Domanda ai credenti
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Re: Domanda ai credenti
Rasputin ha scritto:franzyust ha scritto:
purtroppo si parla sempre di religione come strumento per ottenere qualcos'altro a n vantaggio di pochi. Quella non è religione! sarà Droga o Sopruso o Circonvenzione
Sono sinonimi.
Eh no, proprio tu credo che mi avevi mandato un link da "etimo" !
che fai, ritratti ?
franzyust- -------------
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Re: Domanda ai credenti
franzyust ha scritto:Rasputin ha scritto:franzyust ha scritto:
purtroppo si parla sempre di religione come strumento per ottenere qualcos'altro a n vantaggio di pochi. Quella non è religione! sarà Droga o Sopruso o Circonvenzione
Sono sinonimi.
Eh no, proprio tu credo che mi avevi mandato un link da "etimo" !
che fai, ritratti ?
Quale link?
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Re: Domanda ai credenti
franzyust ha scritto:Rasputin ha scritto:franzyust ha scritto:
Comunque : Dio è tutto ciò che ti sta attorno, davanti, dietro, prima e poi. Tu stesso sei una parte di Dio.
Anche le zecche, i bacilli del colera, serpenti velenosi, ecc...?
Anche, e tutto ciò che sta loro davanti e dietro, e prima e poi ecc.
Belabestia il tuo dio...se quello è tutto quanto sa fare/essere, sinceramente mi pare un po' scarso
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Re: Domanda ai credenti
È estremamente interessante questa posizione di Franzyust.franzyust ha scritto:Darrow ha scritto:Io speravo che un credente come Franzyust, cioè uno che si sente battitore libero della fede, senza legami a doppio filo con il clero, fosse stato capace di darci un'idea di cosa sia dio per un credente e di cosa succederebbe se venisse a mancare.
Ma noto, che è talmente inutile dio, anche per un credente, da non dare nemmeno un motivo per far sentire la sua mancanza, ache a chi ci crede.
Quindi mi chiedo, ma cosa ci venite a raccontare a noi atei? Se dio è indefinibile per voi, inutile nelle vostre vite, perchè mai dovremmo crederci noi, che stiamo così bene senza?
ho appena risposto ad un'altro. Chi ha detto "inutile nelle vostre vite?"
penso che la parola "dio" vi crei più problemi perchè volete un concetto dietro ad una parola. E non siete in grado di pensare alla pratica cioè alla pratica della vita quotidiana che è quello più importante. Lasciate perdere "dio"; il cristiano non deve adorare la statuina o il crocifisso, deve fare !
Gesù diceva più o meno : perchè mi chiamate "signore, signore" e non fate quello che vi dico ?
E' inutile parlare di "Signore" quando la cosa importante è "fare" capite ?
non vi piace la parola "dio" ? va bene : usiamo un'altra!
Dio, ricacciato verso lidi ontologici sempre più remoti dall'incedere della scienza, del progresso civile, della filosofia cognitiva etc., ora dovrebbe sparire anche come valore semantico, ridursi a mero pragma, addirittura essere cancellato dal vocabolario in un'apoteosi dissolutoria in cui perderebbe anche ogni connotato semiotico.
Siamo forse ad un passo dall'ateismo religioso? Con una punta di orgoglio vorrei richiamare la tesi che avevo esposto qui: stadio finale, lo zeroteismo!
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Re: Domanda ai credenti
Rasputin ha scritto:franzyust ha scritto:Rasputin ha scritto:franzyust ha scritto:
Comunque : Dio è tutto ciò che ti sta attorno, davanti, dietro, prima e poi. Tu stesso sei una parte di Dio.
Anche le zecche, i bacilli del colera, serpenti velenosi, ecc...?
Anche, e tutto ciò che sta loro davanti e dietro, e prima e poi ecc.
Belabestia il tuo dio...se quello è tutto quanto sa fare/essere, sinceramente mi pare un po' scarso
Infatti la mia risposta non è giusta, mi avete costretto a dire qualcosa e ho detto qualcosa
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Re: Domanda ai credenti
Minsky ha scritto:È estremamente interessante questa posizione di Franzyust.franzyust ha scritto:Darrow ha scritto:Io speravo che un credente come Franzyust, cioè uno che si sente battitore libero della fede, senza legami a doppio filo con il clero, fosse stato capace di darci un'idea di cosa sia dio per un credente e di cosa succederebbe se venisse a mancare.
Ma noto, che è talmente inutile dio, anche per un credente, da non dare nemmeno un motivo per far sentire la sua mancanza, ache a chi ci crede.
Quindi mi chiedo, ma cosa ci venite a raccontare a noi atei? Se dio è indefinibile per voi, inutile nelle vostre vite, perchè mai dovremmo crederci noi, che stiamo così bene senza?
ho appena risposto ad un'altro. Chi ha detto "inutile nelle vostre vite?"
penso che la parola "dio" vi crei più problemi perchè volete un concetto dietro ad una parola. E non siete in grado di pensare alla pratica cioè alla pratica della vita quotidiana che è quello più importante. Lasciate perdere "dio"; il cristiano non deve adorare la statuina o il crocifisso, deve fare !
Gesù diceva più o meno : perchè mi chiamate "signore, signore" e non fate quello che vi dico ?
E' inutile parlare di "Signore" quando la cosa importante è "fare" capite ?
non vi piace la parola "dio" ? va bene : usiamo un'altra!
Dio, ricacciato verso lidi ontologici sempre più remoti dall'incedere della scienza, del progresso civile, della filosofia cognitiva etc., ora dovrebbe sparire anche come valore semantico, ridursi a mero pragma, addirittura essere cancellato dal vocabolario in un'apoteosi dissolutoria in cui perderebbe anche ogni connotato semiotico.
Siamo forse ad un passo dall'ateismo religioso? Con una punta di orgoglio vorrei richiamare la tesi che avevo esposto qui: stadio finale, lo zeroteismo!
sai non è facile parlare al cuore di una persona orgogliosa
franzyust- -------------
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Re: Domanda ai credenti
franzyust ha scritto:Rasputin ha scritto:franzyust ha scritto:Rasputin ha scritto:franzyust ha scritto:
Comunque : Dio è tutto ciò che ti sta attorno, davanti, dietro, prima e poi. Tu stesso sei una parte di Dio.
Anche le zecche, i bacilli del colera, serpenti velenosi, ecc...?
Anche, e tutto ciò che sta loro davanti e dietro, e prima e poi ecc.
Belabestia il tuo dio...se quello è tutto quanto sa fare/essere, sinceramente mi pare un po' scarso
Infatti la mia risposta non è giusta, mi avete costretto a dire qualcosa e ho detto qualcosa
Infatti non è possibile dare alcuna risposta sensata a quella domanda.
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Re: Domanda ai credenti
È vero, ma tu invece mi hai proprio aperto il cuore alla speranza, e ti ringrazio (non sto affatto scherzando). Vorrei che i credenti fossero tutti come te, o almeno che fossero sulla strada per diventarlo. Qualcosa, un'induzione, mi suggerisce che forse è davvero così. Grazie!franzyust ha scritto:sai non è facile parlare al cuore di una persona orgogliosa
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Re: Domanda ai credenti
Tutto ciò che mi sta attorno si chiama Universo, non Dio.franzyust ha scritto:Dio è tutto ciò che ti sta attorno, davanti, dietro, prima e poi. Tu stesso sei una parte di Dio.
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Re: Domanda ai credenti
Dovrei rincoglionirmi seriamente per arrivare, da persona adulta, a farmi così tante seghe mentali per vivere bene.franzyust ha scritto:Tomhet ha scritto:Beh considerando quanti ne fanno uso, dev'essere bella tosta, e nonostante da queste parti sia diventato più difficile trovarla pura come un tempo, come sembra mostrarci franzyust, sembra che vada sempre giù che è un piacere.
Per fortuna l'ho rimossa abbastanza tempo addietro da non ricordare il suo effetto, non mi ricordo neanche l'ultimo periodo che ci provai seriamente.
ci sarà sempre tempo
Il mondo è stupendo così com'è, crearmi un mondo sopra di esso per evitare di affrontarlo non fa per me.
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Re: Domanda ai credenti
Tomhet, in realtà Franzyust non crede ad un paradiso ultraterreno, crede in un dio presente in ogni cosa (panteismo), di cui non si capisce bene la funzione, soprattutto perchè è un dio personalissimo e individuale, ognuno lo concepisce come vuole, le religioni infatti secondo Franzyust sono inutili, così come i testi sacri che sono carta straccia. Scordati quelle divinità e quelle leggende, per Franzyust sono solo favole inventate dagli uomini.
In pratica il dio di Franzyust è il vero amico immaginario che qualche individuo ha avuto da bambino. Un essere personalissimo, di cui solo l'inventore conosce funzioni e poteri, la cui capacità di intervento sulla realtà fisica di questo universo è nulla, e che apporta benefici psicologici a chi lo inventa.
In pratica il dio di Franzyust è il vero amico immaginario che qualche individuo ha avuto da bambino. Un essere personalissimo, di cui solo l'inventore conosce funzioni e poteri, la cui capacità di intervento sulla realtà fisica di questo universo è nulla, e che apporta benefici psicologici a chi lo inventa.
loonar- ----------
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Re: Domanda ai credenti
Si, l'avevo intuito, il mio "mondo sopra di esso" era riferito a tutta la costruzione di dio con annessi e connessi che fa da paraocchi, in modi sempre variopinti tra i credenti, al mondo che sta sotto, quello reale in cui viviamo veramente, che si può apprezzare, come dimostriamo noi non credenti, senza tutto ciò.
Tomhet- -----------
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Re: Domanda ai credenti
Ma Franzyust non è comunque l'interlocutore giusto per parlare di queste cose. Ha solo un affascinantissimo e potente (per lei/lui) amico immaginario. Niente a che vedere con il dio dei nostri amici "invasori"!Tomhet ha scritto:Si, l'avevo intuito, il mio "mondo sopra di esso" era riferito a tutta la costruzione di dio con annessi e connessi che fa da paraocchi, in modi sempre variopinti tra i credenti, al mondo che sta sotto, quello reale in cui viviamo veramente, che si può apprezzare, come dimostriamo noi non credenti, senza tutto ciò.
Per me se un credente elimina dai suoi obblighi come credente, il dover riconoscere l'autorità di apparati clericali vari e di testi sacri inviolabili, siamo già a un buon punto di comprensione reciproca. Lo ritengo di una dannosità sociale pari a zero, per cui nessun problema! Franzyust e Klaus sembrano essere credenti di questo tipo!
loonar- ----------
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Re: Domanda ai credenti
Si, senz'altro, le critiche che possono andare verso di loro al massimo sono critiche verso quello che credono, se già sono distaccati dall'autorità e fanno per conto loro è sicuramente una cosa buona.
Tomhet- -----------
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Re: Domanda ai credenti
Perfettamente giusto, e insisto: Franzyust e Klaus sono i prototipi del credente prossimo venturo, un'equilibrata sintesi della necessità pubblica di disfarsi delle incrostazioni fossili delle religioni istituzionali, e la necessità intima di affidarsi ad un amico immaginario giusto e protettivo. Da lì alla liberazione totale il passo sarà brevissimo, e se anche non fosse così brevissimo, una società di persone felici grazie ad un innocuo amico immaginario è comunque accettabile e può reggersi per quanto tempo necessiti al compimento del processo.Darrow ha scritto:
Per me se un credente elimina dai suoi obblighi come credente, il dover riconoscere l'autorità di apparati clericali vari e di testi sacri inviolabili, siamo già a un buon punto di comprensione reciproca. Lo ritengo di una dannosità sociale pari a zero, per cui nessun problema! Franzyust e Klaus sembrano essere credenti di questo tipo!
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Re: Domanda ai credenti
Minsky ha scritto:Perfettamente giusto, e insisto: Franzyust e Klaus sono i prototipi del credente prossimo venturo, un'equilibrata sintesi della necessità pubblica di disfarsi delle incrostazioni fossili delle religioni istituzionali, e la necessità intima di affidarsi ad un amico immaginario giusto e protettivo. Da lì alla liberazione totale il passo sarà brevissimo, e se anche non fosse così brevissimo, una società di persone felici grazie ad un innocuo amico immaginario è comunque accettabile e può reggersi per quanto tempo necessiti al compimento del processo.Darrow ha scritto:
Per me se un credente elimina dai suoi obblighi come credente, il dover riconoscere l'autorità di apparati clericali vari e di testi sacri inviolabili, siamo già a un buon punto di comprensione reciproca. Lo ritengo di una dannosità sociale pari a zero, per cui nessun problema! Franzyust e Klaus sembrano essere credenti di questo tipo!
Non che voglia etichettarli, ma come potremmo ribattezzare questo tipo di credente?
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Re: Domanda ai credenti
Ottima osservazione. Una religione senza dogmi e senza sacerdoti, un dio senza volto, senza qualità e senza nome, credenti senza fede... se la chiamassimo "soft religion"... e i credenti, "soft believers"? Che ne pensi?Darrow ha scritto:Non che voglia etichettarli, ma come potremmo ribattezzare questo tipo di credente?
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Re: Domanda ai credenti
Sì, può andare, tradotto: teisti deboli o credenti deboli.Minsky ha scritto:Ottima osservazione. Una religione senza dogmi e senza sacerdoti, un dio senza volto, senza qualità e senza nome, credenti senza fede... se la chiamassimo "soft religion"... e i credenti, "soft believers"? Che ne pensi?Darrow ha scritto:Non che voglia etichettarli, ma come potremmo ribattezzare questo tipo di credente?
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Re: Domanda ai credenti
Starei ancora più sul letterale! "Soffici"!Darrow ha scritto:Sì, può andare, tradotto: teisti deboli o credenti deboli.
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Re: Domanda ai credenti
Mi sembra un po' da presa per il culo, e non la meritano!Minsky ha scritto:Starei ancora più sul letterale! "Soffici"!Darrow ha scritto:Sì, può andare, tradotto: teisti deboli o credenti deboli.
Invece il "debole" è comparabile all'ateismo debole, per cui li poniamo su un metro equiparabile, anche per facilitargli il "cammino" verso l'ateismo forte!
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Re: Domanda ai credenti
Certo, scherzavo! Solo non vorrei che l'aggettivo "debole" possa sembrare allusivo ad una condizione di inferiorità intellettuale... lo sai quanto sono suscettibili... sono pur sempre credenti! D'altronde... "fiacco"? "fragile"? "tenue"? Ecco! forse quest'ultimo aggettivo è abbastanza accettabile. "Religione tenue" e "credente tenue". Può andare?Darrow ha scritto:Mi sembra un po' da presa per il culo, e non la meritano!
Invece il "debole" è comparabile all'ateismo debole, per cui li poniamo su un metro equiparabile, anche per facilitargli il "cammino" verso l'ateismo forte!
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Re: Domanda ai credenti
Sì, saranno suscettibili, ma chiamandoli "deboli" li mettiamo sul nostro stesso piano, per cui mi sembra la più equa delle denominazioni possibili. Io rimango della mia idea, se a loro non sta bene possono comunque proporre loro altri aggettivi.Minsky ha scritto:Certo, scherzavo! Solo non vorrei che l'aggettivo "debole" possa sembrare allusivo ad una condizione di inferiorità intellettuale... lo sai quanto sono suscettibili... sono pur sempre credenti! D'altronde... "fiacco"? "fragile"? "tenue"? Ecco! forse quest'ultimo aggettivo è abbastanza accettabile. "Religione tenue" e "credente tenue". Può andare?Darrow ha scritto:Mi sembra un po' da presa per il culo, e non la meritano!
Invece il "debole" è comparabile all'ateismo debole, per cui li poniamo su un metro equiparabile, anche per facilitargli il "cammino" verso l'ateismo forte!
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Re: Domanda ai credenti
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Re: Domanda ai credenti
Hai studiato "public relations" sui manuali del "Comitato di accoglienza ad Auschwitz"?Rasputin ha scritto:Bambinoni?
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Re: Domanda ai credenti
Mi piacerebbe leggere una risposta da parte di JACK_JOHN...Darrow ha scritto:Ma se nella vostra vita, per un'ipotesi assurda (dal vostro punto di vista) venisse a mancare dio, che cosa cambierebbe?
Ospite- Ospite
Re: Domanda ai credenti
Be' è ovvio che risponderebbe: "Sarei triste, infelice e senza scopo: totalmente disperato!" Poi mi rimprovererebbe, perchè l'aveva già detto ed era inutile chiedere una cosa già detta, perchè non sono stato attento!Fux89 ha scritto:Mi piacerebbe leggere una risposta da parte di JACK_JOHN...Darrow ha scritto:Ma se nella vostra vita, per un'ipotesi assurda (dal vostro punto di vista) venisse a mancare dio, che cosa cambierebbe?
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Re: Domanda ai credenti
Io non capisco una cosa, perchè per i credenti un mondo senza dio dovrebbe essere infelice? Nella vita ci sono miliardi di cose da fare, dio non c'è da nessuna parte, tutto quello che vediamo è un prodotto della natura e dell'uomo, le messe le conduce il parroco, le chiese vengono costruite da uomini, le azioni dei credenti sono mosse da loro stessi (o dagli altri), non c'è nessun dio che gli dice cosa fare nella mente (salvo malati), la vita senza dio è la vita di ogni giorno, la vita che conducono tutti. Il fatto è che i credenti vogliono rispondere a tutte le domande, vogliono essere "coccolati" e essere "invasi dall'amore di dio". Pretendono troppo, come devono rassegnarsi al fatto che esistano le malattie, la catena alimentare, il dolore si devono rassegnare anche sul fatto che non c'è un qualcuno che li spia e li ama. Perchè non si rassegnano? Perchè scavalcano la logica? Perchè prendono per il culo loro stessi?
teto- -----------
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Re: Domanda ai credenti
Da qua in poi è tutto un ripetersi di risposte alle tue domande.teto ha scritto:Io non capisco una cosa, perchè per i credenti un mondo senza dio dovrebbe essere infelice? Nella vita ci sono miliardi di cose da fare, dio non c'è da nessuna parte, tutto quello che vediamo è un prodotto della natura e dell'uomo, le messe le conduce il parroco, le chiese vengono costruite da uomini, le azioni dei credenti sono mosse da loro stessi (o dagli altri), non c'è nessun dio che gli dice cosa fare nella mente (salvo malati), la vita senza dio è la vita di ogni giorno, la vita che conducono tutti. Il fatto è che i credenti vogliono rispondere a tutte le domande, vogliono essere "coccolati" e essere "invasi dall'amore di dio". Pretendono troppo, come devono rassegnarsi al fatto che esistano le malattie, la catena alimentare, il dolore si devono rassegnare anche sul fatto che non c'è un qualcuno che li spia e li ama. Perchè non si rassegnano? Perchè scavalcano la logica? Perchè prendono per il culo loro stessi?
Buona lettura... ah, se ce l'hai a portata di mano meglio che prima ti proteggi lo stomaco con una compressa di maalox!
loonar- ----------
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Re: Domanda ai credenti
non vorrei essere offensiva, ma i credenti che frequentano questo forum hanno una fede abbastanza scarsa.quando ero credente io non avevo le loro incertezze e le mie risposte erano molto più sicure rispetto a quelle date da loro.
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Lei mi sta minacciando a me?
lupetta- -------------
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Re: Domanda ai credenti
Non ci sono più i credenti di una volta!lupetta ha scritto:non vorrei essere offensiva, ma i credenti che frequentano questo forum hanno una fede abbastanza scarsa.quando ero credente io non avevo le loro incertezze e le mie risposte erano molto più sicure rispetto a quelle date da loro.
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Re: Domanda ai credenti
lupetta ha scritto:non vorrei essere offensiva, ma i credenti che frequentano questo forum hanno una fede abbastanza scarsa.quando ero credente io non avevo le loro incertezze e le mie risposte erano molto più sicure rispetto a quelle date da loro.
Darrow ha scritto:Non ci sono più i credenti di una volta!lupetta ha scritto:non vorrei essere offensiva, ma i credenti che frequentano questo forum hanno una fede abbastanza scarsa.quando ero credente io non avevo le loro incertezze e le mie risposte erano molto più sicure rispetto a quelle date da loro.
Sembra un dialogo tra Asterix e Obelix, non ci sono più i romani/cinghiali di una volta
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Rasputin- ..............
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Re: Domanda ai credenti
JACK_JOHN continua a dire che la vita è sofferenza, ha scoperto l'acqua calda? Assomiglia ai creazionisti che dicono che l'evoluzionismo promuove la competizione sociale e la sopraffazione dei più deboli, la catena alimentare allora cos'è? Anche senza l'evoluzione basta andare a vedere la catena alimentare per provare che la vita è sofferenza, basta anche andare in Africa e in ospedale, quindi? Noi non credenti riteniamo che questa sia l'unica vita e dopo ci sia solo il nulla, quindi? Perchè dobbiamo soffrire? La sofferenza la vediamo anche noi e ci basta questa, perchè dobbiamo farci seghe mentali sulla vita dopo la morte o se c'è qualche divinità? E' come se noi ci preoccupassimo della fine della nostra stella, avverrà tra 5 miliardi di anni, perchè dobbiamo preoccuparci? Stessa cosa per un'eventuale divinità (non intendo una divinità "terrestre"), anche se esistesse sarebbe fuori dal nostro spazio-tempo e non potrebbe interagire col nostro universo quindi non ci importerebbe niente, perchè non vogliono capire che la vita è solo qui e dobbiamo pensare con i piedi per terra?
Anzi, JACK_JOHN dovrebbe soffrire di più di noi perchè lui crede nella religione cattolica per fede, chi gli dice che la sua religione sia giusta o sbagliata? Se fosse vera la religione islamica? Se fosse vero l'induismo? Tutte le religioni sono atti di fede, che ne sa se il suo atto di fede è vero?
Anzi, JACK_JOHN dovrebbe soffrire di più di noi perchè lui crede nella religione cattolica per fede, chi gli dice che la sua religione sia giusta o sbagliata? Se fosse vera la religione islamica? Se fosse vero l'induismo? Tutte le religioni sono atti di fede, che ne sa se il suo atto di fede è vero?
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Re: Domanda ai credenti
@Teto: JACK_JOHN dice che noi atei dovremmo soffrire perchè se non esistesse dio allora tutto diverrebbe SOGGETTIVO (qui lui SOGGETTIVAMENTE implicita che la SOGGETTIVITA' è negativa rispetto all'OGGETTIVITA', ma non lodice o perchè pensa che sia un postulato sottinteso, o perchè gli fa comodo così per dimostrare la sua tesi, in ambedue i casi è un comportamento dialetticamente scorretto).
Se invece dio esistesse, sempre secondo JACK_JOHN, allora ciò che discende da dio sarebbe OGGETTIVO (precisiamo che questa è un'ipotesi assunta SOGGETTIVAMENTE da JACK_JOHN) e concludendo dall'implicita ipotesi che il SOGGETTIVO è negativo, allora per converso l'OGGETTIVO divino sarà positivo.
Come è facile notare, le ipotesi che JACK_JOHN usa per condurre alla sua tesi sono senza nessuna dimostrazione, sono poste come assunti da JACK_JOHN stesso, per cui tutto il suo impianto dialettico crolla seppellendo la conclusione sotto quintali di fallacie.
Se invece dio esistesse, sempre secondo JACK_JOHN, allora ciò che discende da dio sarebbe OGGETTIVO (precisiamo che questa è un'ipotesi assunta SOGGETTIVAMENTE da JACK_JOHN) e concludendo dall'implicita ipotesi che il SOGGETTIVO è negativo, allora per converso l'OGGETTIVO divino sarà positivo.
Come è facile notare, le ipotesi che JACK_JOHN usa per condurre alla sua tesi sono senza nessuna dimostrazione, sono poste come assunti da JACK_JOHN stesso, per cui tutto il suo impianto dialettico crolla seppellendo la conclusione sotto quintali di fallacie.
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Re: Domanda ai credenti
Purtroppo per lui, credere che una cosa sia vera non la rende vera.
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Steerpike- -----------
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Re: Domanda ai credenti
o magari, come ho visto fare a molti, potrebbe citarti la famosa frase: "se dio non esiste, tutto è permesso".Darrow ha scritto:Be' è ovvio che risponderebbe: "Sarei triste, infelice e senza scopo: totalmente disperato!" Poi mi rimprovererebbe, perchè l'aveva già detto ed era inutile chiedere una cosa già detta, perchè non sono stato attento!Fux89 ha scritto:Mi piacerebbe leggere una risposta da parte di JACK_JOHN...
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Re: Domanda ai credenti
Perché, se dio esiste qualcosa di conseguenza è vietato?jessica ha scritto:o magari, come ho visto fare a molti, potrebbe citarti la famosa frase: "se dio non esiste, tutto è permesso".Darrow ha scritto:Be' è ovvio che risponderebbe: "Sarei triste, infelice e senza scopo: totalmente disperato!" Poi mi rimprovererebbe, perchè l'aveva già detto ed era inutile chiedere una cosa già detta, perchè non sono stato attento!Fux89 ha scritto:Mi piacerebbe leggere una risposta da parte di JACK_JOHN...
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Minsky- --------------
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Re: Domanda ai credenti
Minsky ha scritto:
Perché, se dio esiste qualcosa di conseguenza è vietato?
Al contrario. La deresponsabilizzazione universale che conseguirebbe dall'esistenza di un ente onnipresenteonnisapientesalcazzo farebbe sí proprio che, dato che l'onnisapienza presuppone anche la conoscenza e pianificazione del futuro, tutto fosse lecito.
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Re: Domanda ai credenti
Che cazzata.jessica ha scritto:"se dio non esiste, tutto è permesso".
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Re: Domanda ai credenti
eh si. anzi qualcuno sostiene che la religione nasca proprio con questo scopo.Minsky ha scritto:Perché, se dio esiste qualcosa di conseguenza è vietato?
eh no. non esisterebbero inferni, purgatori, confessioni e diavoli impuzzati di zolfo.Rasputin ha scritto:Al contrario. La deresponsabilizzazione universale che conseguirebbe dall'esistenza di un ente onnipresenteonnisapientesalcazzo farebbe sí proprio che, dato che l'onnisapienza presuppone anche la conoscenza e pianificazione del futuro, tutto fosse lecito.
uno ce l'hai avuto anche tra i quattro credenti in croce che frequentano questo forum.Fux89 ha scritto:Che cazzata.
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Re: Domanda ai credenti
Ah, ecco. La religione "nasce" (viene inventata) con lo scopo di limitare la libertà della gente, ossia di mettere in catene il popolo. È uno strumento di potere, di controllo e di sopraffazione.jessica ha scritto:eh si. anzi qualcuno sostiene che la religione nasca proprio con questo scopo.Minsky ha scritto:Perché, se dio esiste qualcosa di conseguenza è vietato?
Sì, lo sapevo già, ma un'autorevole conferma fa sempre piacere, ti ringrazio.
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Re: Domanda ai credenti
Minsky, se Jessica avesse detto questo l'avrei attaccata io stesso, ah ah. Ha detto "qualcuno" - non so se nasce così (anche se sospetto di quel S. paolo) però lo è diventato per molti di noi e forse per qualche creazionista anche.
SergioAD- -------------
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Re: Domanda ai credenti
ecco appunto, tu sei uno di quelli. ma a parte questo, non ho capito quale sia il tuo problema...Minsky ha scritto:Ah, ecco. La religione "nasce" (viene inventata) con lo scopo di limitare la libertà della gente, ossia di mettere in catene il popolo. È uno strumento di potere, di controllo e di sopraffazione.jessica ha scritto:eh si. anzi qualcuno sostiene che la religione nasca proprio con questo scopo.Minsky ha scritto:Perché, se dio esiste qualcosa di conseguenza è vietato?
Sì, lo sapevo già, ma un'autorevole conferma fa sempre piacere, ti ringrazio.
tu non credi che l'esistenza (reale o immaginata) di un dio imponga regole, limitazioni o divieti?
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Re: Domanda ai credenti
Io credo che regole, limitazioni e divieti esistano e esisterebbero al di là dell'esistenza reale o immaginaria di divinità.jessica ha scritto:
ecco appunto, tu sei uno di quelli. ma a parte questo, non ho capito quale sia il tuo problema...
tu non credi che l'esistenza (reale o immaginata) di un dio imponga regole, limitazioni o divieti?
loonar- ----------
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Re: Domanda ai credenti
"Quelli"? Quali?jessica ha scritto:ecco appunto, tu sei uno di quelli.Minsky ha scritto:Ah, ecco. La religione "nasce" (viene inventata) con lo scopo di limitare la libertà della gente, ossia di mettere in catene il popolo. È uno strumento di potere, di controllo e di sopraffazione.jessica ha scritto:eh si. anzi qualcuno sostiene che la religione nasca proprio con questo scopo.Minsky ha scritto:Perché, se dio esiste qualcosa di conseguenza è vietato?
Sì, lo sapevo già, ma un'autorevole conferma fa sempre piacere, ti ringrazio.
Non c'è problema! Sono completamente libero da problemi!jessica ha scritto: ma a parte questo, non ho capito quale sia il tuo problema...
Io non credo nell'esistenza di un dio. Se un dio esistesse, come hai appena finito di spiegarmi, "qualcuno" (mi fa notare Sergio la precisazione, ma io avevo inteso fosse una sineddoche) fonderebbe una religione allo scopo di porre divieti. Attenzione! Mi sembra appena il caso di far notare che non è affatto necessario che un dio esista, per fondare una religione!jessica ha scritto:tu non credi che l'esistenza (reale o immaginata) di un dio imponga regole, limitazioni o divieti?
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Re: Domanda ai credenti
Non hai idea di cosa sia dio, non sai definire nemmeno la tua stessa fede, ma ci garantisci cosa e' o non e' importante per questo dio (che, ripeto, tu stesso hai ammesso di non sapere cosa sia).franzyust ha scritto:Darrow ha scritto:Ok, Franzyust, il concetto è chiaro: la religione è una cosa personale.
Ma siccome rispondere alle domande è solo cortesia...
non so se sono cattolico o cristiano o tutt'e due; ma vi garantisco una cosa : a dio questo non importa; posso essere anche buddhista o hindu o animista o musulmano, infatti questo dipende solo da dove sono nato e in quale tradizione sono cresciuto.
ma a dio questo non importa ( e non gli importa nemmeno se lo scrivo con la maiuscola o minuscola! )
Ma prima di postare, pensate a quello che state scrivendo o lo buttate giu' nello stesso modo in cui una puzzetta vi esce dalle chiappe??
davide- -------------
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Re: Domanda ai credenti
davide ha scritto:Non hai idea di cosa sia dio, non sai definire nemmeno la tua stessa fede, ma ci garantisci cosa e' o non e' importante per questo dio (che, ripeto, tu stesso hai ammesso di non sapere cosa sia).franzyust ha scritto:Darrow ha scritto:Ok, Franzyust, il concetto è chiaro: la religione è una cosa personale.
Ma siccome rispondere alle domande è solo cortesia...
non so se sono cattolico o cristiano o tutt'e due; ma vi garantisco una cosa : a dio questo non importa; posso essere anche buddhista o hindu o animista o musulmano, infatti questo dipende solo da dove sono nato e in quale tradizione sono cresciuto.
ma a dio questo non importa ( e non gli importa nemmeno se lo scrivo con la maiuscola o minuscola! )
Ma prima di postare, pensate a quello che state scrivendo o lo buttate giu' nello stesso modo in cui una puzzetta vi esce dalle chiappe??
Non so cosa è Dio = non conosco un concetto per definirlo; non conosco parole per descriverlo; non ci sono parole proprio.
Questo forum invece è il festival del concetto, dell'etichetta.
tu sei questo, io sono questo, lui è quello; tutto è portato ad una definizione.
mi chiedete in continuazione una definizione di Dio.
cosa che non è possibile come per qualsiasi parola che non ha un riferimento fisico con la realtà. Dio non l'ho mai visto, non gli ho mai stretto la mano, non so nemmeno se ce l'abbia una mano o un volto.
Se è questo che volete sapere...
a proposito : Ray Charles è Dio, ma non solo lui
franzyust- -------------
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Re: Domanda ai credenti
Il fatto è che tutto lo scibile umano è suddiviso, catalogato, descritto, evocato, soprannominato, o semplicemente nominato con parole. Noi esseri umani usiamo le parole per descrivere i concetti, e se le parole non ci sono le inventiamo.
Il fatto che credi in una cosa che non riesci pensare, non ti fa venire dubbi su tutto?
Quanto riterresti sano di mente una persona normale che dal dottore lamenti un "qualcosa che non riesce neanche a pensare"?
Non ti chiedi chi ti ha messo al corrente dell'esistenza di dio? E lui come ha fatto a pensarlo, se è impensabile? Glielo avrà detto qualcun altro?
E questa è la storia di una religione, e di come ti è stata inculcata senza che te ne rendessi conto.
Il fatto che credi in una cosa che non riesci pensare, non ti fa venire dubbi su tutto?
Quanto riterresti sano di mente una persona normale che dal dottore lamenti un "qualcosa che non riesce neanche a pensare"?
Non ti chiedi chi ti ha messo al corrente dell'esistenza di dio? E lui come ha fatto a pensarlo, se è impensabile? Glielo avrà detto qualcun altro?
E questa è la storia di una religione, e di come ti è stata inculcata senza che te ne rendessi conto.
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Lei è cattolico? Allora mi perdoni
BestBeast- -----------
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Re: Domanda ai credenti
Tomhet ha scritto:Dopo anni di dipendenza, anche di fronte all'inutilità, la droga è sempre droga.
E la religione è la più potente delle droghe per sfuggire alla realtà.
Bravo Tom..e' cosi.
mi chiedete in continuazione una definizione di Dio.
cosa che non è
possibile come per qualsiasi parola che non ha un riferimento fisico con
la realtà. Dio non l'ho mai visto, non gli ho mai stretto la mano, non
so nemmeno se ce l'abbia una mano o un volto.
Se è questo che volete sapere...
Tu non vuoi sapere cos'e' dio per te?
Ci provo io? dai..dimmi se mi avvicino..
Franzy non sa se crede in un dio delle dottrine monoteiste, non sa nemmeno cosa sia dio, se non un un'oggetto della sua mente che dovrebbe proteggerlo e/o assicurargli un futuro oltre la morte..
Franzy, giustamente, di fronte ai paradossi degli dei delle religioni, ha deciso di scremare tutti gli attributi insostenibili di dio, limitandosi a un'essenziale personalissimo: Il problema della morte.
A Franzy, in fin dei conti, non interessano le leggi divine previste nei tomi sacri, e nemmno le discussioni sui paradossi di dio.
Franzy e' qui a confrontare con gli atei la tenuta del suo dio personale, un dio cosi semplice e con pochissimi attributi tale da essere come uno "stealth" rispetto ai missili: invisibile e refrattario alle critiche logico razionali.
La preoccupazione di Franzy, come si puo' leggere dalle sue tesi, non e' il progetto "umanita'" di dio..ma solo il progetto "Franzy".
Quindi e' incrollabile in lui il dio che provedera' a farlo sopravvivere in eterno.
Che poi se Franzy smettesse di tremare all'idea della morte, e analizzasse invece l'idea di eternita', scoprirebbe che morire definitivamente e' forse cio' che rende piacevole la vita. La morte come Chiosa teatrale di uno spettacolo. Si chiude il sipario sull'attore e sulle comparse, la storia resta nella memoria dei figli e dei nipoti.
L'alternativa e' l'eternita'! ..un eternita' che pone molti problemi: Dove si trascorre l'eternita'? ..i miei figli e le persone che amo, avranno la loro "idea" di eternita' e quindi li perdero'? In che condizione saro' per l'eternita'? ..ovvero provero' ancora piacere a tuffarmi nel mare, oppure il mare non ci sara'? ..godro' ancora nel portare mia figlia all'asilo e poi bermi un caffe' al bar dell'angolo, oppure sono cose che non avro'?
Nell'eternita' potro' ancora crescere mia figlia e insegnargli le canzoni?..e lei restera' piccola o avra' la sua eternita' indipendente da me..rincorrendo altri obbiettivi?
Insomma..questa eternita', se non sara' una ripetizione di tutto cio' che amo a che serve?..ma se tutto cio' che amo coinvolge altre persone, cosa sono queste persone? degli schiavi, degli attori, delle simulazioni al mio servizio? ..come si coniuga l'eternernita' con le persone che amo e la loro indipendenza da me?
http://atei.forumitalian.com/t1625p120-3d-della-poesiae-dei-racconti#118130
E se ripetessi in eterno le cose che amo, continuero' ad amarle o diventeranno una noia e una cosa scontata in quanto ripetibile all'infinito?
Amo cio' che amo perche' e' un'occasione irripetibile e sfugge nel tempo, lasciandomi solo i ricordi dei sentimenti di quegli attimi, oppure se le occasioni saranno ripetibili in eterno le amero' lo stesso?
..mia nonna, non anelava all'eternita'..e se lei era felice di aver vissuto e accettava con logica e convinzione la morte, evidentemente aveva gia' risposto a tutte le domande che mi pongo io oggi..
Ultima modifica di delfi68 il Mar 21 Feb 2012 - 15:16 - modificato 1 volta.
delfi68- -------------
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Re: Domanda ai credenti
franzyust ha scritto:
Non so cosa è Dio = non conosco un concetto per definirlo; non conosco parole per descriverlo; non ci sono parole proprio.
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tu sei questo, io sono questo, lui è quello; tutto è portato ad una definizione.
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cosa che non è possibile come per qualsiasi parola che non ha un riferimento fisico con la realtà. Dio non l'ho mai visto, non gli ho mai stretto la mano, non so nemmeno se ce l'abbia una mano o un volto.
Se è questo che volete sapere...
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Grassetto: l'hai detto.
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Re: Domanda ai credenti
Il che ovviamente non ha nulla a che vedere con la critica che ho mosso io, e stai solo provando a svicolare.franzyust ha scritto:davide ha scritto:Non hai idea di cosa sia dio, non sai definire nemmeno la tua stessa fede, ma ci garantisci cosa e' o non e' importante per questo dio (che, ripeto, tu stesso hai ammesso di non sapere cosa sia).franzyust ha scritto:Darrow ha scritto:Ok, Franzyust, il concetto è chiaro: la religione è una cosa personale.
Ma siccome rispondere alle domande è solo cortesia...
non so se sono cattolico o cristiano o tutt'e due; ma vi garantisco una cosa : a dio questo non importa; posso essere anche buddhista o hindu o animista o musulmano, infatti questo dipende solo da dove sono nato e in quale tradizione sono cresciuto.
ma a dio questo non importa ( e non gli importa nemmeno se lo scrivo con la maiuscola o minuscola! )
Ma prima di postare, pensate a quello che state scrivendo o lo buttate giu' nello stesso modo in cui una puzzetta vi esce dalle chiappe??
Non so cosa è Dio = non conosco un concetto per definirlo; non conosco parole per descriverlo; non ci sono parole proprio.
Questo forum invece è il festival del concetto, dell'etichetta.
tu sei questo, io sono questo, lui è quello; tutto è portato ad una definizione.
mi chiedete in continuazione una definizione di Dio.
cosa che non è possibile come per qualsiasi parola che non ha un riferimento fisico con la realtà. Dio non l'ho mai visto, non gli ho mai stretto la mano, non so nemmeno se ce l'abbia una mano o un volto.
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Re: Domanda ai credenti
Ti spiego anche il motivo: se si vuole parlare in maniera razionale di qualcosa, è necessario definirla. Altrimenti, ognuno può dire quel cazzo che gli pare senza di fatto dire nulla di sensato.franzyust ha scritto:Questo forum invece è il festival del concetto, dell'etichetta.
tu sei questo, io sono questo, lui è quello; tutto è portato ad una definizione.
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Re: Domanda ai credenti
Quoto.Fux89 ha scritto:Ti spiego anche il motivo: se si vuole parlare in maniera razionale di qualcosa, è necessario definirla. Altrimenti, ognuno può dire quel cazzo che gli pare senza di fatto dire nulla di sensato.franzyust ha scritto:Questo forum invece è il festival del concetto, dell'etichetta.
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