Obama il mago
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Faria
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Obama il mago
Come apparire degli innovatori, vincere un nobel per la pace ed essere osannato come difensore delle libertà e della democrazia, senza cambiare di una virgola la politica deleteria delle precedenti presidenze, ma anzi peggiorandone addirittura i caratteri repressivi e antilibertari (giocando non poco sul razzismo al contrario).
http://www.postlibertarian.com/2012/03/218-reasons-not-to-vote-for-obama/
p.s.: se penso ai candidati repubblicani, suoi avversari, mi viene da piangere.
http://www.postlibertarian.com/2012/03/218-reasons-not-to-vote-for-obama/
p.s.: se penso ai candidati repubblicani, suoi avversari, mi viene da piangere.
loonar- ----------
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Re: Obama il mago
da incorniciare!
Un messaggio che più chiaro non si può. Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha scelto due icone gay per la delegazione che rappresenterà la spedizione a stelle e strisce nelle cerimonie d'apertura e chiusura dei Giochi Invernali di Sochi: l'ex tennista Billie Jean King e l'ex star dell'hockey Caitlin Cahow.
E' la prima volta dal 2000 che gli Usa non mandano un presidente, un ex presidente, un vicepresidente o una first lady e la scelta di King e Cahow appare come un messaggio alla Russia in merito alla legge anti-gay. Il portavoce della Casa Bianca, Shin Inouye, ha spiegato che la delegazione "rappresenta la diversità degli Stati Uniti" e mostrerà "al mondo il meglio della diversità, della determinazione e del lavoro di squadra dell'America".
L'assenza di Obama è stata invece giustificata col fitto calendario di impegni del presidente. La King, dal canto suo, si è e detta "profondamente onorata" della nomina e si augura che "questi Giochi siano una svolta per l'accettazione universale di tutte le persone". La King ha collezionato in carriera 39 titoli dello Slam fra singolare, doppio e misto.
Un messaggio che più chiaro non si può. Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha scelto due icone gay per la delegazione che rappresenterà la spedizione a stelle e strisce nelle cerimonie d'apertura e chiusura dei Giochi Invernali di Sochi: l'ex tennista Billie Jean King e l'ex star dell'hockey Caitlin Cahow.
E' la prima volta dal 2000 che gli Usa non mandano un presidente, un ex presidente, un vicepresidente o una first lady e la scelta di King e Cahow appare come un messaggio alla Russia in merito alla legge anti-gay. Il portavoce della Casa Bianca, Shin Inouye, ha spiegato che la delegazione "rappresenta la diversità degli Stati Uniti" e mostrerà "al mondo il meglio della diversità, della determinazione e del lavoro di squadra dell'America".
L'assenza di Obama è stata invece giustificata col fitto calendario di impegni del presidente. La King, dal canto suo, si è e detta "profondamente onorata" della nomina e si augura che "questi Giochi siano una svolta per l'accettazione universale di tutte le persone". La King ha collezionato in carriera 39 titoli dello Slam fra singolare, doppio e misto.
delfi68- -------------
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Re: Obama il mago
delfi68 ha scritto:da incorniciare!
Un messaggio che più chiaro non si può. Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha scelto due icone gay per la delegazione che rappresenterà la spedizione a stelle e strisce nelle cerimonie d'apertura e chiusura dei Giochi Invernali di Sochi: l'ex tennista Billie Jean King e l'ex star dell'hockey Caitlin Cahow.
E' la prima volta dal 2000 che gli Usa non mandano un presidente, un ex presidente, un vicepresidente o una first lady e la scelta di King e Cahow appare come un messaggio alla Russia in merito alla legge anti-gay. Il portavoce della Casa Bianca, Shin Inouye, ha spiegato che la delegazione "rappresenta la diversità degli Stati Uniti" e mostrerà "al mondo il meglio della diversità, della determinazione e del lavoro di squadra dell'America".
L'assenza di Obama è stata invece giustificata col fitto calendario di impegni del presidente. La King, dal canto suo, si è e detta "profondamente onorata" della nomina e si augura che "questi Giochi siano una svolta per l'accettazione universale di tutte le persone". La King ha collezionato in carriera 39 titoli dello Slam fra singolare, doppio e misto.
Misto mare
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Re: Obama il mago
Obama vince le elezioni solo grazie al voto etnico.
L'unico modo per batterlo è trovare uno più nero di lui
L'unico modo per batterlo è trovare uno più nero di lui
Faria- -------------
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Re: Obama il mago
Obama non lo capisco bene, un misto mare come dice ras
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dando venghi ? cosa ? Da Rebbibbia ? Da Reggina Celi ? No da Roma. Allora Venghi dalla Libertà !
silvio- -------------
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Re: Obama il mago
Faria ha scritto:Obama vince le elezioni solo grazie al voto etnico.
L'unico modo per batterlo è trovare uno più nero di lui
Ospite- Ospite
Re: Obama il mago
a qualcuno sarà sfuggito il fatto che Obama oltre ad essere la più grande delusione a qualsiasi livello
non sarà più eleggibile
quindi non vi sarà bisogno di tyson come candidato repubblicano per batterlo
non sarà più eleggibile
quindi non vi sarà bisogno di tyson come candidato repubblicano per batterlo
loonar- ----------
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Re: Obama il mago
loonar ha scritto:a qualcuno sarà sfuggito il fatto che Obama oltre ad essere la più grande delusione a qualsiasi livello
non sarà più eleggibile
quindi non vi sarà bisogno di tyson come candidato repubblicano per batterlo
Anzi, proprio perché deludente non servirà nemmeno un repubblicano particolarmente acuto...
Poi magari sbaglio, eh...
primaverino- -------------
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Re: Obama il mago
loonar ha scritto:a qualcuno sarà sfuggito il fatto che Obama oltre ad essere la più grande delusione a qualsiasi livello
non sarà più eleggibile
quindi non vi sarà bisogno di tyson come candidato repubblicano per batterlo
tanto per sapere, cosa ti faceva sperare in Obama tolto il fatto che è mezzo nero?
Faria- -------------
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Re: Obama il mago
primaverino ha scritto:loonar ha scritto:a qualcuno sarà sfuggito il fatto che Obama oltre ad essere la più grande delusione a qualsiasi livello
non sarà più eleggibile
quindi non vi sarà bisogno di tyson come candidato repubblicano per batterlo
Anzi, proprio perché deludente non servirà nemmeno un repubblicano particolarmente acuto...
Poi magari sbaglio, eh...
Obama non vinnce per via del programma elettorale e non rivince per quello che ha fatto durante il primo mandato, vince solo grazie al voto etnico
Faria- -------------
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Re: Obama il mago
io non speravo mica!Faria ha scritto:loonar ha scritto:a qualcuno sarà sfuggito il fatto che Obama oltre ad essere la più grande delusione a qualsiasi livello
non sarà più eleggibile
quindi non vi sarà bisogno di tyson come candidato repubblicano per batterlo
tanto per sapere, cosa ti faceva sperare in Obama tolto il fatto che è mezzo nero?
io parlo degli americani e non solo che si basavano sui suoi slogan e proclami in stile kennedyani, sono loro ad essere rimasti delusi
l'etnia conta più per te e per gli italiani provinciali, negli usa non badano a questo, pali di chi va a votare, cioè il 40% degli aventi diritto
quelli con le tue idee razziste negli usa non vanno a votare, non sentendosi rappresentati dai repubblicani, troppo liberal per i loro gusti
loonar- ----------
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Re: Obama il mago
Obama è stato eletto grazie al voto etnico (intendo dei neri e delle altre minoranze); al tempo della sua elezione ci furono diversi articoli in vari giornali, ovviamente non so se fossero giornali di simpatie repubblicane o democratiche
Faria- -------------
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Re: Obama il mago
è dura essere monomaniaci, immagino
loonar- ----------
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Re: Obama il mago
loonar ha scritto:è dura essere monomaniaci, immagino
io non sono affatto monomaniaco
Faria- -------------
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Re: Obama il mago
Anche ponendo ciò sia vero(non lo è, come chiunque abbia seguito un minimo le tornate elettorali, dato che in entrambi i casi i suoi avversari erano decisamente deboli come proposte), rimane che anche i 'neri e le altre minoranze' fanno parte della società americana a tutti gli effetti. E' la democrazia, baby.Faria ha scritto:Obama è stato eletto grazie al voto etnico (intendo dei neri e delle altre minoranze); al tempo della sua elezione ci furono diversi articoli in vari giornali, ovviamente non so se fossero giornali di simpatie repubblicane o democratiche
___________________
La libertà è inafferrabile, ma non conosco altro per cui valga la pena di vivere.
-Avalon-
What a kind of life: Freedom in flesh,
shackles on your mind...
Avantasia
"You can have all the faith you want in spirits and the afterlife, and heaven and hell, but when it comes to this world, don't be an idiot. 'Cause you can tell me you put your faith in God to put you through the day, but when it comes time to cross the road, I know you look both ways."
House, M.D.
La vita è un diritto, non un dovere.
Re: Obama il mago
Fermo restando che MC cain era un validissimo candidato; il voto etnico c'è stato:
Molti commentatori hanno salutato la vittoria di Barack Obama come un trionfo della società post-razziale sull’America ingloriosa del segregazionismo e delle discriminazioni. Questo è certamente vero, se si guarda al dato elettorale nel complesso, che ha visto il candidato democratico prevalere anche in aree tradizionalmente molto timide verso il partito dell’asinello. Inoltre, il temuto “effetto Bradley” non si è appalesato nel voto degli americani.
Tuttavia, leggendo tra le righe dei risultati, si può notare un particolare interessante.
In mezzo a un sostanziale trionfo per Obama in gran parte degli Stati Uniti si delinea tutta una fascia di territorio contiguo, che va dal Tennessee all’Oklahoma passando per l’Arkansas, in cui Obama è andato peggio del perdente Kerry quattro anni fa - in alcuni casi, addirittura molto peggio -.
I flussi elettorali dal 2008 al 2004. Aree blu: avanzamento democratico; aree rosse: avanzamento repubblicano
La cartina con i voting shifts, cioè il flusso elettorale, dal 2004 al 2008 è impressionante nella conferma.
Valanga blu (democratica) in quasi tutto il Paese, striatura rossa (repubblicana) proprio tra Tennessee e Oklahoma, con propaggini in piccole porzioni di West Virginia e Kentucky e poi in Alabama, Louisiana e Texas nord-orientale.
Ora, il fatto singolare è che nessuno dei candidati ha fatto campagna elettorale in queste zone, se si esclude una fugace sosta di McCain in aeroporto in Tennessee pochi giorni prima del voto.
I risultati parlano da soli. Una quota non indifferente di elettori bianchi di questi stati non se l’è sentita di votare Obama. Non se l’è sentita di mandare un nero alla Casa Bianca.
Cominciamo da Alabama e Louisiana, due stati del profondo Sud americano, infelici protagonisti delle pagine peggiori del segregazionismo negli Stati Uniti.
In Alabama il 29% degli elettori era afro-americano e ha scelto Obama con una percentuale soverchiante, il 98 per cento. I bianchi, pari a due terzi di chi è andato a votare, hanno dato a Obama solo il 10% dei voti. Kerry prese il 19% dei voti dei bianchi quattro anni fa.
Il dato più significativo è però che il 51% degli elettori democratici bianchi ha scelto McCain contro il 47% di Obama.
In Louisiana il 29% di chi ha votato era nero e il suo voto è andato al 94% a Obama. Dei bianchi però, che costituiscono il 65% dell’elettorato dello stato, solo 14 su 100 hanno votato Obama. Nel 2004 Kerry fu votato da 24 bianchi su 100.
Qui i democratici bianchi hanno votato McCain addirittura 60-38, con un margine di più di venti punti.
Se guardiamo poi l’Arkansas, vediamo che il 95% del voto dei neri - non moltissimi qui, il 12 per cento della popolazione - è andato a Barack Obama. John McCain ha beneficiato del 68 per cento tra i bianchi - che sono l’83% dell’elettorato -. Quattro anni fa Bush, con ben altri chiari di luna per il Partito repubblicano, non riuscì a strappare più del 63 per cento tra i bianchi.
E anche se qui, patria di Bill Clinton, i democratici bianchi sono andati con Obama 68-28 (il che significa che comunque quasi un democratico bianco su tre non se l’è sentita di votare il senatore nero dell’Illinois), ben il 74% degli indipendenti bianchi ha premiato il candidato repubblicano.
L’Oklahoma è diventato quest’anno lo stato più repubblicano di tutta America, strappando lo storico primato a territori come Utah, Idaho o Wyoming. Gli indipendenti bianchi in questo stato sono andati a McCain 65-35 e i democratici bianchi hanno sostenuto Obama con un margine piuttosto ristretto, 59-41. Inoltre Obama ha perso più del 5% tra gli elettori anziani e di mezza età rispetto a Kerry.
In Tennessee i neri (il 12%) hanno scelto Obama al 94% e i bianchi (l’84%) hanno votato McCain al 63%. Obama ha perso il 7% rispetto a Kerry tra gli ultra-65enni, il 4% tra chi si definiva democratico e il 3% tra chi si definiva indipendente.
Molti commentatori hanno salutato la vittoria di Barack Obama come un trionfo della società post-razziale sull’America ingloriosa del segregazionismo e delle discriminazioni. Questo è certamente vero, se si guarda al dato elettorale nel complesso, che ha visto il candidato democratico prevalere anche in aree tradizionalmente molto timide verso il partito dell’asinello. Inoltre, il temuto “effetto Bradley” non si è appalesato nel voto degli americani.
Tuttavia, leggendo tra le righe dei risultati, si può notare un particolare interessante.
In mezzo a un sostanziale trionfo per Obama in gran parte degli Stati Uniti si delinea tutta una fascia di territorio contiguo, che va dal Tennessee all’Oklahoma passando per l’Arkansas, in cui Obama è andato peggio del perdente Kerry quattro anni fa - in alcuni casi, addirittura molto peggio -.
I flussi elettorali dal 2008 al 2004. Aree blu: avanzamento democratico; aree rosse: avanzamento repubblicano
La cartina con i voting shifts, cioè il flusso elettorale, dal 2004 al 2008 è impressionante nella conferma.
Valanga blu (democratica) in quasi tutto il Paese, striatura rossa (repubblicana) proprio tra Tennessee e Oklahoma, con propaggini in piccole porzioni di West Virginia e Kentucky e poi in Alabama, Louisiana e Texas nord-orientale.
Ora, il fatto singolare è che nessuno dei candidati ha fatto campagna elettorale in queste zone, se si esclude una fugace sosta di McCain in aeroporto in Tennessee pochi giorni prima del voto.
I risultati parlano da soli. Una quota non indifferente di elettori bianchi di questi stati non se l’è sentita di votare Obama. Non se l’è sentita di mandare un nero alla Casa Bianca.
Cominciamo da Alabama e Louisiana, due stati del profondo Sud americano, infelici protagonisti delle pagine peggiori del segregazionismo negli Stati Uniti.
In Alabama il 29% degli elettori era afro-americano e ha scelto Obama con una percentuale soverchiante, il 98 per cento. I bianchi, pari a due terzi di chi è andato a votare, hanno dato a Obama solo il 10% dei voti. Kerry prese il 19% dei voti dei bianchi quattro anni fa.
Il dato più significativo è però che il 51% degli elettori democratici bianchi ha scelto McCain contro il 47% di Obama.
In Louisiana il 29% di chi ha votato era nero e il suo voto è andato al 94% a Obama. Dei bianchi però, che costituiscono il 65% dell’elettorato dello stato, solo 14 su 100 hanno votato Obama. Nel 2004 Kerry fu votato da 24 bianchi su 100.
Qui i democratici bianchi hanno votato McCain addirittura 60-38, con un margine di più di venti punti.
Se guardiamo poi l’Arkansas, vediamo che il 95% del voto dei neri - non moltissimi qui, il 12 per cento della popolazione - è andato a Barack Obama. John McCain ha beneficiato del 68 per cento tra i bianchi - che sono l’83% dell’elettorato -. Quattro anni fa Bush, con ben altri chiari di luna per il Partito repubblicano, non riuscì a strappare più del 63 per cento tra i bianchi.
E anche se qui, patria di Bill Clinton, i democratici bianchi sono andati con Obama 68-28 (il che significa che comunque quasi un democratico bianco su tre non se l’è sentita di votare il senatore nero dell’Illinois), ben il 74% degli indipendenti bianchi ha premiato il candidato repubblicano.
L’Oklahoma è diventato quest’anno lo stato più repubblicano di tutta America, strappando lo storico primato a territori come Utah, Idaho o Wyoming. Gli indipendenti bianchi in questo stato sono andati a McCain 65-35 e i democratici bianchi hanno sostenuto Obama con un margine piuttosto ristretto, 59-41. Inoltre Obama ha perso più del 5% tra gli elettori anziani e di mezza età rispetto a Kerry.
In Tennessee i neri (il 12%) hanno scelto Obama al 94% e i bianchi (l’84%) hanno votato McCain al 63%. Obama ha perso il 7% rispetto a Kerry tra gli ultra-65enni, il 4% tra chi si definiva democratico e il 3% tra chi si definiva indipendente.
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Re: Obama il mago
voto etnico dunque... è va be', le cose si vedono sempre nel verso che fa comodo vederle, ma secondo te, il fatto che obama sia il primo presidente di colore, non indica che gli americani hanno sempre preferito i bianchi?? non è voto etnico pure questo?
ebbene, se il problema è il voto etnico, la bilancia pende ancora grandemente a sfavore dei neri... bisognerebbe che i prossimi 40 presidenti fossero neri per bilanciare
obama piaceva a tutti, questa è la verità, piaceva tanto a goldaman sachs quanto ai democratici, alle lobby delle armi e alla gente di colore, ai poveri e pure e a wallstreet!!
questo è il motivo per cui non poteva accontentare tutti, per fare qualcosa di significativo contro qualcuno ci devi andare, perforza..
ebbene, se il problema è il voto etnico, la bilancia pende ancora grandemente a sfavore dei neri... bisognerebbe che i prossimi 40 presidenti fossero neri per bilanciare
obama piaceva a tutti, questa è la verità, piaceva tanto a goldaman sachs quanto ai democratici, alle lobby delle armi e alla gente di colore, ai poveri e pure e a wallstreet!!
questo è il motivo per cui non poteva accontentare tutti, per fare qualcosa di significativo contro qualcuno ci devi andare, perforza..
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''Spero di non sconvolgere troppo i fisici sperimentali se aggiungo che una buona regola è anche quella di non riporre eccessiva fiducia nei risultati sperimentali finchè non siano confermati dalla teoria''
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Re: Obama il mago
Akka ha scritto:voto etnico dunque... è va be', le cose si vedono sempre nel verso che fa comodo vederle, ma secondo te, il fatto che obama sia il primo presidente di colore, non indica che gli americani hanno sempre preferito i bianchi?? non è voto etnico pure questo?
ebbene, se il problema è il voto etnico, la bilancia pende ancora grandemente a sfavore dei neri... bisognerebbe che i prossimi 40 presidenti fossero neri per bilanciare
obama piaceva a tutti, questa è la verità, piaceva tanto a goldaman sachs quanto ai democratici, alle lobby delle armi e alla gente di colore, ai poveri e pure e a wallstreet!!
questo è il motivo per cui non poteva accontentare tutti, per fare qualcosa di significativo contro qualcuno ci devi andare, perforza..
vabbe non capisci
Faria- -------------
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Re: Obama il mago
è va be' ma capiscimi, parlare con un cervellone come te non è mica facile
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Re: Obama il mago
faria sei tu che non capisci il topic del thread
il topic del thread è : Obama il mago
poi si specifica che questo presidente è stato ed è, alla luce del primo mandato e del secondo in atto, una totale delusione, per tutti, riguardo il tipo di politica che ci si aspettava da lui in base alla sua retorica preelettorale e ai suoi slogan e a quello che ha saputo o potuto fare
il come e perchè sia stato eletto è del tutto off topic
il colore della sua pelle irrilevante rispetto a quanto stiamo cercando di dire
per cui se hai da dire cose in topic, accomodati pure, altrimenti lascia il thread libero dai tuoi argomenti off topic
grazie
il topic del thread è : Obama il mago
poi si specifica che questo presidente è stato ed è, alla luce del primo mandato e del secondo in atto, una totale delusione, per tutti, riguardo il tipo di politica che ci si aspettava da lui in base alla sua retorica preelettorale e ai suoi slogan e a quello che ha saputo o potuto fare
il come e perchè sia stato eletto è del tutto off topic
il colore della sua pelle irrilevante rispetto a quanto stiamo cercando di dire
per cui se hai da dire cose in topic, accomodati pure, altrimenti lascia il thread libero dai tuoi argomenti off topic
grazie
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