Cari minchiatori ed elettricisti vari.

Per me siete delle merde. Sono un po' brillo, lo so, ma non tanto da non vedere le merde che siete.

Io nel 1975, mentre voi al massimo vi cagavate nel pannolone o probabilmente stavate ancora nella borsa scrotale di vostro padre, ho pernottato in aula magna dell'istituto tecnico industriale di Trento, occupato a causa del preside Imbesi (Alessandro Maria, se non ricordo male).

Concerto gratis di questi qui, sempre in aula magna (ed in quei giorni, anche bevi)



lo so che non è servito a niente, anche grazie alle merde come voi. Voi, viscidi politicanti (Fabrizio parlo a te, millantato accademico di merda) e semplici seguaci della corrente (Julia, minchioni vari) che semplicemente non avete mai fatto nulla in contrario, pensando di trarne più vantaggio ed ora ce l'avete nel culo o senza nemmeno accorgervene o senza volerlo ammettere (o vi piace).

Ipocriti merdosi vi odio. Il danno che causate ai vostri simili ed anche a voi stessi con la vostra inerzia è incalcolabile, e mi riesce difficile pensare che non ne siate consapevoli- Il mio sogno è di piantare almeno una pallottola in un ginocchio a almeno uno di voi o della vostra merdosa stirpe, prima di morire.