Crocifisso nelle scuole, la corte europea accoglie il ricorso italiano
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Crocifisso nelle scuole, la corte europea accoglie il ricorso italiano
Il contenzioso approderà
nella "Grande Camera"
Soddisfazione da Frattini
STRASBURGO
L’Italia ha vinto a Strasburgo la prima battaglia in
difesa del crocifisso. La Corte dei diritti dell’uomo ha giudicato
ammissibile il ricorso presentato dal governo contro la sentenza con la
quale, il 3 novembre scorso, gli stessi giudici di Strasburgo avevano
di fatto bocciato l’esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche.
La decisione è stata accolta con soddisfazione dal ministro degli
Esteri Franco Frattini e valutata positivamente da numerosi esponenti
politici di maggioranza e opposizione, nonchè, come prevedibile, dalla
Conferenza episcopale italiana (Cei), per la quale è stato compiuto «un
passo avanti nella giusta direzione». L’iter del nuovo procedimento che
oggi ha preso il via durerà probabilmente alcuni mesi. E si concluderà
con la sentenza, stavolta definitiva, che sarà emessa dai 17 giudici
che compongono la Grande Camera di Strasburgo dopo che saranno state
sentite, in udienza pubblica, tutte le parti interessate. A esporre
davanti ai giudici le loro ragioni non saranno però stavolta solo la
signora Soile Lautsi, promotrice dell’azione legale che ha portato alla
prima sentenza della Corte, e il governo italiano, ma anche terzi che
ne faranno richiesta. Come ad esempio è pronto a fare San Marino.
L’accoglimento del ricorso presentato dall’Italia il 29 gennaio scorso
non era scontato, anche se le tante prese di posizione in difesa
dell’esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche faceva prevedere
almeno una prova d’appello.
La Convenzione per i diritti
dell’uomo che regolamenta l’attività della Corte dice che i cinque
giudici chiamati a esaminare il ricorso possono accogliere la domanda
quando l’argomento al centro del procedimento solleva «gravi problemi»
di interpretazione della Convenzione stessa oppure riveste un
«importante carattere generale». Condizioni a cui, nel suo ricorso, il
governo italiano si è richiamato con forza. Sostenendo tra l’altro che,
accettando la tesi secondo la quale la presenza muta di un oggetto
simbolico in uno spazio pubblico può dare origine a problemi
psicologici tali da costituire una violazione del diritto alla libertà
religiosa, si dovrebbero anche eliminare tutti i simboli religiosi,
cattedrali e chiese comprese.
La neutralità dello Stato
rispetto alle questioni religiose, secondo l’Italia, non può essere
ricondotta a una formula astratta e universale poichè questo conduce a
numerose contraddizioni. «È con soddisfazione che constato che sono
stati accolti i numerosi e articolati motivi di appello che l’Italia
aveva presentato alla Corte», ha commentato Frattini. Al quale hanno
fatto eco i tanti commenti ’bipartisan’ che hanno giudicato
l’accoglimento del ricorso come un atto di buon senso, il frutto della
mobilitazione in difesa del crocifisso e una riaffermazione
dell’identità italiana.
uesto è il link da cui ho copiato l'articolo: http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/201003articoli/52747girata.asp
io dico solo... che schifo
nella "Grande Camera"
Soddisfazione da Frattini
STRASBURGO
L’Italia ha vinto a Strasburgo la prima battaglia in
difesa del crocifisso. La Corte dei diritti dell’uomo ha giudicato
ammissibile il ricorso presentato dal governo contro la sentenza con la
quale, il 3 novembre scorso, gli stessi giudici di Strasburgo avevano
di fatto bocciato l’esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche.
La decisione è stata accolta con soddisfazione dal ministro degli
Esteri Franco Frattini e valutata positivamente da numerosi esponenti
politici di maggioranza e opposizione, nonchè, come prevedibile, dalla
Conferenza episcopale italiana (Cei), per la quale è stato compiuto «un
passo avanti nella giusta direzione». L’iter del nuovo procedimento che
oggi ha preso il via durerà probabilmente alcuni mesi. E si concluderà
con la sentenza, stavolta definitiva, che sarà emessa dai 17 giudici
che compongono la Grande Camera di Strasburgo dopo che saranno state
sentite, in udienza pubblica, tutte le parti interessate. A esporre
davanti ai giudici le loro ragioni non saranno però stavolta solo la
signora Soile Lautsi, promotrice dell’azione legale che ha portato alla
prima sentenza della Corte, e il governo italiano, ma anche terzi che
ne faranno richiesta. Come ad esempio è pronto a fare San Marino.
L’accoglimento del ricorso presentato dall’Italia il 29 gennaio scorso
non era scontato, anche se le tante prese di posizione in difesa
dell’esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche faceva prevedere
almeno una prova d’appello.
La Convenzione per i diritti
dell’uomo che regolamenta l’attività della Corte dice che i cinque
giudici chiamati a esaminare il ricorso possono accogliere la domanda
quando l’argomento al centro del procedimento solleva «gravi problemi»
di interpretazione della Convenzione stessa oppure riveste un
«importante carattere generale». Condizioni a cui, nel suo ricorso, il
governo italiano si è richiamato con forza. Sostenendo tra l’altro che,
accettando la tesi secondo la quale la presenza muta di un oggetto
simbolico in uno spazio pubblico può dare origine a problemi
psicologici tali da costituire una violazione del diritto alla libertà
religiosa, si dovrebbero anche eliminare tutti i simboli religiosi,
cattedrali e chiese comprese.
La neutralità dello Stato
rispetto alle questioni religiose, secondo l’Italia, non può essere
ricondotta a una formula astratta e universale poichè questo conduce a
numerose contraddizioni. «È con soddisfazione che constato che sono
stati accolti i numerosi e articolati motivi di appello che l’Italia
aveva presentato alla Corte», ha commentato Frattini. Al quale hanno
fatto eco i tanti commenti ’bipartisan’ che hanno giudicato
l’accoglimento del ricorso come un atto di buon senso, il frutto della
mobilitazione in difesa del crocifisso e una riaffermazione
dell’identità italiana.
uesto è il link da cui ho copiato l'articolo: http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/201003articoli/52747girata.asp
io dico solo... che schifo
Be.Human- -------------
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Re: Crocifisso nelle scuole, la corte europea accoglie il ricorso italiano
Be.Human ha scritto:Il contenzioso approderà
nella "Grande Camera"
Soddisfazione da Frattini
STRASBURGO
L’Italia ha vinto a Strasburgo la prima battaglia in
difesa del crocifisso. La Corte dei diritti dell’uomo ha giudicato
ammissibile il ricorso presentato dal governo contro la sentenza con la
quale, il 3 novembre scorso, gli stessi giudici di Strasburgo avevano
di fatto bocciato l’esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche.
La decisione è stata accolta con soddisfazione dal ministro degli
Esteri Franco Frattini e valutata positivamente da numerosi esponenti
politici di maggioranza e opposizione, nonchè, come prevedibile, dalla
Conferenza episcopale italiana (Cei), per la quale è stato compiuto «un
passo avanti nella giusta direzione». L’iter del nuovo procedimento che
oggi ha preso il via durerà probabilmente alcuni mesi. E si concluderà
con la sentenza, stavolta definitiva, che sarà emessa dai 17 giudici
che compongono la Grande Camera di Strasburgo dopo che saranno state
sentite, in udienza pubblica, tutte le parti interessate. A esporre
davanti ai giudici le loro ragioni non saranno però stavolta solo la
signora Soile Lautsi, promotrice dell’azione legale che ha portato alla
prima sentenza della Corte, e il governo italiano, ma anche terzi che
ne faranno richiesta. Come ad esempio è pronto a fare San Marino.
L’accoglimento del ricorso presentato dall’Italia il 29 gennaio scorso
non era scontato, anche se le tante prese di posizione in difesa
dell’esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche faceva prevedere
almeno una prova d’appello.
La Convenzione per i diritti
dell’uomo che regolamenta l’attività della Corte dice che i cinque
giudici chiamati a esaminare il ricorso possono accogliere la domanda
quando l’argomento al centro del procedimento solleva «gravi problemi»
di interpretazione della Convenzione stessa oppure riveste un
«importante carattere generale». Condizioni a cui, nel suo ricorso, il
governo italiano si è richiamato con forza. Sostenendo tra l’altro che,
accettando la tesi secondo la quale la presenza muta di un oggetto
simbolico in uno spazio pubblico può dare origine a problemi
psicologici tali da costituire una violazione del diritto alla libertà
religiosa, si dovrebbero anche eliminare tutti i simboli religiosi,
cattedrali e chiese comprese.
La neutralità dello Stato
rispetto alle questioni religiose, secondo l’Italia, non può essere
ricondotta a una formula astratta e universale poichè questo conduce a
numerose contraddizioni. «È con soddisfazione che constato che sono
stati accolti i numerosi e articolati motivi di appello che l’Italia
aveva presentato alla Corte», ha commentato Frattini. Al quale hanno
fatto eco i tanti commenti ’bipartisan’ che hanno giudicato
l’accoglimento del ricorso come un atto di buon senso, il frutto della
mobilitazione in difesa del crocifisso e una riaffermazione
dell’identità italiana.
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io dico solo... che schifo
EDIT della moderazione. L'utente pio viene richiamato ufficialmente per la prima volta.
Ma perchè hai paura del crocifisso?
GESU' è la Verità.
pio- ------------
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Re: Crocifisso nelle scuole, la corte europea accoglie il ricorso italiano
pio ha scritto:
Si quando ti guardi allo specchio.
Ma perchè hai paura del crocifisso?
Fa schifo. È un simbolo di morte, un cadavere inchiodato ad uno strumento di tortura. V.M. 18 secondo me.
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Re: Crocifisso nelle scuole, la corte europea accoglie il ricorso italiano
Meglio sottosopra e avanti dietro... in castigo
SergioAD- -------------
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Re: Crocifisso nelle scuole, la corte europea accoglie il ricorso italiano
SergioAD ha scritto:Meglio sottosopra e avanti dietro... in castigo
Poraccio, così gli manca solo il negro (Questa te la spiego domani da sobrio)
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Re: Crocifisso nelle scuole, la corte europea accoglie il ricorso italiano
era l'unica cosa sana
SergioAD- -------------
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Re: Crocifisso nelle scuole, la corte europea accoglie il ricorso italiano
anzi... era il romano a cui avevano tagliato il prepuzio!
SergioAD- -------------
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Re: Crocifisso nelle scuole, la corte europea accoglie il ricorso italiano
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Re: Crocifisso nelle scuole, la corte europea accoglie il ricorso italiano
Ha Ha, hanno perso un'opportunità... l'hanno voluto rimettere!
SergioAD- -------------
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Re: Crocifisso nelle scuole, la corte europea accoglie il ricorso italiano
L'utente pio viene richiamato ufficialmente per la prima volta.
davide- -------------
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