Pasolini

non ce lo dimentichiamo.
morto il 2 novembre 1975 (35 anni fa !)
Poeta, romanziere, regista e polemista visionario, Pasolini ha lasciato un'impronta profondissima nella cultura del nostro Paese, come dimostra la sua profetica analisi sul ruolo della televisione della società
quanto ci manca !
secondo voi era ateo?

La mia sarebbe un'illazione, dato che non ho conoscenza diretta; tuttavia fatico a pensare che portando avanti simili idee abbia conservato spazio per un'ipotesi inutile e dannosa come quella di dio.

Quando Pasolini è morto avevo 27 anni.
conoscevo bene questo autore.
sia per i film, per i romanzi.
qualche volta (raramente) lo vedevo nella televisione (supercensurata) di allora.
confesso una cosa: mi urtavano le sue posizioni anticonformiste e polemiche.
poi con il tempo ho ripensato e ho capito .
nelle sue opere non ho mai trovato una posizione chiara e precisa a favore dell'ateismo.
però non sono sicuro di questo.
pregherei chi ne sa più di me di informarmi in merito.

Bah, io non è che creda di saperne più di te, ma dando una scorsa alla pagina di wikipedia

http://it.wikipedia.org/wiki/Pier_Paolo_Pasolini

ed in particolare qui

http://it.wikipedia.org/wiki/Pier_Paolo_Pasolini#Amicizia_con_Marco_Pannella_e_i_Radicali

non mi sembra sia stato proprio un baciapile. Suppongo sia una ricerca che hai già fatto, se no puoi leggere (Io ho dato solo una scorsa, non mi sembra di vitale rilevanza se Pasolini sia stato credente o meno) tutto ed eventualmente se non bastasse puoi rovistare un po' qui

http://scholar.google.it/scholar?q=Pier+Paolo+Pasolini&hl=it&btnG=Cerca&lr=

anche inserendo chiavi di ricerca diverse, tipo "PPP ideologia" et similia. Spero di averti portato un passo avanti.

Consideravo l'essere ateo quacosa di diverso rispetto l'essere anticlericale: non che ritenga appunto che l'essere stato credente abbia rilevanza, ma non so effettivamente se fosse ateo o meno.

Io sono Anticlericale da molto, molto prima di essere ateo. Ha ragione Avalon.

Beh è vero che è diverso, ma la seconda è conseguenza della prima, almeno nei casi tipici

Non necessariamente. Credenti anticlericali (ovviamente non aderenti a religioni organizzate ma comunque teisti) ne ho visti.

E' anche per questo che spesso sottolineo la differenza tra essere anticlericale, ateo e antiteista. A me dio starebbe sulle balle anche se esistesse; anzi, forse pure di più.

Avalon ha scritto:Non necessariamente. Credenti anticlericali (ovviamente non aderenti a religioni organizzate ma comunque teisti) ne ho visti.

E' anche per questo che spesso sottolineo la differenza tra essere anticlericale, ateo e antiteista. A me dio starebbe sulle balle anche se esistesse; anzi, forse pure di più.

No, non necessariamente, forse invece di "Casi tipici" avrei dovuto scrivere "Casi normali" (Il che non rappresenta necessariamente la maggioranza, si tratta del significato che attribuisco io al termine "Normale" )

Sinceramente come qui molti già sanno non mi piace definirmi ateo. Sono non credente, mi sembra più esauriente (Ed esclude ufioroscopitarocchigattinericheattraversanolastradaricchipremicotillón)

Condivido molto il grassettato.

Ecco, questo mi interessa: qual è il significato che attribuisci al termine 'normale'?
Per me è quanto è legato (in senso lato, e in più accezioni, ovviamente) al senso comune, più che a questioni quantitative come maggioranza numerica. E di conseguenza, tendo a spregiare quanto è 'normale' e di senso comune.

Io non posso più prescindere dal far seguire 'razionalista' ad ateo. Anzi, mi definirei atea in quanto razionalista, ed antiteista in quanto anarchica: di qui il grassettato. Il grandissimo matematico ungherese Paul Erdosz chiamava colloquialmente dio 'SF', ovvero Sommo Fascista: la trovo la definizione migliore mai incontrata, e condivido in pieno. Bene che non esista, altrimenti avrei dovuto combatterci

Rasputin ha scritto:Beh è vero che è diverso, ma la seconda è conseguenza della prima, almeno nei casi tipici

Beh allora io sono un caso tipico, ok.
Tuttavia esistono i credenti anticlericali: sono solo l'ennesimo esempio di credenti fai da te.

davide ha scritto:

Rasputin ha scritto:Beh è vero che è diverso, ma la seconda è conseguenza della prima, almeno nei casi tipici

Beh allora io sono un caso tipico, ok.
Tuttavia esistono i credenti anticlericali: sono solo l'ennesimo esempio di credenti fai da te.

Credo che in questo periodo stanno nascendo molti credenti aticlericali. L'unica domanda razionale che sanno porsi è: "Perchè la chiesa è così ricca in una religione che dovrebbe ispirarsi ai principi della povertà?", "Perchè non danno parte della loro ricchezza ai più poveri?". Io conosco qualche credente di questo tipo, e basta poco per metterli in crisi esistenziale

Hai ragione, Cos.
Più incoraggiante che ve ne siano anche di quelli che seguono le regole che hanno scelto per sé, ma non ritengono che esse debbano valere per il resto dell'umanità, e accettano che ciascun individuo viva onestamente a modo proprio.

Avalon ha scritto:Ecco, questo mi interessa: qual è il significato che attribuisci al termine 'normale'?
Per me è quanto è legato (in senso lato, e in più accezioni, ovviamente) al senso comune, più che a questioni quantitative come maggioranza numerica. E di conseguenza, tendo a spregiare quanto è 'normale' e di senso comune.

Qui sfondi una porta aperta. In linea di messima, tendo a considerare "Normale" tutto ciò che non fa a cazzotti con la logica. Esempio di Davide, una persona coerente che ad un certo punto diventa anticlericale si rende conto che senza i loro ministri non "Esistono" neppure le divinità, ergo...

Uh, beh... il fatto che fare a cazzotti con la logica è il principale passatempo del senso comune e dei suoi adepti.


Però, anticlericale non coincide con antireligioso; esistono dunque religioni prive di un clero e dunque che consentano diretta relazione tra il credente e la propria divinità?

Fermo restando, che tutto questo vale quanto chiedersi quanti ippogrifi risiedano in permanenza nel mio puntaspilli

Peraltro, siccome ciò non ha davvero a che fare con il protagonista del topic, faccio un disdicevole outing confessando di *non avere mai letto nulla di suo* e vi chiedo di collaborare a colmare questa incommendevole lacuna culturale e consigliarmi da dove cominciare.
Niente poesie, per l'amor di Dawkins, grazie.

Avalon ha scritto:Uh, beh... il fatto che fare a cazzotti con la logica è il principale passatempo del senso comune e dei suoi adepti.


Però, anticlericale non coincide con antireligioso; esistono dunque religioni prive di un clero e dunque che consentano diretta relazione tra il credente e la propria divinità?

Fermo restando, che tutto questo vale quanto chiedersi quanti ippogrifi risiedano in permanenza nel mio puntaspilli

Ma lo fai apposta ad offrire certi spunti o è compulsivo? No perché io di puntaspilli ne ho visti due

Per rimanere IT, io di Pasolini non ho letto nessun libro, solo righe perché mi stufavo subito. Ero giovane, e le cose potrebbero essere cambiate, ma adesso trovo più utile leggere cose attuali, Saramago, ecc

Ma qualcuno mi spieghi dove mai ho dato l'idea che sia godevole puntarmici gli spilli! No, i tacchini sono ad esclusivo uso cuscinoso dell'ingegnere e della mostrigattola e gli spilli altrove li infilzo, sia quelli da cucito che quelli metaforici

Oh, sta bon! Era da ieri che mi davo il tormento vergognandomi di passare da velina che non aveva mai letto Pasolini posso tornare a darmi alla scienza, allora

Avalon ha scritto:Ma qualcuno mi spieghi dove mai ho dato l'idea che sia godevole puntarmici gli spilli! No, i tacchini sono ad esclusivo uso cuscinoso dell'ingegnere e della mostrigattola e gli spilli altrove li infilzo, sia quelli da cucito che quelli metaforici

Oh, sta bon! Era da ieri che mi davo il tormento vergognandomi di passare da velina che non aveva mai letto Pasolini posso tornare a darmi alla scienza, allora

Beh i film non sono male, ne ho visti solo due però mi pare ch valga la pena. Secondo me Pasolini comunque ha fatto cose più importanti, che esulano dalla letteratura e dalla cinematografia.

No no no per carità, non fatemi stare davanti a un video a guardare robe che quasi quasi preferisco gli spilli!
Sono del tutto refrattaria alla cinematografia, mi spiace, sono nata senza il gene: di solito quando mi trovo davanti a un film, vado a cercarmi un libro per passare il tempo.

Quali film hai visto?

Decamerone e le 120 giornate

ma nemmeno in casa DVD?

alle sale cinematografiche sono diventato allergico anch'io, negli ultimi 15 anni

No, è proprio il *film* che ho in odio; documentari di buon livello li guardo volentieri, anche se a piccole dosi.
Non ho la televisione da anni.

Le 120 giornate? sarebbe un recente special sul bungabunga?

ma no, vai a vedere su wiki

Ehm, lo so cos'è; ho anche malauguratamente letto il libro di A.F.D. De Sade quando ero giovane e incosciente e della storia del film di Pasolini ho letto.
E' che quando me lo hai riportato in mente ci ho trovato più d'una analogia...

Avalon ha scritto:...

Oh, sta bon! Era da ieri che mi davo il tormento vergognandomi di passare da velina che non aveva mai letto Pasolini posso tornare a darmi alla scienza, allora

No no sei in buona compagnia

Avalon ha scritto:Ehm, lo so cos'è; ho anche malauguratamente letto il libro di A.F.D. De Sade quando ero giovane e incosciente e della storia del film di Pasolini ho letto.
E' che quando me lo hai riportato in mente ci ho trovato più d'una analogia...

Molto più divertente e godibile è "Le 11mila verghe" di Guillaume Apollinaire (Credo in Germania sia ancora oggi all'indice)

Provalo, non te ne pentirai

In realtà non l'ho trovato divertente né godibile, ma non mi sono pentita
Ho apprezzato invece 'I gioielli indiscreti' di Denis Diderot, e devo dire che anche ora, se *loro* acquistassero improvvisamente la parola, se ne sentirebbero davvero delle belle