Assolto il giudice Tosti...

...in Cassazione. Me lo ha detto l'ingegnere che oggi era a L'Aquila all'udienza

Ottimo e abbondante!
Assolto perchè il fatto non costutuisce reato?

Senza nulla togliere alle buone intenzioni, penso che un giudice che non lavora perchè c'è un inutile pezzo di legno attaccato al chiodo è l'ultima cosa di cui la giustizia italiana ha bisogno. I problemi sono ben altri e di entità incommensurabile.

Beh sono anche d'accordo, in linea di principio, ma quei problemi andrebbero affrontati da riforme profonde che non dipendono dal singolo giudice.
Di contro, in un paese normale una persona non dovrebbe essere costretta a lavorare sotto un'effigie che dovrebbe appartenere alla sfera personale del singolo individuo, mentre viene imposta a tutti.

Io, invece, in linea di principio, capisco e sono d'accordo col giudice. Ma ciò che sta facendo, nella pratica, non è altro che mettere anche lui il suo piccolo bastoncino tra le ruote della macchina giustizia.

Messaggio mandatomi dai membri di Democrazia Atea.

Assolto in quanto il fatto non sussiste.

Le motivazioni della sentenza saranno pubblicate il 15 settembre 2012.
Facenti parte del collegio di difesa l'Avv.to Carla Corsetti e l'Avv.to Dario Visconti.

Io non credo affatto che il giudice T. stesse mettendo bastncini tra le ruote della giustizia. La giustizia aveva già un tronco tra le ruote nel momento in cui si è prescisso da un principio, e il giudice si è messo in gico in prima persona perché questo tronco venisse rimosso.

E' una questione di principio e di principio laico.

L'Italia è una nazione laica e non c'è religione di Stato - non è in nome di Dio che si fanno atti pubblici.

La storia del "che fastidio può dare un piccolo pezzo di legno" si contrappone all'immenso significato che c'è dietro e che obbliga lo Stato al capriccio della religione.

La lotta continua.

No. La liceità del crocefisso in aula rappresenta una mera questione di principio e, sebbene con tutte le ragioni del mondo, la rimozione dell'oggetto non cambierebbe nulla nella pratica. Le travi tra le ruote della giustizia sono ben altre, ad esempio una durata dei processi quadrupla rispetto a qualunque paese civile, per la quale il pezzo di legno non è responsabile neppure di un minuto. Non conosco le attività del Tosti, oltre a questa, ma ci troviamo davanti a un medico che, di fronte ad un paziente con lesione alla carotide e infarto in atto si sta preoccupando di pesarlo per vedere se è in leggero sovrappeso. E il lavoro che avrebbe dovuto essere svolto dalla persona in questione è dovuto passare ad un sostituto. Questo è il bastoncino.

Di sicuro sarà più facile rimuovere il troncone una volta tolti tutti i bastoncini intorno

La sentenza è senza dubbio giusta, ma la motivazione di fatto non decide niente sui crocifissi.

Intervista di pochi giorni fa.

comprendo e in parte condivido il distinguo di Uoz.
però penso che questa sia la normalità delle cose. il giudice Tosti è UN giudice e non si può, in nome di una situazione orrenda come quella della giustizia italiana, che certo non dipende da lui, chiedergli di rinunciare a una battaglia che per lui evidentemente è molto importante.

il concetto di priorità è molto interessante e mi piacerebbe vederlo applicato, ma dovremmo intenderlo forse in modo più ampio.

io sono d'accordo, ci sono cose più gravi da risolvere, ma non possiamo bloccarci ad aspettare che questo accada. è un cambio di concezione del sociale che anziché frammentarsi in mille rivoli dovrebbe confluire su poche importanti priorità, che una volta risolte sono sostituite da altre ritenute precedentemente di minor peso. ma se da un lato aspettiamo invano che ciò accada e dall'altro smettiamo di portare avanti qualsiasi istanza perché non rilevante rispetto alle priorità non riusciremo a migliorare affatto la situazione. e finiremo con i processi lunghissimi, visti dall'alto dai crocefissi delle aule di tribunale.

PaperJack ha scritto:Di sicuro sarà più facile rimuovere il troncone una volta tolti tutti i bastoncini intorno

Non aggiungendone.

alberto ha scritto:comprendo e in parte condivido il distinguo di Uoz.
però penso che questa sia la normalità delle cose. il giudice Tosti è UN giudice e non si può, in nome di una situazione orrenda come quella della giustizia italiana, che certo non dipende da lui, chiedergli di rinunciare a una battaglia che per lui evidentemente è molto importante.

Forse non saresti della stessa idea se fossi in attesa di giudizio da cinque anni e ti venisse comunicato un ulteriore slittamento del processo perchè si deve trovare un sostituto in quanto il giudice che doveva essere presente non farà il suo lavoro perchè al muro è appesa una croce.

essendo un ragionamento campato per aria non posso risponderti, ma provo a immaginare che ad esempio vorrei sapere come mai viene rinviato il processo anziché venir consentito al giudice di togliere il crocifisso.

però come si dice: so una sega!

uoz ripeto capisco il punto, eh? solo che mi sembra strumentale riversare solo sul giudice (oltretutto solo, vessarto, sospeso, allontanato e quant'altro intu culu alla democrazia) e non sulla sovrastruttura intera questa responsabilità.

alberto ha scritto:essendo un ragionamento campato per aria non posso risponderti, ma provo a immaginare che ad esempio vorrei sapere come mai viene rinviato il processo anziché venir consentito al giudice di togliere il crocifisso.

però come si dice: so una sega!

uoz ripeto capisco il punto, eh? solo che mi sembra strumentale riversare solo sul giudice (oltretutto solo, vessarto, sospeso, allontanato e quant'altro intu culu alla democrazia) e non sulla sovrastruttura intera questa responsabilità.

Mah, mi spiego meglio. Il mio è un ragionamento mooolto più terra terra. Sarebbe giusto non avere croci, falci e martelli, foto di Cicciolina e qualsiasi altro simbolo appesi nelle aule di tribunale come nelle scuole o nelle caserme dei pompieri. Certamente, con tutti i problemi enormi che si trova un pompiere come un giudice ai quali dover far fronte, trovo ridicolo scioperare per il pezzo di legno o comunque per questioni di principio che non cambiano di una virgola nessuno degli aspetti reali del suo lavoro. Rifiutati di fare le udienze perchè sei costretto a lavorare per un biglietto timbrato male, perchè non hai i fondi per la carta in ufficio, perchè ci sono trecento mila leggi inutili, perchè si fanno le leggi su misura... Farlo per il pezzo di legno quando ci sarebbero cento cose per cui farlo prima, mi sembra un po' un'esagerazione da fissati.
Tutto qua.