armageddon virus
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Re: armageddon virus
teto ha scritto:
Ovvio, il nostro modello di sviluppo non è più sostenibile, ad esempio il territorio italiano ogni anno può rifornire tutte le risorse per 15 milioni di persone invece siamo in 60 milioni, infatti gli italiani non sono autosufficienti sia dal punto di vista alimentare sia dal punto di vista ittico, il mar mediterraneo è praticamente morto, non so i dati degli altri paesi occidentali ma credo che anche gli altri siano messi male (gli USA si di brutto), il punto è che se anche i paesi in via di sviluppo iniziassero a consumare come noi avverrebbe una catastrofe, la soluzione è adeguare la popolazione e i consumi alla disponibilità delle risorse di un determinato territorio, per esempio in Africa altro che 1 miliardo di persone, dovrebbero essere al massimo 100 milioni
Questione di punti di vista: un africano potrebbe ricordarci che il miliardo di nativi "poggia il culo" su 30 milioni di km quadrati, con una densità media di 3,3 ab/kmq.
Inoltre il Continente Nero è ricchissimo di quelle materie prime che servono a mantenere gli standard di benessere occidentali ma che, a pensarci bene e facendo valere il principio di territorialità, potrebbero garantire agli africani stessi gli standard di benessere dell'uomo bianco.
Talché ti direi (se fossi, poniamo, un congolese): da domani mangiatevi pure il denaro (virtuale) sul quale avete poggiato la falsa economia di cui vi fate gloria, perlomeno da un quarto di secolo a questa parte, che con le materie prime di cui disponiamo il nostro miliardo di umani ci campa benissimo e voi, con rispetto parlando, potete anche morire... Ma prima "andate a fare in culo!!!".
p.s.: se siete in troppi, ammazzatevi! Noi africani ce la caveremmo anche da soli. Good bye.
primaverino- -------------
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Re: armageddon virus
teto ha scritto:JACK_JOHN ha scritto:
Siete pronti ad augurare la morte a millioni e millioni (forse milliardi) di vostri simili, senza battere ciglio... the Pilot dice sostanzialmente "ma cosa vuoi che siano 350 millioni di morti?" (qui)!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
The pilot dice semplicemente che 350 milioni è un numero basso e comunque si vede che non capisci quello che gli altri scrivono. Ti dico come la penso io, anche io sono favorevole alla diminuzione della popolazione mondiale però non lo farei alla Stalin o alla Hitler, semplicemente farei diminuire il tasso delle nascite, poi se arriva un virus che stermina il 90% dell'umanità amen, il lavoro sporco lo avrà fatto questo virus, non di certo io
Quello che thepilot voleva dire lo rende lui stesso chiaro citando Minsky:
http://atei.forumitalian.com/t4613-armageddon-virus#181146
E tu, che dici "amen"... ovvero non ti dispiacerebbe... semplicemente non ti piacono i metodi di Stalin e Hilter sono perché "sporchi"... ma che il loro fine tuttavia non ti sembra male... io non so, ma veramente trovo terribile una tale fredezza nel consegnare alla morte milliardi e milliardi dei nostri simili... 90%... e non ti dispiacerebbe perché tanto il "lavoro sporco" lo avrebbe fatto il virus...
Ma vi rendette per lo meno conto che nel 90% che cosi facilmente siete pronti a consegnare alla morte (a aggiungo, atroce morte, vedendo la descrizione di come agisce il virus: qui), ci sono anche 90% dei vostri amici, parenti e di utenti di questo sito... possibile che per lo meno neanche di loro vi importi nulla? O presumi che il 90% sarà lontano da qui, saranno soltanto gli altri.... o, e spero che non sia questo, non avete nessuna persona cara, non avete nessuno da amare, e siete talmente soli che non vi cambia nulla se 90% del mondo muore?
JACK_JOHN- -------------
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Re: armageddon virus
teto ha scritto:renus ha scritto:
premesso che la peste si cura con gli antibiotici, quindi si può fare gli spacconi e dire che sarebbe meglio perché siamo troppi sulla terra?
se qualcuno la pensa così ha un'ottima occasione per iniziare a diminuire la popolazione senza nuocere a nessuno, poi se altri dovessero accorgersi che la sua idea ha funzionato potrebbero seguirlo a ruota, avremmo lo spopolamento senza nemmeno il bisogno di un batterio killer.
Io mica voglio dire che per diminuire la popolazione si dovrebbero usare dei batteri o virus, solo con il controllo delle nascite.
Non è questo il parere che hai espresso in un altro contesto, simile a questo. Piuttosto hai detto che l'idea di usare virus per decimare la popolazione umana, era una buona idea...
http://atei.forumitalian.com/t4349p40-popolazione-mondiale#160602
___________________
"Or la speranza non delude, perché l'amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori... Infatti, mentre noi eravamo ancora senza forza, Cristo, a suo tempo, è morto per gli empi. Difficilmente uno morirebbe per un giusto; ma forse per una persona buona qualcuno avrebbe il coraggio di morire; Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi". (Romani 5:5-9)
"Poi vidi un nuovo cielo e una nuova terra... Udii una gran voce dal trono, che diceva: «Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro, essi saranno suoi popoli e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio. Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate». E colui che siede sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose»." (Apocalisse 21:1-5)
JACK_JOHN- -------------
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Re: armageddon virus
renus ha scritto:
quello che secondo me succederà, come primo risultato sarà il fatto di misurare la produzione con i consumi... è assurdo che un sacco di beni a breve deperimento restino sugli scaffali alla chiusura dei supermercati... latte, pane, carni, uova... si preferisce buttare una parte consistente delle produzioni pur di offrire una disponibilità costante... facciamo finta che si tassassero gli avanzi degli esercizi commerciali in modo pesante; del tipo se butti un un quintale di pane paghi una multa x, etc etc.
se si potesse ridimensionare la richiesta di materie prime delle grandi catene commerciali agli effettivi consumi necessari (con il rischio che qualcuno se ne torni a casa senza aver trovato quello che cercava) e si rendesse sconveniente lo scarto dei beni di consumi, probabilmente il crollo della richiesta ridimensionerebbe l'eccesso di produzione e sfruttamento delle risorse in maniera drastica.
parlo in linea generale, ma non mi sembra infattibile come politica, naturalmente non con questa classe politica.
No, renus, non si può fare... Non più.
Bisognava pensarci per tempo, non permettendo alle grandi catene di distribuzione di monopolizzare la distribuzione alimentare.
Il tuo ragionamento (giustissimo nel merito) arriva con un buon quarantennio di ritardo.
Ricordo bene l'avvento dei primi supermerdati: la gente disertava i piccoli negozi di alimentari, poiché presso le nuove cattedrali del consumismo nascente, vi era la possibilità di acquistare "di tutto e di più" a prezzi vantaggiosissimi (il negoziante ti vendeva il formaggino a, poniamo 1000 lire, il supermarket a 600), ingenerando nelle masse dei "consumatori" (termine che mi mette i brividi) la convinzione che i commercianti fossero tutti dei ladri; ciò ha determinato la chiusura di decine di migliaia di piccoli esercizi, perlopiù a conduzione familiare, contribuendo all'impoverimento del ceto medio a vantaggio della GDO. La quale, essendo per sua natura strutturata al pari della grande industria abbisogna di un ciclo produttivo continuo (scarti compresi).
Il problema non si è posto fintantoché l'illusorio sistema delle crescite esponenziali pareva sostenibile, ma l'attuale momento recessivo mette a nudo la fallacia di tale logica suicida. Non esiste modello di sviluppo che possa prendere in considerazione "l'elemento crisi" (ovviamente...).
Abbiamo semplicemente sbagliato i calcoli e adesso: cazzi nostri...
primaverino- -------------
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Re: armageddon virus
In questo caso concordo almeno in parte con Jack_John e con renus, chi c'è già ha il diritto di non soffrire.
Per decimare la popolazione dobbiamo semplicemente smetterla di fare carrellate di figli.
Qui in occidente bene o male ci siamo già avviati in quella direzione, nel resto del mondo, soprattutto proprio dove i figli non possono essere cresciuti decentemente, per non dire per niente, c'è ancora questa cultura del fare figli a gogo perché sarebbe in qualche modo giusto, e in questo le religioni sembra ci marcino sopra.
Uno o massimo due figli per coppia e in qualche generazione potremo essere di nuovo a posto, anche se ormai il tempo mi sa che stringe.
Per decimare la popolazione dobbiamo semplicemente smetterla di fare carrellate di figli.
Qui in occidente bene o male ci siamo già avviati in quella direzione, nel resto del mondo, soprattutto proprio dove i figli non possono essere cresciuti decentemente, per non dire per niente, c'è ancora questa cultura del fare figli a gogo perché sarebbe in qualche modo giusto, e in questo le religioni sembra ci marcino sopra.
Uno o massimo due figli per coppia e in qualche generazione potremo essere di nuovo a posto, anche se ormai il tempo mi sa che stringe.
Tomhet- -----------
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Re: armageddon virus
Si stanno sovrapponendo due discorsi distinti, ancorché correlabili...
Colpa mia, anche...
Chiedo scusa ma penso che dovremmo fare un po' di ordine...
Colpa mia, anche...
Chiedo scusa ma penso che dovremmo fare un po' di ordine...
primaverino- -------------
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Re: armageddon virus
forse ci togliamo qualche anno, ma suono i 40 anche io questo giro di boa, ho vissuto queste dinamiche di cambiamento, soprattutto emigrando da sud a nord nei primi '90, e ritornando giù a singhiozzo, misurando anche le diverse marce di velocità.primaverino ha scritto:renus ha scritto:
quello che secondo me succederà, come primo risultato sarà il fatto di misurare la produzione con i consumi... è assurdo che un sacco di beni a breve deperimento restino sugli scaffali alla chiusura dei supermercati... latte, pane, carni, uova... si preferisce buttare una parte consistente delle produzioni pur di offrire una disponibilità costante... facciamo finta che si tassassero gli avanzi degli esercizi commerciali in modo pesante; del tipo se butti un un quintale di pane paghi una multa x, etc etc.
se si potesse ridimensionare la richiesta di materie prime delle grandi catene commerciali agli effettivi consumi necessari (con il rischio che qualcuno se ne torni a casa senza aver trovato quello che cercava) e si rendesse sconveniente lo scarto dei beni di consumi, probabilmente il crollo della richiesta ridimensionerebbe l'eccesso di produzione e sfruttamento delle risorse in maniera drastica.
parlo in linea generale, ma non mi sembra infattibile come politica, naturalmente non con questa classe politica.
No, renus, non si può fare... Non più.
Bisognava pensarci per tempo, non permettendo alle grandi catene di distribuzione di monopolizzare la distribuzione alimentare.
Il tuo ragionamento (giustissimo nel merito) arriva con un buon quarantennio di ritardo.
Ricordo bene l'avvento dei primi supermerdati: la gente disertava i piccoli negozi di alimentari, poiché presso le nuove cattedrali del consumismo nascente, vi era la possibilità di acquistare "di tutto e di più" a prezzi vantaggiosissimi (il negoziante ti vendeva il formaggino a, poniamo 1000 lire, il supermarket a 600), ingenerando nelle masse dei "consumatori" (termine che mi mette i brividi) la convinzione che i commercianti fossero tutti dei ladri; ciò ha determinato la chiusura di decine di migliaia di piccoli esercizi, perlopiù a conduzione familiare, contribuendo all'impoverimento del ceto medio a vantaggio della GDO. La quale, essendo per sua natura strutturata al pari della grande industria abbisogna di un ciclo produttivo continuo (scarti compresi).
Il problema non si è posto fintantoché l'illusorio sistema delle crescite esponenziali pareva sostenibile, ma l'attuale momento recessivo mette a nudo la fallacia di tale logica suicida. Non esiste modello di sviluppo che possa prendere in considerazione "l'elemento crisi" (ovviamente...).
Abbiamo semplicemente sbagliato i calcoli e adesso: cazzi nostri...
quello che dico non è impossibile, prevede un forte attacco al sistema economico, ma innesca anche un trend di sostenibilità potenziale che potrebbe piacere a molti.
alla fine il mercato lo facciamo noi consumatori, e di tendenze allo slow e ai DOC ultimamente se ne vedono moltissime, c'è un educazione alimentare e al consumo, alla riscoperta delle dinamiche di produzione che si potrebbe parlare di 3° fase (alimentari-GDO- Slowfood).
sinceramente non credo nemmeno che servano grossi sforzi ma soprattutto si potrebbero ripristinare dei prezzi equi ai produttori (se io commerciante compro 100kg di carne sapendo che 40kg ca. andranno buttati devo avere un margine migliore di acquisto per poter guadagnare dai 60kg che vendo anche il costo dei 40kg che butto).
se invece compro 60kg e vendo 60kg il prezzo può essere più equo (pensiamo al latte ad esempio).
___________________
"Quando una storia è troppo bella per essere vera, non è vera." (Bastardi senza gloria)
fede significa creare una virtù dall'incoscienza (Bill Maher)
I moralisti sono persone che rinunciano ad ogni piacere eccetto quello di immischiarsi nei piaceri altrui. (B. Russel)
Re: armageddon virus
Ah, che bel delirio, Jack, era un po' che non leggevo un vaneggiamento come si deve.JACK_JOHN ha scritto:Minsky ha scritto:"Tutti morti" mi sembra un'esagerazione. Comunque, se il virus desse una bella rasata, più che una "catastrofe" per l'umanità, sarebbe forse, visto cos'è l'umanità per gli ecosistemi, una salvezza per il pianeta, e forse, in fin dei conti, una salvezza anche per l'umanità.
Io non ci posso credere quando leggo certe cose (anche i commenti che seguono).
Siete pronti ad augurare la morte a millioni e millioni (forse milliardi) di vostri simili, senza battere ciglio... the Pilot dice sostanzialmente "ma cosa vuoi che siano 350 millioni di morti?" (qui)!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Che ironia. Le stesse persone, in altri contesti, denunciano a gran voce cose che percepiscono come profonda ingiustizia verso altre persone... vedete per un esempio (e ne potrei portare tanti altri) i commenti e le denuncie morali che si fanno in questo thread contro quello che percepiscono come ingiustizia verso un bambino. Ma poi le stesse persone, non avrebbero il minimo problema che quel bambino morisse... anzi glielo augurano....
Le stesse persone che qui dicono che un pò di millioni di morti (anzi, forse meglio un pò di milliardi di morti) sarebbe una cosa preferibile, sono gli stessi che in altri contesti obbietano con forza contro quello che percepiscono come ingiustizia o danno verso qualche persona o gruppo particolare...
Io ho conosciuto persone incoerenti. Ma a questi livelli, onestamente no (senza parlare del fatto che poi si dichiarano intellettuali)
E con tutto il cuore ringrazio Dio che le persone qui dentro sono dei "nessuno"... delle persone che parlano e non hanno nessun potere.
Perché se questa filosofia si estendesse a chi ha potere e fosse presa sul serio da loro, allora i vari Hitler e Stalin che hanno causato "solo" la morte di una cinquantina di millioni, sarebbero dei dilettanti in loro confronto.
Sì, secondo me l'umanità sta correndo verso la catastrofe, e la causa della catastrofe è l'umanità stessa. Tanto difficile desumerne la logica conseguenza che un agente in grado di fermare l'esplosione demografica potrebbe, in fine dei conti, salvare l'umanità nel suo complesso, se arrivasse in tempo, prima della distruzione irreversibile dell'ecosistema? Poi ci si augura (e io per primo, da inguaribile ottimista) che invece i meccanismi di regolazione ce la facciano a sopportare lo stress, e che ci sia ancora il tempo per correggere in modo incruento la deriva. Ma è ovvio che l'intervento dell'epidemia non è sotto il mio controllo, né di quello di chiunque altro, te compreso. Né è sotto il tuo controllo evitare l'eventuale scoppio dell'epidemia. Giusto? Non serve precisare che siamo dei "nessuno", che straparliamo e non abbiamo alcun potere.
Tu ci vieni a fare la filippica. Da che pulpito! A me fai la filippica? Dopo che ho visto quello che vomita il tuo idolo, quel demente di Craig, che tu ritieni fonte di ogni sapienza, vieni a farmi una filippica sui valori morali (che comunque non c'entrano con un discorso puramente pragmatico)? Ci vuole una "faccia" come il "culo" (il virgolettato è necessario perché tu la faccia qui non ce la metti, e tanto meno il culo) per osare tanto. Chiudo qui perché ogni insulto è superfluo. Ti stai insultando da solo.
Minsky- --------------
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Re: armageddon virus
renus ha scritto:
quello che dico non è impossibile, prevede un forte attacco al sistema economico, ma innesca anche un trend di sostenibilità potenziale che potrebbe piacere a molti.
alla fine il mercato lo facciamo noi consumatori, e di tendenze allo slow e ai DOC ultimamente se ne vedono moltissime, c'è un educazione alimentare e al consumo, alla riscoperta delle dinamiche di produzione che si potrebbe parlare di 3° fase (alimentari-GDO- Slowfood).
sinceramente non credo nemmeno che servano grossi sforzi ma soprattutto si potrebbero ripristinare dei prezzi equi ai produttori (se io commerciante compro 100kg di carne sapendo che 40kg ca. andranno buttati devo avere un margine migliore di acquisto per poter guadagnare dai 60kg che vendo anche il costo dei 40kg che butto).
se invece compro 60kg e vendo 60kg il prezzo può essere più equo (pensiamo al latte ad esempio).
Quello che dici è sensatissimo, a mio avviso; ed è vero che, in parte, il mercato lo "fanno" i consumatori (al netto dell'input modaiolo/pubblicitario le cui redini sono saldamente in mano a chi ha la grana).
Ma, come sottolineavo, il momento recessivo in atto, non favorisce l'applicazione delle pur lodevoli buone intenzioni espresse, se non in termini alquanto limitati.
Perdonerai (perdonerete, giacché siamo su un forum pubblico) l'esempio personale: ho un ristorante-pizzeria e da sempre cerco di differenziarmi dalla media dei locali di tale categoria, proponendo prodotti di buona qualità tentando, nel limite del possibile, di contenere i prezzi al dettaglio. Tale politica, valutata in base al principio secondo il quale "nel lungo termine la qualità paga sempre", si è rivelata vincente fino a quattro anni fa (circa). Poi è sopravvenuta la crisi che anche dalle nostre parti (l'ex-ricco e prosperoso Nordovest) ha determinato un clima di incertezza (tagli del personale, cassa integrazione per le medie aziende, prepensionamenti, chiusura di molte piccole imprese, precariato dilagante, senso di incertezza etc.) sfociato in un drastico calo dei consumi che, giuocoforza, ha investito anche la mia modesta attività. Lo Slow-food, tanto per dire, impone l'impiego di prodotti di qualità certificata di livello medioalto, in aperto contrasto con la deprimente situazione economica imperante ove l'unica cosa che al momento chiedono i clienti è rappresentata dall'economicità tout-court.
Concordo in toto col tuo discorso riguardante, ad esempio, il giusto riconoscimento economico riguardo al guadagno dei produttori, ma qui si re-innesta il discorso che ti facevo prima, riguardo al monopolio delle grandi catene distributive che, nel corso degli anni sono diventate compartecipi dei processi produttivi medesimi. Le cosiddette "filiere". Talché appare ovvio quanto sia ormai arduo, agli effetti pratici, quel "ripensamento" dei consumi e dei cicli produttivi, cui facevi riferimento, poiché il "grande capitale" ha oramai fagocitato anch'essi.
Spero di sbagliarmi (ma temo di no...).
primaverino- -------------
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Re: armageddon virus
si, in una certa fascia di servizi è sicuramente come descrivi tu, ma io vedo il mio caso e quello di molti altri miei conoscenti diretti, il tentativo è quello di risparmiare mantenendo la qualità ma saltando dei passaggi.primaverino ha scritto:
Quello che dici è sensatissimo, a mio avviso; ed è vero che, in parte, il mercato lo "fanno" i consumatori (al netto dell'input modaiolo/pubblicitario le cui redini sono saldamente in mano a chi ha la grana).
Ma, come sottolineavo, il momento recessivo in atto, non favorisce l'applicazione delle pur lodevoli buone intenzioni espresse, se non in termini alquanto limitati.
Perdonerai (perdonerete, giacché siamo su un forum pubblico) l'esempio personale: ho un ristorante-pizzeria e da sempre cerco di differenziarmi dalla media dei locali di tale categoria, proponendo prodotti di buona qualità tentando, nel limite del possibile, di contenere i prezzi al dettaglio. Tale politica, valutata in base al principio secondo il quale "nel lungo termine la qualità paga sempre", si è rivelata vincente fino a quattro anni fa (circa). Poi è sopravvenuta la crisi che anche dalle nostre parti (l'ex-ricco e prosperoso Nordovest) ha determinato un clima di incertezza (tagli del personale, cassa integrazione per le medie aziende, prepensionamenti, chiusura di molte piccole imprese, precariato dilagante, senso di incertezza etc.) sfociato in un drastico calo dei consumi che, giuocoforza, ha investito anche la mia modesta attività. Lo Slow-food, tanto per dire, impone l'impiego di prodotti di qualità certificata di livello medioalto, in aperto contrasto con la deprimente situazione economica imperante ove l'unica cosa che al momento chiedono i clienti è rappresentata dall'economicità tout-court.
Concordo in toto col tuo discorso riguardante, ad esempio, il giusto riconoscimento economico riguardo al guadagno dei produttori, ma qui si re-innesta il discorso che ti facevo prima, riguardo al monopolio delle grandi catene distributive che, nel corso degli anni sono diventate compartecipi dei processi produttivi medesimi. Le cosiddette "filiere". Talché appare ovvio quanto sia ormai arduo, agli effetti pratici, quel "ripensamento" dei consumi e dei cicli produttivi, cui facevi riferimento, poiché il "grande capitale" ha oramai fagocitato anch'essi.
Spero di sbagliarmi (ma temo di no...).
magari si cena meno in pizzeria però ci si concede dei w.e. agrituristici a indirizzo gastronomico, ci si informa, si usa internet il 90% dei casi.
qui stanno crescendo i GAS e i KM0, si compra direttamente dai contadini... giù dai miei in salento ci avvisano quando macellano qualche animale e si prenota la carne (qui nel nordest ancora non ho contatti in merito).
sono le abitudini che dobbiamo cambiare e da parte vostra forse dovreste trovare una soluzione nuova all'atteggiamento avuto finora.
è evidente che dove non c'è denaro si sacrifichi qualcosa in nome dell'economicità prima di tutto, non so darti una soluzione.
la crisi del tuo settore ha riguardato anche me indirettamente, e ho dovuto differenziare, fino a una decina di anni fa suonavo nei vari localetti anche 4 volte a settimana e con cachet dignitosi, poi è andato tutto scemando progressivamente e ho cercato di monetizzare anche con altre soluzioni.
ora io mi sento ancora fiducioso, l'aspetto culinario e la cultura della nutrizione ha sempre più spazio nei media, penso al boom dei vini, dei formaggi... della dieta mediterranea, pare che l'antico splendore che l'italietta aveva nell'arte ora stia convogliando nella gastronomia.
certo la crisi c'è, probabilmente è da rivedere il modello aziendale, non so, ritengo che le possibilità di proporre qualcosa di concreto, oggi che tutti hanno sbattuto la faccia contro questo stato di fatto, possa trovare un ascolto perfino migliore di ieri (quando prendevano per matti gli apocalittici dell'economia).
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Re: armageddon virus
Vi quoto anche le virgole..
delfi68- -------------
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Re: armageddon virus
continuo a scherzare ed usare l'ironia, perchè lo capisco io e non tu?
teto- -----------
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Re: armageddon virus
primaverino ha scritto:
Questione di punti di vista: un africano potrebbe ricordarci che il miliardo di nativi "poggia il culo" su 30 milioni di km quadrati, con una densità media di 3,3 ab/kmq.
Inoltre il Continente Nero è ricchissimo di quelle materie prime che servono a mantenere gli standard di benessere occidentali ma che, a pensarci bene e facendo valere il principio di territorialità, potrebbero garantire agli africani stessi gli standard di benessere dell'uomo bianco.
Talché ti direi (se fossi, poniamo, un congolese): da domani mangiatevi pure il denaro (virtuale) sul quale avete poggiato la falsa economia di cui vi fate gloria, perlomeno da un quarto di secolo a questa parte, che con le materie prime di cui disponiamo il nostro miliardo di umani ci campa benissimo e voi, con rispetto parlando, potete anche morire... Ma prima "andate a fare in culo!!!".
p.s.: se siete in troppi, ammazzatevi! Noi africani ce la caveremmo anche da soli. Good bye.
Le popolazioni dovrebbero adeguarsi alle risorse che può fornire un determinato territorio, per "risorse" intendo quelle primarie ovvero cibo ed acqua, queste risorse però dovrebbero essere sostenibili e rigenerate dal territorio, guarda ad esempio gli emirati arabi uniti o le popolazioni del nord africa, dipendono dall'estero, come si fa a pensare di sostenere milioni di persone in mezzo al deserto? Stesse cose per l'Africa, ci sono zone in cui non essendoci acqua dolce prendono l'acqua di mare per irrigare i campi ma questa contribuisce alla desertificazione. La pianura padana invece fino a 40 anni fa era la seconda pianura più fertile del mondo perchè ricca di fiumi, oggi è una tra le più inquinate del mondo per l'agricoltura/allevamenti intensivi, antropizzazione del territorio, aumento della popolazione.
teto- -----------
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