Checov-Naipaul
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Checov-Naipaul
Ieri ho ripreso in mano un libro di Naipaul "In uno Stato libero". Il compagno di mia figlia dovrebbe andare in India per scoprire nuove alghe. Affinche' avesse coscienza della vita locale, gli ho suggerito la lettura di "Uno dei tanti". L'ho riletta anch'io e poi ho riletto "Dimmi chi devo ammazzare". Durante la lettura mi sono detto che il mio stato d'animo e' cambiato rispetto a 50 anni fa, quando leggevo Cechov e Tolstoi.
Anche allora mi impressionava la miseria dei servi della gleba, ma era una condizione superata nel 1950, che non poteva piu' ripresentarsi. Invece siamo nel 2000 e la miseria in India, in Pakistan, nel Bangladesh, in Siria ecc. e' rimasta e convive con l'opulenza dei magnati locali. Il mio stato d'animo e' cambiato: 50 anni fa trovavo la vita misera di quella gente deprecabile ma riscattabile, oggi la trovo senza speranza, ineluttabile, condannata dalle regole del "mercato".
Anche allora mi impressionava la miseria dei servi della gleba, ma era una condizione superata nel 1950, che non poteva piu' ripresentarsi. Invece siamo nel 2000 e la miseria in India, in Pakistan, nel Bangladesh, in Siria ecc. e' rimasta e convive con l'opulenza dei magnati locali. Il mio stato d'animo e' cambiato: 50 anni fa trovavo la vita misera di quella gente deprecabile ma riscattabile, oggi la trovo senza speranza, ineluttabile, condannata dalle regole del "mercato".
tadiottof- -------------
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Re: Checov-Naipaul
Voglio essere superficiale.
La separazione degli uomini su base sociale perde significato quando ci sono evidenti usi e costumi diversi.
Cinquant'anni fa lo stato di coscienza era diverso rispetto ad oggi ma c'erano sempre le regole del mercato.
La lotta di classe c'è sempre.
La separazione degli uomini su base sociale perde significato quando ci sono evidenti usi e costumi diversi.
Cinquant'anni fa lo stato di coscienza era diverso rispetto ad oggi ma c'erano sempre le regole del mercato.
La lotta di classe c'è sempre.
SergioAD- -------------
- Numero di messaggi : 6906
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Re: Checov-Naipaul
Eri semplicemente più giovane, tutto qua.tadiottof ha scritto:Ieri ho ripreso in mano un libro di Naipaul "In uno Stato libero". Il compagno di mia figlia dovrebbe andare in India per scoprire nuove alghe. Affinche' avesse coscienza della vita locale, gli ho suggerito la lettura di "Uno dei tanti". L'ho riletta anch'io e poi ho riletto "Dimmi chi devo ammazzare". Durante la lettura mi sono detto che il mio stato d'animo e' cambiato rispetto a 50 anni fa, quando leggevo Cechov e Tolstoi.
Anche allora mi impressionava la miseria dei servi della gleba, ma era una condizione superata nel 1950, che non poteva piu' ripresentarsi. Invece siamo nel 2000 e la miseria in India, in Pakistan, nel Bangladesh, in Siria ecc. e' rimasta e convive con l'opulenza dei magnati locali. Il mio stato d'animo e' cambiato: 50 anni fa trovavo la vita misera di quella gente deprecabile ma riscattabile, oggi la trovo senza speranza, ineluttabile, condannata dalle regole del "mercato".
loonar- ----------
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Re: Checov-Naipaul
certamente ero piu' giovane che stupido (ma anche adesso non sono un'aquila); invecchiando potrei raggiungere la perfezione (non so quanti secoli ci vorranno, comunque mai mettere limite alla provvidenza!)
lo stato d'animo di allora mi illudeva che la condizione dei mugik e dei dannati sarebbe stata riscatta dal marxismo, oggi, dopo l'abbandono (il tradimento) del marxismo, ho perso la speranza del miglioramento sociale e culturale di questa gente semianalfabeta e fanatica religiosa.
lo stato d'animo di allora mi illudeva che la condizione dei mugik e dei dannati sarebbe stata riscatta dal marxismo, oggi, dopo l'abbandono (il tradimento) del marxismo, ho perso la speranza del miglioramento sociale e culturale di questa gente semianalfabeta e fanatica religiosa.
tadiottof- -------------
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Re: Checov-Naipaul
Per questo ci vorrebbero più giovani ai comandi...tadiottof ha scritto:Ieri ho ripreso in mano un libro di Naipaul "In uno Stato libero". Il compagno di mia figlia dovrebbe andare in India per scoprire nuove alghe. Affinche' avesse coscienza della vita locale, gli ho suggerito la lettura di "Uno dei tanti". L'ho riletta anch'io e poi ho riletto "Dimmi chi devo ammazzare". Durante la lettura mi sono detto che il mio stato d'animo e' cambiato rispetto a 50 anni fa, quando leggevo Cechov e Tolstoi.
Anche allora mi impressionava la miseria dei servi della gleba, ma era una condizione superata nel 1950, che non poteva piu' ripresentarsi. Invece siamo nel 2000 e la miseria in India, in Pakistan, nel Bangladesh, in Siria ecc. e' rimasta e convive con l'opulenza dei magnati locali. Il mio stato d'animo e' cambiato: 50 anni fa trovavo la vita misera di quella gente deprecabile ma riscattabile, oggi la trovo senza speranza, ineluttabile, condannata dalle regole del "mercato".
Perchè i giovani con la loro indignazione sono gli unici che possono portarci fuori dal guado, magari errando ma con una schiettezza di sentimenti che a noi "stagionati" difetta un po'.
airava- -------------
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Re: Checov-Naipaul
non ci sono solo giovani marxisti. E poi non credo che la giovane eta' sia da sola garanzia di soluzione ai mali del mondo. Ci vogliono anche i vecchi con la loro esperienza e quindi sarebbe ideale un'alleanza tra le diverse eta' ognuna con le sue qualita'.
La colpa e' di nuovo di Berlusconi. Nel 1992, per merito di tangentopoli, il popolo aveva scoperto i misfatti dei politici (DC, PSI, PLI, PSDI, PRI ecc.) (il PCI non era mai stato al potere e aveva minori responsabilita' di governo). Nel 1992 la gente avrebbe sudato sangue e pianto prima di mettere di nuovo la crocetta sulla scheda elettorale; non l'avrebbe messa senza riflettere, invece si e' candidato lui, il pifferaio, e tutti, incantati, ci hanno creduto e ci sono cascati.
La colpa e' di nuovo di Berlusconi. Nel 1992, per merito di tangentopoli, il popolo aveva scoperto i misfatti dei politici (DC, PSI, PLI, PSDI, PRI ecc.) (il PCI non era mai stato al potere e aveva minori responsabilita' di governo). Nel 1992 la gente avrebbe sudato sangue e pianto prima di mettere di nuovo la crocetta sulla scheda elettorale; non l'avrebbe messa senza riflettere, invece si e' candidato lui, il pifferaio, e tutti, incantati, ci hanno creduto e ci sono cascati.
tadiottof- -------------
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Re: Checov-Naipaul
Assolutamente d'accordo, anzi, spesso e volentieri fanno più casini che altro.....tadiottof ha scritto:. E poi non credo che la giovane eta' sia da sola garanzia di soluzione ai mali del mondo.
ma è l'entusiasmo che genera la spinta necessaria a procedere e loro in genere in quel campo non difettano.
i vecchi dovrebbero dare lo spunto di riflessione e poi togliersi di mezzo...tendenza a cui siamo molto refrattari...tadiottof ha scritto:Ci vogliono anche i vecchi con la loro esperienza e quindi sarebbe ideale un'alleanza tra le diverse eta' ognuna con le sue qualita'.
airava- -------------
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Re: Checov-Naipaul
invece si e' candidato lui, il pifferaio, e tutti, incantati, ci hanno creduto e ci sono cascati.
Dissento. Berlusconi e' un prodotto (magari fosse di scarto) della societa' italiana. Quelli che vorrebbero essere come lui, quelli che "e' gia' ricco quindi non ha bisogno di rubare" ( - perche' notoriamente i politici italiani fanno la fame ed hanno "bisogno" di rubare ), quelli che "lo voto perche' non licenzia nessuno" ecc ecc....
Ad esempio, credi veramente che quelle che fa continuamente in ambito internazionale siano "gaffe"? Sono scenate, ad uso e consumo del suo pubblico votante, che ritrova nei suoi comportamenti le stesse "gag" dei cinepanettoni ( , aggiungo io) e pensano che sia veramente un figo. Che poi il paese ci faccia una gran figura di merda, non gliene puo' fottere di meno, tanto la maggior parte dei suoi interessi economici e' concentrata in Italia piu' che all'estero.
davide- -------------
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Re: Checov-Naipaul
Preferisco non entrare sul merito del personaggio. Osservo che lui si e' presentato (e' sceso in campo) quando ormai la DC era alla sbarra e con la DC, tutti gli alleati, compreso Craxi.
Zaccagnini, Martinazzoli non riuscirono a evitare il fallimento, in piu' Mani Pulite aveva aperto i forzieri di Poggiolini, Cusani, Di Lorenzo ecc. Tutte figure losche dell'era DC.
Berlusconi restava senza padrini e cosi' si sacrifico': scese in campo imbrogliando milioni di giovani elettori.
La colpa di Berlusconi e' stata di candidarsi in un momento in cui l'elettorato stava prendendo coscienza dei limiti della democrazia, che si basa sul voto e come dicevo sopra, avrebbe messo la crocetta dopo aver molto riflettuto sulle liste e sui candidati.
La sua candidatura ha risparmiato agli elettori di farsi venire il mal di testa per scegliere (i media presentavano Berlusconi come un buontempone che raccontava barzellette, ma che, allo stesso tempo, era un mago della finanza e ci avrebbe salvati). Ci sono cascati.
Zaccagnini, Martinazzoli non riuscirono a evitare il fallimento, in piu' Mani Pulite aveva aperto i forzieri di Poggiolini, Cusani, Di Lorenzo ecc. Tutte figure losche dell'era DC.
Berlusconi restava senza padrini e cosi' si sacrifico': scese in campo imbrogliando milioni di giovani elettori.
La colpa di Berlusconi e' stata di candidarsi in un momento in cui l'elettorato stava prendendo coscienza dei limiti della democrazia, che si basa sul voto e come dicevo sopra, avrebbe messo la crocetta dopo aver molto riflettuto sulle liste e sui candidati.
La sua candidatura ha risparmiato agli elettori di farsi venire il mal di testa per scegliere (i media presentavano Berlusconi come un buontempone che raccontava barzellette, ma che, allo stesso tempo, era un mago della finanza e ci avrebbe salvati). Ci sono cascati.
tadiottof- -------------
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