Banche, istituti di credito & Co.
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Banche, istituti di credito & Co.
Lo spunto mi è stato dato in un MP qualche minuto fa, un utente mi ha parlato di "Giusti diritti" di una banca.
Ebbene, io penso che si tratta di un vero e proprio ossimoro: banche ed istituti di credito, in quanto enti truffaldini legalizzati, non dovrebbero avere alcun diritto.
Pensateci bene: si fanno pagare per prendere soldi a prestito dai clienti (Qualsiasi tipo di deposito in una banca non è che un prestito dato dal cliente, abilmente camuffato), usano tale denaro per lavorare senza il permesso degli stessi, lo prestano ad altri senza che appartenga loro, e ne ricavano cospicui guadagni senza farne partecipi i proprietari.
Io ci vedo:
- truffa
- appropriazione indebita
- e falso in atto pubblico
e ancora c'è gente che ritiene legittimi i "Diritti" della banca sulla loro proprietà
Ebbene, io penso che si tratta di un vero e proprio ossimoro: banche ed istituti di credito, in quanto enti truffaldini legalizzati, non dovrebbero avere alcun diritto.
Pensateci bene: si fanno pagare per prendere soldi a prestito dai clienti (Qualsiasi tipo di deposito in una banca non è che un prestito dato dal cliente, abilmente camuffato), usano tale denaro per lavorare senza il permesso degli stessi, lo prestano ad altri senza che appartenga loro, e ne ricavano cospicui guadagni senza farne partecipi i proprietari.
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You think normal people just wake up one morning and decide they're going to work in a prison? They're perverts, every last one of them. (Vanessa)
Rasputin- ..............
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Re: Banche, istituti di credito & Co.
Il problema non è che di per se un ente truffaldino ma sono le leggi che le regolamentano che le rende tali. Di per se svolgono una funzione utile, anzi indispensabile, perchè permettono di reimpiegare il denaro dei risparmiatori nel modo produttivo. Quello che non va è che non dovrebbe essere un servizio a scopo di lucro, e tanto meno le banche dovrebbero fare speculazioni finanziarie sottraendo di fatto risorse al settore produttivo. Poi nella realtà le cose sono come dici tu Rasp!
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La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem.(Ockham)
Paolo- --------------
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Re: Banche, istituti di credito & Co.
Paolo ha scritto:Il problema non è che di per se un ente truffaldino ma sono le leggi che le regolamentano che le rende tali. Di per se svolgono una funzione utile, anzi indispensabile, perchè permettono di reimpiegare il denaro dei risparmiatori nel modo produttivo. Quello che non va è che non dovrebbe essere un servizio a scopo di lucro, e tanto meno le banche dovrebbero fare speculazioni finanziarie sottraendo di fatto risorse al settore produttivo. Poi nella realtà le cose sono come dici tu Rasp!
Uhm, per il momento un solo commento: riguardo il grassettato non mi è ben chiaro quale sia l'uovo e quale la gallina. Considerando che ilpotere degli istituti bancari è tale da avere influenza, e non poca, sulle legislazioni...
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Re: Banche, istituti di credito & Co.
Si certo, ma questo può valere per qualunque ente o istituzione. Anche la polizia può essere un elemento di potere anche se dovrebbero invece essere al sevizio del cittadino.
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Re: Banche, istituti di credito & Co.
In termini tecnici si chiama 'intermediazione creditizia', ovvero mettono in contatto chi ha soldi da parte con chi di quei soldi ha bisogno. Riconosce un interesse (basso) al primo, riscuote un interesse (più alto) al secondo. Vive della differenza. Non ci vedo, in sé, tutto questo crimine. Per la stessa ragione dovremmo mettere dentro anche una agenzia immobiliare ...Paolo ha scritto:Il problema non è che di per se un ente truffaldino ma sono le leggi che le regolamentano che le rende tali. Di per se svolgono una funzione utile, anzi indispensabile, perchè permettono di reimpiegare il denaro dei risparmiatori nel modo produttivo. Quello che non va è che non dovrebbe essere un servizio a scopo di lucro, e tanto meno le banche dovrebbero fare speculazioni finanziarie sottraendo di fatto risorse al settore produttivo. Poi nella realtà le cose sono come dici tu Rasp!
Avete un'idea quanto possa costare tutto l'armamentario che sta dietro un banca? La struttura informatica, la rete degli sportelli, imbastire tutto il software, pagare gli impiegati?
E poi, se proprio vuoi, già oggi si può fare un conto corrente a zero costi reali. Ad esempio questo:
... a patto che tu nello sportello non ci metta mai piede, ovvero tu faccia interamente tutto da casa via internet, il conto è realmente gratis. Gratis anche i bolli di legge, a patto che la cifra in conto sia bassa. Fa parte delle fatiche di Monti, ovvero il dare un conto corrente a tutti, a costi azzerati, per diminuire l'uso dei contanti, e l'uso di alibi per non usare pagamenti tracciabili.
*) Non sono uno delle Poste (purtroppo, altrimenti col ca$$o che stavo a spasso ...)
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Re: Banche, istituti di credito & Co.
Come lo è, ad esempio, il potere della consorteria dei farmacisti: l'Europa ci ha puntato un fucile affinché liberalizziamo le licenze e si possa aprire quante farmacie si voglia, ma la legge in materia non passa mai.Rasputin ha scritto:Uhm, per il momento un solo commento: riguardo il grassettato non mi è ben chiaro quale sia l'uovo e quale la gallina. Considerando che il potere degli istituti bancari è tale da avere influenza, e non poca, sulle legislazioni...
Dev'essere che l'associazione di categoria paga bene, e paga cash ...
... ma non è un fenomeno solo nostro. Obama, al suo arrivo, promise di far di tutto per mandare via i 7.000 lobbisti che erano accampati a Washinton. Loro le chiamano lobbies e finanziamenti ai partiti, noi le chiamiamo piccole mafie e corruttele. Ma io non trovo nessuna differenza ...
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Re: Banche, istituti di credito & Co.
Esatto. Il coltello può essere ...Paolo ha scritto:Si certo, ma questo può valere per qualunque ente o istituzione. Anche la polizia può essere un elemento di potere anche se dovrebbero invece essere al sevizio del cittadino.
... un bisturi che ti rimuove un tumore ...
... oppure un pugnale che ti sgozza.
Dipende sempre dall'uso che se ne fa.
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Re: Banche, istituti di credito & Co.
[quote="holubice"]
Ma infatti. In italiano si chiama mafia, visto che chi ha soldi da parte normalmente non ha problemi a mettersi in in contatto con chi di quei soldi ha bisogno.
I problemi sono quelli che ho già descritto: riscuote soldi da chi ne ha bisogno per darne a chi ne ha, e senza il permesso di ambi.
Vedi un po' tu
Paolo ha scritto:Il problema non è che di per se un ente truffaldino ma sono le leggi che le regolamentano che le rende tali. Di per se svolgono una funzione utile, anzi indispensabile, perchè permettono di reimpiegare il denaro dei risparmiatori nel modo produttivo. Quello che non va è che non dovrebbe essere un servizio a scopo di lucro, e tanto meno le banche dovrebbero fare speculazioni finanziarie sottraendo di fatto risorse al settore produttivo. Poi nella realtà le cose sono come dici tu Rasp!
holubice ha scritto:In termini tecnici si chiama 'intermediazione creditizia', ovvero mettono in contatto chi ha soldi da parte con chi di quei soldi ha bisogno. Riconosce un interesse (basso) al primo, riscuote un interesse (più alto) al secondo. Vive della differenza. Non ci vedo, in sé, tutto questo crimine. Per la stessa ragione dovremmo mettere dentro anche una agenzia immobiliare ...[...]
Ma infatti. In italiano si chiama mafia, visto che chi ha soldi da parte normalmente non ha problemi a mettersi in in contatto con chi di quei soldi ha bisogno.
I problemi sono quelli che ho già descritto: riscuote soldi da chi ne ha bisogno per darne a chi ne ha, e senza il permesso di ambi.
Vedi un po' tu
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Re: Banche, istituti di credito & Co.
D'accordo in tutto Rasp. Se lo fanno è perché comandano loro.
kalab99- -----------
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Re: Banche, istituti di credito & Co.
kalab99 ha scritto:D'accordo in tutto Rasp. Se lo fanno è perché comandano loro.
Mi pare evidente. Basta vedere tra gli ultimi casi quello della Grecia, chi è che spingeva i governi per sanare il debito pubblico?
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Re: Banche, istituti di credito & Co.
Il potere non ammette vuoti!
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Re: Banche, istituti di credito & Co.
Rasputin ha scritto:Lo spunto mi è stato dato in un MP qualche minuto fa, un utente mi ha parlato di "Giusti diritti" di una banca.
Ebbene, io penso che si tratta di un vero e proprio ossimoro: banche ed istituti di credito, in quanto enti truffaldini legalizzati, non dovrebbero avere alcun diritto.
Pensateci bene: si fanno pagare per prendere soldi a prestito dai clienti (Qualsiasi tipo di deposito in una banca non è che un prestito dato dal cliente, abilmente camuffato), usano tale denaro per lavorare senza il permesso degli stessi, lo prestano ad altri senza che appartenga loro, e ne ricavano cospicui guadagni senza farne partecipi i proprietari.
Io ci vedo:
- truffa
- appropriazione indebita
- e falso in atto pubblico
e ancora c'è gente che ritiene legittimi i "Diritti" della banca sulla loro proprietà
truffa, appropriazione indebita, falso in atto pubblico non direi. i clienti sono comunque informati e consapevoli di prestare denaro ad un istituto di credito, sono consapevoli che quei soldi saranno investiti dalla banca e sono consapevoli , e lo sottoscrivono contrattualmente, del rendimento effettivo sul capitale investito e dei flussi di cassa negativi.
un privato che apre un conto e deposita il "proprio" denaro in banca non lo fa esclusivamente come forma di investimento. la banca fornisce comunque servizi (ovviamente a pagamento) come bancomat, carta di credito, libretto degli assegni ... strumenti che ci facilitano le transazioni senza obbligarci a ricorrere direttamente a monete e banconote
quello che invece contesto alle banche è il come utilizzano i soldi, il quando decidono di fare impieghi e quando no, a chi ridistribuire liquidità a chi no, a chi applicare tassi di interesse da usura e a chi tassi irrisori... perché mai il poveraccio che accede ad un finanziamento , una volta prossimo all'estinzione del debito sempre puntualmente onorato magari con grandi sacrifici e in regolare ammortamento, alla fine dell'operazione si trova ad aver pagato il doppio di chi invece ha ottenuto concessione di stesso capitale per la stessa durata ma ad un tasso pari alla metà solo perché ad inizio dell'operazione disponeva di maggiori garanzie???
sarebbe giusto ed equo fissare un costo del denaro che, alla fine dell'operazione, sia uguale per tutti, magari rivedendo il tasso di interesse via , via in corso di ammortamento, con l'erodersi progressivo del debito residuo e quindi del rischio.
jillo- -----------
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Re: Banche, istituti di credito & Co.
jillo ha scritto:
truffa, appropriazione indebita, falso in atto pubblico non direi. i clienti sono comunque informati e consapevoli di prestare denaro ad un istituto di credito, sono consapevoli che quei soldi saranno investiti dalla banca e sono consapevoli , e lo sottoscrivono contrattualmente, del rendimento effettivo sul capitale investito e dei flussi di cassa negativi.
Peccato che in pratica la gente sia obbligata ad evere un conto in banca (Ma in parte hai ragione, ho sbagliato qualcosa: oltre ai primi tre ci aggiungo il reato di estorsione).
jillo ha scritto:un privato che apre un conto e deposita il "proprio" denaro in banca non lo fa esclusivamente come forma di investimento.
No, lo fa perché - vedi sopra - senza non potrebbe nemmeno pagare le bollette del telefono senza spendere ulteriore denaro per ulteriori balzelli. Chi ha davvero soldi da investire non li lascia certo su un conto corrente.
jillo ha scritto:la banca fornisce comunque servizi (ovviamente a pagamento) come bancomat, carta di credito, libretto degli assegni ... strumenti che ci facilitano le transazioni senza obbligarci a ricorrere direttamente a monete e banconote
Per cominciare, i "Servizi" che offrono le banche non sono altro che servizi a se stesse: bancomat, carte di credito (L'affare della loro vita!),assegni lasciamo perdere chi li usa più, ma sopratutto online banking & C. sono tutti strumenti che risparmiano lavoro alle banche scaricandolo sul cliente; non nego che specie nell'ultimo caso si tratti di una comodità reciproca, ma che esistano istituzioni le quali arrivano a farsi pagare per farsi rendere dei servizi mi pare l'apoteosi della truffa.
jillo ha scritto:quello che invece contesto alle banche è il come utilizzano i soldi, il quando decidono di fare impieghi e quando no, a chi ridistribuire liquidità a chi no, a chi applicare tassi di interesse da usura e a chi tassi irrisori... perché mai il poveraccio che accede ad un finanziamento , una volta prossimo all'estinzione del debito sempre puntualmente onorato magari con grandi sacrifici e in regolare ammortamento, alla fine dell'operazione si trova ad aver pagato il doppio di chi invece ha ottenuto concessione di stesso capitale per la stessa durata ma ad un tasso pari alla metà solo perché ad inizio dell'operazione disponeva di maggiori garanzie???
sarebbe giusto ed equo fissare un costo del denaro che, alla fine dell'operazione, sia uguale per tutti, magari rivedendo il tasso di interesse via , via in corso di ammortamento, con l'erodersi progressivo del debito residuo e quindi del rischio.
Due considerazioni, a mio parere:
1. date le garanzie che vengono richieste, eventuale loro sottovalutazione (Salvo poi appropriarsene per intero in caso di morosità) etc., il miglior modo per ottenere un credito da una banca è in realtà non averne bisogno!
2. La logica secondo cui funziona il tutto è la solita: per arricchirsi occorre togliere poco ed ai poveri; non hanno molto, ma sono moltissimi.
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Re: Banche, istituti di credito & Co.
jillo ha scritto:... quello che invece contesto alle banche è il come utilizzano i soldi, il quando decidono di fare impieghi e quando no, a chi ridistribuire liquidità a chi no, a chi applicare tassi di interesse da usura e a chi tassi irrisori... perché mai il poveraccio che accede ad un finanziamento , una volta prossimo all'estinzione del debito sempre puntualmente onorato magari con grandi sacrifici e in regolare ammortamento, alla fine dell'operazione si trova ad aver pagato il doppio di chi invece ha ottenuto concessione di stesso capitale per la stessa durata ma ad un tasso pari alla metà solo perché ad inizio dell'operazione disponeva di maggiori garanzie???
sarebbe giusto ed equo fissare un costo del denaro che, alla fine dell'operazione, sia uguale per tutti, magari rivedendo il tasso di interesse via , via in corso di ammortamento, con l'erodersi progressivo del debito residuo e quindi del rischio.
I grandi crack: CIRIO, Cragnotti e le banche
"«Direttore, ho un progetto fantastico per la mia società di Londra, se volete posso farvi partecipare alla mia società finanziaria». Sergio Cragnotti stava trattando l’entrata di una grande banca italiana nel capitale della sua società, usando tutti i suoi strumenti dialettici per convincere. Cragnotti era stato il braccio destro di Raul Gardini. Enrico Cuccia lo definiva “la fattucchiera” per l’abilità nel manipolare documenti. Dopo aver lasciato Enimont, per gravi dissapori con il “grande capo” a causa delle forti perdite in Brasile, si mise in proprio ottenendo grossi appoggi finanziari da importanti istituti come il Banco di Roma, il Monte dei Paschi di Siena, il Banco di Napoli e la Banca Popolare di Milano, con le quali costituì la Cragnotti&partners." (continua nel link)
... il meccanismo è presto detto: di chi sono le grosse banche? Di partecipazioni statali, di fondazioni (controllate dai partiti). Se finanzi i partiti, o in qualche modo riesci ad influenzarli, anche l'amministratore della banca dovrà concederti tutti i finanziamenti che vuoi, nonostante sia evidente il rischio, o l'insensatezza, dell'impresa.
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Re: Banche, istituti di credito & Co.
Beh, la gente è costretta ad avere un conto mi sembra un po' troppo. Non direi, uno può tutt'ora non aprirne nessuno, pagarsi tutte le sue bollette diligentemente alla Posta (magari assumendo qualcuno per farlo, dato il tempo che si perde ...), farsi dare tutti i mesi i soldi in un assegno e poi farselo cambiare al supermercato. Si perde un sacco di tempo, ma uno ci riesce. Di solito fanno così gli anziani, che di tempo ne hanno in eccesso, e lo impiegano per fare la fila agli sportelli. Infatti se gli dici di farsi addebitare in automatico luce, acqua e gas, ed accreditare la pensione, come prima cosa ti dicono: "E poi io che faccio ...?"Rasputin ha scritto:Peccato che in pratica la gente sia obbligata ad evere un conto in banca (Ma in parte hai ragione, ho sbagliato qualcosa: oltre ai primi tre ci aggiungo il reato di estorsione).
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No, lo fa perché - vedi sopra - senza non potrebbe nemmeno pagare le bollette del telefono senza spendere ulteriore denaro per ulteriori balzelli. Chi ha davvero soldi da investire non li lascia certo su un conto corrente.
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Per cominciare, i "Servizi" che offrono le banche non sono altro che servizi a se stesse: bancomat, carte di credito (L'affare della loro vita!),assegni lasciamo perdere chi li usa più, ma sopratutto online banking & C. sono tutti strumenti che risparmiano lavoro alle banche scaricandolo sul cliente; non nego che specie nell'ultimo caso si tratti di una comodità reciproca, ma che esistano istituzioni le quali arrivano a farsi pagare per farsi rendere dei servizi mi pare l'apoteosi della truffa.
Ok, non è il caso tuo, dato che tu ogni mese guadagni 10 sterline e ne spendi 11 ... ma pensa solo che casino sarebbe tenersi chi 10.000, chi 20.000, chi 50.000, chi 500.000 euro in casa: cercare un punto in giardino in cui sotterrare il proprio capitale, seppellirlo di notte quando non vede nessun vicino ...
... fare una mappa dettagliata del luogo, per i futuri prelievi di cash.
Insomma, Rusp, le banche servono, eccome. Pare che anche i Templari a suo tempo avessero messo in piedi una sorta di travel cheque per i pellegrini diretti in Terra Santa: tu acquistavi il titolo, mettiamo, a Londra e poi, lungo il tragitto, ad ogni loro monastero/sportello avevi diritto a prelevare una somma 'x' in cash.
... tanto per dire.
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holubice ha scritto:
Beh, la gente è costretta ad avere un conto mi sembra un po' troppo. Non direi, uno può tutt'ora non aprirne nessuno, pagarsi tutte le sue bollette diligentemente alla Posta (magari assumendo qualcuno per farlo, dato il tempo che si perde ...), farsi dare tutti i mesi i soldi in un assegno e poi farselo cambiare al supermercato. Si perde un sacco di tempo, ma uno ci riesce. Di solito fanno così gli anziani, che di tempo ne hanno in eccesso, e lo impiegano per fare la fila agli sportelli. Infatti se gli dici di farsi addebitare in automatico luce, acqua e gas, ed accreditare la pensione, come prima cosa ti dicono: "E poi io che faccio ...?"
Beh con quello che costa - e non solo in termini di tempo - pagare alla posta o simili, diciamo uno è libero di fare a meno del conto in banca quanto è libero di farsela nei pantaloni invece di andare al cesso.
holubice ha scritto:Ok, non è il caso tuo, dato che tu ogni mese guadagni 10 sterline e ne spendi 11 ... ma pensa solo che casino sarebbe tenersi chi 10.000, chi 20.000, chi 50.000, chi 500.000 euro in casa: cercare un punto in giardino in cui sotterrare il proprio capitale, seppellirlo di notte quando non vede nessun vicino ...[...]
Ah, ma a chi di soldi ne ha tanti le banche fanno comodo, eccome.
Io comunque sono partitario della cassaforte in casa.
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