Via Crucis , le 14 stazioni : le origini e le modifiche
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Via Crucis , le 14 stazioni : le origini e le modifiche
da Vikipedia :
Storia della Via Crucis
Alcuni fanno risalire la storia di questa devozione alle visite di Maria, madre di Gesù, presso i luoghi della Passione a Gerusalemme, ma la maggior parte degli storiciriconosce l'inizio della specifica devozione a Francesco d'Assisi o alla tradizione francescana.
Intorno al 1294, Rinaldo di Monte Crucis, frate domenicano, racconta la sua salita al Santo Sepolcro "per viam, per quam ascendit Christus, baiulans sibi crucem", per varie tappe, che chiama stationes: il luogo della condanna a morte di Gesù, l'incontro con le pie donne, la consegna della croce a Simone di Cirene, e gli altri episodi della Passione fino alla morte di Gesù sulla Croce.
Originariamente la vera Via Crucis comportava la necessità di recarsi materialmente in visita presso i luoghi dove Gesù aveva sofferto ed era stato messo a morte. Dal momento che un tale pellegrinaggio era impossibile per molti, la rappresentazione delle stazioni nelle chiese rappresentò un modo di portare idealmente a Gerusalemme ciascun credente. Le rappresentazioni dei vari episodi dolorosi accaduti lungo il percorso contribuivano a coinvolgere gli spettatori con una forte carica emotiva.
Tale pratica popolare venne diffusa dai pellegrini di ritorno dalla Terrasanta e principalmente dai Minori Francescani che, dal 1342, avevano la custodia dei Luoghi Santidi Palestina. Inizialmente la Via Crucis come serie di quattordici "quadri" disposti nello stesso ordine (vedi il capitolo seguente) si diffonde in Spagna nella prima metà del XVII secolo e venne istituita esclusivamente nelle chiese dei Minori Osservanti e Riformati. Successivamente Clemente XII estese, nel 1731, la facoltà di istituire la Via Crucis anche nelle altre chiese mantenendo il privilegio della sua istituzione al solo ordine francescano.
Uno dei maggiori ideatori e propagatori della Via Crucis fu San Leonardo da Porto Maurizio, frate minore francescano che ne creò personalmente alcune centinaia. Al fine di limitare la diffusione incontrollata di tale pratica devozionale, Benedetto XIV ricorse poco dopo ai ripari stabilendo, nel 1741, che non vi potesse essere più di una Via Crucis per parrocchia.
La collocazione delle stazioni all'interno della chiesa doveva rispondere a norme di simmetria ed equidistanza: il corretto espletamento delle pratiche devozionali consentiva di acquisire le stesse indulgenze concesse visitando tutti i Luoghi Santi di Gerusalemme.
Oggi tutte le chiese cattoliche dispongono di una "via dolorosa", o almeno di una sequenza murale interna. Il numero e nomi delle stazioni cambiarono radicalmente in diverse occasioni nella storia della devozione, sebbene l'elenco corrente di quattordici stazioni ora sia quasi universalmente accettato. L'ordine lungo le pareti non segue una regola precisa, può infatti essere indifferentemente orario o antiorario. Secondo un documento della diocesi di Nanterre "l'ordine più diffuso è quello
Le stazioni della Via Crucis che è arrivata a noi come tradizionale sono le seguenti:
1. Gesù è condannato a morte
2. Gesù è caricato della croce
3. Gesù cade per la prima volta
4. Gesù incontra sua Madre
5. Gesù è aiutato a portare la croce da Simone di Cirene
6. Santa Veronica asciuga il volto di Gesù
7. Gesù cade per la seconda volta
8. Gesù ammonisce le donne di Gerusalemme
9. Gesù cade per la terza volta
10. Gesù è spogliato delle vesti
11. Gesù è inchiodato sulla croce
12. Gesù muore in croce
13. Gesù è deposto dalla croce
14. Il corpo di Gesù è deposto nel sepolcro
Il carattere devozionale di alcune delle stazioni tradizionali, da una parte, e l'assenza di momenti significativi dei racconti evangelici, dall'altra, hanno portato a elaborare schemi alternativi di Via Crucis, articolate secondo il Vangelo.
A livello gerarchico, tale proposta appare per la prima volta nel Libro del Pellegrino che veniva offerto in occasione dell'Anno Santo del 1975: vi si trovava lo schema tradizionale e anche lo schema biblico.
Nel 1991 la tradizionale Via Crucis di Giovanni Paolo II al Colosseo fu fatta secondo lo schema seguente:
1. Gesù nell'orto degli ulivi (Marco 14,32-36)
2. Gesù, tradito da Giuda, è arrestato (Marco 14,45-46)
3. Gesù è condannato dal sinedrio (Marco 14,55.60-64)
4. Gesù è rinnegato da Pietro (Marco 14,66-72)
5. Gesù è giudicato da Pilato (Marco 15,14-15)
6. Gesù è flagellato e coronato di spine (Marco 15,17-19)
7. Gesù è caricato della croce (Marco 15,20)
8. Gesù è aiutato dal Cireneo a portare la croce (Marco 15,21)
9. Gesù incontra le donne di Gerusalemme (Luca 23,27-28)
10. Gesù è crocifisso (Marco 15,24)
11. Gesù promette il suo regno al buon ladrone (Luca 23,39-42)
12. Gesù in croce, la madre e il discepolo (Giovanni 19,26-27)
13. Gesù muore sulla croce (Marco 15,33-39)
14. Gesù è deposto nel sepolcro (Marco 15,40-46)
Essa è stata usata per alcuni anni sia dal pontefice polacco sia dal suo successore Benedetto XVI.
come al solito , la Chiesa , per raccontare episodi della vita di Gesù , brancola nel buio e i racconti della tradizione cristiana sono, in buona parte, solo delle invenzioni per attrarre più affiliati e proseliti possibili rendendo più interessanti e suggestivi la liturgia e i racconti evangelici.
Giovanni Paolo II preferì mantenere una aderenza delle " stazioni " della via Crucis ai soli racconti evangelici, ammesso che questi riportino fatti storici realmente accaduti.Ma almeno viva l'onestà.
Storia della Via Crucis
Alcuni fanno risalire la storia di questa devozione alle visite di Maria, madre di Gesù, presso i luoghi della Passione a Gerusalemme, ma la maggior parte degli storiciriconosce l'inizio della specifica devozione a Francesco d'Assisi o alla tradizione francescana.
Intorno al 1294, Rinaldo di Monte Crucis, frate domenicano, racconta la sua salita al Santo Sepolcro "per viam, per quam ascendit Christus, baiulans sibi crucem", per varie tappe, che chiama stationes: il luogo della condanna a morte di Gesù, l'incontro con le pie donne, la consegna della croce a Simone di Cirene, e gli altri episodi della Passione fino alla morte di Gesù sulla Croce.
Originariamente la vera Via Crucis comportava la necessità di recarsi materialmente in visita presso i luoghi dove Gesù aveva sofferto ed era stato messo a morte. Dal momento che un tale pellegrinaggio era impossibile per molti, la rappresentazione delle stazioni nelle chiese rappresentò un modo di portare idealmente a Gerusalemme ciascun credente. Le rappresentazioni dei vari episodi dolorosi accaduti lungo il percorso contribuivano a coinvolgere gli spettatori con una forte carica emotiva.
Tale pratica popolare venne diffusa dai pellegrini di ritorno dalla Terrasanta e principalmente dai Minori Francescani che, dal 1342, avevano la custodia dei Luoghi Santidi Palestina. Inizialmente la Via Crucis come serie di quattordici "quadri" disposti nello stesso ordine (vedi il capitolo seguente) si diffonde in Spagna nella prima metà del XVII secolo e venne istituita esclusivamente nelle chiese dei Minori Osservanti e Riformati. Successivamente Clemente XII estese, nel 1731, la facoltà di istituire la Via Crucis anche nelle altre chiese mantenendo il privilegio della sua istituzione al solo ordine francescano.
Uno dei maggiori ideatori e propagatori della Via Crucis fu San Leonardo da Porto Maurizio, frate minore francescano che ne creò personalmente alcune centinaia. Al fine di limitare la diffusione incontrollata di tale pratica devozionale, Benedetto XIV ricorse poco dopo ai ripari stabilendo, nel 1741, che non vi potesse essere più di una Via Crucis per parrocchia.
La collocazione delle stazioni all'interno della chiesa doveva rispondere a norme di simmetria ed equidistanza: il corretto espletamento delle pratiche devozionali consentiva di acquisire le stesse indulgenze concesse visitando tutti i Luoghi Santi di Gerusalemme.
Oggi tutte le chiese cattoliche dispongono di una "via dolorosa", o almeno di una sequenza murale interna. Il numero e nomi delle stazioni cambiarono radicalmente in diverse occasioni nella storia della devozione, sebbene l'elenco corrente di quattordici stazioni ora sia quasi universalmente accettato. L'ordine lungo le pareti non segue una regola precisa, può infatti essere indifferentemente orario o antiorario. Secondo un documento della diocesi di Nanterre "l'ordine più diffuso è quello
Le stazioni della Via Crucis che è arrivata a noi come tradizionale sono le seguenti:
1. Gesù è condannato a morte
2. Gesù è caricato della croce
3. Gesù cade per la prima volta
4. Gesù incontra sua Madre
5. Gesù è aiutato a portare la croce da Simone di Cirene
6. Santa Veronica asciuga il volto di Gesù
7. Gesù cade per la seconda volta
8. Gesù ammonisce le donne di Gerusalemme
9. Gesù cade per la terza volta
10. Gesù è spogliato delle vesti
11. Gesù è inchiodato sulla croce
12. Gesù muore in croce
13. Gesù è deposto dalla croce
14. Il corpo di Gesù è deposto nel sepolcro
Il carattere devozionale di alcune delle stazioni tradizionali, da una parte, e l'assenza di momenti significativi dei racconti evangelici, dall'altra, hanno portato a elaborare schemi alternativi di Via Crucis, articolate secondo il Vangelo.
A livello gerarchico, tale proposta appare per la prima volta nel Libro del Pellegrino che veniva offerto in occasione dell'Anno Santo del 1975: vi si trovava lo schema tradizionale e anche lo schema biblico.
Nel 1991 la tradizionale Via Crucis di Giovanni Paolo II al Colosseo fu fatta secondo lo schema seguente:
1. Gesù nell'orto degli ulivi (Marco 14,32-36)
2. Gesù, tradito da Giuda, è arrestato (Marco 14,45-46)
3. Gesù è condannato dal sinedrio (Marco 14,55.60-64)
4. Gesù è rinnegato da Pietro (Marco 14,66-72)
5. Gesù è giudicato da Pilato (Marco 15,14-15)
6. Gesù è flagellato e coronato di spine (Marco 15,17-19)
7. Gesù è caricato della croce (Marco 15,20)
8. Gesù è aiutato dal Cireneo a portare la croce (Marco 15,21)
9. Gesù incontra le donne di Gerusalemme (Luca 23,27-28)
10. Gesù è crocifisso (Marco 15,24)
11. Gesù promette il suo regno al buon ladrone (Luca 23,39-42)
12. Gesù in croce, la madre e il discepolo (Giovanni 19,26-27)
13. Gesù muore sulla croce (Marco 15,33-39)
14. Gesù è deposto nel sepolcro (Marco 15,40-46)
Essa è stata usata per alcuni anni sia dal pontefice polacco sia dal suo successore Benedetto XVI.
come al solito , la Chiesa , per raccontare episodi della vita di Gesù , brancola nel buio e i racconti della tradizione cristiana sono, in buona parte, solo delle invenzioni per attrarre più affiliati e proseliti possibili rendendo più interessanti e suggestivi la liturgia e i racconti evangelici.
Giovanni Paolo II preferì mantenere una aderenza delle " stazioni " della via Crucis ai soli racconti evangelici, ammesso che questi riportino fatti storici realmente accaduti.Ma almeno viva l'onestà.
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matem- -------------
- Numero di messaggi : 471
Località : salerno
Occupazione/Hobby : ex insegnante -lettura libri sulla religione cristiana-collezionista di oggetti storici
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 06.10.10
Re: Via Crucis , le 14 stazioni : le origini e le modifiche
Dovrebbero aggiungere almeno una stazione per gli sforzi di ognuno di noi, ma evidentemente chi è alle prese con la durezza di una vita senza resurrezioni e Continue modello Street Fighter non interessa
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Smettetela di bistrattare e misinterpretare la Scienza per fingere di dare plausibilità alle vostre troiate
Grazie
Justine- ----------
- Numero di messaggi : 15532
Occupazione/Hobby : Qui è l'una antenna
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 24.05.14
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