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Elettricità a distanza o fai da te?

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Messaggio Da Tomhet Mar 21 Feb 2012 - 1:27

Volevo avere la vostra opinione sul metodo alla base della produzione elettrica su cui si dovrebbe puntare nel prossimo futuro.
Secondo voi la produzione a distanza è destinata ad essere quella preferibile anche in futuro oppure è ora di concentrarsi su metodi di produzione di energia fai da te?

La seconda opzione è tecnicamente ed economicamente affrontabile già da oggi?
(Spero non sia un argomento già trattato in un topic apposito Elettricità a distanza o fai da te? 286704)

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Messaggio Da Rasputin Mar 21 Feb 2012 - 10:56

Tomhet ha scritto:Volevo avere la vostra opinione sul metodo alla base della produzione elettrica su cui si dovrebbe puntare nel prossimo futuro.
Secondo voi la produzione a distanza è destinata ad essere quella preferibile anche in futuro oppure è ora di concentrarsi su metodi di produzione di energia fai da te?

La seconda opzione è tecnicamente ed economicamente affrontabile già da oggi?
(Spero non sia un argomento già trattato in un topic apposito Elettricità a distanza o fai da te? 286704)

Conosco un po' solo una delle problematiche perché ce l'ho sopra la testa, sul tetto di casa.

Si tratta di un buon impianto fotovoltaico, che produce molta più energia elettrica del fabbisogno di tutto l'edificio.

Tale energia viene venduta all'ente energia elettrica locale, che la ridistribuisce; non possiamo farne uso noi perché non è immagazzinabile, bisogna consumarla subito.

Continuiamo a pagare le nostre bollette alla stessa azienda cui vendiamo l'energia wall2

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Messaggio Da Paolo Mar 21 Feb 2012 - 11:34

Per le utenze domestiche la produzione locale può essere di aiuto. Però è molto limitata in quanto nelle città il rapporto tra superficie esposta e quella abitativa è molto bassa. In un condominio hai un solo tetto con molti appartamenti. E poi una gestione così frazionata porta un vantaggio minimo. Ritengo che le fonti rinnovabili non potranno mai superare nel migliore dei casi il 30% del fabbisogno. Non è poco ma non è nemmeno sufficiente. Io credo molto di più nel risparmio energetico, che non alla produzione locale.

Rimangono insoluti i problemi dei grandi consumi energetici da parte del settore industriale e produttivo. Li siamo ancora legati al petrolio/carbone o al nucleare. Per ora non vedo via d'uscita.

Rasp! è così li da te dove tutto funziona bene. Pensa in Italia !! Una truffa continua.

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Messaggio Da teto Mar 21 Feb 2012 - 13:30

...aspettiamo la fusione nucleare calda e il KiteGen Carousel
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Messaggio Da EVO Mar 21 Feb 2012 - 15:29

La microproduzione diffusa non piace ai potenti, non piace soprattutto ai gestori dei servizi elettrici perché rende indipendenti i cittadini dal giogo delle bollette, dei rincari, etc. Sottrae immense fette di potere alle grandi multinazionali dell'energie, ai magnaccioni del carbone e del petrolio, alle multiutility, etc. Questo è il motivo per cui concettualmente la microproduzione diffusa mi piace un casino. Poi ci sono i motivi ambientali, che conosciamo tutti e cotituiscono la seconda ragione per cui mi piace. Infine ci sono risparmio e soddisfazione che fanno da contonro a tutto quanto. Per tutte le ragioni sopraesposte mi sono fatto un gran culo per progettare e installare sul tetto di casa mia un impianto fotovoltaico tre anni or sono. La lotta con la burocrazia è stata snervante, così come le difficoltà incontrate a causa della particolarità dell'installazione, ma alla fine è stata una grande soddisfazione.
Se queste tecnologie venissero incentivate davvero, i costi di acquisto e installazione scenderebbero vertiginosamente (per via dell'economia di scala) e in motissimi potrebbero dotarsi di un proprio impianto casalingo. Mettici la conversione del riscaldamento per sfruttare la produzione elettrica di casa e un paio di vetture elettriche a famiglia anziché le solite auto a motore endotermico ed il gioco sarebbe in buona parte fatto.
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Messaggio Da Rasputin Mar 21 Feb 2012 - 15:47

EVO ha scritto:La microproduzione diffusa non piace ai potenti, non piace soprattutto ai gestori dei servizi elettrici perché rende indipendenti i cittadini dal giogo delle bollette, dei rincari, etc. Sottrae immense fette di potere alle grandi multinazionali dell'energie, ai magnaccioni del carbone e del petrolio, alle multiutility, etc. Questo è il motivo per cui concettualmente la microproduzione diffusa mi piace un casino. Poi ci sono i motivi ambientali, che conosciamo tutti e cotituiscono la seconda ragione per cui mi piace. Infine ci sono risparmio e soddisfazione che fanno da contonro a tutto quanto. Per tutte le ragioni sopraesposte mi sono fatto un gran culo per progettare e installare sul tetto di casa mia un impianto fotovoltaico tre anni or sono. La lotta con la burocrazia è stata snervante, così come le difficoltà incontrate a causa della particolarità dell'installazione, ma alla fine è stata una grande soddisfazione.
Se queste tecnologie venissero incentivate davvero, i costi di acquisto e installazione scenderebbero vertiginosamente (per via dell'economia di scala) e in motissimi potrebbero dotarsi di un proprio impianto casalingo. Mettici la conversione del riscaldamento per sfruttare la produzione elettrica di casa e un paio di vetture elettriche a famiglia anziché le solite auto a motore endotermico ed il gioco sarebbe in buona parte fatto.

quoto.. ma mi spieghi cosa fai dell'energia prodotta dal tuo impianto fotovoltaico?

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Messaggio Da EVO Mar 21 Feb 2012 - 16:07

Rasputin ha scritto:
EVO ha scritto:La microproduzione diffusa non piace ai potenti, non piace soprattutto ai gestori dei servizi elettrici perché rende indipendenti i cittadini dal giogo delle bollette, dei rincari, etc. Sottrae immense fette di potere alle grandi multinazionali dell'energie, ai magnaccioni del carbone e del petrolio, alle multiutility, etc. Questo è il motivo per cui concettualmente la microproduzione diffusa mi piace un casino. Poi ci sono i motivi ambientali, che conosciamo tutti e cotituiscono la seconda ragione per cui mi piace. Infine ci sono risparmio e soddisfazione che fanno da contonro a tutto quanto. Per tutte le ragioni sopraesposte mi sono fatto un gran culo per progettare e installare sul tetto di casa mia un impianto fotovoltaico tre anni or sono. La lotta con la burocrazia è stata snervante, così come le difficoltà incontrate a causa della particolarità dell'installazione, ma alla fine è stata una grande soddisfazione.
Se queste tecnologie venissero incentivate davvero, i costi di acquisto e installazione scenderebbero vertiginosamente (per via dell'economia di scala) e in motissimi potrebbero dotarsi di un proprio impianto casalingo. Mettici la conversione del riscaldamento per sfruttare la produzione elettrica di casa e un paio di vetture elettriche a famiglia anziché le solite auto a motore endotermico ed il gioco sarebbe in buona parte fatto.

quoto.. ma mi spieghi cosa fai dell'energia prodotta dal tuo impianto fotovoltaico?
Questo è un punto interessante: hai puntato l'indice su quello che secondo me è quasi un raggiro che hanno perpetrato i gestori elettrici per non perdere il sacco col bottino, cioè per non rendere veramente indipendenti energeticamente i cittadini. Molti privati credono che installando un impianto di produzione (fotovoltaico, eolico, misto o che sia), utilizzeranno l'energia prodotta da loro e che venderanno il surplus, invece, come dicevi giustamente Tu prima, l'energia viene rivenduta interamente al gestore che la distribuisce rivendendola lui a sua volta. E' possibile, con qualche difficoltà tecnica in più e con maggiore spesa, creare un sistema che permetta al microproduttore (il privato cittadino) di utilizzare l'energia prodotta, tramite un sistema cosiddetto ibrido, che renderà possibile utilizzare in loco l'energia prodotta. Io me ne sono dotato per vari motivi, alcuni dei quali tecnici propri della mia locazione particolare.
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Messaggio Da Tomhet Mar 21 Feb 2012 - 16:08

Quoto anch'io, in effetti pure io, almeno per quanto riguarda l'utenza privata, sarei propenso verso la ricerca volta ad aumentare la resa e a diminuire i costi della produzione fai da te che non alla grossa produzione a distanza.

Comunque, gli impianti attuali rendono effettivamente bene 24/7 oppure ci possono essere problemi in giornate poco soleggiate o scure per esempio?

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Messaggio Da EVO Mar 21 Feb 2012 - 16:10

Tomhet ha scritto:Comunque, gli impianti attuali rendono effettivamente bene 24/7 oppure ci possono essere problemi in giornate poco soleggiate o scure per esempio?
Dipende come è fatto l'impianto, ma in ogni caso non riesci ad avere efficienza 24/7 neppure con un impianto misto fotovoltaico/eolico. Il problema si supera dotandosi di un pacco di accumulo che sopperisce al fabbisogno quando l'impianto produce poco.
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Messaggio Da alec Mar 21 Feb 2012 - 18:32


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Messaggio Da Rasputin Mar 21 Feb 2012 - 21:00

EVO ha scritto:
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Se queste tecnologie venissero incentivate davvero, i costi di acquisto e installazione scenderebbero vertiginosamente (per via dell'economia di scala) e in motissimi potrebbero dotarsi di un proprio impianto casalingo. Mettici la conversione del riscaldamento per sfruttare la produzione elettrica di casa e un paio di vetture elettriche a famiglia anziché le solite auto a motore endotermico ed il gioco sarebbe in buona parte fatto.

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Questo è un punto interessante: hai puntato l'indice su quello che secondo me è quasi un raggiro che hanno perpetrato i gestori elettrici per non perdere il sacco col bottino, cioè per non rendere veramente indipendenti energeticamente i cittadini. Molti privati credono che installando un impianto di produzione (fotovoltaico, eolico, misto o che sia), utilizzeranno l'energia prodotta da loro e che venderanno il surplus, invece, come dicevi giustamente Tu prima, l'energia viene rivenduta interamente al gestore che la distribuisce rivendendola lui a sua volta. E' possibile, con qualche difficoltà tecnica in più e con maggiore spesa, creare un sistema che permetta al microproduttore (il privato cittadino) di utilizzare l'energia prodotta, tramite un sistema cosiddetto ibrido, che renderà possibile utilizzare in loco l'energia prodotta. Io me ne sono dotato per vari motivi, alcuni dei quali tecnici propri della mia locazione particolare.

Da quanto ne so io, spiegatomi brevemente da un amico ingegnere elettrotecnico, il pacco di accumulo dovrebbe avere le dimensioni di una casa...

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Messaggio Da Paolo Mar 21 Feb 2012 - 21:14

Io ho la macchina ibrida. Quando deceleri il sistema ricarica la batteria. In città consuma meno che in autostrada.

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Messaggio Da EVO Mar 21 Feb 2012 - 21:32

Rasputin ha scritto:
EVO ha scritto:Questo è un punto interessante: hai puntato l'indice su quello che secondo me è quasi un raggiro che hanno perpetrato i gestori elettrici per non perdere il sacco col bottino, cioè per non rendere veramente indipendenti energeticamente i cittadini. Molti privati credono che installando un impianto di produzione (fotovoltaico, eolico, misto o che sia), utilizzeranno l'energia prodotta da loro e che venderanno il surplus, invece, come dicevi giustamente Tu prima, l'energia viene rivenduta interamente al gestore che la distribuisce rivendendola lui a sua volta. E' possibile, con qualche difficoltà tecnica in più e con maggiore spesa, creare un sistema che permetta al microproduttore (il privato cittadino) di utilizzare l'energia prodotta, tramite un sistema cosiddetto ibrido, che renderà possibile utilizzare in loco l'energia prodotta. Io me ne sono dotato per vari motivi, alcuni dei quali tecnici propri della mia locazione particolare.
Da quanto ne so io, spiegatomi brevemente da un amico ingegnere elettrotecnico, il pacco di accumulo dovrebbe avere le dimensioni di una casa...
Il mio pacco di accumulo, che è dimensionato su un impianto fotovoltaico di produzione di 3Kwp, abbastanza tipico, ed un consumo altrettanto tipico di una famiglia, per supplire ad una carenza di produzione delle ore notturne (anche in periodo invernale) rendendo completamente autosufficiente la casa (provato più volte) per almeno 12 ore, ha le dimensioni di una cassapanca (nulla di marziano, tecnologia italiana). Il prezzo di 3 anni fa, oggi sceso, fu di 5.000 euro ivati a privato installato (no prezzo rivenditore), e provvede anche alla stabilizzazione della tensione. Volendo fare le cose alla grande, ad esempio, si può aggiungere anche un gruppo elettrogeno soccorritore ad olio vegetale (fonte rinnovabile), che può funzionare anche con olio esausto (ad olio esausto ci faccio girare dell'altro), che è nella mia lista dei desideri (ora ne ho uno vecchio a benzina che comprai vent'anni fa, un'altra epoca). Tutto è gestito da due centraline elettroniche delle dimensioni complessive di un comodino. Sabato andrò sul tetto ad apportare delle modifiche ai settaggi elettronici e forse a cambiare l'inclinazione di alcuni pannelli: se a qualcuno interessa per propri lavori futuri, posso scattare un paio di foto. wink..
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Messaggio Da EVO Mar 21 Feb 2012 - 21:35

Paolo ha scritto:Io ho la macchina ibrida. Quando deceleri il sistema ricarica la batteria. In città consuma meno che in autostrada.
Io sogno l'elettrica; sono in attesa che vengano pubblicati i nuovi incentivi (sempre che ci siano) e del lancio della Smart elettrica (dopo la sperimentazione che c'è stata della Smart elettrica in collaborazione con Enel dell'anno scorso), che ormai dovrebbe essere questione di mesi. Royales
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Messaggio Da Steerpike Mer 22 Feb 2012 - 15:42

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Messaggio Da teto Mer 22 Feb 2012 - 16:20

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Messaggio Da nellolo Mer 22 Feb 2012 - 16:21

Circa un anno fa ho realizzato la nuova casa, in legno. Mi ero informato anche presso ditte tedesche (mediante rappresentante italiano) e offrivano come optional un impianto fotovoltaico da 3,5kW per la somma di 5000 euro, lo stesso impianto qui costava esattamente il triplo. Come sempre, la tecnologia innovativa e utile per tutti, la dobbiamo pagare a caro prezzo noi popolo di coglioni, invece che incentivarle certe cose, colgono sempre l'occasione per farci business... che pena, che schifo...

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