Tigri domate?

Uno dei movimenti più attivi e sanguinari del terrorismo internazionale; con questa frase la CIA definiva (insieme a Sendero Luminoso) il movimento delle Tigre Tamil (LTTE)…
Il movimento nasce lentamente catalizzando il malcontento della minoranza etnica tamil, al quale, per la politica britannica era stata limitata lentamente la partecipazione alla vita sociale e politica.
All’inizio l’LTTE aveva il sostegno attivo della popolazione e lentamente il movimento allargò la sua base di attività a quasi la metà del paese.
La dirigenza “moderata” venne sostituita da falchi militaristi (dopo gli anni ’70) e da li purtroppo consociamo la sanguinosa storia….
Si arrivò ad avere un vero e proprio stato nello stato; i ribelli esigevano le tasse e cercavano di garantire alcuni servizi essenziali alla popolazione.
I leader militaristi sempre più lanciati verso un’utopica rivoluzione persero velocemente l’appoggio della massa ed il movimento si chiuse sempre più in se stesso arrivando velocemente ad un escaltion della violenza (sinceramente ho notato questo processo in molti altri movimenti, l’unico forse che si è discostato è l’EZLN).
Nel 1991, all’apice della potenza militare rappresentava in tutto e per tutto uno stato parallelo dotato di un forte apparato militare (per un movimento terroristico): alle classiche forza di guerriglia si affiancavano reparti scelti (black tiger), una modesta aviazione (air tiger, in grado comunque di bombardare 2 anni fa l’aeroporto di Colombo) e le sea tiger (una minima flotta marina).
Come abbiamo visto il movimento diventato sempre più violento inizio a utilizzare strategie terroristiche (con l’uccisione del primo ministro indiano persero il sostegno dell’India e già prima della comunità mondiale) che gli fece perdere il consenso della popolazione (errore fondamentale per un qualsiasi movimento di guerriglia).
Negli ultimi anni (e soprattutto negli ultimi mesi) l’esercito regolare ha lanciato una forte offensiva facendo cadere importanti roccaforti ribelli, tagliando le vie logistiche ed indebolendone la struttura con mirate operazioni di intelligence coadiuvate dall’utilizzo di forze speciali appositamente addestrate ad operare nel suddetto ambiente .
Ieri l’LTTE ha dichiarato la fine delle ostilità dopo l’uccisione del capo dell’organizzazione terroristica e gran parte dei ribelli si trova in una piccola area circondata dall’esercito.
Seppur si è messa probabilmente la parola fine ad uno dei movimenti terroristici che hanno scritto sanguinose pagine di storia la situazione rimane critica.
Nei bombardamenti l’esercito regolare non si è fatto troppo problemi a coinvolgere anche la popolazione civile “connivente” (ospedale fotografato da satelliti spia americani, civile; pesantemente bombardato).
Resta poi il problema di reinserire queste persone nel tessuto sociale cercando di evitare sopraffazioni dalla parte vincitrice evitando di commettere gli errori del passato (gran parte de ribelli pensa il suicidio per paura delle ritorsioni, ognuno ha al collo una fialetta di cianuro).
La croce rossa internazionale ed amnesty chiedono a gran voce la fine delle ostilità in quanto si teme che i ribelli, confinati in 3,5 km quadri (circondati dal mare e da terra) vengano spazzati via senza la possibilità di avere un salvacondotto.
Msf si è vista negare la possibilità di dispiegare la sua unità di pronto impiego nella regione e le condizioni della popolazione civile nelle zone interessate dal conflitto sono pessime sia dal punto di vista igienico che da quello sanitario.
Quello che preoccupa la comunità internazionale è il rispetto umanitario della minoranza tamil e dei probabili abusi (e forse veri e propri crimini) perpetrati su guerriglieri disarmati (probabile uccisione di ambasciatori guerriglieri disarmati); ieri l’UE ha aperto un’inchiesta.

Fonti:
Global Security
Wikipedia en
Bbc world
Cnn
Rai News 24
La stampa