Concilio di Nicea

Credo che bene o male tutti qua sul forum sappiano che cosa sia il concilio di Nicea e che cosa sia avvenuto grazie ad esso. Tutte le più grandi verità cristiane sono state scelte, o meglio, determinate appunto nel concilio. Ora, chiunque sappia il tipo di decisioni di cui si parla, dovrebbe, a rigor di logica, diventare ateo .
Gesù prima, almeno dagli Ariani, era considerato niente poco di meno che un uomo, la data della pasqua non era ciò che è adesso e via dicendo.... e mi sembra che anche i quattro vangeli ufficiali vengano scelti in questa occasione, escludendo gli altri.
Il punto è : i cristiani (il popolo, non il clero) sanno di questo primo concilio ecumenico della storia, ma la loro fede rimane forte, oppure ignorano questo importantissimo pezzo della loro storia (che spiega molte cose riguardo alla religione cristiana)???

Piccola correzione: il canone neotestamentario non è stato 'scelto' che molto tardi, ed è frutto di un lungo percorso, che parte dal II secolo e arriva almeno fino all'alba del V. La prima lista completa dei libri del Nuovo Testamento così come la conosciamo in una Bibbia è di Atanasio, in una lettera del 367, ovvero quarant'anni dopo Nicea.

Nel concilio di Nicea fondamentalmente fu ratificata non tanto la divinità di Gesù(cosa data per scontata da tutti i cristiani, anche se in modi molto diversi, come dimostrano tutti i testi antichi, apocrifi o canonici) quanto 'come' fosse divino: in pratica, il fatto che fosse o meno 'la' divinità e non semplicemente una divinità, più o meno sottomessa a Dio Padre.


Quanto i cristiani sanno del cristianesimo e della sua storia? Pochissimo. Non mi stupirei se, chiedendo al cattolico della strada riguardo al concilio di Nicea, ti chiedesse se è roba da mangiare. In linea di massima lo ignorano e quei pochi che lo conoscono, saltano fuori con cose del tipo 'la guida dello Spirito Santo', o 'l'evoluzione della tradizion'e e varie altre affermazioni più o meno fuffo-teologiche che servono solo a nascondere la triste verità: Costantino indisse quel concilio per unificare il cristianesimo, che era all'epoca, sebbene ne esistesse una maggioritaria(definita proto-ortodossa), una congerie di sette e settine, groppuscoli più o meno concordi. Questo chiaramente, Costantino doveva farlo per poter usare il cristianesimo come instrumentum regni: diventando l'autorità di riferimento della Chiesa, doveva assicurarsi la sua coesione.

Solo un appunto: non tutti i cristiani davano per scontata la divinità di Gesù. Ad esempio, gli Ebioniti la negavano chiaramente, e accusavano Paolo di aver travisato il messaggio di Gesù. Giacomo, fratello di Gesù e capo della Chiesa di Gerusalemme, era vicino a posizioni ebionite.

vorrei tanto che il concilio di nicea avesse autorizzato come unica religione il catarismo radicale

a parte questo, ragazzi miei, anche se i cristiano-cattolici sanno poco della loro religione, credo che comunque abbiano un'idea, seppure vaga, di cosa sia il concilio di nicea e di cosa abbia comportato, al contrario di quanto pensate voi. e nonostante ciò sono ancora credenti, vanno a messa, dicono l'avemaria e fanno tutte quelle cosine che tanto aggradano gli ecclesiasti dei giorni nostri. ma vi meravigliate ancora? io penso che basterebbe rileggere, giusto per divertissement, un paio di thread in cui si è discusso con dei credenti. pensate che quella sia gente in grado di ragionare secondo un filo logico e lineare, capace di imparare dalla storia studiata sui banchi di scuola?

Benvenuto Censore(riferito al Catone?)

Quanto agli Ebioniti, abbiamo solo informazioni indirette, ed in ogni caso all'epoca del Concilio erano già praticamente scomparsi, e di sicuro erano privi di qualunque influenza. Eusebio, nel IV secolo, parla di loro al passato. Vero che non ritenevano Gesù divino, perlomeno nel senso che attribuiamo oggi a tale definizione. Cito da Ehrman: "gli Ebioniti si distinguevano dagli altri cristiani perché considervano Gesù il messia ebraico(nel senso, che avesse le caratteristiche del messiah ebraico, n.d.W). Essendo rigorosamente monoteisti, credevano che Dio potesse essere soltanto uno, sostenevano che Gesù non fosse divino, bensì un essere umano non diverso nella sua "natura" dal resto di noi[...] A renderlo diverso era il suo essere più retto nel seguire la legge ebraica; a cuasa della sua grande rettitudine, Dio lo aveva adottato al momento del battesimo[In fedele obbedienza alla sua vocazione fece[il sacrificio di morire in croce per i peccati dell'umanità] e Dio onorò il suo sacrificio resuscitandolo dai morti e innalzandolo al cielo, dove si trova ancora in attesa di tornare come giudice sulla terra."*
*B. Ehrman; Gesù non l'ha mai detto.