Il mondo perduto

Proprio oggi il buon vecchio MetaLocx mi ha passato un articolo apparso su Repubblica.it, che parla di un eccezionale scoperta in campo zoologico. Ecco uno stralcio dell’articolo:

Ratti grossi come cani, pesci che grugniscono e rane con le zanne: sembrano esseri viventi di un mondo alieno. E in qualche modo lo sono, visto che sono stati scoperti in un "vulcano perduto" nel cuore della foresta della Papua Nuova Guinea, sulle Southen Highlands, una remota regione del Paese.

Le nuove creature, alcune delle quali totalmente sconosciute, sono state portate alla luce da una spedizione scientifica che ha realizzato un documentario per la BBC. Il ratto appena scoperto è lungo 82 cm e pesa circa un chilogrammo e mezzo e non ha mostrato alcuna paura nei confronti degli uomini che lo hanno avvicinato. Sembra sia vegetariano. Insieme alle altre esotiche creature, il ratto vive all'interno del Monte Bosavi, a circa 1.000 m di quota e sembra che non esista in nessuna altro luogo della Terra.

Continua: http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/scienze/animali-record/nuove-specie/nuove-specie.html

Questo è un esempio di speciazione allopatrica: cioè una o più popolazioni di specie isolate da delle barriere geografiche che non consentono loro uno scambio genico con l’esterno, vanno a formare nuove specie completamente diverse da quelle di partenza con cui, a lungo andare, non potranno più accoppiarsi. L’esempio più noto di questo fenomeno è quello dei fringuelli di Darwin, oppure quello della fauna del continente australiano: dove grazie all’isolamento i mammiferi marsupiali non solo non sono scomparsi lasciando il posto ai placentati, come è accaduto nel resto del pianeta (con alcune eccezioni), ma hanno dato vita a delle specie uniche di quell’area geografica.


Comunque leggendo questo articolo mi è tornato in mente il romanzo “il mondo perduto” di Arthur Conan Doyle (da cui il titolo della discussione), anche se in effetti non c'entra nulla.

L'ennesima chiara dimostrazione dell'evoluzionismo.
Una parte della popolazione si trova isolata, quindi viene a crearsi una nuova popolazione più piccola e con probabilmente una variabilità genetica minore.
L'inizio di un nuovo capitolo del grande libro delle specie.

Sarà forse ingenuo da parte mia, ma trovo che sia assolutamente meraviglioso che, nel 2009, ci siano ancora specie animali sconosciute.

davide ha scritto:Sarà forse ingenuo da parte mia, ma trovo che sia assolutamente meraviglioso che, nel 2009, ci siano ancora specie animali sconosciute.

Ce ne sono più di quanto credi: ci sono parti della terra non ancora esplorate come gli abissi marini. Fino a poco tempo fa ad esempio non si conosceva l’esistenza ne dello squalo balena ne dei calamari giganti, e sono entrambi animali di notevoli dimensioni, pensa dunque quanto ancora c’è da scoprire.

Sì, è risaputo che gli abissi oceanici siano ancora in larga parte inesplorati. Mai avrei pensato che ci fossero ancora zone delle terre emerse dove trovare nuove specie, se non magari nel sottosuolo.

È probabile che esistano ancora molte specie di insetti terrestri sconosciuti.
Il rischio più grande è che si estinguano prima di poterli scoprire.

Loki ha scritto:

davide ha scritto:Sarà forse ingenuo da parte mia, ma trovo che sia assolutamente meraviglioso che, nel 2009, ci siano ancora specie animali sconosciute.

Ce ne sono più di quanto credi: ci sono parti della terra non ancora esplorate come gli abissi marini. Fino a poco tempo fa ad esempio non si conosceva l’esistenza ne dello squalo balena ne dei calamari giganti, e sono entrambi animali di notevoli dimensioni, pensa dunque quanto ancora c’è da scoprire.

E' quindi possibile che scoprano finalmente le renne volanti di Babbo Natale?

Io ci spero! Anche nella variante "Rudolph", col naso che si illumina!

davide ha scritto:Sì, è risaputo che gli abissi oceanici siano ancora in larga parte inesplorati. Mai avrei pensato che ci fossero ancora zone delle terre emerse dove trovare nuove specie, se non magari nel sottosuolo.

Come dimostra questo caso, non è detto che non si possano trovare specie sconosciute anche sulla terraferma, e di luoghi inesplorati dove l’uomo non è arrivato a metterci le sue manacce ne esistono ancora come vedi. Inoltre non è detto che le specie sconosciute esistano solo in luoghi inesplorati, come giustamente dice MetaLocx (lo scrivo così perché ci tiene ) esistono tantissime specie di insetti non ancora classificati anche dove vive l’uomo, e penso che mai si riuscirà a classificarli tutti, è impossibile. Inoltre molti animali per loro abitudine, o perché lo fanno proprio di proposito, evitano l’uomo e di conseguenza è difficile scoprirli. Anche questa specie di ratto non si sarebbe mai scoperta se non fosse passata per caso davanti alla telecamera. Sta dunque a noi stare attenti a ciò che ci circonda, ci sono un sacco di cose ancora da scoprire.

AK ha scritto:
E' quindi possibile che scoprano finalmente le renne volanti di Babbo Natale?

Io ci spero! Anche nella variante "Rudolph", col naso che si illumina!

Chi lo sa mai dire mai: magari se hai fortuna un giorno l’ambiente muterà in un modo per cui le renne per sopravvivere dovranno volare e avere i led luminosi nel naso.

Scherzi a parte in effetti esiste una branca della zoologia che si chiama criptozoologia, che si occupa proprio di andare a ricercare le creature descritte nelle leggende popolari per vedere se si tratta realmente di specie non ancora scoperte, o comunque di cercare la vera fonte biologica da cui sono nate le leggende di questi animali. Non dovrei dirlo perché a dire il vero da molti la criptozoologia è considerata una pseudoscienza, ma a me ha sempre affascinato.

Comunque quando si parla di importanti scoperte in campo zoologico non si può fare a meno di citare la scoperta più importante degli ultimi cinquant’anni:

Loki ha scritto: Inoltre non è detto che le specie sconosciute
esistano solo in luoghi inesplorati, come giustamente dice MetaLocx (lo
scrivo così perché ci tiene

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Loki ha scritto:

Comunque quando si parla di importanti scoperte in campo zoologico non si può fare a meno di citare la scoperta più importante degli ultimi cinquant’anni:

Da qui non vedo youtube, ma spero tu abbia messo il video dei pinguini volanti

AK ha scritto:

Loki ha scritto:

Comunque quando si parla di importanti scoperte in campo zoologico non si può fare a meno di citare la scoperta più importante degli ultimi cinquant’anni:

Da qui non vedo youtube, ma spero tu abbia messo il video dei pinguini volanti

No, mi riferivo a questo:

Mitico Gurzo.
Interessanti sono anche i laghi sotto l'artide; hanno condizione ideali per una ricca vita, ma purtroppo non siamo ancora abbastanza progrediti per studiarli senza rischiare di rovinare quest'ecosistema.
Per questo è stato deciso di aspettare.

Tutti questi animali sono prove anche del fatto dell'evoluzione; una nicchia ecologica isolata per molto tempo si creano specie molto differenti da quelle di partenza.
Un esempio un po' meno extreme è quello del nanismo insulare (elefanti sardi, animali delle isole shetland).

maxsar ha scritto:
Un esempio un po' meno extreme è quello del nanismo insulare (elefanti sardi, animali delle isole shetland).

Proprio a proposito di questo l’altro giorno su wikipedia ho trovato una cosa interessante:
http://it.wikipedia.org/wiki/Homo_floresiensis
Non conoscevo sta cosa, ma a quanto pare si tratterebbe del primo caso documentato di nanismo insulare umano.
Certo che se a furia di cercare si trovasse realmente un'altra specie appartenente al genere Homo ancora in vita (ma anche solo una appartenente alla sottospecie sapiens), probabilmente sarebbe una delle scoperte più importanti della storia umana, se non la più importante. Sarebbe inoltre divertente assistere alla colossale arrampicata sugli specchi di coloro che sostengono che: l’evoluzione è un processo messo in moto dal fantasma formaggino per arrivare alla sua creatura ultima e perfetta l’Homo sapiens sapiens. Per non parlare poi del creazionismo che riceverebbe la mazzata finale.