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"il pascersi della propria ignoranza"

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Messaggio Da ros79 Lun 31 Ago 2009 - 16:40

«Uno degli effetti veramente negativi della religione è che si insegna a considerare una virtù il pascersi della propria ignoranza.» Richard Dawkins, The God Delusion

io ritengo che Dawkins abbia ragione per il fatto che le religioni annichiliscono la coscienza critica delle persone. ti viene chiesto di credere e avere fede, quantomeno nelle religioni occidentali. la religione è stato un fenomeno sociale in passato (vedi gesù preso come profeta quando era probabilmente solo un politico nonchè filosofo) perchè hanno presa facile sulle masse. la gente ha bisogno di credere di avere un senso su questa Terra altrimenti perderebbe la motivazione alla solidale convivenza sociale (per quello che esiste poi...).
Demagoghi hanno utilizzato quindi questo pretesto per fare "semplice" politica...

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Messaggio Da Ospite Lun 31 Ago 2009 - 16:53

ros79 ha scritto:«Uno degli effetti veramente negativi della religione è che si insegna a considerare una virtù il pascersi della propria ignoranza.» Richard Dawkins, The God Delusion

io ritengo che Dawkins abbia ragione per il fatto che le religioni annichiliscono la coscienza critica delle persone. ti viene chiesto di credere e avere fede, quantomeno nelle religioni occidentali. la religione è stato un fenomeno sociale in passato (vedi gesù preso come profeta quando era probabilmente solo un politico nonchè filosofo) perchè hanno presa facile sulle masse. la gente ha bisogno di credere di avere un senso su questa Terra altrimenti perderebbe la motivazione alla solidale convivenza sociale (per quello che esiste poi...).
Demagoghi hanno utilizzato quindi questo pretesto per fare "semplice" politica...

Con tutto il rispetto, ma affermare che Gesù fosse un filosofo, un politico o come tu dici che credevano le masse, il solito profeta, denota la mancanza di conoscenza sul vero significato della missione di Gesù. Non è soltanto l'illusione di capire il senso della propria vita.
Tu Ros come la spieghi la tua esistenza su questa terra ? A che serve ora la tua presenza e soprattutto, cosa resterà di te ?

ciao.

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Messaggio Da blueberrymind Lun 31 Ago 2009 - 17:10

ros79 ha scritto:«Uno degli effetti veramente negativi della religione è che si insegna a considerare una virtù il pascersi della propria ignoranza.» Richard Dawkins, The God Delusion

io ritengo che Dawkins abbia ragione per il fatto che le religioni annichiliscono la coscienza critica delle persone. ti viene chiesto di credere e avere fede, quantomeno nelle religioni occidentali. la religione è stato un fenomeno sociale in passato (vedi gesù preso come profeta quando era probabilmente solo un politico nonchè filosofo) perchè hanno presa facile sulle masse. la gente ha bisogno di credere di avere un senso su questa Terra altrimenti perderebbe la motivazione alla solidale convivenza sociale (per quello che esiste poi...).
Demagoghi hanno utilizzato quindi questo pretesto per fare "semplice" politica...

Credere che Gesu' fosse solo un politico (o filosofo) e' veramente un grande errore di prospettiva. Analizzare la realta' dei tempi di Gesu' con le categorie (politiche) di oggi ci preclude alla vera conoscenza di Gesu'. Sicuramente alcuni esiti del suo discorso possono ANCHE essere considerati politici, ma non nel senso moderno con cui lo intendiamo noi occidentali (da Marx in poi diciamo). In realta' da nessun passo dei Vangeli (canonici o apocrifici) riesco ad evincere che l'intenzione di Gesu' fosse quella di annichilire la ragione, come dici tu. O puoi dimostrarmi tu, testi alla mano, qualcosa di diverso da questo, che la sua intenzione fosse di annichilire la ragione umana? Basta leggere l'Apocalisse per vedere che in realta la figura di Gesu' spalanca le porte della razionalita' su scenari desuati ed innovativi che affascinano chinque legga senza preconcetti. Dire che il Sabato appartiene all'uomo e non viceversa e' quanto di piu' umano, razionale e rivoluzionario l'occidente ha sentito da 2000 anni a questa parte. E si potrebbe continuare....Confondere il clero moderno con la figura di Gesu' e' un uteriore errore poi dlla comprensione del fenomeno religioso...
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Messaggio Da ros79 Lun 31 Ago 2009 - 17:43

mr.flyk ha scritto:
ros79 ha scritto:«Uno degli effetti veramente negativi della religione è che si insegna a considerare una virtù il pascersi della propria ignoranza.» Richard Dawkins, The God Delusion

io ritengo che Dawkins abbia ragione per il fatto che le religioni annichiliscono la coscienza critica delle persone. ti viene chiesto di credere e avere fede, quantomeno nelle religioni occidentali. la religione è stato un fenomeno sociale in passato (vedi gesù preso come profeta quando era probabilmente solo un politico nonchè filosofo) perchè hanno presa facile sulle masse. la gente ha bisogno di credere di avere un senso su questa Terra altrimenti perderebbe la motivazione alla solidale convivenza sociale (per quello che esiste poi...).
Demagoghi hanno utilizzato quindi questo pretesto per fare "semplice" politica...

Con tutto il rispetto, ma affermare che Gesù fosse un filosofo, un politico o come tu dici che credevano le masse, il solito profeta, denota la mancanza di conoscenza sul vero significato della missione di Gesù. Non è soltanto l'illusione di capire il senso della propria vita.
Tu Ros come la spieghi la tua esistenza su questa terra ? A che serve ora la tua presenza e soprattutto, cosa resterà di te ?

ciao.

se credo che la vera missione di gesù fosse portare la parola di dio - suo padre???- sulla terra sarei cristiana...
nè io nè te possiamo sapere qual'è stato il vero significato,sono posizioni soggettive,tesi e ipotesi che possiamo effettuare sempre che questa figura sia realmente esistita...
la mia esistenza come la spiego? semplice casualità (malaugurata o meno è parere personale) a cosa serve? assolutamente a nulla...e per questo dovrei crearmelo un senso? solo perchè non mi piace pensare di non averlo?
cosa resterà? il ricordo nella testa di chi mi ha conosciuta...
il fatto che non ci piaccia non vuol dire che non possa essere "semplicemente" così.
blueberrymind ha scritto:
ros79 ha scritto:«Uno degli effetti veramente negativi della religione è che si insegna a considerare una virtù il pascersi della propria ignoranza.» Richard Dawkins, The God Delusion

io ritengo che Dawkins abbia ragione per il fatto che le religioni annichiliscono la coscienza critica delle persone. ti viene chiesto di credere e avere fede, quantomeno nelle religioni occidentali. la religione è stato un fenomeno sociale in passato (vedi gesù preso come profeta quando era probabilmente solo un politico nonchè filosofo) perchè hanno presa facile sulle masse. la gente ha bisogno di credere di avere un senso su questa Terra altrimenti perderebbe la motivazione alla solidale convivenza sociale (per quello che esiste poi...).
Demagoghi hanno utilizzato quindi questo pretesto per fare "semplice" politica...

Credere che Gesu' fosse solo un politico (o filosofo) e' veramente un grande errore di prospettiva. Analizzare la realta' dei tempi di Gesu' con le categorie (politiche) di oggi ci preclude alla vera conoscenza di Gesu'. Sicuramente alcuni esiti del suo discorso possono ANCHE essere considerati politici, ma non nel senso moderno con cui lo intendiamo noi occidentali (da Marx in poi diciamo). In realta' da nessun passo dei Vangeli (canonici o apocrifici) riesco ad evincere che l'intenzione di Gesu' fosse quella di annichilire la ragione, come dici tu. O puoi dimostrarmi tu, testi alla mano, qualcosa di diverso da questo, che la sua intenzione fosse di annichilire la ragione umana? Basta leggere l'Apocalisse per vedere che in realta la figura di Gesu' spalanca le porte della razionalita' su scenari desuati ed innovativi che affascinano chinque legga senza preconcetti. Dire che il Sabato appartiene all'uomo e non viceversa e' quanto di piu' umano, razionale e rivoluzionario l'occidente ha sentito da 2000 anni a questa parte. E si potrebbe continuare....Confondere il clero moderno con la figura di Gesu' e' un uteriore errore poi dlla comprensione del fenomeno religioso...

no io non penso che il suo intento fosse di annichilire, ma credo che una volta dati dei principi alcune persone ci riflettono sopra,tutto il resto è massa. come ho detto sopra nessuno può dimostrare nulla,sono tutte tesi.purtroppo è su questo che le religioni si basano...la solita domanda:puoi dimostrare il contrario? no, non posso ma posso cercare di essere il più onesta possibile di fronte alla mia esistenza.
è tutto così a misura d'uomo...tutto...anche l'idea di dio...che mi viene difficile credere sia qualcosa di trascendente. anzi a me viene proprio impossibile.

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Messaggio Da blueberrymind Lun 31 Ago 2009 - 18:16

ros79 ha scritto:
mr.flyk ha scritto:
ros79 ha scritto:«Uno degli effetti veramente negativi della religione è che si insegna a considerare una virtù il pascersi della propria ignoranza.» Richard Dawkins, The God Delusion

io ritengo che Dawkins abbia ragione per il fatto che le religioni annichiliscono la coscienza critica delle persone. ti viene chiesto di credere e avere fede, quantomeno nelle religioni occidentali. la religione è stato un fenomeno sociale in passato (vedi gesù preso come profeta quando era probabilmente solo un politico nonchè filosofo) perchè hanno presa facile sulle masse. la gente ha bisogno di credere di avere un senso su questa Terra altrimenti perderebbe la motivazione alla solidale convivenza sociale (per quello che esiste poi...).
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Con tutto il rispetto, ma affermare che Gesù fosse un filosofo, un politico o come tu dici che credevano le masse, il solito profeta, denota la mancanza di conoscenza sul vero significato della missione di Gesù. Non è soltanto l'illusione di capire il senso della propria vita.
Tu Ros come la spieghi la tua esistenza su questa terra ? A che serve ora la tua presenza e soprattutto, cosa resterà di te ?

ciao.

se credo che la vera missione di gesù fosse portare la parola di dio - suo padre???- sulla terra sarei cristiana...
nè io nè te possiamo sapere qual'è stato il vero significato,sono posizioni soggettive,tesi e ipotesi che possiamo effettuare sempre che questa figura sia realmente esistita...
la mia esistenza come la spiego? semplice casualità (malaugurata o meno è parere personale) a cosa serve? assolutamente a nulla...e per questo dovrei crearmelo un senso? solo perchè non mi piace pensare di non averlo?
cosa resterà? il ricordo nella testa di chi mi ha conosciuta...
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io ritengo che Dawkins abbia ragione per il fatto che le religioni annichiliscono la coscienza critica delle persone. ti viene chiesto di credere e avere fede, quantomeno nelle religioni occidentali. la religione è stato un fenomeno sociale in passato (vedi gesù preso come profeta quando era probabilmente solo un politico nonchè filosofo) perchè hanno presa facile sulle masse. la gente ha bisogno di credere di avere un senso su questa Terra altrimenti perderebbe la motivazione alla solidale convivenza sociale (per quello che esiste poi...).
Demagoghi hanno utilizzato quindi questo pretesto per fare "semplice" politica...

Credere che Gesu' fosse solo un politico (o filosofo) e' veramente un grande errore di prospettiva. Analizzare la realta' dei tempi di Gesu' con le categorie (politiche) di oggi ci preclude alla vera conoscenza di Gesu'. Sicuramente alcuni esiti del suo discorso possono ANCHE essere considerati politici, ma non nel senso moderno con cui lo intendiamo noi occidentali (da Marx in poi diciamo). In realta' da nessun passo dei Vangeli (canonici o apocrifici) riesco ad evincere che l'intenzione di Gesu' fosse quella di annichilire la ragione, come dici tu. O puoi dimostrarmi tu, testi alla mano, qualcosa di diverso da questo, che la sua intenzione fosse di annichilire la ragione umana? Basta leggere l'Apocalisse per vedere che in realta la figura di Gesu' spalanca le porte della razionalita' su scenari desuati ed innovativi che affascinano chinque legga senza preconcetti. Dire che il Sabato appartiene all'uomo e non viceversa e' quanto di piu' umano, razionale e rivoluzionario l'occidente ha sentito da 2000 anni a questa parte. E si potrebbe continuare....Confondere il clero moderno con la figura di Gesu' e' un uteriore errore poi dlla comprensione del fenomeno religioso...

no io non penso che il suo intento fosse di annichilire, ma credo che una volta dati dei principi alcune persone ci riflettono sopra,tutto il resto è massa. come ho detto sopra nessuno può dimostrare nulla,sono tutte tesi.purtroppo è su questo che le religioni si basano...la solita domanda:puoi dimostrare il contrario? no, non posso ma posso cercare di essere il più onesta possibile di fronte alla mia esistenza.
è tutto così a misura d'uomo...tutto...anche l'idea di dio...che mi viene difficile credere sia qualcosa di trascendente. anzi a me viene proprio impossibile.

Si' se non rieci a trovare la forza di andare oltre, con la tua propria riflessione voglio dire, diciamo che l'onesta' di fronte alla tua esistenza in un primo momento puo' anche bastare. Non e' molto, ma abbastanza per cominciare. Ma perche vuoi che Dio ti venga dimostrato come fosse un teorema matematico? Chi ti ha insegnato ad agire in questo modo innanzi ai fatti delli spirito? Il mio maestro spirituale in India una volta che una ragazza di circa la tua eta' gli fece una domanda simile a questa, e cioe gli chiese perche' se Dio esistesse non si potesse vedere rispose pressapoco cosi: "Ma tu che qualifiche hai per vedere Dio? Non sai che anche per vedere il Presidente del tuo Paese se non ti presenti negli opportuni modi e con le opportune qualifiche non te lo permetteranno mai?" Ecco appunto invece di cercare dimostrazioni dovresti partire da chiederti qualcosa a te stessa. Auguri!
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Messaggio Da ros79 Lun 31 Ago 2009 - 22:03

ma io difatti non cerco dimostrazioni. io metto a priori in dubbio l'esistenza dello spirito,figurarsi di dio. io non voglio che mi venga dimostrato nulla,traggo le mie conclusioni dal semplice atteggiamento umano...è più psicologico misto a filosofico il mio modus di trattare queste questioni.
se tu non esistessi non esisterebbe nemmeno l'albero di fronte a te,la realtà è il prodotto di ciò che interpretiamo. se l'essere umano non esistesse non esisterebbero le domande su dio. il problema è sempre alla radice...dio è un concetto umano e da questo si genera non il contrario. in realtà l'esistenza è molto più semplice di quello che l'uomo vuol far credere e allo stesso tempo stupefacente ma tanto l'esistenza di un essere umano quanto quella di un moscerino perchè è l'esserCI (parafrasando... wink.. ) che è di per sè stupefacente, ma all'essere umano non basta e vuole in questo contesto avere un significato particolare. de gustibus...

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Messaggio Da davide Mar 1 Set 2009 - 15:55

Ros, ma perchè parli di gesù come se fosse un personaggio storicamente esistito? lookaround

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Messaggio Da ros79 Mar 1 Set 2009 - 16:05

hai ragione Davide in questa precisa discussione ho tralasciato il dubbio sulla poi esistenza effettiva,ma l'ho scritto in un'altra discussione...non preoccuparti ahahahahahah

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Messaggio Da DionsoAguado Gio 3 Set 2009 - 17:01

«Uno degli effetti veramente negativi della religione è che si insegna a considerare una virtù il pascersi della propria ignoranza.» Richard Dawkins, The God Delusion

Ah beh, se lo dice il premio Nobel Dawkins (più celebre come polemista antireligioso che come scienziato...)!!
Vediamo un pò, tra Pascal, Pasteur, Mendel; Maxwell, Planck, Newton ecc..scelgo quello che dice l'ignorante Einstein poichè sembra rispondere al Grande Zoologo Richard Dawkins e poichè ultimamente sto leggendo molto su di lui: Interrogandosi se il Creatore si sia mai messo in contatto con gli uomini dice: "Nelle leggi della natura si rivela una ragione così superiore che tutta la razionalità del pensiero e degli ordinamenti umani è al confronto un riflesso assolutamente insignificante. Chiunque crede che la sua propria vita e quella dei suoi simili sia priva di significato è non soltanto infelice, ma appena capace di vivere". (Come io vedo il mondo).

Oppure: "Io non sono ateo e non penso di potermi definire panteista. Noi siamo nella situazione di un bambino che è entrato in una immensa biblioteca piena di libri scritti in molte lingue. Il bambino sa che qualcuno deve aver scritto quei libri, ma non sa come e non conosce le lingue in cui sono stati scritti. Sospetta però che vi sia un misterioso ordine nella disposizione dei volumi, ma non sa quale sia. Questa mi sembra la situazione dell’essere umano, anche il più intelligente, di fronte a Dio".

E poco prima di morire: "Chi non ammette l'insondabile Mistero, non può essere nemmeno uno scienziato" (Corriere della sera, 18/4/55).



Dovrei forse postare tutto quello che i maggiori uomini di scienza di tutti i tempi abbiano detto sul loro credo in Dio, ma credo che lo stesso Dawkins sti barcollando. O diventerà una zitella isterica o si convertirà, come ha fatto il suo maestro, Anthony Flew, padre dell'ateismo scientifico moderno, nel 2004.

Nel 2008 prima di andare in pensione (e ciò ne ha guadagnato sicuramente la scienza!) il Grande Richard ha detto che il tentativo di convertire i lettori de "L'illusione di Dio" all'ateismo si è rivelato un obiettivo poco realistico (come d'altraparte tutte le panzane che ha sparato).

L'articolo sapete come era intitolato: Il sacerdote dell'ateismo (pure i giornali lo prendono in giro!): "Ho fallito, il mio saggio contro l'esistenza di Dio non ha intaccato la fede dei credenti". Fra poco, dopo aver chiesto scusa ai tanti veri scienziati che ha attaccato (e che lo hanno ridicolizzato avendo smontato tutte le sue tesi, Goulde, Eldredge, il Nobel Eigen ecc...) scriverà un nuovo saggio: "L'illusione della mia vita (o la delusione della mia vita)".

Chissa se la UAAR farà la recensione, cmq buona lettura!!


Ultima modifica di DionsoAguado il Gio 3 Set 2009 - 17:14 - modificato 2 volte.

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Messaggio Da Ospite Gio 3 Set 2009 - 17:04

DionsoAguado ha scritto:(più celebre come polemista antireligioso che come scienziato...)!!
Tu lo conoscerai più "come polemista antireligioso che come scienziato". Ma questo non significa che la tua percezione corrisponda alla realtà.

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Messaggio Da DionsoAguado Gio 3 Set 2009 - 17:10

Tu lo conoscerai più "come polemista antireligioso che come scienziato". Ma questo non significa che la tua percezione corrisponda alla realtà.

La storia della scienza vorrai dire....sai che il suo peso nella scoperta scientifica è quasi 0??? L'unico motivo per cui lo si conosce è che ha applicato ciò che gli ha insegnato il convertito Flew contro tutto ciò che sia religioso. Peccato che sia andato in pensione i veri scienziati dovranno consolarsi con qualche barzelletta!

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Messaggio Da Ospite Gio 3 Set 2009 - 17:13


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Messaggio Da DionsoAguado Gio 3 Set 2009 - 17:24

DF1989 ha scritto:http://en.wikipedia.org/wiki/Richard_Dawkins#Awards_and_recognition

Informarsi, prima di parlare?

Io dovrei informarmi??? Su Wikipedia poi??? (nota rivista scientifica!!).
La maggior parte dei premi che ha ricevuto glieli avete fatti vincere voi , e anch'io, comprando il suo libro, infatti molti sono premi per scrittori...
Scusate poi se non mi informo del Grande Scienziato ma preferisco gli ingoranti Einstein e Copernico!! E pensare che nella storia ci sono stati atei molto più intelligenti di lui, che non hanno ammesso la sconfitta tra l'altro!!
Ma a voi piace questo, per cui: "W Richard!!"

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Messaggio Da Ospite Gio 3 Set 2009 - 17:45

DionsoAguado ha scritto:Io dovrei informarmi??? Su Wikipedia poi??? (nota rivista scientifica!!).
Immagino che tu stia affermando che i riconoscimenti lì riportati siano falsi, dunque. Hai una lista più attendibile, dove sono riportati solo quelli veri?
La maggior parte dei premi che ha ricevuto glieli avete fatti vincere voi
Questo sì che è un metodo scientifico Royales
e anch'io, comprando il suo libro, infatti molti sono premi per scrittori...
Evidentemente, i suoi libri scientifici non sono poi così da buttare come vorresti far credere, dunque. Ma dubito che tu ne abbia letto qualcuno...
Scusate poi se non mi informo del Grande Scienziato ma preferisco gli ingoranti Einstein e Copernico!! E pensare che nella storia ci sono stati atei molto più intelligenti di lui, che non hanno ammesso la sconfitta tra l'altro!!
Ma a voi piace questo, per cui: "W Richard!!"
Che cosa ridicola, fare le classifiche di scienziati in questo modo. Non mi risulta che Einstein e Copernico fossero biologi, ad esempio...

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Messaggio Da onofrio Gio 3 Set 2009 - 20:07

ciao ros.
sono daccordo con te, ai dato una giusta definizione a gesu cristo.
chi ti a contestato nemmeno capisce cuello che va predicando. perche e unignorante, nellantico testamento i giudei secondo la loro legge e gerarchie solo tra loro ci doveva essere il re, cuindi per essere re doveva per forza fare politica e imporsi come re.
se a cuesti ignoranti gli dici cosa sono le nobili verità del buddismo neanche sanno rispondere.
avvolte o fatto delle domande a sacerdoti cristiani o cattolici, neanche mianno saputo rispondere della battagli di meriba.
ros guarda io sono ateo, ma o letto cuesti libri, sono solo mitologia!

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Messaggio Da davide Ven 4 Set 2009 - 0:26

Ahi ahi ahi, DionsoAguado, sei stato beccato in quella che è una pessima abitudine di taluni forumisti: il cherrypicking. Se hai letto (o stai leggendo) molto su Einstein, sai benissimo che mai e poi mai Egli (lui sì con la lettera maiuscola) si dichiarò teista. Se l'avesse fatto, sarebbe comunque stato di fede ebraica, come ben sai. Era piuttosto meravigliato della prodigiosa complessità dell'universo, ma come altrettanto ben sai, definì le religioni come superstizioni.
Andando poi a parlare di Dawkins e Flew, scrivi che uno sarebbe stato allievo dell'altro, quando si sa benissimo che l'ateismo di Dawkins è figlio della sua cultura scientifica, non certo della filosofia. Dai grande risalto alla conversione di Flew, il quale dichiarò di credere ad un disegno superiore per l'enorme complessità della vita biologica, lui che biologo non lo era. Tendo anzi a credere che le sue nozioni in merito fossero alquanto vaghe dato il suo campo di studi (la filosofia, appunto). Ma se anche non fosse così, ti devo dire una cosa che ti scioccherà, credo. Per la maggior parte di noi, Dawkins, Odifreddi, Margherita Hawk ecc ecc, potrebbero convertirsi alla fede anche domani, e questo non cambierebbe le cose di una virgola.
Già perchè al contrario dei credenti, all'ateismo la maggior parte di noi ci arriva dopo un percorso di riflessioni personali, o per cultura scientifica, non perchè qualcuno ci ha detto che le cose stanno così. Tremendo sapere una cosa del genere vero? Dawkins non è un profeta, e "L'illusione di dio" non è una bibbia. La stessa cosa si può dire per gli altri autori.
Quindi accaniscitici pure quanto ti pare, ma dai solo manifestazione di quanto questo scienziato (perchè è un signor scienziato, che ti piaccia o no) ti irriti. Penso a ragion veduta, dato che, contrariamente a quanto affermi, di solito chi si confronta con lui sui certi temi, ne esce con le ossa rotte.

Saluti.

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Messaggio Da claudio285 Ven 4 Set 2009 - 1:15

DionsoAguado ha scritto:
«Uno degli effetti veramente negativi della religione è che si insegna a considerare una virtù il pascersi della propria ignoranza.» Richard Dawkins, The God Delusion

Ah beh, se lo dice il premio Nobel Dawkins (più celebre come polemista antireligioso che come scienziato...)!!
Vediamo un pò, tra Pascal, Pasteur, Mendel; Maxwell, Planck, Newton ecc..scelgo quello che dice l'ignorante Einstein poichè sembra rispondere al Grande Zoologo Richard Dawkins e poichè ultimamente sto leggendo molto su di lui: Interrogandosi se il Creatore si sia mai messo in contatto con gli uomini dice: "Nelle leggi della natura si rivela una ragione così superiore che tutta la razionalità del pensiero e degli ordinamenti umani è al confronto un riflesso assolutamente insignificante. Chiunque crede che la sua propria vita e quella dei suoi simili sia priva di significato è non soltanto infelice, ma appena capace di vivere". (Come io vedo il mondo).

Oppure: "Io non sono ateo e non penso di potermi definire panteista. Noi siamo nella situazione di un bambino che è entrato in una immensa biblioteca piena di libri scritti in molte lingue. Il bambino sa che qualcuno deve aver scritto quei libri, ma non sa come e non conosce le lingue in cui sono stati scritti. Sospetta però che vi sia un misterioso ordine nella disposizione dei volumi, ma non sa quale sia. Questa mi sembra la situazione dell’essere umano, anche il più intelligente, di fronte a Dio".

E poco prima di morire: "Chi non ammette l'insondabile Mistero, non può essere nemmeno uno scienziato" (Corriere della sera, 18/4/55).



Dovrei forse postare tutto quello che i maggiori uomini di scienza di tutti i tempi abbiano detto sul loro credo in Dio, ma credo che lo stesso Dawkins sti barcollando. O diventerà una zitella isterica o si convertirà, come ha fatto il suo maestro, Anthony Flew, padre dell'ateismo scientifico moderno, nel 2004.

Nel 2008 prima di andare in pensione (e ciò ne ha guadagnato sicuramente la scienza!) il Grande Richard ha detto che il tentativo di convertire i lettori de "L'illusione di Dio" all'ateismo si è rivelato un obiettivo poco realistico (come d'altraparte tutte le panzane che ha sparato).

L'articolo sapete come era intitolato: Il sacerdote dell'ateismo (pure i giornali lo prendono in giro!): "Ho fallito, il mio saggio contro l'esistenza di Dio non ha intaccato la fede dei credenti". Fra poco, dopo aver chiesto scusa ai tanti veri scienziati che ha attaccato (e che lo hanno ridicolizzato avendo smontato tutte le sue tesi, Goulde, Eldredge, il Nobel Eigen ecc...) scriverà un nuovo saggio: "L'illusione della mia vita (o la delusione della mia vita)".

Chissa se la UAAR farà la recensione, cmq buona lettura!!

Chissà, un cattivo scienziato o un ottimo polemista?

Ad personam, non valido

La teoria dell'evoluzione che è di Darwin, non di Dawkins, spiega il fatto della "razionalità" e dell'ordine, almeno in ambito biologico. Siam sempre lì.

Se l'ateo si coverte non significa nulla. E' più raro che un credente si faccia ateo, ma succede. Ma anche questo non significa nulla.
Nessuno nega che davanti alla maestosità dell'ordine universale non si possa che rimanere sbigottiti, e sentirsi piccoli come atomi.
Ma bisogna mantenere comunque la calma. Evidentemente c'è chi, specie se in prossimità della fine, con tutto ciò che psicologicamente comporta, non regge il colpo.

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Messaggio Da davide Ven 4 Set 2009 - 1:32

claudio285 ha scritto:
...

Se l'ateo si coverte non significa nulla. E' più raro che un credente si faccia ateo, ma succede. Ma anche questo non significa nulla.
...
Intendevi dire che è più raro che un ateo diventi credente, piuttosto che il contrario, giusto?

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Messaggio Da Ospite Ven 4 Set 2009 - 1:50

E comunque sarebbe utile che DionsoAguado andasse a cercare le percentuali di non credenti tra coloro che appartengono alla comunità scientifica. E, soprattutto, verificasse come queste percentuali si alzino ulteriormente quando si considerano coloro che hanno ricevuto importanti riconoscimenti, come il Nobel. Strano, eh, come proprio tra coloro che meglio comprendono come funzionano l'universo e la vita ci sia una percentuale di non credenti molto superiore alla media della popolazione Royales

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Messaggio Da claudio285 Ven 4 Set 2009 - 11:27

davide ha scritto:
claudio285 ha scritto:
...

Se l'ateo si coverte non significa nulla. E' più raro che un credente si faccia ateo, ma succede. Ma anche questo non significa nulla.
...
Intendevi dire che è più raro che un ateo diventi credente, piuttosto che il contrario, giusto?
no, intendevo il contrario, ma soprattutto che le conversioni (o le "apostasie") non sono un buon argomento nè per la tesi teista nè per l'altra.
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Messaggio Da davide Ven 4 Set 2009 - 11:33

claudio285 ha scritto:
davide ha scritto:
claudio285 ha scritto:
...

Se l'ateo si coverte non significa nulla. E' più raro che un credente si faccia ateo, ma succede. Ma anche questo non significa nulla.
...
Intendevi dire che è più raro che un ateo diventi credente, piuttosto che il contrario, giusto?
no, intendevo il contrario, ma soprattutto che le conversioni (o le "apostasie") non sono un buon argomento nè per la tesi teista nè per l'altra.
Che non siano un buon argomento, sono d'accordo. Sul resto invece no. Sono più quelli che perdono la fede, rispetto a quelli che l'acquistano.

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Messaggio Da Helgi Ven 4 Set 2009 - 14:36

claudio285 ha scritto:
Chissà, un cattivo scienziato o un ottimo polemista?

Ad personam, non valido

La teoria dell'evoluzione che è di Darwin, non di Dawkins, spiega il fatto della "razionalità" e dell'ordine, almeno in ambito biologico. Siam sempre lì.

Se l'ateo si coverte non significa nulla. E' più raro che un credente si faccia ateo, ma succede. Ma anche questo non significa nulla.
Nessuno nega che davanti alla maestosità dell'ordine universale non si possa che rimanere sbigottiti, e sentirsi piccoli come atomi.
Ma bisogna mantenere comunque la calma. Evidentemente c'è chi, specie se in prossimità della fine, con tutto ciò che psicologicamente comporta, non regge il colpo.

Pace all'anima di Flew

Concordo in pieno su Flew, meno con la tua percezione sulla direzionalità delle conversioni, ma questo ovviamente non ha molta importanza.
Meno ancora con quel "teoria" lì sopra, che magari avrai riportato solo in senso storico-dialettico, ma che eviterei in ogni caso (specie se parli con un cattolico di chiusa osservanza).

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Messaggio Da claudio285 Ven 4 Set 2009 - 14:51

Difficile da dire, visto che bisognerebbe fare un'inchiesta.

Però io utilizzerei la distinzione di Dennet tra credenti nella credenza e credenti in Dio.

Ritengo che una persona che creda nella credenza piuttosto che in dio possa più facilmente giungere a conclusioni agnostiche, atee o comuqnue laiciste.

In questo caso infatti il vincolo al rispetto che quella credenza impone dipende dalla forza di persuasione della credenza stessa. Se cioè penso che dio non esista come verità fattuale incontrovertibile e certa, ma che l'idea di lui sia necessaria alla convivenza, o importante per l'identità personale, o utile alla spiegazione di troppe cose che non so ecc. allora, minori saranno le evidenze su quella necessità, maggiori saranno le capacità individuali di creare per sè una nuova identità (ammesso che ciò sia possibile), maggiori saranno le spiegazioni plausibili e soddisfacienti del mondo che acquisisco, e minore sarà la forza di persuasione della crdenza nella credenza in dio.

Credo che in questo consista il processo di secolarizzazione in atto.

La morte di dio è un processo legato alla progressiva difficoltà delle persone ad intendere dio come una verità fattuale comune, sebbene di importanza enormemente speciale rispetto alle altre.

Gli appelli del Papa sono sintomatici.

Il Papa usa sempre degli argomenti del tipo se non...allora...

Egli cioè egli mette sempre l'accento sulle conseguenze pratiche e psicologiche (a livello sociale, cioè aggregato) nella perdita della credenza in dio.

Egli non ammonisce mai sull'effettiva presenza di Dio, se non in seconda istanza, ma solo sui pericoli della sua assenza.

In realtà il Papa non parla di Dio, bensì parla di un concetto così enuinciabile in modo approssimato:

Ci vuole una tabella di azioni proibite e azioni lecite, basate su uno o più principi fondamentali non questionabili ed assoluti su cui tutti basino le loro azioni, altrimenti la società si sfalda.
messa in altro modo, affinchè vi sia società , vi devono essere azioni proibite e azioni lecite basate su Principi, che tutti sono tenuti a rispettare.

Fin qui il Papa non dice nulla di non condivisibile, perchè semplicemente non dice nulla. Non dice nulla di moralmente rilevante almeno.

Quelle appena descritte infatti sono le condizioni sociali affinchè si dia qualsiasi tipo di società, non una in particolare. Intendendo una società come una comunità allargata di persone che non tenda a degenerare in uno continuo stato di guerra civile e nella quale vi sia un minimo di reciproca collaborazione tra chi ne fa parte.

Questo non è un problema di istituzioni di una società, ma del funzionamento normale di una società.
é pensabile anche una società anarchica, in cui tutte le azioni proibite e lecite nonchè i principi siano del tutto inconsapevoli a chi ne fa parte, totalmente priva di leggi e di assemblee che nonostante ciò continui a funzionare come una società.

Ma il Papa ha in mente un certo tipo di tabella. Una tabella basata sulla religone cristiana cattolica. Allora qui il discorso diventa effettivamente morale.

Mentre prima infatti si parlava di una situazione di fatto, di un fatto insomma (le società si danno se e solo se esistono principi-azioni x e y e una sufficiente quota dei suoi partecipanti segue x e y), il fatto dell'esistenza di società, adesso si parla di un problema morale: su come cioè questa tabella dovrebbe essere fatta, su quali siano effettivamente i principi e le azioni lecite e illecite.

Se essa deve essere basata sui dettami cristiani, allora il papa non può fare a meno di fare appello all'effettiva esistenza di Dio, altrimenti come giustificare tale tabella?

Vi possono essere due modi:

1) Indipendentemente dal fatto che Dio esista o meno , la tabella cattolica offre il modo migliore per organizzare la società. Ma in che senso migliore? Essa deve causare degli eventi sociali che siano oggettivamente vissuti come positivi, e deve farlo in maniera più efficace rispetto alle altre tabelle. Altrimenti che ragione avremmo di sceglierla rispetto ad una che invece non da un Dio, o non si preoccupa di menzionarne la questione? Quantomeno luna potrebbe valere l'altra.

Ci accorgiamo che questo tipo di argomentazione è di tipo consequenzialista. La tabella cattolica è la migliore in quanto genera un qualche tipo di bene nella società descritto in certi termini che le altre tabelle non riescono a generare.

Ma qual è questo bene?

Andiamo per esclusione. certamente non il benessere materiale (le cose effimere). certamente non i desideri delle persone (i quali possono contrastere con gli stessi principi cattolici, per esempio se uno desidera divorziare, o vivere la propria omosessualità).

In realtà questo bene è il bene cattolico: Seguire gli insegnamenti di cristo, comportarsi da buoni cristiani, seguire i dieci comandamenti, seguire i riti, fare la carità ecc.

In poche parole Una società improntata al cattolicesimo massimizza i comportamenti impronatti al cattolicesimo, e null'altro che questo. Ma questo non ci dice che questi comportamenti implichino la massimizzazione di un bene. Essi massimizzano un bene se e solo se tutti i comportamenti cattolicizzati trovano il loro fondamento nell'esistenza fattuale di Dio.

Se dio non esiste essi non creano nessun bene oggettivo.

L'argomento de' veluti deus daretur (scusate il latino arrugginito) è perciò dubbio.

Indipendentemente dal fatto che dio esista o meno la società deve essere cristiana in modo da massimizzare un bene che è tale solo se dio esiste.

In pratica il papa ci chiede di scommettere pascallianamente sull'esistenza di dio, e di farlo però non a livello personale, ma istituzionale, in un modo che obblighi tutti a scommettere su una data opzione.

Mi domando: è ragionevole basare l'intera società, plasmandola con leggi ed obblighi, su una tale scommessa?

NNon è più ragionevole lasciare al singolo individuo la possibilità di scegliere su quale cavallo puntare la posta?

2) Dio esiste incontrovertibilmente, esso è una verità fattuale, e dunque la società deve avere istituzioni basate sui dettami di Dio, indipendentemente da cosa ciò causi a livello sociale. Questa è la versione deontologica, che non viene, per quanto ne so, mai usata. Non viene mai usata perchè è quella fondamentalista.



In definitiva una società ad istituzioni cristiane non causa la massimizzazione di nessun bene visibile, ma causa solo la massimizzazione di comportamenti cattolici, i quali producono un bene solo se dio esiste veramente.

Quello che può causare è invece la frustrazione di moti desideri (e della libertà di perseguirli), e la minimizzazione di molti beni, tra cui il benessere materiale, il quale viene descritto come un male, senza spiegare perchè esso debba esserlo.
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Messaggio Da davide Sab 5 Set 2009 - 0:23

Partendo dalla fine (ma tranquillo, non ho la minima intenzione di ribattere ad ogni singola riga del tuo post wink.. ), a dire il vero, spesso viene data una spiegazione (circolare, come tutte), del perchè il benessere materiale è un male. E' un male perchè allontana da dio. Non voglio stare a dibattere su quella che per me è ovviamente una colossale sciocchezza, indimostrata ed indimostrabile come tante altre. Riporto solo quanto lo stregone bianco (in tutte le sue incarnazioni: B16, GP2, ecc ecc) dice.
Detto questo, da un punto di vista meramente pratico, trovo che sia poco importante la distinzione fra credenti in dio e credenti della credenza, nel senso che sia gli uni che gli altri, purtroppo, ingrossano le fila di quelli che, in un modo o nell'altro, costantemente o saltuariamente, appoggiano le esternazioni vaticane, e danno voti alle forze politiche che si appecorinano a piazza san pietro. La tua analisi è dettagliata ed anche condivisibile, ma dal punto di vista laico, entrambi i tipi di credenti sono un danno.

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Messaggio Da Gian dei Brughi Gio 25 Mar 2010 - 10:46

ros79 ha scritto:«Uno degli effetti veramente negativi della religione è che si insegna a considerare una virtù il pascersi della propria ignoranza.» Richard Dawkins, The God Delusion

io ritengo che Dawkins abbia ragione per il fatto che le religioni annichiliscono la coscienza critica delle persone. ti viene chiesto di credere e avere fede, quantomeno nelle religioni occidentali. la religione è stato un fenomeno sociale in passato (vedi gesù preso come profeta quando era probabilmente solo un politico nonchè filosofo) perchè hanno presa facile sulle masse. la gente ha bisogno di credere di avere un senso su questa Terra altrimenti perderebbe la motivazione alla solidale convivenza sociale (per quello che esiste poi...).
Demagoghi hanno utilizzato quindi questo pretesto per fare "semplice" politica...

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