Atei Italiani
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.

Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita

4 partecipanti

Andare in basso

Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Empty Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita

Messaggio Da Ospite Ven 27 Mar 2009 - 13:45

Direttamente dalle news di UAAR.

Una ricerca curata da Andrea Phelps, del Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston, ha indagato sulla propensione dei malati terminali di cancro a subire trattamenti aggressivi di fine vita, quali la ventilazione meccanica e la rianimazione. I risultati, recentemente pubblicati sul Journal of the American Medical Association, mostrano come siano proprio le persone caratterizzate da una più intensa fede religiosa con percentuali di circa il triplo rispetto a coloro che sono meno religiosi, a desiderare per sé tali trattamenti, miranti ad allungare quanto più possibile la loro vita. Gli studiosi hanno rimandato a ulteriori studi la determinazione dei meccanismi che stanno alla base di tale correlazione.


Interessante, vero? mgreen

Ospite
Ospite


Torna in alto Andare in basso

Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Empty Re: Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita

Messaggio Da ros79 Ven 27 Mar 2009 - 15:00

vedi che sei tendenzioso...hanno bisogno di vita più lunga per redimersi perchè una volta in cielo sarà troppo tardi ahahahahahah
mi perdonino i credenti...ce l'avevo lì... sagace

___________________
"Che cos'ho in comune con gli ebrei? Non ho neppure niente in comune con me stesso"

F.Kafka

ros79
-----------
-----------

Femmina Numero di messaggi : 1139
Età : 44
SCALA DI DAWKINS :
Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Left_bar_bleue70 / 7070 / 70Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Right_bar_bleue

Data d'iscrizione : 12.11.08

Torna in alto Andare in basso

Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Empty Re: Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita

Messaggio Da Ospite Ven 27 Mar 2009 - 15:11

Vedo che tendi sempre a generalizzare.
Ma non per tutti è come dici tu. Rolling Eyes

Flyk

Ospite
Ospite


Torna in alto Andare in basso

Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Empty Re: Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita

Messaggio Da davide Ven 27 Mar 2009 - 17:36

@flyk: chi starebbe generalizzando? Lo studio riporta quei dati. Possono essere giusti o sbagliati, ma uno studio statistico tende sempre a generalizzare.

davide
-------------
-------------

Maschio Numero di messaggi : 11190
SCALA DI DAWKINS :
Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Left_bar_bleue0 / 700 / 70Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Right_bar_bleue

Data d'iscrizione : 15.11.08

Torna in alto Andare in basso

Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Empty Re: Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita

Messaggio Da AK Ven 27 Mar 2009 - 19:38

davide ha scritto:@flyk: chi starebbe generalizzando? Lo studio riporta quei dati. Possono essere giusti o sbagliati, ma uno studio statistico tende sempre a generalizzare.

E' solo una supposizione, ma ritengo probabile che lo studio sia stato effettuato nei soli USA.
AK
AK
-----------
-----------

Maschio Numero di messaggi : 866
Età : 47
SCALA DI DAWKINS :
Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Left_bar_bleue0 / 700 / 70Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Right_bar_bleue

Data d'iscrizione : 13.03.09

Torna in alto Andare in basso

Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Empty Re: Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita

Messaggio Da maxsar Ven 27 Mar 2009 - 21:47

Il JAma è molto autorevole, stasera comunque do un occhiata alla rewiew.
E' solo una supposizione, ma ritengo probabile che lo studio sia stato effettuato nei soli USA.
Non l'ho letto, è soltanto una supposizione; ma penso che hai ragione.
Comunque se l'indagine è condotta bene è comunque generalizzabile se condotta con criteri statistici oggettivi.
Se sono stati studiati (sto ipotizzando, devo uscire e non riesco a controllare, comunque prendetela come una cosa generale) diversi casi appartenenti ad etnie e religioni diversi campionati statisticamente non vedo dove sia il problema anche ad effettuare un'universalizzazione.
Vedo che tendi sempre a generalizzare.
Ma non per tutti è come dici tu.

Flyk
E' uno studio clinico, non interessa il singolo caso, ma l'insieme del campione il quale se ben organizzato è possibile estenderlo all'insieme universo d'appartenenza.
Hai dei dubbi sulla validità dello studio o non ti fidi dei criteri statistici adoperati?
maxsar
maxsar
-----------
-----------

Maschio Numero di messaggi : 1349
Età : 39
SCALA DI DAWKINS :
Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Left_bar_bleue69 / 7069 / 70Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Right_bar_bleue

Data d'iscrizione : 13.01.09

Torna in alto Andare in basso

Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Empty Re: Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita

Messaggio Da davide Sab 28 Mar 2009 - 8:53

AK ha scritto:
davide ha scritto:@flyk: chi starebbe generalizzando? Lo studio riporta quei dati. Possono essere giusti o sbagliati, ma uno studio statistico tende sempre a generalizzare.

E' solo una supposizione, ma ritengo probabile che lo studio sia stato effettuato nei soli USA.
Ehm... e quindi? thinkthank

davide
-------------
-------------

Maschio Numero di messaggi : 11190
SCALA DI DAWKINS :
Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Left_bar_bleue0 / 700 / 70Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Right_bar_bleue

Data d'iscrizione : 15.11.08

Torna in alto Andare in basso

Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Empty Re: Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita

Messaggio Da AK Sab 28 Mar 2009 - 11:35

davide ha scritto:
AK ha scritto:
davide ha scritto:@flyk: chi starebbe generalizzando? Lo studio riporta quei dati. Possono essere giusti o sbagliati, ma uno studio statistico tende sempre a generalizzare.

E' solo una supposizione, ma ritengo probabile che lo studio sia stato effettuato nei soli USA.
Ehm... e quindi? thinkthank

E quindi è difficile da questa statistica trarre un significato che sia valido, o anche solo orientativo, per tutte le tipologie di credenti.

I Testimoni di Geova (mr.flyk confermerà) rifiutano molte tipologie di cura. Non so se sia la posizione ufficiale islamica (o se l'Islam ne ha una), ma io personalmente sono d'accordissimo nel farmi curare, ma non nell'accanimento terapeutico, ivi compresa alimentazione a cannucce o ventilazioni meccaniche (e sono contrario a ricevere o donare organi, e questa è sì posizione ufficiale islamica).

Quindi, se è vero che la statistica vale solo negli USA, sarebbe opportuno dire non "i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita", ma "i più fervidi credenti nelle chiese americane sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita".

Non che importi molto, eh :)
AK
AK
-----------
-----------

Maschio Numero di messaggi : 866
Età : 47
SCALA DI DAWKINS :
Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Left_bar_bleue0 / 700 / 70Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Right_bar_bleue

Data d'iscrizione : 13.03.09

Torna in alto Andare in basso

Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Empty Re: Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita

Messaggio Da maxsar Sab 28 Mar 2009 - 12:41

sono contrario a ricevere o donare organi, e questa è sì posizione ufficiale islamica).
Avevo sentito una plemica innescata in Egitto, dal rifiuto di donare organi tra persone di religioni diverse; l'università di studi islamici Al-Azhar, si era dichiarata estremamente contraria, insieme a diversi ulema con la sola indicazione che gli organi venissero impiantati al più presto, senza essere conservati per un tempo esagerato.
Se vuoi diamo un occhio alle mie fonti.
Non mi sembra che sia vietato la trasfusione di sangue che è in tutto e per tutto un organo (dal punto di vista tecnico, lasciando stare il linguaggio comune).
In Arabia (ok, non ti saranno simpatici, ma visto che sono un po' i falchi se arrivano ad ammetterlo loro, comunque ti postero altre fatwa) nel 1982 il Consilglio Superiore degli Ulema ha ammesso il trapianto con disposizioni sull' espianto ed il trattamento terapuetico.
Comunque Codice Islamico di Etica Medica, per il discorso accanimento:"se è scientificamente certo che la vita cosciente non può essere restituita è inutile mantenere il paziente in stato di vita vegetativa”.

I TDG, mi sembrano illogici, prima dicevano che trapianto d'organo era fortemente sconsigliato (ma non si basava sullo studio biblico, e quindi immutabile, a livello dottrinale?) in quanto si configurava come cannibalismo, successivamente si ammise tale pratica.
Il problema è che per diversi anni molte persone evitarono trattamenti indispensabili per la vita,che successivamente vennero ammessi, il tutto per evitare scomuniche (disocciazioni dall'associazione).
In pratica, in teoria, l'acceso al determinato trattamento era lasciato alla sensibilità inidividuale, ma chi accedeva veniva punito con l'allontanamento dalla comunità.
Basta vedere le statistiche dei TDM che si sono sottoposti ad interventi chirurgici prima della fine degli anni 80.
Quindi, se è vero che la statistica vale solo negli USA, sarebbe opportuno dire non "i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita", ma "i più fervidi credenti nelle chiese americane sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita".
Regas, qualcuno hai i riferimenti della pubblicazione?
Ho dato un occhio, ma non ho lo trovato (è piccolino l'archivio del JAMA mgreen ), comunque ritengo probabile che le conclusioni, se hanno ammesso che fossero globalizzabili, fossero nate da uno studio su diverse etnie e religioni tra i diversi pazienti
maxsar
maxsar
-----------
-----------

Maschio Numero di messaggi : 1349
Età : 39
SCALA DI DAWKINS :
Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Left_bar_bleue69 / 7069 / 70Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Right_bar_bleue

Data d'iscrizione : 13.01.09

Torna in alto Andare in basso

Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Empty Re: Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita

Messaggio Da AK Sab 28 Mar 2009 - 14:33

maxsar ha scritto:
sono contrario a ricevere o donare organi, e questa è sì posizione ufficiale islamica).
Avevo sentito una plemica innescata in Egitto, dal rifiuto di donare organi tra persone di religioni diverse; l'università di studi islamici Al-Azhar, si era dichiarata estremamente contraria, insieme a diversi ulema con la sola indicazione che gli organi venissero impiantati al più presto, senza essere conservati per un tempo esagerato.
Se vuoi diamo un occhio alle mie fonti.

Guarda, avevo letto anche io quella polemica e mi sembrava strana perché appunto mi risultava non corretto donare organi (al di là del fatto che, fosse possibile, non ci sarebbe nessun problema a mio avviso a dovare organi fra credenti di religioni diverse).
Il motivo di quella che mi pare essere una proibizione però non include la donazione di sangue, perché il problema non è il mischiarsi dei propri organi con quelli di un altro, ma l'integrità del corpo, da mantenersi anche dopo la morte. Il sangue si dona da vivi, e si rigenera da sé.

maxsar ha scritto:
Comunque Codice Islamico di Etica Medica, per il discorso accanimento:"se è scientificamente certo che la vita cosciente non può essere restituita è inutile mantenere il paziente in stato di vita vegetativa”.

Grassie :)
Che bello che stando qui dentro imparo qualcosa di più anche sulla mia religione! :)
AK
AK
-----------
-----------

Maschio Numero di messaggi : 866
Età : 47
SCALA DI DAWKINS :
Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Left_bar_bleue0 / 700 / 70Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Right_bar_bleue

Data d'iscrizione : 13.03.09

Torna in alto Andare in basso

Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Empty Re: Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita

Messaggio Da maxsar Sab 28 Mar 2009 - 17:53

l mischiarsi dei propri organi con quelli di un altro, ma l'integrità del corpo, da mantenersi anche dopo la morte.
Le diverse interpretazioni che ho guardate su diverse fatwe non mi sembrano concordi con ciò, anche le diverse ong (emergency, msf) se dai un occhio sui siti, nelle diverse policy riguardanti i trapianti, mettono la mezzaluna come ammessi.
Ok, ok emergency e msf non hanno valore per la shari'a; l'interpretazione che ho trovato (un convegno di medicina islamica e diverse fatwe di diverse scuole) più o meno affermano ciò:
il corpo non deve essere violato una volta avvenuto il decesso, ma si segue il principio di seguire il male minore.
Come normalmente la carne di maiale è haram (vietata) in condizioni di assoluta necessità (naufrago con salame e lambrusco su una zattera alla deriva)per evitare di morire è non solo permesso, ma obbligatorio mangiarla.
Dalle posizioni emerse, la posizione è la stessa: se un piccolo danno (mutilazione del cadavere, poi molto relativa esternamente, i medici legali lavorano bene) può portare un grande bene è lecito.
Anche le posizioni delle diverse commissioni bioetiche che si occupano di trapianti non ravvisano problemi per l'islam.
Se gli stesi whabbiti sono arrivati a legittimarli direi che probabilmente sono lecite.
Non voglio essere rompiscatole, ma avevo partecipato ad un seminario su trapianti ed aspetti religiosi ed è per questo che mi permetto di insistere.
Sei proprio sicuro che sia questa la visione prevalente dell'islam?
Se vuoi ti posto i miei riferimenti (anche in privato per non appesantire il discorso)
al di là del fatto che, fosse possibile, non ci sarebbe nessun problema a mio avviso a dovare organi fra credenti di religioni diverse
Infatti, ma i falche sono un po' dappertutto.
maxsar
maxsar
-----------
-----------

Maschio Numero di messaggi : 1349
Età : 39
SCALA DI DAWKINS :
Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Left_bar_bleue69 / 7069 / 70Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Right_bar_bleue

Data d'iscrizione : 13.01.09

Torna in alto Andare in basso

Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Empty Re: Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita

Messaggio Da AK Sab 28 Mar 2009 - 20:17

maxsar ha scritto:
Non voglio essere rompiscatole, ma avevo partecipato ad un seminario su trapianti ed aspetti religiosi ed è per questo che mi permetto di insistere.
Sei proprio sicuro che sia questa la visione prevalente dell'islam?

Guarda, non sono affatto sicuro sia la posizione prevalente, ma l'ho sentito spiegare da uno sheik in Tunisia e ho dato per assunto che fosse la posizione prevalente. Indagherò anche io, e mi adeguerò al caso (fosse possibile religiosamente, preferirei donare gli organi: E' possibile però sia la posizione della mia scuola, e in tal caso me ne dovrei stare)
AK
AK
-----------
-----------

Maschio Numero di messaggi : 866
Età : 47
SCALA DI DAWKINS :
Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Left_bar_bleue0 / 700 / 70Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Right_bar_bleue

Data d'iscrizione : 13.03.09

Torna in alto Andare in basso

Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Empty Re: Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita

Messaggio Da Ospite Sab 28 Mar 2009 - 23:27

maxsar ha scritto:I TDG, mi sembrano illogici, prima dicevano che trapianto d'organo era fortemente sconsigliato (ma non si basava sullo studio biblico, e quindi immutabile, a livello dottrinale?) in quanto si configurava come cannibalismo, successivamente si ammise tale pratica.
Il problema è che per diversi anni molte persone evitarono trattamenti indispensabili per la vita,che successivamente vennero ammessi, il tutto per evitare scomuniche (disocciazioni dall'associazione).
In pratica, in teoria, l'acceso al determinato trattamento era lasciato alla sensibilità inidividuale, ma chi accedeva veniva punito con l'allontanamento dalla comunità.

Mi sembrava di averti già risposto sull'argomento...o forse mi sbaglio.
La questione dei trapianti di organi tra i TdG noon è mai stata una questione dottrinale.
Hai detto bene, quando si presentò il problema, ancora non era stato ancora considerato alla luce delle Sacre Scritture, e pertanto tutto venne lasciato alla coscienza personale ma non mi risulta che qualcuno sia mai stato espulso dalla comunità per questo motivo.


wink..

Ospite
Ospite


Torna in alto Andare in basso

Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Empty Re: Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita

Messaggio Da Ospite Sab 28 Mar 2009 - 23:33

AK ha scritto:I Testimoni di Geova (mr.flyk confermerà) rifiutano molte tipologie di cura.

Mr. Flyk non conferma.

L'unico trattamento che i testimoni di Geova rifiutano categoricamente, è l'assunzione di sangue intero.
La scelta di accettare trapianti di organi, o di assumere singole frazioni di sangue (emoglobina, piastrine etc.) viene lasciata alla coscienza personale dell'individuo.

Ospite
Ospite


Torna in alto Andare in basso

Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Empty Re: Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita

Messaggio Da AK Dom 29 Mar 2009 - 1:44

mr.flyk ha scritto:
AK ha scritto:I Testimoni di Geova (mr.flyk confermerà) rifiutano molte tipologie di cura.

Mr. Flyk non conferma.

L'unico trattamento che i testimoni di Geova rifiutano categoricamente, è l'assunzione di sangue intero.

Uhm, una mia amica volontaria in Croce Rossa mi raccontò di come la moglie di un TdG la bloccò perché stava provando a fare al marito un massaggio cardiaco. Naturalmente posso sbagliarmi, non è un argomento su cui io sia ferratissimo.
AK
AK
-----------
-----------

Maschio Numero di messaggi : 866
Età : 47
SCALA DI DAWKINS :
Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Left_bar_bleue0 / 700 / 70Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Right_bar_bleue

Data d'iscrizione : 13.03.09

Torna in alto Andare in basso

Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Empty Re: Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita

Messaggio Da maxsar Dom 29 Mar 2009 - 10:49

Guarda, non sono affatto sicuro sia la posizione prevalente, ma l'ho sentito spiegare da uno sheik in Tunisia e ho dato per assunto che fosse la posizione prevalente. Indagherò anche io, e mi adeguerò al caso (fosse possibile religiosamente, preferirei donare gli organi: E' possibile però sia la posizione della mia scuola, e in tal caso me ne dovrei stare)
http://padis.uniroma1.it/getfile.py?docid=494&name=Tesi_FrancescaRomanaRomani&format=pdf&version=1
maxsar
maxsar
-----------
-----------

Maschio Numero di messaggi : 1349
Età : 39
SCALA DI DAWKINS :
Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Left_bar_bleue69 / 7069 / 70Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Right_bar_bleue

Data d'iscrizione : 13.01.09

Torna in alto Andare in basso

Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Empty Re: Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita

Messaggio Da maxsar Dom 29 Mar 2009 - 11:39

Mi sembrava di averti già risposto sull'argomento...o forse mi Mi sembrava di averti già risposto sull'argomento...o forse mi sbaglio.
Ti avevo fatto una domanda però non mi hai più risposto, quindi non avevo insistito, è saltato fuori adesso.
La questione dei trapianti di organi tra i TdG noon è mai stata una questione dottrinale.
Hai detto bene, quando si presentò il problema, ancora non era stato ancora considerato alla luce delle Sacre Scritture, e pertanto tutto venne lasciato alla coscienza personale ma non mi risulta che qualcuno sia mai stato espulso dalla comunità per questo motivo.
Qui ho dei problemi a seguirti; la torre di guardia dovrebbe rappresentare gli insegnamenti della watch tower society, giusto?
Tra gli anni 60 e 80, come di certo sai, sono state prese posizioni fortemente negative verso i trapianti, se non con un implicito divieto verso di essi.
La Torre di Guardia del 15 marzo 1968, p. 190-192,
Domande dai lettori.
Vi è qualche obiezione scritturale se uno dona il proprio corpo perché sia usato in ricerche mediche o se si accettano organi per il trapianto da tale origine? - W:L:, U.S.A.

In questo affare sono implicate diverse questioni, compresa la correttezza dei trapianti e delle autopsie di organi. Molto spesso l'emozione umana è il solo fattore considerato quando individui decidono queste cose. Sarebbe bene, però, che i cristiani considerassero i princìpi scritturali da applicare e che prendessero quindi le decisioni in armonia con questi princìpi in modo da piacere a Geova. - Atti 24:16.
Primariamente, sarebbe bene tener presente che le operazioni di trapianto di organi, come quelle che ora si fanno nel tentativo di riparare il corpo o di prolungare la durata della vita, non si usavano migliaia di anni fa, per cui non ci possiamo aspettare che nella Bibbia si trovi la legislazione sul trapianto di organi umani. Tuttavia, questo non significa che non abbiamo su tali questioni nessuna indicazione della veduta di Dio.
Quando Geova autorizzò per la prima volta gli uomini a mangiare carne animale, spiegò la cosa a Noè in questo modo: "Il timore di voi e il terrore di voi continuerà su ogni creatura vivente della terra e su ogni creatura volatile dei cieli, su ogni cosa che si va muovendo sulla terra e su tutti i pesci del mare. Essi sono dati ora in mano vostra. Ogni animale che si muove ed è in vita vi serva di cibo. Come nel caso della verde vegetazione, vi do in effetti tutto questo. Solo non dovete mangiare la carne con la sua anima, col suo sangue". (Gen. 9:2-4) Questa autorizzazione fu data a Noè, da cui discende ora ogni persona vivente. Per cui, si applica a tutti noi.

Gli uomini furono autorizzati da Dio a mangiare carne animale e a sostentare la propria vita umana sopprimendo la vita degli animali, sebbene non fosse permesso loro di mangiar sangue. Includeva questo il mangiare carne umana, sostentando la propria vita per mezzo del corpo o di parte del corpo di un altro uomo, vivo o morto? No! Questo sarebbe stato cannibalismo, una pratica aborrita da ogni persona civile. Geova fece una chiara distinzione fra la vita degli animali e la vita degli uomini, essendo stato il genere umano creato a immagine di Dio, con le sue qualità (Gen. 1:27) Questa distinzione è resa evidente dalle Sue successive parole. Dio proseguì mostrando che la vita dell'uomo è sacra e non dev'essere soppressa a volontà, come può farsi con gli animali da usare per nutrirsi. Mostrando mancanza di rispetto per la santità della vita umana l'individuo si rendeva soggetto alla soppressione della sua propria vita. - Gen. 9:5,6.
Quando un organo è malato o infetto, di solito la salute si ristabilisce prendendo sostanze nutrienti. Il corpo usa il cibo ingerito per riparare o sanare l'organo, sostituendone gradualmente le cellule. Quando gli uomini di scienza concludono che questo processo normale non funzioni più e suggeriscono di rimuovere l'organo e di sostituirlo direttamente con l'organo di un altro uomo, questa è semplicemente una scorciatoia. Quelli che si sottopongono a tale operazione si sosterranno quindi della carne di un altro uomo. Questo è cannibalesco. Comunque, autorizzando l'uomo a mangiare carne animale Geova Dio non diede agli uomini il permesso di cercar di perpetuare la propria vita mettendo cannibalisticamente nei loro corpi carne umana, sia masticandola che nella forma di interi organi o parti del corpo tolte da altri.
È interessante notare che nella sua considerazione del cannibalismo l'Encycloædia of Religion and Ethics, edita da James Hastings, Volume III, pagina 199, ha una sezione designata "Cannibalismo medico". Essa indica che questo si associa all'idea di ottenere forza o virtù medica dalla carne di un altro uomo, aggiungendo: "Il più rimarchevole esempio di questa pratica si verifica in Cina. Fra i poveri non è insolito che un membro della famiglia tagli un pezzo di carne dal braccio o dalla gamba, il quale è cotto e quindi dato a un parente malato.... L'intera superstizione in Cina è certo connessa all'idea che mangiando del copro umano il mangiatore si rafforzi.... Fra i selvaggi si riscontra la pratica di dar da bere all'uomo malato del sangue preso dalle vene di un parente". Alcuni potrebbero argomentare che le pratiche terapeutiche seguite nelle moderne operazioni di trapianto di organi siano più scientifiche di tale trattamento primitivo. Ciò nonostante, è evidente che gli uomini i quali praticano la medicina non hanno superato i trattamenti che ammontano al cannibalismo dal momento che questi son ritenuti giustificati.

La scienza moderna ha sviluppato molti diversi tipi di operazioni che si compiono su parti del corpo umano, alcune che sono comuni e di solito hanno successo e altre che sono sperimentali e spesso non hanno successo. Non spetta a noi decidere se tali operazioni siano consigliabili o garantite dal punto di vista scientifico o medico. Sarebbe bene, però, che i cristiani i quali debbano prendere una decisione del genere considerassero l'indicazione del punto di vista di Dio presentato dalle Scritture. - Efes. 5:10.

Attualmente i ricercatori scientifici cominciano a usare parti artificiali o animali dove in precedenza si ritenevano necessarie parti umane, come nel caso dei trapianti di cornea. (Si veda, per esempio, Science News del 21 maggio 1966.pagina 396, e il Time del 28 aprile 1967, pagine 68 e 70). Se di queste operazioni faranno più ampio uso, non lo sappiamo. Nè possiamo decidere se il cristiano debba accettare qualche parte di animale per trapianto; questo spetta alla decisione personale. (Gal. 6:5) Comunque, possiamo essere sicuri che nel futuro verrà il tempo in cui tutte le operazioni mediche umane non saranno necessarie. (Riv. 21:4) I cristiani hanno la chiara prova che è vicino il nuovo ordine in cui Geova il Grande Medico, per mezzo di Gesù, farà guarigioni oltre i limiti della scienza medica odierna. - Mar. 8:22-25; Giov. 11:43,44; Atti 3:6,7; Matt. 12:15.
Che cosa si dovrebbe fare, però, quando si chiede a un cristiano di provvedere un organo da usare in un'altra persona o di permettere che venga usata in tal modo la parte del corpo di un caro deceduto? Potremmo chiedere: Se il cristiano ha personalmente deciso di non voler sostentare la propria vita con la carne d'un altro uomo imperfetto, potrebbe egli secondo coscienza permettere che parte della sua carne venisse usata in quel modo per sostentare qualcun altro?
Perfino dal punto di vista medico c'è qualche dubbio circa la saggezza e l'etica di alcuni trapianti. Un medico ha trattato questo pubblicamente negli Annals of Internal Medicine, citando i risultatati di 224 operazioni di trapianto del rene. Nella maggioranza dei casi quelli che han ricevuto il trapianto non hanno sopravvissuto all'operazione più di un anno. Quindi, commentando i pericoli del volontario che dona uno dei suoi reni, il medico chiese: "È giusto sottoporre una persona sana ... alla possibilità ... di abbreviare la sua vita di 25 o 30 anni per prolungare la vita di un altro di 25 o 30 mesi o meno?". Riferendo su ciò, Newsweek del 2 marzo 1964, a pagina 74, aggiunse che il medico "non offre nessuna conclusiva risposta, ma suggerisce la domanda che dev'essere fatta più spesso".

Allorchè bisogna decidere sul da fare del proprio corpo o del corpo di un caro deceduto, di cui un cristiano sia responsabile, non si dovrebbero trascurare le parole dell'apostolo Paolo in Romani 12:1: "Vi supplico per le compassioni di Dio, fratelli, di presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, accettevole a Dio, sacro servizio con la vostra facoltà di ragionare".
maxsar
maxsar
-----------
-----------

Maschio Numero di messaggi : 1349
Età : 39
SCALA DI DAWKINS :
Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Left_bar_bleue69 / 7069 / 70Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Right_bar_bleue

Data d'iscrizione : 13.01.09

Torna in alto Andare in basso

Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Empty Re: Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita

Messaggio Da maxsar Dom 29 Mar 2009 - 11:39

I battezzati cristiani han dedicato la loro vita, compreso il loro corpo, a fare la volontà del loro Creatore. In vista di ciò, può tale persona donare il proprio corpo o una parte di esso onde medici o altri ne facciano un uso non limitato? Ha l'uomo il diritto, per concessione di Dio, di dedicare gli organi del proprio corpo all'esperimento scientifico? È giusto che permetta di far questo del corpo di una persona cara? Queste sono domande che meritano una seria considerazione.
Da non trascurare è l'uso che potrebbe farsi di un corpo morto. Il cristiano che, mentre è in vita, ha rifiutato di dare il proprio sangue perché fosse usato come trasfusione per qualche altra persona, consentirebbe che il suo corpo sia dato a un gruppo o a una persona e forse in quel tempo ne sia tolto il sangue per trasfonderlo, come è stato fatto di alcuni cadaveri? (Si veda, per esempio, Svegliatevi! [solo in inglese] del 22 ottobre 1962, pagina 30). Una persona potrebbe ritenere di poter stipulare che il suo corpo non sia usato in quel modo; ma se molti che hanno autorità si rifiutano di attenersi ai desideri del cristiano circa il sangue quando egli è vivo, quale ragione c'è per credere che mostreranno più rispetto per i suoi desideri dopo la sua morte? Userebbero i suoi organi in cannibaleschi esperimenti medici?
Il nostro corpo è una creazione di Geova Dio. (Sal. 100:3; 95:6; Giob. 10:8) I cristiani possono consentire che si compia un'operazione chirurgica necessaria, come la rimozione di un arto malato, ma non mutilano inutilmente il loro corpo creato da Geova. Permettendo che un corpo sia mutilato dopo la morte si mostrerebbe forse rispetto per la creazione di Dio? È vero che in alcuni casi ci possono essere esigenze legali che i cristiani devono osservare, come quando la legge richiede l'esame dopo la morte per determinare la cause del decesso (Rom. 13:1,7; Mar. 12:17) In tali casi il parente più stretto può richiedere che gli organi non siano rimossi per il trapianto o ulteriore uso. In questo modo, sebbene si possa richiedere l'autopsia, il cristiano può prevenire l'indebito uso del corpo della persona cara. Ma quando tali leggi non si applicano, il cristiano può decidere in tal modo che si evitino non necessarie mutilazioni e ogni possibile uso indebito del corpo. Così sarà in grado di avere una coscienza serena dinanzi a Dio. - 1 Piet. 3:16.
Da questa considerazione dovrebbe risultare evidente che i cristiani i quali sono stati illuminati dalla Parola di Dio non devono prendere queste decisioni semplicemente in base al capriccio o all'emozione. Possono considerare i princìpi divini riportati nelle Scritture e servirsene per prendere decisioni personali mentre si rivolgono a Dio per essere guidati, confidando in lui e riponendo la loro fiducia nel futuro che egli riserva a coloro che lo amano. - Prov. 3:5,6; Sal. 119:105.

Nessuno che sia in possesso delle proprie facoltà mentali vuole morire. La vita è preziosa, quindi l’uomo vuole vivere. Ma il cannibalistico uso di organi umani non è il modo di conseguire longevità» - Svegliatevi! del 22/3/70, pag.4.

«trapianti sono in effetti una forma di cannibalismo» - Svegliatevi! del 22/12/72, pag. 27.

a Torre di Guardia del 15/12/1974, pag. 747

Restare in vita a ogni costo?
In genere si pensa che il cannibalismo sia una cosa dell'incivile passato. Nell'ottobre del 1972, comunque, dopo che un aereo era precipitato sugli alti monti delle Ande cilene, alcuni superstiti restarono in vita nelle successive dieci settimane mangiando parti dei corpi morti dei loro compagni. Ora si sono pubblicati libri che fanno pittoreschi racconti della loro difficile esperienza. Benché parecchi preferissero morire piuttosto che mangiare carne umana, sedici lo considerarono un modo accettevole per mantenersi in vita. Quale fu il loro ragionamento?

Un argomento fu che rifiutar di mangiare i morti voleva dire morte certa e che, siccome 'il suicidio era proibito dalla chiesa', nel loro caso era permesso mangiare carne umana. Un altro asserì di vedere un parallelo fra il mangiare la carne di amici morti e la 'santa comunione', sostenendo che 'Dio ci aveva provveduto il cibo'.

I superstiti non furono gli unici a fare questo ragionamento. La recensione di uno dei recenti libri pubblicata da "National Catholic Reporter" disse: "Le autorità ecclesiastiche difesero in seguito le azioni dei superstiti sulla base che avevano diritto di sopravvivere e che, date le circostanze, avevano trattato i morti con rispetto". Il critico quindi, proseguì dicendo: "È bene sapere, almeno, che una chiesa che in passato ha così spesso giustificato le guerre che davano luogo a corpi morti possa anche giustificare il consumo delle spoglie mortali se è questione di sopravvivenza".

La Bibbia mostra che Dio concesse all'uomo il diritto di mangiare carne animale, non quella di altri uomini. (Gen. 9:3; si paragoni Levitico 26:27-29). Non c'è dubbio che i superstiti ebbero un'esperienza penosa, straziante. Ma l'idea che 'il fine giustifica i mezzi' non è in armonia con la Bibbia. Seguendo tale ragionamento, uomini dei paesi dittatoriali ubbidirono a ordini che fecero loro commettere atrocità. Disubbidire, ragionarono, equivaleva a 'commettere suicidio'. Ma Cristo Gesù mostrò che cercando di salvare la propria vita in modi che sono in disaccordo con la volontà di Dio si può solo perdere il favore di Dio. La morte nell'integrità, comunque, assicura la risurrezione alla vita in un giusto nuovo ordine. - Mar. 8:35; Giov. 6:39, 40.

«Gli uomini furono autorizzati da Dio a mangiare carne animale e a sostentare la propria vita umana sopprimendo la vita degli animali, sebbene non fosse permesso loro di mangiar sangue. Includeva questo il mangiare carne umana, sostentando la propria vita per mezzo del corpo o di parte del corpo di un altro uomo, vivo o morto? No! Questo sarebbe stato cannibalismo, una pratica aborrita da ogni persona civile ... Quelli che si sottopongono a tale operazione si sosterranno quindi della carne di un altro uomo. Questo è cannibalesco. Comunque, autorizzando l'uomo a mangiare carne animale Geova Dio non diede agli uomini il permesso di cercar di perpetuare la propria vita mettendo cannibalisticamente nei loro corpi carne umana, sia masticandola che nella forma di interi organi o parti del corpo tolte da altri» - La Torre di Guardia del 15 marzo 1968, pp. 190-192.

Mi sembra molto chiaro il pensiero che emerge dallo scritto; bisogna riconoscere ai vostri leader un certo sofismo legale.
Vietavano implicitamente una posizione dicendo che chi faceva il contrario andava "secondo coscienza personale"; in questo modo però chi trasgrediva andava incontro alle proprie responsabilità; confermi?
Mi sembra che ciò che va contro i prinicipi emersi dalle indicazioni supportate dall'organo ufficiale del nucleo centrale, viene sempre sanzionato
Mi sapresti spiegare perchè dagli anni 60 agli 80 il numero di TDG che si sottoposero ad interventi chirurgici è bassissimo rispetto a quelli dagli anni 80 in poi?
Se poi la torre di guardia è la rivista ufficiale inneggiante al regno di Geova ed il corpo direttivo, a vostro parere, è guidato dallo spirito santo non dovrebbero esserci errori.
Eppure è stata fatta ampiamente passare questa posizione, persone che si sono sottoposte sono stati dissociate ed un bel po' morte quando abbisognavano soltanto di un trapianto chirurgico.
Prima, in pratica, chi accettava un trapianto si macchiava del peccato di cannibalismo e andava incontro alle conseguenze della sua condotta; dagli anni 80 questa venne ammessa.

https://www.youtube.com/watch?v=JBktvE4zmeU, minuto 3.48
maxsar
maxsar
-----------
-----------

Maschio Numero di messaggi : 1349
Età : 39
SCALA DI DAWKINS :
Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Left_bar_bleue69 / 7069 / 70Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Right_bar_bleue

Data d'iscrizione : 13.01.09

Torna in alto Andare in basso

Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Empty Re: Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita

Messaggio Da AK Dom 29 Mar 2009 - 13:45

maxsar ha scritto:
Guarda, non sono affatto sicuro sia la posizione prevalente, ma l'ho sentito spiegare da uno sheik in Tunisia e ho dato per assunto che fosse la posizione prevalente. Indagherò anche io, e mi adeguerò al caso (fosse possibile religiosamente, preferirei donare gli organi: E' possibile però sia la posizione della mia scuola, e in tal caso me ne dovrei stare)
http://padis.uniroma1.it/getfile.py?docid=494&name=Tesi_FrancescaRomanaRomani&format=pdf&version=1

Grazie. Me lo leggerò! (262 pagine? Uhm, sì, lo leggerò con molta calma...)
AK
AK
-----------
-----------

Maschio Numero di messaggi : 866
Età : 47
SCALA DI DAWKINS :
Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Left_bar_bleue0 / 700 / 70Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Right_bar_bleue

Data d'iscrizione : 13.03.09

Torna in alto Andare in basso

Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Empty Re: Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita

Messaggio Da maxsar Lun 30 Mar 2009 - 13:06

262 pagine? Uhm, sì, lo leggerò con molta calma...)
Hai ragione, effettivamente è un po' tanto; però è ben fatta ed è scorrevole.
I punti centrali sono da pagina 25 a 32; e da 37 a 60più o meno.
Ti posto uno dei punti fondamentali; comunque no nfidarti e dacci un'occhiata.
• Rompere le ossa del cadavere equivale a rompere quelle del vivente,
perciò nessun danno ingiustificato dovrebbe esser inflitto al defunto,
eccezion fatta per trattamenti assolutamente necessari che, proprio in
ragione della loro necessità, diventano di conseguenza in ogni caso
leciti.
• Un danno minore (ḍarar aḫaff) al cadavere — nella fattispecie
l’espianto degli organi — è tollerato per prevenirne uno maggiore
(ḍarar ašadd) al vivente, che può morire se il trapianto non è eseguito
in tempo. Il principio del male minore viene ad esempio evocato dai
giuristi quando i medici sono costretti a scegliere fa il salvare il feto o
la madre: si privilegia allora la salvezza della madre, in quanto forma di
vita gia sviluppata e, a sua volta, fonte di vita.
• Un danno privato (ḍarar aḫaṣṣ) al cadavere è tollerato per evitare
pubblico danno (ḍarar ‘āmm) al vivente e ai suoi successori, quindi
alla comunità nel suo insieme, il cui bene è considerato supremo
rispetto al bene del singolo individuo, vivo o morto che sia.
• Nessun danno può essere inflitto per prevenirne uno uguale. Perciò
devono esistere ragionevoli probabilità che il beneficiario dell’organo si
riprenda dalla malattia grazie al trapianto, altrimenti il danno causato al
donatore non può in nessun caso essere giustificato.
• Come s’è visto, il Corano afferma che chiunque salvi una vita è come
se avesse salvato l’umanità intera: ogni sforzo per salvare una vita che
può essere salvata è legittimo, compreso il trapianto, che pure causa
danno al corpo del donatore.
• Analogamente al permesso unanimemente accordato di cercare una
cura tramite liquidi proibiti, cibi e sostanze impure (al-tadāwī bilmuḥarram),
anche i trapianti sono permessi: il principio è che la vita
umana deve essere salvata anche a prezzo di violare certe proibizioni
religiose (ad esempio, in caso di necessità, quando non si ha la
possibilità di scegliere, è lecito per il musulmano nutrirsi di carne di
maiale, animale considerato abitualmente impuro). La necessità rende
il proibito permesso, incluso il prelievo di organi da cadavere.
• “Cerca la cura per ogni malattia” perché Dio, che tutto ha previsto, ha
predisposto la cura per ogni male: questo ḥadīṯ è interpretato come un
chiaro invito alla ricerca e al “non trascurare alcuna misura che porti a
guarigione, anche se contempla il trapianto di organi da cadavere”
La cura dei malati è una responsabilità collettiva della società, di
conseguenza, la donazione di parti del corpo diviene obbligo sociale,
classificato dalla Legge come farḍ kifāya: la comunità come corpo
collettivo è obbligata a trovare i giusti organi da trapiantare nei suoi
membri malati: se una persona malata muore in attesa di trapianto, la
comunità (nella fattispecie il personale medico) ne è responsabile;
ottenuto l’organo, la comunità si considera dispensata dal cercare altra
cura per il suo beneficiario.
Islamic Code of Medical Ethics, Kuwait, 1981, p. 81-106
Per la donazione ad altre persone di religioni diverse non ho trovato particolari problemi, a parte i soliti falchi ;inoltre se la modalità di sepoltura non è rispettosa dell'islam, l'organo dovrebbe essere espiantato e sepolto a parte.
Da quel che ho letto, la posizione di illeicità e nettamente minoritaria globalmente seppur estremamente diffusa nel sud-est asiatico (pakistan e simili).
maxsar
maxsar
-----------
-----------

Maschio Numero di messaggi : 1349
Età : 39
SCALA DI DAWKINS :
Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Left_bar_bleue69 / 7069 / 70Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Right_bar_bleue

Data d'iscrizione : 13.01.09

Torna in alto Andare in basso

Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita Empty Re: Studio USA: i più religiosi sono anche i più disposti a subire trattamenti aggressivi di fine vita

Messaggio Da Contenuto sponsorizzato


Contenuto sponsorizzato


Torna in alto Andare in basso

Torna in alto

- Argomenti simili

 
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.