Klaus Nomi

Artista poco conosciuto, scoperto a suo tempo da Mr. David Robert Jones il quale si ispirò a lui ed il suo abbigliamento per la copertina di un suo album, una delle prime vittime dell'AIDS all'inizio degli anni '80 quando era una malattia ancora praticamente sconosciuta.

Queste poche informazioni sono intese a servire da spunto per chi desidera saperne di piú, gli altri si possono tranquillamente godere il video (O schifarlo, questione di gusti)

A me non sembra nulla di originale rispetto alla solita musica popolare dell'epoca.
Però ha i guanti di topolino

Niques ha scritto:A me non sembra nulla di originale rispetto alla solita musica popolare dell'epoca.
Però ha i guanti di topolino

Ho scritto da qualche parte la parola "Originale"?

Ma lo sostengo lo stesso, inseriscimi qualcosa di paragonabile della stessa epoca (Occhio ai testi eh)

Rasputin ha scritto:

Niques ha scritto:A me non sembra nulla di originale rispetto alla solita musica popolare dell'epoca.
Però ha i guanti di topolino

Ho scritto da qualche parte la parola "Originale"?

Ma lo sostengo lo stesso, inseriscimi qualcosa di paragonabile della stessa epoca (Occhio ai testi eh)

No, no, è che non mi sembrava nulla di notevole.
Rasp, non chiedermi il supplizio di cercarti quella musica lo sai che proprio 'un mi piace...

Faccio più caso al testo, però, se me lo chiedi:
Big shots argue about what they've got
making the planet so hot, hot as a holocaust.
Blow up, everything's gonna go up
even if you don't show up in your Chemise Lacoste.

Total eclipse, it's a total eclipse,
it's a total eclipse of the sun.
Can't come to grips with the total eclipse
Just a slip of the lips and you're done.

Fall out, nobody left to crawl out
If someone calls, we're all out, turning in to French fries
Last dance, let the entire cast dance, do the dismembered blast dance
as we get atomized!



Ora, io magari non colgo le finezze liriche dell'inglese come te, che lo riconosci come una seconda lingua, chiaro, ma anche qui, non mi sento colpita. Forse sono una pessima traduttrice? - non dico faccia schifo, solo che non spicca particolarmente.
Che poi, se anche fosse un testo meraviglioso, una canzone è una canzone e, per me, contano anche la voce e la musica. La cosa che mi turba non è tanto la melodia, che può essere anche orecchiabile e più di tanto non si richiede a questo tipo di musica, ma è la monotonia: quattro minuti tutti uguali!

Tu dirai, allora perché sei venuta a rompere le scatole proprio qui? Così, tanto per.
Tanto li sai i miei gusti quali sono, non mi aspettavo nemmeno rispondessi seriamente in realtà

azz mi hai riportato indietro nel tempo, Nomi si era perso tra i ricordi passati... beh sull'originalità artistica in generale ci sarebbe molto da dire, a mio parere un vero artista è sì originale ma è anche pieno di influenze... ad esempio il travestitismo di Nomi era comunque una linea espressiva di quei tempi, da David Bowie ai Devo, così come lo era la sua linea musicale, riconducibile a quello che viene chiamato synthopop, di cui però non so quanto poi Nomi sia stato araldo, o anticipatore, o creatore... la scena artistica è un fluido dinamico a cui affluiscono e da cui si dipartono mille rivoli.

Giuto per "appesantire": quando invece la scena artistica muore? quando questi flussi si interrompono. quando è il produttore - o peggio ancora lo sponsor - che decide chi piacerà e chi il pubblico deve ascoltare. quando le radio usano l'alta rotazione per inculcarti il motivetto che "deve" piacere. quando entri in un negozio che sembra pieno di dischi e invece scopri che sono solo centinaia di copie di poche decine di titoli. quando vai a Berlino, entri in un negozio di dischi, e all'improvviso ritrovi i Fugs, gli Husker Du, i B-shop for the Poor, Les 4 Guitartistes de l'Apocalypso Bar. E scende la lacrimuccia.