Occhio bionico...

LONDRA - Un uomo, privo della vista da trent'anni, ha parzialmente ricominciato a veder lampi di luce grazie a un occhio bionico. Il paziente è stato sottoposto a un intervento chirurgico sperimentale sette mesi fa all'ospedale oculistico londinese di Moorfield: ora il paziente, che ha 73 anni, è in grado di seguire le linee bianche della strada o anche scegliersi i calzini.

COME FUNZIONA - Il risultato è frutto di una complessa strumentazione costituita da una mini-telecamere e un video-processore sono montati su occhiali che inviano le immagini catturate a una minuscolo ricevitore; il ricevitore trasmette a sua volta i dati attraverso un cavo sottile a una schiera di elettrodi, situati sulla retina, che quando vengono stimolati, inviano messaggio lungo i nervi ottici al cervello, che è così in grado di percepire la forma delle macchie luminose e scure corrispondenti alle quali gli elettotrodi che sono stati stimolati. La speranza è che il paziente impari a interpretare sempre meglio le forme visive prodotte trasformandole in immagini con un significato.

RETINITE PIGMENTOSA - «L'unica mia ambizione al momento è essere in grado di uscire di casa in una bella serata limpida e riuscire a vedere la luna», ha detto alla Bbc l'uomo, identificato con il solo nome di battesimo, Ron. L'occhio bionico è stato creato da una società statunitense, Second Sight; al momento sono 18 i pazienti in tutto il mondo ad aver beneficiato dello strumento che aiuterà in particolare i pazienti diventati ciechi a causa della retinite pigmentosa, una malattia genetica del'occhio.

http://www.corriere.it/salute/09_marzo_04/occhio_bionico_vista_cieco_f88ef9fe-08a6-11de-af33-00144f02aabc.shtml

L'avevo sentito.
In teoria è una figata, siamo ben lontani da riprodurre la retina e veicolare perfettamente il segnale attraverso il nervo ottico, ma la via è segnata.
In pratica su persone adulte la vedo dura e se cieche dalla nascita inutile (al livello attuale).
Il cervello deve imparare a gestire gli stimoli luminosi, se bendo un bambino da piccolo e lo sbendo a 40 anni sarà cieco.
Eppure tecnicamente magari ha 10 diecimi (lasciando stare possibili difetti della vista), il cervello deve fare un bel po' di trainig pewr imparare e nonavendo imparato non sarebbe in grado di comprendere gli impulsi che gli arrivano.
In questo caso però non era completamente cieco e fino a 3 anni era vedente, c' è un caso simile di un americano cieco (a 5 anni gl cadde una lampada in faccia) in cui mediante l'applicazione di staminali è risucito a riacquistare i 10/10 (poi i dieci/decimi sarebbero una boiata però fa niente, in pratica è la sufficenza) però vede soltanto delle ombre.
Il cervello non riesce a processare gli impulsi che arrivano e a decodificarli; ovvero lo fa, ma in modo poco funzionale.
Data l'età di queste persone, secondo me, esistono margini di miglioramento, ma molto poco elevati.
Ci sono progetti simili per l'orecchio bionico.
Un progetto molto originale è del Professor Kevin Warwick, questi si è fatto impiantare sul nervo mediale un chip che ha collegato ad un emettitore di ultrasuoni sulla testa.
Bendato riusciva a muoversi tranquillamente, la cosa strana è che il cervello ha subito riadattato il nuovo impulso cosa che non avviene con l'occhio bionico nme con l'orecchio in persone che non hanno avuto abbastanza esperienza percettiva.
Ipotesi?
Per me, sinceramente mi devo documentare meglio (se esiste qlc, è frontiera questa); per i processi visivi esiste una specifica area a cui afferiscono le strutture nervose della vista.
Se non è sviluppata nulla, l'occhio vede, ma il cervello non decodifica.
Invece per gli ultrasuoni non esiste nessuna area, probabilmente il cervello ha cercato di metterci una pezza attivando parecchi circuiti diversi, sarebbe interessante vedere un ecg di Warwick.
Warwick con il suo chip si è collegato ad un braccio robotico distante migliaia di km da dov'era localizzato, il suo sistema nervoso periferico era internet.
C'è moltissimo da lavorare, probabilmente a questi approcci si dovranno veicolare con cellule staminali nervose in modo da permettere processi riparativi come avvengono nei bambini.
Comunque articolo divulgativo su Warwick, se volete qualcosa di tecnico chiedete.
http://www.carabinieri.it/Internet/Editoria/Carabiniere/2004/09-Ottobre/Scienze/066-01.htm

Che spettacolo ragazzi... queste sono cose che non più tardi di 30 anni fa erano considerate fantascienza...