razzismo e intolleranza
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Re: razzismo e intolleranza
Darrow ha scritto:Non ti considero nemico da un pezzo.
Lo so, era una battuta.
Rasputin- ..............
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Re: razzismo e intolleranza
Secondo voi, essere contro il multiculturalismo è da razzista?
PaperJack- -------------
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Re: razzismo e intolleranza
PaperJack ha scritto:Secondo voi, essere contro il multiculturalismo è da razzista?
dipende
Faria- -------------
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Re: razzismo e intolleranza
intolleranza è anche attaccare qualcuno solo perchè ha idee e convinzioni diverse dalle nostre
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sono il multiaccount di lupetta
pistacchio- -------------
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Re: razzismo e intolleranza
PaperJack ha scritto:Secondo voi, essere contro il multiculturalismo è da razzista?
Boh...suppongo dipenda dalle circostanze e dal luogo
concordo con pistacchio
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You think normal people just wake up one morning and decide they're going to work in a prison? They're perverts, every last one of them. (Vanessa)
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Rasputin- ..............
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Re: razzismo e intolleranza
Mah, io personalmente sono contro il multiculturalismo perchè anzichè favorire nuove idee e amicizie interculturali, in pratica crea ghetti e segregazione (vedi musulmani in inghilterra, dove hanno preteso un sistema giuridico proprio!).
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PaperJack- -------------
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Re: razzismo e intolleranza
se il multiculturalismo non sa partire dai princìpi comuni non è multiculturalismo, è paccottiglia disordinata e pericolosa.
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fine.
alberto- -----------
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Re: razzismo e intolleranza
Paperjack,
Io mi faccio un'idea della gente che incontro, la rivedo l'idea quando serve ma voglio dire che è così che funziona e allora io corro a sistemare i miei errori se e solo se serve a qualcosa. Vedi se sei d'accordo che a te come a me piace scegliere e sentirsi liberi di farlo.
Chi ti ha fatto dedurre il termine "sono contro il multiculturalismo" sa quale cultura va bene per te come per tutta la comunità - ed io gli sono un nemico mortale. Probabilmente promuove l'industria della cultura ed è un privilegiato.
Si chiama secolarismo la società che vogliamo ed è multietnica, multiculturale una società in cui ognuno sceglie cosa fare della propria vita. In questo caso provvede a fermare ciò che non va bene.
Io mi faccio un'idea della gente che incontro, la rivedo l'idea quando serve ma voglio dire che è così che funziona e allora io corro a sistemare i miei errori se e solo se serve a qualcosa. Vedi se sei d'accordo che a te come a me piace scegliere e sentirsi liberi di farlo.
Chi ti ha fatto dedurre il termine "sono contro il multiculturalismo" sa quale cultura va bene per te come per tutta la comunità - ed io gli sono un nemico mortale. Probabilmente promuove l'industria della cultura ed è un privilegiato.
Si chiama secolarismo la società che vogliamo ed è multietnica, multiculturale una società in cui ognuno sceglie cosa fare della propria vita. In questo caso provvede a fermare ciò che non va bene.
SergioAD- -------------
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Re: razzismo e intolleranza
è buona cosa quando si citano le parole altrui segnalare il nome del citatoFaria ha scritto:PaperJack ha scritto:Secondo voi, essere contro il multiculturalismo è da razzista?
dipende
mix- -------------
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Re: razzismo e intolleranza
mix ha scritto:è buona cosa quando si citano le parole altrui segnalare il nome del citatoFaria ha scritto:PaperJack ha scritto:Secondo voi, essere contro il multiculturalismo è da razzista?
dipende
???
Faria- -------------
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Re: razzismo e intolleranza
io penso che, a prescindere da tutto, ognuno di noi ha il diritto di essere razzista ed intollerante, purchè rimangano delle idee e non sfocino in movimenti violenti.
a me non piace l'idea che devo amare tutti per forza, può non piacermi una persona semplicemente per il colore dei capelli, possono non piacermi alcune categorie di persone, alcuni tipi di culture...
non dimentichiamoci che noi siamo razzisti e intolleranti nei confronti dei cattolici.
a me non piace l'idea che devo amare tutti per forza, può non piacermi una persona semplicemente per il colore dei capelli, possono non piacermi alcune categorie di persone, alcuni tipi di culture...
non dimentichiamoci che noi siamo razzisti e intolleranti nei confronti dei cattolici.
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lupetta- -------------
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Re: razzismo e intolleranza
"Noi" chi? Io no di certo.lupetta ha scritto:non dimentichiamoci che noi siamo razzisti e intolleranti nei confronti dei cattolici.
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Re: razzismo e intolleranza
Fux89 ha scritto:"Noi" chi? Io no di certo.lupetta ha scritto:non dimentichiamoci che noi siamo razzisti e intolleranti nei confronti dei cattolici.
é la categoria vittima a decidere se si sentwe discriminata e intollerata.
Un cattolico potrebbe trovare che la laicità sia intollerante nei suoi confronti
Faria- -------------
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Re: razzismo e intolleranza
Diciamo che non tollero gli intolleranti !?!? .....Faria ha scritto:Fux89 ha scritto:"Noi" chi? Io no di certo.lupetta ha scritto:non dimentichiamoci che noi siamo razzisti e intolleranti nei confronti dei cattolici.
é la categoria vittima a decidere se si sentwe discriminata e intollerata.
Un cattolico potrebbe trovare che la laicità sia intollerante nei suoi confronti
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"Primo di tutti fu il Caos" Esiodo (Theog. 116)
.....Allora capii che veramente ero il più sapiente perché ero l'unico a sapere di non sapere....(Socrate)
Elima- -----------
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Re: razzismo e intolleranza
No. E il verbo "intollerare" non esiste.Faria ha scritto:é la categoria vittima a decidere se si sentwe discriminata e intollerata.
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Re: razzismo e intolleranza
ùFux89 ha scritto:No. E il verbo "intollerare" non esiste.Faria ha scritto:é la categoria vittima a decidere se si sentwe discriminata e intollerata.
ho costruito male la frase, intollerata non è inteso come verbo ma come aggettivo
Faria- -------------
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Re: razzismo e intolleranza
Fux89 ha scritto:
cosa vuol dire?
Faria- -------------
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loonar- ----------
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Re: razzismo e intolleranza
Lupetta,
Noi atei statisticamente siamo caratterizzati dall'essere umanisti, promotori dell'equità sociale ovvero quando ci associamo siamo così... tendiamo ad essere così.
Poi esistono dei gruppo che possono dire qualsiasi cosa di se anche di essere degli atei. Perfino i qualunquisti possono essere atei ma noi qui, quando dici "razzisti"...
Quando dici...
In realtà il senso è che vogliamo essere liberi di scegliere e se proprio qui qualcuno fa del proselitismo qualche risposta calda se la becca senza peli sulla lingua.
Quanti di noi sarebbero restati se fosse vero che qui si registrano dei "noi" razzisti e intolleranti nei confronti dei cattolici. Io di certo no ma non solo io di certo.
Io non sono ne razzista ne intollerante anche se non ho nessun problema ad ingaggiare reazioni letali in caso di necessità - ti va bene così?
Noi atei statisticamente siamo caratterizzati dall'essere umanisti, promotori dell'equità sociale ovvero quando ci associamo siamo così... tendiamo ad essere così.
Poi esistono dei gruppo che possono dire qualsiasi cosa di se anche di essere degli atei. Perfino i qualunquisti possono essere atei ma noi qui, quando dici "razzisti"...
Quando dici...
non dimentichiamoci che noi siamo razzisti e intolleranti nei confronti dei cattolici.
In realtà il senso è che vogliamo essere liberi di scegliere e se proprio qui qualcuno fa del proselitismo qualche risposta calda se la becca senza peli sulla lingua.
Quanti di noi sarebbero restati se fosse vero che qui si registrano dei "noi" razzisti e intolleranti nei confronti dei cattolici. Io di certo no ma non solo io di certo.
Io non sono ne razzista ne intollerante anche se non ho nessun problema ad ingaggiare reazioni letali in caso di necessità - ti va bene così?
SergioAD- -------------
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Re: razzismo e intolleranza
Io non sono razzista nemmeno con i razzisti, pensa un po' ne conosco addirittura, ma sono antipatico con gli stronzi, quello sì!
loonar- ----------
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Re: razzismo e intolleranza
Tu non sei contento finché non raggiungi il livello di confidenza e/o cultura dei tuoi interlocutori - voli alto per cadere in queste trappole.Darrow ha scritto:che sei un coglione!Faria ha scritto:Fux89 ha scritto:
cosa vuol dire?
Se, per esempio, uno ti si lamentasse del proprio complesso di Edipo tu mica gli diresti che ti risulta strano perché nessuno si lamenta della sua madre. Poi potrebbe essere invece un complesso di inferiorità, magari insufficienza erettile o eiaculazione precoce.
Ognuno ha una storia tutta sua prima di tutto.
SergioAD- -------------
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Re: razzismo e intolleranza
Io la chiamo sincerità.SergioAD ha scritto:Tu non sei contento finché non raggiungi il livello di confidenza e/o cultura dei tuoi interlocutori - voli alto per cadere in queste trappole.Darrow ha scritto:che sei un coglione!Faria ha scritto:Fux89 ha scritto:
cosa vuol dire?
Se, per esempio, uno ti si lamentasse del proprio complesso di Edipo tu mica gli diresti che ti risulta strano perché nessuno si lamenta della sua madre. Poi potrebbe essere invece un complesso di inferiorità, magari insufficienza erettile o eiaculazione precoce.
Ognuno ha una storia tutta sua prima di tutto.
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Re: razzismo e intolleranza
Preferirei se tu facessi cose che i tuoi interlocutori negativi non si aspettano.
Con me sii sincero ed onesto ovvero anche quando ci va il vaffanculo.
Ma naaa! Quando non meritano la tua attenzione... "sublìminali" e questo è un verbo... ah ah!
Con me sii sincero ed onesto ovvero anche quando ci va il vaffanculo.
Ma naaa! Quando non meritano la tua attenzione... "sublìminali" e questo è un verbo... ah ah!
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Re: razzismo e intolleranza
no ragazzi scusate, ma i credenti qui non sono trattati come tutti gli altri.
già dalla presentazione, abbiamo dei pregiudizi nei loro confronti, basta leggere la discussione appunto sul confronto atei/credenti "tra persone normali ed invasati non c'è dialogo" questa è la frase che esce fuori, che in maniera più o meno diretta la maggior parte di noi ha detto,stessa cosa si può dire della discussione sulla "superiorità" dell'ateo.
mi sembrate un pò impaurito dall'argomento razzisimo, quindi lo relegate solo nei confronti dei credenti, verso i quali però si può dire di tutto.
già dalla presentazione, abbiamo dei pregiudizi nei loro confronti, basta leggere la discussione appunto sul confronto atei/credenti "tra persone normali ed invasati non c'è dialogo" questa è la frase che esce fuori, che in maniera più o meno diretta la maggior parte di noi ha detto,stessa cosa si può dire della discussione sulla "superiorità" dell'ateo.
mi sembrate un pò impaurito dall'argomento razzisimo, quindi lo relegate solo nei confronti dei credenti, verso i quali però si può dire di tutto.
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Re: razzismo e intolleranza
Darrow ha scritto:Io la chiamo sincerità.SergioAD ha scritto:Tu non sei contento finché non raggiungi il livello di confidenza e/o cultura dei tuoi interlocutori - voli alto per cadere in queste trappole.Darrow ha scritto:che sei un coglione!Faria ha scritto:Fux89 ha scritto:
cosa vuol dire?
Se, per esempio, uno ti si lamentasse del proprio complesso di Edipo tu mica gli diresti che ti risulta strano perché nessuno si lamenta della sua madre. Poi potrebbe essere invece un complesso di inferiorità, magari insufficienza erettile o eiaculazione precoce.
Ognuno ha una storia tutta sua prima di tutto.
altri la chiamano presunzione
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Re: razzismo e intolleranza
Ovvero il sito atei italiani? Oppure di quale dialogo parli? Il dialogo mica verte sull'esistenza di Dio ma sui comuni denominatori... e tra quelli per quasi i soli italiani c'è la caciara, baccagliate sulla carne, sul fumo, vitamine e perfino su li buci neri (c'ero pure cascato io)...lupetta ha scritto:no ragazzi scusate, ma i credenti qui non sono trattati come tutti gli altri.
già dalla presentazione, abbiamo dei pregiudizi nei loro confronti, basta leggere la discussione appunto sul confronto atei/credenti "tra persone normali ed invasati non c'è dialogo" questa è la frase che esce fuori, che in maniera più o meno diretta la maggior parte di noi ha detto,stessa cosa si può dire della discussione sulla "superiorità" dell'ateo.
mi sembrate un pò impaurito dall'argomento razzisimo, quindi lo relegate solo nei confronti dei credenti, verso i quali però si può dire di tutto.
Allora se viene fuori che siete razzisti io e mi sa qualcun'altro vi manda a cagare, detto al Quadraro. Mica mi metterò a dialogare io italo/greco/armeno, cresciuto in Africa anglofona, come WASP con usi e costumi mediorientali, frequentatore di bordelli arabi, eritrei, etiopi e somali...
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Re: razzismo e intolleranza
vorrà dire che sono un presuntuoso sincero!Faria ha scritto:Darrow ha scritto:Io la chiamo sincerità.SergioAD ha scritto:Tu non sei contento finché non raggiungi il livello di confidenza e/o cultura dei tuoi interlocutori - voli alto per cadere in queste trappole.Darrow ha scritto:che sei un coglione!Faria ha scritto:Fux89 ha scritto:
cosa vuol dire?
Se, per esempio, uno ti si lamentasse del proprio complesso di Edipo tu mica gli diresti che ti risulta strano perché nessuno si lamenta della sua madre. Poi potrebbe essere invece un complesso di inferiorità, magari insufficienza erettile o eiaculazione precoce.
Ognuno ha una storia tutta sua prima di tutto.
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Re: razzismo e intolleranza
forse ti sfugge la differenza fra razzismo (includere tutti in una categoria sulla base di idee campate in aria) e flame ad personam.lupetta ha scritto:no ragazzi scusate, ma i credenti qui non sono trattati come tutti gli altri.
già dalla presentazione, abbiamo dei pregiudizi nei loro confronti, basta leggere la discussione appunto sul confronto atei/credenti "tra persone normali ed invasati non c'è dialogo" questa è la frase che esce fuori, che in maniera più o meno diretta la maggior parte di noi ha detto,stessa cosa si può dire della discussione sulla "superiorità" dell'ateo.
mi sembrate un pò impaurito dall'argomento razzisimo, quindi lo relegate solo nei confronti dei credenti, verso i quali però si può dire di tutto.
Quando arrivano credenti da questa parte io, se ci fai caso, tasto sempre il terreno, se il credente dopo questo test comincia a starmi sulle balle, lo tratto da catto-troll, altrimenti non c'è nessuna pregiudiziale, io ho amici credenti praticanti e rischierei la vita per salvarli se mi dovesse capitare, non mi frega niente di quello che credono, il rapporto umano QUANDO C'E' va oltre queste cazzate.
Se fossi un razzista verso i credenti dovrei avere un maggiore riguardo verso quelli della mia razza (cioè gli atei) e discriminare i credenti, ma come ho detto sopra, se dovessi scegliere nel salvare uno fra due, un ateo che mi sta sulle balle e un amico credente, io salverei senza dubbio il secondo.
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Re: razzismo e intolleranza
e perchè tasti il terreno? con me (in quanto atea) non lo hai fatto..
quindi con il cattolico tasti il terreno,e gli fai addirittura un test, perchè hai dei pregiudizi, con gli atei no.
quindi con il cattolico tasti il terreno,e gli fai addirittura un test, perchè hai dei pregiudizi, con gli atei no.
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Re: razzismo e intolleranza
Grazie per aver interagito di nuovo con me dopo tanto.SergioAD ha scritto:Preferirei se tu facessi cose che i tuoi interlocutori negativi non si aspettano.
Con me sii sincero ed onesto ovvero anche quando ci va il vaffanculo.
Ma naaa! Quando non meritano la tua attenzione... "sublìminali" e questo è un verbo... ah ah!
Mi ha fatto molto piacere (tu manco lo immagini quanto)
loonar- ----------
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Re: razzismo e intolleranza
No, lo faccio con tutti, mi sono spiegato male, lo faccio con tutti i nuovi forumisti.lupetta ha scritto:e perchè tasti il terreno? con me (in quanto atea) non lo hai fatto..
quindi con il cattolico tasti il terreno,e gli fai addirittura un test, perchè hai dei pregiudizi, con gli atei no.
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Re: razzismo e intolleranza
secondo me, senza scendere sul tuo particolare caso, quanto dice lupetta è assolutamente vero. il "razzismo" "classismo" "gruppismo" o "credismo" nei confronti del credente, qua dentro, non si limita ai soli discorsi su santi e madonne ma pregiudica il modo di guardare "alla persona" in qualunque ambito, almeno in media.Darrow ha scritto:
forse ti sfugge la differenza fra razzismo (includere tutti in una categoria sulla base di idee campate in aria) e flame ad personam.
Quando arrivano credenti da questa parte io, se ci fai caso, tasto sempre il terreno, se il credente dopo questo test comincia a starmi sulle balle, lo tratto da catto-troll, altrimenti non c'è nessuna pregiudiziale, io ho amici credenti praticanti e rischierei la vita per salvarli se mi dovesse capitare, non mi frega niente di quello che credono, il rapporto umano QUANDO C'E' va oltre queste cazzate.
Se fossi un razzista verso i credenti dovrei avere un maggiore riguardo verso quelli della mia razza (cioè gli atei) e discriminare i credenti, ma come ho detto sopra, se dovessi scegliere nel salvare uno fra due, un ateo che mi sta sulle balle e un amico credente, io salverei senza dubbio il secondo.
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Re: razzismo e intolleranza
Dissento. Pregiudica di instaurare un dialogo di confronto costruttivo sulla fede, nient'altro.
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Lei è cattolico? Allora mi perdoni
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Re: razzismo e intolleranza
no, hai sbagliatoDarrow ha scritto:
No, lo faccio con tutti, mi sono spiegato male, lo faccio con tutti i nuovi forumisti.
Quando arrivano credenti da questa parte io, se ci fai caso, tasto
sempre il terreno, se il credente dopo questo test comincia a starmi
sulle balle, lo tratto da catto-troll, altrimenti non c'è nessuna
pregiudiziale
parliamo degli islamici...della discussione sull'islam...
ragazzuoli a voi fa paura solo il razzismo verso le persone di colore o gli ebrei (non a tutti!), perchè per nostra cultura siamo portati a proteggerli, per quello che hanno subito in passato e che subiscono tutt'ora.
nessuno di noi piange se in palestina/egitto/salcazzo fanno saltare in aria dei cristiani, però piangiamo se una persona di colore non viene fatta salire su autobus.
quindi possiamo scrivere che i cattolici sono invasati, ma non possiamo scrivere che lo sono i di colore e gli ebrei.
io lo ammetto alcune categorie di persone non mi piacciono, fino a prova contraria.
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lupetta- -------------
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Re: razzismo e intolleranza
E le campagne vegane? L'educazione dei figli? Ma mi sa che ho torto io allora, non è una questione di carattere come quelli che non sanno sbagliare.
La disistima per i credenti era l'unica per me ancora italianata impossibile da esternare in zona neutra e per me era l'anello di guardia vero ma non verso lo specifico di Lupetta e tuo che lo espandi al classismo, gruppismo...
Per conto mio frequentavamo circoli costosi per essere selettivi verso gli "altri", questo è diverso anche se porta alla segregazione nelle sale di gioco, biliardo, fumo e relazioni culturali in cui ci sono maggiori affinità "mentali".
Ok. Per ora vado a riflettere perché non vorrei dire cose di cui mi pentirò - se siete in due già mi basta per sentire che qualcosa non va - se non è per lo stereotipo italiano ma razzismo e intolleranza allora sono io coglione.
La separazione sulla base culturale non è confondibile col razzismo e l'intolleranza - ci sono dei termini che hanno storie diverse e particolarmente contrarie alle società odierne. Vediamo come si evolve poi decido.
Spero ancora che sia un errore di superficialità dello stesso stereotipo, vi assicuro che preferirei altro perché si trovano nelle file, in macchina quest'arte di arrangiarsi italiana che somiglia ma non mi sembrava razzismo.
A me se mi si accusa di razzismo non va bene e quel noi mi deve fare dire "no io no".
Ho scritto per Jessica, non so cosa avete scritto intanto.
La disistima per i credenti era l'unica per me ancora italianata impossibile da esternare in zona neutra e per me era l'anello di guardia vero ma non verso lo specifico di Lupetta e tuo che lo espandi al classismo, gruppismo...
Per conto mio frequentavamo circoli costosi per essere selettivi verso gli "altri", questo è diverso anche se porta alla segregazione nelle sale di gioco, biliardo, fumo e relazioni culturali in cui ci sono maggiori affinità "mentali".
Ok. Per ora vado a riflettere perché non vorrei dire cose di cui mi pentirò - se siete in due già mi basta per sentire che qualcosa non va - se non è per lo stereotipo italiano ma razzismo e intolleranza allora sono io coglione.
La separazione sulla base culturale non è confondibile col razzismo e l'intolleranza - ci sono dei termini che hanno storie diverse e particolarmente contrarie alle società odierne. Vediamo come si evolve poi decido.
Spero ancora che sia un errore di superficialità dello stesso stereotipo, vi assicuro che preferirei altro perché si trovano nelle file, in macchina quest'arte di arrangiarsi italiana che somiglia ma non mi sembrava razzismo.
A me se mi si accusa di razzismo non va bene e quel noi mi deve fare dire "no io no".
Ho scritto per Jessica, non so cosa avete scritto intanto.
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Re: razzismo e intolleranza
nah... io personalmente ho avuto confronti sull'etica, sulla pena di morte, sull'educazione, sul metodo scientifico, sulla melaina... pregiudicati dal fatto di essere credente. un banalissimo esempio (solo l'ultimo che mi è balzato all'occhio in ordine cronologico, ma è una pratica comune pressappoco a tutti) lo trovi qua: http://atei.forumitalian.com/t3789p410-gioco-forma-la-frase#198503 in un banale thread sui giochini di parole.BestBeast ha scritto:Dissento. Pregiudica di instaurare un dialogo di confronto costruttivo sulla fede, nient'altro.
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Re: razzismo e intolleranza
SergioAD ha scritto:E le campagne vegane? L'educazione dei figli? Ma mi sa che ho torto io allora, non è una questione di carattere come quelli che non sanno sbagliare.
La disistima per i credenti era l'unica per me ancora italianata impossibile da esternare in zona neutra e per me era l'anello di guardia vero ma non verso lo specifico di Lupetta e tuo che lo espandi al classismo, gruppismo...
Per conto mio frequentavamo circoli costosi per essere selettivi verso gli "altri", questo è diverso anche se porta alla segregazione nelle sale di gioco, biliardo, fumo e relazioni culturali in cui ci sono maggiori affinità "mentali".
Ok. Per ora vado a riflettere perché non vorrei dire cose di cui mi pentirò - se siete in due già mi basta per sentire che qualcosa non va - se non è per lo stereotipo italiano ma razzismo e intolleranza allora sono io coglione.
La separazione sulla base culturale non è confondibile col razzismo e l'intolleranza - ci sono dei termini che hanno storie diverse e particolarmente contrarie alle società odierne. Vediamo come si evolve poi decido.
Spero ancora che sia un errore di superficialità dello stesso stereotipo, vi assicuro che preferirei altro perché si trovano nelle file, in macchina quest'arte di arrangiarsi italiana che somiglia ma non mi sembrava razzismo.
A me se mi si accusa di razzismo non va bene e quel noi mi deve fare dire "no io no".
Ho scritto per Jessica, non so cosa avete scritto intanto.
ah beh, non so se sia corretto chiamarlo "razzismo"... per questo ho scritto gli altri virgolettati, non per estendere il concetto. è, se vuoi, una sorta di discriminazione, che io ritengo fatta a priori, verso qualcuno facente parte di un gruppo su cui si è appicicata un'etichetta di un certo tipo. banalizzando molto, il processo mentale è assimilabile a: il gruppo è x, y e z, quindi un suo appartenente sarà x y e z e quindi dirà x y e z, e anche se scriverà altro il suo intento sarà arrivare a x y e z...
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Re: razzismo e intolleranza
jessica ha scritto:nah... io personalmente ho avuto confronti sull'etica, sulla pena di morte, sull'educazione, sul metodo scientifico, sulla melaina... pregiudicati dal fatto di essere credente. un banalissimo esempio (solo l'ultimo che mi è balzato all'occhio in ordine cronologico, ma è una pratica comune pressappoco a tutti) lo trovi qua: http://atei.forumitalian.com/t3789p410-gioco-forma-la-frase#198503 in un banale thread sui giochini di parole.BestBeast ha scritto:Dissento. Pregiudica di instaurare un dialogo di confronto costruttivo sulla fede, nient'altro.
Non avevo letto, ma posso dire che, a parte le risate fatte, bisognerà "punzecchiare" più spesso Don Alberto se si vuol ottenere una risposta che non sia il solito monosillabo evasivo! (Cvd [Ci sono state innumerevoli occasioni di confronto mancate, anche per causa sua]).
Riguardo a quanto affermi, non lo metto in dubbio.
Ma non si può neanche negare che schemi mentali e modelli preconfezionati siano uno strumento di cui nessun essere umano può fare a meno, credenti, atei, giapponesi, benzinai, nessuno.. Perché gli atei, in quanto tali, dovrebbero essere privi questi meccanismo del pensiero o farne a meno? I modelli sono catene per il cervello solo quando diventano precetti, magari imposti o immutabili per ideologia.
Se invece, pur essendo molto lontani dalla realtà, cambiano, si adattano, si limano, si ampliano e revisionano metodicamente, vanno soltanto a costituire quello che è alla base della cosiddetta esperienza, non penso ci sia modo diverso di farne.
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Re: razzismo e intolleranza
Darrow ha scritto:che sei un coglione!Faria ha scritto:Fux89 ha scritto:
cosa vuol dire?
Non ho resistito
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Re: razzismo e intolleranza
Li ho parlato di credente perchè stavamo parlando di credenti, ma io lo faccio sempre (quello di testare chi ho di fronte... anche quando è proprio di fronte, davvero) non mi pongo mai delle pregiudiziali, le trovo a mano a mano che ci parlo, ed infatti le magagne vengono a galla sempre tardi, perchè tendo a dare fiducia di default!lupetta ha scritto:no, hai sbagliatoDarrow ha scritto:
No, lo faccio con tutti, mi sono spiegato male, lo faccio con tutti i nuovi forumisti.
Quando arrivano credenti da questa parte io, se ci fai caso, tasto
sempre il terreno, se il credente dopo questo test comincia a starmi
sulle balle, lo tratto da catto-troll, altrimenti non c'è nessuna
pregiudiziale
parliamo degli islamici...della discussione sull'islam...
ragazzuoli a voi fa paura solo il razzismo verso le persone di colore o gli ebrei (non a tutti!), perchè per nostra cultura siamo portati a proteggerli, per quello che hanno subito in passato e che subiscono tutt'ora.
nessuno di noi piange se in palestina/egitto/salcazzo fanno saltare in aria dei cristiani, però piangiamo se una persona di colore non viene fatta salire su autobus.
quindi possiamo scrivere che i cattolici sono invasati, ma non possiamo scrivere che lo sono i di colore e gli ebrei.
io lo ammetto alcune categorie di persone non mi piacciono, fino a prova contraria.
Sugli esempi che hai fatto, si vede che non leggi i thread dove ci accapigliamo su ebrei, arabi, ecc... non ne hai beccato uno! (Anche perchè sono degli straw man grossi come il WTC)
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Re: razzismo e intolleranza
lupetta ha scritto:no ragazzi scusate, ma i credenti qui non sono trattati come tutti gli altri.
già dalla presentazione, abbiamo dei pregiudizi nei loro confronti, basta leggere la discussione appunto sul confronto atei/credenti "tra persone normali ed invasati non c'è dialogo" questa è la frase che esce fuori, che in maniera più o meno diretta la maggior parte di noi ha detto,stessa cosa si può dire della discussione sulla "superiorità" dell'ateo.
mi sembrate un pò impaurito dall'argomento razzisimo, quindi lo relegate solo nei confronti dei credenti, verso i quali però si può dire di tutto.
Non sono pregiudizi, ma valori empirici.
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Re: razzismo e intolleranza
BestBeast ha scritto:
Ma non si può neanche negare che schemi mentali e modelli preconfezionati siano uno strumento di cui nessun essere umano può fare a meno, credenti, atei, giapponesi, benzinai, nessuno.. Perché gli atei, in quanto tali, dovrebbero essere privi questi meccanismo del pensiero o farne a meno?
non gli atei, ma quelli che si definiscono atei e razionalisti e maestri nell'uso del cervello, sì. perchè di fatto commettono lo stesso errore che rimproverano acremente ad altri.
appunto. il fatto è che sembra lo diventino anche senza bisogno di imposizioni (magari ideologie si)I modelli sono catene per il cervello solo quando diventano precetti, magari imposti o immutabili per ideologia.
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Re: razzismo e intolleranza
Jessica, razzismo vuol dire che se io ti considero "inferiore" (e già considerare inferiore è tutto un altro modo di vedere il mondo, rispetto a come lo vediamo molti di noi non credenti) anche se dici una cosa che considero valida, per il fatto che lo abbia detto un'inferiore troverò mille scusanti per non ritenerlo una cosa accettabile.
Non mi sembra che qua i non credenti non trattino da pari chi fra i credenti oltre a parlare di minchiate teologiche parli di altro con cognizione di causa e ricavandone perciò il rispetto che meritano.
Perchè considerare puttante le religioni ti fa considerare il credente una persona che spara puttanate, niente di più, nessuna giustificazione pseudo scientifica alla faria per dimostrare l'inferiorità NATURALE e IRREDIMIBILE dei credenti. (Quando si è parlato di religione come malattia mentale lo si è fatto ben sapendo tutti che i malati di mente non sono inferiori a nessuno. Il concetto di inferiorità/diversità ontologica è basilare nel razzismo)
Non mi sembra che qua i non credenti non trattino da pari chi fra i credenti oltre a parlare di minchiate teologiche parli di altro con cognizione di causa e ricavandone perciò il rispetto che meritano.
Perchè considerare puttante le religioni ti fa considerare il credente una persona che spara puttanate, niente di più, nessuna giustificazione pseudo scientifica alla faria per dimostrare l'inferiorità NATURALE e IRREDIMIBILE dei credenti. (Quando si è parlato di religione come malattia mentale lo si è fatto ben sapendo tutti che i malati di mente non sono inferiori a nessuno. Il concetto di inferiorità/diversità ontologica è basilare nel razzismo)
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Re: razzismo e intolleranza
ros79 ha scritto:io non so di chi o che cosa sia la colpa,m a sta di fatto che la società sta giungendo ad un punto di non ritorno...
come ho scritto sul post del sondaggio,credo che gran parte del razzismo e dell'intolleranza sia causata dal fatto di sentirsi migliori di altri perchè si crede di avere un dio che abbia più valore di un altro...
ma in italia stiamo superando i limiti. ronde,medici che devono denunciare i clandestini...ma che è? in poche parole è stato legalizzato il razzismo? non so ditemi voi perchè io non riesco più a capirci nulla.
Rasputin ha scritto:lupetta ha scritto:no ragazzi scusate, ma i credenti qui non sono trattati come tutti gli altri.
già dalla presentazione, abbiamo dei pregiudizi nei loro confronti, basta leggere la discussione appunto sul confronto atei/credenti "tra persone normali ed invasati non c'è dialogo" questa è la frase che esce fuori, che in maniera più o meno diretta la maggior parte di noi ha detto,stessa cosa si può dire della discussione sulla "superiorità" dell'ateo.
mi sembrate un pò impaurito dall'argomento razzisimo, quindi lo relegate solo nei confronti dei credenti, verso i quali però si può dire di tutto.
Non sono pregiudizi, ma valori empirici.
Mi fotocopio all'impressione che ha avuto lupetta.
Credo che sia il meccanismo del capro espiatorio, che ha spesso, nella nostra storia recente e passata, condizionato anche il religioso, basta notare l'origine del termine.
Ma questo meccanismo colpisce, penso in proporzione minore, anche l'ateo.
In ogni caso bisogna capire cosa significhi credente.
Mi permetto di parlare come una persona che lo è stato molto intensamente.
Credo che un vero credente cristiano italiano del 2000 consapevole di sè, quello che io ritengo un vero credente, non possa essere razzista proprio per ragioni religiose.
I dogmi insegnano che secondo il cristianesimo tutti gli uomini sono figli di dio, e quindi fratelli. In epoche in cui l'ignoranza regnava sovrana, anche negli stessi sacerdoti che facevano prediche senza alcun nesso con il testo sacro, che persino non conoscevano, spesso il "meme" del capro espiatorio, dell'altro, il diverso come la causa dei mali, è stato l'impersonificazione quasi metafisica del "male" che in realtà uno sente dentro sè ma dissocia da se stesso proiettandolo e relegandolo nell'altro.
(scusate i termini impropri, ma forse si è capita l'idea)
Non per altro il sacerdote cattolico non concepisce l'omosessuale perchè il sacerdote deve sempre reprimere l'istinto sessuale, tentare di sublimarlo, persino verso l'altro sesso, ma nella sua società convive solo con quelli del suo sesso, quindi teme l'omosessualità come il male assoluto, il dissolutore del suo magico mondo.
E ne fa il capro espiatorio.
Diversamente i protestanti, che infatti si possono sposare.
Forse è psicologia spicciolotta da "le lettere del cuore" di "cioè", e vado troppo veloce, ma secondo me ha senso.
Queste tendenze, questo "meta-meme" non è presente in quelli che io definirei veri credenti cristiani, cioè necessariamente consapevoli del messaggio del vangelo, che ci hanno pregato sopra centinaia di ore. Come lo incontri gesù di nazareth, se non nei suoi racconti?
Quanto più ho creduto tanto più, per esempio, ho sempre considerato i leghisti razzisti come assolutamente incompatibili con il messaggio del vangelo.
Davvero dubito si possano considerare davvero credenti nel 2000 con i mezzi culturali che dovrebbero avere e gli interessi della situazione contingente.
Quando sentivo delle manifestazioni leghiste contro il togliere i crocifissi dalle scuole, la cosa mi faceva ridire e piangere, più o meno come quando andavano a prendere l'acqua nel Po'... qualcosa di non sense. Puro tentativo di creare riti collettivi identitari attingendo da un brodo di senso religioso immaturo, da bambino a catechismo, per rafforzare il senso di appartenenza con la conseguenza implicita e inevitabile del capro espiatorio.
Mi spingerei a dire che ci sono persone che non sono consapevoli che spesso ciò che più gli fa paura degli altri è il loro stesso "male". L'altro è uno specchio in cui vedi te stesso, metti a nudo le tue inclinazioni, istinti, conseguenze delle tue azioni. Se non lo accetti crei il capro espiatorio e metti il "male" nell'altro, se lo riconosci ti preoccupi di gestire i tuoi "demoni", o vizi, o limiti, senza dar la colpa agli altri di quello che sei.
Dipende dal proprio livello di... "autocoscienza", coscienza-consapevolezza di sè.
Ce lo abbiamo un po' tutti.
Alcuni ne hanno pochissimo, credenti o meno che siano.
Nella storia i credenti lo sono stati spessissimo, i cattolici, almeno.
Ma è un male farli il capro espiatorio, l'essenza del razzismo.
E' fare gli struzzi.
E' pericoloso.
Lo stesso lo direi per il messaggio buddhista.
Anche quello non è razzista come matrice interpretativa, come testi sacri e prassi, direi ancor meno del cristiano, perchè insegna una profonda consapevolezza di sè.
ma ci sono buddhisti che sono superstiziosi, fanno riti magici, e adorano buddha come un dio...
Le religioni non sono solo merda, e un credente non è solo religione.
La merda spesso nella storia ci ha raggiunto la gola a tutti, a qualsiasi cultura, sottocultura, religione, ideologia politica, prassi concreta... Pensate i grandi greci!!
Loro, e tutto il resto "barbaro".
Ma in quei tempi o combattevi, o venivi conquistato...
Oggi secondo me non siamo messi così male come dice il post di apertura del 3d, anzi, siamo in uno dei pochi periodi della storia in cui si sono codificate chiaramente leggi contro il razzismo.
Di fatto non abbiamo bisogno di legittimare il razzismo perchè abbiamo creato sistemi, come quello finanziario internazionale, per sfruttare l'altro mondo senza doverci far colonie.
Poi ci sono popoli e culture che se ne fottono di arricchire l'occidente e si oppongono come la cina, o persino nazioni musulmane che hanno nella risorsa del petrolio qualcosa da rubare in altro modo, non basta l'alta finanza, l'interesse è troppo.
insomma, non so se si è capito, ma usare il capro espiatorio, dire che il razzismo viene dal "meme" religioso, sia riducibile al religioso, non fa capire quali siano le vere cause del "meme" razzismo, spesso puro interesse, o pura paura, o pura ignoranza, direi un loro mix, con chissà che altro.
Non è così forse anche per la lega?
Ma per una religione universale come il cristianesimo il "meme" razzismo è poi diventato sconveniente.
Meno popoli da convertire... quando non li puoi più conquistare militarmente...
Meno business ...
ma son sempre concause, tutte.
...
Se si fa gli struzzi e si crea il capro espiatorio, l'origine di tutti i mali, il male assoluto, si rischia di perdere consapevolezza di quello che ci accade attorno e dentro.
Ogni religione, ogni ideologia, ogni cultura, ha o non ha una sua matrice di razzismo-intolleranza nei contenuti dei suoi testi "sacri", nella sua storia, ma spesso storicamente il testo viene interpretato o sconosciuto in diverse forme e intensità e spesso giustificazioni culturali che vengono da altri fattori e necessità infettano tutta la cultura della società, come ai tempi del nazismo.
Guardate uiui, o faria...
Atei abbastanza razzisti... direi.
Magari perchè la ragazza di faria si è scopata un toro senegalese...
Magari perchè uiui invidia il toro senegalese...
E spesso ci si crea dietro una (meta)narrazione articolata, una "scusa", che noi chiamamo intolleranza, intolleranza religiosa, xenofobia, razzismo, ... a seconda della maschera che prende.
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Re: razzismo e intolleranza
Masada, madavvero pensi che io o chiunque altri abbia pregiudizi sui credenti? Sottolineo PREGIUDIZI!
A me pare che qua si giudichi sempre DOPO, non prima. E sull'argomento.
Proprio a proposito di Uiui e Faria (atei) mi sembra che nessuno li abbia trattati con le pinze per il loro essere atei, come imporrebbe un sano razzismo ( ).
A me pare che qua si giudichi sempre DOPO, non prima. E sull'argomento.
Proprio a proposito di Uiui e Faria (atei) mi sembra che nessuno li abbia trattati con le pinze per il loro essere atei, come imporrebbe un sano razzismo ( ).
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Re: razzismo e intolleranza
e ti sembra male....Darrow ha scritto:Jessica, razzismo vuol dire che se io ti considero "inferiore" (e già considerare inferiore è tutto un altro modo di vedere il mondo, rispetto a come lo vediamo molti di noi non credenti) anche se dici una cosa che considero valida, per il fatto che lo abbia detto un'inferiore troverò mille scusanti per non ritenerlo una cosa accettabile.
Non mi sembra che qua i non credenti non trattino da pari chi fra i credenti oltre a parlare di minchiate teologiche parli di altro con cognizione di causa e ricavandone perciò il rispetto che meritano.
giusto per citare uno che di sicuro non se la prenderà, e portarti un esempio piuttosto eclatante (ma ce n'è a iosa), zio rasp è arrivato a bollare come "solita fuffa" le idee esposte da hawkings.
niente di male nel farlo, anzi, se non fosse che il motivo per cui lo ha fatto è stato perchè avevo cambiato nome all'autore e messo un cattolico...
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Re: razzismo e intolleranza
Mi sa che non mi sono spiegato...
(sui tuoi trascorsi con Rasputin non metto dito... non vi ho seguito e un caso non fa comunque testo)
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Re: razzismo e intolleranza
Darrow ha scritto:Masada, madavvero pensi che io o chiunque altri abbia pregiudizi sui credenti? Sottolineo PREGIUDIZI!
A me pare che qua si giudichi sempre DOPO, non prima. E sull'argomento.
Proprio a proposito di Uiui e Faria (atei) mi sembra che nessuno li abbia trattati con le pinze per il loro essere atei, come imporrebbe un sano razzismo ( ).
Direi sono pochissimi gli utenti abituali del forum che si dimostrano malati di intolleranza.
Poi il forum è di atei e quindi si tende a calcar la mano con l'effetto branco, ma anche per farsi una risata.
Inoltre ci sono troll, credenti o meno, "ignorantoni" o "maleducati", a cui tutti in un modo o in un altro reagiscono e mandano affanculo.
A volte sono credenti, a volte troll, a volte fastidiosi, a volte saccenti e indisponenti, a volte..., a volte gente rispettabile e per questo da tutti rispettata.
magari li si fraintende nei primi post perchè credenti, o li si punzecchia per metterli un po' alla prova, per accendere il solito previsto circo in un pomeriggio noioso e veder come reagiscono a un video dei piraha... o all'unicorno rosa...
è anche un gioco, provocazione, passatempo...
Insomma, non ridurrei tutto a razzismo, paura dell'altro, o sti cazzi,...
C'è un po' di tutto, e succede un po' di tutto.
La gente poi cambia.
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Re: razzismo e intolleranza
Darrow ha scritto:Mi sa che non mi sono spiegato...
(sui tuoi trascorsi con Rasputin non metto dito... non vi ho seguito e un caso non fa comunque testo)
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Re: razzismo e intolleranza
Io all'entrata sul forum dell'UAAR fui preso a calci in faccia (metaforicamente) perchè non seguivo il pensiero del branco.
L'effetto branco esiste e non è bello. A volte cerco di contrastarlo per partito preso (fui uno dei pochi a tendere una mano a Mix via MP quando entrò qua su AI, chissà se se lo ricorda) ma a volte per farmi una risata sto alle sue regole (quelle del branco) ma solo se vedo che il soggetto è davvero irrecuperabile.
E poi smerdare e smerdarsi non è sempre male, se uno non lo fa su basi pregiudiziali.
E io non agisco mai su queste basi (e mi piace pensare che tutti siano come me, lo do per scontato quando mi relaziono con persone che non conosco, mi metto allo stesso livello sempre... non sempre è la mossa giusta)
L'effetto branco esiste e non è bello. A volte cerco di contrastarlo per partito preso (fui uno dei pochi a tendere una mano a Mix via MP quando entrò qua su AI, chissà se se lo ricorda) ma a volte per farmi una risata sto alle sue regole (quelle del branco) ma solo se vedo che il soggetto è davvero irrecuperabile.
E poi smerdare e smerdarsi non è sempre male, se uno non lo fa su basi pregiudiziali.
E io non agisco mai su queste basi (e mi piace pensare che tutti siano come me, lo do per scontato quando mi relaziono con persone che non conosco, mi metto allo stesso livello sempre... non sempre è la mossa giusta)
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Re: razzismo e intolleranza
Darrow ha scritto:Mi sa che non mi sono spiegato...
...try again...
p.s. certo che un caso fa testo, è emblematico di una modalità di approccio. non penserai mica di costringermi ad un'opera mastodontica di rilettura dell'intero forum alla ricerca di tutti gli interventi di tutti gli utenti che ritengo fatti in parte o in toto per partito preso, oppure "la mia affermazione non è dimostrata"?
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