Credenti non fanatici: che significa ?
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Credenti non fanatici: che significa ?
Voglio capire che cosa distingue un credente fanatico da uno che non lo è. Penso che un credente fanatico ( cattolico, mussulmano, testimone di geova, mormone, eccetera ) è una persona che pensa che quello in cui crede sia la verità con la " v " maiuscola e per questo è poco disposto al confronto o alla critica verso le proprie credenze religiose. Il non fanatico all'inverso è propenso a tutto quello che il fanatico non fa. Per essere concreti prendiamo una credenza come quella della santissima trinità tanto cara ai cristiani e cattolici. Bene. Il fanatico l'accetta come qualcosa di indubitabile, mentre vorrei capire in che senso un non fanatico dovrebbe accettare tale credenza. Come qualcosa su di cui è possibile avere dubbi ? Mi preme capire quale puo essere il rapporto che deve avere un non fanatico con le proprie convinzioni e credenze religiose. Tutto qua. Lo dico perchè per me, alla fine non c'è nessuna distinzione perchè se il credente incomincia ad avere dubbi sulle proprie convinzioni religiose vuole dire che il suo credo incomincia a vacillare.
Comune mortale- -------------
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Re: Credenti non fanatici: che significa ?
Penso che dipenda dal grado di tolleranza delle idee differenti rispetto a quelle della propria comunità religiosa.
Si può credere alla Trinità, alla Transustanziazione etc., senza per questo voler mettere sotto silenzio chi non condivide tale fede.
Più che cercare una definizione di fanatismo, in rapporto alla fiducia nel proprio credo, che può essere totale ed assoluta, la cercherei nelle relazioni che il fedele e la comunità a cui appartiene instaurano con i portatori di un pensiero diverso, magari antitetico.
Saluti.
Si può credere alla Trinità, alla Transustanziazione etc., senza per questo voler mettere sotto silenzio chi non condivide tale fede.
Più che cercare una definizione di fanatismo, in rapporto alla fiducia nel proprio credo, che può essere totale ed assoluta, la cercherei nelle relazioni che il fedele e la comunità a cui appartiene instaurano con i portatori di un pensiero diverso, magari antitetico.
Saluti.
Blu- -------------
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Re: Credenti non fanatici: che significa ?
si blu ma se io credo nella trinità e accetto anche quello che dice un testimone di geova che non crede nella trinità, lo accetto solo per amore del rispetto altrui, perchè insomma è giusto tollerare, ma in fondo rimango convinto delle mie cose ...e cioè che il credo del tetsimone di geova in merito alla trinità è fasullo...sono un bravo ed educato fanatico...
Comune mortale- -------------
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Re: Credenti non fanatici: che significa ?
Comune mortale ha scritto:si blu ma se io credo nella trinità e accetto anche quello che dice un testimone di geova che non crede nella trinità, lo accetto solo per amore del rispetto altrui, perchè insomma è giusto tollerare, ma in fondo rimango convinto delle mie cose ...e cioè che il credo del tetsimone di geova in merito alla trinità è fasullo...sono un bravo ed educato fanatico...
Bravo, educato e soprattutto "innocuo": un "fanatico" "disinnescato"; in chiara contrapposizione rispetto a chi, invece, così innoffensivo non è.
Risultato: un individuo tollerante , e quindi non un fanatico, dopo tutto...
Certo, questo sotto il profilo delle relazioni sociali, in particolare con l'esterno, con i non fedeli.
Invece, limitandoci a sviluppare le implicazioni della tua riflessione iniziale,interessante e provocatoria, ne consegue che fanatismo altro non è se non un modo, magari dispregiativo di indicare la semplice adesione convinta nei confronti di una religione.
In effetti,le fedi dottrinarie tendono ad avere in comune il disprezzo dell'apostata e l'esaltazione dei campioni di fedeltà, nonostante le circostanze avverse e le prove.
La fede è tutto, il resto "nulla".
Mi chiedo e ti chiedo, ti pare che tutto ciò sia un modo di celebrare l'intransigenza ad oltranza?
saluti.
Blu- -------------
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Re: Credenti non fanatici: che significa ?
Penso che uno che accetta senza "se "e "ma" le proprie credenze religiose sia fanatico. Tuttavia non penso che si possa fare altrimenti...voglio dire il credente se vuole dirsi tale non è che puo accettare il dogma della trinità con beneficio d'inventario...lo deve accettare e basta...e non puo che non accettare credenze religiose differenti o addirittura opposte alle proprie...ripeto un cattolico non puo accettare la credenza dei testimoni di geova che non esiste la trinità...puo tollerarlo...che è la versione light del " va be anche tu hai diritto di dire la tua "...ma in fondo il credente è costitutivamente non tollerante...cioè non disposto a minare le proprie credenze religiose...ci puo essere dialogo tra fedi differenti ? non credo...si ci puo essere una tolleranza in nome della quale si dice "...ok anche tu puoi credere fermamente come me in determinate cose"...c'è un riconoscimento formale dell'altro da me, ma qui blu a mio avviso permane una scepsi..,una sorta di schizofrenia tra quello in cui il credente crede...i suoi oggetti della credenza...e il riconoscimento formale d'uno che crede in cose differenti o opposte alle mie...scepsi che spesso siccome non si ricompone, si risolve o nela difesa del mio credo o nella conversione al credo altrui...i motivi della conversione vanno letti nella non tenuta della scepsi da parte di ogni credente...
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Re: Credenti non fanatici: che significa ?
"Fanatismo" nell'accezione che io gli attribuisco* non significa soltanto essere convinto delle proprie idee e ideologie.
Fanatismo significa essere convinti delle proprie idee ED essere convinti del fatto che chi ha idee diverse dalle proprie non abbia diritto di esprimerle.
Soprattutto, non ritengo che il fanatismo sia un'esclusiva delle credenze religiose, almeno la storia negherebbe questa ipotesi.
Poi, tanto per fare un po' di autocoscienza, io personalmente non mi ritengo in linea di massima un fanatico. Però, da musulmano, mi rendo conto che ci sono ideologie differenti dalla mia che rispetto (cristiani, atei, ebrei, buddisti, induisti, etc..), ideologie che disprezzo ma con cui a conti fatti posso convivere (in genere deviazioni delle suddette, come il protestantesimo tutto, la soka gakkai, i bahai...) e ideologie che ritengo pericolose, per le quali non muoverei un dito se un giorno qualcuno le ritenesse fuori legge (il satanesimo, scientology, le wicca, la teosofia...).
Questo in effetti potrebbe fare di me un fanatico, coi lacci molto ampi, ma pur sempre un fanatico.
Ritengo in ogni caso che un eccessivo relativismo culturale sia un pericolo, e lo dico pur rendendomi conto che in questo preciso momento storico in occidente sono io la prima potenziale vittima di un irrigidimento culturale.
* Mi pare sia anche l'accezione della lingua italiana, semmai correggetemi senza remore :)
Fanatismo significa essere convinti delle proprie idee ED essere convinti del fatto che chi ha idee diverse dalle proprie non abbia diritto di esprimerle.
Soprattutto, non ritengo che il fanatismo sia un'esclusiva delle credenze religiose, almeno la storia negherebbe questa ipotesi.
Poi, tanto per fare un po' di autocoscienza, io personalmente non mi ritengo in linea di massima un fanatico. Però, da musulmano, mi rendo conto che ci sono ideologie differenti dalla mia che rispetto (cristiani, atei, ebrei, buddisti, induisti, etc..), ideologie che disprezzo ma con cui a conti fatti posso convivere (in genere deviazioni delle suddette, come il protestantesimo tutto, la soka gakkai, i bahai...) e ideologie che ritengo pericolose, per le quali non muoverei un dito se un giorno qualcuno le ritenesse fuori legge (il satanesimo, scientology, le wicca, la teosofia...).
Questo in effetti potrebbe fare di me un fanatico, coi lacci molto ampi, ma pur sempre un fanatico.
Ritengo in ogni caso che un eccessivo relativismo culturale sia un pericolo, e lo dico pur rendendomi conto che in questo preciso momento storico in occidente sono io la prima potenziale vittima di un irrigidimento culturale.
* Mi pare sia anche l'accezione della lingua italiana, semmai correggetemi senza remore :)
AK- -----------
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Re: Credenti non fanatici: che significa ?
Fanatismo" nell'accezione che io gli attribuisco* non significa soltanto essere convinto delle proprie idee e ideologie.
Fanatismo significa essere convinti delle proprie idee ED essere convinti del fatto che chi ha idee diverse dalle proprie non abbia diritto di esprimerle.
Ak, questo è quello che io chiamo fanatismo light...certo ha il diritto di sperimentarle, ma cmq resta il fatto che per il credente d'un credo differente da x, x sta sperimentando cose che lui non approva e in cui non crede...ecco la scepsi...
Soprattutto, non ritengo che il fanatismo sia un'esclusiva delle credenze religiose, almeno la storia negherebbe questa ipotesi.
...è vero...ma il meccanismo è lo stesso mi pare..per i nazisti era necessario fare certe cose per il semplice fatto che credevano di stare nel giusto e basta...
Poi, tanto per fare un po' di autocoscienza, io personalmente non mi ritengo in linea di massima un fanatico. Però, da musulmano, mi rendo conto che ci sono ideologie differenti dalla mia che rispetto (cristiani, atei, ebrei, buddisti, induisti, etc..), ideologie che disprezzo ma con cui a conti fatti posso convivere (in genere deviazioni delle suddette, come il protestantesimo tutto, la soka gakkai, i bahai...) e ideologie che ritengo pericolose, per le quali non muoverei un dito se un giorno qualcuno le ritenesse fuori legge (il satanesimo, scientology, le wicca, la teosofia...).
Ak per me sono tutti frutti della stessa pianta...credi nelle tue cose e permetti che anche altri credano alle loro cose...di fatto generi una frattura...la vivi...e passi dal semplice rispetto o presa d'atto della frattura alla eliminazione delle differenze se un giorno uno decidesse di farlo ( satanesimo, scientology ...) in funzione del tuo credo...
Questo in effetti potrebbe fare di me un fanatico, coi lacci molto ampi, ma pur sempre un fanatico.
Ritengo in ogni caso che un eccessivo relativismo culturale sia un pericolo, e lo dico pur rendendomi conto che in questo preciso momento storico in occidente sono io la prima potenziale vittima di un irrigidimento culturale.
non accetti il relativismo, perchè ritieni, credi, che il tuo credo sia migliore degli altri...in fondo è cosi...
Comune mortale- -------------
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Re: Credenti non fanatici: che significa ?
Comune Mortale, in effetti sono d'accordo, e sono anche d'accordo a definire il mio modo di pensare un fanatismo "light".
Però è davvero possibile mettere sullo stesso piano tutte le idee e giudicarle allo stesso modo, con lo stesso distacco? Non significa forse non avere idee proprie, ovvero non averne tout court?
Insomma, non siamo forse tutti un po' fanatici?
Però è davvero possibile mettere sullo stesso piano tutte le idee e giudicarle allo stesso modo, con lo stesso distacco? Non significa forse non avere idee proprie, ovvero non averne tout court?
Insomma, non siamo forse tutti un po' fanatici?
AK- -----------
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Re: Credenti non fanatici: che significa ?
Ak vedi io non voglio giudicare tutte le idee con lo stesso distacco...dico solo che l'unica possibilità che abbiamo, noi comuni mortali, è quella di cercare di verificare quello che andiamo dicendo e sostenendo...se uno mi dice che geova crea il mondo io dico, provo a sussurargli nell'orecchio, che forse non è saggio essere convinti di una cosa per cui non si possiede uno straccio di prova...gli dico che forse è meglio essere convinti di cose in cui ci sono moltissimi stracci di prove...non so ma qui io vedo che le cose stanno a gambe all'aria...piu insomma crescono le prove e piu le nostre convinzioni su quei fatti accertati sembrano timide o banali...mentre sono d'una razza superiore se riferite a fatti parolai di cui non c'è straccio di prova...sta cosa mi da la nausea...
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Re: Credenti non fanatici: che significa ?
Ho l'impressione che abbia a che fare con la vostra discussione:
"Il problema dell'umanità è che i folli e i fanatici sono estremamente sicuri di loro stessi, mentre le persone più sagge sono piene di dubbi" (B. Russell).
Il problema che mi sono ora posto è: quanto era sicuro Russell di questa affermazione?
"Il problema dell'umanità è che i folli e i fanatici sono estremamente sicuri di loro stessi, mentre le persone più sagge sono piene di dubbi" (B. Russell).
Il problema che mi sono ora posto è: quanto era sicuro Russell di questa affermazione?
___________________
Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro
perchè il "male" ed il "potere" hanno un aspetto così tetro?
Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità,
farmi umile e accettare che sia questa la realtà?
Don Chisciotte - Guccini
https://iltronodispade.wordpress.com/
Ludwig von Drake- -------------
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Re: Credenti non fanatici: che significa ?
Comune mortale ha scritto:c'è un riconoscimento formale dell'altro da me, ma qui blu a mio avviso permane una scepsi..,una sorta di schizofrenia tra quello in cui il credente crede...i suoi oggetti della credenza...e il riconoscimento formale d'uno che crede in cose differenti o opposte alle mie...scepsi che spesso siccome non si ricompone, si risolve o nela difesa del mio credo o nella conversione al credo altrui...i motivi della conversione vanno letti nella non tenuta della scepsi da parte di ogni credente...
Sì, è quello che anche a me sorge spontaneo pensare, soprattutto quando mi spiegano che il credente, è nel mondo ma non del "mondo".
Tuttavia, in questo caso la dissonanza, la stonatura, consisterebbe nel promuovere la non controvertibilità di un sistema di convinzioni come se fossero l' equivalente della realtà e nel contrastare qualsiasi dubbio in merito, fosse anche dovuto ad esperienze di senso nettamente contrario.
Ma se per assurdo, io mi mettessi in testa di essere Napoleone, e non intendessi ragione, sarei ipso facto da incasellare fra i fanatici, o non piuttosto al limite, fra le persone un po' tocche?
Saluti.
Blu- -------------
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Re: Credenti non fanatici: che significa ?
*..credo che Russell volesse dire che le persone con le rotelle a posto ogni tanto i dubbi sulle proprie credenze devono averli, a differenza di chi non si smuove di un millimetro dalle proprie credenze e posizioni...un credente è tale se non mette in discussione i dogmi della fede che accetta, e questo alla lunga rend ele persone poco tolleranti verso quello che dice la gente e molto sicure di se...insomma aver dubbi fa bene e non averne fa male...ma allora è un male il fatto che non nutro dubbi sul fatto che " aver dubbi fa bene e non averne fa male " ... puo essere se nutro dubbi sul fatto che la terra non è piatta, o su altri fatti scientifici....insomma su queste cose non vale la massima che bisogna sempre dubitare...insomma scappando dalle pastoie logico ed epistemiche tanto care a russell ed atterrando nelle cose pragmaticamente degne di senso dico che non ha senso nutrire dubbi su ste cose...fino a prova contraria s'intende....
*...mi chiede blu se uno che dice di essere napoleone è fanatico...non lo so...penso che noi sappiamo chi è stato napoleone e che è morto, e pertanto sappiamo che chi sta dicendo di essere napoleone sta dicendo cavolate...viceversa in chi sostiene di credere nella santissima trinità tutto sto ragionamento non lo possiamo fare...ma, nel caso di chi dice d'essere napoleone possiamo dire almeno che mente...che dice il falso...e mi fermo qui perchè non mi meno in campi tipo psicologia e affini che non m'appartengono...nel caso del credente nella trinità...dico che dice una cosa che non è possibile verificare....che non è ne vera e ne falsa...sta solo sostenendo un suo desiderio, cioè quello di voler credere in quello che dice...
*...mi chiede blu se uno che dice di essere napoleone è fanatico...non lo so...penso che noi sappiamo chi è stato napoleone e che è morto, e pertanto sappiamo che chi sta dicendo di essere napoleone sta dicendo cavolate...viceversa in chi sostiene di credere nella santissima trinità tutto sto ragionamento non lo possiamo fare...ma, nel caso di chi dice d'essere napoleone possiamo dire almeno che mente...che dice il falso...e mi fermo qui perchè non mi meno in campi tipo psicologia e affini che non m'appartengono...nel caso del credente nella trinità...dico che dice una cosa che non è possibile verificare....che non è ne vera e ne falsa...sta solo sostenendo un suo desiderio, cioè quello di voler credere in quello che dice...
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