Blush response ha scritto:Giovanni 4-23 ha scritto:Ma quanto sei criptico
Guarda, a volte non bisogna prendere troppo alla lettera quanto scrivo, specie nei casi in cui, come questo, scrivo cose che difficilmente posso spiegare perchè vengono "Dalla pancia". Che sia indicato o meno scriverle, beh non lo so...magari a volte urto un po', in questo caso ho avuto fortuna ad evere te come interlocutore molto pacato e tollerante. Ma la sensazione rimane...e se si mente a se stessi su determinate cose basilari, il resto viene da sè
Troppo buono, certo che nel tempo la mia opinione su di te è proprio cambiata di 180°
Non temere comincio a capire che a volte rispondi di slancio e per questo preferisco aspettare di comprendere appieno il senso dei tuoi post. Cmq ti sei meritato ampiamente una maggiore apertura da parte mia e quindi cercherò di espormi ancora di più.
Mento a me stesso...
Difficile a dirsi, ti assicuro che non è un dubbio su cui è poi così facile investigare, servirebbe un cervello B con il quale confrontare le mie idee. Purtroppo ho un solo cervello. Tutto quello che ho potuto fare è ricostruire il perchè sono arrivato a queste conclusioni, il cosa mi ha spinto verso questa sponda.
Io resto dell'idea che la scelta fra credente e ateo sia fondamentalmente un atto di volontà, conscia o inconscia che sia. Come già avevi fatto notare tu ad inizio post Atei si nasce, ma Atei consapevoli aggiungerei io si diventa, e si diventa nel momento in cui, posti davanti al sapere o alle idee che vengono dalle religioni, noi opponiamo un rifiuto, opponiamo uno scetticismo.
Questa prima fase l'abbiamo vissuta entrambi direi, sia io che tu possiamo ritenerci fodamentalmente Atei difronte alle religioni classiche, alle religioni tradizionali.
Com'è possibile allora che in me sia maturata una terza via, una ricerca di una religiosità personale?
In gran parte credo che in me sia stato un processo involontario, un sorgere spontaneo, ma a grandi linee posso tracciare quelli che sono state, a mio avviso, le componenti fondamentali.
1) Ammirazione sconfinata per la natura e per le leggi che la regolano. Come è possibile provare ammirazione per il caso? Come mai resto sbalordito davanti al caos? Questo forse è stato il primo punto di domanda.
2) Ammirazione per i filosofi, per il loro modo di vivere ricercando il perchè delle cose, il senso ultimo della vita, il cogliere l'essere nel suo insieme.
3) Approvazione sociale. Essere Atei a mio avviso ti rende involontariamente interessante agli occhi della gente. Essere un credente fai-da-te ( lo dico dato che ho potuto sperimentare le due cose) ti rende ancora più interessante.
A volte nella vita può capitare che anche fra amici e fra conoscenti si inizino dibattiti di un certo spessore, di una certa importanza. Avere le idee ben chiare e portare questa terza via mi ha spesso involontariamente gratificato molto. Sentire che gli altri ti trovano interessante, sentire che gli altri vogliono sapere la tua opinione è una cosa che ti espone molto al rischio di non essere obbiettivo con te stesso. Specialmente per uno come me che si porta dietro il complesso del sentirsi da meno rispetto ad un laureato.
Ora immagino che per voi sarà semplice fare un quadro clinico ed emettere una sentenza di quale "malattia" mi ha condotto al credinismo
Ma se dico queste cose sappiate che lo faccio perchè realmente e con sincerità io mi sento onesto, almeno fino ad oggi, con me stesso. Realmente io sono convinto della bonta delle mie idee e della bontà della mia posizione.
Certo ammetto con tranquillità che potrei sbagliarmi e che sicuramente con una conoscienza maggiore potrei cambiare idea. Ciò non toglie che per ora la penso così.
E non vedo, almeno per il momento, motivi per dovermi ravvedere.
AAAZZZ
avevo quasi finito di scrivere le risposte e devo avere premuto un tasto sbagliato, mi si è cancellato tutto. Scusa ma ti rispondo stasera, adesso c'è il sole e vado al lago
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Re: Quando e come siete diventati credenti?
te lo racconto domani buona notteBlush response ha scritto:La domanda sembra scema, e sono sicuro che molti credenti daranno risposte altrettanto sceme tipo "Sono nato credente" e roba di quel tipo. Ciononostante apro il topone per vedere chi risponde, e come.
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Re: Quando e come siete diventati credenti?
Domanda tutt'altro che scema :) ma la mia risposta è: Sono nato credenteBlush response ha scritto:La domanda sembra scema, e sono sicuro che molti credenti daranno risposte altrettanto sceme tipo "Sono nato credente" e roba di quel tipo.
Blush, nel mio caso che altro potrei rispondere? Nato e cresciuto nella "culla del cristianesimo" in un periodo in cui la Democrastia Cristiana era peggio dell'attuale "Popolo delle Libertà"...
Con l'età della ragione avrei dovuto ragionarci sopra, ma per me esistevano solo i credenti (Cattolici), tutti gli altri erano persone da compatire/convertire, gli Atei invece non esistevano proprio
Fausto- -------------
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Re: Quando e come siete diventati credenti?
Fausto ha scritto:Domanda tutt'altro che scema :) ma la mia risposta è: Sono nato credenteBlush response ha scritto:La domanda sembra scema, e sono sicuro che molti credenti daranno risposte altrettanto sceme tipo "Sono nato credente" e roba di quel tipo.
Blush, nel mio caso che altro potrei rispondere? Nato e cresciuto nella "culla del cristianesimo" in un periodo in cui la Democrastia Cristiana era peggio dell'attuale "Popolo delle Libertà"...
Con l'età della ragione avrei dovuto ragionarci sopra, ma per me esistevano solo i credenti (Cattolici), tutti gli altri erano persone da compatire/convertire, gli Atei invece non esistevano proprio
Beh allora lo sai come sei diventato credente. Quando, fin da piccolo, ma nato è impossibile
Poi:
arcadio, il 25 maggio, ha scritto:te lo racconto domani buona notte
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Re: Quando e come siete diventati credenti?
Giusto, certe sfumature ancora mi sfuggonoBlush response ha scritto:Fausto ha scritto:Domanda tutt'altro che scema :) ma la mia risposta è: Sono nato credenteBlush response ha scritto:La domanda sembra scema, e sono sicuro che molti credenti daranno risposte altrettanto sceme tipo "Sono nato credente" e roba di quel tipo.
Blush, nel mio caso che altro potrei rispondere? Nato e cresciuto nella "culla del cristianesimo" in un periodo in cui la Democrastia Cristiana era peggio dell'attuale "Popolo delle Libertà"...
Con l'età della ragione avrei dovuto ragionarci sopra, ma per me esistevano solo i credenti (Cattolici), tutti gli altri erano persone da compatire/convertire, gli Atei invece non esistevano proprio
Beh allora lo sai come sei diventato credente. Quando, fin da piccolo, ma nato è impossibile
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Re: Quando e come siete diventati credenti?
Sono diventata credente... boh. Forse dopo che all'asilo mi hanno fatto fare centocinquantasettemila disegni di gesù, della madonna, di san giuseppe, dell'angioletto, della croce... O.O la maestra di religione era una vecchiaccia rognosa, mi metteva sempre in punizione perchè parlavo con le mie amichette mentre coloravo la Vergine Immacolata.
-.-'
In compenso l'ACR è servito a convincermi dell'inesistenza di Dio. Provate voi a cantare "sono un fungo wacciuwà" per un ora nel cortile della Chiesa. Questa è tortura.
-.-'
In compenso l'ACR è servito a convincermi dell'inesistenza di Dio. Provate voi a cantare "sono un fungo wacciuwà" per un ora nel cortile della Chiesa. Questa è tortura.
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Re: Quando e come siete diventati credenti?
Swallow ha scritto:Sono diventata credente... boh. Forse dopo che all'asilo mi hanno fatto fare centocinquantasettemila disegni di gesù, della madonna, di san giuseppe, dell'angioletto, della croce... O.O la maestra di religione era una vecchiaccia rognosa, mi metteva sempre in punizione perchè parlavo con le mie amichette mentre coloravo la Vergine Immacolata.
-.-'
In compenso l'ACR è servito a convincermi dell'inesistenza di Dio. Provate voi a cantare "sono un fungo wacciuwà" per un ora nel cortile della Chiesa. Questa è tortura.
Beh simile a questo:
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Re: Quando e come siete diventati credenti?
Blush response ha scritto:Swallow ha scritto:Sono diventata credente... boh. Forse dopo che all'asilo mi hanno fatto fare centocinquantasettemila disegni di gesù, della madonna, di san giuseppe, dell'angioletto, della croce... O.O la maestra di religione era una vecchiaccia rognosa, mi metteva sempre in punizione perchè parlavo con le mie amichette mentre coloravo la Vergine Immacolata.
-.-'
In compenso l'ACR è servito a convincermi dell'inesistenza di Dio. Provate voi a cantare "sono un fungo wacciuwà" per un ora nel cortile della Chiesa. Questa è tortura.
Beh simile a questo:
povero mondo...
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Re: Quando e come siete diventati credenti?
Swallow ha scritto:
povero mondo...
Beh anche povero Demetrio, sai chi era?
http://it.wikipedia.org/wiki/Demetrio_Stratos
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Re: Quando e come siete diventati credenti?
http://it.wikipedia.org/wiki/Demetrio_Stratos[/quote[/url]]Blush response ha scritto:
Beh anche povero Demetrio, sai chi era?
[url=http://it.wikipedia.org/wiki/Demetrio_Stratos
Ora lo so. Povero.
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Re: Quando e come siete diventati credenti?
Toh un regalino, tristemente attuale:
scusate l'OT
scusate l'OT
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