Bestemmie nel calcio

Secondo me non se ne è parlato abbastanza, vista la portata della stronzata. Io pensavo fosse uno scherzo all'inizio... Capisco che dopo Calciopoli o Farsopoli o come lo si preferisca chiamare, in concomitanza con la moralizzazione dello show biz, anche lo sport, in particolare il mondo del pallone, venga bacchettato, o meglio bacchettonato...

Posto il primo articolo trovato, giusto per dare un po' di officialità al thread.

“Stop alle bestemmie”, sembra essere questo lo slogan che è uscito
oggi dal consiglio federale della Federazione Italiana Giuoco Calcio;
il suddetto organo ha deciso di sanzionare chi si renderà protagonista
di bestemmie con il cartellino rosso, non solo in campo ma anche
tramite prova Tv.
Per facilitare l’utilizzo della prova Tv come cercatore di
bestemmie, saranno allungati a quattro ore i tempi per l’acquisizione
delle immagini, per dar modo alla procura di acquisire e certificare
eventuali deferimenti.
Ecco quanto dichiarato dal presidente della Figc, Giancarlo Abete:
“L’arbitro può sanzionare con il cartellino rosso un comportamento del
genere e che se tale comportamento non verrà rilevato dal direttore di
gara, sarà possibile intervenire attraverso la prova tv con una
sanzione successiva”.
Tolleranza zero anche contro le scritte sui sottomaglia: in questo
caso i giocatori andranno incontro a delle multe. “La logica – ha
spiegato Abete – è quella di migliorare i livelli comportamentali. I
giocatori non possono esibire scritte con contenuto personale, politico
o religioso”.
Fonte

Problemi:1) attuabilità / trasparenza / imparzialitàTradotto: ci sarà davvero un poveraccio che passerà ore ed ore ad analizzare le inquadrature dei giocatori per trovare un labbiale "sospetto" o ci saranno giocatori che saranno dei sorvegliati speciali e si colpirà secondo i bisogni di alcune società piuttosto che altre?Chi mi assicura che i giocatori della squadra che la domenica successiva dovrebbe giocare contro l'inter non vengano osservati un po' meglio?Dico Inter in quanto unica squadra favorita da questo regolamento: si tende a bestemmiare ed imprecare nella propria lingua madre, di solito.
Gli "addetti al labbiale" sono poliglotti?

2) Se equiparata ad altre sanzioni, non è un po' esagerata? Il Materazzi (avrei detto Montero, ma ha smesso) di turno può rompere una gamba ad un attaccante avversario prendendosi mal che vada un cartellino giallo (al limite rosso, quindi di norma 1 giornata di squalifica), con tutte le conseguenze del caso (scazzo per il giocatore "rotto", danni economici per la società,...) mentre una bestemmia gli costerebbe quasi di più? Non c'è qualcosa che stride in una tale scala di valori?


3) Ruolo della morale nello sport ed impatto sociale dell'immagine dello sportivo, obbligato suo malgrado ad essere un "esempio".Personalmente aborro l'idea di "modello per gli altri" a priori, figuriamoci se l'esempio è quello di un atleta... L'atleta di alto livello non può essere un esempio, non è rappresentativo della società: l'altleta è un eletto, si distingue appunto da tutti quelli (la maggioranza) che non hanno e non avranno mai qualità tali da poter ambire a diventare atleti professionisti. Stiamo parlando di idoli, di ideali, non di modelli. L'impatto sociale dell'atleta d'élite non è quello che si prefigge il signor Abete, a meno che in Italia ci sia carenza di calciatori professionisti e sovrabbondanza di veline...
Ora, se il modello sociale è moralizzabile (per mera necessità d'allevamento), davvero la stessa cosa puà valere per l'idolo?Il primo problema è che l'ideale morale è di per se stesso un idolo. Sovrapporre due figure simili e creare un unico totem è segno di un approccio "teologico": ad esempio Del Piero e la beneficienza diventano facce dello stesso idolo: il campione altruista. Totti e la barzelletta: il campione simpatico. Beckenbauer e il braccio rotto: il campione stoico.Associando 2 idoli, creiamo un dio, un mostro irraggiungibile, in cui spiccano qualità tecniche rispetto ad un contesto preciso e qualità morali necessarie dal P.O.V. della società. Vale lo stesso per Gesù: capacità tecniche (guaritore, profeta, enologo, gestore di fast food) e capacità morali (pietà, amore, paga le tasse) = essere divino, che non può assolutamente essere un esempio per chi non è predisposto a diventare a sua volta una divinità.
Il secondo problema è appunto che da questo cocktail esplosivo nasce un ibrido che diventa rappresentante e portatore di due scale di valori diverse e dissociate fornendo loro una nuova identità che le vuole, per contro, indissociabili. Per cui non soltanto l'ideale sportivo/tecnico viene rappresentato dall'idolo, ma anche quello morale: di fatto anche il valore "altruismo" viene associato all'idolo e non alle qualità proprie del valore altruismo. Ovvero, Baggio non era un campione perchè aveva le qualità x e y, ma perchè era Baggio (o meglio, il fatto di essere Baggio, implica a priori anche le qualità x e y). Quindi se Baggio è anche un "essere morale", ciò deriva dal suo status symbol, ovvero quello dell'ideale. Ragion per cui Baggio non è un esempio, se non un esempio di irragiungibilità...
PS: Mi scuso se sono stato un po' contorto in questo ultimo paragrafo.

Il calcio ormai è da diversi anni i capro espiatorio dei mali italiani, tutto ciò che succede in questo sport viene stigmatizzato da moralisti ed ipocriti vari, hanno cominciato a rompere le palle obbligando quasi, aggiungo io, a cantare l'inno di mameli alle gare della nazionale italiana, per chi va allo stadio hanno introdotto tornelli, tessere del tifoso, daspo e tante diavolerie che non servono a niente se non a creare confusione e tensioni, tutto questo perchè se la società è malata deve essere necessariamente il calcio a pagare invece di applicare leggi decenti per chi va al campo e commette violenze, aggiungiamo pure che se muore un papa si devono fermare solo le partite e lì cominci a bestemmiare di gusto perchè giustamente aspetti la domenica per seguire la tua squadra e poi perchè muore un papa di cui magari non ti frega un c....o, a fermarsi e solo ed esclusivamente lo sport più seguito d'Italia.
Giustamente ora, arriva l'ultima becera stronzata ideata da qualche moralista (credo Abete) anche lui servo del vaticano, chi bestemmia deve essere squalificato, magari aggiungo, possiamo organizzare un bel falò a Campo dei Fiori vicino alla statua di Giordano Bruno, così, tanto per ricordare alla gente un pò di origini cristiani.
Come dice Beppe Grillo: VAFFANCULO!!!

Ma così se qualche giocatore è un adepto del dio suino, e durante la partita vuole invocare il suo nome non può farlo, non è mica giusto questa è discriminazione!

Loki ha scritto:Ma così se qualche giocatore è un adepto del dio suino, e durante la partita vuole invocare il suo nome non può farlo, non è mica giusto questa è discriminazione!

calciatori o meno, la nostra fede è sempre stigmatizzata e repressa...

capricorno ha scritto:Il calcio ormai è da diversi anni i capro espiatorio dei mali italiani...
...Giustamente ora, arriva l'ultima becera stronzata ideata da qualche moralista (credo Abete) anche lui servo del vaticano, chi bestemmia deve essere squalificato, magari aggiungo, possiamo organizzare un bel falò a Campo dei Fiori vicino alla statua di Giordano Bruno, così, tanto per ricordare alla gente un pò di origini cristiani.
Come dice Beppe Grillo: VAFFANCULO!!!

Purché non si sbaglino e non mettano al rogo il buon Bruno Giordano.
Tornando seri, mi pare che in molti ambiti via sia un ritorno (estremamente formale e sostanzialmente imposto) ai "valori cristiani".
Mi pare che vi sia una società incapace di superarsi e di riformulare dei valori propri (qualora fosse necessario), e che, suo malgrado, viene soccorsa dai portatori di valori anacronistici; valori che, alla fin fine, sanno appunto soltanto di grande rottura di coglioni.
Restando al calcio, sono d'accordo con te. Subisce colpe non interamente proprie. Subisce il sentimento popolare di indignazione (ad esempio calciopoli, dove -sarò impopolare, ed evidentemente gobbo- le colpe attribuite alla Juventus sono ancora tutte da dimostrare), subisce gli interessi del palco mediatico che ne finisce per dettare i tempi del pallone, subisce gli interessi di una politica interventista decadente ed illiberale che ha trovato nella morale il proprio ultimo rifugio.

Per me calciopoli è stata farsapoli (e siamo due).

capricorno ha scritto:Per me calciopoli è stata farsapoli (e siamo due).

Io ho sempre sostenuto che il calcio ed il pugilato hanno un denominatore comune.

In ambi le vere prestazioni vengono portate in allenamento

e il resto è farsa

Bestemmie: in A squalificati Di Carlo e Lanzafame


In serie B beccati Scurto (prova tv) e Sicignano. Due blasfermi in Lega ProDeferito A. Della Valle Deferito Spinelli MILANO, 2 marzo - L’allenatore del Chievo Domenico Di Carlo ottiene il poco invidiabile record di essere il primo allenatore della storia del calcio italiano a essere squalificato per una bestemmia. Di Carlo è stato pizzicato dagli uomini della Procura federale presenti al Bentegodi durante il match con il Cagliari, che poi hanno inviato il referto al giudice sportivo Tosel.

In serie B, invece, si registra il primo caso di prova tv per bestemmia. Il labiale incriminato è stato quello di Scurto della Triestina, perché il giocatore, «dolorante al suolo dopo avere subìto un fallo, proferiva un'espressione blasfema (la lettura del labiale esclude ogni ragionevole incertezza)». Sempre per blasfemia squalificato Sicingnao del Frosinone. Ma in questo caso non c'è stato bisogno della prova televisiva: a sentirlo è stato un collaboratore della Procura federale.

La prova tv ha invece salvato il clivense Marcolini, che aveva lanciato un moccolo uscendo dal campo dopo essere stato espulso. Tosel, che per prepararsi alla nuova incombenza di cercatore di bestemmie ha dovuto fare un rapido corso di linguaggio labiale, dopo avere esaminato le immagini ha ritenuto che l’espressione di Marcolini non fosse blasfema. Il comunicato di Tosel a proposito dell'episodio Marcolini è davvero divertente: «Il calciatore clivense, uscendo dal terreno di giuoco in conseguenza dell'espulsione inflittaglia dall'arbitro pochi minuti prima, proferiva apparentemente un’espressione gergale, in uso nel Triveneto ed in Lombardia, con becero riferimento a “Diaz” e non a Dio (il diverso movimento delle labbra nelle pronuncia della vocale aperta “A” rispetto alla vocale “O” legittima quanto meno un’incertezza interpretativa». Per il giocatore del Chievo, dunque, nessuna sanzione. A Di Carlo e ai quattro giocatori beccati, invece, va un turno di stop, secondo quanto stabiliscono le nuove norme entrate in vigore venerdì scorso.

Squalificati per una giornata il citato Marcolini, che pur non avendo bestemmiato aveva comunque rimediato un rosso, Moro (Livorno), Nainggolan (Cagliari), Alvarez (Catania), Luciano (Chievo), Gattuso (Milan), Lanzafame (Parma), Padoin (Atalanta), Yepes (Chievo), Ziegler (Sampdoria). Ammende alle società: 8 mila euro al Napoli per cori razzisti, 6 mila all'Inter per ritardato ingresso in campo dopo l'intervallo, 6 mila euro al Livorno per lancio di petardi, 3 mila euro.

Ammende alle società: 7 mila euro all'Ascoli, 2 mila al Gallipoli e al Padova.

In Serie B, oltre a Scurto e Sicignano, è stato fermato anche l'ex Torino Stellone, che si è preso tre giornate «per avere, con il pallone non a distanza di giuoco, colpito un avversario con una gomitata al volto». Due turni di stop, invece, per Scarlato (Frosinone), Bernacci (Ascoli), Eder (Empoli). Una giornata a Daino (Gallipoli), Diagouraga (Modena), Lazzari (Gallipoli), Tagliani (Gallipoli), Giacomo Tdesco (Reggina), Carrus (Mantova), Cervo (Padova), Cottafava (Triestina), Giaccherini (Cesena), Giallombardo (Ascoli), Hetemaj (Albinoleffe), Passoni (Albinoleffe), Scaglia (Gallipoli) e Soligo (Salernitana).

Un paio di squalifiche per blasfemia anche in Lega Pro. Il tecnico del Potenza Ezio Capuano e il giocatore della Paganese Pantanelli. Per quanto riguarda Capuano, nel comunicato emesso dal giudice sportivo Marino si legge che «per l'intero arco della gara inveiva verso i tesserati della squadra avversaria (Virtus Lanciano) e protestava per le decisioni arbitrali, reiterando espressioni blasfeme (su rapporto della Procura Federale)».

Da TuttoSport

Davvero notevole la vicenda del povero Scurto che «dolorante al suolo dopo avere subìto un fallo, proferiva un'espressione blasfema (la lettura del labiale esclude ogni ragionevole incertezza)».

Scurto, in preda al dolore, non solo ha nominano il Signore invano come il Tito del De Andrè, ma lo ha pure insultato. Giusta la squalifica, quindi. Nessuna pietà con i blasfemi. La pena è anzi troppo mite. Purtroppo però, i campi da calcio dei professionisti sono privi di pietre, per cui la lapidazione risulta improponibile: l'esperimento dovrebbe però poter essere applicato nelle leghe minori e negli oratori.
Nonostante questi impedimenti però, l'applicazione della divina legge nel calcio è un successo. A rimorchio dell'entusiasmo con cui la Lega Calcio sta affrontando questo particolare momento storico, fioriscono nuove proposte:

- A Pasqua e nelle altre sante ricorrenze, tutti i calciatori che scenderanno in campo, verranno multati per non aver santificato le feste.

- I giocatori che scoperti nell'intento di rubare palla agli avversari, verranno sanzionati in quanto desiderosi della roba altrui

- Al posto degli spogliatoi, le squadre potranno usufruire di un comodo confessionale.

- Squalifica d'ufficio "a divinis" per tutti i giocatori politeisti, agnostici ed atei.

- Tutte le partite della serie A verranno disputate a Roma, perché le squadre possano assistere all'Angelus, la domenica mattina.

- Il "Preparatore Atletico", nell'organigramma delle società, sarà sostituito dal "Cappellano"

- Il cartellino giallo verrà sostituito da un rosario. Il giocatore che commette "peccato" (il termine "fallo" è bandito) dovrà recitare un pater noster.

- l'8 per mille degli incassi ricavati dalla vendita dei biglietti non c'è bisogno di dire a chi andrà

- Quando un "atleta di Cristo" è in campo, anche gli avversari sono obbligati a passargli la palla, questo fino a che tutti gli atleti non saranno diventati atleti di Cristo. Per questo le squadre saranno incoraggiate ad ignaggiare soltanto atleti di Cristo, anche perché non vi saranno altri atleti

- Durante il "terzo tempo" verranno offerti i sacramenti

- Nel caso in cui ad un angelo estraneo al gioco venisse in mente di deviare un pallone in porta, il gol sarà ritenuto regolare

- Le designazioni arbitrali verranno fatte dalla CEI

- Sarà severamente proibito esultare per una felicità effimera e materiale come quella provocata da un gol

- La Cupola di Calciopoli sarà presieduta dal signor Cristo Gesù

Sembra di essere tornati ai tempi della caccia alle streghe, una nuova inquisizione si abbatte sui campi di calcio, questa è una forma di oscurantismo allo stato puro, ma non siamo in uno stato laico?

i calciatori di oggi possono ritenersi fortunati

Levitico 24,16:
« Chi bestemmia il nome del Signore dovrà essere messo a morte: tutta la comunità lo dovrà lapidare. »

mavalà ha scritto:i calciatori di oggi possono ritenersi fortunati

Levitico 24,16:
« Chi bestemmia il nome del Signore dovrà essere messo a morte: tutta la comunità lo dovrà lapidare. »

Ed allora al mondo rimarrebbero al massimo 3-4 persone

capricorno ha scritto:Sembra di essere tornati ai tempi della caccia alle streghe, una nuova inquisizione si abbatte sui campi di calcio, questa è una forma di oscurantismo allo stato puro, ma non siamo in uno stato laico?

Hai visto l'articolo su repubblica?
Tutti assolti
http://www.repubblica.it/rubriche/spycalcio/2010/03/05/news/bestemmia_senza_squalifica-2519218/

*Valerio* ha scritto:

capricorno ha scritto:Sembra di essere tornati ai tempi della caccia alle streghe, una nuova inquisizione si abbatte sui campi di calcio, questa è una forma di oscurantismo allo stato puro, ma non siamo in uno stato laico?

Hai visto l'articolo su repubblica?
Tutti assolti
[url=http://www.repubblica.it/rubriche/spycalcio/2010/03/05/news/bestemmia_senza_squalifica-2519218/

http://www.repubblica.it/rubriche/spycalcio/2010/03/05/news/bestemmia_senza_squalifica-2519218/[/quote[/url]]

Guarda, è un ridicolo senza fine, e, sto abete è proprio un coglione.

Qualcuno si mobilitera' mai per tutti questi Zii di calciatori e allenatori insultati gratuitamente?

*Valerio* ha scritto:Qualcuno si mobilitera' mai per tutti questi Zii di calciatori e allenatori insultati gratuitamente?

Prima o poi è probabile, visto che l'ordine delle cose sta diventando quello di Dio, Patria, Famiglia.

Ludwig von Drake ha scritto:Vengono puniti per una bestemmia, ma vengono risparmiati per entrate con piede a martello.

Per chi volesse conoscere i risultati delle seconde cercate il nome Stroppa.

Se volete casi pratici, riguardate con attenzione la partita tra Inter e Napoli e vedete le immagini di Cambiasso che poteva in due casi spezzare qualcosa ad un giocatore del Napoli. Ovviamente, da bravo ragazzo qual è Cambiasso, lo ha fatto con la dovuta discrezione.

Ci sono altre centinaia di casi, ma ho riportato il primo che mi è venuto in mente.

Stavo pensando ad una cosa... Non è che il povero Cambiasso è soltanto un buon cristiano che, offeso dalle bestemmie dei napoletani, ha perso la trebisonda? Vogliamo paragonare il dolore lacerante che si prova sentendo insultato il proprio (anche se questo è da dimostrare) essere feticcio immaginario rispetto alle quisquilie che deve sopportare un giocatore infortunato? La tua carriere è finita? Dio aveva altri progetti per te...

Sicuramente Gigi Riva avrebbe preferito essere multato per una bestemmia piuttosto che troncare la carriera quando l'avversario gli fratturò perone e tibia.

Quando il clero muove un dito tutti sono obbligati a prostrarsi.

Che mondo marcio.

mecca domenico ha scritto:

Quando il clero muove un dito tutti sono obbligati a prostrarsi.

Infatti i calciatori dovrebbero imprecare usando la comoda formula "porco il clero".

In breve, stanno facendo una sega a un bullone.