Un italiano su tre spia la posta del partner

...citando un articolo del Corriere della Sera.

Trovo che leggere la posta/posta elettronica del partner, così come controllargli/le sms o telefonate fatte e ricevute sia un comportamento ingiustificabile e infame.

E' una mancanza di rispetto per la dignità del proprio compagno/a, una lesione del suo diritto alla privacy, una manipolazione indecente, una falsificazione inaccettabile del rapporto di fiducia.

Per me gli spazi personali di comunicazione come cellulare, computer, email, profilo facebook e via dicendo sono inviolabili, assolutamente. Né la scusa della gelosia o simili stupidaggini egoistiche e immature giustificano simili arbitrii.

Sono molto categorica in questo.
Voi che ne pensate?

Avalon ha scritto:Voi che ne pensate?

La penso esattamente come te.

Aggiungo solo che, non avendo nulla da nascondere a mia moglie, con il mio espresso consenso lei controlla la mia posta quando io sono in trasferta e non ho modo di connettermi, mentre analogamente quando lei è in vacanza e io resto a casa a faticare, con il suo espresso consenso controllo la sua posta per eventuali urgenze.

Io son daccordo, mio marito no  
Quindi io non lo controllo ( che mi frega poi? )
E lui pensa di riuscire a controllarmi  

L'espresso consenso è un'altra cosa.
E' capitato anche che l'ingegnere mi lasciasse aperta la sua casella email perché io leggessi cose che mi riguardavano (casini UAAR, niente di che) e ovviamente con la fondata certezza che io non avrei guardato null'altro né l'avrei mai aperta per mio interesse e conto.

A prescindere che non abbia nulla da nascondere, non condividerei mai un account: lo spazio di comunicazione personale è privato, per principio.

Lyallii ha scritto:Io son daccordo, mio marito no  
Quindi io non lo controllo ( che mi frega poi? )
E lui pensa di riuscire a controllarmi  

Tolleri di lasciarglielo pensare?
Non ce la farei, per principio. Non accetterei mai che qualcuno si sentisse in diritto di 'controllarmi'.

Avalon ha scritto:L'espresso consenso è un'altra cosa.
E' capitato anche che l'ingegnere mi lasciasse aperta la sua casella email perché io leggessi cose che mi riguardavano (casini UAAR, niente di che) e ovviamente con la fondata certezza che io non avrei guardato null'altro né l'avrei mai aperta per mio interesse e conto.

A prescindere che non abbia nulla da nascondere, non condividerei mai un account: lo spazio di comunicazione personale è privato, per principio.

Ben s'intende che la reciproca "incursione" riguarda solo l'email dedicata ai contatti di lavoro, e la corrispondenza di carattere impersonale (banca, bollette, etc.).

Io a casa mia lascio tutto aperto perché non ho nulla da nascondere a nessuna delle persone a cui permetto di entrare

Sì, capisco Minsky. Quello ci sta.

Rasp, non avere nulla da nascondere non significa che sia giusto che altri violino spazi privati, che siano la posta personale, la borsetta, il portafoglio o il cassetto della biancheria.

Avalon,
la penso come te.

Io ho avuto (e ho) l'insopportabile problema con alcuni parenti (terroni!) fra cui - in cima - madre che m'apre la posta (dalle pubblicità, alla banca, alla tessera sanitaria, alla corrispondenza ecc. ecc.) nonostante i miei espliciti ed irosamente ripetuti divieti.
Sicché ho sviluppato una certa antipatia per gli impiccioni.

Però io e il Niquo ci divertiamo vicendevolmente a fare i tentativi per scoprire le rispettive password di un po' tutto ciò che ha password
Anche in molte cose me la mette lui...

E' un uomo di estremo rispetto, in tutti i campi.
Però ho il dubbio che in caso di sospetti maligni gli possano venire in mente stane idee (non tanto da controllare la posta, ma acuire la guardia, forse).
Ma non credo.

Per una cosa del genere avrei alzato il livello di conflitto fin verso il matricidio, Niqqa.

Le password... sia io che l'ingegnere siamo piuttosto cervellotici, e dunque non mi ci metterei neanche per gioco

Circa i sospetti maligni, il livello di alleanza e condivisione è tale che non sono proprio dati. In precedenza invece, non ho mai avuto bisogno di controllare nulla per rendermi conto se mi si stava ingannando; di solito ho un radar menzogna/tradimento sensibilissimo.

Avalon ha scritto:Sì, capisco Minsky. Quello ci sta.

Rasp, non avere nulla da nascondere non significa che sia giusto che altri violino spazi privati, che siano la posta personale, la borsetta, il portafoglio o il cassetto della biancheria.

Lo avrei detto io se non lo avessi fatto prima tu.
Una volta mio figlio mi chiese perchè non facevo come tutte le brave mamme che mettono la roba nei cassetti invece di allineargliela lavata e stirata sul letto e io gli ho semplicemente risposto: - Perchè i tuoi cassetti io non li apro.
E' riamasto molto indeciso su chi era una madre migliore ...  
Col mio ex invece negli ultimi tempi gli frugavo nei cassetti, ma lì era solo per trovare una scusa buona per rompere.

Avalon ha scritto:Per una cosa del genere avrei alzato il livello di conflitto fin verso il matricidio, Niqqa.

Attualmente è molto se sa il mio indirizzo  

Le password... sia io che l'ingegnere siamo piuttosto cervellotici, e dunque non mi ci metterei neanche per gioco

Io ho sempre la curiosità di indovinare le altrui password, non so perché... dovunque, comunque, con chiunque. Senza mania di controllo dietro!
Ma tanto non ci riesco mai. Se, poni caso, riuscissi ad entrare nella mail di qualcheduno chiuderei subito per senso di colpa e comunque direi alla persona di cambiare password.

Circa i sospetti maligni, il livello di alleanza e condivisione è tale che non sono proprio dati. In precedenza invece, non ho mai avuto bisogno di controllare nulla per rendermi conto se mi si stava ingannando; di solito ho un radar menzogna/tradimento sensibilissimo.

Ma pure io è per quello che ho il dubbio... perché, almeno nei miei confronti, non ha mai sospetti maligni. Idem per me, non ne ho proprio motivo.
Magari il desiderio che ha qualcuno di controllare in codesto modo il proprio partner (con quale autorità?!) può dipendere dagli atteggiamenti reticenti (innocenti o meno) dell'altro/a... non so. Per me comunque non è tollerabile.
Se ho qualche dubbio o sono poco convinta dei suoi atteggiamenti (mai successo) preferisco parlargliene.
La fiducia che nutro per lui, comunque, è più che meritata.

Già, Elima, proprio così. Io all'ingegnere l'ho chiesto esplicitamente: 'posso metterti a posto il cassetto dei calzini?' prima di metterci le mani. Idem l'armadio.
Ne aveva bisogno eh... ma tanto, se no non mi sarei permessa.

Anche il portafoglio, per esempio, non lo aprirei mai: hai presente le mogli che fanno la caccia allo scontrino/ricevuta/bigliettino? Se deve prendere qualcosa lo prende lui, io non lo tocco.

Niques ha scritto:

Avalon ha scritto:Per una cosa del genere avrei alzato il livello di conflitto fin verso il matricidio, Niqqa.

Attualmente è molto se sa il mio indirizzo  

Capisco perfettamente.

Niques ha scritto:Io ho sempre la curiosità di indovinare le altrui password, non so perché... dovunque, comunque, con chiunque. Senza mania di controllo dietro!
Ma tanto non ci riesco mai. Se, poni caso, riuscissi ad entrare nella mail di qualcheduno chiuderei subito per senso di colpa e comunque direi alla persona di cambiare password.

Ma certo. Sei una persona onesta, a prescindere dalla compulsione a risolvere enigmi  

Niques ha scritto:Ma pure io è per quello che ho il dubbio... perché, almeno nei miei confronti, non ha mai sospetti maligni. Idem per me, non ne ho proprio motivo.
Magari il desiderio che ha qualcuno di controllare in codesto modo il proprio partner (con quale autorità?!) può dipendere dagli atteggiamenti reticenti (innocenti o meno) dell'altro/a... non so. Per me comunque non è tollerabile.
Se ho qualche dubbio o sono poco convinta dei suoi atteggiamenti (mai successo) preferisco parlargliene.
La fiducia che nutro per lui, comunque, è più che meritata.

La reticenza nella compromissione della propria privacy non è un difetto ma un diritto e non giustifica del/la partner l'intrusione ossessiva, la gelosia, il controllo manipolativo e l'insicurezza insana. Se una/o ha di questi problemi serve uno psicoterapeuta, non altro.

Come si fa non avere atteggiamenti reticenti verso persone ossessive e limitanti? E' questione di sopravvivenza. Senza menzionare il fatto che poi solitamente se la cercano.

Per me è la stessa cosa, Niqua, fiducia assoluta e del tutto meritata. E' bello sapere di poter condividere le proprie gioie, esperienze, emozioni, senza dover omettere, nascondere, fingere.

Avalon ha scritto:Già, Elima, proprio così. Io all'ingegnere l'ho chiesto esplicitamente: 'posso metterti a posto il cassetto dei calzini?' prima di metterci le mani. Idem l'armadio.
Ne aveva bisogno eh... ma tanto, se no non mi sarei permessa.

Anche il portafoglio, per esempio, non lo aprirei mai: hai presente le mogli che fanno la caccia allo scontrino/ricevuta/bigliettino? Se deve prendere qualcosa lo prende lui, io non lo tocco.

Cosa mi fate venire in mente  
Il Nico quasi mi esaspera tutte le volte che gli chiedo di prendermi qualcosa dalla borsa mi guarda come se gli avessi chiesto di infilare la mano nelle fauci di un leone, il portafogli peggio che mai, posso essere ingolfatissima, con le mani occupate che non riesco nemmeno ad aprirlo e lui niente, non me la sfila la banconota, manco a pagarlo!  

Vi dico dove fruga, sempre e senza permesso: nel frigorifero e nella dispensa delle cibarie. Lo so, non dovrebbe avere necessita del permesso.
Il fatto è che o ci sono i troiai e poi mi sgrida, o ci sono i dolcetti e se li mangia, oppure qualche opera in corso (tipo una torta o una coppa di anguria, o ingredienti inusitati nascosti) e a me mi piace fare scena, tenere segrete tutte le portate di un pasto, specialmente quelle decorative.
A parte questo, tutto liscio.

Avalon ha scritto:Per me gli spazi personali di comunicazione come cellulare, computer, email, profilo facebook e via dicendo sono inviolabili, assolutamente. Né la scusa della gelosia o simili stupidaggini egoistiche e immature giustificano simili arbitrii.

Sono molto categorica in questo.
Voi che ne pensate?

in ogni caso:

è sempre meglio
non sapere

don alberto ha scritto: in ogni caso:

è sempre meglio
non sapere

Nemmeno per sogno. E' sempre meglio sapere, dopo avere chiesto e valutato la lealtà e sincerità dell'interlocutore.

L'inconsapevolezza priva della libertà di scelta, e l'inganno della parità tra partners. Il 'meglio non sapere' è puro scarico di responsabilità, soprattutto se si ha già la consapevolezza di mancare per primi di equità nel rapporto.

don alberto ha scritto:

Avalon ha scritto:Per me gli spazi personali di comunicazione come cellulare, computer, email, profilo facebook e via dicendo sono inviolabili, assolutamente. Né la scusa della gelosia o simili stupidaggini egoistiche e immature giustificano simili arbitrii.

Sono molto categorica in questo.
Voi che ne pensate?

in ogni caso:

è sempre meglio
non sapere

Io preferisco vivere una relazione senza pensare che ci sia qualcosa da sapere (o qualcosa che sia meglio non sapere).
Ed ovviamente per arrivare a questo grado di fiducia bisogna imparare a conoscere ed apprezzare la persona cui si vuol bene.

Niques ha scritto:Vi dico dove fruga, sempre e senza permesso: nel frigorifero e nella dispensa delle cibarie. Lo so, non dovrebbe avere necessita del permesso.
Il fatto è che o ci sono i troiai e poi mi sgrida, o ci sono i dolcetti e se li mangia, oppure qualche opera in corso (tipo una torta o una coppa di anguria, o ingredienti inusitati nascosti) e a me mi piace fare scena, tenere segrete tutte le portate di un pasto, specialmente quelle decorative.
A parte questo, tutto liscio.

Mi sono vista il Niquongegnere che pilucca luverie celate con fare lupinesco  

La penso come Avalon, ma a volte (molto raramente) la pura e semplice curiosità mi vince, facendomi provare vergogna.

Niques ha scritto:]Io ho sempre la curiosità di indovinare le altrui password, non so perché... dovunque, comunque, con chiunque. Senza mania di controllo dietro!
Ma tanto non ci riesco mai. Se, poni caso, riuscissi ad entrare nella mail di qualcheduno chiuderei subito per senso di colpa e comunque direi alla persona di cambiare password.

Anch'io adoro sputtanare le password e molto spesso ci riesco, specie se trovo un wi-fi.
Una volta avevo bisogno di un documento importante e il mio collega non c'era. Il mio pricipale si stava arrovellando come fare quando me l'ha visto in mano:
- dove l'hai preso?
- su pc di F
- perchè hai la sua password?
- al terzo tentativo ....   ( 1° tentativo: il nome del gatto, 2° la data di nascita, 3° il nome dell'amante... Bingo!)

Il mio compagno: - scusa, ti ho fatto aspettare in ufficio più di un'ora...
- non ti preoccupare, avevo un pò di lavoro da fare e ho usato il tuo pc
- ma è protetto da password !!!
-  

no caro Alby, meglio sapere!
ho un passato da possessivissimagelosissima sbirciatrice e mi è stato utile per capire con chi avevo a che fare.
poi sono cambiata e nell'ultima relazione importante che ho avuto invece non ho sbirciato nulla, sono stata brava! e ho sempre chiesto il permesso prima di poter aprire armadi o cassetti.
anche perchè puoi anche controllare la persona, ma se vuole essere scorretta ci riesce comunque.
per quel che mi riguarda mi da fastidio se mia madre fruga nella mia roba, armadi, cassetti, fogli ecc...non riesco a sopportarlo.
con il mio partner invece sono diversa non mi da affatto fastidio e capisco anche le motivazioni per cui lo fa, non me la prendo se lo trovo che sbircia tra le mie cose.
c'è anche da dire che sono molto trasparente come tipo, non nascondo nulla, faccio tutto alla luce del sole, se il partner mi chiede la password della mail gliela dico senza problemi, lascio il cell alla sua portata, perchè non troverà mai niente di compromettente.
se questo lo fa stare tranquillo e a me non da fastidio non vedo perchè no!

Non accetterei una persona che 'stesse tranquilla' perché riceve la possibilità di controllare miei spazi personali.

O sta tranquillo/a perché io sono leale, o nella mia vita non ci entra.

Elima ha scritto:

Niques ha scritto:]Io ho sempre la curiosità di indovinare le altrui password, non so perché... dovunque, comunque, con chiunque. Senza mania di controllo dietro!
Ma tanto non ci riesco mai. Se, poni caso, riuscissi ad entrare nella mail di qualcheduno chiuderei subito per senso di colpa e comunque direi alla persona di cambiare password.

Anch'io adoro sputtanare le password e molto spesso ci riesco, specie se trovo un wi-fi.
Una volta avevo bisogno di un documento importante e il mio collega non c'era. Il mio pricipale si stava arrovellando come fare quando me l'ha visto in mano:
- dove l'hai preso?
- su pc di F
- perchè hai la sua password?
- al terzo tentativo ....   ( 1° tentativo: il nome del gatto, 2° la data di nascita, 3° il nome dell'amante... Bingo!)

Il mio compagno: - scusa, ti ho fatto aspettare in ufficio più di un'ora...
- non ti preoccupare, avevo un pò di lavoro da fare e ho usato il tuo pc
- ma è protetto da password !!!
-  

Io l'unica volta che ho beccato subito una psw del nico è stata quella del cellulare, una psw numerica di otto cifre almeno.
Ma ce l'avevo fatta solo perché lui guarda lo schermo da molto vicino, che ci vede male, e in quel momento portava gli occhiali ed ho potuto vedere la psw sul riflesso  

(che poi è durato a lungo questo trucchetto quando gli facevo i giochi con le carte e lui impazziva perché era l'unico gioco di cui non riusciva a capire il trucco!)  

Quanto ho goduto! Il Nico è un so-tutto-io!!!!!

Le mie le scoprono tutti, perché sono molto semplici, come quelle del tuo collega.  

Avalon ha scritto:Non accetterei una persona che 'stesse tranquilla' perché riceve la possibilità di controllare miei spazi personali.

O sta tranquillo/a perché io sono leale, o nella mia vita non ci entra.

Quoto.
io poi sono una trafficona...

Al massimo massimo, posso dire: "sappi che ti nascondo una cosa, niente di che"  

eh lo so! ma nella vita non siamo tutti supereroi!
noi normali abbiamo delle ferite che ci portiamo dietro dalle relazioni passate, siamo insicuri, ci fidiamo poco, abbiamo paura di soffrire, abbiamo bisogno di certezze..
specie all'inizio, che non ci si conosce bene, io non ci trovo nulla di male, e se questo contribuisce a far star meglio il partner a me non importa.

Io non sono proprio un supereroe! Ferite quante ne vuoi... ma di certezze ho le mie, e la paura di soffrire non serve: si soffre comunque ma vale la pena farlo solo quando e se è costruttivo.

Ma questo è un punto di principio e non transigo. Se per stare meglio si ha bisogno di una stampella che lede la mia dignità (che sia accesso alla privacy o religione, effettivamente) con me non si sta.

lupetta ha scritto:eh lo so! ma nella vita non siamo tutti supereroi!
noi normali abbiamo delle ferite che ci portiamo dietro dalle relazioni passate, siamo insicuri, ci fidiamo poco, abbiamo paura di soffrire, abbiamo bisogno di certezze..
specie all'inizio, che non ci si conosce bene, io non ci trovo nulla di male, e se questo contribuisce a far star meglio il partner a me non importa.

Peggio che mai, all'inizio!
Se all'inizio ci si sforza di tenere certi atteggiamenti più aperti e disinvolti con la propria privacy, per poi settarsi sul proprio status naturale, allora certo che l'altro vedrà un cambiamento, una reticenza che non esiste!

Poi, se si è insicuri, meglio lavorare su stessi che appesantire gli altri delle proprie frustrazioni.
Anch'io spesso sono insicura, ma preferisco aspettare di acquisire quella sicurezza che cerco nei confronti di una persona, piuttosto che fingere o cercare una confidenza che non c'è.

qui la vediamo in modo diverso, (dopo tanti post d'accordo!) il partner a me lede la dignità in altra maniera, e non certo se apre un mio cassetto!
e non sono disposta a soffrire per amore e non soffro comunque.
io poi adoro gli uomini gelosi, per cui non è assolutamente un problema,anzi, e poi dipende sempre da chi ho di fronte, in genere racconto tutto, anche se ho dei corteggiatori, se mi scrivo con qualcuno ecc...
non gli permetto di leggere/sapere le confidenze che mi vengono fatte da terzi, ma sotto questo punto di vista non ho mai avuto problemi.

non c'entra niente sapere o non sapere.
non c'entra niente avere cose da nascondere o no.
il rapporto si basa su un libero scambio, da lui/lei mi arriva quello che vuole che mi arrivi, io rimando ciò che voglio che arrivi. Se le cose soddisfano, si va avanti, sennò no. Mettersi a frugare nelle cose altrui alla ricerca di chissà quale scoperta è talmente meschino e umiliante (per sé stessi) che a me personalmente farebbe passare la voglia di condividere qualcosa con una simile persona, che in un colpo solo mi si rivelerebbe malevola, sospettosa, astiosa, infida e maleducata.  Non ho mai neanche pensato di spiare nel computer-cellulare della mia compagna, e per certo lei non lo fa con i miei. si chiama vivere insieme... non uno contro l'altro.

Esatto, Alberto.
Eppure, quante ce ne sono di relazioni così, uno contro l'altro.

E l'altro verde è mio  

alberto io non la vedo in modo cosi negativo, sul serio, non me ne importa proprio nulla.
anzi, la vedo come una disponibilità assoluta da parte mia.
capita per esempio che se sto col mio partner e mi arriva un messaggio e io ho le mani impicciate mi faccio leggere il mittente e nel caso me lo faccio leggere da lui.
viviamo insieme, appunto.

lupetta ha scritto:alberto io non la vedo in modo cosi negativo, sul serio, non me ne importa proprio nulla.
anzi, la vedo come una disponibilità assoluta da parte mia.
capita per esempio che se sto col mio partner e mi arriva un messaggio e io ho le mani impicciate mi faccio leggere il mittente e nel caso me lo faccio leggere da lui.
viviamo insieme, appunto.

Questo sì, ma è un po' diverso, se dai tu il permesso, no?
L'importante è non sentirsi obbligati a certi permessi
né sentirsi in diritto di frugare tranquillamente l'intimità del partner - è comunque una violenza

perdonami, ma tu quando inizi una relazione con qualcuno non cominci a farti conoscere?
stasera esco con un pincopallo qualsiasi e gli permetto di frugarmi nella borsa?direi di no!
semplicemente frequentandosi ci si conosce, e si capisce cosa ci piace e cosa non ci piace, e già dall'inizio della relazione (non dalla prima uscita) io mi faccio conoscere per quella che sono, compresi i miei limti e fin dove voglio che arrivi.
acquisendo piano piano confidenza.
boh mi sembra persino superfluo dirlo.
frugare nell'intimità del partner? violenza?  

Che ci si debba conoscere ecc. ecc. l'ho scritto pure io qualche post addietro.
Forse dovresti rileggere la mia risposta.

Quello che a me personalmente non piace è il "far stare tranquillo" qualcuno, a scapito della mia privacy (che mi dia fastidio o no).

Dicevo che una cosa è l' "accordo" di libertà che si può avere nei confronti del telefono o pc dell'altro, una cosa è il dover annullare completamente la propria privacy (che non è sinonimio di cose nascoste, affaires scabrosi o altro) in virtù dell'altrui sicurezza.
Meglio guadagnarla in altri modi la fiducia. Almeno per me.


Violenza, inteso come violazione. E' un'invadenza, sembra quasi un tentivo di subordinare l'altro al proprio controllo. A me non piace.
Sempre inteso in assenza di accordi preliminari  

e io ribadisco tutto in presenza di accordi preliminari!
e non faccio nulla che possa andare a mio discapito per far star bene (tranquillo) l'altro.

Avalon ha scritto:Sì, capisco Minsky. Quello ci sta.

Rasp, non avere nulla da nascondere non significa che sia giusto che altri violino spazi privati, che siano la posta personale, la borsetta, il portafoglio o il cassetto della biancheria.

Se tutto è aperto non si viola nessuno spazio  

Io non mi sono mai permesso di fare una cosa del genere a nessuno.

 Al contrario ho avuto due bruttissime esperienze in merito.
La prima fu 8-9 anni fa quando scoprii che la mia ex occasionalmente andava a leggersi le mie mail e poi dopo (purtroppo) anche gli SMS e (peggio cha mai) andava ad aprire i "documenti recenti" del PC.
Devo dire una cosa: la convivenza con questa persona fu una cosa temporanea e forzata dagli eventi ma l'episodio favorì la sua fine accellerata.
A difesa di questa persona però ci fu il fatto che in tempi successivi quando ci siamo incontrati di nuovo come amici mi chiese scusa per l'accaduto.

La persona che, subito dopo tali fatti, entrò nella mia vita (prima che arrivasse Avalon), nonostante fosse perfettamente al corrente del suddetto accaduto, fece finta di essere scandalizzata anche lei da un simile comportamento, ma in realtà si trovava in una situazione di ossessività monomaniacale ancora peggiore.
Scoprii dopo poco tempo che non solo tentava di leggere mail e SMS dal mio PC o dal mio cellulare, ma addirittura in più di un'occasione si era permessa di rispondere a terzi attraverso la mail di una sua amica.
Appena fui cosciente di tale situazione (e prima che la situazione iniziasse a precipitare) presi le dovute contromisure che non consistettero in oscuramenti delle mail e degli SMS ma furono esattamente ciò che un affetto da sindrome DOC detesta di più (vi prego di non chiedermi pubblicamente di cosa si tratta, perchè non mi va di parlarne).

 Il paradosso lo si raggiunse un giorno che dovevo lavorare un attimo sul suo PC per una cosa urgente: dopo avermelo lasciato mi disse che non dovevo chiudere nessuna delle pagine di EXPLORER che erano aperte (tra cui la sua webmail), per cui spinsi su tutte la "riduzione a icona" senza permettermi di leggere nulla della sua posta personale.
Dopo un po' torno' e si accorse che la sua casella di posta era aperta sottoforma di icona e mi chiese con fare isterico e (dimenticando ciò che mi aveva detto 20 minuti prima come tutti gli affetti da sindrome DOC) perchè fosse aperta.
Dopo di che se ne uscì con tono inquisitorio e pressochè certa di ricevere una risposta affermativa "Quindi ti sei letto tutte le mie mail ?"
Le dissi che, se per lei questo era un comportamento che reputava normale e scontato, non significava che lo potesse associare automaticamente agli altri (anche perchè in teoria sarebbe anche reato penale: c'è una sentenza in merito a ciò) e le chiesi come mai fosse così preoccupata del fatto che potessi aver letto la sua posta (cosa che tra l'altro non era accaduta). 
Vi lascio immaginare la sua reazione !

 In genere i disturbati, oltre ad essere bugiardi,  quando vengono pizzicati con le mani nel sacco assumono un comportamento per cui è meglio preparare una siringa di morfina o di torazina !

La storia finì di lì a poco (anche perchè i problemi non erano solo questi ... c'era ben di peggio)

Ciao Val
Farò leggere il tuo post d'apertura a mia moglie  

Ti quoto alla grande, personalmente non mi sono mai permesso, nè ho mai chiesto il permesso perchè non ne sento il bisogno.

Uhei! Grazie per l'apprezzamento  
Valerio, ma che combina la tua signora? Sarà mica di quelle che ti controllano il telefono e litigano se ci trovano i messaggi delle amiche?  

Ma c'è qualcuno messo peggio di quanto fosse messo Shadow (fermo restando che prima di me, come dire, non è che avesse scelto proprio bene...) che sono curiosa di capire fin dove può arrivare la paziente sopportazione dell'insopportabile?

io stra stra odio di essere controllato, non sopporto che nessuno mi stia a meno di un metro per più dei 30 secondi necessari a comunicarmi ciò che deve
 
in particolare, sul lavoro, c'è uno, con cui devo fare delle robe insieme, malauguratamente, e sto qui c' ha il vizio di piazzartisi dietro fin che lavori al pc, dando consigli e dritte, be davvero, per me non esiste!! e divento molto nervoso!
 
 
adesso non lo fa più, non con me almeno, mi arrabbio davvero, non sopporto neppure le persone che mentre parlano ti toccano e si avvicino sempre di più, ma questo è meno grave, però lo faccio notare

cioè, se mi infastidisco per ste robe immaginatevi se mi curiosassero gli sms!! cioè, si chiede, se dico sì è sì, se dico no è no, se una mi curiosa il cell di nascosto rompo seduta stante!!!

Rasputin ha scritto:

Avalon ha scritto:Sì, capisco Minsky. Quello ci sta.

Rasp, non avere nulla da nascondere non significa che sia giusto che altri violino spazi privati, che siano la posta personale, la borsetta, il portafoglio o il cassetto della biancheria.

Se tutto è aperto non si viola nessuno spazio  

Rialzo

Akka ha scritto:icioè, se mi infastidisco per ste robe immaginatevi se mi curiosassero gli sms!! cioè, si chiede, se dico sì è sì, se dico no è no, se una mi curiosa il cell di nascosto rompo seduta stante!!!

A parte quella che è stata la mia esperienza, lo trovo un comportamento assolutamente disdicevole e se qualcuno prende la decisione di troncare dopo averlo scoperto ha tutte le ragioni per farlo.
Io quando me ne accorsi non troncai subito, attesi un certo tempo (diedi anche la possibilità di "redimersi" dopo aver fatto notare che mi ero accorto della cosa), ma certi soggetti sono recidivi.

Sono comunque dell'idea che in genere 70 volte su 100 un tale comportamento (quando si manifesta) sia solo la punta di un iceberg e che ben presto (se non lo hanno già fatto prima) si manifesteranno anche altri elementi collaterali allo stesso.
In realtà da un certo punto di vista anche questa è una definizione sbagliata perchè sarebbe proprio il suddetto comportamento ad essere spesso collaterale ad altri problemi di fondo ben più pesanti come la manipolatività.

Io non controllo posta, cell o corrispondenza di mio marito per principio (leggasi per rispetto), anche se spesso lui lascia le sue pagine aperte sul mio pc... l'UNICO motivo per cui sbircerei e' la pura e semplice curiosita', non certo per indagare eventuali relazioni extra-coniugali.

Il problema dunque non e' tanto il controllo nel mio caso, quanto l'irrefrenabile attacco di "ficcanasismo" che mi prende ogni qual volta io abbia a disposizione materiale nuovo (che siano libri, persone, lettere, etc..). Comunque sia mi trattengo per rispetto e in caso mi interessi veramente molto chiedo al legittimo propritario di poter leggere/vedere.

Avalon...
Ti ho parlato un po' di mio marito, lui è un po' insicuro credo, un po' si tratta di gelosia, un po' di curiosità, non è che mi controlli nel senso del termine, sa che è impossibile ma se per esempio mi arriva un messaggio e son sotto la doccia per lui è normale andarlo a vedere e poi dirmi cosa c era scritto, c è da dire che se arriva un messaggio a lui spesso mi dice di andar a vedere io, e quasi sempre mi chiede di controllare per lui la sua posta o altro.
Se gli dicessi ' non voglio ' penserebbe che c'è qualcosa che non va... Perchè per comodità e abitudine non ci son mai stati problemi del genere.
È capitato che qualcuno ci provasse con me e mandasse messaggi o email e lui leggesse ma n'è caldo n'è freddo, al massimo mi dice ' riesci a liberartene ? ' , ma capita che il mio vicino mi mandi la buonanotte e complimenti vari e siccome poverino è un po' sfigato e ci sembra brutto girarci male, a volte risponde lui per me...
È capitato molto molto spesso che qualcuna ci provasse con mio marito e che io leggessi i messaggi che si son mandati e non ho avuto problemi neanche io.

Perche se uno vuol fare cose losche, alla fine le fa e non si fa scoprire, controlli o non controlli.
Quindi è un modo di fare... Normale...
Lui non trova le salviettine del bimbo e le cerca nella mia borsa, o l accendino o altro... Io uguale nel suo borsello.
Se gli dicessi ' la mia borsa non la devi aprire, è mia' sembrerebbe strano, perchè effettivamente non la apre per frugarci...

Poi se alle mie spalle controlla, peggio per lui.

Io non voglio che mi tocchi i cassetti del bagno, un cassetto della biancheria e uno in cui ripongo i miei attrezzi da cucito e guai a lui! Gli faccio cadere le mani se me ne accorgo! Per vari motivi, inutili da spiegare, lui non vuole che apra due cassetti suoi con documenti vari, io non ci metto mai mano.

Penso che tutto sommato va bene...

Lya, infatti tutto quello che riferisci è frutto di un aperto consenso tra di voi, un po' come quell'"aperto" di cui parla il Rasp.

E' questo che io non tollererei mai, per principio, né in pratica né se qualcuno si sentisse in diritto di farlo:

Lyallii ha scritto:
Poi se alle mie spalle controlla, peggio per lui.

Coi tuoi cassetti dei trucchi intoccabili mi ha fatto pensare al mio magazzino gomitoli e mi son vista l'ingegnere tutto intrigato nei fili colorati  

Beh, io penso che sia del tutto normale avere/volere spazi non condivisi. Questo NON perche' si ha qualcosa da nascondere, ma per il semplice fatto che tutti abbiamo bisogno di qualcosa che sia nostro e solo nostro.  

Diva ha scritto:Beh, io penso che sia del tutto normale avere/volere spazi non condivisi. Questo NON perche' si ha qualcosa da nascondere, ma per il semplice fatto che tutti abbiamo bisogno di qualcosa che sia nostro e solo nostro.  

Ehm, cosa te lo fa supporre?

Rasputin ha scritto:

Diva ha scritto:Beh, io penso che sia del tutto normale avere/volere spazi non condivisi. Questo NON perche' si ha qualcosa da nascondere, ma per il semplice fatto che tutti abbiamo bisogno di qualcosa che sia nostro e solo nostro.  

Ehm, cosa te lo fa supporre?

Dai post che ho letto e in generale dalle esperienze di vita mi sono fatta questa idea... poi ci sara' sicuramente qualcuno che non chiude la porta quando va al cesso, io personalmente non ne ho mai conosciuti.