Presentazione

Un saluto a tutti gli utenti del forum.Sono uno studente universitario e sono diventato,se questo è il termine corretto "diventato" da usare ateo,ovvero sono passato da quello stadio ancestrale di dubbio dell'italiano medio alla negazione sistematica di Dio , a causa della più netta impossibilità di dimostrazione sotto i profili dell'induzione,dell'abduzione ,della deduzione,anzi scuste se uso il termine,"Dio" sarebbe più congruente usare la parola "Ente trascendente greco",giachè è impossibile dimostrare un qualche Dio a cui la proprietà "cristiano" sia inerente a quella che reputo sia soltanto una parola greca.E anche perchè la sudetta parola "Dio" è indefinibile con criteri necessari e suficenti,quindi inindagabile per impossibilita di definirla (noncognitivismo teologico).Sono un forte sostenitore della pragma-dialetica come metodo ti dialogo (detesto la sofistica e i sofismi propri del teismo),il guaio è che spesso nessuno ne acetta le ragole che reputo necessarie per un confronto serio,specie i cristiani e i credenti di qualsiasi religione.

Saluti di nuovo a tutti.

Ciao e benvenuto tra noi ! 

Benvenuto  

 

è difficile che si accettino le regole di un gioco fatto in modo che una parte ne esca inevitabilmente sconfitta. vanno compresi.
i credenti tirano sempre fuori dalla cassetta degli attrezzi il salvagente della fede. e li c'è poco da ragionare.

 

Benvenuto.

Ciao e buon divertimento !

Ciao e benvenuto!  

 

mix ha scritto: 

è difficile che si accettino le regole di un gioco fatto in modo che una parte ne esca inevitabilmente sconfitta. vanno compresi.
i credenti tirano sempre fuori dalla cassetta degli attrezzi il salvagente della fede. e li c'è poco da ragionare.

Ti do perfettamente ragione.

Ed è proprio quando lo fanno che li ricordo molto ronicamente e pascalianamente,che sono loro i mostri incomprensibili.Mostri forse no,solo perchè non credo all'esistenza dei mostri,ma di affermazioni incomprensibili si.

Mettendoli in faccia alla realtà delle loro stesse affermazioni dottrinali:

Si può arriavare a alla predicazione dell'esistenza di una Causa trascendente in maniera razionale(non la chiamo Dio ma bensi come è stata pensata, per il resto è un'uguaglianza senza senso chiamare Dio quello che è tranquillamente un passaggio fallace anche sotto il profilo ontologico tra materia e una qualche sostanza non materiale,in quanto della prima o l'osservazione sensibile della seconda non ho esperienza alcuna).

SE si può arrivare alla dimostrazione di sudetta esistenza con la ragione lo si dovrebbe fare anche acettando le regole inferenziali dei ragionamenti.Ma stranamente si arriva sempre a sparare per pura e semplice fantasia opinionistica tesi che poi vengono psicologicamente percepite come ragionevoli.Ma che crollano se sotopposto alla più semplice verifica di premesse e conclusione sul campo della validità e assoluta ambiguità sul piano linguistico della definizione.

Quindi:se qualche credente afferma" posso o sono arrivato alla sua esistenza della ragione come dice madre chiesa" perchè scappa davanti a quelle che sono le più basilari regole di un cnfronto razionale (non fare paralogismi)?

Giustamente ha argomenti razionali e non razionali contemporaneamente,ma questo è impossibile e contraditorio.

Andranno compresi certo,comprendo benissimo che nel momento in cui l'uomo comincia a sepellire i suoi consimili nasce la religione,nè più nè meno fondata sulla paura dei vivi della fatale domanda :"e dopo la morte?" ,la stessa speranza di vivere in eterno rinnegando la propria mortalità.Di per se è tipicamente relgioso essere terrorizati di essere semplicemente quello che si è:uomini comuni e mortali.

Ciao

Sun Tzu ha scritto:...

  Ciao! Bene, pensiero lucidissimo e conclusioni ineccepibili.

Forse senti già anche l'impulso di rendere attivo il tuo rifiuto della religione?

Benvenuto, ottima presentazione ma un solo piccolo appunto: ateo, sei tornato ad esserlo  
Ma sono appunto sofismi del ciufolo