Schlinder's list
Pagina 1 di 1
Schlinder's list
MILANO - Per tredici anni quei sei cartoni chiusi sono rimasti nell'incuria in una cantina di una bibioteca del New South Wales. In uno di questi è stato scoperto ora una copia originale della «lista di Schindler», le famose tredici pagine scritte dall'imprenditore tedesco Oskar Schindler verso la fine della seconda guerra mondiale con le quali salvò dalla camera a gas centinaia di ebrei impiegati nella sua fabbrica metalmeccanica e i loro familiari.
STORIA - La copia, redatta su carta carbone con una macchina da scrivere negli anni Quaranta, è viaggiata da Cracovia (Polonia) fino a Brněnec (ora in Repubblica Ceca), da Budapest a Monaco di Baviera fino nell'americana Beverly Hills. Queste sono state le tappe di Leopold Pfefferberg, sopravvissuto all'Olocausto insieme alla moglie Mila, deportato numero 69006 e 173mo della famosa «lista». Pfefferberg, che gestiva un piccolo negozio di pelletteria, ha tentato per anni di destare interesse a Hollywood sull'uomo che gli salvò la vita. Nel 1980 lo scrittore australiano Tom Keneally, di passaggio a Beverly Hills, entrò nel suo negozio e si fermò ad ascoltarlo. La sua storia, naturalmente, è l'incredibile storia di Oskar Schindler, grazie alla quale Keneally vincerà nel 1982 il Booker Prize con il libro Schindler's Ark, e Steven Spielberg, con il film Schindler's List del 1993, sette premi Oscar.
«INESTIMABILE» - Tom Keneally prese con sé la lista con gli 801 nomi iniziando a un lavoro di ricerca che proseguito per oltre due anni e che lo avrebbe portato in giro per gli Stati Uniti, Germania, Austria, Polonia e Israele. Questa parte terminò quando decise di vendere i manoscritti, la storica lista e i documenti a un commerciante, il quale nel 1996 rivendette il materiale alla biblioteca pubblica di Sydney. «Non sono un santo», ha detto ora Keneally al Sydney Morning Herald, spiegando di aver dovuto «sbarazzarsene per problemi di spazio». La curatrice della biblioteca, Olwen Pryke, che ha fatto l'incredibile scoperta, ha definito la copia «uno dei più toccanti e straordinari documenti del ventesimo secolo». Un'altra copia della lista è custodita al Memoriale dell'Olocausto Yad Vashem in Israele assieme ad altri documenti ritrovati dieci anni fa in una valigia a Hildesheim, in Germania.
Elmar Burchia
07 aprile 2009
STORIA - La copia, redatta su carta carbone con una macchina da scrivere negli anni Quaranta, è viaggiata da Cracovia (Polonia) fino a Brněnec (ora in Repubblica Ceca), da Budapest a Monaco di Baviera fino nell'americana Beverly Hills. Queste sono state le tappe di Leopold Pfefferberg, sopravvissuto all'Olocausto insieme alla moglie Mila, deportato numero 69006 e 173mo della famosa «lista». Pfefferberg, che gestiva un piccolo negozio di pelletteria, ha tentato per anni di destare interesse a Hollywood sull'uomo che gli salvò la vita. Nel 1980 lo scrittore australiano Tom Keneally, di passaggio a Beverly Hills, entrò nel suo negozio e si fermò ad ascoltarlo. La sua storia, naturalmente, è l'incredibile storia di Oskar Schindler, grazie alla quale Keneally vincerà nel 1982 il Booker Prize con il libro Schindler's Ark, e Steven Spielberg, con il film Schindler's List del 1993, sette premi Oscar.
«INESTIMABILE» - Tom Keneally prese con sé la lista con gli 801 nomi iniziando a un lavoro di ricerca che proseguito per oltre due anni e che lo avrebbe portato in giro per gli Stati Uniti, Germania, Austria, Polonia e Israele. Questa parte terminò quando decise di vendere i manoscritti, la storica lista e i documenti a un commerciante, il quale nel 1996 rivendette il materiale alla biblioteca pubblica di Sydney. «Non sono un santo», ha detto ora Keneally al Sydney Morning Herald, spiegando di aver dovuto «sbarazzarsene per problemi di spazio». La curatrice della biblioteca, Olwen Pryke, che ha fatto l'incredibile scoperta, ha definito la copia «uno dei più toccanti e straordinari documenti del ventesimo secolo». Un'altra copia della lista è custodita al Memoriale dell'Olocausto Yad Vashem in Israele assieme ad altri documenti ritrovati dieci anni fa in una valigia a Hildesheim, in Germania.
Elmar Burchia
07 aprile 2009
Ludwig von Drake- -------------
- Numero di messaggi : 4721
SCALA DI DAWKINS :
Data d'iscrizione : 19.11.08
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
|
|
Ieri alle 10:17 Da Koan
» Quali sono i vostri film preferiti
Ieri alle 10:12 Da Koan
» Metà anestesisti favorevole all'eutanasia
Ieri alle 10:03 Da Koan
» prove e conseguenze del riscaldamento globale di origine antropica
Mer 15 Mag 2024 - 18:21 Da Rasputin
» La roulette russa dei vaccini
Mer 15 Mag 2024 - 15:11 Da Minsky
» Jokes - jokes - jokes (II parte)
Lun 13 Mag 2024 - 14:06 Da Rasputin
» il governo della MelonA
Lun 13 Mag 2024 - 13:53 Da Minsky
» SLOGAN contro la religione
Lun 13 Mag 2024 - 13:48 Da Minsky
» Papa
Lun 13 Mag 2024 - 13:46 Da Minsky
» Saresti favorevole ad assaltare il Vaticano?
Ven 10 Mag 2024 - 14:06 Da Koan
» Alfredo Cospito, eroico martire contro lo stato nazifascista
Ven 10 Mag 2024 - 13:34 Da primaverino
» Perché laurearsi in Filosofia? Che pezzo di carta è?
Mer 8 Mag 2024 - 13:03 Da Rasputin
» Astrofilia
Mer 8 Mag 2024 - 12:15 Da Rasputin
» INCEL e dintorni
Mer 8 Mag 2024 - 11:14 Da Rasputin
» Scacchi
Mar 7 Mag 2024 - 19:08 Da Minsky
» Pandemia di Sars-CoV-2 (III parte)
Mar 7 Mag 2024 - 18:49 Da Rasputin
» Paura, isolamento, odio sociale, malessere: ecco la Phobocrazia
Mar 7 Mag 2024 - 18:30 Da Minsky
» Le peggiori uscite dei credenti
Mar 7 Mag 2024 - 18:28 Da Minsky
» Estinzione del "Partito Democratico"
Mar 7 Mag 2024 - 18:21 Da Minsky
» Dimostrazione del'esistenza di Dio.
Ven 3 Mag 2024 - 0:42 Da Rasputin