Che intendi per Dio?
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Avalon
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Che intendi per Dio?
Ciao molti di voi dicono che Dio non esiste esattamente come l'anima ed il mondo ma cosa intendete per Dio?Vi chiedo gentilmente di rispondere in maniera ordinata
monì- Numero di messaggi : 3
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Re: Che intendi per Dio?
ciao monì, è la prima domanda che rivolgo a un credente, visto che per me dio è solo un'invenzione della mente umana.
chi dice che il mondo non esiste?
ora potresti però presentarti e motivare questo ingresso piuttosto balordo... non sarai mica tra coloro che si aspettano la dimostrazione dell'inesistenza di un dio?
chi dice che il mondo non esiste?
ora potresti però presentarti e motivare questo ingresso piuttosto balordo... non sarai mica tra coloro che si aspettano la dimostrazione dell'inesistenza di un dio?
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"Quando una storia è troppo bella per essere vera, non è vera." (Bastardi senza gloria)
fede significa creare una virtù dall'incoscienza (Bill Maher)
I moralisti sono persone che rinunciano ad ogni piacere eccetto quello di immischiarsi nei piaceri altrui. (B. Russel)
Re: Che intendi per Dio?
Io non lo intendo proprio, se non come alibi alla propria mancanza di senso e responsabilità nella mente di un teista.
Saranno poi i teisti medesimi a dipingerselo a seconda delle necessità e convenienze.
Saranno poi i teisti medesimi a dipingerselo a seconda delle necessità e convenienze.
Re: Che intendi per Dio?
Perdonate questo mio ingresso balordo chiedo umilmente venia e mi presento: sono monica, sono giovane e non ho mai detto di credere in Dio.. non ancora, e non ho nemmeno detto di non crederci.
Per quanto riguarda la questione del mondo ce l'ho messo in mezzo perchè se non vado errata è uno dei postulati di kant, quindi qualcosa che secondo kant, in base alla semplice ragion pura, non è dimostrabile.
Per quanto riguarda la mia domanda non mi sembra di aver ricevuto ancora una risposta, ma non importa, sarò paziente, sono sicura che non vi dispiaccia parlare di questo credo solo che mi abbiate frainteso: vengo in pace.
Per spiegarmi meglio: se uno dice:"qualcosa esiste" o "qualcosa non esiste" significa che pone questo oggetto o nel mondo dell'"essere" o nel mondo del "non essere".
Detto ciò è necessario specificare che cosa sia questo qualcosa. Dio è una parola molto usata che può significare molte cose, ad esempio io posso dire di adorare la musica: SILLOGISMO:tutto ciò che si adora è Dio-io adoro la musica=Dio è la musica. Molto più semplicemente c'è che vede Dio nella natura, c'è chi crede che ia il tutto.. etc
Per questo io chiedo a chi di questo forum ritiene di essere Ateo (non agnostico): cos'è questo oggetto che tu collochi nell'universo del "non essere"?
non vorrei sembrare spocchiosa ma se non procedo così non riesco ad esprimermi
Per quanto riguarda la questione del mondo ce l'ho messo in mezzo perchè se non vado errata è uno dei postulati di kant, quindi qualcosa che secondo kant, in base alla semplice ragion pura, non è dimostrabile.
Per quanto riguarda la mia domanda non mi sembra di aver ricevuto ancora una risposta, ma non importa, sarò paziente, sono sicura che non vi dispiaccia parlare di questo credo solo che mi abbiate frainteso: vengo in pace.
Per spiegarmi meglio: se uno dice:"qualcosa esiste" o "qualcosa non esiste" significa che pone questo oggetto o nel mondo dell'"essere" o nel mondo del "non essere".
Detto ciò è necessario specificare che cosa sia questo qualcosa. Dio è una parola molto usata che può significare molte cose, ad esempio io posso dire di adorare la musica: SILLOGISMO:tutto ciò che si adora è Dio-io adoro la musica=Dio è la musica. Molto più semplicemente c'è che vede Dio nella natura, c'è chi crede che ia il tutto.. etc
Per questo io chiedo a chi di questo forum ritiene di essere Ateo (non agnostico): cos'è questo oggetto che tu collochi nell'universo del "non essere"?
non vorrei sembrare spocchiosa ma se non procedo così non riesco ad esprimermi
monì- Numero di messaggi : 3
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Re: Che intendi per Dio?
Salve a tutti, è il mio primo messaggio e mi fa piacere incominciare rispondendo ad una domanda così interessante. Prima però vorrei fare i miei complimenti (non di circostanza) agli amministratori del forum per l'ordine, la serietà e la gestione dello stesso.
Dunque, cosa intendo per Dio... semplice, Dio è la risposta umana ad un bisogno fondamentale dell'uomo, quello di sopravvivenza. Questo istinto è insito anche negli animali, i quali a differenza dell'uomo non posseggono l'intelletto e quindi si limitano ad applicarlo, appunto istinitivamente, alla vita biologica sulla Terra. L'uomo, invece, lo estende anche alla vita dopo la morte. Non accetta la fine della sua coscienza e per rispondere a questo insopprimibile istinto di sopravvivenza ha creato Dio. Poichè egli sa che deve morire, l'idea di Dio con tutti gli annessi e coonnessi lo aiuta ad assecondare tale bisogno. Del resto la religione con l'idea di "vita dopo la morte" esiste da millenni prima delle cosiddette religioni rivelate, le quali non hanno inventato nulla di nuovo ma si sono limitate ad ereditare o fondere sincreticamente vecchi miti, leggende, credenze, riti e abitudini sacre. Ed ecco come l'uomo ha creato Dio, e non viceversa.
Dunque, cosa intendo per Dio... semplice, Dio è la risposta umana ad un bisogno fondamentale dell'uomo, quello di sopravvivenza. Questo istinto è insito anche negli animali, i quali a differenza dell'uomo non posseggono l'intelletto e quindi si limitano ad applicarlo, appunto istinitivamente, alla vita biologica sulla Terra. L'uomo, invece, lo estende anche alla vita dopo la morte. Non accetta la fine della sua coscienza e per rispondere a questo insopprimibile istinto di sopravvivenza ha creato Dio. Poichè egli sa che deve morire, l'idea di Dio con tutti gli annessi e coonnessi lo aiuta ad assecondare tale bisogno. Del resto la religione con l'idea di "vita dopo la morte" esiste da millenni prima delle cosiddette religioni rivelate, le quali non hanno inventato nulla di nuovo ma si sono limitate ad ereditare o fondere sincreticamente vecchi miti, leggende, credenze, riti e abitudini sacre. Ed ecco come l'uomo ha creato Dio, e non viceversa.
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Re: Che intendi per Dio?
monì ha scritto:Ciao molti di voi dicono che Dio non esiste esattamente come l'anima ed il mondo ma cosa intendete per Dio?Vi chiedo gentilmente di rispondere in maniera ordinata
Cosí, una risposta generale:
io ritengo che enti supernaturali interventisti e personificati (YHWH, Poseidone, Krishna, Cristo, eccettera) non esistano. Non vi è alcuna prova della loro esistenza e quindi si possono ritenere inesistenti.
Per quanto riguarda entitá supernaturali "altre" che non intervengono e magari non sono neppure interessate alla nostra esistenza in linea logica non ci si puó esprimere, ma agli effetti pratici il loro non intervento è pari alla non esistenza.
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Gian dei Brughi era sempre abbracciato al ramo, pallido in mezzo ai capelli e alla barba ispidi e rossi proprio come brughi, con impigliati foglie secche, ricci di castagna e aghi di pino. Squadrava Cosimo con due occhi verdi, tondi e smarriti; brutto, era brutto.
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Re: Che intendi per Dio?
Ti ringrazio per la risposta e per la tua disponibilità e trovo molto interessante quello che dici, anche se ineffetti ciò è già stato detto dal caro vecchio kant, perchè in fondo un postulato cos'è se non qualcosa la cui certezza non sia verificabile ma la cui esistenza è richiesta dall'uomo, ma ancora non sono soddisfatta: tu mi hai detto che "Dio è la risposta umana al bisogno di sopravvivenza dell'uomo" giusto? Però a questo punto mi domando: che cosa intendi per "sopravvivenza"? E perchè l'uomo ne avrebbe bisogno?
Scusa se sono pallosa
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monì- Numero di messaggi : 3
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Re: Che intendi per Dio?
monì ha scritto:Ti ringrazio per la risposta e per la tua disponibilità e trovo molto interessante quello che dici, anche se ineffetti ciò è già stato detto dal caro vecchio kant, perchè in fondo un postulato cos'è se non qualcosa la cui certezza non sia verificabile ma la cui esistenza è richiesta dall'uomo, ma ancora non sono soddisfatta [...]
Non capisco quindi dove vuoi andare a parare.
Ah, quasi dimenticavo, benvenuti Ludvig & Monì!
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Re: Che intendi per Dio?
Non mi pare proprio che un postulato sia quello... ma ragionare per vie filosofiche è ben diverso che per vie matematiche.
Non credo di poterti dare la risposta che vuoi, Monì, in quanto non mi interessa che dio esista o no (dal momento che la proposizione non è sufficientemente definita e qualora lo sia non è dimostrabile) ma ne combatto l'idea nelle menti individuali e nella società.
Non credo di poterti dare la risposta che vuoi, Monì, in quanto non mi interessa che dio esista o no (dal momento che la proposizione non è sufficientemente definita e qualora lo sia non è dimostrabile) ma ne combatto l'idea nelle menti individuali e nella società.
Re: Che intendi per Dio?
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Re: Che intendi per Dio?
orco can, un latro topic sulla masturbazione...
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Re: Che intendi per Dio?
renus ha scritto:orco can, un latro topic sulla masturbazione...
Volevo solo aiutare Ottomax a capire dove la pulzella voleva andare a parare, non me ne volere
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Re: Che intendi per Dio?
infatti mi riferivo alla Kant-ante... è ovvio che vuole sentirsi dire qualcosa ma non sa bene come porre la domanda per ottenere questo fine, sostanzialmente si tratta di autoerotismo.Blush response ha scritto:renus ha scritto:orco can, un latro topic sulla masturbazione...
Volevo solo aiutare Ottomax a capire dove la pulzella voleva andare a parare, non me ne volere
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Re: Che intendi per Dio?
Esatto.monì ha scritto:molti di voi dicono che Dio non esiste
Esatto.esattamente come l'anima
Eh?ed il mondo
In genere, "Dio" scritto con la maiuscola indica il dio cristiano. In generale, per "dio" si intende un essere soprannaturale con differenti caratteristiche a seconda delle diverse religioni. Quando affermo che "dio non esiste", intendo qualunque divinità inventata dalle varie religioni.ma cosa intendete per Dio?
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Re: Che intendi per Dio?
monì ha scritto:Perdonate questo mio ingresso balordo chiedo umilmente venia e mi presento: sono monica, sono giovane e non ho mai detto di credere in Dio.. non ancora, e non ho nemmeno detto di non crederci.
Per quanto riguarda la questione del mondo ce l'ho messo in mezzo perchè se non vado errata è uno dei postulati di kant, quindi qualcosa che secondo kant, in base alla semplice ragion pura, non è dimostrabile.
Per quanto riguarda la mia domanda non mi sembra di aver ricevuto ancora una risposta, ma non importa, sarò paziente, sono sicura che non vi dispiaccia parlare di questo credo solo che mi abbiate frainteso: vengo in pace.
Per spiegarmi meglio: se uno dice:"qualcosa esiste" o "qualcosa non esiste" significa che pone questo oggetto o nel mondo dell'"essere" o nel mondo del "non essere".
Detto ciò è necessario specificare che cosa sia questo qualcosa. Dio è una parola molto usata che può significare molte cose, ad esempio io posso dire di adorare la musica: SILLOGISMO:tutto ciò che si adora è Dio-io adoro la musica=Dio è la musica. Molto più semplicemente c'è che vede Dio nella natura, c'è chi crede che ia il tutto.. etc
Per questo io chiedo a chi di questo forum ritiene di essere Ateo (non agnostico): cos'è questo oggetto che tu collochi nell'universo del "non essere"?
non vorrei sembrare spocchiosa ma se non procedo così non riesco ad esprimermi
non può esistere un "mondo del non essere", altrimenti il non essere esisterebbe, il che è contradittorio. E' più corretto dire: "L'asserzione che Dio esiste" è falsa, opure, è falso che Dio esista. Può esistere un mondo - forse sarebbe meglio dire "un insieme" - delle cose false, (per es. i folletti, gli dei greci, l'uomo nero, i fantasmi, dio), ma non un mondo/insieme delle cose che non esistono. Un insieme delle cose che non esistono non esiste(quindi, al limite, fa parte dell'insieme precedente, poichè "esiste un mondo del non essere" è falso). Gli atei la pensano ognuno a suo modo sull'argomento Dio, o religione, o spiritalità ecc.
Per quanto mi riguarda io sono un ateo di tendenze naturalistiche, ovvero credo che esistano solo processi naturali e processi cognitivi che ci permettono, con metodi e specificità diverse, di produrre conoscenze più o meno plausibili sul mondo, , visto interamente come mondo prodotto della natura. Io tratto dio o come un concetto, o come una rappresentazione, o come un'insieme di comportamenti, di costumi ecc.
Personalmente non prendo nemmeno in considerazione che possa esistere, ovvero non mi pongo la domanda se possa esistere o meno, perchè la trovo inutile.
claudio285- -------------
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Re: Che intendi per Dio?
Ludving ha scritto:Salve a tutti, è il mio primo messaggio e mi fa piacere incominciare rispondendo ad una domanda così interessante. Prima però vorrei fare i miei complimenti (non di circostanza) agli amministratori del forum per l'ordine, la serietà e la gestione dello stesso.
Dunque, cosa intendo per Dio... semplice, Dio è la risposta umana ad un bisogno fondamentale dell'uomo, quello di sopravvivenza. Questo istinto è insito anche negli animali, i quali a differenza dell'uomo non posseggono l'intelletto e quindi si limitano ad applicarlo, appunto istinitivamente, alla vita biologica sulla Terra. L'uomo, invece, lo estende anche alla vita dopo la morte. Non accetta la fine della sua coscienza e per rispondere a questo insopprimibile istinto di sopravvivenza ha creato Dio. Poichè egli sa che deve morire, l'idea di Dio con tutti gli annessi e coonnessi lo aiuta ad assecondare tale bisogno. Del resto la religione con l'idea di "vita dopo la morte" esiste da millenni prima delle cosiddette religioni rivelate, le quali non hanno inventato nulla di nuovo ma si sono limitate ad ereditare o fondere sincreticamente vecchi miti, leggende, credenze, riti e abitudini sacre. Ed ecco come l'uomo ha creato Dio, e non viceversa.
Ti quoto anche se rimango convinto che in primis l'uomo da origine alle religioni per esercitare il controllo delle masse.
La storia ne e' piena di esempi,possiamo vedere come i culti piu' disparati o come gli dei piu' assurdi che la mente umana potesse concepire abbiano costituito e legato le antiche civilta'.
Tante volte le religioni hanno assunto le fattezze di vere e proprie forme arcaiche di governo;
personalmente quando ho letto la bibbia o quando penso al corano,oltre alle storie incredibili vedo soprattutto norme,proibizioni,leggi,punizioni,ed in tutto questo minestrone di castronerie che col mondo odierno non c'entrano un cazzo,noto che tutto cio' e' stato ideato per assoggettare,ad un pensiero unico.
Certamente l'uomo nasce con i bisogni da te citati,il problema e' che la storia ci insegna (almeno a Noi Atei) che ogni tanto qualcuno (bastardo) ne prende coscienza ed e' qui che ne viene fuori la frittata.
Gia', perche' nel momento in cui un personaggio con carisma si proclama "figlio di dio" oppure "intermediario di dio" o "rappresentante di dio",stai certo che qualcuno lo seguira' e piu' questi riuscira' a fare bene il suo "lavoro" (marketing religioso) piu' i suoi seguaci si moltiplicheranno.
Cmq non escludo il fatto che qualcuno di questi sia in un certo senso in buona fede,ossia vuoi perche' non del tutto cosciente,vuoi perche' invasato, possa trasformare il proprio delirio in un credo religioso che possa attecchire tra le masse.
Ciao e benvenuto.
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Re: Che intendi per Dio?
*Valerio* ha scritto:
Ti quoto anche se rimango convinto che in primis l'uomo da origine alle religioni per esercitare il controllo delle masse.
La storia ne e' piena di esempi,possiamo vedere come i culti piu' disparati o come gli dei piu' assurdi che la mente umana potesse concepire abbiano costituito e legato le antiche civilta'.
Tante volte le religioni hanno assunto le fattezze di vere e proprie forme arcaiche di governo;
personalmente quando ho letto la bibbia o quando penso al corano,oltre alle storie incredibili vedo soprattutto norme,proibizioni,leggi,punizioni,ed in tutto questo minestrone di castronerie che col mondo odierno non c'entrano un cazzo,noto che tutto cio' e' stato ideato per assoggettare,ad un pensiero unico.
Certamente l'uomo nasce con i bisogni da te citati,il problema e' che la storia ci insegna (almeno a Noi Atei) che ogni tanto qualcuno (bastardo) ne prende coscienza ed e' qui che ne viene fuori la frittata.
Gia', perche' nel momento in cui un personaggio con carisma si proclama "figlio di dio" oppure "intermediario di dio" o "rappresentante di dio",stai certo che qualcuno lo seguira' e piu' questi riuscira' a fare bene il suo "lavoro" (marketing religioso) piu' i suoi seguaci si moltiplicheranno.
Cmq non escludo il fatto che qualcuno di questi sia in un certo senso in buona fede,ossia vuoi perche' non del tutto cosciente,vuoi perche' invasato, possa trasformare il proprio delirio in un credo religioso che possa attecchire tra le masse.
Ciao e benvenuto.
Ciao Valerio e grazie per il benvenuto.
Io ritengo che il controllo sulle masse esercitato dalle religioni non costituisca il motivo fondante delle stesse ma una necessaria (e piacevole per chi la esercita) conseguenza della stessa religione. Alla base vi è sempre la paura della morte e del castigo eterno. Del resto se in maniera assurdamente ipotetica l'uomo fosse immortale, la religione non avrebbe ragione di esistere e quindi l'uomo utilizzerebbe altre fonti di dominio sui propri simili, come già fa con la politica e con ogni forma di governo e struttura gerarchica.
Riguardo poi ai personaggi carismatici e dotati di talento che si autoproclamano figli di dio (o non lo fanno ma sono gli altri in seguito ad attribuirglielo), c'è da dire che, come giustamente affermi tu, alla base non sempre c'è dolo ma potrebbe anche esserci buona fede, delirio mistico o altre motivazioni politiche sfruttate in seguito per fini religiosi (come potrebbe essere accaduto nel caso di Gesù), da chi intuisce le enormi potenzialità che può esercitare il nuovo "dio" sulle masse. Ma intanto attecchisce facilmente il nuovo fenomeno religioso, in quanto promette vita eterna, riscatto dopo la morte, paradiso in cui vivere felici per l'eternità con i propri cari, castigo per i cattivi e tante altre cose belle, tutte legate alla vita dopo la morte e quindi all'istintivo bisogno dell'uomo di sopravvivenza eterna. E siamo tornati al punto di partenza...
Ospite- Ospite
Re: Che intendi per Dio?
Ma è davvero così istintivo nell'uomo il bisogno di sopravvivenza eterna? (quando lo hanno distribuito forse ero andata al bagno...)
Re: Che intendi per Dio?
monì ha scritto:Ti ringrazio per la risposta e per la tua disponibilità e trovo molto interessante quello che dici, anche se ineffetti ciò è già stato detto dal caro vecchio kant, perchè in fondo un postulato cos'è se non qualcosa la cui certezza non sia verificabile ma la cui esistenza è richiesta dall'uomo, ma ancora non sono soddisfatta: tu mi hai detto che "Dio è la risposta umana al bisogno di sopravvivenza dell'uomo" giusto? Però a questo punto mi domando: che cosa intendi per "sopravvivenza"? E perchè l'uomo ne avrebbe bisogno?
Scusa se sono pallosa
Ti espongo il mio personale punto di vista circa le domande da te poste.
Se si osserva la vita sulla Terra, la sua lenta evoluzione, le migliaia di specie estinte, i meccanismi di riproduzione, la catena alimentare, i grandi eventi catastrofici e casuali che possono determinare l'estinzione in massa di intere specie viventi, si possono ricavare alcune semplici (non per tutti, visto che i credenti costituiscono la stragrande maggioranza) considerazioni.
Prima considerazione: la vita sulla Terra non è stata creata per ospitare la specie umana. Avere la presunzione che la vita è l'Universo li abbia creati un'annoiata entità sovrannaturale al solo fine di ospitare l'uomo, e che poi si diverta a punire o premiare in base alla fedeltà dimostrata, non solo va contro la logica e le prove scientifiche (vedi evoluzionismo) ma è un'offesa all'intelligenza umana.
Seconda considerazione: osservare la vita sulla Terra significa comprendere come alla base vi siano meccanismi che assicurano alla natura la continuazione della stessa vita e la sua ostinata sopravvivenza. Anche in seguito ad estinzioni di massa (vedi dinosauri), a cataclismi, a cambiamenti climatici, la vita si adatta, si rimodella, prende altre strade, compensa ma continua a percorrere la sua strada da milioni di anni senza mai arrestarsi. Tutto è finalizzato alla conservazione e continuazione della vita. Se mi taglio la natura ha creato un meccanismo di cicatrizzazione naturale che arresta il sangue per farmi continuare a vivere ma, attenzione, non perchè alla natura interessi la mia vita singola, ma per la stessa continuazione della specie e quindi della vita nel suo compesso. Infatti la cicatrizzazione (scusate la banalizzazione) non è una salvaguardia concessa soltanto a pochi eletti ma a tutti, comprese le specie animali. Questo cosa significa? Che alla natura (o meccanismo evolutivo o chiamatelo come volete) interessa la vita nel suo insieme, in quanto noi siamo soltanto miseri frammenti di vita, intercambiabili. Se la ferita è tanto profonda da farmi morire dissanguato, poco importa, la mia vita viene sostituita da un'altra nascita.
Adesso posso rispondere alla tua domanda: "Che cos'è la sopravvivenza e perchè ne abbiamo bisogno?". L'istinto di sopravvivenza è un meccanismo utile alla salvaguardia e continuazione della specie. Se la natura non ci avesse dotato di tale peculiarità, la vita si sarebbe estinta, perchè nessuno sarebbe più stato in grado di distinguere il pericolo e la paura della morte. La sopravvivenza serve alla Vita nel suo complesso evoluzionistico e non all'uomo nel suo delirio teista. Lo stesso esatto compito assolve il piacere sessuale, il senso della fame e la soddisfazione delle papille gustative quando si assume il cibo. Però l'uomo, a differenza di tutte le altre specie, possiede anche l'intelletto, e quindi ha coscienza del fatto che deve morire. Egli non lo percepisce solo a livello istintivo, come avviene per gli animali. Pertanto il suo bisogno di sopravvivenza lo estende anche alla vita dopo la morte, travalicando i confini della vita biologica sulla Terra. E per soddisfarlo non esiste che un'unica via: dio e l'aldilà, guarda caso un concetto presente in tutte le religioni, estinte e viventi.
Ultima modifica di Ludving il Gio 25 Feb 2010 - 12:53 - modificato 1 volta.
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Re: Che intendi per Dio?
Avalon ha scritto:Ma è davvero così istintivo nell'uomo il bisogno di sopravvivenza eterna? (quando lo hanno distribuito forse ero andata al bagno...)
Anch'io ne dubito. Almeno a livello individuale, secondo me c'entra più con il fattore culturale; pensa agli Inuit, i cui anziani, quando non sono più in grado di provvedere a se stessi, per non pesare sulla comunità che già vive al limite della sopravvivenza, se ne escono nella neve a fare un "Pisolino".
E non tornano più.
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Re: Che intendi per Dio?
Ludwig von Drake ha scritto:
Benvenuto! Anche se mi hai semi-clonato il nick!!!
:o)
ahahahah Grazie Ludwing e scusami, non me n'ero accorto, anche se, leggendo quello che scrivi, per me è un onore!
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Re: Che intendi per Dio?
Blush response ha scritto: Anch'io ne dubito. Almeno a livello individuale, secondo me c'entra più con il fattore culturale; pensa agli Inuit, i cui anziani, quando non sono più in grado di provvedere a se stessi, per non pesare sulla comunità che già vive al limite della sopravvivenza, se ne escono nella neve a fare un "Pisolino".
E non tornano più.
Sporadici casi di termine vita per scelta (non mi viene da chiamarlo suicidio solo perché trovo nella parola una connotazione negativa) vi sono stati anche nella cultura occidentale.
Credo sia una scelta di grande dignità e amore per se stessi e gli altri, scegliere di non vivere più nel momento in cui si è soddisfatti e non lo si desidera.
Credo soprattutto sia giusto che la scelta sia possibile.
Re: Che intendi per Dio?
Avalon ha scritto:Blush response ha scritto: Anch'io ne dubito. Almeno a livello individuale, secondo me c'entra più con il fattore culturale; pensa agli Inuit, i cui anziani, quando non sono più in grado di provvedere a se stessi, per non pesare sulla comunità che già vive al limite della sopravvivenza, se ne escono nella neve a fare un "Pisolino".
E non tornano più.
Sporadici casi di termine vita per scelta (non mi viene da chiamarlo suicidio solo perché trovo nella parola una connotazione negativa) vi sono stati anche nella cultura occidentale.
Credo sia una scelta di grande dignità e amore per se stessi e gli altri, scegliere di non vivere più nel momento in cui si è soddisfatti e non lo si desidera.
Credo soprattutto sia giusto che la scelta sia possibile.
Forse mi sono spiegato male, non è una scelta individuale ma una necessità sociale. Evidentemente in qualche momento si è visto che il dover sostenere persone anziane non più in grado di badare a se stesse metteva a rischio il resto della comunità
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Re: Che intendi per Dio?
Ti sei spiegato bene, sono io che non ho chiarito che stavo aggiungendo qualcosa, in aggiunta a quanto hai esposto sul fattore culturale.
Re: Che intendi per Dio?
Avalon ha scritto:Ti sei spiegato bene, sono io che non ho chiarito che stavo aggiungendo qualcosa, in aggiunta a quanto hai esposto sul fattore culturale.
ah ok
alla fin fine il suicidio non è altro che una parte del diritto all'autodeterminazione
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Re: Che intendi per Dio?
Esatto. E pensare che è stato (spero non lo sia più ma non ho sufficienti informazioni in merito) spesso incluso tra i reati...
Re: Che intendi per Dio?
Avalon ha scritto:Esatto. E pensare che è stato (spero non lo sia più ma non ho sufficienti informazioni in merito) spesso incluso tra i reati...
In ogni caso devono avere avuto dei problemi con l'implementabilità delle pene
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Re: Che intendi per Dio?
Avalon ha scritto:Applicabili solo in caso di insuccesso
Già. Quindi solo per tentato reato
ma si può essere così imbecilli da concepire una roba del genere :wall:
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