Wojtyla e la pedofilia
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Wojtyla e la pedofilia
Pedofilia, Wojtyla autorizzò una lettera che elogiava l’omertà dei vescovi
pubblicato il 17 aprile 2010 alle 17:25 dallo stesso autore - torna alla home
Giovanni Paolo II diede la sua approvazione a una lettere di un cardinale colombiano che applaudiva un vescovo francese per non aver denunciato un prete accusato di abusi sui minori. “La fece inviare a tutti i vescovi del mondo e mettere su internet”.
Giovanni Paolo II «autorizzò» la lettera del 2001 con cui il cardinale colombiano, Dario Castrillon Hoyos, allora prefetto per la Congregazione per il Clero, si congratulava con un vescovo francese, mons. Pierre Pican, per non aver denunciato un prete della sua diocesi accusato di abusi su minori.
CON PAROLE SUE – A rivelarlo, secondo quanto riporta il sito del quotidiano spagnolo La Verdad, è stato lo stesso card. Castrillon nel corso di una conferenza a Murcia. «Dopo aver consultato il papa e avergli mostrato la lettera, la inviai al vescovo, congratulandomi con lui per essere stato un modello di padre che non consegna i suoi figli» alla giustizia, ha spiegato Castrillon a proposito della missiva, inviata nove anni fa a mons. Pican, vescovo di Bayeux-Lisieux, nella quale si felicitava per il suo silenzio che peraltro costò allo stesso vescovo tre mesi di carcere con la condizionale. L’ex prefetto vaticano poi ha aggiunto che Giovanni Paolo II «mi autorizzò ad inviare la lettera a tutti i vescovi del mondo e a metterla su internet». Castrillon ha raccontato che Pican «non denunciò l’abate pedofilo Renè Bissey (a sua volta condannato a 18 anni di carcere, ndr) perchè ne aveva ricevuto la confidenza». Inoltre il cardinale ha spiegato che il vescovo si attenne al diritto canonico che proibisce al confessore «di riferire quanto detto dal penitente, con le parole o in qualsiasi altro modo, e per nessun motivo».
L’APPLAUSO DEL POPOLO – Tutti i partecipanti alla cconferenza, alcuni più di altri, hanno applaudito all’unisono le parole del ‘capo’ dei sacerdoti. Dalla arcivescovo di Saragozza, Manuel Ureña, al Cardinale Antonio Cañizares, presidente del Congresso Mondiale tenutosi a Los Jeronimos Monastero, sede dell’Università Cattolica di Murcia. Il prelato, dopo alcuni secondi di applausi, è arrivato al punto finale del suo discorso dicendo con i cardinali autorità, inoltre, “il Santo Padre mi ha autorizzato ad inviare questa lettera a tutti i vescovi del mondo e lo mise su Internet“. Dopo il suo discorso, e mentre il Vaticano precisava che la posizione del cardinale su come reagire a un evento che interessa un prete pedofilo non è la linea ufficiale della Chiesa per risolvere il problema, Dario Castrillon è stato avvolto da una dozzina di suore di Guadalupe che lo ha circondato chiedendo un sorriso per una foto con lui. Dopo, è stato avvicinato da vescovi, arcivescovi e cardinali presenti al tempio, dai quali è stato ricoperto di abbracci.
SANTO SUBITO SE LO MERITA!
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pubblicato il 17 aprile 2010 alle 17:25 dallo stesso autore - torna alla home
Giovanni Paolo II diede la sua approvazione a una lettere di un cardinale colombiano che applaudiva un vescovo francese per non aver denunciato un prete accusato di abusi sui minori. “La fece inviare a tutti i vescovi del mondo e mettere su internet”.
Giovanni Paolo II «autorizzò» la lettera del 2001 con cui il cardinale colombiano, Dario Castrillon Hoyos, allora prefetto per la Congregazione per il Clero, si congratulava con un vescovo francese, mons. Pierre Pican, per non aver denunciato un prete della sua diocesi accusato di abusi su minori.
CON PAROLE SUE – A rivelarlo, secondo quanto riporta il sito del quotidiano spagnolo La Verdad, è stato lo stesso card. Castrillon nel corso di una conferenza a Murcia. «Dopo aver consultato il papa e avergli mostrato la lettera, la inviai al vescovo, congratulandomi con lui per essere stato un modello di padre che non consegna i suoi figli» alla giustizia, ha spiegato Castrillon a proposito della missiva, inviata nove anni fa a mons. Pican, vescovo di Bayeux-Lisieux, nella quale si felicitava per il suo silenzio che peraltro costò allo stesso vescovo tre mesi di carcere con la condizionale. L’ex prefetto vaticano poi ha aggiunto che Giovanni Paolo II «mi autorizzò ad inviare la lettera a tutti i vescovi del mondo e a metterla su internet». Castrillon ha raccontato che Pican «non denunciò l’abate pedofilo Renè Bissey (a sua volta condannato a 18 anni di carcere, ndr) perchè ne aveva ricevuto la confidenza». Inoltre il cardinale ha spiegato che il vescovo si attenne al diritto canonico che proibisce al confessore «di riferire quanto detto dal penitente, con le parole o in qualsiasi altro modo, e per nessun motivo».
L’APPLAUSO DEL POPOLO – Tutti i partecipanti alla cconferenza, alcuni più di altri, hanno applaudito all’unisono le parole del ‘capo’ dei sacerdoti. Dalla arcivescovo di Saragozza, Manuel Ureña, al Cardinale Antonio Cañizares, presidente del Congresso Mondiale tenutosi a Los Jeronimos Monastero, sede dell’Università Cattolica di Murcia. Il prelato, dopo alcuni secondi di applausi, è arrivato al punto finale del suo discorso dicendo con i cardinali autorità, inoltre, “il Santo Padre mi ha autorizzato ad inviare questa lettera a tutti i vescovi del mondo e lo mise su Internet“. Dopo il suo discorso, e mentre il Vaticano precisava che la posizione del cardinale su come reagire a un evento che interessa un prete pedofilo non è la linea ufficiale della Chiesa per risolvere il problema, Dario Castrillon è stato avvolto da una dozzina di suore di Guadalupe che lo ha circondato chiedendo un sorriso per una foto con lui. Dopo, è stato avvicinato da vescovi, arcivescovi e cardinali presenti al tempio, dai quali è stato ricoperto di abbracci.
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capricorno- -------------
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Re: Wojtyla e la pedofilia
Non è l'unico scandalo in merito a Wojtyla. Vorrei ricordare le sue scandalose dichiarazioni omofobe e misogine,degne non di un papa ma della persona più ignorante di questa terra,non di chi dovrebbe guidare un'istituzione quale la chiesa. Purtroppo però queste sono verità che non si possono diffondere,Giovanni Paolo II è già santo nelle menti e nei cuori dei cattolici,incapaci di vedere la verità! L'ultima volta che ho pubblicato su facebook un link al riguardo,mi sono sentito dire i peggiori insulti e non c'è stato un dibattito,ma una gara a chi urlava di più!
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Re: Wojtyla e la pedofilia
Infatti. Purtroppo però è stato talmente bravo che anche alcuni atei od agnostici lo apprezzano e dichiarano che tutte le critiche mossegli siano pure e semplici cazzate,commettono lo stesso errore dei cattolici:chiudono gli occhi e non guardano la realtà
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Re: Wojtyla e la pedofilia
A costoro bisognerebbe chiedere: e che cosa avrebbe fatto GPII di eccezionale?vincentius ha scritto:Purtroppo però è stato talmente bravo che anche alcuni atei od agnostici lo apprezzano
Per poi citare le sue prese di posizione contro aborto, divorzio, omosessualità, contraccezione, e le sue amicizie con dittatori come Pinochet...
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Re: Wojtyla e la pedofilia
Non sanno rispondere,ma la santificazione di questo personaggio gli impedisce di analizzarle laicamente la figura. L'ennesima dimostrazione di come la religione sia al 99% chiusura mentale ed all'1% riflessione personale
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Re: Wojtyla e la pedofilia
Di papa Wojtyla sono molte le cose che non si sanno, a cominciare dalla sua strenua difesa nei confronti di quel mafioso di Marcinkus, per non parlare poi di quello che ha combinato negli anni '80 nell'america latina dove alcuni vescovi si adoperarono per aiutare i popoli più poveri e che furono cacciati perchè accusati di comunismo da Reagan perchè incominciavano a porre domande scomode ai signori capitalisti, risultato, niente più assistenza per i poveri...
come diceva Fantozzi: com'è umano leiiii!
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Re: Wojtyla e la pedofilia
Di umile temo avesse soltanto la faccia,non certo il cuore. In un paese governato dall'URSS aveva cresciuto dentro di sé un odio verso i comunisti,per cui chiunque si professasse tale era un eretico,o qualcosa di molto vicino ad esso. Pensò solo al benessere della sua patria,e non a quella di molti altri paesi.
vincentius- -------------
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Re: Wojtyla e la pedofilia
capricorno ha scritto:Di papa Wojtyla sono molte le cose che non si sanno, a cominciare dalla sua strenua difesa nei confronti di quel mafioso di Marcinkus, per non parlare poi di quello che ha combinato negli anni '80 nell'america latina dove alcuni vescovi si adoperarono per aiutare i popoli più poveri e che furono cacciati perchè accusati di comunismo da Reagan perchè incominciavano a porre domande scomode ai signori capitalisti, risultato, niente più assistenza per i poveri...
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Condivido in pieno e vorrei approfondire l'argomento America Latina, argomento scottante ignorato da tutti i fautori del "santo subito" e tenuto ben nascosto dalla stessa Chiesa.
GPII aveva dalla sua parte soltanto il fatto di essere un ottimo comunicatore, un Papa ecumenico che passava per un campione degli oppressi. Il suo enorme successo è stato determinato da questo e dal fatto che è morto dopo una lunga malattia che lo ha mostrato per molti anni curvo, sofferente e non più in grado di reggersi in piedi e parlare.
In America Latina, durante gli anni Settanta, i cattolci sposarono l'elogio di Marx per la classe operaia con la nozione radicale di Gesù che "gli umili erediteranno la Terra". Con l'avvento di questa ideologia della liberazione, i fedeli dell'America Latina erano convinti che le gerarchie della Chiesa di Roma, che nel Nuovo Mondo si erano allineate con la classe dominante sin dai tempi di Colombo, si sarebbero finalmente unite agli oppressi, piuttosto che bagnare le loro ferite con la promessa di salvezza nell'aldilà. Come è comprensibile, i ricchissimi possidenti dell'America Latina si infuriarono e chiamarono in loro soccorso gli Stati Uniti per fondi e truppe: i famigerati contras e gli squadroni della morte. Presto ci furono assassini di preti, suore, frati, parrocchiani e persino vescovi, e ogni cattolico che osava mettere in dubbio l'iniquità sociale.
Ma piuttosto che richiamare questi governi e i loro seguaci, GPII soffocò la teologia della liberazione. Trasferì preti e vescovi che si erano coraggiosamente opposti e in un famoso episodio richiamò, tramite la tv nazionale, il prete nicaraguense Ernesto Cardenal per aver dato il suo sostegno ai sandinisti piuttosto che ai contras appoggiati da Reagan, e fece azzittire una folla di parrocchiani che gridava: "Vogliamo la pace!".
I difensori strenui di GPII diranno che la sua opposizione alla teologia della liberazione era in realtà un'opposizione al marxismo e che egli visitò la tomba del famoso vescovo salvadoregno Oscar Romero, il più importante esponente della teologia della liberazione, che fu colpito al cuore dal proiettile di un cecchino del governo mentre celebrava la messa nel 1980. Al santuario di Romero, nel 1983, GPII commentò che il vescovo era "un pastore zelante e venerato che tentò di fermare la violenza. Chiedo che la sua memoria venga rispettata e che l'interesse ideologico non distorca il suo sacrificio di pastore tolto al gregge". Ma ovviamente erano tutti convenevoli.
Quando Romero era in vita, GPII lo richiamò tre volte in privato, una volta addirittura chiedendogli di allinearsi con la dittatura salvadoregna. Romero rifiutò, definendo la richiesta ingiusta. E mentre GPII premiava con la santità cattolici di minor peso e spessore, Romero non è stato nemmeno beatificato.
Quando ne aveva l'opportunità, GPII disconosceva le tombe dei martiri. Prendiamo in considerazione Fernando Saenz Lacalle, un membro dell'organizzazione laica ultra conservatrice dell'Opus Dei. Nel 1996 GPII nominò Lacalle arcivescovo di San Salvador, proprio la carica un tempo ricoperta da Romero. Poco dopo aver assunto l'episcopato, Lacalle accettò l'incarico di generale di brigata onorario dell'esercito salvadoregno, lo stesso sercito che aveva insabbiato lo stupro e l'assassinio di quattro suore americane nel 1980. Quando GPII visitò il Paese nel 1996, in occasione dell'insediamento di Lacalle, tutt'e due rifiutarono di visitare le tombe dei sei gesuiti assassinati dall'esercito salvadoregno nel 1989. In modo ancora più oltraggioso, Lacalle chiese e ottenne una donazione di due milioni di dollari per una nuova cattedrale, dalla Rpublican Nationalist Alliance (nota con l'acronimo spagnolo ARENA), la coalizione il cui fondatore, Roberto D'Aubuisson, è il presunto mandante dell'assassinio di Romero, un uomo che ha più volte dichiarato la sua ammirazione per Hitler.
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Che sciocchi questi terrestri, pregano un dio che loro stessi hanno creato.
Ming lo Spietato, Flash Gordon
Multiverso- -----------
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