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Messaggio Da loonar Lun 11 Giu 2012 - 0:23

“Il Pragmatismo volta le spalle decisamente e una volta per tutte a una moltitudine di abitudini inveterate, care ai filosofi di professione. Le volta all’astrazione; a tutto ciò che rende il pensiero inadeguato, cioè alle soluzioni puramente verbali, alle cattive ragioni a priori, ai sistemi chiusi; a tutto quello che pretende di essere un assoluto o un principio, per dirigersi verso il pensiero concreto e adeguato, verso i fatti, verso l’azione efficace.”
(William James 1842-1910)
L’uso del Pragmatismo è quello che guida il mio pensiero, è quello che mi fa dire “ma a che serve dio o gli dei?” “che cambia se dio esista o no?” domande a cui nessuno risponde e che fa apparire tutte le altre discussioni in merito, che riempiono questo e altri forum, uno starnazzare di oche irascibili. Ogni discussione su entità metafisiche poste al vaglio del metodo pragmatista, si ridurrebbero a aria fritta e perderebbero consistenza anche per lo sproloquio dei “filosofi”.
E’ talmente lucido e occamista questo metodo che spesso, mi ritrovo ad usarlo, con successo, riguardo diatribe che vertono su questioni meno filosofiche, all’apparenza, come ad esempio le ragioni nascoste dietro grandi avvenimenti storici (con la particolarità di una totale assenza di prove, cosa che non le rende per ciò, storiche!).
Domande come queste:
“che differenza comporta il fatto che il WTC sia andato giù centrato da due aerei o per delle cariche esplosive?”
“che differenza pratica avremmo nel sapere che una determinata Lobby determina le scelte planetarie e nel sapere solamente che le scelte planetarie sono frutto di una indistinta elite?”
“che differenza sostanziale avremmo nel sapere che gli USA sono stati in grado di beffare per 40 anni il mondo facendogli credere che fossero andati sulla Luna e il fatto che ci siano andati davvero?”
Possono portare ad un ragionamento sugli effetti fra l’una e l’altra opzione, ma impelagarsi nella ricerca di “verità” nascoste, dal basso di un’ammessa dagli stessi “indagatori” impossibilità ad accedere alle prove che senso avrebbe , oltre a quello di divertire chi da questi fatti ne trae un vantaggio?

Possibili direzioni del thread:
- risoluzione pragmatista su ogni questione relativa al metafisico.
- applicazione del metodo pragmatista a fatti reali (un’applicazione che forse James e Peirce, non avrebbero approvato, ma che potremmo provare ad usare).

loonar
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