LA "PISKELLITUDINE" (S.A.S.F.)

A volte vedo i giovani (=piskelli) in preda a una tristezza che non dovrebbe appartenere loro, o meglio - secondo me - non in maniera prevalente....
A loro il mio cuore augura di reagire, di lottare... di cambiare il mondo, anche per quelli come me, che non ci sono riusciti (anzi....!)

v.v.b. GO!

Che età difficile! Hai paura di non essere accettato dagli altri, dubiti del tuo fascino, della tua capacità d’impatto con gli altri e non ti fai avanti. E poi problemi di crescita, problemi di cuore…
Non preoccupatevi! Se voi lo volete, se avete un briciolo di speranza e una grande passione…cambierete il mondo e non lo lascerete cambiare agli altri.… Non recintatevi dentro di voi chiudendo la vostra vita in piccoli spazi egoistici, invidiosi, incapaci di aprirsi agli altri. Appassionatevi alla vita perché è dolcissima.… Mordete la vita!
Non accantonate i vostri giorni, le vostre ore, le vostre tristezze con quegli affidi malinconici ai diari o a parole vuote. Non coltivate pensieri di afflizione, di chiusura, di precauzioni. Mandate indietro la tentazione di sentirvi inutili o incompresi. Non chiudetevi in voi stessi, ma sprizzate Gioia da tutti i pori… Bruciate… Incendiate… non immalinconitevi. Perché se voi non avete fiducia, gli altri che vi vedono saranno più infelici di voi…
Coltivate le amicizie, incontrate le persone, andate nelle case, spalancate i cuori. Voi crescete quanto più numerose sono le relazioni con gli altri, quante più sono le persone a cui fate conoscere il vostro carisma.
Il mondo ha bisogno di voi…
Diventate voi la coscienza critica del mondo. Diventate sovversivi. … Siate, sovversivi!

cofee ha scritto:A volte vedo i giovani (=piskelli) in preda a una tristezza che non dovrebbe appartenere loro, o meglio - secondo me - non in maniera prevalente....
A loro il mio cuore augura di reagire, di lottare... di cambiare il mondo, anche per quelli come me, che non ci sono riusciti (anzi....!)

v.v.b. GO!

Che età difficile! Hai paura di non essere accettato dagli altri, dubiti del tuo fascino, della tua capacità d’impatto con gli altri e non ti fai avanti. E poi problemi di crescita, problemi di cuore…
Non preoccupatevi! Se voi lo volete, se avete un briciolo di speranza e una grande passione…cambierete il mondo e non lo lascerete cambiare agli altri.… Non recintatevi dentro di voi chiudendo la vostra vita in piccoli spazi egoistici, invidiosi, incapaci di aprirsi agli altri. Appassionatevi alla vita perché è dolcissima.… Mordete la vita!
Non accantonate i vostri giorni, le vostre ore, le vostre tristezze con quegli affidi malinconici ai diari o a parole vuote. Non coltivate pensieri di afflizione, di chiusura, di precauzioni. Mandate indietro la tentazione di sentirvi inutili o incompresi. Non chiudetevi in voi stessi, ma sprizzate Gioia da tutti i pori… Bruciate… Incendiate… non immalinconitevi. Perché se voi non avete fiducia, gli altri che vi vedono saranno più infelici di voi…
Coltivate le amicizie, incontrate le persone, andate nelle case, spalancate i cuori. Voi crescete quanto più numerose sono le relazioni con gli altri, quante più sono le persone a cui fate conoscere il vostro carisma.
Il mondo ha bisogno di voi…
Diventate voi la coscienza critica del mondo. Diventate sovversivi. … Siate, sovversivi!

La piskellitudine è una fase, una tappa obbligata che tutti dovremmo capire perché tutti noi "matusa" l'abbiamo vissuta. (io sono ancora giovane, dicevo per qualcuno di voi altri  )
Una fase che attraversa chi non ha ancora definito la propria personalità. Quindi una fase di confronto e ricerca di modelli da seguire e imitare.
In genere i piskelli è naturale che cerchino modelli forti e a volte nel goffo tentativo di imitarli si spingono all'eccesso degenerando nel ridicolo...
Mi ricordo come ci si vestiva, come ci si esprimeva e tutte le cavolate inventate per sembrare qualcosa che sognavamo di essere... e quante figure di merda.
Tutto questo va bene, è naturale che sia così, è bello e rischioso, a volte entusiasmante a volte doloroso. 
Chi non si lancia alla ricerca, chi non si butta nella mischia, nel confronto, per uscire a forza dalla fase della pubertà, rischia di non trovare poi più trampolini per lanciarsi e accedere all'età adulta.  

A me, invece,  preoccupano più i matusa che restano impantanati nella piskellitudine a vita e sembrano incapaci di procedere oltre.

jillo ha scritto:La piskellitudine è una fase, una tappa obbligata che tutti dovremmo capire perché tutti noi "matusa" l'abbiamo vissuta. (io sono ancora giovane, dicevo per qualcuno di voi altri  )
Una fase che attraversa chi non ha ancora definito la propria personalità. Quindi una fase di confronto e ricerca di modelli da seguire e imitare.
In genere i piskelli è naturale che cerchino modelli forti e a volte nel goffo tentativo di imitarli si spingono all'eccesso degenerando nel ridicolo...
Mi ricordo come ci si vestiva, come ci si esprimeva e tutte le cavolate inventate per sembrare qualcosa che sognavamo di essere... e quante figure di merda.
Tutto questo va bene, è naturale che sia così, è bello e rischioso, a volte entusiasmante a volte doloroso. 
Chi non si lancia alla ricerca, chi non si butta nella mischia, nel confronto, per uscire a forza dalla fase della pubertà, rischia di non trovare poi più trampolini per lanciarsi e accedere all'età adulta.  

A me, invece,  preoccupano più i matusa che restano impantanati nella piskellitudine a vita e sembrano incapaci di procedere oltre.

Eh già, i modelli forti, dati dalla generazione dei "matusa", quello è il problema...
Unito allo smantellamento dell'istruzione e all'elevazione dell'ignoranza come "pregio".
Non si può essere sovversivi se si rimane in fila tutta la notte per il nuovo iPhone (quando magari il telefono "vecchio" ha meno di un anno di vita).
E i piskelli coetanei, che la testa la hanno e a cui piace usarla? Ci sono, ovvio, ma non vengono ascoltati: tanti don chisciotte che sbattono la testa contro i mulini a vento rappresentati matusa che vogliono assicurarsi una vecchiaia da pascià e un futuro ai giovani (ma solo a quelli della loro famigghia, ovviamente).

Ecco, dopo questo sfogo qualunquista (e dal retrogusto un po' matusa) aggiungo anche che non ci sono più le mezza stagioni, e che si stava meglio quando si stava peggio... dopotutto non tutte le ciambelle riescono col buco!

verdeggio cofee per lo spunto e jillo per la frase evidenziata, che condivido appieno.

Guasto, hai preso cinquantamila punti per il Don Chisciotte. Non ci vogliono molte parole per ringraziarti, ci siamo già capiti.  

Io sono una piskella di ritorno....  

Elima ha scritto:Io sono una piskella di ritorno....  

Cioè? ti stai ripiskellizzando?

jillo ha scritto:

Elima ha scritto:Io sono una piskella di ritorno....  

Cioè? ti stai ripiskellizzando?

Si, dopo una vita di responsabilità: figli da crescere, conti da pagare, banche, padroni di casa, marito padrone ..... BASTA !!!!!
Adesso piskello !!!
Lavoro per pagarmi la macchina che mi serve per andare a lavorare ... ma a parte quello mi sono scrollata di dosso tutto e vivo giorno per giorno da piskella  

vorrei sentire fux....

immaginavo.....

Comunque qui siete i più simpatici di tutti! E spero davvero per voi, per i miei figli, per tutti che ci sia la Svolta che tutti aspettiamo...

bisogna crederci, certo....

Avalon ha scritto:Guasto, hai preso cinquantamila punti per il Don Chisciotte. Non ci vogliono molte parole per ringraziarti, ci siamo già capiti.  

grazie   

Elima ha scritto:

jillo ha scritto:

Elima ha scritto:Io sono una piskella di ritorno....  

Cioè? ti stai ripiskellizzando?

Si, dopo una vita di responsabilità: figli da crescere, conti da pagare, banche, padroni di casa, marito padrone ..... BASTA !!!!!
Adesso piskello !!!
Lavoro per pagarmi la macchina che mi serve per andare a lavorare ... ma a parte quello mi sono scrollata di dosso tutto e vivo giorno per giorno da piskella

tanta stima!   evviva i piskelli!!!!

Elima ha scritto:
Si, dopo una vita di responsabilità: figli da crescere, conti da pagare, banche, padroni di casa, marito padrone ..... BASTA !!!!!
Adesso piskello !!!
Lavoro per pagarmi la macchina che mi serve per andare a lavorare ... ma a parte quello mi sono scrollata di dosso tutto e vivo giorno per giorno da piskella  

io la penso cosí da un pezzo:

http://atei.forumitalian.com/t886-i-piaceri-della-vita#12335

Coffeè..avrai mica letto U. Galimberti in L'ospite inquietante eh!!!??

..il passo sucessivo è la bibbia!

delfi68 ha scritto:Coffeè..avrai mica letto U. Galimberti in L'ospite inquietante eh!!!??

..il passo sucessivo è la bibbia!

eheheh...e bravo, delfi! Vedi? Tu non mi deludi mai....
Sei l'unico ad aver notato, in effetti, questa cosa.  

Però non ti arrabbiare, fammi spiegare il mio pensiero, prima....chè mi si dice sempre che sono una "misteriosa" (seeehhhee...Emmmagari!nonsapetequantovirgolamipiacerebbevirgolaesserlo!).

Le parole del post iniziali sono state pronunciate da un sacerdote, in effetti, rivolte ai giovani. Io le ho subito trovate molto simili alla bellissima frase di Steven Jobs (Siate affamati, Siate Folli).
Perchè, l'ho messa (volutamente, senza citare - subito - la fonte)...?
Perchè - mannaggia mannaggia - volevo sottolineare questa cosa, che a dire il vero mi sembra di aver già detto (=scritto) ma evidentemente vale la pena di ripetere....

Grazie al ritorno di una piccola, grande, moderatrice....qui si respira un'aria diversa..più frizzante, come piace a me... Ed è per questo che (nel ringraziare Av) mi "butto" in questo argomento che, ormai mi conoscete, non amo affrontare....

Essere atei o essere credenti?

Ragazzi.... ma che differenza fa? E' l'UOMO, nella sua meravigliosa unicità, a fare la differenza... e come in politica, o in ogni altro contesto...la stupidità - e il genio! - sono trasversali...! Questo, è il concetto che volevo esprimere...
Qui mi sono trovata in sintonia con persone che mi hanno raccontato cose terribili, della loro vita, e mi sono sentita UGUALE....
Succede anche "là fuori"..ma bisogna avere il coraggio. Il coraggio di vivere.
E se questo coraggio ce l'ha un partigiano, un prete, un insegnante, un padre, un barbone....chiunque, insomma, per me non fa differenza.
WE CAN, diceva una volta uno slogan. La mia generazione ha "toppato" qui: non abbiamo saputo trasmettere ai nostri ragazzi che noi possiamo. Tutto.... o quasi!

Ma lo vedete, che gira gira ripetete sempre le stesse cose (senza offesa, eh?). Il MALE, se c'è, è dentro ognuno di noi.. come pure il BENE....

okkio: che non mi si accusi di voler in nessun modo giustificare il mio valore di 34 su 70.... Vivi e lascia vivere. 4ever... ma mi sentivo di dirla..e l'ho detta....

p.s. a proposito: a parte il mitico delfi, quasi tutti gli atei dichiarati non arrivano a 70/70...non è, strano? Il dubbio, è quello che ha fatto progredire l'uomo.
E infatti io sono sempre più confusa.....
ma felice (anche) di essere qui, ora.
E viva.
:)*

 

spariti. tutti...

cofee ha scritto:immaginavo.....

Cosa?

sempre sulle difensive, te, eh?

ma va bene così, ci sta...

Cmq, ti rispondo, e volentieri:

immaginavo che avessi fatto quella faccina...e anche che non saresti intervenuto.

mi sbagliavo, invece, forse.... eppure sei tu, quello che più spesso vedo essere triste, qui...ecco, perchè volevo sentire la tua opinione... ma magari oggi, invece, sprizzi Joia da tutti i pori! (me/te lo auguro!)

i piskelli di oggi sono diversi dai piskelli di ieri, e noto con dispiacere che parecchi di loro sono depressi, maleducati e fanno uso di droghe.
in compenso sono più "informati" e vissuti, forse perchè vivono situazioni più grandi di loro.

non avevo letto, qui... Hai ragione. Il mio cruccio è: sarà tutta colpa nostra (come genitori, intendo...)...? O in qualche modo è tutta la "Baracca"...ad aver fallito?
la cosa più tremenda è che non hanno sogni, nè progetti.... tranne (x fortuna) qualche eccezione!
Lascio aperto questo spazio..e vi leggerò domani.
Bye...

io no ho figli,ma da figlia posso rispondere che è colpa dei genitori.

lupetta ha scritto:i piskelli di oggi sono diversi dai piskelli di ieri, e noto con dispiacere che parecchi di loro sono depressi, maleducati e fanno uso di droghe.

Dovevi vedere quelli della mia generazione ... 

in compenso sono più "informati" e vissuti, forse perchè vivono situazioni più grandi di loro.

Più informati e vissuti ???  
ma che razza di cozze sono i tuoi coetanei ???

io no ho figli,ma da figlia posso rispondere che è colpa dei genitori.

E figurati se poteva essere colpa sua !!!

boh! così a sentimento (non ho esperienza) mi verrebbe da dire che avere buoni genitori è condizione necessaria ma non sempre anche condizione sufficiente...

tutta la baracca (anzi, la barakka, per scrivere come i ggggiovani/bimbiminkia) sicuramente non aiuta a farcela NONOSTANTE i buoni genitori.

Ecco, magari si può dire che una volta era (almeno un po') più facile essere buoni genitori, mentre ora serve un qualcosa in più.

Ma ribadisco, esperienza zero; e anche ignoranza di come era "una volta", se non per sentito dire... dopotutto sono un piskello 

cofee ha scritto:eppure sei tu, quello che più spesso vedo essere triste, qui...

io penso che se hai delle buone basi non crolli.
per questo penso che i genitori (la famiglia in generale) sia essenziale, anche perchè qualsiasi disagio che ci ritroviamo in età adulta va ricercato nella nostra infanzia.
ricordo che il terapeuta mi disse che lui aveva ben chiara la mia infanzia, senza che gli raccontassi nulla, gli bastava osservare che tipo di adulta fossi diventata.

Rasputin ha scritto:
io la penso cosí da un pezzo:

http://atei.forumitalian.com/t886-i-piaceri-della-vita#12335

Una filosofia di vita condivisibile, però non raccontare balle...
Se tu sei un bastardo io sono la regina Elisabetta.  

Elima ha scritto:

lupetta ha scritto:i piskelli di oggi sono diversi dai piskelli di ieri, e noto con dispiacere che parecchi di loro sono depressi, maleducati e fanno uso di droghe.

Dovevi vedere quelli della mia generazione ... 

in compenso sono più "informati" e vissuti, forse perchè vivono situazioni più grandi di loro.

Più informati e vissuti ???  
ma che razza di cozze sono i tuoi coetanei ???

io no ho figli,ma da figlia posso rispondere che è colpa dei genitori.

E figurati se poteva essere colpa sua !!!

Ho dato un verde...
Lo scarico della "colpa" a livello individuale non è esattamente "recentissimo"... Ricordi quando era "colpa della società"?...
Tuttavia mi sovviene una vecchia massima attribuita ad Aristotele: "Ogni generazione ritiene di essere più furba di quella precedente e più saggia di quella successiva...".

primaverino ha scritto:

Elima ha scritto:

lupetta ha scritto:i piskelli di oggi sono diversi dai piskelli di ieri, e noto con dispiacere che parecchi di loro sono depressi, maleducati e fanno uso di droghe.

Dovevi vedere quelli della mia generazione ... 

in compenso sono più "informati" e vissuti, forse perchè vivono situazioni più grandi di loro.

Più informati e vissuti ???  
ma che razza di cozze sono i tuoi coetanei ???

io no ho figli,ma da figlia posso rispondere che è colpa dei genitori.

E figurati se poteva essere colpa sua !!!

Ho dato un verde...
Lo scarico della "colpa" a livello individuale non è esattamente "recentissimo"... Ricordi quando era "colpa della società"?...
Tuttavia mi sovviene una vecchia massima attribuita ad Aristotele: "Ogni generazione ritiene di essere più furba di quella precedente e più saggia di quella successiva...".

però qua stiamo parlando di piskelli, ovvero gente fino al massimo ai 16... 18 anni per stare larghi: a quell'età l'esperienza che hai accumulato è quella che ti danno in famiglia prima di tutto, e quella "esterna" con la quale cominci appena a confrontarti.

Quindi non è uno "scaricare la colpa"... se no è come dire che chiunque può essere genitore e palesemente non è così

quoto san guasto.
i terremoti fanno crollare le baracche, non i palazzi antisimici.

primaverino ha scritto:

Rasputin ha scritto:
io la penso cosí da un pezzo:

http://atei.forumitalian.com/t886-i-piaceri-della-vita#12335

Una filosofia di vita condivisibile, però non raccontare balle...
Se tu sei un bastardo io sono la regina Elisabetta.  

Beh forse lo sono di meno nel momento in cui ammetto di esserlo, poi non sempre il termine va inteso in senso negativo..tra l'altro quel messaggio è del novembre 2009, ero qui da poco più di un mese se non erro.

Nel frattempo come saprai non sono più single e per il momento qualcosa è cambiato.

Quoto Elima  

Se da una parte è vero che i genitori hanno grosse colpe,
1) uno che non ha quest'esperienza non si può arrogare il diritto di fare quest'affermazione
2) ho visto ottimi ragazzi uscire da pessimi genitori e viceversa
3) la scelte di vita sono individuali, ci si conforma o meno e già dalle medie si comincia a scegliere a quale "gruppo" appartenere e poco ci possono fare i genitori, molto di più ci possono fare la scuola e la società

Elima ha scritto:Se da una parte è vero che i genitori hanno grosse colpe,
1) uno che non ha quest'esperienza non si può arrogare il diritto di fare quest'affermazione
2) ho visto ottimi ragazzi uscire da pessimi genitori e viceversa
3) la scelte di vita sono individuali, ci si conforma o meno e già dalle medie si comincia a scegliere a quale "gruppo" appartenere e poco ci possono fare i genitori, molto di più ci possono fare la scuola e la società

1) non penso che ti stessi rivolgendo a me ma cmq , se sì, ho messo in chiaro che la mia è una supposizione "a sentimento";
2) io ho visto pessimi ragazzi uscire da ottimi genitori (tipo: 2 figli, il primo una persona tranquillissima, l'altro un cazzaro presuntuoso e spaccone), mai il viceversa ma ti credo ovviamente se mi dici di si (quindi quando ho detto che secondo me i buoni genitori sono una condizione necessaria evidentemente sbagliavo  );
3) su questo non ci piove, lungi da me a voler dare tutta la responsabilità ai genitori. Una parte però si (ma su questo mi pare che sei d'accordo anche tu)

Solo una piccola richiesta di chiarimento, per essere sicuri si capirci: di cosa parli esattamente quando parli di "società"?

san.guasto ha scritto:
2) io ho visto pessimi ragazzi uscire da ottimi genitori (tipo: 2 figli, il primo una persona tranquillissima, l'altro un cazzaro presuntuoso e spaccone), mai il viceversa ma ti credo ovviamente se mi dici di si (quindi quando ho detto che secondo me i buoni genitori sono una condizione necessaria evidentemente sbagliavo boh );

Miei coetanei provenire da famiglie disastrate o da veri e propri delinquenti mettersi lavorare e studiare contemporaneamente per diplomarsi e prendere le distanze.
Un mi carissimo amico è il figlio degenere di una famiglia "affiliata" con un fratello in galera e un'altro ucciso in circostanze mai chiarite.

Solo una piccola richiesta di chiarimento, per essere sicuri si capirci: di cosa parli esattamente quando parli di "società"?

Metti il dito nella piaga: infatti ho esitato milto prima di usare quella parola.
Intendo tessuto sociale. E' vero che in paesi dal tessuto sociale "sano" come l'Inghilterra o la Germania scorazzano bande di teppisti e delinquentucci anche pericolose, ma il tessuto rimane sano e la maggior parte di questi teppisti viene riassorbito grazie a valori ed ad un senso di appartenenza che qui mancano del tutto.
E' l'esempio degli adulti che forma i giovani, non necessariamente quello dei propri genitore che un adolescente raramente prende a modello, è più facile che sia un insegnante "fascinoso", un divo della tv o, purtroppo per noi, un uomo politico. Vuoi mettere un Pertini con un Berlusconi?

Elima ha scritto:Miei coetanei provenire da famiglie disastrate o da veri e propri delinquenti mettersi lavorare e studiare contemporaneamente per diplomarsi e prendere le distanze.
Un mi carissimo amico è il figlio degenere di una famiglia "affiliata" con un fratello in galera e un'altro ucciso in circostanze mai chiarite.

ok, ne prendo atto e inserisco questo caso nella mia casistica  

Elima ha scritto:Metti il dito nella piaga: infatti ho esitato milto prima di usare quella parola.
Intendo tessuto sociale. E' vero che in paesi dal tessuto sociale "sano" come l'Inghilterra o la Germania scorazzano bande di teppisti e delinquentucci anche pericolose, ma il tessuto rimane sano e la maggior parte di questi teppisti viene riassorbito grazie a valori ed ad un senso di appartenenza che qui mancano del tutto.
E' l'esempio degli adulti che forma i giovani, non necessariamente quello dei propri genitore che un adolescente raramente prende a modello, è più facile che sia un insegnante "fascinoso", un divo della tv o, purtroppo per noi, un uomo politico. Vuoi mettere un Pertini con un Berlusconi?

eheheh, lo so che è difficile definire cosa si intende per "società", inffatti mi sono ben guardato dall'abbozzare una definizione io
scherzi a parte, mi sembra che intendiamo la stessa cosa

cmq mi pare anche chiaro che siamo d'accordo sul fatto che non c'è UN fattore... nè, probabilmente uno predominante.

però io sono anche convinto (anche qua senza alcun fondamento, ma solo perchè... mi sembra ovvio) che ci sia comunque bisogno di un esempio/modello che faccia propendere la persona verso una strada piuttosto che un'altra.
cioè (e qui vorrei sapere la tua opinione), è possibile diventare una persona con la "testa sulle spalle" senza avere ALMENO un esempio "positivo"?

secondo me:

Pertini  

Anche se ritengo che l'esempio etico dei genitori conti, perfino di più se è negativo, e conti anche come modello relazionale. Chiaramente, è un'affermazione statistica la mia.

ah sì, non conosco granchè pertini come uomo politico,ma non mi riesce difficile credere che fosse un modello un pochetto migliore di silviuccio (o di quasi qualunque altro "politico" attuale, se per questo)

Un modello in cui non ho ancora trovato un'ombra.
E per come sono io, è tutto dire...

Pertini non era un santo e a scavare le sue magagne le aveva anche lui altrimenti non sarebbe arrivato fin lì, ma era un esempio di rettitudine morale (reale o meno non ha importanza) in cui la nazione si riconosceva. Tutti gli Italiani di qualsiasi movimento politico sono stati fieri di Pertini che esultava ai mondiali e mi sento tranquillamente di dire che un'altro settennato con Pertini avrebbe dato alla nazione una spina dorsale che decenni di democrazia cristiana avevano fiacchito e che un ventennio di Berluconi ha spezzato del tutto.

è possibile diventare una persona con la "testa sulle spalle" senza avere ALMENO un esempio "positivo"?

rispondo per quel che riguarda la mia esperienza, cosa intendi per esempio positivo?
ti spiego: quando ero piccola nel mio condominio abitava un uomo con due bambini, un maschio più grande e una femmina più piccolina, la madre dei due era per fatti suoi, lui aveva dei traffici poco leciti (diciamo cosi..), quindi questi due bambini vivevano in una situazione di disagio.
il padre NON si comportava con tutti e due alla stessa maniera, anche involontariamente, anche perchè sai che è impossibile comportarsi con tutti allo stesso modo (e non è nemmeno giusto).
il maschietto lo seguiva nelle sue attività(..) la femmina era da proteggere, da tenere fuori dai pericoli, da trattare coi guanti.ecc..ecc..
una volta cresciuti, il maschio odiava il padre per la vita che gli ha fatto fare, e ne ha seguito le gesta (entrando ed uscendo dal carcere),la femmina ha sempre visto il padre invece come una persona che nonostante la madre cattiva li avesse abbandonati ha fatto di tutto per crescerli con i sacrifici, e lo ringraziava per averla tutelata da quel mondo.
ora lei ha una famiglia e vive una vita comune.
in questo caso il padre è stato un esempio positivo per la femmina (perchè lui si è comportato come tale con lei) ed esempio negativo per il maschio (perchè lui si è comportato come tale con lui).
il bambino, a parte i caratteri ereditari e le predisposizioni (programmazioni), nasce tabula rasa, sta al genitore "plasmarlo" (concedimi il termine) nel migliore dei modi.
studi recenti dimostrano come anche nei primati il ruolo dei genitori (chi cresce i cuccioli) sia fondamentale e alcuni tipi di scimmie presentano traumi infantili una volta diventati adulti.
i piskelli, almeno a roma, sono i giovani, gli adolescenti (13-18-20 anni più o meno) l'età in cui ancora non sei adulto, non hai ancora il carattere formato, sei recuperabile, stai sbocciando,e quindi è ancora il genitore responsabile di ciò che ha piantato quando sei neonato e di ciò che sta crescendo in questo momento.
poi una volta diventato adulto il discorso è diverso, mi sembra inutile parlarne, come è inutile sottolineare che per genitore si intende chi cresce il bambino.

Credo sia importante il ruolo dei genitori...
Io son cresciuta a schiaffoni e punizioni in realtà, e i miei son cambiati solo superati i miei 18 anni circa, son diventati piu elastici ma ne ho prese tante da mia mamma, non ricordo nemmeno di aver avuto una bellissima infanzia, credo sia stata ' normale ' ma ricordo una cosa... Non avevo mai voglia di tornare a casa, mi metteva ansia stare a casa... E mai un bacio da mio padre o un abbraccio.
Quello che voglio per mio figlio è che sia felice di stare in famiglia, a casa nostra, che capisca che può parlare di tutto e che noi lo aiuteremo sempre ad esser felice, non perchè penso che così sarà un adolescente ' sano '... So che avrà il suo momento di ribellione, che si farà le canne e che mi sopporterà di meno, ma perchè semplicemente gli voglio bene...
E mi auguro che superati gli anni di ribellione, scazzo verso il mondo, voglia di essere uomo subito, tristezza e disagio da vincere facendo stronzate, si renda conto che noi siamo sempre qui per lui...
Spero che sia facile ma ho i miei dubbi, per fortuna ancora ci vuole perche non son affatto preparata!

La piskellitudine che intendo io è uno stato particolare di inquietudine, mista ad eccitazione, entusiasmo e una gran paura, (di solito accompagnata dal mal di pancia...!). Ci sono persone "piskelle" tutta la vita...
E per fortuna, aggiungo...
= ^ - ^ =*

Sapeva tutta la verità
il vecchio che vendeva carte e numeri,
però tua madre è stata dura da raggiungere,
lo so che senza me non c'era differenza:
saresti comunque nata,
ti avrebbe comunque avuta.

Non c'era fiume quando l'amai;
non era propriamente ragazza,
però so di aver fatto del mio meglio,
così a volte guardo se ti rassomiglio,
lo so, lo so che non è giusto,
però mi serve pure questo.

Poi ti diranno che avevi un nonno generale,
e che tuo padre era al contrario
un po' anormale, e allora saprai
che porti il nome di un mio amico,
di uno dei pochi che non mi hanno mai tradito,
perché sei nata il giorno
che a lui moriva un sogno.

E i sogni, i sogni,
i sogni vengono dal mare,
per tutti quelli
che han sempre scelto di sbagliare,
perché, perché vincere significa "accettare"
se arrivo vuol dire che
a "qualcuno può servire”,
e questo, lo dovessi mai fare,
tu, questo, non me lo perdonare.

E figlia, figlia,
non voglio che tu sia felice,
ma sempre "contro",
finché ti lasciano la voce;
vorranno
la foto col sorriso deficente,
diranno:
"Non ti agitare, che non serve a niente",
e invece tu grida forte,
la vita contro la morte.

E figlia, figlia,
figlia sei bella come il sole,
come la terra,
come la rabbia, come il pane,
e so che t'innamorerari senza pensare,
e scusa,
scusa se ci vedremo poco e male:
lontano mi porta il sogno
ho un fiore qui dentro il pugno.

(R. Vecchioni - Figlia)