soddisfazione e felicità
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Re: soddisfazione e felicità
ecchecazzo ha scritto:Non capisco perchè ogni volta che accenno ai miei studi viene fuori questa domanda, come se le due cose fossero collegate. Ma siamo in Italia o dove?
ehh..sei disoccupato? ..embe', che ti incazzi a fare!!?? mica e' colpa mia!
delfi68- -------------
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Re: soddisfazione e felicità
Al massimo disoccupata. No lavoro per un'agenzia di trading (come schiava)delfi68 ha scritto:ehh..sei disoccupato? ..embe', che ti incazzi a fare!!?? mica e' colpa mia!ecchecazzo ha scritto:Non capisco perchè ogni volta che accenno ai miei studi viene fuori questa domanda, come se le due cose fossero collegate. Ma siamo in Italia o dove?
Elima- -----------
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Re: soddisfazione e felicità
..ah, si scusa, sei una damigella..un giorno ti racconto del viaggio in taxi dalla stazione di napoli agli uffici della navitrans giu' al porto..
@ MASADA78
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Re: soddisfazione e felicità
Mandalay ha scritto:Mi rendo conto che il mio tempo per poter dialogare con voi si sta riducendo sempre più assorbito com'è dall'aumento esponenziale del lavoro, rischio quindi di scrivere male il mio pensiero e di creare fraintendimenti.
Tenterò di esprimere meglio quello che volevo dire con il mio post precedente che era una risposta più che altro a questo post della dolcissima Avalon:Per quanto io stimi la "Donna del Monte" e la reputi una delle persone più interessanti che ho conosciuto ultimamente non penso che sia possibile per noi "mortali" paragonarci a Dante e quindi ho scritto questo post frettoloso e sconclusionato nel tentativo di comunicare il mio pensiero:Avalon ha scritto:Sì.kalab99 ha scritto:Ti credi forse superiore a un Dante (che tutte quelle visioni meravigliose, le ha viste davvero, davvero!)?
Lui fa poesia, io matematica.Mi rendo conto che quello che ho scritto oltre che poco chiaro, è anche superficiale, tenterò sfrutando i minuti che ho a disposizione di chiarirmi.Mandalay ha scritto:So di essere OT ma vorrei aggiungere una mia considerazione nella diatriba fra Avalon e Pimaverino.
Io penso che la matematica sia uno splendido strumento logico inventato dall'uomo per descrivere la realtà, ma penso che i maggiori passi fatti dall'umanità verso la conoscenza siano stati fatti grazie all'intelligenza e all'intuito di alcuni individui che sono riusciti a collegare le conoscenze già apprese in maniera "creativa".
Quindi per me vince Dante in quanto a "creatività" rispetto a qualsiasi logico, razionale matematico.
La matematica è un linguaggio logico inventato o scoperto dall'uomo utilizzato anche per descrivere la realtà, la fisica parla un linguaggio matematico e il rigore logico della matematica dà basi solide per definire la realtà.
Quello che però mi preme dire è che senza l'intuito, l'intelligenza la creatività non ci sarebbe stato un progresso nella conoscenza la mia stima va a tutti gli uomini che usano il propio intelletto per allargare le nostre conoscenze in qualunque ambito, il mio non è un confronto fra poesia e matematica ma una ammirazione per gli uomini di "ingegno".
Dante (ma è solo un esempio) non è da meno a mio parere a Feynman o Peirce, la "conoscenza" dell'uomo non è seconda alla conoscenza del mondo.
Prima che si scateni la bagarre vorrei definire: l'uomo inventa (crea) quando applica le conoscenze acquisite mette quindi in atto la sua creatività la sua intelligenza il suo intuito,il primo ominide che notando che le pietre sceggiate tagliavano, si è messo lì e ha creato la prima amigdala ha applicato le sue conoscenze e ha fatto un atto creativo.
L'uomo scopre quando collegando le conoscenze fa emergere delle verità tramite il suo intuito, la sua intelligenza, la sua creatività, Galileo che costruisce il suo cannocchiale e vede i satelliti di Giove non penso che sia superiore ne inferiore a quell'ominide.
Io ho ammirazione e rispetto per entrambi e non potrei vivere senza ne l'uno
ne l'altro.
Non c'è quindi a mio parere tanta differenza nel percoso fatto se non per i risultati, ma le pietre che l'uomo pone per costruire la casa della conoscenza non sono solo matematica e logica.
Omero rimarrà una testimonianza dell'umanità finchè l'umanità esiste.
E' solo per questo che ho scritto il post precedente perchè mi pareva esagerato sminuire un Poeta.
Mandalay, fermo restando che se tu continuerai a dirmi tutte queste cose belle, io prenderò il vizio (l'ho già preso... ) e farò di tutto perché tu non smetta incluso scrivere in endecasillabi alternati - alternati alle equazioni, hai posto una cornice sensata all'argomento che inevitabilmente per la sua provocatorietà è fuggito in molte direzioni avverse, e hai centrato anche alcuni aspetti importanti conciliando l'apparentemente inconciliabile.
Se posso, evidenzio un punto: hai posto il fulcro del tuo argomento nell'uomo, nell'umanità.
Riferendo, in modo migliore di quanto abbia forse fatto io, alla centralità dell'uomo il valore della conoscenza.
Ribadisco, senza che ciò sia una diminuzione quanto un cambio di scala, che certa conoscenza dall'uomo prescinde; e che se certa opera creativa ne illumina il tempo, tuttavia i tempi dell'universo sono ben altri che quelli in cui durerà l'amore per Omero - e che in essi continuerà invece a durare ed essere vera l'eguaglianza di Eulero che ha riportato Fuxie.
Con ciò, la superiorità (non tanto mia quanto di qualunque uomo moderno razionalista) è nei confronti del Dante citato da Kalab ,e nel suo discorso teista inquadrato, quale poeta e visionario; nei confronti di un Dante uomo etico e politico, spiacente, io piccola me m'inchino.
Se dovessi scegliere tra due mondi, mille volte la matematica, ma scegliere non devo e posso godere di entrambi.
Mandalay,
(1/r2 + 1/r2 2 + 1/r23 + 1/r24) = ½(1/r1 + 1/r2 + 1/r3 + 1/r4)2
...che è l'unico modo matematico che ho trovato per mandarti un bacio, ma magari Tomhet ne sa di migliori
Re: soddisfazione e felicità
delfi68 ha scritto:
Ma tieni presente solo una cosa. Per quanto la prova di dio, per te, sia cio' che senti nel tuo cuore e nella tua mente, e questa sia una cosa grande e sacra per te.. purtroppo per noi, molti di noi, essa non solo non e' una prova in senso tecnico, ma non e' nemmeno una "prova" oggettivamente osservabile se non attraverso la tua testimonianza..
Quindi non ti offendere se la tua "prova sacra" viene da noi bistratttata e derisa..non e' un sacrilegio nei tuoi confronti o del tuo dio, ma una reazione insofferente di fronte all'uso improprio che si fa del concetto di "prova".
Ti ripeto che sono dispostissimo a prendere atto di dio se me lo dimostri, ma non se me lo testimoni..per il resto si puo' benissimo parler e riparler
Parlando egoisticamente, il pour parler mi è servito, ho fatto bene a venir qua...perché sapete, a passare da ateo a concepire l'idea di Dio ti viene una certa "enfasi", che mescolata a un certo gusto della provocazione, che ho sempre avuto, (molto poco cristiano, tra l'altro, ma ecco che imparo...) ha fatto venir fuori la mia tirata un po' tipo padre missionario... :) ma capitano quelle sere che ti parte "l'eccitazione intellettuale", dopo aver fatto una lettura che ti ha "sconvolto", sarà capitato anche a voi!Masada78 ha scritto:
hai notato che nel profilo hai messo "discepolo di Cristo"?
e quindi non sei qui per vivere la tua "passione-hobby"?
e ti pare pour parlè con queste premesse intenzionali aprire in un forum di atei un 3d nel quale sembri supporre che chi sia ateo debba sentirsi male, avere un vuoto dentro??
fra l'altro non ti pare strano questo approccio?
sembra quasi che tu sostenga che nella tua esperienza chi crede (solo in gesù o in generale?) stia meglio, non abbia vuoti.
se così fosse non sarebbe strano?
se quindi credere ti provocasse un enorme vuoto, tipo "notte oscura", allora sarebbe segno che quel credere non sia vero, che c'è qualcosa che non va in quel credere, in quella vita??
ma allora credere alla verità sarebbe equivalente a stare meglio, sarebbe "verificabile" in test psicologici come benessere soggettivo, sarebbe quasi essere quindi un po' egoisti e scegliere la vita più piena, più facile e bella? Stare meglio, "pieni"?
ti faccio queste domande per capire se te le sei già fatte.
guardi dentro di te o con uno schema mentale giudichi dal tuo trono il mondo e la vita degli uomini?
ti pare lo facesse il tuo maestro, colui che ha il titolo di giudice universale?
Non ti sembra che la tua visione implicita paia molto diversa da alcune parole del maestro di cui ti fregi di essere discepolo: "nella misura in cui giudicherete sarete giudicati", o il più famoso "beati gli afflitti... i poveri in spirito..."...
Secondo te perchè non ha detto: beati i "pieni" e maledetti i "vuoti"?
Ha mai parlato lui di questo vuoto esistenziale di cui tu parli e che dovrebbe affliggere il non credente o il malvagio?
Focalizzandosi su questo tema come interpreti le parole:
"Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demòni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome? Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità."
Credi ancora che il centro del discernimento e della discriminazione sia il "vuoto" interiore?
Come pensi che il tuo maestro risponderebbe alla tua stessa esatta domanda?
Purtroppo non so neanche bene cosa sia Dio, e che cosa stupida volervelo testimoniare, (l'ho sentito, ma già si è allontanato!); infatti Masada: il discepolo di Cristo è un'altra uscita da caprone provocatore che sono, perché in realtà ancora conosco poco o nulla delle sacre scritture, le sto leggendo.
l'idea del vuoto viene non da un ragionamento, ma dall'osservazione mia e della gente che "vedo nel mondo". (Per esempio, ho visto immagini degli sfollati della Siria, i quali avevano negli occhi una serenità indescrivibile; poi vedo gli occhi della gente nevrotica che si vede per strada da noi). Ho usato il termine vuoto, che non è della terminologia cristiana, ma ad esso puoi sostituire "castigo divino", "inferno" o che ne so.
Ho capito questo: che nelle sacre scritture c'è l'insegnamento per vivere bene, volendo uno lo potrebbe vedere anche "ateisticamente" (e infatti, per la maggior parte di questi giorni, avendo la poca fede che ho, l'ho vista così). C'è una saggezza che non avrei mai immaginato...al di là dell'esistenza o no di Dio.
In questa luce ti rispondo sui passi (non avendo però l'intelligenza divina): Cristo mi avrebbe schiaffeggiato, perché ho sbagliato...e poi, se è, mi perdonerà. Ne ho avuto, da tutto ciò, una lezione. Ho fatto un esame di coscienza. Tutto quello che ho detto, era da "operatore di iniquità".
Bene, mi sono autoflagellato abbastanza? :)
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Re: soddisfazione e felicità
Già, bisognerebbe proprio vivere seguendo le sacre scritture, il mondo sarebbe sicuramente migliore. Vado a fare la mia parte, mi consigli di iniziare ammazzando i vicini che venerano il dio sbagliato o di mettere a morte qualche omosessuale?kalab99 ha scritto:Ho capito questo: che nelle sacre scritture c'è l'insegnamento per vivere bene, volendo uno lo potrebbe vedere anche "ateisticamente" (e infatti, per la maggior parte di questi giorni, avendo la poca fede che ho, l'ho vista così). C'è una saggezza che non avrei mai immaginato...al di là dell'esistenza o no di Dio.
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Re: soddisfazione e felicità
Direi di sì, e sei anche stato simpaticokalab99 ha scritto: Bene, mi sono autoflagellato abbastanza? :)
Ricorda però che la saggezza etica è connaturata nella capacità umana, puoi trovarla dentro di te scegliendo quello che vuoi essere perché hai già la dotazione minima per essere saggio: un cervello, una mente, la voglia di metterti in discussione e capire.
Nelle scritture trovi cose molto sagge e cose estremamente vergognose e disumane, passate tutte per parola di dio. Preferirei dialogare con qualcuno che sia meno schizoide, per parte mia.
Visto che sei incline al piacere intellettuale delle letture sconvolgenti, buttati anche sull'etica umana. Potresti trovarla altrettanto esaltante.
Re: soddisfazione e felicità
Che ti devo dire, non so neanche se nella Bibbia c'è scritto di fare questo. Ma per saggezza, è ovvio, non intendo quello. ça va? Si tratta di saggezza accumulata da nostri simili per millenni, e va letta ovviamente con una certa "flessibilità mentale", non fermandosi al letterale.Fux89 ha scritto:Già, bisognerebbe proprio vivere seguendo le sacre scritture, il mondo sarebbe sicuramente migliore. Vado a fare la mia parte, mi consigli di iniziare ammazzando i vicini che venerano il dio sbagliato o di mettere a morte qualche omosessuale?kalab99 ha scritto:Ho capito questo: che nelle sacre scritture c'è l'insegnamento per vivere bene, volendo uno lo potrebbe vedere anche "ateisticamente" (e infatti, per la maggior parte di questi giorni, avendo la poca fede che ho, l'ho vista così). C'è una saggezza che non avrei mai immaginato...al di là dell'esistenza o no di Dio.
L'etica umana infatti è stata per la maggior parte della storia di questo disgraziato ominide, religiosa.Avalon ha scritto:
Ricorda però che la saggezza etica è connaturata nella capacità umana, puoi trovarla dentro di te scegliendo quello che vuoi essere perché hai già la dotazione minima per essere saggio: un cervello, una mente, la voglia di metterti in discussione e capire.
Nelle scritture trovi cose molto sagge e cose estremamente vergognose e disumane, passate tutte per parola di dio. Preferirei dialogare con qualcuno che sia meno schizoide, per parte mia.
Visto che sei incline al piacere intellettuale delle letture sconvolgenti, buttati anche sull'etica umana. Potresti trovarla altrettanto esaltante.
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Re: soddisfazione e felicità
Nou.
Per etica umana intendo un'etica che non abbia basi né riferimenti ad alcun essere soprannaturale né a fedi religiose.
Più chiara ora?
Per etica umana intendo un'etica che non abbia basi né riferimenti ad alcun essere soprannaturale né a fedi religiose.
Più chiara ora?
Re: soddisfazione e felicità
Kalab non c'è logica peggiore che dire che le scritture vanno lette con una certa flessibilità. E' come dire che ognuno le può interpretare, valutare e seguire come gli pare. Tutto e il contrario di tutto è allora possibile! Dai mano libera sia agli estremisti che ai bigotti che ai ben pensanti ......e così via!
Io non le ho lette ma ti assicuro che quanto dice fux è vero. Nella bibbia si sostiene tutto questo e anche di molto peggio! Altre che sacre. Sacre forse al dio Odino!!
Io non le ho lette ma ti assicuro che quanto dice fux è vero. Nella bibbia si sostiene tutto questo e anche di molto peggio! Altre che sacre. Sacre forse al dio Odino!!
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La questione se "Il mondo sia stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica in "Il mondo è sempre esistito". E' superfluo, e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico, introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem.(Ockham)
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Re: soddisfazione e felicità
Mah, a mio parere Odino era un poco più sensato di Yhwh...
Il punto è che in ogni scrittura fondante una religione c'è di tutto, contraddizioni, incoerenze, illogicità, assurdità e anche parecchie cazzate. Prendere su tutto è folle, separare il grano dal loglio è cretino: molto meglio costruire qualcosa che sia del tutto funzionale, sensato, vero.
Il punto è che in ogni scrittura fondante una religione c'è di tutto, contraddizioni, incoerenze, illogicità, assurdità e anche parecchie cazzate. Prendere su tutto è folle, separare il grano dal loglio è cretino: molto meglio costruire qualcosa che sia del tutto funzionale, sensato, vero.
Re: soddisfazione e felicità
Ma a qualche cosa deve pur far riferimento o no? Se non c'è un principio di giustizia universale, che ne è dell'etica? - riflessione non mia, forse vecchia come il cucco - nei Fratelli karamazov questa questione è sviscerata alla noia, con la conclusione: "se non c'è Dio, allora tutto è permesso". Tu che ne pensi?Avalon ha scritto:Nou.
Per etica umana intendo un'etica che non abbia basi né riferimenti ad alcun essere soprannaturale né a fedi religiose.
Più chiara ora?
Non do via libera a nessuno, che sono, un giudice di cassazione? Ho detto una cosa banale, che è una lettura che va interpretata con flessibilità mentale (non fermandosi per esempio al raccontino eva l'albero il serpente bla bla). Pensare a robe come l'allegoria, per esempio.Paolo ha scritto:Kalab non c'è logica peggiore che dire che le scritture vanno lette con una certa flessibilità. E' come dire che ognuno le può interpretare, valutare e seguire come gli pare. Tutto e il contrario di tutto è allora possibile! Dai mano libera sia agli estremisti che ai bigotti che ai ben pensanti ......e così via!
Io non le ho lette ma ti assicuro che quanto dice fux è vero. Nella bibbia si sostiene tutto questo e anche di molto peggio! Altre che sacre. Sacre forse al dio Odino!!
Di nuovo: ma su cosa basi il sensato e il vero? Considerato che non possiamo fondarlo su un amico immaginario.Avalon ha scritto:Mah, a mio parere Odino era un poco più sensato di Yhwh...
Il punto è che in ogni scrittura fondante una religione c'è di tutto, contraddizioni, incoerenze, illogicità, assurdità e anche parecchie cazzate. Prendere su tutto è folle, separare il grano dal loglio è cretino: molto meglio costruire qualcosa che sia del tutto funzionale, sensato, vero.
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Re: soddisfazione e felicità
Ne penso che un principio di giustizia assoluta e universale NON c'è.
Ovvero, qualunque proposizione in merito può essere fallace in particolari circostanze.
Non uccidere, non è assoluto. Uccideresti per salvare la vita di un bimbo? Probabilmente sì (ovviamente consideramelo un esempio ideale, salve le circostanze).
Amare il prossimo tuo come te stesso, non è assoluto. Ci si può eccome trovare nelle condizioni di doverlo combattere - soprattutto se il proprio prossimo, altro esempio ideale, è nazista.
Inoltre ciò che è giusto non è neanche uguale per tutti: offrire la stessa quantità di cibo a un uomo che lavora duro fisicamente piuttosto che a un bambino piuttosto che a una donna che allatta può non essere equo.
Insomma, spero di essermi fatta capire. Non esiste una proposizione assoluta.
Non esiste la Giustizia; esistono le giustizie che gli uomini onesti sono in grado di pensare, nella possibilità di sbagliare ma nella responsabilità di fare meglio che si può.
E' vertiginoso essere umani, solo umani; non ci si può basare su altro che sulla propria volontà e onore.
Ovvero, qualunque proposizione in merito può essere fallace in particolari circostanze.
Non uccidere, non è assoluto. Uccideresti per salvare la vita di un bimbo? Probabilmente sì (ovviamente consideramelo un esempio ideale, salve le circostanze).
Amare il prossimo tuo come te stesso, non è assoluto. Ci si può eccome trovare nelle condizioni di doverlo combattere - soprattutto se il proprio prossimo, altro esempio ideale, è nazista.
Inoltre ciò che è giusto non è neanche uguale per tutti: offrire la stessa quantità di cibo a un uomo che lavora duro fisicamente piuttosto che a un bambino piuttosto che a una donna che allatta può non essere equo.
Insomma, spero di essermi fatta capire. Non esiste una proposizione assoluta.
Non esiste la Giustizia; esistono le giustizie che gli uomini onesti sono in grado di pensare, nella possibilità di sbagliare ma nella responsabilità di fare meglio che si può.
E' vertiginoso essere umani, solo umani; non ci si può basare su altro che sulla propria volontà e onore.
Re: soddisfazione e felicità
Ma se non c'è un principio universale (e conosco bene, perché ripeto sono stato un ateo)...che interesse dovrei avere a comportarmi bene, che non sia il timore della repressione poliziesca? Allora, venisse meno questa, potrei ammazzare, tanto chi mi giudicherebbe? A che pro rispettare la vita altrui? L'uomo diventerebbe, e diventerà, secondo me, come una bestia...si vedano gli americani...
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Re: soddisfazione e felicità
Non ci credo! Te non ammazzi per paura di essere giudicato?kalab99 ha scritto:Ma se non c'è un principio universale (e conosco bene, perché ripeto sono stato un ateo)...che interesse dovrei avere a comportarmi bene, che non sia il timore della repressione poliziesca? Allora, venisse meno questa, potrei ammazzare, tanto chi mi giudicherebbe? A che pro rispettare la vita altrui? L'uomo diventerebbe, e diventerà, secondo me, come una bestia...si vedano gli americani...
Allora sei pericolosissimo!
Cazzo, che gente che c'è al mondo!
è deprimente...lo so che c'è questa gente, è pieno il mondo di voialtri, ma è sempre deprimente averci a che fare!
p.s.: si vedano gli americani?
chi quelli che mettono una bibbia in ogni stanza d'albergo? e che dicono GOD bless you una frase sì e l'altra pure?
Ultima modifica di loonar il Ven 30 Ago 2013 - 15:53 - modificato 2 volte.
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Re: soddisfazione e felicità
No. Si vedano gli anarchici
Nessun interesse.
Riconosco a ciascun essere umano il medesimo diritto alla libertà, alla dignità, al benessere e alla ricerca della felicità che riconosco a me stessa.
E non per interesse.
Perché secondo me è giusto.
Nessun interesse.
Riconosco a ciascun essere umano il medesimo diritto alla libertà, alla dignità, al benessere e alla ricerca della felicità che riconosco a me stessa.
E non per interesse.
Perché secondo me è giusto.
Re: soddisfazione e felicità
Dimenticavo: leggiti, oltre alle scritture di cui dicevi, anche la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo.
Ti interesserà.
Ti interesserà.
Re: soddisfazione e felicità
Mi è venuta una gran voglia di colpire un sacco da boxeur.
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Re: soddisfazione e felicità
Solo gli altri esseri umani possono giudicarti, se sei ateo non c'è scritto da nessuna parte il giusto o il sbagliato, è una tua libera scelta, e non ci vedo niente di male. Io sono d'accordo con i DU, non li ritengo una verità universale.kalab99 ha scritto:Ma se non c'è un principio universale (e conosco bene, perché ripeto sono stato un ateo)...che interesse dovrei avere a comportarmi bene, che non sia il timore della repressione poliziesca? Allora, venisse meno questa, potrei ammazzare, tanto chi mi giudicherebbe? A che pro rispettare la vita altrui? L'uomo diventerebbe, e diventerà, secondo me, come una bestia...si vedano gli americani...
Non necessariamente l'uomo diventerebbe una bestia, e se lo fa, è semplicemente la natura umana allora, quella di uccidersi coi propri simili e di essere una specie disgustosa(e a me sembra proprio che sia così, tranne quando ce lo possiamo permettere di vivere in pace).
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Re: soddisfazione e felicità
soprattutto quello che ho grassettatoTomhet ha scritto:
Solo gli altri esseri umani possono giudicarti, se sei ateo non c'è scritto da nessuna parte il giusto o il sbagliato, è una tua libera scelta, e non ci vedo niente di male. Io sono d'accordo con i DU, non li ritengo una verità universale.
Non necessariamente l'uomo diventerebbe una bestia, e se lo fa, è semplicemente la natura umana allora, quella di uccidersi coi propri simili e di essere una specie disgustosa(e a me sembra proprio che sia così, tranne quando ce lo possiamo permettere di vivere in pace).
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Re: soddisfazione e felicità
visto che di antichi se ne parlava anche qua:
http://atei.forumitalian.com/t3496p210-il-futuro-dell-umanita#267782
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Re: soddisfazione e felicità
Non fa una piega.Avalon ha scritto:Ne penso che un principio di giustizia assoluta e universale NON c'è.
Ovvero, qualunque proposizione in merito può essere fallace in particolari circostanze.
[...]
Insomma, spero di essermi fatta capire. Non esiste una proposizione assoluta.
Non esiste la Giustizia; esistono le giustizie che gli uomini onesti sono in grado di pensare, nella possibilità di sbagliare ma nella responsabilità di fare meglio che si può.
Ma poi a livello di organizzazione sociale la Giustizia (intesa come complesso di regole definite come accettabili) prende piede, eccome.
E il discendente ordinamento che preveda un sistema sanzionatorio diviene necessario (quindi, in qualche modo "assoluto").
Sono convinto che questa frase abbia animato in buona fede molti "normalizzatori" storici (religiosi e non) che proposero/imposero il loro modo di intendere il Mondo nel preclaro tentativo di renderlo "migliore".Avalon ha scritto:E' vertiginoso essere umani, solo umani; non ci si può basare su altro che sulla propria volontà e onore.
Hai citato i nazisti. Ti pare che fossero dei "senza morale"?
Ah...
Poi ho letto i commenti succedutisi nel mentre che scrivevo questo post... Gli anarchici, già!... Quasi dimenticavo la mia stessa indole...
La dichiarazione Universale (universale?... Ma se abbiamo appena detto che non c'è Giustizia Universale!?...) dei diritti dell'Uomo rappresenta un capolavoro teorico tendente a tacitare le coscienze nel merito oggettivo, nella convinzione che basti "dichiarare" che chiunque abbia diritto alla felicità (eh?) e perseguirla come meglio crede, nel rispetto del diverso da sé...
Bellissimo, ma teorico... In pratica come si realizza? Semplice, non si realizza.
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Re: soddisfazione e felicità
SergioAD ha scritto:
Solo per dire che la matematica è una lingua universale, nel senso che essa è la lingua dell'Universo.
Essa stessa è Poesia.
Poi si accetta chi preferisce Dante o Shakespeare eppoi tra i due forse Shakespeare ma non c'è confronto con la matematica esattamente come non c'è confronto tra fede e ragione - che poi vorrebbe dire confrontare l'irrazionale con la ragione.
Comunque per me se sparissero ambe due si sentirebbe fortemente la mancanza di una sola.
Infine vedo che Avalon non si batte per avere ragione ma perché le cose che dice sono vere.
E mi piace questo parallelismo tra fede/ragione poesia/matematica e ricorda astrologia/astronomia e religione/scienza => irrazionalità/razionalità.
Ah! Infine, non devo convincere nessuno e come umanista ho gli stessi sentimenti benevoli di chi li proclama verso gli esseri umani.
Ci vorrebbe un po' piu' di sano relativismo in questo forum...Michel de Montaigne ha scritto:Capita alle persone veramente sapienti quello che capita alle spighe di grano: si levano e alzano la testa dritta e fiera finché sono vuote, ma quando sono piene di chicchi cominciano a umiliarsi e ad abbassare il capo.
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Re: soddisfazione e felicità
Diva, io ti posso dare ragione ma dovresti mettere a confronto l'assolutismo insano in questo forum e una relazione di correlazione con il valore vuoto per pieno di Michel De Montaigne.
In ambito interdisciplinare descrivere correttamente i requisiti funzionali è indispensabile e farlo elegantemente piace ed è bello.
Poi ci hanno costretti ad usare le pseudo lingue, pseudo codici, linguaggi di modellazione universale in modo che tutti - ma proprio tutti leggano minimizzano gli errori d'interpretazione. Funziona meglio altrimenti non l'avremmo fatto.
Lo avevo dichiarato già che ogni singola mia affermazione passa per un procedimento simile ai cicli di vita applicati nel mondo tecnico. L'ho fatto con l'idea di trattare l'essere umano come una funzione - quando analizzi la poesia anche tu lo fai questo, esattamente come quando analizzo il mio dominio operativo anche io lo faccio questo.
Sospetto che hai quotato tutto per una frase che ho scritto un modo emozionale, in questo caso la tua risposta è più forte con l'aforisma tutt'altro che estetico di De Montaigne.
In ambito interdisciplinare descrivere correttamente i requisiti funzionali è indispensabile e farlo elegantemente piace ed è bello.
Poi ci hanno costretti ad usare le pseudo lingue, pseudo codici, linguaggi di modellazione universale in modo che tutti - ma proprio tutti leggano minimizzano gli errori d'interpretazione. Funziona meglio altrimenti non l'avremmo fatto.
Lo avevo dichiarato già che ogni singola mia affermazione passa per un procedimento simile ai cicli di vita applicati nel mondo tecnico. L'ho fatto con l'idea di trattare l'essere umano come una funzione - quando analizzi la poesia anche tu lo fai questo, esattamente come quando analizzo il mio dominio operativo anche io lo faccio questo.
Sospetto che hai quotato tutto per una frase che ho scritto un modo emozionale, in questo caso la tua risposta è più forte con l'aforisma tutt'altro che estetico di De Montaigne.
SergioAD- -------------
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Re: soddisfazione e felicità
Viene spontaneo domandarsi su cosa basi l'affermazione che "nelle sacre scritture c'è l'insegnamento per vivere bene", se non sai cosa è contenuto nelle sacre scritture.kalab99 ha scritto:Che ti devo dire, non so neanche se nella Bibbia c'è scritto di fare questo..Fux89 ha scritto:Già, bisognerebbe proprio vivere seguendo le sacre scritture, il mondo sarebbe sicuramente migliore. Vado a fare la mia parte, mi consigli di iniziare ammazzando i vicini che venerano il dio sbagliato o di mettere a morte qualche omosessuale?kalab99 ha scritto:Ho capito questo: che nelle sacre scritture c'è l'insegnamento per vivere bene [...]
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Re: soddisfazione e felicità
loonar, e non saltare subito alle conclusioni; non ho detto che io ammazzerei se non avessi paura bla bla (ma che cavolo, e dammela un po' di benevolenza)
queste erano le conseguenze del ragionamento per assurdo: uomo senza etica; mi spiego meglio: se per assurdo, mettiamo fra x generazioni, il relativismo etico arrivasse alle sue estreme conseguenze (cioè non esiste un'etica condivisa, come è, ancora, anche se in sgretolamento secondo me, oggi), allora "tutto sarebbe permesso". Il che, più che farina del mio sacco, ho già detto da chi viene...
le sto leggendo, fux89. Ed è bello perché mesi fa pensavo fossero una strunzata quanto te, oggi ho visto che è pieno di roba interessante quel libro.
queste erano le conseguenze del ragionamento per assurdo: uomo senza etica; mi spiego meglio: se per assurdo, mettiamo fra x generazioni, il relativismo etico arrivasse alle sue estreme conseguenze (cioè non esiste un'etica condivisa, come è, ancora, anche se in sgretolamento secondo me, oggi), allora "tutto sarebbe permesso". Il che, più che farina del mio sacco, ho già detto da chi viene...
le sto leggendo, fux89. Ed è bello perché mesi fa pensavo fossero una strunzata quanto te, oggi ho visto che è pieno di roba interessante quel libro.
kalab99- -----------
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Re: soddisfazione e felicità
Se ti piace il fantasy ti consiglio le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di George R. R. Martin. Sono molto più appassionanti e ben scritte della Bibbia. :si si:
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Re: soddisfazione e felicità
A proposito di saggezza, ricordo che a dodici anni un vecchio bibliotecario mi insegnò: non si giudica un libro dalla copertina. E per copertina s'intendono, in senso allargato, tutti i pregiudizi che puoi avere su quel libro.
A loonar, dimenticavo: gli americani per me sono i farisei per eccellenza
"Guai a voi scribi e farisei ipocriti, perchè pulite l'esterno del bicchiere e del piatto, mentre dentro sono pieni di rapina e d'immondizia"
Diceva un altro tonto, Bob Marley, : "Tutto quello che succede in America è opera del diavolo"
A loonar, dimenticavo: gli americani per me sono i farisei per eccellenza
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Diceva un altro tonto, Bob Marley, : "Tutto quello che succede in America è opera del diavolo"
Ultima modifica di kalab99 il Ven 30 Ago 2013 - 20:32 - modificato 2 volte.
kalab99- -----------
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Re: soddisfazione e felicità
Attento che i pregiudizi valgono in tutti i sensi eh, non è che tu hai trovato per caso un libro mai sentito chiamato "bibbia" e d'incanto te ne sei innamorato. Il tuo giudizio è fortemente influenzato dal tuo credo e ti fa passare sopra il fatto che quel libro è stato scritto da un branco di pecorai mediorientali che tu assumi abbiano veramente avuto contatti con dio. Mi sbaglio?kalab99 ha scritto:A proposito di saggezza, ricordo che a dodici anni un vecchio bibliotecario mi insegnò: non si giudica un libro dalla copertina. E per copertina s'intendono, in senso allargato, tutti i pregiudizi che puoi avere su quel libro.
Tomhet- -----------
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Re: soddisfazione e felicità
Sbagli perché credi che il mio credo sia dogmatico; non è che uno decide di aderire da un momento all'altro a un'idea, è un percorso di conoscenza, diciamo.
Come quando uno diventa (diventava, ahime, oramai) comunista: all'inizio leggeva qualche opuscolo, e magari s'infervorava, poi leggeva altro, poi altro, e alla fine l'ideologia prendeva corpo. Non è una cosa bianco e nero.
Nella bibbia di Dio "non ce ne giunge all'orecchio che un sussurro", e potrei allora dire che così è per le scienze, per l'etica, per il Corano etcetera.
Come quando uno diventa (diventava, ahime, oramai) comunista: all'inizio leggeva qualche opuscolo, e magari s'infervorava, poi leggeva altro, poi altro, e alla fine l'ideologia prendeva corpo. Non è una cosa bianco e nero.
Nella bibbia di Dio "non ce ne giunge all'orecchio che un sussurro", e potrei allora dire che così è per le scienze, per l'etica, per il Corano etcetera.
kalab99- -----------
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Re: soddisfazione e felicità
Ma l'intelligenza, oltre che per vivere più comodi, avere l'ascensore, non ci dovrebbe servire per vivere meglio, da sé e in comunità? Arrivo a pensare che sia questo il senso del pensiero religioso...Tomhet ha scritto:Solo gli altri esseri umani possono giudicarti, se sei ateo non c'è scritto da nessuna parte il giusto o il sbagliato, è una tua libera scelta, e non ci vedo niente di male. Io sono d'accordo con i DU, non li ritengo una verità universale.kalab99 ha scritto:Ma se non c'è un principio universale (e conosco bene, perché ripeto sono stato un ateo)...che interesse dovrei avere a comportarmi bene, che non sia il timore della repressione poliziesca? Allora, venisse meno questa, potrei ammazzare, tanto chi mi giudicherebbe? A che pro rispettare la vita altrui? L'uomo diventerebbe, e diventerà, secondo me, come una bestia...si vedano gli americani...
Non necessariamente l'uomo diventerebbe una bestia, e se lo fa, è semplicemente la natura umana allora, quella di uccidersi coi propri simili e di essere una specie disgustosa(e a me sembra proprio che sia così, tranne quando ce lo possiamo permettere di vivere in pace).
kalab99- -----------
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Re: soddisfazione e felicità
Appunto, tu arrivi alla bibbia dopo un certo percorso e quel percorso ti condiziona e ti da dei pregiudizi, perché ti aspetti già qualcosa dalla bibbia e non la leggi da 0 in modo bilanciato.kalab99 ha scritto:Sbagli perché credi che il mio credo sia dogmatico; non è che uno decide di aderire da un momento all'altro a un'idea, è un percorso di conoscenza, diciamo.
Come quando uno diventa (diventava, ahime, oramai) comunista: all'inizio leggeva qualche opuscolo, e magari s'infervorava, poi leggeva altro, poi altro, e alla fine l'ideologia prendeva corpo. Non è una cosa bianco e nero.
Nella bibbia di Dio "non ce ne giunge all'orecchio che un sussurro", e potrei allora dire che così è per le scienze, per l'etica, per il Corano etcetera.
Io dico: la bibbia è un libro che per quanto storicamente possiamo saperne è stato scritto da certe persone della cui esperienza non c'è traccia storica(ci sono degli ottimi thread qui sul forum al riguardo), che parlano di alcune cose riguardo dio, ecc...
Ora, una persona che legge il libro senza aver mai sentito del dio cristiano, chiaramente arriva a diverse conclusioni rispetto ad uno che già crede nel dio cristiano, perché mentre per il secondo tutto ciò è possibile, per l'altro, che magari ha un dio diverso, tutto ciò è chiaramente falso in quanto è semplicemente la cosa più probabile, che dei popoli abbiano avuto delle ragioni per scrivere libri di religione con certe storie, piuttosto che un essere fuori dallo spazio e dal tempo sia stato così incredibilmente stupido da affidare il piano per la salvezza dell'uomo ad un branco di ignoranti in medioriente nell'anno 0 dotati del più scadente mezzo di comunicazione possibile, la scrittura.
Ad esempio, cosa c'è che non va nel corano che ti fa dubitare di allah come vero e unico dio?
Tomhet- -----------
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Re: soddisfazione e felicità
Ti sfugge una cosa: per me Dio è sempre lo stesso, cambia il modo in cui le culture umane lo hanno "ascoltato". Come dalla Bibbia ce ne giunge un sussurro, così ce ne giunge dal Corano.
Purtroppo, e me ne rendo conto essendo stato ateo, non mi è facile spiegarvi che quando, in questi giorni, mi son messo a leggiucchiare la Bibbia, io stesso non sapevo bene cosa caspita fosse, non lo so bene neanche adesso.
Da ateo, semplicemente, avevo rinunciato all'idea che ci fosse un "principio-tutto", un "alfa e omega" da cercare, con l'aiuto di chi lo aveva cercato nelle epoche passate, e che il mondo andasse indagato solo razionalmente [perché il senso delle cose non si poteva cogliere, o perché credevo che il ricercare un senso fosse umano, non dell'universo, e tutte le cose che sapete bene].
Comunque, tanto per far capire il mio punto di vista, non ho chiese e non faccio proseliti
Purtroppo, e me ne rendo conto essendo stato ateo, non mi è facile spiegarvi che quando, in questi giorni, mi son messo a leggiucchiare la Bibbia, io stesso non sapevo bene cosa caspita fosse, non lo so bene neanche adesso.
Da ateo, semplicemente, avevo rinunciato all'idea che ci fosse un "principio-tutto", un "alfa e omega" da cercare, con l'aiuto di chi lo aveva cercato nelle epoche passate, e che il mondo andasse indagato solo razionalmente [perché il senso delle cose non si poteva cogliere, o perché credevo che il ricercare un senso fosse umano, non dell'universo, e tutte le cose che sapete bene].
Comunque, tanto per far capire il mio punto di vista, non ho chiese e non faccio proseliti
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Re: soddisfazione e felicità
Per sapere cosa dice la bibbia dovresti affidarti all'interpretazione di esegeti competenti.kalab99 ha scritto:Che ti devo dire, non so neanche se nella Bibbia c'è scritto di fare questo.
Qui puoi trovare molte utili spiegazioni: http://rispostecristiane.blogspot.it/
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Re: soddisfazione e felicità
Quello (il complesso di regole definite come accettabili) è il diritto, non la giustizia. E' un livello logico diverso. E non è assoluto in quanto dipendente dalla cultura, dalla società, dai tempi e via dicendo.primaverino ha scritto:Non fa una piega.Avalon ha scritto:Ne penso che un principio di giustizia assoluta e universale NON c'è.
Ovvero, qualunque proposizione in merito può essere fallace in particolari circostanze.
[...]
Insomma, spero di essermi fatta capire. Non esiste una proposizione assoluta.
Non esiste la Giustizia; esistono le giustizie che gli uomini onesti sono in grado di pensare, nella possibilità di sbagliare ma nella responsabilità di fare meglio che si può.
Ma poi a livello di organizzazione sociale la Giustizia (intesa come complesso di regole definite come accettabili) prende piede, eccome.
E il discendente ordinamento che preveda un sistema sanzionatorio diviene necessario (quindi, in qualche modo "assoluto").
La 'Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo' si chiama proprio così, non ce l'ho messo ioprimaverino ha scritto:Sono convinto che questa frase abbia animato in buona fede molti "normalizzatori" storici (religiosi e non) che proposero/imposero il loro modo di intendere il Mondo nel preclaro tentativo di renderlo "migliore".Avalon ha scritto:E' vertiginoso essere umani, solo umani; non ci si può basare su altro che sulla propria volontà e onore.
Hai citato i nazisti. Ti pare che fossero dei "senza morale"?
Ah...
Poi ho letto i commenti succedutisi nel mentre che scrivevo questo post... Gli anarchici, già!... Quasi dimenticavo la mia stessa indole...
La dichiarazione Universale (universale?... Ma se abbiamo appena detto che non c'è Giustizia Universale!?...) dei diritti dell'Uomo rappresenta un capolavoro teorico tendente a tacitare le coscienze nel merito oggettivo, nella convinzione che basti "dichiarare" che chiunque abbia diritto alla felicità (eh?) e perseguirla come meglio crede, nel rispetto del diverso da sé...
Bellissimo, ma teorico... In pratica come si realizza? Semplice, non si realizza.
La morale: che sia perfida o ammirevole, è comunque morale, nel senso proprio del termine.
Ma nota cosa ho detto poco dopo... basta aggiungere quello per discernere tra le morali quelle che puntano al privilegio di categoria: "Riconosco a ciascun essere umano il medesimo diritto alla libertà, alla dignità, al benessere e alla ricerca della felicità che riconosco a me stessa/o".
Si realizza nel processo del tendervi, non è un traguardo che raggiunto una volta si mantiene.
Re: soddisfazione e felicità
per assurdo... fra x anni... seee vabbe' allora dimmelo che stiamo parlando a cazzo e facciamo prima!kalab99 ha scritto:loonar, e non saltare subito alle conclusioni; non ho detto che io ammazzerei se non avessi paura bla bla (ma che cavolo, e dammela un po' di benevolenza)
queste erano le conseguenze del ragionamento per assurdo: uomo senza etica; mi spiego meglio: se per assurdo, mettiamo fra x generazioni, il relativismo etico arrivasse alle sue estreme conseguenze (cioè non esiste un'etica condivisa, come è, ancora, anche se in sgretolamento secondo me, oggi), allora "tutto sarebbe permesso". Il che, più che farina del mio sacco, ho già detto da chi viene...
le sto leggendo, fux89. Ed è bello perché mesi fa pensavo fossero una strunzata quanto te, oggi ho visto che è pieno di roba interessante quel libro.
roba interessante la bibbia (che ho letto e riletto)???? mi verrebbe da chiederti quanti (e se sì, quali) altri libri hai letto...
loonar- ----------
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Re: soddisfazione e felicità
Gli americani sono anche religiosissimi quando vogliono! Fatti un giro nella Bible Belt!kalab99 ha scritto:A proposito di saggezza, ricordo che a dodici anni un vecchio bibliotecario mi insegnò: non si giudica un libro dalla copertina. E per copertina s'intendono, in senso allargato, tutti i pregiudizi che puoi avere su quel libro.
A loonar, dimenticavo: gli americani per me sono i farisei per eccellenza
"Guai a voi scribi e farisei ipocriti, perchè pulite l'esterno del bicchiere e del piatto, mentre dentro sono pieni di rapina e d'immondizia"
Diceva un altro tonto, Bob Marley, : "Tutto quello che succede in America è opera del diavolo"
Se tanto mi da tanto... religione e fariseismo vanno a braccetto!
Ah, quando citate la bibbia mi viene una gran tristezza... ti immagini citassi le gesta di Gilgamesh per corroborare le mie tesi, che effetto ti farebbe?
Bob Marley va bene solo per ballicchiare con una canna in mano, infatti da 10 anni non lo ascolto più! (Non fumo più da 10 anni) La marea di cazzate contenuta nelle sue canzoni è da antologia!
loonar- ----------
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Re: soddisfazione e felicità
ok quindi c'è speranza che ti passi anche questa!kalab99 ha scritto:Sbagli perché credi che il mio credo sia dogmatico; non è che uno decide di aderire da un momento all'altro a un'idea, è un percorso di conoscenza, diciamo.
Come quando uno diventa (diventava, ahime, oramai) comunista: all'inizio leggeva qualche opuscolo, e magari s'infervorava, poi leggeva altro, poi altro, e alla fine l'ideologia prendeva corpo. Non è una cosa bianco e nero.
Nella bibbia di Dio "non ce ne giunge all'orecchio che un sussurro", e potrei allora dire che così è per le scienze, per l'etica, per il Corano etcetera.
Buon per te!
loonar- ----------
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Re: soddisfazione e felicità
L'intelligenza ci serve per alimentarci e riprodurci.kalab99 ha scritto:Ma l'intelligenza, oltre che per vivere più comodi, avere l'ascensore, non ci dovrebbe servire per vivere meglio, da sé e in comunità? Arrivo a pensare che sia questo il senso del pensiero religioso...Tomhet ha scritto:Solo gli altri esseri umani possono giudicarti, se sei ateo non c'è scritto da nessuna parte il giusto o il sbagliato, è una tua libera scelta, e non ci vedo niente di male. Io sono d'accordo con i DU, non li ritengo una verità universale.kalab99 ha scritto:Ma se non c'è un principio universale (e conosco bene, perché ripeto sono stato un ateo)...che interesse dovrei avere a comportarmi bene, che non sia il timore della repressione poliziesca? Allora, venisse meno questa, potrei ammazzare, tanto chi mi giudicherebbe? A che pro rispettare la vita altrui? L'uomo diventerebbe, e diventerà, secondo me, come una bestia...si vedano gli americani...
Non necessariamente l'uomo diventerebbe una bestia, e se lo fa, è semplicemente la natura umana allora, quella di uccidersi coi propri simili e di essere una specie disgustosa(e a me sembra proprio che sia così, tranne quando ce lo possiamo permettere di vivere in pace).
Hai studiato le basi della biologia?
loonar- ----------
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Re: soddisfazione e felicità
L'intelligenza, oltre a ciò che dice Loonar, e cioè ai bisogni primari, ci serve [dovrebbe/potrebbe servirci] ANCHE per stare più comodi, per vivere meglio non solo in comunità ma anche con se stessi.loonar ha scritto:L'intelligenza ci serve per alimentarci e riprodurci.kalab99 ha scritto:Ma l'intelligenza, oltre che per vivere più comodi, avere l'ascensore, non ci dovrebbe servire per vivere meglio, da sé e in comunità? Arrivo a pensare che sia questo il senso del pensiero religioso...Tomhet ha scritto:Solo gli altri esseri umani possono giudicarti, se sei ateo non c'è scritto da nessuna parte il giusto o il sbagliato, è una tua libera scelta, e non ci vedo niente di male. Io sono d'accordo con i DU, non li ritengo una verità universale.kalab99 ha scritto:Ma se non c'è un principio universale (e conosco bene, perché ripeto sono stato un ateo)...che interesse dovrei avere a comportarmi bene, che non sia il timore della repressione poliziesca? Allora, venisse meno questa, potrei ammazzare, tanto chi mi giudicherebbe? A che pro rispettare la vita altrui? L'uomo diventerebbe, e diventerà, secondo me, come una bestia...si vedano gli americani...
Non necessariamente l'uomo diventerebbe una bestia, e se lo fa, è semplicemente la natura umana allora, quella di uccidersi coi propri simili e di essere una specie disgustosa(e a me sembra proprio che sia così, tranne quando ce lo possiamo permettere di vivere in pace).
Hai studiato le basi della biologia?
L'intelligenza, non la religione, non amici immaginari ed ininfluenti.
___________________
Amico mio/dov'è la via/dove ti porta la follia/vorrei venire anch'io con te/ma l'incertezza è forte in me!
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Griiper McCloubit- -----------
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Re: soddisfazione e felicità
Scusate, sono andato a ripescare un post un po' "vecchio" che mi aveva impressionato appena l'avevo letto, ma che non avevo avuto modo di commentare subito.kalab99 ha scritto:... Dio va cercato, e si fa una fatica che non immagini...due sere fa, appunto, stavo fumando una sigaretta sul balcone, osservando le stelle, in piena Grazia, a un certo punto mi sono detto: ma non sarà in realtà un amico immaginario, inventato dall'uomo per l'uomo, per stare bene? Non sarà addirittura un oggetto di pensiero che sblocca il rilascio di feniletilamina, al posto di una bella patonzola? Poi al sogghigno vanitoso per la mia grande intelligenza (sic!) è tornata la pena. E mi sono pentito, ho chiesto perdono. Questo per delinearti un po' la complessità della questione (che, lo so, da ateo si vede un po' semplicisticamente)....
Kalab, fammi capire.......... ti sei pentito e hai chiesto perdono... cioè ti sei sentito in colpa perchè ti sei posto delle domande?!?!?!?!?
Massì, hai ragione, smettiamola di pensare, accontentiamoci della Sapienza (?) che ci ha donato Dio Signore nostro Onnipotente e Nullafacente nella Sacrerrima Bibbia!!!
... e poi ci vengono a dire che la religione è compatibile con la Scienza e si scandalizzano se gli si ride in faccia
___________________
b) Piena discrezione, da parte dei moderatori-amministratori, di espellere comunque dal forum quegli utenti che, con il loro comportamento (atteggiamento polemico, litigioso, antisocievole) risultino in qualche modo destabilizzanti per il forum, pur non infrangendo di fatto nessuna regola.
TRAD.
Unica regola: non stare sul cazzo amoderatori-amministratori.
san.guasto- -------------
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Re: soddisfazione e felicità
Porsi delle domande è la prima cosa da reprimere nelle religioni cristiane (mussulmana compresa).
[mio padre un giorno, mi raccontò come diventò ateo: aveva una vaga idea di farsi prete e allora iniziò a chiedere molte cose sul vangelo al parroco, questi gli rispose che non doveva farsi domande, ma avere fede, dopodichè avrebbe capito! Mio padre capì che lo stava prendendo per i fondelli e lasciò perdere le religioni. ]
[mio padre un giorno, mi raccontò come diventò ateo: aveva una vaga idea di farsi prete e allora iniziò a chiedere molte cose sul vangelo al parroco, questi gli rispose che non doveva farsi domande, ma avere fede, dopodichè avrebbe capito! Mio padre capì che lo stava prendendo per i fondelli e lasciò perdere le religioni. ]
loonar- ----------
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Re: soddisfazione e felicità
Kalab e' senz'altro un fake!
..tipo bartolomeus e altri nickfake della storia forumistica..
..tipo bartolomeus e altri nickfake della storia forumistica..
delfi68- -------------
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Re: soddisfazione e felicità
sei troppo buono!delfi68 ha scritto:Kalab e' senz'altro un fake!
..tipo bartolomeus e altri nickfake della storia forumistica..
il fake ce l'hanno nel cervello...
loonar- ----------
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Re: soddisfazione e felicità
torno in topic con una citazione che a me da i brividi solo a leggerla:
Dal minuto 1:13
e che riassume tutto il senso, almeno per me
figurarsi a sentirla/vederla recitata da Meryl Streep:Mi ricordo che una mattina mi sono svegliata all’alba con dentro un grande senso di aspettativa. Hai presente, no? Lo conosci? E mi ricordo di aver pensato: ecco, questo deve essere il preludio della felicità. Questo è solo l’inizio, e d’ora in poi crescerà sempre di più. Non mi ha sfiorato l’idea che non fosse il preludio. Era quella, la felicità. Era quello, il momento. Era quello.
Dal minuto 1:13
e che riassume tutto il senso, almeno per me
loonar- ----------
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Re: soddisfazione e felicità
kalab99 ha scritto:... Dio va cercato, e si fa una fatica che non immagini...due sere fa, appunto, stavo fumando una sigaretta sul balcone, osservando le stelle, in piena .....:
dio lo sa che fumi?
___________________
Lei mi sta minacciando a me?
lupetta- -------------
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Re: soddisfazione e felicità
e che cosa gliene dovrebbe fregare a dio?lupetta ha scritto:kalab99 ha scritto:... Dio va cercato, e si fa una fatica che non immagini...due sere fa, appunto, stavo fumando una sigaretta sul balcone, osservando le stelle, in piena .....:
dio lo sa che fumi?
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Re: soddisfazione e felicità
Tanto quanto gliene dovrebbe fregare se ti fai le seghe...loonar ha scritto:e che cosa gliene dovrebbe fregare a dio?lupetta ha scritto:kalab99 ha scritto:... Dio va cercato, e si fa una fatica che non immagini...due sere fa, appunto, stavo fumando una sigaretta sul balcone, osservando le stelle, in piena .....:
dio lo sa che fumi?
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Re: soddisfazione e felicità
Io sn diventata atea proprio grazie al fatto che finalmente mi son lasciata libera di pormi delle domande e cercarmi da sola le risposte o domandare aiuto, confidarmi con persone non credenti, diverse dalla gente che frequentavo ma molto piu simili a me.
Non mi è mai bastato quello che sentivo, non perche fossi piu intelligente di loro ma semplicemente perche quelle risposte sono sceme.
La fede è un sentire, non si può giudicare.
Ma quel sentire se ti manca devi pregare per sentirlo.
Se non lo senti devi pregare perchè dio ti aiuti.
Se dio non ti aiuta bene, ti sta regalando una croce.
La croce la devi dedicare a lui.
A lui che non conosci, non hai mai visto e non hai mai sentito.
E così via...
Nessuno dava una risposta chiara di fede ma c è.
Credere a stronzate, diverso da fiducia, la fiducia non è incondizionata e va guadagnata prima, io non mi fido a prescindere, non mi fido nemmeno totalmente di me stessa, domani potrei impazzire.
Poi pensavo sempre... Ma perche dio non voleva che Eva mangiasse la mela, che ' vedesse ' ?
Se non aveva niente da nascondere perche??
Perche no a prescindere?
Io non dico a mio marito di non guardarmi il cell se non ho niente da nascondere! Non dico fidati a prescindere, dico rispettami sopratutto perche son degna di rispetto e fiducia, non perche te lo dico io e mi devi amare perche t ho scelto!
E se ha una debolezza, il cellulare glielo faccio vedere io, perchè gli voglio bene e perche non ho niente da nascondere, non lo punisco dopo.
Allora pensavo... Se esiste aveva molto da nascondere, altrimenti... perché?
Tante domande che i credenti si reprimono dal farsi perche hanno paura, domande talmente sceme che quando se le fanno capiscono che era molto meglio se se le facevano prima, senza paura, le risposte ci sono eccome, basta ragionarci...
Certo che i pezzi da novanta dicono che devi credere per fede senza mettere in dubbio dio, certo che insinuano il concetto di timore, altrimenti chiunque riuscirebbe a capire...
E poi loro come fanno? Chi gli riempie le tasche?
E se tutti quelli che oggi credono, aprissero gli occhi?
Vedessero le cose come noi? Vincessero la paura di dio?
Beh allora credo che sarebbero cazzi amari per tutti sti boss in gonnella!!
E un po', specialmente in questo periodo, sbagliando, mi farebbe piacere... Perche dovrei fregarmene ma non è possibile.
Ma sopratutto mi farebbe piacere per le nuove generazioni.
Non mi è mai bastato quello che sentivo, non perche fossi piu intelligente di loro ma semplicemente perche quelle risposte sono sceme.
La fede è un sentire, non si può giudicare.
Ma quel sentire se ti manca devi pregare per sentirlo.
Se non lo senti devi pregare perchè dio ti aiuti.
Se dio non ti aiuta bene, ti sta regalando una croce.
La croce la devi dedicare a lui.
A lui che non conosci, non hai mai visto e non hai mai sentito.
E così via...
Nessuno dava una risposta chiara di fede ma c è.
Credere a stronzate, diverso da fiducia, la fiducia non è incondizionata e va guadagnata prima, io non mi fido a prescindere, non mi fido nemmeno totalmente di me stessa, domani potrei impazzire.
Poi pensavo sempre... Ma perche dio non voleva che Eva mangiasse la mela, che ' vedesse ' ?
Se non aveva niente da nascondere perche??
Perche no a prescindere?
Io non dico a mio marito di non guardarmi il cell se non ho niente da nascondere! Non dico fidati a prescindere, dico rispettami sopratutto perche son degna di rispetto e fiducia, non perche te lo dico io e mi devi amare perche t ho scelto!
E se ha una debolezza, il cellulare glielo faccio vedere io, perchè gli voglio bene e perche non ho niente da nascondere, non lo punisco dopo.
Allora pensavo... Se esiste aveva molto da nascondere, altrimenti... perché?
Tante domande che i credenti si reprimono dal farsi perche hanno paura, domande talmente sceme che quando se le fanno capiscono che era molto meglio se se le facevano prima, senza paura, le risposte ci sono eccome, basta ragionarci...
Certo che i pezzi da novanta dicono che devi credere per fede senza mettere in dubbio dio, certo che insinuano il concetto di timore, altrimenti chiunque riuscirebbe a capire...
E poi loro come fanno? Chi gli riempie le tasche?
E se tutti quelli che oggi credono, aprissero gli occhi?
Vedessero le cose come noi? Vincessero la paura di dio?
Beh allora credo che sarebbero cazzi amari per tutti sti boss in gonnella!!
E un po', specialmente in questo periodo, sbagliando, mi farebbe piacere... Perche dovrei fregarmene ma non è possibile.
Ma sopratutto mi farebbe piacere per le nuove generazioni.
___________________
Il mio amante virtuale è un paperotto iperglutinico!
E il mio zito virtuale è fuxino!!
Lyallii- -------------
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Re: soddisfazione e felicità
Be ragazzi, che dire, mi rendo conto che non ci capiamo; io stesso non avrei capito quando ero ateo...e non sono neanche bene in grado di spiegare. Diciamo che il punto principale, la "premessa" dalla quale ci muoviamo "noi" atei (io me ne sto allontanando, ma non immaginate la fatica), credo sia il materialismo radicale.
E buon, si spera, per voi.
Comunque, riflessione/domanda ulteriore che vi faccio: pensate che nella vostra vita non ci sia un Dio (o svariati)? [Quelli che cristianamente si dicono idoli]. Perché vedete, quel famoso esame di coscienza che si fa davanti a Dio, mi ha dato parecchia autoconoscenza, diciamo così, e...
Sempre se si può discutere "da cristiani"...perché qui vedo la risata a prescindere, e vabbe, non m'importa tanto, ma basta dirlo una volta per tutte e la finisco qua, ché diventa qualcosa di diverso da un dialogo!
E buon, si spera, per voi.
Comunque, riflessione/domanda ulteriore che vi faccio: pensate che nella vostra vita non ci sia un Dio (o svariati)? [Quelli che cristianamente si dicono idoli]. Perché vedete, quel famoso esame di coscienza che si fa davanti a Dio, mi ha dato parecchia autoconoscenza, diciamo così, e...
Sempre se si può discutere "da cristiani"...perché qui vedo la risata a prescindere, e vabbe, non m'importa tanto, ma basta dirlo una volta per tutte e la finisco qua, ché diventa qualcosa di diverso da un dialogo!
kalab99- -----------
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