Una lezione di laicità dello stato dalla Spagna

Libero ha scritto:Ricordo con amarezza quando in Italia, un tribunale avesse dato la stessa sentenza mi pare intorno al 2003, in una scuola elementare dell' Aquila, e di come la sentenza avesse fatto scalpore e sia poi stata abolità, per un motivo a mio avviso inesistente.

MetaLocX ha scritto:Noi viviamo nel paese dei balocchi: tutto è possibile, purché sia una bugia.
Da noi pur di mantenere un morto appeso al muro si inventano ogni cavolata possibile ed immaginabile.
Naturalmente tutto va bene, nessuno la paga per questa prepotenza.
Spero solo che in Spagna nessuno torni a mettere mano a quella sentenza, non si sa mai...

*Valerio* ha scritto:
Ricordo quell'episodio.... in quell'occasione a richiedere la rimozione fu Adel Smith che era,non so se lo e' ancora il presidente dell'Unione Musulmani d'Italia.
Premetto che la rimozione in se del crocifisso mi sembra un ottimo esempio di laicita' dello stato,il fatto pero' che il richiedente sia stato l'esponente di un'altra religione, quindi le sue motivazioni erano e sono ben diverse dai nostri ideali,non credo potesse essere il percorso piu' adatto per toglierli di mezzo,non solo dalle scuole ma da ogni edificio pubblico.

pischello ha scritto:...
Noi cianciamo, cianciamo per lo più a vuoto- e gli altri fanno i fatti.
E' di oggi la notizia, riportata dall'ANSA, della sentenza che impone la rimozione del crocefisso nelle aule di una scuola pubblica...
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ANSA » 2008-11-23 20:52
SPAGNA: GIUDICE CONTRO CROCIFISSO IN SCUOLE PUBBLICHE
MADRID - Per la prima volta in Spagna una sentenza di tribunale si è pronunciata contro la presenza del crocifisso nelle aule e negli edifici comuni di una scuola pubblica, imponendone la rimozione.

Trent'anni dopo la fine della dittatura franchista, che aveva elevato il cattolicesimo al rango di religione di stato, un giudice del tribunale di Valladolid ha ordinato a una scuola pubblica della città settentrionale di rimuovere i crocifissi affissi alle pareti, malgrado la posizione contraria del consiglio scolastico. Il giudice Alejandro Valentin ha deciso che la scuola pubblica Macias Picavea dovrà "ritirare i simboli religiosi dalle classi e dagli spazi comuni", accogliendo così la richiesta del genitore di un alunno e di una associazione locale per la difesa della scuola laica.

Il magistrato si è basato sulla costituzione spagnola che garantisce "libertà di religione e di culto", assicurando il carattere "laico e neutrale" dello Stato sulle questioni religiose. In sostanza, secondo il giudice, la presenza di simboli religiosi viola i diritti fondamentali di uguaglianza e libertà religiosa riconosciuti dalla costituzione spagnola. Il giudice ha motivato la decisione sostenendo in particolare che "la presenza di simboli" come il crocifisso laddove "ci sono minori in piena fase di formazione della personalità " potrebbe provocare nei ragazzi la sensazione "che lo Stato è più vicino alla religione cattolica rispetto ad altre confessioni"...
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E pensare che il Concordato contratto dalla Chiesa Cattolica col Generalissimo Franco aveva elevato la religione cattolica a livello di religione di stato!...
Ma in quel Paese c'è ormai veramente la volontà di cambiare, di dare un taglio definitivo a tutti i retaggi assurdi di discriminazione religiosa, di inserirsi nell'elìte degli stati che intendono modernizzarsi dando corpo alle richieste di coerenza richieste dalle costituzioni.
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*Valerio* ha scritto:

Libero ha scritto:Ricordo con amarezza quando in Italia, un tribunale avesse dato la stessa sentenza mi pare intorno al 2003, in una scuola elementare dell' Aquila, e di come la sentenza avesse fatto scalpore e sia poi stata abolità, per un motivo a mio avviso inesistente.

Ricordo quell'episodio.... in quell'occasione a richiedere la rimozione fu Adel Smith che era,non so se lo e' ancora il presidente dell'Unione Musulmani d'Italia.
Premetto che la rimozione in se del crocifisso mi sembra un ottimo esempio di laicita' dello stato,il fatto pero' che il richiedente sia stato l'esponente di un'altra religione, quindi le sue motivazioni erano e sono ben diverse dai nostri ideali,non credo potesse essere il percorso piu' adatto per toglierli di mezzo,non solo dalle scuole ma da ogni edificio pubblico.