Il rito

Le cerimonie mi danno il voltastomaco, se un inno viene suonato ne avverto la violenza e se mi soffermo sulle parole scappo via per non vomitare o mi metto a ridere per non scappare....
Evidentemente le mie difese razionali sono scarse.....
C'è comunque rito e rito: quello che coinvolge molti è quello cui mi riferisco. Persone che credi di conoscere bene assumono comportamenti del tutto diversi ossia appaiono ai miei occhi condizionati e manipolati. Mi sembra di entrare allora in un cartone animato in cui però vengo realmente "strattonato" da .... zombi. E' una sensazione sgradevolissima e solitamente preferisco andare via prima piuttosto che "ferire" qualcuno.

Io la vivo diversamente, forse perché tutte queste assurdità anni fa le consideravo normali (o forse quasi), ossia quando non ero ancora ateo, oggi rivedendo le stesse scene provo qualche sgradevole sensazione, ma non di certo come le descrivi tu, però ti posso capire... non so forse sei cresciuto in un ambiente ateo o forse sei meno tollerante di me (non in senso negativo), per dirtene una... l'ultima volta che sono stato in chiesa è stato al matrimonio di un amico, mi sono seduto accanto a un altro amico che abbiamo in comune, dichiaratamente cattolico, a un certo punto inizia questa preghiera dove tutti si tengono per mano e le portano in alto, io ovviamente non volendo prendere parte a questa preghiera ho tenuto le mani abbassate (devo dire però che mi alzavo e mi risedevo continuamente, come facevano tutti gli altri, che strana cosa, però per chi non lo sapesse in chiesa è così, il prete ti fa capire quando alzarti e pregare e quando puoi sederti... XD), a un certo punto questo mio amico mi prende la mano sinistra me la stringe e me la tiene in alto, e prega... e io sono stato costretto a tenere questa mano così senza dire niente, cosa dovevo fare... ho preferito lasciarglielo fare per non iniziare storie durante un matromonio, è stata comunque una situazione imbarazzantissima per me. Purtroppo alcune persone non si rendono conto che in alcune situazioni non fanno altro che mettere gli altri in difficoltà, stimo molto questo mio amico per altre ragioni e a volte mi risulta difficile pensare al fatto che crede in morti che resuscitano vergini che partoriscono ecc....

Cioe' in pratica fanno la ola durante la messa??

uhm, non so come spiegare, tengono le braccia abbassate e gli avambracci alzati, tenendosi per mano uno a fianco all'altro... è più chiaro così?

Spettacolo...!

i riti non mi piacciono, di qualunque tipo, ho perfino insofferenza per "il caffè delle 8"

uagliò..o'cafè..è sacro..

delfi68 ha scritto:uagliò..o'cafè..è sacro..

Che non sia lavazza pero'...... Caffè Camardo e' insuperato ( per quanti ne ho provati) e rigorosamente al bar.....
Ecco sarei disposto a credere ad un dio caffè..... Che si sostanzia nella bianca tazzina.

Mai sentito.
Per me il migliore provato finora e' l'Illy

La teiera già c'era, mettiamoci pure la caffettiera e le tazzine e siamo a posto e comunque Dio Caffè non l'avevo mai sentita il figlio come lo chiamiamo Dio Poket coffe?

Per tornare seri e in topic: sarà un problema mio ma più tempo passa e piò aborrisco i riti e le manifestazioni religiose in genere.
Sento proprio un senso di fastidio a vedere gente che se ci parli può sembrare normale, assuefarsi come amebe alle baggianate galattiche che raccontano tizi vestiti in maniera eccentrica (a voler essere buoni).
Altri riti non religiosi non so... mo' ci penso.

Uhm... che ne dite delle processioni? Là sì che sembrano tutti zombie, lenti lenti... con quelle voci dal tono basso, quelle candele... che cosa macabra.

Che facciano tutti i riti che vogliono; basta che si diano un ordinamento democratico, che non discriminino nessuno
in base a sesso, orientamento sessuale, ecc., che non appaiano in
televisione ogni giorno, non rubino i soldi dei contribuenti e non si
impiccino nella cosa pubblica.

sì ma che li facciano a casa, non è giusto bloccare una strada perché c'è la processione o altra roba del genere...

Contestualizzando ne abbiamo tutti.

La regolarità di mangiare, lavarsi, andare al bagno, a teatro... accendere 4 candele per farsi una chiattella. E' la storia degli umani compreso il rifiuto e le manie ossessive e compulsive.

Diciamo che la differenza sta da qualche parte tra il "non sopporto" e il "non m'importa", ognuno col suo livello di ansia.

Mangiare il corpo di cristo, aspergere il capo con acqua, olio, cenere, il no carne di venerdì, il segno della croce, sono rituali semplicemente grotteschi, fuori dal tempo.
Credo che in fondo, quando glielo si evidenzia, alcuni credenti un po' se ne vergognino, e questo mi dispiace. Mi dispiace che qualcuno debba sentirsi privato di qualcosa di fondamentale alla sola idea di non poterli più compiere, anche cadendo nel ridicolo per se stesso e per gli altri.
Proprio perchè dovrebbero essere rassicuranti, i gesti ripetuti, ossessivi, compulsivi, i riti mi spaventano. Mi terrorizza l'idea di entrare nel loop cerebrale che questi inducono, e mi disgusta la loro artificiosità, il fatto che sono stati creati per questo, come l'eroina.

Lotus ha scritto:sì ma che li facciano a casa, non è giusto bloccare una strada perché c'è la processione o altra roba del genere...

Questo rientra nella libertà di manifestazione.

Steerpike ha scritto:

Lotus ha scritto:sì ma che li facciano a casa, non è giusto bloccare una strada perché c'è la processione o altra roba del genere...

Questo rientra nella libertà di manifestazione.

Infatti, ho il pieno diritto di dire quanto siano stupide certe manifestazioni religiose.

Lotus, "certe"? praticamente TUTTE!

nellolo ha scritto:Lotus, "certe"? praticamente TUTTE!

Mi hai fregato sul tempo ah ah

Dico "certe" perché ovviamente non le conosco tutte, magari esiste qualche rito buddhista che potrei ritenere più digeribile? Non saprei... XD

Lotus ha scritto:Dico "certe" perché ovviamente non le conosco tutte, magari esiste qualche rito buddhista che potrei ritenere più digeribile? Non saprei... XD

Prova a digerire questo

http://atei.forumitalian.com/t563p480-buddhismo#131574

per esempio

nellolo ha scritto:

Come mangiare un mattone con sopra senape e marmellata

Lotus ha scritto:Dico "certe" perché ovviamente non le conosco tutte, magari esiste qualche rito buddhista che potrei ritenere più digeribile? Non saprei... XD

ma proprio buddhista dovevi scrivere?
ma lo fai apposta per innervosire qualcuno a cui il buddhismo ha già creato acidità di stomaco?

mix ha scritto:

Lotus ha scritto:Dico "certe" perché ovviamente non le conosco tutte, magari esiste qualche rito buddhista che potrei ritenere più digeribile? Non saprei... XD

ma proprio buddhista dovevi scrivere?
ma lo fai apposta per innervosire qualcuno a cui il buddhismo ha già creato acidità di stomaco?

Pesantezza. (Forse non esattamente di stomaco)

No, non l'ho fatto apposta... ho visto che c'è un thread sul buddhismo ma ho letto poco e niente!

Lotus ha scritto: No, non l'ho fatto apposta... ho visto che c'è un thread sul buddhismo ma ho letto poco e niente!

Non ti sei perso nulla

Rasputin ha scritto:Non ti sei perso nulla

uhm... mi sa che lo leggerò lo stesso XD non adesso però :)

Lotus ha scritto:

Rasputin ha scritto:Non ti sei perso nulla

uhm... mi sa che lo leggerò lo stesso XD non adesso però :)

qualcuno non sarà contento .....

Sabre03 ha scritto:Le cerimonie mi danno il voltastomaco, se un inno viene suonato ne avverto la violenza e se mi soffermo sulle parole scappo via per non vomitare o mi metto a ridere per non scappare....
Evidentemente le mie difese razionali sono scarse.....
C'è comunque rito e rito: quello che coinvolge molti è quello cui mi riferisco. Persone che credi di conoscere bene assumono comportamenti del tutto diversi ossia appaiono ai miei occhi condizionati e manipolati. Mi sembra di entrare allora in un cartone animato in cui però vengo realmente "strattonato" da .... zombi. E' una sensazione sgradevolissima e solitamente preferisco andare via prima piuttosto che "ferire" qualcuno.

Nemmeno io sopporto i riti ma.. diciamo che li "sopporto" meglio di te

Sono d'accordo sul fatto che persone che credo di conoscere bene quando seguono una messa, una processione o un qualunque tipo di rito, appaiono sicuramente condizionati, alle volte anche manipolati. Questa cosa l'ho sempre trovata spaventosa, un simile esempio l'ho vissuto quando ho dovuto accompagnare mio fratello a vedere la madonna di fatima arrivata per una breve gita a Cagliari. Spaventoso, non so se qualcuno ha visto il film "Tommyknockers" in cui gli abitanti del paese erano succubi della forza aliena... avevo davanti la medesima situazione. Tutte le personalità annullate, tutti a seguire una statua come se fosse il loro radiocomando. Senza contare le ammucchiate disumane e al massimo dell'inciviltà per accaparrarsi una candela benedetta di cera stearica...

Gerusalemme, 14 apr. (Adnkronos) - Migliaia di pellegrini ortodossi si sono ritrovati a Gerusalemme per partecipare al rito del fuoco per ricordare la resurrezione di Cristo, nella basilica del Santo sepolcro. Il patriarca greco ortodosso o un suo rappresentante, prevede la cerimonia, entra da solo dall'edicola, dove la tradizione ortodossa vuole che sia stato sepolto il Cristo, e vi esce con una candela accesa con il ''fuoco santo'' che rappresenta il messaggio del miracolo trasmesso ogni anno ai fedeli.

ma perchè mai i mamuthones a gerusalemme??



Merdules al muro del pianto!!!

Nel contesto del rito posso inserire alcune pratiche di "medicina naturale".



Medicina popolare in Lessinia





Da trent’anni lavoro come medico in Lessinia, ampia catena
montuosa a nord di Verona, ed ho potuto cogliere degli aspetti interessanti
relativamente all’uso popolare di piante medicinali.


Per sette anni come medico condotto a Velo Veronese, per 24
anni come medico di famiglia a Badia Calavena.


Il primo periodo è stato il più magico: Velo Veronese,
piccolo paese che si aggrappa con le sue case sulla montagna ai piedi della
Purga di Velo, piccolo paese dove gli abitanti nel centro sono pochi e la maggioranza
vive in contrade sparse nel bel mezzo dei boschi e dei prati, piccolo paese
battuto costantemente dal vento delle Piccole Dolomiti, a due passi dal gruppo
del Carega alto 2256 metri, quasi costantemente innevato; piccolo paese dove la
neve persiste sul terreno quasi più dell’erba verde, dove la gente è semplice,
sincera e sono in uso ancora molte pratiche di medicina popolare.


In tale contesto sono venuto a conoscenza che il Geranium
Robertianum è ottimo se pestato come il prezzemolo sulle ferite e sulle
contusioni, che la Catia Orà (Stachis Recta) è molto utilizzata per i raffreddori e le bronchiti; perché funzioni
però bisogna seguire un rituale quasi magico: la si deve far bollire per cinque
minuti, dopo di che si faranno dei suffumigi alla fine dei quali ci si deve
lavare il viso con il decotto per sette volte partendo dall’alto fino al basso,
cioè dai capelli fino al mento; dopodiché ci si deve asciugare con un
asciugamano bianco e si deve lasciare l’acqua del lavaggio ferma per una notte;
se l’acqua risulterà densa e gelatinosa vorrà dire che il raffreddore è passato
nell’acqua, se l’acqua invece rimane limpida significherà che il raffreddore è
rimasto all’ammalato, forse per qualche passaggio scorretto durante il magico
rituale.


E’ incredibile sentire come questi montanari credano a tale
pratica e con quanta convinzione affermino che se l’acqua diventa densa sono
guariti.


Io per mia curiosità mi son fatto mostrare molte volte
quell’acqua densa, ma non ho riscontrato nessuna densità: la forza della
convinzione travalica qualsiasi evidenza.


In effetti la Stachis Recta contiene pochissime
mucillaggini, e pertanto logicamente non so come potrebbe diventare densa
l’acqua; potere della suggestione!


Una signora di una contrada che si trova ai confini del
mondo, un giorno mi porta la bambina in ambulatorio perche le visitassi le mani
che erano letteralmente piene di grosse verruche.


Le prescrivo subito una visita dermatologica e le spiego che
il dermatologo userà uno strumento speciale per levarle senza che la bambina ne
soffra particolarmente (intendevo il bisturi a freddo).


Due mesi dopo mi ricapita in ambulatorio sempre con la
bambina la quale è completamente senza verruche, mani belle lisce, normali,
senza il segno di cicatrici


Le chiedo se è andata dal dermatologo . “no dotor” mi dice
“salo come ghe io fate pasar: bisogna gratarghe sora le foie del saugo, dopo
metar le foie ne en vaseto de vero ben serà, quindi se sepelise el vaseto con
le foie dentro; moa moa che le foie le smarsise le veruche le pasa (
Traduzione: no dottore, sa come gliele ho guarite: gli ho sfregato sopra le
foglie del sambuco, poi bisogna mettere le foglie in un vaso di vetro ben
chiuso, quindi bisogna seppellire il vaso; a mano a mano che le fogli
marciscono le verruche passano).


Mi sono chiesto: normale guarigione fisiologica delle
verruche? Possibilità che il Sambuco fresco abbia qualche proprietà
misconosciuta? Possibilità di suggestione da parte della madre sulla bambina
nel senso di stimolare le difese immunitarie? Forse una risposta precisa in
senso razionale è difficile darla.


Tralascio altre pratiche magiche imparate a Velo Veronese e
mi sposto a Badia Calavena dove sono ormai 24 anni che abito.


Badia Calavena, nel fondo della vallata della Valle D’Illasi,
nel bel mezzo fra Illasi e Giazza, nota isola cimbra.


Qui le pratiche di medicina popolare si rifanno tutte al
Prete di Sprea ( Don Luigi Zocca), che pur avendo sposato alcune pratiche
locali, vi ha messo molto del suo.


Personalità certamente forte, impositiva, ha formulato una
serie di ricette quali:” Incontinenza urinaria: impastare insieme ortica e
farina di segala; fare tanti bocconcini da cuocere nel forno. Mangiarne tre o
quattro al giorno; camminare a piedi nudi lungo un ruscello, con l’acqua fino
al polpaccio per cinque minuti al giorno.”


Se si tratta dell’ortica so che è lievemente astringente, e
posso dargliela per buona, ma tutte le altre pratiche che sconfinano con la
magia razionalmente non posso condividerle.


E’ incredibile come un personaggio del genere, con delle
ricette che sconfinano nella prelogica si sia fatto tanta fama. Attualmente a
Sprea è stato fondato anche un centro in commemorazione di codesto personaggio
ed è stata fondata una cooperativa per la cultura delle piante medicinali.


Uscendo una sera dalla casa di una paziente che molte
ricette mi aveva raccontato di Don Zocca, prima di entrare in auto mi fermo a
contemplare il cielo stellato; è incredibilmente limpido, forse non avevo mai
visto un cielo così limpido; si vedono tutte le costellazioni e ammiro tanta
bellezza; dico fra me: una briciola che contempla e gusta tanta bellezza come
può essere? Granello di sabbia sulla spiaggia infinita di un mare infinito.


Sauro Claudio

Quanto mi stanno sul cazzo le medicine tradizionale cinesi che usano parti di animali a rischio di estinzione e non servono a un cazzo