Habemus novo criminalem
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paolo1951
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Re: Habemus novo criminalem
paolo1951 ha scritto:Cosa intendi dire?Niques ha scritto:Ma quando dite "io non li rispetto perché loro non mi rispettano e dunque non lo possono pretendere" non ce lo aggiungete uno gnè gnè gnè?
Che è un'atteggiamento infantile.
Se il discorso è generale.
Se a parlare con un singolo individuo ti parte l'embolo ogni volta che apre bocca posso anche capire la guerra delle provocazioni, il moccolone che sgorga spontaneo e irresistibile, il desiderio di sbatterlo al muro (capire, non giustificare, alcune persone si possono ignorare).
Se invece il discorso parla di tutti i cristiani o religiosi che siano, io non capisco. Bestemmiare/offendere (checché ne diciate, loro si offendono) gratuitamente non ha senso, è solo fuggire il dialogo.
Non dico mica che si debbano mettere leggi, filtri, censure oppure aggiungere qualcosa al regolamento di questo forum. Ognuno si autoregolamenta da sé e sceglie il linguaggio che ritiene più opportuno; se ritiene opportuno bestemmiare gratuitamente dà una precisa immagine di sé. Infantile.
Infantile è chi si attacca alle parole. Una volta una persona mi ha chiesto di non dire addirittura "porca paletta" perché gli dava fastidio anche quello. Esagerato, ma non del tutto irragionevole come richiesta, ho evitato di dirla davanti e lei. Punto e basta, per me non è stato un problema. Quanto la fate lunga!
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Re: Habemus novo criminalem
ANSA ha scritto:16 marzo, 12:39
Papa:vorrei chiesa povera per i poveri
Udienza con giornalisti. Scelta nome ispirato Francesco d'Assisi
CITTA' DEL VATICANO, 16 MAR - ''Come vorrei una Chiesa povera e per i poveri!''.
Lo ha detto il Papa nell'incontro con 6000 giornalisti che ha ringraziato per il loro lavoro, spiegando anche la scelta del suo nome, Francesco, ispirata al santo di Assisi. ''Molti mi hanno detto, ti dovevi chiamare Adriano per essere un vero riformatore, oppure Clemente per vendicarsi di Clemente XIV che abolì la Compagnia di Gesù''. Ma il Papa ha detto di essersi ispirato al Santo d'Assisi per "una chiesa povera e per i poveri".
Minsky- --------------
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Re: Habemus novo criminalem
Minsky ha scritto:ANSA ha scritto:16 marzo, 12:39
Papa:vorrei chiesa povera per i poveri
Udienza con giornalisti. Scelta nome ispirato Francesco d'Assisi
CITTA' DEL VATICANO, 16 MAR - ''Come vorrei una Chiesa povera e per i poveri!''.
Lo ha detto il Papa nell'incontro con 6000 giornalisti che ha ringraziato per il loro lavoro, spiegando anche la scelta del suo nome, Francesco, ispirata al santo di Assisi. ''Molti mi hanno detto, ti dovevi chiamare Adriano per essere un vero riformatore, oppure Clemente per vendicarsi di Clemente XIV che abolì la Compagnia di Gesù''. Ma il Papa ha detto di essersi ispirato al Santo d'Assisi per "una chiesa povera e per i poveri".
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- Sì... mi chiamano Mimì! Ma il mio nome è Lucia!
- Ebbè, ovvio. Ma come avrò fatto a non capirlo?
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Re: Habemus novo criminalem
Paolo ha scritto:apprezzo il tuo consenso! ma massi io non lo dico per spregio alla cultura cattolico-cristiana ma perchè lo sento realmente. A me sin da bambino mi impressionava e mi spaventava vedere il crocifisso. E ancora di più le scene truculente che assai spesso vedi nei vari dipinti così detti sacri. Mi ricordo benissimo che da piccolo avevo visto un quadro di non so quale santa che le tagliavano i seni. E' stata una cosa che mi ha veramente scioccato e cui non riuscivo a darmi un perchè. Trovo il tutta questa cultura assurda e non per l'atrocità in se, che so faccia parte della realtà del vivere, ma perchè trovo così umiliante e degradante averne fatto un quadro di una tortura e poi esporlo al pubblico. E poi un bambino, come ero io, ma come lo sono tutti quelli che per disgrazia vanno in chiesa, cosa ne capiscono di questo? Per me è realmente vergognoso e disgustoso. Non hanno rispetto per niente e per nessuno. Il loro credo prima di ogni altra cosa. Anche la ragione.
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Re: Habemus novo criminalem
Ragazzi, e se dividessi le millemila pagine di OT?
Vi prego, fatemelo fare, ho smanie di potere!!!
Vi prego, fatemelo fare, ho smanie di potere!!!
Ultima modifica di Niques il Sab 16 Mar 2013 - 13:26 - modificato 1 volta. (Motivazione : Ignoranza caprina. Beee beee)
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Re: Habemus novo criminalem
Dove vedi l'OT?Niques ha scritto:Ragazzi, e se dividessi le millemila pagine di OT?
Vi prego, fatemelo fare, o smanie di potere!!!
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Re: Habemus novo criminalem
Minsky ha scritto:Dove vedi l'OT?Niques ha scritto:Ragazzi, e se dividessi le millemila pagine di OT?
Vi prego, fatemelo fare, ho smanie di potere!!!
Il discorso sulla bestemmia
No? Scusate
Tanto comunque non so come si fa.
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Re: Habemus novo criminalem
Niques ha scritto:Rasputin ha scritto:Niques ha scritto:Fattoooo!!!
Tono ttata blava?
Sí
Quando i verdi me li dai tu mi galvanizzo troppo, non so perché
Eppure sono abbastanza generoso:
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Re: Habemus novo criminalem
Ludwig von Drake ha scritto:In realtà offendi qualcuno che è plausibilmente esistito [...]Rasputin ha scritto:Niq, il punto è un altro: liberissima di infastidirti a sentir parlare di culi e merda, ma quello che è oggettivamente scorretto sono gli apprezzamenti poco edificanti sulle persone, e non l'intercalare.
Se dico "Porcamadonna", oggettivamente non offendo nessuno.
Le patate invece esistono.
Il linguaggio di circostanza/convenienza è ancora un'altra cosa, se come nel tuo esempio lo si usa in una scuola a discutere con gli insegnanti è solo perché sussiste uno squilibrio di potere e non si vuole nuocere ai figli, null'altro.
Ed anche quello è soggettivo, dipende dall'insegnante. (...)
Non mi pare proprio, certamente non nei termini definiti dalla corrispondente setta
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Re: Habemus novo criminalem
Rasputin ha scritto:Niques ha scritto:Rasputin ha scritto:Niques ha scritto:Fattoooo!!!
Tono ttata blava?
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Perciò ho detto "non so perché".
Forse il mio subconscio mi dice che non è la quantità ma la qualità? Ma se lo dico divento leziosa, capisci!
- Spoiler:
- Ti ho fatto un complimento, mi dai un altro verde?
Hihi
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Re: Habemus novo criminalem
Papa:vorrei chiesa povera per i poveri
semplice: trasferisce ogni ricchezza della chiesa nelle casse del vaticano, cosi la chiesa povera ha bisogno di aiuti dei fedeli per opere e missioni...
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*** il mondo è bello perchè è avariato *** (G.L.)
*** Chi ragiona con la testa degli altri la sua la può friggere *** (G.L.)
*** non è bello ciò che è bello ma son bello bello bello *** (O.V.P.I)
*** e se un ateo si crede dio ?? *** (M.L)
Re: Habemus novo criminalem
Lud, se quello di Niques non era falso perbenismo, il tuo mi pare proprio lo sia.
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Re: Habemus novo criminalem
Niques ha scritto:Rasputin ha scritto:Niques ha scritto:Rasputin ha scritto:Niques ha scritto:Fattoooo!!!
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Perciò ho detto "non so perché".
Forse il mio subconscio mi dice che non è la quantità ma la qualità? Ma se lo dico divento leziosa, capisci!
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Ti ho fatto un complimento, mi dai un altro verde?
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Ehhh no, attenzione! Non è ammesso il voto di scambio!!
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La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
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Re: Habemus novo criminalem
A me il primo verde l ha dato rasputin :)
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Re: Habemus novo criminalem
No, direi che sta tutto perfettamente IT. Anche la bestemmiuccia. Ohe, questi buttavano le persone giù dagli apparecchi a grappoli, come i coriandoli nel giorno della sagra... e noi stiamo qua a discorrere di non urtare la loro sensibilità con una bestemmiuccia? Ma vogliamo scherzare? E devo anche lasciarmi dire da un Ludwig che affermo cose ridicole? Perché non hanno buttato giù uno dei suoi amici o conoscenti, dagli apparecchi. Sennò voglio proprio vedere se sarebbe così delicato nei confronti di questi assassini.Niques ha scritto:Minsky ha scritto:Dove vedi l'OT?Niques ha scritto:Ragazzi, e se dividessi le millemila pagine di OT?
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Re: Habemus novo criminalem
UN SEGNO! Un segno! Dio lo ha voluto!ANSA ha scritto:16 marzo, 14:17
Papa: gabbiano 'argentatus' su comignolo
Agenzia cattolica nota 'coincidenza' con radice nome Argentina
BUENOS AIRES, 16 MAR - Si torna a parlare in Argentina dei due gabbiani che il giorno della fumata bianca si posarono sul comignolo della Cappella Sistina. Appartengono, si scopre, alla specie 'Larus argentatus', che fa riferimento al suo colore. Una radice identica a quella da cui deriva il nome Argentina, paese di Papa Francesco. A evidenziare la suggestiva 'premonizione' è ora fra gli altri un'agenzia cattolica. Che, fra il serio e il faceto, si domanda: 'È stato un caso, solo una coincidenza?''.
... Certo che i notiziari sono impestati con questo cazzo di papa. Ha fatto così, ha detto colà. Manca solo che riferiscano quante volte è andato di corpo. Non lo dicono solo perché non sta bene dire che il papa va di corpo. È informazione questa? Chi se ne fotte di quello che fa 'sto cazzo di papa?
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Re: Habemus novo criminalem
Io muoio! Ma se 85% dei connazionali si dichiarano cattolici, comprano Famiglia Cristiana, hanno fatto rimettere il crocefisso nei luoghi pubblici, si sono presentato in camice in ospedale che li chiamati dottore per darmi la comunione, ah ah, per fortuna che la butto a ridere perché gli ho detto di portarne un centinaio con una coppa di vino rosso che le avrei mangiate al posto del latte coi corn flakes!
Il Papa interessa alla comunità internazionale, a quella italiana, a quelli degli affari, alle banche perché oltre quello che rappresenta, sotto quella tonaca bianca c'ha due palle di ferro gesuite!
Una volta mi dissero che il presidente degli Stati Uniti d'America prima di comunicare decisioni importanti le dice al Papa perché teme che i Cattolici statunitensi siano assoggettati al "potere straniero".
Anda you comena telle me datte who is dat wanta to nou abaute de pop? nobadi!
Il Papa interessa alla comunità internazionale, a quella italiana, a quelli degli affari, alle banche perché oltre quello che rappresenta, sotto quella tonaca bianca c'ha due palle di ferro gesuite!
Una volta mi dissero che il presidente degli Stati Uniti d'America prima di comunicare decisioni importanti le dice al Papa perché teme che i Cattolici statunitensi siano assoggettati al "potere straniero".
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Re: Habemus novo criminalem
Boh chissà magari è così come dicono loro. In effetti sul tetto di casa mia si poggiano spesso gabbiani e altri volatili, magari anche quello è un messaggio di dio, solo che io non riesco a decifrarlo. Magari funziona tipo il codice morse: gabbiano-gabbiano-cornacchia -piccione-piccione-gabbiano.Minsky ha scritto:UN SEGNO! Un segno! Dio lo ha voluto!ANSA ha scritto:16 marzo, 14:17
Papa: gabbiano 'argentatus' su comignolo
Agenzia cattolica nota 'coincidenza' con radice nome Argentina
BUENOS AIRES, 16 MAR - Si torna a parlare in Argentina dei due gabbiani che il giorno della fumata bianca si posarono sul comignolo della Cappella Sistina. Appartengono, si scopre, alla specie 'Larus argentatus', che fa riferimento al suo colore. Una radice identica a quella da cui deriva il nome Argentina, paese di Papa Francesco. A evidenziare la suggestiva 'premonizione' è ora fra gli altri un'agenzia cattolica. Che, fra il serio e il faceto, si domanda: 'È stato un caso, solo una coincidenza?''.
... Certo che i notiziari sono impestati con questo cazzo di papa. Ha fatto così, ha detto colà. Manca solo che riferiscano quante volte è andato di corpo. Non lo dicono solo perché non sta bene dire che il papa va di corpo. È informazione questa? Chi se ne fotte di quello che fa 'sto cazzo di papa?
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Re: Habemus novo criminalem
Secondo me dio voleva dirgli di farla finita con questa storia del celibato e gli ha mandato un uccello....
Ssergio, il video (l'avevi già postato, lo so)
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Re: Habemus novo criminalem
watta de hella!
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Re: Habemus novo criminalem
E a fianco della tonaca c'ha i miliardi dello IOR e il 20% del patrimonio immobiliare dell'Italia!SergioAD ha scritto:Io muoio! Ma se 85% dei connazionali si dichiarano cattolici, comprano Famiglia Cristiana, hanno fatto rimettere il crocefisso nei luoghi pubblici, si sono presentato in camice in ospedale che li chiamati dottore per darmi la comunione, ah ah, per fortuna che la butto a ridere perché gli ho detto di portarne un centinaio con una coppa di vino rosso che le avrei mangiate al posto del latte coi corn flakes!
Il Papa interessa alla comunità internazionale, a quella italiana, a quelli degli affari, alle banche perché oltre quello che rappresenta, sotto quella tonaca bianca c'ha due palle di ferro gesuite!
Buona l'idea delle ostie col vino rosso! Fai la zuppetta, e t'imbriachi senza che te ne accorgi!
Ecco qual'è il problema. Oggi il codice Morse non lo impara più nessuno, così i messaggi di dio vanno persi!Loki ha scritto:
Boh chissà magari è così come dicono loro. In effetti sul tetto di casa mia si poggiano spesso gabbiani e altri volatili, magari anche quello è un messaggio di dio, solo che io non riesco a decifrarlo. Magari funziona tipo il codice morse: gabbiano-gabbiano-cornacchia -piccione-piccione-gabbiano.
Seeeee... ma un uccello padulo, doveva mandare!Niques ha scritto:Secondo me dio voleva dirgli di farla finita con questa storia del celibato e gli ha mandato un uccello....
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Re: Habemus novo criminalem
Incredibile la risposte che ti puoi trovare per aver detto che un ateo che bestemmia in un luogo di confronto non sta facilitando il dialogo tra credenti ed atei che in quel luogo potrebbero dialogare.
Insomma, ho l'impressione che qui dentro si sia formato un gruppetto che dandosi ragione a vicenda su determinati temi e selezionando il materiale in input sia giunto a un livello in cui la realtà del diverso (il credente) viene vista in maniera distorta. È un fenomeno piuttosto normale in realtà, tanto quanto è normale il fastidio che si prova quando qualcuno di esterno propone un POV differente.
Alcuni richiamano Zeus, ma il mio discorso rimane simile: se intendo confrontarmi con un "pagano", non andrò a bestemmiare Zeus. Dalle risposte, tuttavia, mi rendo conto di avere malinteso il senso intero del forum, come giustamente mi fa notare Massi (spero di non aver frainteso.nuovamente le sue parole).
Io non rigiro le frittate, ammiro le varie generalizzazioni che mi capita di leggere, del tipo "il credente è il primo a non rispettare chi la pensa diversamente" oppure "il credente deve credere a tutto" (autoconvincendosi magari che sul serio chi crede in Dio deve credere in qualunque cavolata).Minsky ha scritto:Ludwig, io ho di meglio da fare che stare ad ammirare te che giri le frittate. TSCHÜß!Ludwig von Drake ha scritto:"Il credente": qussta creatura che sembra il parto della vostra fantasia più che una persona, un credente, reale.
Insomma, ho l'impressione che qui dentro si sia formato un gruppetto che dandosi ragione a vicenda su determinati temi e selezionando il materiale in input sia giunto a un livello in cui la realtà del diverso (il credente) viene vista in maniera distorta. È un fenomeno piuttosto normale in realtà, tanto quanto è normale il fastidio che si prova quando qualcuno di esterno propone un POV differente.
Alcuni richiamano Zeus, ma il mio discorso rimane simile: se intendo confrontarmi con un "pagano", non andrò a bestemmiare Zeus. Dalle risposte, tuttavia, mi rendo conto di avere malinteso il senso intero del forum, come giustamente mi fa notare Massi (spero di non aver frainteso.nuovamente le sue parole).
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Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro
perchè il "male" ed il "potere" hanno un aspetto così tetro?
Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità,
farmi umile e accettare che sia questa la realtà?
Don Chisciotte - Guccini
https://iltronodispade.wordpress.com/
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Re: Habemus novo criminalem
autoconvincendosi magari che sul serio chi crede in Dio deve credere in qualunque cavolata
se vuoi essere cristiano lo devi essere come dice la chiesa non come ti pare a te... troppo facile, sennò è come essere finocchio ma col culo degli altri...
e se sei cristiano credente praticante (l'unica forma vera di essere religioso, senno di che non te ne frega niente della religione e non scassare i ballotti) ti prendi tutto il cucuzzaro, non trombi finchè non sei sposato,non mangi carne se non quando prescritto, non usi i preservativi etc etc...
come giustamente mi fa notare Massi (spero di non aver frainteso.nuovamente le sue parole).
sul fraintendere, credimi, comincio a pensare che ne stai facendo un'arte a tuo comodo...
sul bestemmiare mi esprimo il più chiaramente possibile (speriamo che "qualcuno" non "fraintenda".. ): non è che io vada bestemmiando nelle chiese per pasqua quando tutti sono a benedire le uova della caffarel o a natale quando la messa serve per permettere a chi resta a casa di mettere i giocattoli sotto l'albero... io bestemmio quando mi scappa (il più delle volte non volendo) e allora è vero non ho scuse ma non mi sembra questo grosso danno oppure lo faccio per provocazione, o meglio per risposta provocatoria a una provocazione: non lo è forse mettere o lasciare che resti lì un crocefisso in un'aula (lo stato italiano è laico e difende i diritti delle minoranze laiche?) ? te mi appioppi per forza st'affare, e io mi diverto a giocare col piccolo assemblatore di madonne e di lavori sconci... infantile? certo, ma non più di chi non sente ragioni e mi dice che il cristo c'ha da stare li perchè c'è sempre stato ...
se vuoi essere cristiano lo devi essere come dice la chiesa non come ti pare a te... troppo facile, sennò è come essere finocchio ma col culo degli altri...
e se sei cristiano credente praticante (l'unica forma vera di essere religioso, senno di che non te ne frega niente della religione e non scassare i ballotti) ti prendi tutto il cucuzzaro, non trombi finchè non sei sposato,non mangi carne se non quando prescritto, non usi i preservativi etc etc...
come giustamente mi fa notare Massi (spero di non aver frainteso.nuovamente le sue parole).
sul fraintendere, credimi, comincio a pensare che ne stai facendo un'arte a tuo comodo...
sul bestemmiare mi esprimo il più chiaramente possibile (speriamo che "qualcuno" non "fraintenda".. ): non è che io vada bestemmiando nelle chiese per pasqua quando tutti sono a benedire le uova della caffarel o a natale quando la messa serve per permettere a chi resta a casa di mettere i giocattoli sotto l'albero... io bestemmio quando mi scappa (il più delle volte non volendo) e allora è vero non ho scuse ma non mi sembra questo grosso danno oppure lo faccio per provocazione, o meglio per risposta provocatoria a una provocazione: non lo è forse mettere o lasciare che resti lì un crocefisso in un'aula (lo stato italiano è laico e difende i diritti delle minoranze laiche?) ? te mi appioppi per forza st'affare, e io mi diverto a giocare col piccolo assemblatore di madonne e di lavori sconci... infantile? certo, ma non più di chi non sente ragioni e mi dice che il cristo c'ha da stare li perchè c'è sempre stato ...
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Re: Habemus novo criminalem
Ciao Massi, se hai intenzione di quotarmi, è buona norma quotare in maniera adeguata e.non estrapolare frasi a casaccio rischiando di disrtorcerne il significato. Se ho capito male.ciò che intendevi, anziché dirmi che ne faccio un'arte, sarebbe più corretto da parte tua chiarire in quale punto c'è stato un malinteso e di che tipo (anche perché ti ho coinvolto esplicitamente nel senso del forum, mentre il mio discorso sulla bestemmia era più generico).
Il tuo discorso sui cristiani denota una grossa mancanza di conoscenza in merito: le regole della Chiesa Cattolica valgono per i cattolici non per tutti i cristiani (ancor meno i credenti in genere che erano quelli a chi era riferita la frase che hai quotato). Inoltre, la frase indicava il credere in tutto, non è chiara la differenza tra credere in tutto e credere in tutto ciò che dice la Chiesa (e anche su questo ci sarebbe da fare altri chiarimenti: hai presente che non tutto ciò che.dice la Chiesa è dogma e il papa non sempre parla ex-cathedra?)?
Tutto il resto del tuo discorso non mi sembra prendere in esame quanto da me affermato, dunque prendo atto del tuo affermare l'infantilità del tuo stesso comportamento e ti saluto.
Il tuo discorso sui cristiani denota una grossa mancanza di conoscenza in merito: le regole della Chiesa Cattolica valgono per i cattolici non per tutti i cristiani (ancor meno i credenti in genere che erano quelli a chi era riferita la frase che hai quotato). Inoltre, la frase indicava il credere in tutto, non è chiara la differenza tra credere in tutto e credere in tutto ciò che dice la Chiesa (e anche su questo ci sarebbe da fare altri chiarimenti: hai presente che non tutto ciò che.dice la Chiesa è dogma e il papa non sempre parla ex-cathedra?)?
Tutto il resto del tuo discorso non mi sembra prendere in esame quanto da me affermato, dunque prendo atto del tuo affermare l'infantilità del tuo stesso comportamento e ti saluto.
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perchè il "male" ed il "potere" hanno un aspetto così tetro?
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Re: Habemus novo criminalem
io quoto solo per ricordare di cosa stiamo parlando, le parole sono tue in ogni caso e non le "estrapolo" ne a casaccio ne a puntino, le ripeto in modo da non distorcere proprio nulla. e del fatto che tu fai un'arte del fraintendere (o meglio, a scanso d'equivoci, l'arte del far finta di fraintendere per rigirare tutto come ti pare) non ho bisogno di segnalare dove lo fai, lo dici tu ogni volta. cercatelo. d'altronde è roba tua, non vorrai mica che debba metterci a posto io???
della mia mancanza di conoscenza del mondo religioso-dottrinale-dogmatico-scismatico-divisionistico-di-tonache-tutte-uguali me ne faccio un vanto: se i "cristiani" son diversi dai "cattolici" e dai "papisti" (mi sembra d'essere tornato indietro assai... ) è solo per loro, per me la merda di cane, di gatto, di tirannosauro o di gnu è e resta solo merda. se cerchi a modino nelle mie parole (da ignorante di materia mi sembra comunque d'aver fatto capire cosa intendvo dire, agli uomini di buona volontà e soprattutto di buona fede) il significato è chiaro, ma voglio rendertelo palese modificando un po il testo: se vuoi fare il religioso (generico) non puoi prendere della religione (quale che sia) solo quello che ti pare (ad esempio il difenderla dalle bestemmie altrui) ma ti prendi tutto il cartoccio (se di merda si parla credo che cartoccio sia la parola giusta..) con annessi e connessi. quindi, ad esempio, vai...porgi l'altra guancia e perdonami che ti si apriranno le porte del cielo...
e non ti arrabbiare, vai che fai piangere san gerolamo da matera, il santo protettore delle incazzature...
della mia mancanza di conoscenza del mondo religioso-dottrinale-dogmatico-scismatico-divisionistico-di-tonache-tutte-uguali me ne faccio un vanto: se i "cristiani" son diversi dai "cattolici" e dai "papisti" (mi sembra d'essere tornato indietro assai... ) è solo per loro, per me la merda di cane, di gatto, di tirannosauro o di gnu è e resta solo merda. se cerchi a modino nelle mie parole (da ignorante di materia mi sembra comunque d'aver fatto capire cosa intendvo dire, agli uomini di buona volontà e soprattutto di buona fede) il significato è chiaro, ma voglio rendertelo palese modificando un po il testo: se vuoi fare il religioso (generico) non puoi prendere della religione (quale che sia) solo quello che ti pare (ad esempio il difenderla dalle bestemmie altrui) ma ti prendi tutto il cartoccio (se di merda si parla credo che cartoccio sia la parola giusta..) con annessi e connessi. quindi, ad esempio, vai...porgi l'altra guancia e perdonami che ti si apriranno le porte del cielo...
e non ti arrabbiare, vai che fai piangere san gerolamo da matera, il santo protettore delle incazzature...
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*** il mondo è bello perchè è avariato *** (G.L.)
*** Chi ragiona con la testa degli altri la sua la può friggere *** (G.L.)
*** non è bello ciò che è bello ma son bello bello bello *** (O.V.P.I)
*** e se un ateo si crede dio ?? *** (M.L)
Re: Habemus novo criminalem
No, tu hai estratto le mie parole dal loro contesto in maniera erronea ed è inutile dire che le ripeti. Dunque, se ho frainteso qualcosa di quanto da te detto dettaglia quale è stato il mio fraintendimento, quotando le mie parole in maniera adeguata e non solo una parte utile per il significato che vuoi dare loro.
Il fatto che tu faccia un vanto della tua ignoranza circa i soggetti di cui parli, la dice lunga su quale può essere il livello dei tuoi argomenti, che non offendono i santi ma contrastano con le più banali regole dialettiche.
PS Pensa alla tua tranquillità, che io penso alla mia.
Il fatto che tu faccia un vanto della tua ignoranza circa i soggetti di cui parli, la dice lunga su quale può essere il livello dei tuoi argomenti, che non offendono i santi ma contrastano con le più banali regole dialettiche.
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Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro
perchè il "male" ed il "potere" hanno un aspetto così tetro?
Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità,
farmi umile e accettare che sia questa la realtà?
Don Chisciotte - Guccini
https://iltronodispade.wordpress.com/
Ludwig von Drake- -------------
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Re: Habemus novo criminalem
mi spieghi per benino cosa vuoi dire con hai estratto le mie parole dal loro contesto in maniera erronea che non lo capisco? se prendo pari pari le tue parole in cosa mai posso sbagliare secondo te? e mi ripeto ancora: Dalle risposte, tuttavia, mi rendo conto di avere malinteso il senso intero del forum, come giustamente mi fa notare Massi
... cercatelo, vai ...
e se son contento di non aver nulla a che fare con credenze e credenti di alcun tipo, che vuoi farci, vuol dire che se per te è un problema (non mi ritieni all'altezza di parlarne) me ne farò una ragionciona. sappi però che se ignoro volontariamente la materia, addirittura di quel che pensi del mio modo di pensare e di tirar su un dialogo, poco m'interessa, per non dire che me ne strabatto la cappella di sto ciocco di fava.
PPS perchè c'hai anche da pensarci alla tua di tranquillità? io alla mia no. per questo m'imbarazzo di quella degli altri...
... cercatelo, vai ...
e se son contento di non aver nulla a che fare con credenze e credenti di alcun tipo, che vuoi farci, vuol dire che se per te è un problema (non mi ritieni all'altezza di parlarne) me ne farò una ragionciona. sappi però che se ignoro volontariamente la materia, addirittura di quel che pensi del mio modo di pensare e di tirar su un dialogo, poco m'interessa, per non dire che me ne strabatto la cappella di sto ciocco di fava.
PPS perchè c'hai anche da pensarci alla tua di tranquillità? io alla mia no. per questo m'imbarazzo di quella degli altri...
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Re: Habemus novo criminalem
A me la tua tranquillità non interessa granché, se a te interessa la mia sono problemi tuoi che non riguardano la discussione. Dunque, cerca di essere concentrato sulla discussione e se qualcosa deve imbarazzarti considera il livello dei tuoi argomenti.
Più tardi dettaglierò tutti gli errori del tuo discorso, citazioni ad minchiam incluse.
Più tardi dettaglierò tutti gli errori del tuo discorso, citazioni ad minchiam incluse.
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Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro
perchè il "male" ed il "potere" hanno un aspetto così tetro?
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Ludwig von Drake- -------------
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Re: Habemus novo criminalem
In basso a destra ci sono i vari pulsanti per le funzioni di moderazione, tra cui quello per dividere il thread. Poi basta "seguire le istruzioni".Niques ha scritto:Minsky ha scritto:Dove vedi l'OT?Niques ha scritto:Ragazzi, e se dividessi le millemila pagine di OT?
Vi prego, fatemelo fare, ho smanie di potere!!!
Il discorso sulla bestemmia
No? Scusate
Tanto comunque non so come si fa.
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Re: Habemus novo criminalem
Ma stai sereno va', che non è la bestemmiuccia a compromettere il dialogo tra credenti ed atei.Ludwig von Drake ha scritto:Incredibile la risposte che ti puoi trovare per aver detto che un ateo che bestemmia in un luogo di confronto non sta facilitando il dialogo tra credenti ed atei che in quel luogo potrebbero dialogare.
O sei straordinariamente ingenuo o sei completamente in malafede. Quando hai detto che uno crede in dio, hai detto tutto, no? Quale "cavolata" più grossa c'è in cui credere?Ludwig von Drake ha scritto:Io non rigiro le frittate, ammiro le varie generalizzazioni che mi capita di leggere, del tipo "il credente è il primo a non rispettare chi la pensa diversamente" oppure "il credente deve credere a tutto" (autoconvincendosi magari che sul serio chi crede in Dio deve credere in qualunque cavolata).Minsky ha scritto:Ludwig, io ho di meglio da fare che stare ad ammirare te che giri le frittate. TSCHÜß!Ludwig von Drake ha scritto:"Il credente": qussta creatura che sembra il parto della vostra fantasia più che una persona, un credente, reale.
Eccolo lì, bravo. La solita manfrina del "branco" di ateacci che assale il povero credente indifeso. E magari lo violenta pure, non ce lo aggiungi?Ludwig von Drake ha scritto:Insomma, ho l'impressione che qui dentro si sia formato un gruppetto che dandosi ragione a vicenda su determinati temi e selezionando il materiale in input sia giunto a un livello in cui la realtà del diverso (il credente) viene vista in maniera distorta. È un fenomeno piuttosto normale in realtà, tanto quanto è normale il fastidio che si prova quando qualcuno di esterno propone un POV differente.
Alcuni richiamano Zeus, ma il mio discorso rimane simile: se intendo confrontarmi con un "pagano", non andrò a bestemmiare Zeus. Dalle risposte, tuttavia, mi rendo conto di avere malinteso il senso intero del forum, come giustamente mi fa notare Massi (spero di non aver frainteso.nuovamente le sue parole).
Dài, c'era proprio bisogno di un paladino dei credenti. I credenti non hanno abbastanza argomenti, infatti. Sta a sentire, se tu vai a visitare una riserva di pellerossa, vestiti con i costumi e le penne, e quelli danzano intorno al totem invocando Manitu, mi dici che li rispetti nella loro credenza perché non bestemmi Manitu? Sei lì a guardarli come le scimmie allo zoo e li stai rispettando perché non bestemmi Manitu. Che ipocrisia!
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Re: Habemus novo criminalem
Massi, grandiosa l'idea del rebus! Hai inaugurato un nuovo stile: come sempre, sei un passo avanti!
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Re: Habemus novo criminalem
se a te interessa la mia sono problemi tuoi che non riguardano la discussione:
ma se me lo chiedi te.... ma te mi sa che non sei in malafede,mi sa che non sai leggere... se me lo chiedi te non fa parte della discussione? sei stranuccio...
cerca di essere concentrato sulla discussione: ... e lo sto a fa, te sto a risponde... forse non quello che vuoi sentire te, ma tant'è...
considera il livello dei tuoi argomenti : in generale o per quel che riguarda le risposte che devo dare alle tue domande del cazzo?
citazioni ad minchiam incluse: to mettici anche que'... te la regalo...
ma se me lo chiedi te.... ma te mi sa che non sei in malafede,mi sa che non sai leggere... se me lo chiedi te non fa parte della discussione? sei stranuccio...
cerca di essere concentrato sulla discussione: ... e lo sto a fa, te sto a risponde... forse non quello che vuoi sentire te, ma tant'è...
considera il livello dei tuoi argomenti : in generale o per quel che riguarda le risposte che devo dare alle tue domande del cazzo?
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*** il mondo è bello perchè è avariato *** (G.L.)
*** Chi ragiona con la testa degli altri la sua la può friggere *** (G.L.)
*** non è bello ciò che è bello ma son bello bello bello *** (O.V.P.I)
*** e se un ateo si crede dio ?? *** (M.L)
Re: Habemus novo criminalem
Minsky, sembra che tu non abbia mai avuto a che fare con un credente in carne ed ossa...
Io ne conosco diversi che, nonostante la loro illogicità, ritengo degni di stima, persone intellingenti che nelle altre cose sono perfettamente logiche, razionali e consapevoli. Parlo del credente medio e del suo sentimento religioso (più che aderenza ad un credo specifico), non del fervido baciapile con il cervello scecherato dalla Chiesa.
Non dimenticare che la fede religiosa è legata alla sfera emotiva, ed è qui che la razionalità delle persone viene sospesa, non significa che non c'è. Ognuno valuta a suo modo ciò in cui credere, se credere, ma ovviamente molti lo fanno con il "cuore" con le "sensazioni a pelle".
Lungi da me difenderli, ma da come ne parli sembra che tutti, dal primo all'ultimo, siano una setta malefica che vuole conquistare il mondo, mentre per molti la religione è una morbida nicchia in cui cullare le angoscie della propria esistenza...
Sbagliano? A mio avviso sì. Sono nel torto? Logicamente sì. Quanto sono consapevoli del danno che procurano a se stessi e alla loro società? Non lo so. Il fatto è che spesso* il credente, come te, è convinto di essere nel giusto.
* Le teste di c e gli infami poi ci sono in ogni categoria. Forse tu parli pensando al clero e al papa, ma la forza delle religioni sta nei loro proseliti.
@Fux, grazie! Non avevo visto! Ma tanto lo vogliono mantenere quivi
Io ne conosco diversi che, nonostante la loro illogicità, ritengo degni di stima, persone intellingenti che nelle altre cose sono perfettamente logiche, razionali e consapevoli. Parlo del credente medio e del suo sentimento religioso (più che aderenza ad un credo specifico), non del fervido baciapile con il cervello scecherato dalla Chiesa.
Non dimenticare che la fede religiosa è legata alla sfera emotiva, ed è qui che la razionalità delle persone viene sospesa, non significa che non c'è. Ognuno valuta a suo modo ciò in cui credere, se credere, ma ovviamente molti lo fanno con il "cuore" con le "sensazioni a pelle".
Lungi da me difenderli, ma da come ne parli sembra che tutti, dal primo all'ultimo, siano una setta malefica che vuole conquistare il mondo, mentre per molti la religione è una morbida nicchia in cui cullare le angoscie della propria esistenza...
Sbagliano? A mio avviso sì. Sono nel torto? Logicamente sì. Quanto sono consapevoli del danno che procurano a se stessi e alla loro società? Non lo so. Il fatto è che spesso* il credente, come te, è convinto di essere nel giusto.
* Le teste di c e gli infami poi ci sono in ogni categoria. Forse tu parli pensando al clero e al papa, ma la forza delle religioni sta nei loro proseliti.
@Fux, grazie! Non avevo visto! Ma tanto lo vogliono mantenere quivi
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- Sì... mi chiamano Mimì! Ma il mio nome è Lucia!
- Ebbè, ovvio. Ma come avrò fatto a non capirlo?
Niques- -------------
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Re: Habemus novo criminalem
Niques, io sono stato un credente in carne ed ossa. Ho subito un indottrinamento serrato sin da piccolissimo. La mia storia l'ho raccontata tempo fa qui sul forum, e adesso non la ripeto non per pigrizia ma per non annoiare. Fatto sta che prima di compiere otto anni avevo già capito che erano tutte fregnacce. Non sono un genio, non sono più intelligente degli altri (bhé, un pochino di più, sì... ho avuto 148 nel test del Mensa ), ma non è questo il punto, perché non è questione di intelligenza.Niques ha scritto:Minsky, sembra che tu non abbia mai avuto a che fare con un credente in carne ed ossa...
Io ne conosco diversi che, nonostante la loro illogicità, ritengo degni di stima, persone intellingenti che nelle altre cose sono perfettamente logiche, razionali e consapevoli. Parlo del credente medio e del suo sentimento religioso (più che aderenza ad un credo specifico), non del fervido baciapile con il cervello scecherato dalla Chiesa.
Non dimenticare che la fede religiosa è legata alla sfera emotiva, ed è qui che la razionalità delle persone viene sospesa, non significa che non c'è. Ognuno valuta a suo modo ciò in cui credere, se credere, ma ovviamente molti lo fanno con il "cuore" con le "sensazioni a pelle".
Lungi da me difenderli, ma da come ne parli sembra che tutti, dal primo all'ultimo, siano una setta malefica che vuole conquistare il mondo, mentre per molti la religione è una morbida nicchia in cui cullare le angoscie della propria esistenza...
Sbagliano? A mio avviso sì. Sono nel torto? Logicamente sì. Quanto sono consapevoli del danno che procurano a se stessi e alla loro società? Non lo so. Il fatto è che spesso* il credente, come te, è convinto di essere nel giusto.
* Le teste di c e gli infami poi ci sono in ogni categoria. Forse tu parli pensando al clero e al papa, ma la forza delle religioni sta nei loro proseliti.
@Fux, grazie! Non avevo visto! Ma tanto lo vogliono mantenere quivi
Come osservi tu giustamente, è una questione che attiene alla sfera emotiva. Ebbene, il mio sentimento, è che sono sempre stato desideroso di sapere. La curiosità verso il mondo che ci circonda, io penso che sia il motore principale dell'essere umano.
Ma sapere significa sapere come stanno davvero le cose, non farsi imbesuire di menzogne, belle o brutte che siano (e quelle della religione sono orrende!).
Quindi, ti concedo dieci anni. Entro i dieci anni d'età, massimo dodici, una persona normale dovrebbe capire che la religione è una scemenza. Allora sta a lui scegliere se rifiutarla o meno. Se sceglie di tenerla, è in malafede perché sa che sta scegliendo la menzogna. Quindi un credente è in malafede. Con le persone in malafede non ci può essere scambio intellettualmente onesto.
La questione del clero è un altro aspetto. Il clero è la casta che usa la dabbenaggine e la malafede dei credenti per ottenere potere e vivere a ufo. Sono i peggiori, il cancro della società.
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Re: Habemus novo criminalem
massi76 ha scritto:se a te interessa la mia sono problemi tuoi che non riguardano la discussione:
ma se me lo chiedi te.... ma te mi sa che non sei in malafede,mi sa che non sai leggere... se me lo chiedi te non fa parte della discussione? sei stranuccio...
cerca di essere concentrato sulla discussione: ... e lo sto a fa, te sto a risponde... forse non quello che vuoi sentire te, ma tant'è...
considera il livello dei tuoi argomenti : in generale o per quel che riguarda le risposte che devo dare alle tue domande del cazzo?
citazioni ad minchiam incluse: to mettici anche que'... te la regalo...
Massi, tempo sprecato. Non riuscirai mai ad arrivare a nessun punto. Ti rigira la frittata mille volte e alla fine ti prende per sfinimento. O meglio ti perde per sfinimento.
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La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem.(Ockham)
Paolo- --------------
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Re: Habemus novo criminalem
@paolo: dipende se ho altro da fare o se c'ho da perdere tempo (tipo ora)... posso andare avanti all'infinito, mettendo sempre più parolacce. ne so di bellissime
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Re: Habemus novo criminalem
Minsky ha scritto:Niques, io sono stato un credente in carne ed ossa. Ho subito un indottrinamento serrato sin da piccolissimo. La mia storia l'ho raccontata tempo fa qui sul forum, e adesso non la ripeto non per pigrizia ma per non annoiare. Fatto sta che prima di compiere otto anni avevo già capito che erano tutte fregnacce. Non sono un genio, non sono più intelligente degli altri (bhé, un pochino di più, sì... ho avuto 148 nel test del Mensa ), ma non è questo il punto, perché non è questione di intelligenza.Niques ha scritto:Minsky, sembra che tu non abbia mai avuto a che fare con un credente in carne ed ossa...
Io ne conosco diversi che, nonostante la loro illogicità, ritengo degni di stima, persone intellingenti che nelle altre cose sono perfettamente logiche, razionali e consapevoli. Parlo del credente medio e del suo sentimento religioso (più che aderenza ad un credo specifico), non del fervido baciapile con il cervello scecherato dalla Chiesa.
Non dimenticare che la fede religiosa è legata alla sfera emotiva, ed è qui che la razionalità delle persone viene sospesa, non significa che non c'è. Ognuno valuta a suo modo ciò in cui credere, se credere, ma ovviamente molti lo fanno con il "cuore" con le "sensazioni a pelle".
Lungi da me difenderli, ma da come ne parli sembra che tutti, dal primo all'ultimo, siano una setta malefica che vuole conquistare il mondo, mentre per molti la religione è una morbida nicchia in cui cullare le angoscie della propria esistenza...
Sbagliano? A mio avviso sì. Sono nel torto? Logicamente sì. Quanto sono consapevoli del danno che procurano a se stessi e alla loro società? Non lo so. Il fatto è che spesso* il credente, come te, è convinto di essere nel giusto.
* Le teste di c e gli infami poi ci sono in ogni categoria. Forse tu parli pensando al clero e al papa, ma la forza delle religioni sta nei loro proseliti.
@Fux, grazie! Non avevo visto! Ma tanto lo vogliono mantenere quivi
Come osservi tu giustamente, è una questione che attiene alla sfera emotiva. Ebbene, il mio sentimento, è che sono sempre stato desideroso di sapere. La curiosità verso il mondo che ci circonda, io penso che sia il motore principale dell'essere umano.
Ma sapere significa sapere come stanno davvero le cose, non farsi imbesuire di menzogne, belle o brutte che siano (e quelle della religione sono orrende!).
Quindi, ti concedo dieci anni. Entro i dieci anni d'età, massimo dodici, una persona normale dovrebbe capire che la religione è una scemenza. Allora sta a lui scegliere se rifiutarla o meno. Se sceglie di tenerla, è in malafede perché sa che sta scegliendo la menzogna. Quindi un credente è in malafede. Con le persone in malafede non ci può essere scambio intellettualmente onesto.
La questione del clero è un altro aspetto. Il clero è la casta che usa la dabbenaggine e la malafede dei credenti per ottenere potere e vivere a ufo. Sono i peggiori, il cancro della società.
Sono d'accordo con te! Tieni conto però che i più credono per abitudine e non si pongono nemmeno il problema. E' così e vanno avanti per inerzia. Probabilmente se fossero messi davanti alle assurdità della fede molti lo capirebbero. Però la pigrizia mentale fa si che nessuno si ponga alcuna domanda e accettano anche delle stridenti contrarietà come il creazionismo!! Nemmeno davanti ai dinosauri (e si che sono belli grossi) aprono gli occhi!! Ti puoi immaginare con dei ragionamenti!
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Re: Habemus novo criminalem
Paolo ha scritto:Sono d'accordo con te! Tieni conto però che i più credono per abitudine e non si pongono nemmeno il problema. E' così e vanno avanti per inerzia. Probabilmente se fossero messi davanti alle assurdità della fede molti lo capirebbero. Però la pigrizia mentale fa si che nessuno si ponga alcuna domanda e accettano anche delle stridenti contrarietà come il creazionismo!! Nemmeno davanti ai dinosauri (e si che sono belli grossi) aprono gli occhi!! Ti puoi immaginare con dei ragionamenti!
E' vero che ci sono tante cause perse, ma tentar non nuoce
Comunque io anche davanti al peggior credente (cui sono riuscita a far dire - ma non ammettere,sic! - seguendo i suoi ragionamenti e i suoi discorsi che dio è solo una proiezione mentale, una parola vuota per indicare ciò che non si conosce*), che nella testa aveva mercurio ed era veramente una piaga, dialetticamente parlando, non ho mai ritenuto opportuno il dovermi scagliare contro. Non perché non me ne venisse voglia, perché era totalmente inutile ed anzi controproducente, al mio scopo.
Lo scopo, quello, forse lo abbiamo in comune, io, te e Minsky.
* Sì, è stato un bel momento e appena ho cambiato stanza poi ho gongolato a lungo
Ps. Dai Minsky, non sei mai stato credente. Indottrinato, ma non credente. (come me).
Mi piacerebbe capire, con un attimo di calma, cosa lega l'adulto alla religione. La paura della morte? Secondo me può porre al giogo e controllare la mente molto più di qualunque discorso razionale. Forse sono solo un po' vigliacchi (certe verità ti stendono!)...
PPs. Complimenti per il mensa, test a parte si vede che sei una persona intelligente
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- Ebbè, ovvio. Ma come avrò fatto a non capirlo?
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Re: Habemus novo criminalem
Niques ha scritto:
Mi piacerebbe capire, con un attimo di calma, cosa lega l'adulto alla religione. La paura della morte? Secondo me può porre al giogo e controllare la mente molto più di qualunque discorso razionale. Forse sono solo un po' vigliacchi (certe verità ti stendono!)...
Secondo me l'adulto rimane legato alla religione per due motivi:
1) vuole sentirsi protetto e accudito da una qualche entità superiore, come se questa fosse un genitore che non lo perderà mai di vista (è forse per questo che Dio viene chiamato Padre?);
2) vuole convincersi che dopo la morte la vita continui, per alleviare il timore di una fine definitiva.
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Re: Habemus novo criminalem
Dài, Massi. Facce sogna'.massi76 ha scritto:@paolo: dipende se ho altro da fare o se c'ho da perdere tempo (tipo ora)... posso andare avanti all'infinito, mettendo sempre più parolacce. ne so di bellissime
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Re: Habemus novo criminalem
Minsky ha scritto:Dài, Massi. Facce sogna'.massi76 ha scritto:@paolo: dipende se ho altro da fare o se c'ho da perdere tempo (tipo ora)... posso andare avanti all'infinito, mettendo sempre più parolacce. ne so di bellissime
Massi è il poeta indissicusso, non se hai notato l'apposito thread
Ed ovviamente l'è toscano!
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Re: Habemus novo criminalem
Niques ha scritto:
Mi piacerebbe capire, con un attimo di calma, cosa lega l'adulto alla religione. La paura della morte? Secondo me può porre al giogo e controllare la mente molto più di qualunque discorso razionale. Forse sono solo un po' vigliacchi (certe verità ti stendono!)...
PPs. Complimenti per il mensa, test a parte si vede che sei una persona intelligente
Mi associo ai complimenti per "il mensa". Io, di norma, quando faccio qualche test d'intelligenza (quelli ritenuti "facili"...) rispondo correttamente solo una volta ogni due... (l'ultima volta 23 risposte esatte su 40. RECORD!) Talché qualche dubbio circa le mie capacità cognitive mi sovviene.
Ciò premesso e posto che, come lo stesso Minsky sottolinea, non è questione d'intelligenza (altrimenti non esisterebbero gli atei stupidi, quindi mia suocera non sarebbe mai esistita), la considerazione postata dalla gentilissima neo-Mod circa il legame esistente tra alcuni (molti?) adulti e la sfera religiosa offre un interessante spunto di riflessione che, se non vado errando, accomuna molti atei al riguardo del suo "perché".
Noto azitutto una certa tendenza alla generalizzazione: secondo l'ateo (rigorosamente al singolare, dato che non esistono "gli atei", poiché il libero pensatore non è intruppabile in gregge alcuno) i credenti (questi sì, irregimentati) sono, citando in ordine sparso: vigliacchi (solo un po' secondo alcuni, il che è contraddittorio dato che "vigliacco" lo sei o non lo sei), stupidi (ma non si era detto che non è questione d'intelligenza?...), in malafede (e questo contrasta con la notazione precedente, perché se sono un "minus habens" la mia buona fede può esser fatta salva), ignoranti (ma ciò è palesemente falso, stante la notevole preparazione di alcuni, sia nel loro ambito specifico che a livello di cultura generale) o anormali (e ci può stare. Ma prima bisognerebbe mettersi d'accordo sulla definizione di tale concetto).
Nessuna conclusione, da parte mia, e nessuna pretesa di esaustività dell'argomento.
Solo una mia modesta riflessione di cui mi sentivo di rendervi partecipi. Con un'aggiunta, però...
Non è che così come non esistono "gli atei", parimenti non esistono "i credenti"?
Ovvero ognuno percepisce e mentalizza per sé stesso, al di là dell'organizzazione formale? (peraltro antropologicamente ammissibile, data la nostra natura sociale).
p.s.: mi pare che siamo OT... Piacevolmente, per quanto mi riguarda, dato che Paolo e Minsky non esprimono mai considerazioni banali e a quanto sembra, pure la notevole Niques in fatto di preparazione non sfigura.
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Re: Habemus novo criminalem
Sì, so che lo abbiamo in comune. Guarda che io l'ho ribadito più volte: se c'è da dialogare con un credente, disposto a mettere in discussione con intento intellettualmente onesto le sue posizioni, io non rifiuto di confrontarmi.Niques ha scritto:
Lo scopo, quello, forse lo abbiamo in comune, io, te e Minsky.
Ma l'esperienza mi ha fatto capire che la radice della posizione credente è la disonestà. Che siano disonesti prima di tutto con sé stessi, peggiora la situazione perché gli viene perfettamente naturale essere disonesti con il prossimo.
Lo sono stato, invece! Non dico per scherzo, e mi costa moltissimo dirlo perché mi vergogno terribilmente di doverlo ammettere, ma io ci credevo sul serio. Qui si gioca la carta dell'onestà: nonostante l'imbarazzo che mi provoca, lo confesso, ero credente. E se da bambino credevo all'angelo custode e ai santi del paradiso, perché di queste cose mi parlava la persona che mi ha cresciuto e mi è stata più vicina nella mia infanzia (la nonna materna), anche dopo aver capito che si trattava di favole alla stessa stregua di Babbo Natale (ma a Babbo Natale ho continuato a credere ancora per un po', perché portava i regali... ), un piccolo tarlo mi è rimasto in un angolino della mente ancora per lunghissimo tempo. Dico quel tarlo che ti induce a pensare che forse, qualcosa di misterioso, oltre la realtà quotidiana, potrebbe esistere, e allora lo si cerca... è così che si finisce per frequentare i circoli esoterici e altri simili gruppi di svitati pronti a proporre le più stravaganti amenità. Ci vuole lavoro, per liberarsi di quella spazzatura, lavoro di ragionamento e di studio.Niques ha scritto:
Ps. Dai Minsky, non sei mai stato credente. Indottrinato, ma non credente. (come me).
Mi piacerebbe capire, con un attimo di calma, cosa lega l'adulto alla religione. La paura della morte? Secondo me può porre al giogo e controllare la mente molto più di qualunque discorso razionale. Forse sono solo un po' vigliacchi (certe verità ti stendono!)...
PPs. Complimenti per il mensa, test a parte si vede che sei una persona intelligente
Adesso mi direte che sono diventato un ateo "duro" (mi piace di più questo aggettivo, "duro", piuttosto che "forte", si può? ), per reazione. Non è così, è l'approdo naturale, molto semplicemente. Non puoi essere un ateo "debole", l'ateismo è una condizione binaria. Niente fuzzy logic. Ma puoi essere un ateo in corso di maturazione, di evoluzione. Allora io accetto che uno si dichiari "ateo debole", perché capisco che proviene da una situazione di sofferenza da cui sta cercando di uscire. E ha tutta la mia solidarietà e comprensione, e, se posso fare qualcosa per lui, lo faccio molto volentieri.
Tu dici che è la paura della morte, l'ultimo laccio. Può essere, anch'io sono dell'idea che si tratti di una remora molto forte. Eppure, io mi sono liberato completamente dalla paura della morte (non dalla paura di morire, eh - se vado a scalare sto ancora molto attento a dove metto i piedi! ) solo dopo essere diventato perfettamente ateo. I credenti non hanno meno paura della morte, anzi... per loro si aggiunge la paura dell'inferno, di non farcela a superare l'esame del dio! Prova a leggere i post su qualche forum islamico... gli islamici sono terrorizzati dal dio, perché allah è "troppo grande" per farsi condizionare dalle azioni umane, e non c'è mai alcuna garanzia assoluta anche per un musulmano che si comporti in modo impeccabile, di andare in paradiso... a meno che, non sia un martire. Cioè uno che si fa saltare in aria con un giubbotto esplosivo, in mezzo agli infedeli. Questo spiega qualcosa, no? Guarda che io fino a poco tempo fa non credevo affatto che i terroristi islamici si facessero esplodere perché credevano di andare così in paradiso. Pensavo che fossero gente disperata, pronta all'estremo sacrificio in nome di un ideale che loro ritenevano superiore, ma un ideale politico. Invece ho dovuto constatare che non è così. Ci credono davvero! Non finirà mai, capisci? Non c'è speranza. È la religione il male da estirpare.
P.S.: grazie per i complimenti, ma il test l'ho fatto ben prima che l'alzheimer cominciasse a fare i suoi danni...
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Re: Habemus novo criminalem
Oh ma ad alcuni credenti non frega proprio della questione sapete? Del tipo che se dio ce o non ce non cambia proprio nulla... Cioè non è che tutti si pongono questi problemi...
Tipo mio marito... A lui non gliene frega niente dice " che mi cambia a me se cè o no? se quando muoio lo incontro bene, se non c'è niente pazienza"
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Re: Habemus novo criminalem
Esistono sia "gli atei" che "i credenti", se vogliamo dare alle parole il significato che hanno(ateo = non credente => esiste un gruppo di persone che non crede => esistono gli atei).
La differenza è che solitamente e a grandi linee gli atei condividono ben poco oltre la definizione che li accomuna. Non so, a grandi linee per esempio, da quanto ho notato, gli atei sono generalmente "di sinistra"(non schierati, ma con idee tendenti verso quelle storicamente a sinistra), ma anche qui è abbastanza forzata la cosa.
I credenti invece a mio parere condividono di più, oltre a dover seguire, per loro stessa definizione, un set di regole di una particolare religione(e quindi se dici che sei "cattolico" e sei in buona fede, allora devi ammettere di dare retta al papa, altrimenti non ti dichiari come tale[potrei anche dichiararmi eterosessuale quanto voglio ma se vado a letto continuamente con persone del mio stesso sesso tanto eterosessuale non sono]), la forma mentis che gli fa accettare certe cose si riflette anche sul modo di pensare in generale(se puoi ammettere che un dio esiste ed ha fatto tutto quello che ha fatto, non vedo alcuna difficoltà a spostarsi nel campo di alieni, bigfoot, mostri marini, scie chimiche, ecc...).
Naturalmente anche un ateo potrebbe credere a queste cose, ma la forma mentis con cui generalmente si arriva all'ateismo difficilmente potrebbe andare in tilt per così poco.
La differenza è che solitamente e a grandi linee gli atei condividono ben poco oltre la definizione che li accomuna. Non so, a grandi linee per esempio, da quanto ho notato, gli atei sono generalmente "di sinistra"(non schierati, ma con idee tendenti verso quelle storicamente a sinistra), ma anche qui è abbastanza forzata la cosa.
I credenti invece a mio parere condividono di più, oltre a dover seguire, per loro stessa definizione, un set di regole di una particolare religione(e quindi se dici che sei "cattolico" e sei in buona fede, allora devi ammettere di dare retta al papa, altrimenti non ti dichiari come tale[potrei anche dichiararmi eterosessuale quanto voglio ma se vado a letto continuamente con persone del mio stesso sesso tanto eterosessuale non sono]), la forma mentis che gli fa accettare certe cose si riflette anche sul modo di pensare in generale(se puoi ammettere che un dio esiste ed ha fatto tutto quello che ha fatto, non vedo alcuna difficoltà a spostarsi nel campo di alieni, bigfoot, mostri marini, scie chimiche, ecc...).
Naturalmente anche un ateo potrebbe credere a queste cose, ma la forma mentis con cui generalmente si arriva all'ateismo difficilmente potrebbe andare in tilt per così poco.
Tomhet- -----------
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Re: Habemus novo criminalem
È un pascaliano.Maylea83 ha scritto:Oh ma ad alcuni credenti non frega proprio della questione sapete? Del tipo che se dio ce o non ce non cambia proprio nulla... Cioè non è che tutti si pongono questi problemi...
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Re: Habemus novo criminalem
Se non con piccoli appunti, sorvolo sulle osservazioni riguardanti la mia persona o le mie capacità cognitive/accuse contro la mia buona fede, augurandomi che la moderazione voglia intervenire per evitare che un luogo di confronto si trasformi in un postaccio in cui la rissa verbale si sostituisce alla buona dialettica.
Sono, francamente, ancora basito per le risposte (secondo me fuori luogo) che si possono ricevere in questo forum per il solo fatto di dire che la bestemmia non aiuta il dialogo con chi ritiene sacro quel qualcosa contro cui si sta bestemmiando.
Vediamo, tuttavia, le risposte ricevute:
Elenco di alcuni degli errori contenuti in questo giudizio:
a. La Chiesa (se con questo intendiamo la Chiesa Cattolica) fornisce i dettami del comportamento dei cattolici, non dei cristiani in genere. La cristianità è un insieme ben più vasto del cattolicesimo e confondere i due insiemi non può che portare confusione nel discutere degli stessi.
b. Chi crede in Dio, non è necessariamente cristiano, dunque il riferimento al “cristianesimo” e alla “chiesa” non ha granché a che fare con il messaggio cui vorrebbe rispondere.
c. Comportarsi nei modi in cui richiede la Chiesa, anche rispettando e credendo in ogni singola cosa che la Chiesa impone come dogma o invocando l’infallibilità papale non corrisponde al credere in tutto. Pertanto, non si è letto quanto ho scritto o non lo si è capito rispondendomi.
d. L’essere finocchio col culo degli altri è un modo di dire che non ha nulla a che fare con ciò a cui ci si sta riferendo.
a. Ci si può interessare alla religione anche senza essere cristiani e/o credenti.
b. Non esiste un “cucuzzaro” per come lo intende massi. Esistono dei dogmi e alcune affermazioni in cui bisogna credere per essere cattolici (non cristiani). Il peccare o il non essere d’accordo con la Chiesa quando questa non parla attraverso il suo vicario ex-cathedra o quando non impone dogmi non significa non essere cattolici e ancor meno significa non essere cristiani.
Se tu giudichi il tuo stesso atteggiamento come infantile c’è poco da aggiungere se non che personalmente conosco ben pochi cristiano che affermino che “cristo c'ha da stare li perchè c'è sempre stato”, dei cristiani che conosco io alcuni sono favorevoli alla rimozione del crocifisso dai luoghi pubblici e altri motivano differentemente la ragione per cui credono debba rimanerci.
Dunque, la frase inserita sembra più che altro un uomo di paglia generalizzante atto a giustificare il proprio atteggiamento ritenuto infantile.
Magari a te la differenza tra cristiani e cattolici puó non interessare, ma in questo caso sarebbe il caso che evitassi di parlare di cristiani e cattolici, poiché non sai neanche quale categoria stai parlando (secondo la tua stessa affermazione).
Sulla similitudine con la merda lascio perdere ogni commento, augurandomi che qualcuno voglia moderare questa discussione, al fine che non si proseguano similitudini offensive tra categorie di persone ed escrementi.
a. Non so agli occhi di chi affermare che “la bestemmia non aiuta il dialogo con chi ritiene sacro quel qualcosa contro cui si sta bestemmiando” possa significare “voler fare il religioso”.
b. Credere che bestemmiare non contribuisca al dialogo non è in nessuna maniera legato al dover accettare i comandamenti ebraico - cristiani o i dogmi cattolici.
c. Anche se si vuole essere “religiosi” (per quanto possa avere senso questo modo di dire) c’è qualcosa che le relative dottrine impongono e altro che le relative dottrine suggeriscono. Inoltre, nessuna dottrina esclude per principio tutti i peccatori dal proprio “gregge”.
Prendiamo le parole di un discorso immaginario: “Non ho ucciso quella persona”.
Ripetiamole pari pari tagliando un solo piccolo pezzo: “ho ucciso quella persona”.
É chiaro come ripetendo “pari pari” le parole di un discorso se ne puó alterare il significato?
Non ho bisogno di cercarlo. Se rileggi con attenzione quanto ho scritto non ho detto di aver malinteso le parole del forum (forum, non thread, non post né frase), ma il senso dello stesso.
Non é chiara la differenza?
Come vedi, ammetti di discutere di qualcosa che non ti interessa.
Come tentavo di dire, io credevo che questo fosse un luogo di dialogo, a quanto pare, invece, é un luogo per lo sfogo del risentimento di alcuni atei.
Non c’é problema, basta saperlo.
Dunque, secondo te, bestemmiare non rende più difficile il dialogo con i credenti?
Lo credi davvero oppure lo affermi tanto per far vedere che mi dai una risposta?
Grazie per i due apprezzamenti sulla mia persona, ma ti suggerirei di pensare all’argomento che si sta discutendo. Non esiste più la moderazione in questo sito?
No.
Si può credere, ad esempio, che il test del MENSA sia sufficiente a misurare l’intelligenza della gente (cavolata ben più grossa del ritenere che alla base del reale esista un motore immobile).
No, non ce lo aggiungo e non parlo di assalti.
Parlo del fatto che la tua idea circa la figura del credente è generica e generalizzante, oltre ad avere la forma di un uomo di paglia.
Dunque, dire che la bestemmia non aiuta il dialogo con chi ritiene sacro quel qualcosa contro cui si sta bestemmiando, significa essere paladino dei credenti?
Assolutamente insensata come risposta.
Sostituire una mancanza di rispetto con un’altra non rende una delle due migliore.
Dunque, lascia da parte la parola ipocrisia, poiché io non sono solito guardare gli esseri umani come le scimmie.
Sei tu che definisci i credenti come persone che « devono uscire dal tunnel ».
Caro massi, io non ti ho chiesto un bel niente, se non di badare alla tua persona e non alla mia e di attenerti agli argomenti nelle discussioni. I giudizi personali tienili per i tuoi conoscenti, amici e familiari e lasciami fuori, per cortesia.
Sono, francamente, ancora basito per le risposte (secondo me fuori luogo) che si possono ricevere in questo forum per il solo fatto di dire che la bestemmia non aiuta il dialogo con chi ritiene sacro quel qualcosa contro cui si sta bestemmiando.
Vediamo, tuttavia, le risposte ricevute:
massi76 ha scritto:autoconvincendosi magari che sul serio chi crede in Dio deve credere in qualunque cavolata
se vuoi essere cristiano lo devi essere come dice la chiesa non come ti pare a te... troppo facile, sennò è come essere finocchio ma col culo degli altri...
Elenco di alcuni degli errori contenuti in questo giudizio:
a. La Chiesa (se con questo intendiamo la Chiesa Cattolica) fornisce i dettami del comportamento dei cattolici, non dei cristiani in genere. La cristianità è un insieme ben più vasto del cattolicesimo e confondere i due insiemi non può che portare confusione nel discutere degli stessi.
b. Chi crede in Dio, non è necessariamente cristiano, dunque il riferimento al “cristianesimo” e alla “chiesa” non ha granché a che fare con il messaggio cui vorrebbe rispondere.
c. Comportarsi nei modi in cui richiede la Chiesa, anche rispettando e credendo in ogni singola cosa che la Chiesa impone come dogma o invocando l’infallibilità papale non corrisponde al credere in tutto. Pertanto, non si è letto quanto ho scritto o non lo si è capito rispondendomi.
d. L’essere finocchio col culo degli altri è un modo di dire che non ha nulla a che fare con ciò a cui ci si sta riferendo.
massi76 ha scritto:e se sei cristiano credente praticante (l'unica forma vera di essere religioso, senno di che non te ne frega niente della religione e non scassare i ballotti) ti prendi tutto il cucuzzaro, non trombi finchè non sei sposato,non mangi carne se non quando prescritto, non usi i preservativi etc etc...
a. Ci si può interessare alla religione anche senza essere cristiani e/o credenti.
b. Non esiste un “cucuzzaro” per come lo intende massi. Esistono dei dogmi e alcune affermazioni in cui bisogna credere per essere cattolici (non cristiani). Il peccare o il non essere d’accordo con la Chiesa quando questa non parla attraverso il suo vicario ex-cathedra o quando non impone dogmi non significa non essere cattolici e ancor meno significa non essere cristiani.
massi76 ha scritto:[…] io bestemmio quando mi scappa (il più delle volte non volendo) e allora è vero non ho scuse ma non mi sembra questo grosso danno oppure lo faccio per provocazione, o meglio per risposta provocatoria a una provocazione: non lo è forse mettere o lasciare che resti lì un crocefisso in un'aula (lo stato italiano è laico e difende i diritti delle minoranze laiche?) ? te mi appioppi per forza st'affare, e io mi diverto a giocare col piccolo assemblatore di madonne e di lavori sconci... infantile? certo, ma non più di chi non sente ragioni e mi dice che il cristo c'ha da stare li perchè c'è sempre stato ...
Se tu giudichi il tuo stesso atteggiamento come infantile c’è poco da aggiungere se non che personalmente conosco ben pochi cristiano che affermino che “cristo c'ha da stare li perchè c'è sempre stato”, dei cristiani che conosco io alcuni sono favorevoli alla rimozione del crocifisso dai luoghi pubblici e altri motivano differentemente la ragione per cui credono debba rimanerci.
Dunque, la frase inserita sembra più che altro un uomo di paglia generalizzante atto a giustificare il proprio atteggiamento ritenuto infantile.
massi76 ha scritto:[…]
della mia mancanza di conoscenza del mondo religioso-dottrinale-dogmatico-scismatico-divisionistico-di-tonache-tutte-uguali me ne faccio un vanto: se i "cristiani" son diversi dai "cattolici" e dai "papisti" (mi sembra d'essere tornato indietro assai... ) è solo per loro, per me la merda di cane, di gatto, di tirannosauro o di gnu è e resta solo merda.
Magari a te la differenza tra cristiani e cattolici puó non interessare, ma in questo caso sarebbe il caso che evitassi di parlare di cristiani e cattolici, poiché non sai neanche quale categoria stai parlando (secondo la tua stessa affermazione).
Sulla similitudine con la merda lascio perdere ogni commento, augurandomi che qualcuno voglia moderare questa discussione, al fine che non si proseguano similitudini offensive tra categorie di persone ed escrementi.
massi76 ha scritto:[…] se vuoi fare il religioso (generico) non puoi prendere della religione (quale che sia) solo quello che ti pare (ad esempio il difenderla dalle bestemmie altrui) ma ti prendi tutto il cartoccio (se di merda si parla credo che cartoccio sia la parola giusta..) con annessi e connessi. quindi, ad esempio, vai...porgi l'altra guancia e perdonami che ti si apriranno le porte del cielo...
[…]
a. Non so agli occhi di chi affermare che “la bestemmia non aiuta il dialogo con chi ritiene sacro quel qualcosa contro cui si sta bestemmiando” possa significare “voler fare il religioso”.
b. Credere che bestemmiare non contribuisca al dialogo non è in nessuna maniera legato al dover accettare i comandamenti ebraico - cristiani o i dogmi cattolici.
c. Anche se si vuole essere “religiosi” (per quanto possa avere senso questo modo di dire) c’è qualcosa che le relative dottrine impongono e altro che le relative dottrine suggeriscono. Inoltre, nessuna dottrina esclude per principio tutti i peccatori dal proprio “gregge”.
massi76 ha scritto:mi spieghi per benino cosa vuoi dire con hai estratto le mie parole dal loro contesto in maniera erronea che non lo capisco? se prendo pari pari le tue parole in cosa mai posso sbagliare secondo te?
Prendiamo le parole di un discorso immaginario: “Non ho ucciso quella persona”.
Ripetiamole pari pari tagliando un solo piccolo pezzo: “ho ucciso quella persona”.
É chiaro come ripetendo “pari pari” le parole di un discorso se ne puó alterare il significato?
massi76 ha scritto:e mi ripeto ancora: Dalle risposte, tuttavia, mi rendo conto di avere malinteso il senso intero del forum, come giustamente mi fa notare Massi
... cercatelo, vai ...
Non ho bisogno di cercarlo. Se rileggi con attenzione quanto ho scritto non ho detto di aver malinteso le parole del forum (forum, non thread, non post né frase), ma il senso dello stesso.
Non é chiara la differenza?
massi76 ha scritto:e se son contento di non aver nulla a che fare con credenze e credenti di alcun tipo, che vuoi farci, vuol dire che se per te è un problema (non mi ritieni all'altezza di parlarne) me ne farò una ragionciona. sappi però che se ignoro volontariamente la materia, addirittura di quel che pensi del mio modo di pensare e di tirar su un dialogo, poco m'interessa, per non dire che me ne strabatto la cappella di sto ciocco di fava.
Come vedi, ammetti di discutere di qualcosa che non ti interessa.
Come tentavo di dire, io credevo che questo fosse un luogo di dialogo, a quanto pare, invece, é un luogo per lo sfogo del risentimento di alcuni atei.
Non c’é problema, basta saperlo.
Minsky ha scritto:Ma stai sereno va', che non è la bestemmiuccia a compromettere il dialogo tra credenti ed atei.Ludwig von Drake ha scritto:Incredibile la risposte che ti puoi trovare per aver detto che un ateo che bestemmia in un luogo di confronto non sta facilitando il dialogo tra credenti ed atei che in quel luogo potrebbero dialogare.
Dunque, secondo te, bestemmiare non rende più difficile il dialogo con i credenti?
Lo credi davvero oppure lo affermi tanto per far vedere che mi dai una risposta?
Minsky ha scritto:O sei straordinariamente ingenuo o sei completamente in malafede.Ludwig von Drake ha scritto:Io non rigiro le frittate, ammiro le varie generalizzazioni che mi capita di leggere, del tipo "il credente è il primo a non rispettare chi la pensa diversamente" oppure "il credente deve credere a tutto" (autoconvincendosi magari che sul serio chi crede in Dio deve credere in qualunque cavolata).Minsky ha scritto:Ludwig, io ho di meglio da fare che stare ad ammirare te che giri le frittate. TSCHÜß!Ludwig von Drake ha scritto:"Il credente": qussta creatura che sembra il parto della vostra fantasia più che una persona, un credente, reale.
Grazie per i due apprezzamenti sulla mia persona, ma ti suggerirei di pensare all’argomento che si sta discutendo. Non esiste più la moderazione in questo sito?
Minsky ha scritto:Quando hai detto che uno crede in dio, hai detto tutto, no?
No.
Minsky ha scritto:Quale "cavolata" più grossa c'è in cui credere?
Si può credere, ad esempio, che il test del MENSA sia sufficiente a misurare l’intelligenza della gente (cavolata ben più grossa del ritenere che alla base del reale esista un motore immobile).
Minsky ha scritto:Eccolo lì, bravo. La solita manfrina del "branco" di ateacci che assale il povero credente indifeso. E magari lo violenta pure, non ce lo aggiungi?Ludwig von Drake ha scritto:Insomma, ho l'impressione che qui dentro si sia formato un gruppetto che dandosi ragione a vicenda su determinati temi e selezionando il materiale in input sia giunto a un livello in cui la realtà del diverso (il credente) viene vista in maniera distorta. È un fenomeno piuttosto normale in realtà, tanto quanto è normale il fastidio che si prova quando qualcuno di esterno propone un POV differente.
Alcuni richiamano Zeus, ma il mio discorso rimane simile: se intendo confrontarmi con un "pagano", non andrò a bestemmiare Zeus. Dalle risposte, tuttavia, mi rendo conto di avere malinteso il senso intero del forum, come giustamente mi fa notare Massi (spero di non aver frainteso.nuovamente le sue parole).
No, non ce lo aggiungo e non parlo di assalti.
Parlo del fatto che la tua idea circa la figura del credente è generica e generalizzante, oltre ad avere la forma di un uomo di paglia.
Minsky ha scritto:Dài, c'era proprio bisogno di un paladino dei credenti.
Dunque, dire che la bestemmia non aiuta il dialogo con chi ritiene sacro quel qualcosa contro cui si sta bestemmiando, significa essere paladino dei credenti?
Minsky ha scritto:I credenti non hanno abbastanza argomenti, infatti. Sta a sentire, se tu vai a visitare una riserva di pellerossa, vestiti con i costumi e le penne, e quelli danzano intorno al totem invocando Manitu, mi dici che li rispetti nella loro credenza perché non bestemmi Manitu? Sei lì a guardarli come le scimmie allo zoo e li stai rispettando perché non bestemmi Manitu. Che ipocrisia!
Assolutamente insensata come risposta.
Sostituire una mancanza di rispetto con un’altra non rende una delle due migliore.
Dunque, lascia da parte la parola ipocrisia, poiché io non sono solito guardare gli esseri umani come le scimmie.
Sei tu che definisci i credenti come persone che « devono uscire dal tunnel ».
massi76 ha scritto:se a te interessa la mia sono problemi tuoi che non riguardano la discussione:
ma se me lo chiedi te.... ma te mi sa che non sei in malafede,mi sa che non sai leggere... se me lo chiedi te non fa parte della discussione? sei stranuccio...
Caro massi, io non ti ho chiesto un bel niente, se non di badare alla tua persona e non alla mia e di attenerti agli argomenti nelle discussioni. I giudizi personali tienili per i tuoi conoscenti, amici e familiari e lasciami fuori, per cortesia.
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Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro
perchè il "male" ed il "potere" hanno un aspetto così tetro?
Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità,
farmi umile e accettare che sia questa la realtà?
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Re: Habemus novo criminalem
Stai sereno Primaverino che i test d'intelligenza in realtà misurano solo l'abilità enigmistica, una qualità di scarso uso nella vita reale.primaverino ha scritto:
Mi associo ai complimenti per "il mensa". Io, di norma, quando faccio qualche test d'intelligenza (quelli ritenuti "facili"...) rispondo correttamente solo una volta ogni due... (l'ultima volta 23 risposte esatte su 40. RECORD!) Talché qualche dubbio circa le mie capacità cognitive mi sovviene.
Ciò premesso e posto che, come lo stesso Minsky sottolinea, non è questione d'intelligenza (altrimenti non esisterebbero gli atei stupidi, quindi mia suocera non sarebbe mai esistita), la considerazione postata dalla gentilissima neo-Mod circa il legame esistente tra alcuni (molti?) adulti e la sfera religiosa offre un interessante spunto di riflessione che, se non vado errando, accomuna molti atei al riguardo del suo "perché".
Noto azitutto una certa tendenza alla generalizzazione: secondo l'ateo (rigorosamente al singolare, dato che non esistono "gli atei", poiché il libero pensatore non è intruppabile in gregge alcuno) i credenti (questi sì, irregimentati) sono, citando in ordine sparso: vigliacchi (solo un po' secondo alcuni, il che è contraddittorio dato che "vigliacco" lo sei o non lo sei), stupidi (ma non si era detto che non è questione d'intelligenza?...), in malafede (e questo contrasta con la notazione precedente, perché se sono un "minus habens" la mia buona fede può esser fatta salva), ignoranti (ma ciò è palesemente falso, stante la notevole preparazione di alcuni, sia nel loro ambito specifico che a livello di cultura generale) o anormali (e ci può stare. Ma prima bisognerebbe mettersi d'accordo sulla definizione di tale concetto).
Nessuna conclusione, da parte mia, e nessuna pretesa di esaustività dell'argomento.
Solo una mia modesta riflessione di cui mi sentivo di rendervi partecipi. Con un'aggiunta, però...
Non è che così come non esistono "gli atei", parimenti non esistono "i credenti"?
Ovvero ognuno percepisce e mentalizza per sé stesso, al di là dell'organizzazione formale? (peraltro antropologicamente ammissibile, data la nostra natura sociale).
p.s.: mi pare che siamo OT... Piacevolmente, per quanto mi riguarda, dato che Paolo e Minsky non esprimono mai considerazioni banali e a quanto sembra, pure la notevole Niques in fatto di preparazione non sfigura.
Io non dico che i credenti siano dei minorati sotto qualunque rispetto, ma che manchino, in linea di principio, di buona fede sì. A patto che stiamo parlando di persone che hanno riflettuto almeno un pochino sulla questione. Poi ci possono benissimo essere quelli come il consorte di Maylea, che non si interessa affatto dell'argomento, e verosimilmente questi sono la grande maggioranza. Ma uno che si presenta su di un forum di atei sostenendo di volersi confrontare, allora deve essere uno che è interessato all'argomento, quindi deve averci riflettuto. E qui si pare la sua nobilitate, perché se ci ha riflettuto deve sapere che sta sostenendo posizioni contrarie alla ragione. In USA, per esempio, è notoriamente costume tra gli studenti di diritto, che aspirano alla carriera forense, di farsi reclutare dalle sette di cristiani creazionisti, per partecipare a dibattiti pubblici. In questo modo si esercitano molto bene a sostenere con magniloquenza una tesi che sanno essere completamente falsa e assurda: ciò che sarà pane quotidiano nella loro futura professione. In più prendono anche qualche soldo, che per uno studente non guasta mai.
Allora, se il credente viene qui per esercitarsi (ricordo che una volta o due è capitato che qualcuno dichiarasse cose del tipo "sono qui per vedere se riesco a tenere testa a voi ateacci"), io, con rispetto parlando, lo manderei a cagare dritto come un fuso.
Se invece viene qui con onestà intellettuale, va bene, gli dedico attenzione.
Ma sto dicendo delle puttanate?
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Re: Habemus novo criminalem
Non penso siano necessarie sanzioni, tuttavia concordo con quanto quotato ed invito tutti ad evitare gli ad personam, anche velati e/o impliciti. Grazie.Ludwig von Drake ha scritto:Se non con piccoli appunti, sorvolo sulle osservazioni riguardanti la mia persona o le mie capacità cognitive/accuse contro la mia buona fede, augurandomi che la moderazione voglia intervenire per evitare che un luogo di confronto si trasformi in un postaccio in cui la rissa verbale si sostituisce alla buona dialettica.
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Re: Habemus novo criminalem
Lo penso davvero.Ludwig von Drake ha scritto:Minsky ha scritto:Ma stai sereno va', che non è la bestemmiuccia a compromettere il dialogo tra credenti ed atei.Ludwig von Drake ha scritto:Incredibile la risposte che ti puoi trovare per aver detto che un ateo che bestemmia in un luogo di confronto non sta facilitando il dialogo tra credenti ed atei che in quel luogo potrebbero dialogare.
Dunque, secondo te, bestemmiare non rende più difficile il dialogo con i credenti?
Lo credi davvero oppure lo affermi tanto per far vedere che mi dai una risposta?
L'argomento è esaurito.Ludwig von Drake ha scritto:Minsky ha scritto:O sei straordinariamente ingenuo o sei completamente in malafede.Ludwig von Drake ha scritto:Io non rigiro le frittate, ammiro le varie generalizzazioni che mi capita di leggere, del tipo "il credente è il primo a non rispettare chi la pensa diversamente" oppure "il credente deve credere a tutto" (autoconvincendosi magari che sul serio chi crede in Dio deve credere in qualunque cavolata).Minsky ha scritto:Ludwig, io ho di meglio da fare che stare ad ammirare te che giri le frittate. TSCHÜß!Ludwig von Drake ha scritto:"Il credente": qussta creatura che sembra il parto della vostra fantasia più che una persona, un credente, reale.
Grazie per i due apprezzamenti sulla mia persona, ma ti suggerirei di pensare all’argomento che si sta discutendo. Non esiste più la moderazione in questo sito?
Sì.Ludwig von Drake ha scritto:Minsky ha scritto:Quando hai detto che uno crede in dio, hai detto tutto, no?
No.
Ahah, tipico argomento di chi il test non l'ha passato. Sissì, consolati così.Ludwig von Drake ha scritto:Minsky ha scritto:Quale "cavolata" più grossa c'è in cui credere?
Si può credere, ad esempio, che il test del MENSA sia sufficiente a misurare l’intelligenza della gente (cavolata ben più grossa del ritenere che alla base del reale esista un motore immobile).
Sappi comunque che anch'io non penso affatto che il test sia sufficiente a misurare l'intelligenza...
È l'idea che mi sono fatto io. Poi, ognuno può avere la sua.Ludwig von Drake ha scritto:Minsky ha scritto:Eccolo lì, bravo. La solita manfrina del "branco" di ateacci che assale il povero credente indifeso. E magari lo violenta pure, non ce lo aggiungi?Ludwig von Drake ha scritto:Insomma, ho l'impressione che qui dentro si sia formato un gruppetto che dandosi ragione a vicenda su determinati temi e selezionando il materiale in input sia giunto a un livello in cui la realtà del diverso (il credente) viene vista in maniera distorta. È un fenomeno piuttosto normale in realtà, tanto quanto è normale il fastidio che si prova quando qualcuno di esterno propone un POV differente.
Alcuni richiamano Zeus, ma il mio discorso rimane simile: se intendo confrontarmi con un "pagano", non andrò a bestemmiare Zeus. Dalle risposte, tuttavia, mi rendo conto di avere malinteso il senso intero del forum, come giustamente mi fa notare Massi (spero di non aver frainteso.nuovamente le sue parole).
No, non ce lo aggiungo e non parlo di assalti.
Parlo del fatto che la tua idea circa la figura del credente è generica e generalizzante, oltre ad avere la forma di un uomo di paglia.
Per me, fatti pure paladino di quel che ti pare.Ludwig von Drake ha scritto:Minsky ha scritto:Dài, c'era proprio bisogno di un paladino dei credenti.
Dunque, dire che la bestemmia non aiuta il dialogo con chi ritiene sacro quel qualcosa contro cui si sta bestemmiando, significa essere paladino dei credenti?
Anche Manitu è una divinità, non lo sapevi? Dov'è che non scorgi la reciprocità? Pensa se un pellerossa venisse a veder celebrare una messa...Ludwig von Drake ha scritto:Minsky ha scritto:I credenti non hanno abbastanza argomenti, infatti. Sta a sentire, se tu vai a visitare una riserva di pellerossa, vestiti con i costumi e le penne, e quelli danzano intorno al totem invocando Manitu, mi dici che li rispetti nella loro credenza perché non bestemmi Manitu? Sei lì a guardarli come le scimmie allo zoo e li stai rispettando perché non bestemmi Manitu. Che ipocrisia!
Assolutamente insensata come risposta.
Sostituire una mancanza di rispetto con un’altra non rende una delle due migliore.
Dunque, lascia da parte la parola ipocrisia, poiché io non sono solito guardare gli esseri umani come le scimmie.
Sei tu che definisci i credenti come persone che « devono uscire dal tunnel ».
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Re: Habemus novo criminalem
Dunque, tanto per tirare le somme, secondo te, Minsky, insultare qualcosa che la controparte con cui stai discutendo ritiene sacro compromette o rendere più difficoltoso un dialogo con la persona stessa? Tu dici: “Quando hai detto che uno crede in dio, hai detto tutto, no?” Io ti ho risposto di no, tu mi rispondi con un si. Quando hai detto che uno crede in Dio non hai detto se è uno scienziato di fama mondiale che ha sfiorato un premio nobel meritato o un imbecille che non riesce a mettere in fila due parole in italiano. Non hai detto se è convinto dell’esistenza di una misteriosa forza regolatrice nella natura o se crede che ci sia un uomo barbuto che lo osserva dal mattino alla sera. Ripeto, quando hai detto che uno crede in Dio non hai detto affatto tutto. Circa Manitu, in realtà Gitchi Manitou, forse non è stato chiaro il mio discorso su Zeus: se voglio dialogare con un “pagano” non mi metto a bestemmiare Giove, se mi va di dialogare di religione con un nativo americano non insulterò il suo Grande Spirito. PS Se un argomento è esaurito non è detto che si debba iniziare a fare apprezzamenti sulla controparte, o sbaglio? PPS Circa il MENSA, ognuno che ha superato il test a cui dico questa cosa mi da la tua stessa risposta; piccolo particolare: è sbagliata e non ho nulla di cui consolarmi. Non credo di essere più intelligente solo per un numerino di un test che considero ingannevole. Se poi tu sei d’accordo sul fatto che il test non sia sufficiente a misurare l’intelligenza, mi chiedo perché tu abbia detto di essere un po’ più intelligente degli altri in base al tuo risultato del test.
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Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro
perchè il "male" ed il "potere" hanno un aspetto così tetro?
Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità,
farmi umile e accettare che sia questa la realtà?
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Re: Habemus novo criminalem
Nessuna puttanata, carissimo. Anzi dimostri vieppiù un correttissimo approccio all'argomento (che deficita totalmente in coloro che qui si propongono con l'obiettivo di evangelizzare, o per vedere "se regge il confronto", eufemisticamente parlando e alimentando il sentimento che prefigura il credente "fuori sede" quale persona "disonesta intellettualmente").Minsky ha scritto:Stai sereno Primaverino che i test d'intelligenza in realtà misurano solo l'abilità enigmistica, una qualità di scarso uso nella vita reale.primaverino ha scritto:
Mi associo ai complimenti per "il mensa".[...]
Io non dico che i credenti siano dei minorati sotto qualunque rispetto, ma che manchino, in linea di principio, di buona fede sì. A patto che stiamo parlando di persone che hanno riflettuto almeno un pochino sulla questione. [...]
Allora, se il credente viene qui per esercitarsi (ricordo che una volta o due è capitato che qualcuno dichiarasse cose del tipo "sono qui per vedere se riesco a tenere testa a voi ateacci"), io, con rispetto parlando, lo manderei a cagare dritto come un fuso.
Se invece viene qui con onestà intellettuale, va bene, gli dedico attenzione.
Ma sto dicendo delle puttanate?
Nel mio modesto intervento in oggetto tendevo semplicemente ad invitare i convenuti ad un "passo avanti" relativamente alle pre-costituzioni che vedono il credente quale (nella più benevola delle raffigurazioni possibili) facente parte di un "super-organismo" sul modello del termitaio o del formicaio, ovvero quale inconsapevole co-fautore di un progetto tendente all'eliminazione soggettiva del "membro" in nome di un ordine superiore, oggettivamente indiscutibile ed esegeticamente imposto.
Senza dimenticare che siamo in Italia (Paese cattolico per eccellenza al pari di pochi altri, formalmente e culturalmente parlando) ovvero "prigionieri" di assunti di fatto (pensa solo alla demolizione dello Stato Pontificio e successive conseguenze, che tuttora manifestano storture e polemiche infinite, privilegi inclusi) quantomeno "rivedibili" nella forma e nella sostanza.
Ma escludendo, per amor di semplicità discorsiva, gli orpelli cui facevo cenno, si ripresenta nella sua attualità il discorso primigenio di merito, ovvero: perché un adulto ancora crede? Questione semplificabile stante il punto di vista personale... La "tentazione" (se mi passi il termine) sarebbe quella di risponderti: "Io credo e se tu (ateo) mi ritieni un cretino, dimostrami che sono tale... Vogliamo disquisire di preparazione culturale tout-court?". Risposta del cazzo. Pertanto non ammissibile in sede dibattimentale.
E perciò, ritornando punto e a capo s'impone una diversa visione del dialogo (sempre ammesso che lo si voglia...) tra ateo (al singolare) e credente (altrettanto singolare, perché se dubiti della mia onestà intellettuale, allora ogni discorso finisce con l'arenarsi...). Tuttavia una differenziazione effettivamente sussiste: ed è rappresentata dalla calcificazione operata nel corso dei secoli dalla cultura che ha posto la religione al centro del dibattito medesimo. Insomma: la contestazione "atea" è relativamenmte recente (qui da noi e qui ed ora, giacché storicamente è sempre esistita...) ma ciò serva, semmai, ad una disamina ulteriore della "ragion pratica" in ambito sociale, dato che a livello personale può benissimamente sopravvivere senza recare danno alcuno.
Difficile, per me, elaborare un qualsiasi termine esauriente; la questione rimane aperta ma senza preclusioni e remore (pur giustificabili) difficilmente si potrà addivenire ad un compromesso universalmente accettabile. O forse il "punto" è priprio questo: non vi è nulla di "universale" poiché presi dalla nostra individualità che rapporta la pluralità (accettata ipocritamente o perbenisticamente, poco importa) al nostro sentore (per ciascuno e a sé medesimo, come a suo tempo dissi) rimarca l'impossibilità del singolo a rapportarsi col proprio simile (il "tuo prossimo" di cristiana memoria) fattivamente inaccettabile. O incomprensibile.
primaverino- -------------
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