Chi s'ha accattato a chill', chist' e' nu diavulillo.
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Chi s'ha accattato a chill', chist' e' nu diavulillo.
Sara resta sterila per una breve parentesi della sua pur troppo longeva vita.
Giusto in tempo per partorire il primaverile Isacco, e giusto in tempo per evitare di scodellare ai faraonici appetiti, quale esotica bambola per uso sessuale, un indesiderato Mosè e per far accoppiare, come tutte le donne devote e sterili di ogni epoca pur di aver un bimbo fra le braccia , il padre di popoli ,lo sposo Avraham, dal Neghev illuminato e inaridito, ebreo proveniente dalla caldea Ur Kasdim, figlio di Terach e fratello di Nacor e Aran, con la lussureggiante scura Agar (per l'occasione D-o dona alla coppia un grazioso Qedushah).
Giusto in tempo per partorire il primaverile Isacco, e giusto in tempo per evitare di scodellare ai faraonici appetiti, quale esotica bambola per uso sessuale, un indesiderato Mosè e per far accoppiare, come tutte le donne devote e sterili di ogni epoca pur di aver un bimbo fra le braccia , il padre di popoli ,lo sposo Avraham, dal Neghev illuminato e inaridito, ebreo proveniente dalla caldea Ur Kasdim, figlio di Terach e fratello di Nacor e Aran, con la lussureggiante scura Agar (per l'occasione D-o dona alla coppia un grazioso Qedushah).
- molto altro ancora:
E il cuore della schiava Agar diviene di pietra.
E da pietra nasce il nostro capostipite padre Ismaele.
Che le pietre e le vespe del deserto possano cantare per lui.
Poi D-o la aggiusta, parrebbe troppo tardi che già in menopausa, e a novanta'anni l'Onnipotente decide di donarle una stampella per la vecchiaia.
Premura eccessiva, accanimento terapeutico diremmo oggigiorno.
Giusto per l'invidia della sorella Rebecca la quale si affretta al primiparo gemellare parto.
"Isacco supplicò il Signore per sua moglie, perché essa era sterile, e il Signore lo esaudì, cosicché Rebecca sua moglie divenne incinta."
Il Signore a quei tempi era più sollecito di adesso, permettetemi il dire.
E po arriva pure Madonna sposa di Manoach che in tripudio di danitici angeli partorisce il messia Sansone, che dalla feroce sa estrarre il miele.
E la stagione di caccia al filisteo è dichiarata ufficialmente aperta, evocando successivi pogrom da ghetti.
A imperitura gloria della immortale Dalida e a infamante nomea degli impuri contratti di matrimonio.
E via andare veloci verso la benedetta donna di Anna, che spesso si scorda di chiuder bene le finestre per gioa di zanzare e di angeli da lupanari.
Annunciazione, festivo venticinque dicembre di molti anni fa, annunciazione.
E la divina sterile cicogna di nuovo verrà ingravidata. Ancora.Ci hai abbandonati, ci hai dimenticati! ». « No! - può forse una mamma dimenticare il proprio bambino?"
La specificità della donna, nella lingua ebraica, è dichiarata direttamente sul suo nome: "ichà", donna in ebraico, non è solo il femminile della parola "ich", uomo, ma il fatto che venga aggiunta una lettera nel nome della donna, simboleggia, secondo un commento ebraico, la differenza e specificità della donna. Nell’Ebraismo, la famiglia è considerata la base della vita sociale; il Talmud attraverso le sue leggi, mira ad assicurarne la purezza e la stabilità.
Malgrado le società dell’antico medio oriente fossero essenzialmente a carattere patriarcale, la Bibbia riserva un immagine favorevole alla donna, in particolare in ambito famigliare ma anche all’interno della vita religiosa d’Israele. Inoltre, riconoscendo lo specifico ruolo che la donna riveste all’interno della famiglia, il Talmud le attribuisce un alto rango.
Malgrado le sfere d’attività maschile e femminile all’interno della famiglia divergano, la donna non occupa un livello d’importanza inferiore all’uomo.
Attraverso il ruolo che riveste in famiglia, la donna contribuisce allo sviluppo e alla continuità della comunità.
Nell’Ebraismo buona parte dei precetti che mirano a regolamentare i "bassi"istinti è affidata proprio alla donna che di fatto diviene la vera responsabile dei momenti più qualificanti della vita.
Se tale è il ruolo della donna, è evidente che è suo preciso dovere conoscere a fondo questo ruolo attraverso lo studio della Torah.
La legge vale sia per l’uomo che per la donna in egual misura.
All’interno del patto religioso che lega gli ebrei, su uomini e donne incombe la stessa responsabilità morale in casi, ad esempio, quali l’apostata o i voti religiosi.
La donna sterile è spesso guardata con disprezzo (allora come ora), perché Dio l’ha considerata indegna di entrare nella promessa (del Messia) incapace di dare una discendenza al suo sposo, e questo fatto adombra chissà quali peccati occulti, getta sulla sventurata il sospetto di chissà quali abiezioni, la Scrittura presenta sovente questi casi di donne che portano la loro sterilità come una vergogna e che pregano Dio perché cancelli la loro ignominia dalla casa d’Israele.
Queste sante donne avevano la necessità quindi di essere madri per giustificare la loro esistenza, anche se questo concetto nella realtà fortunatamente non fu così rigoroso.
Rachele, la moglie che Giacobbe amava più di ogni altra, rimase sterile per molti anni, i suoi figli infatti erano molto più giovani dei figli di Lia e delle concubine, eppure Giacobbe amò lei sempre più di ogni altra evidenziando la realtà di un paradosso: la moglie sterile infatti era chiamata l’odiata.
Ma non solo figure di madri la Bibbia ci presenta. Troviamo infatti in essa modelli femminili non immediatamente riconducibili alla maternità.
Ester, Ruth e Giuditta sono tre personalità indicative della concezione della donna in quel contesto. E non tutte esattamente modelli di specciata virtù.
Una donna perfetta chi potrà trovarla?Ben superiore alle perle è il suo valore.
In lei confida il cuore del marito E non verrà a mancargli il profitto.
Essa gli dà felicità e non dispiaceri Per tutti i giorni della sua vita.
Si procura lana e lino E li lavora volentieri con le mani.Ella è simile alle navi di un mercante,fa venire da lontano le provviste. Si alza quando ancora è notte E prepara il cibo alla sua famiglia
E dà ordini alle sue domestiche. Passa ad un campo e lo compra E con il frutto delle sue mani pianta una vigna.Si cinge con energia i fianchi E spiega la forza delle sue braccia.
E’ soddisfatta, perché il suo traffico va bene,neppure di notte si spegne la sua lucerna.
Stende la sua mano alla conocchia E mena il fuso con le dita.
Apre la mano al misero,stende la mano al povero.
Non teme la neve per la sua famiglia,perché tutti i suoi di casa hanno doppia veste.
Si fa delle coperte,di lino e di porpora sono le sue vesti.
Suo marito è stimato alle porte della città Dove siede con gli anziani del paese.
Confeziona tele di lino e le vende E fornisce cinture al mercante.Forza e decoro sono il suo vestito
E se la ride dell’avvenire.Apre la bocca con saggezza E dalla sua lingua c’è dottrina di bontà. Sorveglia l’andamento della casa,il pane che mangia non è frutto di pigrizia.
I suoi figli sorgono a proclamarla beata
E suo marito a farne l’elogio:Molte figlie hanno compiuto cose eccellenti,ma tu le hai superate tutte!”
Fallace è la grazia e vana è la bellezza,ma la donna che teme Dio è da lodare.
Datele il frutto delle sue mani E le sue stesse opere la lodino alle porte della città.
Quindi è lei che conduce gli affari, che compra, che vende, che produce, da lei essenzialmente dipendono il benessere, la prosperità della famiglia nonché la stessa rispettabilità del marito. Marito che siede alla porta della città insieme con gli anziani, che svolge cioè un’attività puramente “intellettuale”, non curandosi del lato pratico della vita, e sorge a lodarla.
La donna, in sostanza, ha sempre avuto un’ampia possibilità di gestire la vita pratica, commerciare, produrre, amministrare il patrimonio, ma non ha alcun accesso alla meditazione spirituale, a quella componente essenziale di ogni religione che è la mistica.
Spostandoci dall’epoca strettamente biblica a quella del giudaismo, per tutto l’evo medio e moderno cercheremmo invano figure femminili nella mistica ebraica e nel pensiero religioso ebraico.
Là dove, per esempio, nella religione cristiana ci troviamo di fronte ad un numero grande di personalità femminili di rilievo e perfino a dottori della Chiesa donne: si pensi ad una Caterina da Siena, a Teresa d’Avila e a Teresa di Lisieux.
Non esiste una mistica ebraica al femminile, perché la mistica ebraica, nota anche come Qabbalah, si basa sullo studio e sulla meditazione della Torah, sulla conoscenza di tutta la tradizione religiosa successiva e questa conoscenza è stata negata alle donne.
Per studiare la Qabbalah è indispensabile la guida di un maestro, che sottopone l’aspirante allievo ad una prima accurata indagine fisionomica, è facile intuire come questo sia un ostacolo insormontabile per la n
E’ una mistica fatta da uomini per uomini: sia dal punto di vista storico che metafisico.
Una mistica che non ha conosciuto alcuna Rabi’a, diversamente dalla stessa mistica musulmana.
In venti secoli di Qabbalah una sola donna Hannah Rachel, che verso la metà del XIX secolo, è stata guida spirituale di un gruppo chassidico di Volinia, è riuscita ad avventurarsi in quest’esperienza.
Secondo Scholem non sono sufficienti a spiegare questa esclusione le considerazioni di tipo sociologico o l’esclusione della donna dall’istruzione, ma si deve ricondurre piuttosto alla demonizzazione nel cosmo dell’elemento femminile.
L’elemento demoniaco sorge, per i cabbalisti dal mondo della femminilità
Solo in tempi molto recenti l’ebraismo ha incominciato ad aprirsi alle donne, si incomincia a consentire alle ragazze lo studio della Torah, a parlare di Dio anche al femminile, sulla base della considerazione che in Genesi 1,27, si dice che Dio creò l’uomo a sua immagine e somiglianza maschio e femmina
Dio dunque non è più soltanto maschio neppure per gli ebrei, anche se gli ebrei ortodossi assolutamente non ammettono queste innovazioni, né d’altronde potrebbero ammetterle, essendo così tenacemente abbarbicati ad una tradizione fortemente maschilista.Porfirio ironizzava sul «dominio» che matrone e donne esercitavano di fatto nella Chiesa influendo perfino sulle nomine sacerdotali.
In effetti, gli indizi, spesso indiretti e secondari, che si possono raccogliere dalla documentazione pervenuta, mostrano che il cristianesimo, soprattutto quello dei primi tre secoli, ha offerto alle donne una grande occasione per prendere coscienza di se come persone pari in dignità agli uomini, per ricoprire ruoli nuovi e impegnativi e per modificare profondamente anche i ruoli tradizional, donne profetesse, donne diacono, donne apostole.
Talora alcune figure di donne svolgono ruoli da protagoniste, ne si tratta solo di persone di condizione sociale elevata: a Cartagine, accanto a Perpetua, giovane madre di buona famiglia, c'è l'umile Felicita; a Lione, ad accentrare su di se tutti gli sguardi è la schiava Blandina.
Un epitafio per una matrona romana recita:
«Domi mansit, lanam fecit. Rimase a casa, lavorò la lana.*
*http://dimensionesperanza.it/aree/formazione-religiosa/bibbia/item/4423-la-condizione-della-donna-nel-cristianesimo-primitivo-clementina-mazzucco-
______
"Ora riguardo alle cose di cui mi avete scritto, sarebbe bene per l’uomo di non toccare donna. Ma a motivo della fornicazione, ogni uomo abbia la propria moglie e ogni donna il proprio marito. Il marito renda alla moglie il dovere coniugale, e ugualmente la moglie al marito. La moglie non ha potestà sul proprio corpo, ma il marito; nello stesso modo il marito non ha potestà sul proprio corpo, ma la moglie" (1° Corinzi 7:1 –4)
Mogli siate sottomesse ai vostri mariti come al Signore, poiché il marito è capo della moglie, come anche Cristo è capo della Chiesa ed egli stesso è il Salvatore del corpo. Parimente come la chiesa è sottomessa a Cristo, così le mogli siano sottomesse ai loro mariti in ogni cosa. Mariti amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per le, per santificarla, avendola purificata col lavacro dell’acqua per mezzo della parola, per far comparire la chiesa davanti a sé gloriosa, senza macchia o ruga o alcunché di simile, ma perché sia santa e irreprensibile. Così i mariti devono amare le loro mogli, come ai loro corpi propri , chi ama la propria moglie ama se stesso. Nessuno infatti ebbe mai in odio la sua carne, ma la nutre e la cura teneramente, come anche il Signore fa con la chiesa poiché noi siamo membra del suo corpo, della sua carne e delle sue ossa " perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una stessa carne". Questo mistero è grande, or io dico in riferimento a Cristo e la chiesa. Ma ciascuno di voi ami la propria moglie come ama se stesso; similmente la moglie rispetti il marito"
(Efesini 5: 22 –32)
Nel tuo paese non ci sarà donna che abortisca, né donna sterile.
(Esodo 23:26)Comunicato del 5 agosto 2002, emesso dalle sette donne scomunicate per il «gravissimo delitto»
«È vero abbiamo infranto il codice di diritto canonico che vieta l'ordinazione delle donne, ma l'articolo del codice è un'offesa contro l'uguaglianza tra uomo e donna proclamata da Dio».
DECRETO DI SCOMUNICA
In riferimento al monito di questa Congregazione dello scorso 10 luglio, pubblicato il giorno successivo, e considerato che entro la data fissata del 22 luglio 2002 le donne Christine Mayr-Lumetzberger, Adelinde Theresia Roitinger, Gisela Forster, Iris Müller, Ida Raming, Pia Brunner e Angela White non hanno manifestato alcun segno di ravvedimento o di pentimento per il gravissimo delitto da loro compiuto, questo Dicastero, in ottemperanza a tale monito, dichiara che le suddette donne sono incorse nella scomunica riservata alla Sede Apostolica con tutti gli effetti stabiliti nel can. 1331 CIC.
Nell'adempiere tale doveroso intervento, la Congregazione confida che esse, sorrette dalla grazia dello Spirito Santo, possano ritrovare il cammino della conversione per il ritorno all'unità della fede e alla comunione con la Chiesa che hanno infranto con il loro gesto.
Roma, dalla sede della Congregazione per la Dottrina della Fede, il 5 agosto 2002.
+ Joseph Card. Ratzinger,
Prefetto
+ Tarcisio Bertone, S.D.B.,
Arcivescovo emerito di Vercelli,
Segretario
Note:
can. 1331 CIC «...allo scomunicato è fatto divieto di prendere parte in alcun modo come ministro alla celebrazione del sacrificio dell'Eucaristia o di qualunque altra cerimonia di culto pubblico».
Nella lettera apostolica Ordinatio sacerdotali del 22 maggio 1994, Giovanni Paolo II ribadiva che per volontà permanente di Cristo solo gli uomini (maschi) possono essere ordinati ministri (preti e vescovi) nella Chiesa, precisando che la dottrina cattolica secondo cui «la Chiesa non ha alcuna facoltà di conferire alle donne l'ordinazione sacerdotale ... deve essere tenuta in modo definitivo da tutti i fedeli della Chiesa».
Annuntio vobis gaudium magnum; habemus Papam:
Eminentissimum ac Reverendissimum Dominum,
Dominum Giorgium Marium
Sanctæ Romanæ Ecclesiæ Cardinalem Bergoglio
qui sibi nomen imposuit Francescum.
« Sancti Apostoli Petrus et Paulus, de quorum potestate et auctoritate confidimus, ipsi intercedant pro nobis ad Dominum.
Precibus et meritis beatæ Mariae semper Virginis, beati Michaelis Archangeli, beati Ioannis Baptistæ et sanctorum Apostolorum Petri et Pauli et omnium Sanctorum misereatur vestri omnipotens Deus et dimissis omnibus peccatis vestris, perducat vos Iesus Christus ad vitam æternam.
Indulgentiam, absolutionem et remissionem omnium peccatorum vestrorum, spatium verae et fructuosae pænitentiæ, cor semper pænitens et emendationem vitae, gratiam et consolationem sancti Spiritus et finalem perseverantiam in bonis operibus, tribuat vobis omnipotens et misericors Dominus.
Et benedictio Dei omnipotentis: † Patris et Filii et Spiritus sancti descendat super vos et maneat semper. »
Maradona è meglio 'e Pelé!
chi s'ha accattato a chill',
chist' e' nu diavulillo,
Re: Chi s'ha accattato a chill', chist' e' nu diavulillo.
prego "il distruttore hara" (...) di andare a presentarsi nell'apposita sezione. questa entrata nel forum è stata piuttosto ineducata, cerchiamo di non esagerare ok?
___________________
fine.
alberto- -----------
- Numero di messaggi : 2599
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 26.12.10
Re: Chi s'ha accattato a chill', chist' e' nu diavulillo.
Corro. Ma esagerata in senso quantitativo o cosa? E perchè maleducata?alberto ha scritto:prego "il distruttore hara" (...) di andare a presentarsi nell'apposita sezione. questa entrata nel forum è stata piuttosto ineducata, cerchiamo di non esagerare ok?
Un caro saluto.
___________________
se non insegnerai nella mia scuola, io non penserò nella tua chiesa
Re: Chi s'ha accattato a chill', chist' e' nu diavulillo.
E poi Hari (che non riesco a modificare il mio precedente, o come diavolo si fa?), è il potere dinamico, sacro e terrificante, il distruttiggitore eè il rigeneratore di mondi ed è, soprattutto, lo sposo di shakti,e loro parlano un linguaggio di amore che verrà eguagliato solo nel cantico dei cantici.
In fede il vostro Mahadeva, Mahesh Shiva
In fede il vostro Mahadeva, Mahesh Shiva
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se non insegnerai nella mia scuola, io non penserò nella tua chiesa
Re: Chi s'ha accattato a chill', chist' e' nu diavulillo.
Ho capito bene, nel registrarti sul forum hai sbagliato a scrivere il nickname che volevi adottare? Puoi chiedere all'Amministratore Supremo di correggerlo. Non c'è altro modo, e pensaci bene perché la modifica del nome è concessa una sola volta. Ma, scusa se te lo chiedo, come mai sei così iperattivo? Hai la sindrome di Williams?Il Distruttore Hara ha scritto:E poi Hari (che non riesco a modificare il mio precedente, o come diavolo si fa?), è il potere dinamico, sacro e terrificante, il distruttiggitore eè il rigeneratore di mondi ed è, soprattutto, lo sposo di shakti,e loro parlano un linguaggio di amore che verrà eguagliato solo nel cantico dei cantici.
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Minsky- --------------
- Numero di messaggi : 27847
Età : 70
Località : Codroipo
Occupazione/Hobby : ateo guerriero
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 06.10.11
Re: Chi s'ha accattato a chill', chist' e' nu diavulillo.
Beh, è un po lunghino da scrivere , questo sì, ma ormai riesco a scriverlo senza bisogno di usare il copia incolla...
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