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Anemone e i fondi neri della cricca I pm cercano nella banca vaticana

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Messaggio Da Phoenix Lun 17 Mag 2010 - 15:02

IOR = ISTITUTO PER LE OPERE RELIGIOSE Anemone e i fondi neri della cricca I pm cercano nella banca vaticana 649521 Anemone e i fondi neri della cricca I pm cercano nella banca vaticana 649521 Anemone e i fondi neri della cricca I pm cercano nella banca vaticana 649521 :


Anemone e i fondi neri della cricca I pm cercano nella banca vaticana
In arrivo una rogatoria sullo Ior. Architetti prestanome per i lavori dei clienti importanti

Anemone e i fondi neri della cricca I pm cercano nella banca vaticana
In arrivo una rogatoria sullo Ior. Architetti prestanome per i lavori dei clienti importanti
ROMA—Documenti falsificati per «coprire» lavori effettuati per politici e funzionari dello Stato. È questo l’escamotage che sarebbe stato utilizzato da Diego Anemone per «mascherare» le ristrutturazioni degli appartamenti dei clienti importanti, compresi alcuni prelati. Firme false sulle Dia — le Denunce di inizio di attività depositate presso il Comune—che facevano figurare come responsabili del progetto architetti e ingegneri diversi da quelli che effettivamente seguivano poi il cantiere.
Architetti prestanome
È una delle contestazioni che sarà mossa ad Angelo Zampolini, il professionista che gestì per conto di Anemone l’acquisto delle case per il ministro Claudio Scajola, il generale dei servizi segreti Francesco Pittorru, l’alto funzionario delle Infrastrutture Ercole Incalza. E per scoprire quali retroscena si celino dietro gli appalti ottenuti dal costruttore grazie al legame di Angelo Balducci con Propaganda Fide, la Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli. Si sa che le ditte di Anemone si sono occupate del rifacimento di stabili, ma anche di alcune chiese. Il sospetto degli inquirenti è che questi incarichi siano serviti per creare una provvista di «fondi neri». E dunque è proprio all’interno dello Ior, la banca vaticana dove Balducci ha già raccontato di essere titolare di un conto, che si cercheranno attraverso una rogatoria le tracce del passaggio dei soldi ed eventuali nuovi depositi. Finora Zampolini ha fornito dettagli su quanto era già stato riscontrato dalle indagini di Guardia di finanza e carabinieri del Ros. Nell’interrogatorio che potrebbe svolgersi a Perugia già mercoledì, i pubblici ministeri Sergio Sottani e Alessia Tavarnesi gli chiederanno di andare oltre e svelare il meccanismo di accantonamento dei soldi ottenuti con l’aggiudicazione degli appalti e il successivo versamento di «mazzette» ai potenti che lo avevano agevolato. E rivelare quante volte lui, o altri suoi colleghi, abbiano accettato di fare da prestanome per il deposito dei progetti. Nella lista dei clienti custodita nel computer della «Anemone Costruzioni» ci sono numerosi architetti. Ora dovranno chiarire che tipo di rapporti avessero con l’imprenditore e riconoscere come loro le firme messe in calce a numerose Dia presentate al Comune. Alcuni di questi professionisti avrebbero avuto incarichi durante il Giubileo che, come dimostrano le verifiche degli ultimi mesi, potrebbe aver rappresentato il momento di svolta per gli affari di Balducci e del suo amico, già ben introdotto nella Congregazione di don Evaldo, diventato di fatto il suo bancomat personale.

«Fondi neri» in Vaticano
È questa la chiave che potrebbe consentire all’inchiesta di entrare direttamente nelle stanze della Santa Sede. Lo stesso don Evaldo ha spiegato che per i lavori commissionati dalla sua Congregazione, Anemone fatturava soltanto una piccola parte dei lavori riservandosi di prendere in contanti, dunque «in nero», il resto dei soldi. Lo stesso meccanismo sarebbe stato utilizzato con Propaganda Fide— Balducci era nel comitato dei saggi insieme a Francesco Silvano, ex presidente dell’ospedale Bambin Gesù, e l’avvocato dello Stato Ettore Figliolia, poi capo dell’ufficio legislativo del vicepremier Francesco Rutelli nel secondo governo Prodi — e altre istituzioni religiose. Enti che lo avrebbero scelto anche grazie all’interessamento di monsignor Francesco Camaldo l’alto prelato amico di Balducci che anche Anemone avrebbe incontrato più volte, come ha raccontato ai magistrati l’autista di entrambi Ben Laid Hidri Fathi. Era stato proprio lui a rivelare di aver consegnato «buste a soggetti vari, compresi ministri» per conto di Balducci e Anemone. E a rivelare i viaggi fatti da entrambi in Tunisia dove avevano anche acquistato ville e curato altre operazioni immobiliari. I magistrati hanno chiesto alle autorità di Tunisi — così come già avevano fatto per Lussemburgo, Svizzera, Francia, Belgio e San Marino — se nelle banche locali siano stati aperti conti correnti degli indagati. Le verifiche sulle segnalazioni per «operazioni sospette » sui conti del commercialista Stefano Gazzani dovrebbero invece rivelare chi siano i beneficiari dei generosi regali di Anemone.
http://www.corriere.it/cronache/10_maggio_17/anemone-e-i-fondi-neri-della-cricca-i-pm-cercano-nella-banca-vaticana-fiorenza-sarzanini_cc4891f8-6178-11df-a380-00144f02aabe.shtml
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